Il soffritto

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 febbraio con un tema del Campione in carica (ex aequo con Davide Mannucci) Andrea Lauro!
StefanoGalardini
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Il soffritto

Messaggio#1 » martedì 21 febbraio 2023, 0:56

Lo vedo da come rientra a casa, qualcosa non va.
“Ciao, tesoro” parlo senza alzare lo sguardo dal tagliere. Il suono ritmico della lama contro il legno lancia segnali morse ubriachi fra le pause. “Com’è andata la giornata?” spio la sua reazione con la coda dell’occhio, se sbuffa qualcosa è andato storto in ufficio, se sospira è preoccupata. Non dice nulla, si toglie la giacca, rimane impigliata nella borsa e ancora non fiata.
Prende tempo sfilandosi i tacchi rossi dai piedi, da dietro, sa che mi piace. "Così così. E la tua?”
Carote e sedano nella padella, scrollo le spalle: “Soleri fa la lagna in ufficio. Ah, ho portato la tua macchina a lavare” la scruto ancora, ma niente, non un sussulto, non una reazione. La macchina non c’entra, non è inusuale che prenda la mia, la preferisce perché ha il cambio automatico. Ok, alla macchina non è successo niente.
“È arrivato un pacco per te” lo indico con il coltello. È abbastanza ingombrante, ma leggero. Non l’ho aperto, non sono quel tipo di marito.
“Ah, sì” mi fa, neutra. Glielo leggo da come si toglie gli orecchini che c’è qualcosa.
Mi si avvicina, traccia una traiettoria ad arco invece che venire verso di me per la via più breve.
“Cosa prepari di buono?” mi si appoggia alla spalla. Sorrido, volto la testa per darle un bacio sulla guancia. No, il pacco non c'entra. Dio com’è bella con quei capelli alla maschietta.
“Un soffrittino.” sfumo gli ingredienti con del vino bianco e mi sposto per prendere due calici dalla credenza. È un discreto bianco siciliano, è un peccato usarlo solo per cucinare.“Pappardelle al ragù bianco.” riempio i calici, alzo gli occhi e lei non è più nella stanza.
Mi sento parecchio stupido mentre vago per la cucina open space con i due calici in mano.
“Tesoro…?”
Dopo poco mi risponde il suono dello sciacquone e lei torna con lo sguardo deformato da un dischetto di cotone struccante. Nota i bicchieri, mi guarda: “Oh, grazie!” si affretta a levarmi l’imbarazzo del calice di troppo.
Bevo un sorso, che mi rinfranca. Quando riporto lo sguardo su di lei, sta fissando senza assaggiarlo il colore giallo intenso del vino, facendolo rotolare lungo le pareti del bicchiere.
“Senti” comincia, si ferma.
“Che c’è?” provo ad imbeccarla, ma lei dopo aver soppesato i pro e i contro fa un gesto vago con la mano e tenta di sorridere per tranquillizzarmi: “Niente. Non è niente”.
È come un libro aperto, non sbaglio mai.
“Dai dimmi che c’è."
“Niente, ti ho detto” prova a fuggire dandomi le spalle, poi si ferma “È solo una cosa stupida”.
Io finisco il mio vino in una sorsata. L’olio nella padella si lamenta ad alta voce, do un giro con il cucchiaio agli ingredienti e mi avvicino: “Adesso devi dirmelo”.
Lei corruga la fronte e storce le labbra rosse anche senza il trucco: “Devo?” da come la pronuncia anche soltanto il suono della parola la disgusta. Errore mio, pessima scelta di parole. E sì che la conosco a memoria, mia moglie. So di aver ragione. Provo a stringerla alle corde.
"Devi, sì. È da quando hai messo il naso in casa che so che c'è qualcosa che non va. Che modi! Non iniziare un discorso se non lo vuoi finire. Non è gentile e nemmeno educato, mettere la pulce nell'orecchio e nascondere la mano!"
Le scappa una risatina al mio strafalcione e si rilassa abbastanza da concedersi una boccata di vino: "È buono".
"Lo so. Avanti, dimmi".
Lei si morde l'interno della guancia e a me vanno in allarme tutti i recettori. Agosto 2016. Quando doveva decidere tra la nostra agognata vacanza e la commessa di un cliente importante, sapendo di aver già deciso per il dovere a scapito del piacere. Quando lei si morde l'interno delle guance c'è una notizia che non vorrebbe darmi in arrivo, dolorosa quanto ineluttabile.
Si ferma all'improvviso, mi guarda con due occhi grandi così. "Tesoro…" mi fa e in quel momento realizzo di non averle mai detto che mi fanno impazzire i capelli tagliati a caschetto corto, come la Valentina di Crepax. Mi chiedo se sia stato solo un vezzo suo e non il sintomo di qualcos'altro. Di qualcun altro. E i tacchi per un normale lunedì di lavoro? Ormai mi sembra ostile e infausto anche il pacco, con la sua mole ingombrante e la sua insostenibile leggerezza. Pure il soffritto pare ridere di me, mentre si carbonizza nella padella lontano dalle mie cure.
Corro a cercare di salvarlo, mi sembra fondamentale ora, una base su cui poggiare il salvataggio del mio matrimonio, insospettabilmente finito a carte e quarantotto un qualsiasi lunedì sera, alla presenza divertita di un soffritto piuttosto sciapo.
Mentre gratto con il cucchiaio di legno il fondo della padella, nel tentativo di salvare il salvabile, lei mi arriva alle spalle, mi toglie il cucchiaio dalle mani, spegne il fornello e tirandomi per una manica mi fa voltare.
Forse sta per piangere, forse è solo una luce diversa. Mi guarda fisso, le labbra color ciliegia si muovono sopra il lavorio dei molari contro le guance.
"Tesoro, non ti arrabbiare ma…"



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antico
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Re: Il soffritto

Messaggio#2 » martedì 21 febbraio 2023, 1:02

Ciao Stefano! Parametri ok, buona ANDREA LAURO EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Il soffritto

Messaggio#3 » martedì 21 febbraio 2023, 18:49

Il soffritto di Stefano Galardini Tema centrato. L’arrivo misterioso di un pacco destabilizza il marito. E non solo, il taglio di capelli della moglie alla Valentina, i tacchi alti, il fatto che usi l’auto di lui con il pretesto del cambio automatico danno da pensare al Lettore che non si tratti di una serie di abitudini dettate dal lavoro di lei, malgrado la vacanza annullata in favore del dovere aziendale. Bella l’immagine del soffritto come simbolo del matrimonio da salvare. C’è l’aria di un segreto pesante, come suggeriscono le parole finali della moglie. Come pure il fatto che tergiversi nel rispondergli e si muova lontana da lui.

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Emiliano Maramonte
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Re: Il soffritto

Messaggio#4 » domenica 26 febbraio 2023, 16:46

Ciao Stefano!
Non mi sembra di averti mai incrociato nell'infernale Arena... in ogni caso lieto di conoscerti!
Ti devo fare i complimenti per molte cose: lo stile di scrittura, il modo in cui costruisci la scena e diluisci la suspense, l'indugiare sui dettagli, il finale solo suggerito ma dirompente... Come ho fatto per un altro esordiente di Minuti Contati in questo stesso girone, tiro a indovinare: hai già avuto qualche esperienza editoriale, scrivi abitualmente? Anzi no, facciamo così. Incuriosito, ho fatto una ricerca su Internet e credo di aver trovato il tuo nome. Se sei tu, allora mi spiego tante cose.
Non aggiungo altro se non che hai centrato alla lettera il tema e che avrei preferito un paio di input in più per chiarire meglio il segreto della moglie e il destino della coppia, ma se ho ben capito, il racconto finisce male e il matrimonio va a carte quarantotto!

Buona gara!
Emiliano.

StefanoGalardini
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Re: Il soffritto

Messaggio#5 » lunedì 27 febbraio 2023, 19:02

alexandra.fischer ha scritto:Il soffritto di Stefano Galardini Tema centrato. L’arrivo misterioso di un pacco destabilizza il marito. E non solo, il taglio di capelli della moglie alla Valentina, i tacchi alti, il fatto che usi l’auto di lui con il pretesto del cambio automatico danno da pensare al Lettore che non si tratti di una serie di abitudini dettate dal lavoro di lei, malgrado la vacanza annullata in favore del dovere aziendale. Bella l’immagine del soffritto come simbolo del matrimonio da salvare. C’è l’aria di un segreto pesante, come suggeriscono le parole finali della moglie. Come pure il fatto che tergiversi nel rispondergli e si muova lontana da lui.



Ciao Alexandra!! grazie per l'analisi puntuale!! Sempre velocissima!!!

StefanoGalardini
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Re: Il soffritto

Messaggio#6 » lunedì 27 febbraio 2023, 19:05

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Stefano!
Non mi sembra di averti mai incrociato nell'infernale Arena... in ogni caso lieto di conoscerti!
Ti devo fare i complimenti per molte cose: lo stile di scrittura, il modo in cui costruisci la scena e diluisci la suspense, l'indugiare sui dettagli, il finale solo suggerito ma dirompente... Come ho fatto per un altro esordiente di Minuti Contati in questo stesso girone, tiro a indovinare: hai già avuto qualche esperienza editoriale, scrivi abitualmente? Anzi no, facciamo così. Incuriosito, ho fatto una ricerca su Internet e credo di aver trovato il tuo nome. Se sei tu, allora mi spiego tante cose.
Non aggiungo altro se non che hai centrato alla lettera il tema e che avrei preferito un paio di input in più per chiarire meglio il segreto della moglie e il destino della coppia, ma se ho ben capito, il racconto finisce male e il matrimonio va a carte quarantotto!

Buona gara!
Emiliano.



Cia Emiliano! Grazie mille per le belle parole e i consigli! In realtà sì, scrivo abitualmente e mi fa molto piacere che si noti. Ho già avuto esperienze editoriali e avevo già partecipato anche all'infernale Arena (nella Vaccari Edition). Che dire, colpevole di tutti i capi d'accusa Vostro onore! :D

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giulio.palmieri
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Re: Il soffritto

Messaggio#7 » lunedì 27 febbraio 2023, 21:05

Ciao Stefano, piacere di leggerti.
Be', che dire, in genere i finali aperti non funzionano, ma nel tuo caso arrivi giusto giusto alla centratura del tema, dopo il lavoro di semina lungo il racconto. Il personaggio protagonista ricorda alcuni episodi con la moglie, porta a conoscenza del lettore dettagli e particolari, il tutto mentre il soffritto va a carte e quarantotto. Forse qualche battuta risulta un po' troppo lunga nel mezzo del racconto (ma è l'effetto minuti contati). Diciamo che il tema è centrato in modo formalmente diverso dal solito (il che è un gran pregio). Complimenti e buona gara

StefanoGalardini
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Re: Il soffritto

Messaggio#8 » martedì 28 febbraio 2023, 10:05

giulio.palmieri ha scritto:Ciao Stefano, piacere di leggerti.
Be', che dire, in genere i finali aperti non funzionano, ma nel tuo caso arrivi giusto giusto alla centratura del tema, dopo il lavoro di semina lungo il racconto. Il personaggio protagonista ricorda alcuni episodi con la moglie, porta a conoscenza del lettore dettagli e particolari, il tutto mentre il soffritto va a carte e quarantotto. Forse qualche battuta risulta un po' troppo lunga nel mezzo del racconto (ma è l'effetto minuti contati). Diciamo che il tema è centrato in modo formalmente diverso dal solito (il che è un gran pregio). Complimenti e buona gara


Grazie mille Giulio! Ammetto che è stata una scommessa, perché io per primo ho un rapporto conflittuale con i finali aperti. La natura del contest mi ha convinto, perché sapevo che a seguito della frase tematica ci sarebbe stata una pletora di soluzioni proposte dagli altri autori e riuscire a essere originale è difficile. Qui volevo giocare soprattutto sulla figura del marito, ridicolo nella sua sicurezza iniziale (come sappiamo essere spesso noi uomini) facilmente destrutturata dalle sue paranoie senza che la moglie non debba fare nulla. Sono d'accordo sulla lungaggine di qualche passaggio a metà del testo, sono prolisso di natura, fortuna che esiste chi me lo fa notare! Grazie per i complimenti e buona gara anche a te!

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Emiliano Maramonte
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Re: Il soffritto

Messaggio#9 » martedì 28 febbraio 2023, 11:30

StefanoGalardini ha scritto:
Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Stefano!
Non mi sembra di averti mai incrociato nell'infernale Arena... in ogni caso lieto di conoscerti!
Ti devo fare i complimenti per molte cose: lo stile di scrittura, il modo in cui costruisci la scena e diluisci la suspense, l'indugiare sui dettagli, il finale solo suggerito ma dirompente... Come ho fatto per un altro esordiente di Minuti Contati in questo stesso girone, tiro a indovinare: hai già avuto qualche esperienza editoriale, scrivi abitualmente? Anzi no, facciamo così. Incuriosito, ho fatto una ricerca su Internet e credo di aver trovato il tuo nome. Se sei tu, allora mi spiego tante cose.
Non aggiungo altro se non che hai centrato alla lettera il tema e che avrei preferito un paio di input in più per chiarire meglio il segreto della moglie e il destino della coppia, ma se ho ben capito, il racconto finisce male e il matrimonio va a carte quarantotto!

Buona gara!
Emiliano.



Cia Emiliano! Grazie mille per le belle parole e i consigli! In realtà sì, scrivo abitualmente e mi fa molto piacere che si noti. Ho già avuto esperienze editoriali e avevo già partecipato anche all'infernale Arena (nella Vaccari Edition). Che dire, colpevole di tutti i capi d'accusa Vostro onore! :D


Allora perdonami! Spesso nel marasma indiavolato di MC ci si perde un po' di vista!

Giovanni P
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Re: Il soffritto

Messaggio#10 » martedì 28 febbraio 2023, 16:41

Ciao Stefano,

il tuo racconto mi è piaciuto sia per lo stile che per l'atmosfera che hai creato. Sei riuscito a mettere giù molti dettagli senza ammorbare il lettore e questo lo considero un grande pregio. Oltretutto hai reso bene l'idea sullo stato d'animo del marito, senza caricare troppo la cosa.
Otima prova.
Buona gara.

StefanoGalardini
Messaggi: 97

Re: Il soffritto

Messaggio#11 » martedì 28 febbraio 2023, 22:14

Emiliano Maramonte ha scritto:
StefanoGalardini ha scritto:
Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Stefano!
Non mi sembra di averti mai incrociato nell'infernale Arena... in ogni caso lieto di conoscerti!
Ti devo fare i complimenti per molte cose: lo stile di scrittura, il modo in cui costruisci la scena e diluisci la suspense, l'indugiare sui dettagli, il finale solo suggerito ma dirompente... Come ho fatto per un altro esordiente di Minuti Contati in questo stesso girone, tiro a indovinare: hai già avuto qualche esperienza editoriale, scrivi abitualmente? Anzi no, facciamo così. Incuriosito, ho fatto una ricerca su Internet e credo di aver trovato il tuo nome. Se sei tu, allora mi spiego tante cose.
Non aggiungo altro se non che hai centrato alla lettera il tema e che avrei preferito un paio di input in più per chiarire meglio il segreto della moglie e il destino della coppia, ma se ho ben capito, il racconto finisce male e il matrimonio va a carte quarantotto!

Buona gara!
Emiliano.



Cia Emiliano! Grazie mille per le belle parole e i consigli! In realtà sì, scrivo abitualmente e mi fa molto piacere che si noti. Ho già avuto esperienze editoriali e avevo già partecipato anche all'infernale Arena (nella Vaccari Edition). Che dire, colpevole di tutti i capi d'accusa Vostro onore! :D


Allora perdonami! Spesso nel marasma indiavolato di MC ci si perde un po' di vista!


Ma figurati! Siamo sempre così tanti!

StefanoGalardini
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Re: Il soffritto

Messaggio#12 » martedì 28 febbraio 2023, 22:16

Giovanni P ha scritto:Ciao Stefano,

il tuo racconto mi è piaciuto sia per lo stile che per l'atmosfera che hai creato. Sei riuscito a mettere giù molti dettagli senza ammorbare il lettore e questo lo considero un grande pregio. Oltretutto hai reso bene l'idea sullo stato d'animo del marito, senza caricare troppo la cosa.
Otima prova.
Buona gara.


Ciao Giovanni! Grazie mille per il commento, fa piacere sapere di aver scritto un racconto ben equilibrato. Sono contento che ti sia piaciuto e di essere riuscito a trasmettere emozioni e stato d'animo. È sicuramente la cosa più importante per me!

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Davide_Mannucci
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Re: Il soffritto

Messaggio#13 » mercoledì 1 marzo 2023, 14:49

Ciao Stefano, non partecipo alla "Campione in carica con Mannucci Edition” ma ogni tanto mi affaccio e leggo... Beh...che dire se non che mi è piaciuto davvero tanto? Ottimo lo stile e il modo che hai di alternare dialoghi ad azioni...
Bene il finale che arriva senza arrivare e che lascia quel non so che di incompleto che si completa comunque.
Per me un racconto da ovazione di quelle parecchio standing!

Bravissimo!
Davide Mannucci

StefanoGalardini
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Re: Il soffritto

Messaggio#14 » mercoledì 1 marzo 2023, 16:21

Davide_Mannucci ha scritto:Ciao Stefano, non partecipo alla "Campione in carica con Mannucci Edition” ma ogni tanto mi affaccio e leggo... Beh...che dire se non che mi è piaciuto davvero tanto? Ottimo lo stile e il modo che hai di alternare dialoghi ad azioni...
Bene il finale che arriva senza arrivare e che lascia quel non so che di incompleto che si completa comunque.
Per me un racconto da ovazione di quelle parecchio standing!

Bravissimo!


Wow!!! Grazie mille Davide! Fa un sacco piacere sentire tutti questi complimenti e da te in modo particolare! Mettici pure che non eri "obbligato" dalla gara...! Sentire parole di apprezzamento per quello che scrivo significa tanto. Dà ragione a tutto lo studio, l'esercizio, la passione che ci si spende ogni giorno. Grazie di cuore.

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F.M.Rigget
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Re: Il soffritto

Messaggio#15 » mercoledì 1 marzo 2023, 18:26

Ciao Stefano e piacere di conoscerti!
Mi scuso enormemente per il commento stringato che mi accingo a farti, per altro è anche il primo (non c'è limite alla disgrazia, ahimé): purtroppo sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me. Abbi pazienza, ti prego, prometto di rifarmi alla prossima occasione!

Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato in modo assolutamente pieno.
Ciò che colpisce maggiormente della tua storia è il dosaggio del flusso informazioni, sufficiente da tenere il lettore attento, ma non lasso da smagliare la pianificazione narrativa.

La sintassi è lineare e pulita, il ritmo incalzante. Non mi vengono in mente appunti da fare attualmente, mi riserbo di pensarci a mente più lucida!

Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!

Federica
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"La vita alle volte è anche questo."

#ladonnadaicommentilunghi

StefanoGalardini
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Re: Il soffritto

Messaggio#16 » giovedì 2 marzo 2023, 9:35

F.M.Rigget ha scritto:Ciao Stefano e piacere di conoscerti!
Mi scuso enormemente per il commento stringato che mi accingo a farti, per altro è anche il primo (non c'è limite alla disgrazia, ahimé): purtroppo sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me. Abbi pazienza, ti prego, prometto di rifarmi alla prossima occasione!

Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato in modo assolutamente pieno.
Ciò che colpisce maggiormente della tua storia è il dosaggio del flusso informazioni, sufficiente da tenere il lettore attento, ma non lasso da smagliare la pianificazione narrativa.

La sintassi è lineare e pulita, il ritmo incalzante. Non mi vengono in mente appunti da fare attualmente, mi riserbo di pensarci a mente più lucida!

Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!

Federica


Federica, ma ti pare? Anzi grazie ancora per aver commentato nonostante la febbre!! Avremo sicuramente modo di confrontarci ancora, per il momento ti ringrazio per le tue parole e ti auguro di rimetterti prestissimo! Ora a riposo, Tachipirina e tè caldo!! A presto!

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david.callaghan
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Re: Il soffritto

Messaggio#17 » giovedì 2 marzo 2023, 16:45

Ciao Stefano
piacere di conoscerti, anche se sei un po' una merda a lasciarci così a mezzo :D
Beh scherzi a parte un racconto molto ben scritto che non scade nel banale e che ci lascia col fiato sospeso alla fine.
I miei complimenti, non ho molto altro da aggiungere, se non che sono contento tu sia approdato da queste parti.
Un saluto

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AndreaCrevola
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Re: Il soffritto

Messaggio#18 » giovedì 2 marzo 2023, 18:12

Piacere di averti letto, Stefano.
Il racconto mi è piaciuto per stile, dialoghi e descrizioni. Mi sono piaciuti i due personaggi e il fatto che li hai calati in una situazione quotidiana in cui gli elementi dello sfondo hanno una funzione scenografica utile a colorare il racconto con dettagli concreti che facilitano a immaginare la situazione. Alcuni di questi, però, sono citati e poi abbandonati per strada: almeno, leggendo mi aspettavo che avessero un ruolo più importante. Parlo del pacco (cosa contiene? è ciò che stimola la confessione della donna?) e forse anche del coltello (mi ha fatto pensare alla “pistola di Checov”, ma magari sono io…)
Non mi sono piaciute due cose: la prima è la rivelazione della donna. Se si tratta di un tradimento, il modo in cui introduce il tema mi pare inadeguato (“una cosa stupida”). E se così fosse, perché l’uomo si preoccupa così tanto? Perché si morde l’interno della guancia? Troppo poco, secondo me.
Secondo aspetto: il finale lasciato all’intuizione del lettore. Dato il punto di vista del protagonista, l’idea che il lettore si fa è - appunto - che la donna stia per confessare un tradimento, ma come detto mi pare che stoni con quanto ho letto poche righe sopra.
E cosa c’è in quel dannato pacco? :-)

StefanoGalardini
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Re: Il soffritto

Messaggio#19 » giovedì 2 marzo 2023, 22:04

AndreaCrevola ha scritto:Piacere di averti letto, Stefano.
Il racconto mi è piaciuto per stile, dialoghi e descrizioni. Mi sono piaciuti i due personaggi e il fatto che li hai calati in una situazione quotidiana in cui gli elementi dello sfondo hanno una funzione scenografica utile a colorare il racconto con dettagli concreti che facilitano a immaginare la situazione. Alcuni di questi, però, sono citati e poi abbandonati per strada: almeno, leggendo mi aspettavo che avessero un ruolo più importante. Parlo del pacco (cosa contiene? è ciò che stimola la confessione della donna?) e forse anche del coltello (mi ha fatto pensare alla “pistola di Checov”, ma magari sono io…)
Non mi sono piaciute due cose: la prima è la rivelazione della donna. Se si tratta di un tradimento, il modo in cui introduce il tema mi pare inadeguato (“una cosa stupida”). E se così fosse, perché l’uomo si preoccupa così tanto? Perché si morde l’interno della guancia? Troppo poco, secondo me.
Secondo aspetto: il finale lasciato all’intuizione del lettore. Dato il punto di vista del protagonista, l’idea che il lettore si fa è - appunto - che la donna stia per confessare un tradimento, ma come detto mi pare che stoni con quanto ho letto poche righe sopra.
E cosa c’è in quel dannato pacco? :-)


Ciao Andrea! Grazie per il tuo commento! In realtà il gioco era proprio quello: far immedesimare il lettore nello stato d'animo del marito, fargli provare la sua frustrazione e mostrare la farsa di un uomo che vive nell'illusione della sicurezza all'inizio del racconto e che si rivela in tutta la sua fragilità alla fine. Vuoi che te lo sveli? Il pacco è un cavalletto da fotografo che lei ha comprato per lui. Oppure no. Non lo so nemmeno io. Non so se lei stia per lasciarlo oppure ha solo sfasciato la macchina. Magari è rimasta incinta quando avevano deciso di non avere figli. Per quello che mi riguarda non è importante, perché l'importante è che lui parta da essere spavaldo e finisca sconfitto dalle sue stesse paure. Ma la cosa più bella sai qual'è? è che sono convinto che una volta che viene fatta leggere, l'interpretazione dell'autore di una storia è solo una delle tante interpretazioni valide. Perché ogni lettore legge la storia attraverso sé stesso e porta qualcosa di sé in essa. Quindi dimmi tu! Cosa c'è nel pacco? :)

StefanoGalardini
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Re: Il soffritto

Messaggio#20 » giovedì 2 marzo 2023, 22:08

david.callaghan ha scritto:Ciao Stefano
piacere di conoscerti, anche se sei un po' una merda a lasciarci così a mezzo :D
Beh scherzi a parte un racconto molto ben scritto che non scade nel banale e che ci lascia col fiato sospeso alla fine.
I miei complimenti, non ho molto altro da aggiungere, se non che sono contento tu sia approdato da queste parti.
Un saluto

Ciao Davide! Grazie mille per il bellissimo benvenuto! Sono contento anche io di essere approdato a questi lidi, di poter leggere un sacco di belle storie e confrontarmi con tanti validi autori! Mi fa molto piacere che ti piaccia il racconto, il finale sospeso sta nelle p***e anche a me di solito, ma qui mi serviva proprio, era funzionale alle intenzioni del testo. Mi faccio perdonare alla prossima, scrivo un racconto in cui nel finale si spieghi tutto!!

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L'inquisitore
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Re: Il soffritto

Messaggio#21 » martedì 7 marzo 2023, 18:11

Ciao Stefano, piacere di conoscerti! In qualità di inquisitore sono chiamato a dare l'ultima valutazione al tuo pezzo. Ed eccola qui: il racconto vibra di dettagli interessanti e di un'interiorità ricca. In generale molto buono, ma stilisticamente penso che si noti uno sfrozo eccessivo da parte dell'autore, uno stile un po' eccessivo nella ricerca che risulta pesantuccio alla lettura e poco verosimile in certe situazioni. La scena risulta un po' troppo lunga, anche se molto controllata, ben gestita nei movimenti e nelle battute. In particolare ho gradito molto la parte finale con il sospetto che si risveglia nel protagonista che comincia a vedere le cose in modo diverso. A differenza dei più non ho gradito il finale sospeso. In generale penso che sia una cosa da non fare, ma nella natura sperimentale di MC va benone.
Ti suggerisco di fare una prova col prossimo: snellisci, rinfresca, cerca si essere più snello nella prosa e sono convinto che arriverai ancora meglio.
Un pollice quasi su anche per il tuo racconto!

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