Su di noi

[Domenico]

Gli appostamenti di tutta la settimana hanno dato i loro frutti.
Il quartiere a quest’ora è così tranquillo. Gli alberi fanno il loro dovere, sono posizionati uno ogni 10metri, ottimo!
Ho avuto tutto il tempo per misurare le distanze senza che nessuno mi scocciasse.
Questo pino è largo 60cm, 10cm in più di tutti gli altri. Posto perfetto per nascondermi.
Infilo la mano nella tasca destra del giaccone e tiro fuori l’agendina:
-Tutte le sere alle 21 in punto esce di casa e porta il cane a pisciare e per buttare la monnezza. Percorre l’intera strada fino alla piazzetta, gira intorno alla fontana e torna indietro-
Oggi è lunedì, butta via l’umido. Ci starà 30secondi in più perché il cassonetto le fa ribrezzo e disinfetterà le mani con l’amuchina.
Ho parcheggiato proprio accanto ai secchi. Guardo l’orologio, sono le 20:55. Ok, altri 5minuti per ripassare il piano.
Stasera l’aria è frizzantina, c’è anche un po’ di vento, meglio. Rimetto l’agendina in tasca, alzo il bavero della giacca e abbasso la visiera del berretto.
Dimenticavo, i guanti.
Rovisto nella tasca sinistra, qui c’è solo la bustina di plastica dell’ikea. Tiro giù la zip del giaccone. Intrufolo le dita nella tasca interna sinistra, urto la scatoletta delle pasticche. Ma oggi le ho prese?
Ma a cosa penso?
Concentrati per favore.
Devono essere per forza nell’altra tasca interna. Trovati.
Mi infilo i guanti di lattice nero. Il rumore metallico del portone arriva chiaro. Faccio un passo di lato e appoggio la spalla all’albero mettendomi di lato.
Le orecchie di quel cane topo sono la prima cosa che vedo, stasera è più euforico che mai. Già ha alzato la gambetta e battezza il primo albero di fronte all’ingresso del condominio.
«Fuffy, falla tutta mi raccomando,» preme il pulsantino del guinzaglio e la cordicella si allunga per dare più libertà a quel coso.
Si gira e cammina verso i bidoni.
Ok, è ora di agire. Prendo il sacchettino di plastica, lo apro e afferro la polpettina.
Avanzo di qualche passo. Ho le scarpe da running. Le ho comprate da decathlon, il commesso ci ha tenuto a sottolineare che mi faranno avere un passo leggero. Lo spero.
Le sono proprio dietro. Chissà se sente il mio fato caldo.
Si è fermata davanti al cassonetto, infila il guinzaglio sul paletto.
«Sta a cuccia, non ti muovere.»
Questo è il momento perfetto.
Le balzo addosso alle spalle, stringo le braccia intorno al collo. La sua voce sommessa è solo un mugolare soffocato dal vento.
Il cane abbaia.
Lancio la polpetta, la afferra al volo, si zittisce.
Allento un braccio e con l’altro stringo più forte, giusto il tempo di aprire la macchina. Sul sedile posteriore ho lasciato il fazzoletto imbevuto di Lexotan, tutto il flacone dovrebbe essere sufficiente. Il tipo della farmacia mi ha detto che bastano poche gocce per dormire tutta la notte.
Lo afferro e glielo premo sulla bocca. Fa resistenza e si agita ancora per qualche secondo, affloscia le braccia, si arrende. Ha funzionato!
L’ho scelta proprio gracile. Che bravo che sono.
La sdraio sul sedile, le piego le gambe e chiudo la portiera. Mi guardo intorno, non c’è nessuno per strada, il cane sta ancora mangiando la polpetta, non c’è un’anima alle finestre.
Apro la portiera davanti, mi siedo, ho lasciato le chiavi proprio sotto il parasole. Eccole.
Metto in moto, tengo i fari spenti, inserisco la prima e parto con cautela.
Via verso casa!
Accendo la radio:
-..u di noi nemmeno una nuvola, su di noi…-
Che bello Pupo! Stasera mi va alla grande!
Guidare con i guanti non è il massimo, ma la sicurezza non è mai troppa.
Su di noi è finita proprio quando imbocco il vialetto di casa. Prendo il telecomando dal portaoggetti centrale, apro la serranda basculante del box.
Entro, spengo il motore, la serranda si abbassa, aspetto che tocchi terra, scendo e apro la portiera posteriore.
La prendo per le gambe e la tiro fuori, sbatte con la testa prima sul battitacco e poi con un tonfo sul pavimento di cemento.
Bene, così stupidita non sentirà troppo dolore.
La trascino di spalle verso il banco degli attrezzi.
Sbatto contro qualcosa. Mi giro, ma che cavolo ci fa la bici qua in mezzo alle scatole?
Le ho detto mille volte che deve metterla a posto quando torna dai suoi giri.
Poco male. La metto seduta con la schiena appoggiata ai piedi del bancone, metto entrambe le braccia sotto le ascelle e la sollevo.
Mi aspettavo fosse più leggera. Sbottono il giaccone, glielo tolgo, lo butto a terra e sfilo il maglione.
Reggiseno di merletto? Come mai? Ti sei lasciata con il tipo più di un mese fa. Speriamo non aspettassi un ospite stasera.
Poco male.
Faccio un passo indietro, fisso gli arnesi. Penso che stasera userò l’accetta.
Un classico, e poi è così silenziosa.
Per le ossa, userò il martello grande.
Così farò meno fatica.
Prendo l’accetta. La lama è così lucida. Mi ci rispecchio. Dovrò tagliare prima le braccia. Punto alle giunture.
Alzo l’accetta e—
La porta interna del box si spalanca
«Dario, ma che stai facendo?»
«Tesoro non ti arrabbiare ma…»
«Dario, di nuovo?»

[antico]

Ciao Domenico! Tutto ok con i parametri, buona ANDREA LAURO EDITION!

[Domenico]

Ciao Domenico! Tutto ok con i parametri, buona ANDREA LAURO EDITION!

grazie mille Antico!
:-)

[alexandra.fischer]

Su di noi di Domenico Foglia Tema centrato. Il Lettore rimane agghiacciato da un assassinio descritto nei minimi dettagli: il rapimento della vittima, gli attrezzi della cantina. Prima ancora, c’è un inizio a sorpresa, perché l’appostamento dava l’idea di un investigatore, invece, dalle pastiglie e dalle azioni successive di Dario, si capisce di essere davanti a un assassino metodico. L’intervento della compagna, la quale lo sorprende, fa capire di trovarsi davanti a un assassino seriale. Molto ben congegnati i passaggi, dalla misura degli alberi al pensiero del reggiseno di pizzo, che fa intuire all’assassino che la vittima, single da poco, si è rifatta una vita. Bello anche il suo studio delle abitudini della vittima e il trucco della polpetta al cagnetto.
Attenzione:
così instupidita

[Emiliano Maramonte]

Ciao Domenico, bentrovato!
Dunque: il racconto è molto interessante. Sembra di essere in un film in cui si segue il protagonista (psicopatico) nelle sue scorribande. Sei stato molto bravo ad aumentare il livello di dettaglio in modo tale da immergere completamente il lettore nella vicenda. Ho seguito con crescente suspense la sequenza fino al finale che, devo ammettere, dà tutta una nuova luce all'intera trama.
Quello che, secondo me, manca nel tuo racconto e un po' di originalità in più, in sostanza un qualche elemento particolare, guizzante, che elevasse la storia sulla gran massa di storie simili che ciascun autore con un po' di dimestichezza potrebbe scrivere. Intendiamoci, non è un rimprovero o una penalizzazione. Forse è mancato un po' di coraggio e/o spregiudicatezza in più. In ogni caso, hai fatto un buon lavoro e hai centrato il tema!
Piccola annotazione tecnica: perché hai attaccato l'unità di misura al numero? Stessa cosa per "30secondi".

In bocca al lupo!
Emiliano.

[Domenico]

Su di noi di Domenico Foglia Tema centrato. Il Lettore rimane agghiacciato da un assassinio descritto nei minimi dettagli: il rapimento della vittima, gli attrezzi della cantina. Prima ancora, c’è un inizio a sorpresa, perché l’appostamento dava l’idea di un investigatore, invece, dalle pastiglie e dalle azioni successive di Dario, si capisce di essere davanti a un assassino metodico. L’intervento della compagna, la quale lo sorprende, fa capire di trovarsi davanti a un assassino seriale. Molto ben congegnati i passaggi, dalla misura degli alberi al pensiero del reggiseno di pizzo, che fa intuire all’assassino che la vittima, single da poco, si è rifatta una vita. Bello anche il suo studio delle abitudini della vittima e il trucco della polpetta al cagnetto.
Attenzione:
così instupidita

Grazie Alexandra per aver letto e commentato il mio racconto.
Ma soprattutto grazie mille per le belle parole. Qualche errore grammaticale mi scappa sempre, purtroppo :-)

[Domenico]

Ciao Domenico, bentrovato!
Dunque: il racconto è molto interessante. Sembra di essere in un film in cui si segue il protagonista (psicopatico) nelle sue scorribande. Sei stato molto bravo ad aumentare il livello di dettaglio in modo tale da immergere completamente il lettore nella vicenda. Ho seguito con crescente suspense la sequenza fino al finale che, devo ammettere, dà tutta una nuova luce all'intera trama.
Quello che, secondo me, manca nel tuo racconto e un po' di originalità in più, in sostanza un qualche elemento particolare, guizzante, che elevasse la storia sulla gran massa di storie simili che ciascun autore con un po' di dimestichezza potrebbe scrivere. Intendiamoci, non è un rimprovero o una penalizzazione. Forse è mancato un po' di coraggio e/o spregiudicatezza in più. In ogni caso, hai fatto un buon lavoro e hai centrato il tema!
Piccola annotazione tecnica: perché hai attaccato l'unità di misura al numero? Stessa cosa per "30secondi".

In bocca al lupo!
Emiliano.

Grazie Emiliano per aver letto e commentato il mio racconto!
Leggere queste parole da una persona molto più esperta di me, mi fa molto piacere. Per il tuo commento sulla originalità non è affatto un 'rimprovero', anzi è uno sprono. Ho iniziato da poco a scrivere seriamente. Provo prima di tutto a non fare errori e quindi, probabilmente, mi manca ancora quella concentrazione tale per far uscire qualche elemento 'originale'. Proverò nei prossimi racconti.
Sull'annotazione tecnica invece non so' che dirti...
Mi è venuto naturale attaccare i numeri all'unità di misura. Forse nella mente avevo la notazione tipo 30s. oppure 60cm.
Deformazione professionale.

Non saprei dirti, è un errore?

grazie mille
ciao
Dom

[giulio.palmieri]

Ciao Domenico, piacere di leggerti.
Allora, nel racconto mi sembra prevalga più l'attenzione nel voler raggiungere un certo effetto scenico, più che il fatto narrativo in sé. Anche il finale mi sembra avere quel guizzo quasi comico che non so inquadrare bene nel tutto. Comunque, una buona prova, con qualche errore di punteggiatura qua e là (comprensibile in un contest letterario a tempo come questo). A rileggerci, e buona gara.

[Giovanni P]

Non è tanto la storia in se per se, è il "di nuovo" a farmela prendere male.

Scherzo.

Il tuo racconto mi ha fatto ridere, mi ha divertito. Oltretutto è scritto bene, il che non guasta mai. E poi diciamocelo, Pupo è Pupo, anche quando si sta per amazzare una povera donna che porta fuori il cane. Mi piace come hai mescolato il pulp con l'ironia, c'è spazio per tutto.
Buona gara, complimenti.

[Domenico]

Non è tanto la storia in se per se, è il "di nuovo" a farmela prendere male.

Scherzo.

Il tuo racconto mi ha fatto ridere, mi ha divertito. Oltretutto è scritto bene, il che non guasta mai. E poi diciamocelo, Pupo è Pupo, anche quando si sta per amazzare una povera donna che porta fuori il cane. Mi piace come hai mescolato il pulp con l'ironia, c'è spazio per tutto.
Buona gara, complimenti.

ciao Giovanni,
felice che il racconto ti sia piaciuto. Volevo proprio dare una sfumatura pulp o meglio grottesca. Pensavo al mood che c'è in Fargo.

grazie

ciao
Dom

[F.M.Rigget]

Ciao Domenico e piacere di rileggerti!
Mi scuso enormemente per il commento stringato che mi accingo a farti, ma sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me (ormai lo scrivo a tutti, sto in paranoia pesissima, chiedo scusa davvero). Abbi pazienza, ti prego, prometto di rifarmi alla prossima occasione!

Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato.
Al pari della scorsa edizione hai avuto un approccio cauto, cercando sicurezza in una narrazione che di pop, a mio avviso, non ha moltissimo. Attenzione, non è una critica, è semplicemente un'osservazione: secondo me, se avessi osato un po' di più, il racconto ne avrebbe giovato tantissimo. Be confident!

La sintassi è lineare, la narrazione scorrevole e accogliente, appunto. Assolutamente ottima la capacità di dosare le informazioni a favore del lettore. Non mi vengono in mente appunti da fare attualmente, mi riserbo di pensarci a mente più lucida!

Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!

Federica

[Domenico]

Ciao Domenico e piacere di rileggerti!
Mi scuso enormemente per il commento stringato che mi accingo a farti, ma sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me (ormai lo scrivo a tutti, sto in paranoia pesissima, chiedo scusa davvero). Abbi pazienza, ti prego, prometto di rifarmi alla prossima occasione!

Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato.
Al pari della scorsa edizione hai avuto un approccio cauto, cercando sicurezza in una narrazione che di pop, a mio avviso, non ha moltissimo. Attenzione, non è una critica, è semplicemente un'osservazione: secondo me, se avessi osato un po' di più, il racconto ne avrebbe giovato tantissimo. Be confident!

La sintassi è lineare, la narrazione scorrevole e accogliente, appunto. Assolutamente ottima la capacità di dosare le informazioni a favore del lettore. Non mi vengono in mente appunti da fare attualmente, mi riserbo di pensarci a mente più lucida!

Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!

Federica

Ciao Federica,
grazie per aver letto e commentato il mio racconto, soprattuto visto che sei influenzata!
Vero, dovei iniziare a spingere un po' di più. La prossima volta ci proverò!

guarisci presto
ciao
Dom

[david.callaghan]

Ciao Domenico,
piacere di leggerti e di fare la tua conoscenza.
Se devo essere sincero non ho apprezzato molto il tuo racconto tranne che il finale.
Il tema da queste parti è un po' abusato, ci sono così tanti psicopatici tra gli autor- ahem i personaggi dei racconti, che è difficile
dire qualcosa di nuovo.
Con ciò non dico che sia nè scritto male nè un brutto pezzo, solo che non mi ha particolarmente colpito.
Spero di rileggerti presto e che questo mio commento non ti offenda.

Un saluto

[AndreaCrevola]

Piacere di averti letto, Domenico.
Tema direi centrato. Il racconto mi è piaciuto e ho trovato ritmo e sviluppo corretti. La parte iniziale non lascia presagire gli obiettivi reali del protagonista ma, pian piano, l’evoluzione del racconto è tutta plausibile e logica. Mi è piaciuto come hai caratterizzato il protagonista: il suo punto di vista ossessivo-compulsivo fa pensare subito a una mente in difficoltà e dalla quale ci possiamo aspettare di tutto.
Piacevole il finale. Purtroppo è “rovinato” dalle tante occasioni in cui qualcosa di simile si è visto / letto. Il parente che sa delle perversioni del killer e che lo copre/giustifica è - a mio avviso - una sorta di luogo comune.
Ho notato anche io qualche imperfezione formale. Per esempio, il titolo della canzone lo avrei inserito tra virgolette o in corsivo.

[Domenico]

Ciao Domenico, piacere di leggerti.
Allora, nel racconto mi sembra prevalga più l'attenzione nel voler raggiungere un certo effetto scenico, più che il fatto narrativo in sé. Anche il finale mi sembra avere quel guizzo quasi comico che non so inquadrare bene nel tutto. Comunque, una buona prova, con qualche errore di punteggiatura qua e là (comprensibile in un contest letterario a tempo come questo). A rileggerci, e buona gara.

Ciao Giulio,
grazie per aver letto e commentato il mio racconto.
Proverò a migliorare strada facendo :-)

ciao
Dom

[Domenico]

Ciao Domenico,
piacere di leggerti e di fare la tua conoscenza.
Se devo essere sincero non ho apprezzato molto il tuo racconto tranne che il finale.
Il tema da queste parti è un po' abusato, ci sono così tanti psicopatici tra gli autor- ahem i personaggi dei racconti, che è difficile
dire qualcosa di nuovo.
Con ciò non dico che sia nè scritto male nè un brutto pezzo, solo che non mi ha particolarmente colpito.
Spero di rileggerti presto e che questo mio commento non ti offenda.

Un saluto

Ciao David,
grazie per aver commentato e letto il mio racconto.
Le critiche sono ben accette, non posso offendermi.
Sono qui anche per crescere, anzi grazie!
Spero di migliorare strada facendo.

Ciao
Dom

[Domenico]

Piacere di averti letto, Domenico.
Tema direi centrato. Il racconto mi è piaciuto e ho trovato ritmo e sviluppo corretti. La parte iniziale non lascia presagire gli obiettivi reali del protagonista ma, pian piano, l’evoluzione del racconto è tutta plausibile e logica. Mi è piaciuto come hai caratterizzato il protagonista: il suo punto di vista ossessivo-compulsivo fa pensare subito a una mente in difficoltà e dalla quale ci possiamo aspettare di tutto.
Piacevole il finale. Purtroppo è “rovinato” dalle tante occasioni in cui qualcosa di simile si è visto / letto. Il parente che sa delle perversioni del killer e che lo copre/giustifica è - a mio avviso - una sorta di luogo comune.
Ho notato anche io qualche imperfezione formale. Per esempio, il titolo della canzone lo avrei inserito tra virgolette o in corsivo.

Ciao Andrea,
fa piacere che ti sia piaciuto il mio racconto.
Prendo nota delle tue considerazioni e proverò a migliorare con le prossime Edition.

grazie

ciao
Dom

[L'inquisitore]

Ciao Domenico! Piacere di incrociarci anche qui!
Un altro buon racconto per questo girone maledetto! L'inizio non fornisce abbastanza dettagli per capire il mood della vicenda che va via via diventando sempre più oscuro. La prima con focalizzazione interna è gestita abbastanza bene, manca un po' di interiorità, di pensato, ma rende tutta la vicenda tesa, come se il protagonista fosse così concentrato da non permettersi distrazioni come pensieri che vagano per conto loro. Solo che ogni tanto spuntano questi pensieri a dirci il contrario. A ogni modo buono lo stile.
Il finale fa sorridere e ci porta dove volevi arrivare in modo molto buono. Vero è che l'idea non è tra le più originali, ma su MC è un peccato veniale.
Un pollice quasi su anche per te, al pelo. Manca di quel pizzico di personalità in più e di una consapevolezza stilistica totale che ti avrebbe portato al pollice su.

[Domenico]

Ciao Domenico! Piacere di incrociarci anche qui!
Un altro buon racconto per questo girone maledetto! L'inizio non fornisce abbastanza dettagli per capire il mood della vicenda che va via via diventando sempre più oscuro. La prima con focalizzazione interna è gestita abbastanza bene, manca un po' di interiorità, di pensato, ma rende tutta la vicenda tesa, come se il protagonista fosse così concentrato da non permettersi distrazioni come pensieri che vagano per conto loro. Solo che ogni tanto spuntano questi pensieri a dirci il contrario. A ogni modo buono lo stile.
Il finale fa sorridere e ci porta dove volevi arrivare in modo molto buono. Vero è che l'idea non è tra le più originali, ma su MC è un peccato veniale.
Un pollice quasi su anche per te, al pelo. Manca di quel pizzico di personalità in più e di una consapevolezza stilistica totale che ti avrebbe portato al pollice su.

Ciao Inquisitore!
si sta creando davvero una bella comunità, ed è un vero piacere farne parte.
Grazie per aver letto e commentato il mio racconto. Proverò ad essere più 'sicuro' e più 'azzardevole' nei prossimi racconti.
Ho iniziato da poco a muovere i primi passi nel mondo della scrittura, quindi tutti i pareri che mi stanno arrivando sono sempre ben accetti!

un abbraccio
Domenico