Il torinese

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 febbraio con un tema del Campione in carica (ex aequo con Davide Mannucci) Andrea Lauro!
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AndreaCrevola
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Il torinese

Messaggio#1 » martedì 21 febbraio 2023, 0:51

Attraversa la strada e si incammina verso il posteggio, senza aspettare che si chiuda il portone.
Apre la micro borsetta nera, quella con la tracolla dorata, quella delle occasioni importanti. Il giubbotto di pelle si solleva quel tanto che basta per mettere in mostra il suo sederino. Fossi più vicino, vedrei l’elastico del tanga sotto i pantaloni di lino. Solleva gli occhiali da sole sulla fronte e trova il telefono. Lo avvicina alla bocca e parla per pochi secondi. Lo ripone in borsa e prende le chiavi.
Le luci della cinquecento bianca lampeggiano.
Dal mio sedile del passeggero arriva il bip di una notifica. Che questa volta mi abbia scoperto? Mi preparo alla doccia fredda.
Un vocale. «Amore, come va? Ascolta… quando esci dall’ufficio, puoi passare tu a prendere Michele a minibasket? Sto andando a fare compere e me la vorrei prendere con un po’ di calma. Baci baci, a dopo.»
Sono ancora in sella, a quanto pare. Stringo il display tra le mani e le scrivo. “D’accordo, vado io. Sta per arrivare un cliente. Ci vediamo a casa.”
Non capirà mai dove sono. Sono stato un genio a condividere l’agenda con lei: posso inventare impegni anche all’ultimo momento e non li metterà mai in dubbio. Mi fa quasi tenerezza, ma mi basta pensare a chi ho davanti per dimenticarmene.
Fa retromarcia. Potrei uscire subito dal parcheggio, ma attendo il passaggio di altre auto prima di seguirla. Mi ritrovo dietro a una Peugeot 206 nera. Sono abbastanza distante perché non mi scopra col retrovisore, appena al limite perché rimanga sotto controllo.
Fuori dal sottopassaggio, svolta nel controviale di Corso San Maurizio. Al semaforo di via Rossini mette la freccia per svoltare a sinistra. La Peugeot prosegue dritto: una di meno, ma tra di noi resta un furgone da imbianchino, più che sufficiente per restare nell’ombra.
Al verde, la cinquecento sfila verso il ponte sulla Dora.
Dove stai andando, furbetta?
Per fortuna che la mia cara mogliettina doveva andare a spasso per le vie dello shopping…
Alzo il piede dalla frizione, ma mi tocca frenare di colpo e imballo il motore. L’autista del camioncino si sarà addormentato col cellulare in mano. Ho già la mano sul clacson quando il baraccone si rimette in moto. Oltrepasso la linea dello stop con il giallo già in funzione. Per poco non mi scappava.
Resto a distanza di sicurezza per un chilometro buono. Passiamo davanti alla palestra di Michele. L’orologio del cruscotto mi regala ancora un’ora abbondante.
Svolta in Corso Regio Parco. Rallenta in cerca di un parcheggio. Sterza di colpo a sinistra. Un culo del genere, a me, non capita mai. Mi affretto a oltrepassare la sua auto, sperando che dedichi qualche istante ad armeggiare con il telefono.
Giro nella prima traversa. Fermo l’auto davanti a un passo carrabile. Dallo specchietto, la sbircio passeggiare lungo il corso. Metto le quattro frecce, prendo la giacca dal sedile posteriore e continuo a piedi. Non mi arresteranno per qualche minuto di sosta vietata. Scommetto che, se fossero nei miei panni, gli ausiliari della GTT farebbero lo stesso.
Mi affaccio dallo spigolo del palazzo d’angolo. Un cestino dell’immondizia col posacenere colmo di mozziconi mi mette voglia di fumare. Ne accendo una, così da darle qualche metro di vantaggio. Tolgo la suoneria, per sicurezza. Mi incammino cercando di mantenere la sua stessa andatura. È un peccato non poterle stare appiccicato, ma da questa distanza mi posso almeno godere lo spettacolo.
Il bianco le dona davvero. Quand’è stata l’ultima volta che l’ho vista così provocante? Forse quella sera, alla cena di classe di Michele. Aveva gli occhi di tutti gli altri papà addosso. Ingenui, non sanno che sei solo mia e nessuno si può mettere tra di noi.
Entra in un caffè con il dehors sul marciapiede.
Fingo d’essere interessato alla vetrina di un’edicola. Mi accendo un’altra sigaretta.
Chi devi incontrare lì dentro, cucciolotta?
Un fighetto dell’università che ha esagerato col dopobarba mi passa di fianco. Spinge la porta del medesimo bar.
Adesso ti piacciono i ragazzini, porcellina?
Controllo il telefono. Un messaggio, questa volta.
“Ciao tesoro, dopo aver recuperato Michele, ci sarebbe da andare alla CRAI a prendere qualcosa per la cena. Pensavo di andare io, ma vado con le ragazze a prendere un aperitivo. Non ti arrabbiare, è andata così! Baci baci.”
Meglio darle corda. “D’accordo. Divertiti. Io ne ho ancora per una mezz’ora.”
Ci aggiungo anche la gif di un gattino che lancia baci a forma di cuoricino.
Sghignazzo all’idea che lei pensi che io sia da tutt’altra parte.
Alzo lo sguardo e la vedo proprio davanti a me, splendida. Nascondo il telefono in tasca.
«C-Ciao» balbetto.
Sorride. «Ma tu sei il papà di Michele? Certo che questa città è proprio piccola, non è vero?»



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antico
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Re: Il torinese

Messaggio#2 » martedì 21 febbraio 2023, 1:01

Ciao Andrea! Tutto ok con i parametri, buona ANDREA LAURO EDITION!

LeggErika3
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Re: Il torinese

Messaggio#3 » martedì 21 febbraio 2023, 9:25

Ciao Andrea, un racconto davvero ben congegnato, di quelli che ti fanno tornare indietro a rileggere per capire come avevi fatto a fraintendere tutto. E, anche alla seconda lettura, non si trova una sbavatura. Il sospetto che la pedinata sia la moglie fedifraga nasce spontaneo nel lettore, che riempie da solo degli spazi vuoti interpretativi distribuiti abilmente. Anche la scrittura è incalzante e le descrizioni aiutano spingere avanti la vicenda senza mai appesantirla. Ammetto di apprezzare più la forma efficace della narrazione rispetto al trucco che crea stupore nel finale (anche se riconosco l'abilità nel costruirlo) perché penso che, al di fuori dalle esigenze del contest dove il colpo di scena è spesso apprezzato, sia quanto davvero dà un valore al racconto.
Il protagonista è assolutamente insopportabile e credo sia esattamente l'effetto desiderato.

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MatteoMantoani
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Re: Il torinese

Messaggio#4 » martedì 21 febbraio 2023, 17:38

Ciao Andrea, piacere di leggerti (è la prima volta che ti commento?)
Aloooora: la narrazione è buona e incisiva, questo inseguimento è coinvolgente e la sensazione del lettore che stia per succedere qualcosa di brutto all'odioso protagonista è palpabile.
Però... non capisco il finale. Chi è la tizia? Sarebbe la moglie? Non credo, la battuta finale non riesco a metterla in bocca alla moglie, allora... se non è la moglie, qual è il senso di tutto?
Peccato davvero, aiutami tu!
Alla prossima e buona gara!

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AndreaCrevola
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Re: Il torinese

Messaggio#5 » martedì 21 febbraio 2023, 17:53

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Andrea, piacere di leggerti (è la prima volta che ti commento?)
Aloooora: la narrazione è buona e incisiva, questo inseguimento è coinvolgente e la sensazione del lettore che stia per succedere qualcosa di brutto all'odioso protagonista è palpabile.
Però... non capisco il finale. Chi è la tizia? Sarebbe la moglie? Non credo, la battuta finale non riesco a metterla in bocca alla moglie, allora... se non è la moglie, qual è il senso di tutto?
Peccato davvero, aiutami tu!
Alla prossima e buona gara!


Ciao Matteo, grazie del commento. Volevo far pensare al lettore che il protagonista stesse pedinando la moglie, in quanto vittima di un presunto tradimento. Per poi svelare, alla fine, che si tratta di uno stalker che è in cerca di un avventura con un'altra donna. La sfida era questa, per me. Secondo te cosa si potrebbe aggiungere o modificare per migliorare questo effetto?

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MatteoMantoani
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Re: Il torinese

Messaggio#6 » martedì 21 febbraio 2023, 18:09

AndreaCrevola ha scritto:
MatteoMantoani ha scritto:Ciao Andrea, piacere di leggerti (è la prima volta che ti commento?)
Aloooora: la narrazione è buona e incisiva, questo inseguimento è coinvolgente e la sensazione del lettore che stia per succedere qualcosa di brutto all'odioso protagonista è palpabile.
Però... non capisco il finale. Chi è la tizia? Sarebbe la moglie? Non credo, la battuta finale non riesco a metterla in bocca alla moglie, allora... se non è la moglie, qual è il senso di tutto?
Peccato davvero, aiutami tu!
Alla prossima e buona gara!


Ciao Matteo, grazie del commento. Volevo far pensare al lettore che il protagonista stesse pedinando la moglie, in quanto vittima di un presunto tradimento. Per poi svelare, alla fine, che si tratta di uno stalker che è in cerca di un avventura con un'altra donna. La sfida era questa, per me. Secondo te cosa si potrebbe aggiungere o modificare per migliorare questo effetto?

Ahhhhhh! io invece ho inquadrato da subito la tizia inseguita come un'altra, non come fosse la moglie.. cioè ho dato per scontato che fosse un tradimento... ahia... mi sa allora che il tuo racconto non mi è proprio arrivato. :(

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Michael Dag
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Re: Il torinese

Messaggio#7 » mercoledì 22 febbraio 2023, 19:03

Il torinese, di Andrea Crevola,
Wow, un'architettura magistrale, davvero ammirevole. Ottimo lavoro di semina e payoff, inganni il lettore ma senza barare, tanto che quando sono andato indietro a rileggere il tutto, tutto tornava.
Forse un po' eccessive coincidenze (i messaggi della moglie che arivano sempre nel momento giusto) ma in così poco tempo e spazio, non si può pretendere un eccessive perfezione.
Anche il dialogo interiore mi ha coinvolto
Due cose non mi tornano:
1- il titolo. Forse ho letto di fretta, ma non ho capito cosa centra torino
2-il povero michele, alla fine, chi lo raccoglie ???? :)

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AndreaCrevola
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Re: Il torinese

Messaggio#8 » giovedì 23 febbraio 2023, 10:38

Michael Dag ha scritto:Il torinese, di Andrea Crevola,
Wow, un'architettura magistrale, davvero ammirevole. Ottimo lavoro di semina e payoff, inganni il lettore ma senza barare, tanto che quando sono andato indietro a rileggere il tutto, tutto tornava.
Forse un po' eccessive coincidenze (i messaggi della moglie che arivano sempre nel momento giusto) ma in così poco tempo e spazio, non si può pretendere un eccessive perfezione.
Anche il dialogo interiore mi ha coinvolto
Due cose non mi tornano:
1- il titolo. Forse ho letto di fretta, ma non ho capito cosa centra torino
2-il povero michele, alla fine, chi lo raccoglie ???? :)


Ciao Michael, grazie per la bella recensione :-)
In merito alle coincidenze, erano un elemento su cui ho giocato per depistare il lettore. Dal punto di vista del protagonista, non c'era bisogno di dire esattamente da chi venissero i messaggi, quindi ho pensato che potessero aiutarmi a creare la falsa aspettativa che Michele stesse seguendo la stessa persona che gli manda il vocale. Avevo anche io il sospetto che apparissero "tirate", ma sia la brevità del testo sia un minimo di licenza narrativa mi hanno fatto pensare al fatto che fossero accettabili.

Rispetto alle tue due domande finali:

1) Il titolo è arrivato all'ultimo momento: il racconto è ambientato a Torino. È un po' criptico per chi non conosce le strade della città... ma non mi andava di citare la Mole (i personaggi ci passano vicino, ma fa parte del paesaggio e non la notano) o altri riferimenti troppo espliciti. Ho preferito usare riferimenti meno evidenti: la GTT è l'azienda dei trasporti di Torino, la Dora è il secondo fiume che passa in città. Inoltre, per rendere più odioso il protagonista gli ho attribuito una serie di comportamenti negativi a cui spesso assisto in città (i posteggi!). Ovviamente, non volevo generalizzare. Volevo poi un titolo che non desse indicazioni al lettore. Forse potevo scegliere "Il marito" o qualcosa di simile... però mancava 5 all'una di notte! :-)

2) Direi che è meglio se va sua madre a recuperarlo! ;-)

Sira66
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Re: Il torinese

Messaggio#9 » giovedì 23 febbraio 2023, 16:23

Ciao Andrea. Comprendo l'intenzione del racconto anche se ho delle incertezze sul tema che non mi sembra centrato.
In ogni caso è chiara la volontà di depistare il lettore, anche con alcune forzature (per esempio dove dici "la borsetta nera quella delle occasioni importanti" che calza benissimo se vuoi far credere che sia la moglie, molto meno quando lo rileggi sapendo che non lo è: che ne sa uno stalker del valore che ha quella borsetta per la sua vittima?). Bene comunque.
Aggiungo solo, a beneficio di inventario, che ho una interpretazione del racconto fuori dal coro, dalla quale non riesco ad emanciparmi: per me lui stava seguendo la moglie in un gioco piccante tra i due nel quale lei finge di non essersi accorta della presenza del marito, salvo poi stare al gioco quando platealmente lo affronta e complice continua la finzione (Ma tu sei il papà di Michele?). Ma non farci caso eh? Sono un'inguaribile romantica. ;)

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AndreaCrevola
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Re: Il torinese

Messaggio#10 » giovedì 23 febbraio 2023, 16:39

Sira66 ha scritto:Ciao Andrea. Comprendo l'intenzione del racconto anche se ho delle incertezze sul tema che non mi sembra centrato.
In ogni caso è chiara la volontà di depistare il lettore, anche con alcune forzature (per esempio dove dici "la borsetta nera quella delle occasioni importanti" che calza benissimo se vuoi far credere che sia la moglie, molto meno quando lo rileggi sapendo che non lo è: che ne sa uno stalker del valore che ha quella borsetta per la sua vittima?). Bene comunque.
Aggiungo solo, a beneficio di inventario, che ho una interpretazione del racconto fuori dal coro, dalla quale non riesco ad emanciparmi: per me lui stava seguendo la moglie in un gioco piccante tra i due nel quale lei finge di non essersi accorta della presenza del marito, salvo poi stare al gioco quando platealmente lo affronta e complice continua la finzione (Ma tu sei il papà di Michele?). Ma non farci caso eh? Sono un'inguaribile romantica. ;)


Ciao Sira, grazie per il tuo commento.

Il dettaglio della borsetta (e anche altri) mi serviva per far intuire che non è la prima volta che il narratore segue la vittima. E quindi conosce già diverse cose di lei, del suo abbigliamento ecc.
In merito al tuo spunto, sembra che questo racconto si possa leggere in almeno tre modi e che regga in tutti i casi (almeno spero!). Ma, almeno nelle intenzioni, la tua interpretazione non era prevista :-)

Leonidas
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Re: Il torinese

Messaggio#11 » venerdì 24 febbraio 2023, 22:51

Ciao Andrea, che dire del tuo racconto? Mi ha colpito la tua capacità di rendere un personaggio odioso fin dalle prime righe (ovviamente non è un male, anzi, dimostra grande abilità). Giusto qualche consiglio:
1) I pensieri del protagonista mettili in corsivo, così si capisce subito che sono commenti fatti nella testa del protagonista, oppure usa il discorso diretto facendolo parlare da solo.
2)L'inganno al lettore ci sta, tuttavia, come ha già commentato qualcuno, le coincidenze sono troppe. Un lettore più diffidente potrebbe usare questa sovrabbondanza per capire che non si parla davvero della moglie e "rovinare" l'effetto sorpresa finale.
Aldo

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gcdaddabbo
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Re: Il torinese

Messaggio#12 » venerdì 24 febbraio 2023, 23:11

Ciao Andrea! Credo che sia la terza volta consecutiva che mi trovo a giudicare un tuo racconto. Se non sbaglio Escher, Babilonia ed ora lo stalker torinese. Dovrei essere ormai preparato ai tuoi tranelli, ma ci sono cascato in pieno. Devo ammettere che mi piace come scrivi, ma continuando così, mi toccherà leggere tutti i commenti per capirci qualcosa. Tema centrato ed in modo originale. Mi chiedo sempre se in fondo ad un racconto devo trovarci una morale o almeno un pensiero guida? Nel tuo caso prevale il gioco a nascondino ed il divertimento. Buona Edition!

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Daniele
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Re: Il torinese

Messaggio#13 » lunedì 27 febbraio 2023, 17:40

Ciao Andrea, piacere di leggerti.
Il tuo racconto mi è arrivato in modo strano. Prima pensavo che il protagonista stesse seguendo l'amante mentre si intortava la moglie, poi che stesse pedinando la moglie per coglierla sul fatto con un altro, poi il colpo di scena finale che onestamente non ha sortito un grande effetto se non il chiedermi se avessi letto attentamente o meno.
Stilisticamente è scritto molto bene secondo me, sei bravo nel descrivere azioni e pensieri del POV, l'idea c'era, ma la resa a livello di chiarezza poi della vicenda poteva essere migliore. Sono combattuto sul giudizio, nel complesso direi discreto, ma c'erano le basi perché fosse molto buono secondo me.

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Andrea76
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Re: Il torinese

Messaggio#14 » giovedì 2 marzo 2023, 19:59

Racconto adrenalinico e scritto “da dio” che avrei premiato con il primo posto se non fosse per un inciso a metà narrazione che, a posteriori, mi ha fatto sentire raggirato in qualità di lettore.
Dove stai andando, furbetta?
Per fortuna che la mia cara mogliettina doveva andare a spasso per le vie dello shopping…

Questa frase, anche rileggendo il tuo racconto più volte, mi è sembrata un depistaggio rispetto alla prospettiva di chi legge. In quel passaggio tu mi dici chiaramente che lui sta seguendo la moglie, e non credo ci possa essere al riguardo una seconda interpretazione (o se ci fosse, secondo me è stata mal posta da un punto di vista narrativo), ecco perché mi sono sentito come se tu mi avessi gettato del fumo negli occhi. Peccato perché, come ho premesso, il racconto è scritto davvero bene.

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AndreaCrevola
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Re: Il torinese

Messaggio#15 » giovedì 2 marzo 2023, 20:05

Andrea76 ha scritto:Racconto adrenalinico e scritto “da dio” che avrei premiato con il primo posto se non fosse per un inciso a metà narrazione che, a posteriori, mi ha fatto sentire raggirato in qualità di lettore.
Dove stai andando, furbetta?
Per fortuna che la mia cara mogliettina doveva andare a spasso per le vie dello shopping…

Questa frase, anche rileggendo il tuo racconto più volte, mi è sembrata un depistaggio rispetto alla prospettiva di chi legge. In quel passaggio tu mi dici chiaramente che lui sta seguendo la moglie, e non credo ci possa essere al riguardo una seconda interpretazione (o se ci fosse, secondo me è stata mal posta da un punto di vista narrativo), ecco perché mi sono sentito come se tu mi avessi gettato del fumo negli occhi. Peccato perché, come ho premesso, il racconto è scritto davvero bene.


Ciao Andrea, l'intento di quella frase era "per fortuna che mia moglie è impegnata, così sono libero di fare quello che mi pare", ma non volevo essere troppo chiaro perché l'intento era proprio di depistare :-)
Per il resto, grazie del commento positivo!

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antico
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Re: Il torinese

Messaggio#16 » martedì 7 marzo 2023, 18:54

Nulla da dire, mi sembra un racconto perfettamente riuscito. Ho riletto e non ho trovato sbavature, per quanto mi riguarda mi hai proprio preso in fragrante. Anche il tema, c'è. Poco da aggiungere, se non che la valutazione è un pollice su e che in classifica finisci davanti anche al racconto di Maramonte in quanto qui vedo, addirittura, un meccanismo più a prova di bomba.

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