Tecniche di coltivazione

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 febbraio con un tema del Campione in carica (ex aequo con Davide Mannucci) Andrea Lauro!
LeggErika3
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Tecniche di coltivazione

Messaggio#1 » martedì 21 febbraio 2023, 0:58

Quando Emily era partita affidandogli casa, Leo aveva capito di essere diventato qualcosa più di una storia passeggera. Aveva accettato entusiasta, senza riflettere su quanto l'impresa lo avrebbe impegnato.
"Te la senti?" aveva chiesto lei indicando le piante che crescevano sull'ampio terrazzo. "Dovrai annaffiarle la sera; se farà caldo, i vasi a sud andranno bagnati tutti i giorni. Una volta alla settimana dovresti aggiungere questo composto e..controlla il livello e la temperatura del laghetto."
Leo annuiva, felice di entrare nel mondo di Emily dalla porta principale.
"E naturalmente c'è Lilli, le sue crocchette sono in cucina. E' un po' scontrosa."
La gatta lo squadrò e scivolò dietro una poltrona.
"Vai tranquilla a fotografare le tue piante esotiche. Qui penso a tutto io."

La prima sera era tornato a casa fischiettando. Aveva guardato con occhio critico il proprio appartamento, spoglio ed essenziale. Si era chiesto se non sarebbe stato il caso di metterci qualche pianta. Ma, se tutto fosse andato come sperava, presto il verde non sarebbe mancato nella sua vita.
Il giorno successivo era andato al lavoro sereno.Aveva preparato la presentazione per il clienti prevista per il giorno successivo, scegliendo sfondi verdi e fantasie a foglie che gli ricordassero Emily. I colleghi avevano organizzato all'ultimo momento una partita di calcetto per la sera e aveva avuto giusto il tempo di correre a casa a prendere la borsa.
La mattina dopo si era accorto che la presentazione conteneva degli errori: aveva trascorso la giornata a correggerli fino ad arrivare stremato alla riunione delle 18. Era riuscito comunque a tenere testa ai clienti e il capo era stato così contento da invitare tutti a cena. Come rifiutare. Era stata una serata importante per la sua carriera, si era fatto conoscere. Uno dei clienti, un inglese dai lunghi capelli bianchi che lo facevano sembrare mago Merlino in giacca di tweed, era appassionato di botanica. "La mia fidanzata è una famosa fotografa di giardini" aveva detto e, con stupore, aveva scoperto che solo la prima metà della frase era un'esagerazione. Emily era davvero conosciuta fra gli appassionati.
"Sarei onorato di incontrarla" aveva detto lo stregone," ho ideato delle tecniche poco convenzionali, ma con risultati stupefacenti." Leo aveva promesso orgoglioso di metterlo in contatto con Emily.
Il giovedì si godette il successo, gli sguardi ammirati e un po' invidiosi dei colleghi. Anche la segretaria del capo, sempre altera e distaccata, gli aveva rivolto un sorriso mentre bagnava il ficus all'ingresso...
L'ansia gli accartocciò lo stomaco. Quanti giorni erano passati? Aveva sempre fatto così caldo? Il sudore gli appannò gli occhiali.
Chiese di uscire un'ora prima, saltò in macchina e si precipitò verso l'appartamento di Emily.

Non gli avrebbe più rivolto la parola.
Le piante più grandi del terrazzo erano piegate, appassite e sofferenti. I fiori avevano perso i petali, che seccavano in mucchietti scoloriti sul pavimento. Le foglie più delicate erano diventate carta velina giallastra e friabile. Il laghetto si era ridotto a una pozza fangosa che nascondeva l'agonia dei pesci.
La gatta sfrecciava da un angolo all'altro della terrazza, furibonda per la fame e la sete.
Leo afferrò il cellulare, lo fissò un istante boccheggiando; poi cercò il numero dello stregone inglese.

Era arrivato a mezzanotte, i capelli bianchi svolazzanti e la giacca pesante. Aveva palpato i tronchi, toccato la terra dei vasi, strappato foglie per saggiarne la consistenza. Poi gli aveva rivolto un'occhiata di rimprovero.
"Può fare qualcosa?"
"Certo, La signorina Emily non merita questo scempio."
Si inginocchiò e disegnò con il gesso dei simboli sul pavimento. Trasse da una tasca un biglietto, scribacchiò alcune parole e glielo porse.
"Mi recuperi queste cose."
Leo diede una rapida lettura.
"A quest'ora?"
"Quando torna la signorina? Sabato?"
Leo partì stringendo il foglietto, chiedendosi dove cercare zampe di gallina, fiori di sambuco e polvere di antimonio.

Emily scese dal taxi, chiedendosi la ragione di tutta quella folla in una via in genere molto tranquilla. Pagò, afferrò la valigia e seguì lo sguardo delle persone radunate sul marciapiede.
Dal suo terrazzo scaturivano alberi altissimi che superavano la quota del tetto; fronde, arbusti, foglie gigantesche ricadevano lungo la parete del condominio. Le finestre dei piani superiori erano completamente coperte dal verde, si udivano le proteste di chi non riusciva ad aprire le imposte. E, in quel ritaglio di giungla che strabordava dal balcone, le parve di riconoscere lo sguardo terrorizzato di Leo, intrappolato fra le liane.
Ultima modifica di LeggErika3 il martedì 21 febbraio 2023, 1:10, modificato 1 volta in totale.



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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#2 » martedì 21 febbraio 2023, 1:07

Ciao Erika! Malus minimo caratteri per te. Buona ANDREA LAURO EDITION!

LeggErika3
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#3 » martedì 21 febbraio 2023, 1:12

Ciao, non avevo guardato l'ora e ho sfrondato il racconto. Quindi mi sa che, più che il Malus caratteri, mi merito quello del tempo...

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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#4 » martedì 21 febbraio 2023, 1:13

Esatto, malus minimo tempo per te :)

alexandra.fischer
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#5 » martedì 21 febbraio 2023, 17:10

Tema centrato. Leo accetta di fare da giardiniere e occuparsi di pesci e gatta per conto della fidanzata Emily. Peccato che il lavoro assorba le sue energie provocando disastri in giardino e disagi negli animali. L’appassionato di botanica-stregone lo aiuta fin troppo a risolvere i guai. Peccato per la sorte della gatta e dei pesci nel finale, sarebbe stato interessante vedere cosa ne è stato di loro.
Attenzione, ti riporto la frase corretta:
“La mia fidanzata è una famosa fotografa di giardini” aveva detto Leo

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Gennibo
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#6 » mercoledì 22 febbraio 2023, 12:43

Ciao Erika e piacere di averti letto!
Tema centratissimo, bella la storia e come l'hai portata avanti. Mi sono divertita e ho apprezzato il finale. Ti darei punti in più per come sei riuscita a declinare bene il tema senza averne usato le parole.
Unico appunto, metterei: Non gli avrebbe più rivolto la parola. Qualche riga più sotto, così da capire le ragioni per cui non gli avrebbe rivolto la parola.
Per me bravissima e da podio.

Graifus
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#7 » lunedì 27 febbraio 2023, 23:17

LeggErika3 ha scritto:Quando Emily era partita affidandogli casa, Leo aveva capito di essere diventato qualcosa più di una storia passeggera. Aveva accettato entusiasta, senza riflettere su quanto l'impresa lo avrebbe impegnato.
"Te la senti?" aveva chiesto lei indicando le piante che crescevano sull'ampio terrazzo. "Dovrai annaffiarle la sera; se farà caldo, i vasi a sud andranno bagnati tutti i giorni. Una volta alla settimana dovresti aggiungere questo composto e..controlla il livello e la temperatura del laghetto."
Leo annuiva, felice di entrare nel mondo di Emily dalla porta principale.
"E naturalmente c'è Lilli, le sue crocchette sono in cucina. E' un po' scontrosa."
La gatta lo squadrò e scivolò dietro una poltrona.
"Vai tranquilla a fotografare le tue piante esotiche. Qui penso a tutto io."

La prima sera era tornato a casa fischiettando. Aveva guardato con occhio critico il proprio appartamento, spoglio ed essenziale. Si era chiesto se non sarebbe stato il caso di metterci qualche pianta. Ma, se tutto fosse andato come sperava, presto il verde non sarebbe mancato nella sua vita.
Il giorno successivo era andato al lavoro sereno.Aveva preparato la presentazione per il clienti prevista per il giorno successivo, scegliendo sfondi verdi e fantasie a foglie che gli ricordassero Emily. I colleghi avevano organizzato all'ultimo momento una partita di calcetto per la sera e aveva avuto giusto il tempo di correre a casa a prendere la borsa.
La mattina dopo si era accorto che la presentazione conteneva degli errori: aveva trascorso la giornata a correggerli fino ad arrivare stremato alla riunione delle 18. Era riuscito comunque a tenere testa ai clienti e il capo era stato così contento da invitare tutti a cena. Come rifiutare. Era stata una serata importante per la sua carriera, si era fatto conoscere. Uno dei clienti, un inglese dai lunghi capelli bianchi che lo facevano sembrare mago Merlino in giacca di tweed, era appassionato di botanica. "La mia fidanzata è una famosa fotografa di giardini" aveva detto e, con stupore, aveva scoperto che solo la prima metà della frase era un'esagerazione. Emily era davvero conosciuta fra gli appassionati.
"Sarei onorato di incontrarla" aveva detto lo stregone," ho ideato delle tecniche poco convenzionali, ma con risultati stupefacenti." Leo aveva promesso orgoglioso di metterlo in contatto con Emily.
Il giovedì si godette il successo, gli sguardi ammirati e un po' invidiosi dei colleghi. Anche la segretaria del capo, sempre altera e distaccata, gli aveva rivolto un sorriso mentre bagnava il ficus all'ingresso...
L'ansia gli accartocciò lo stomaco. Quanti giorni erano passati? Aveva sempre fatto così caldo? Il sudore gli appannò gli occhiali.
Chiese di uscire un'ora prima, saltò in macchina e si precipitò verso l'appartamento di Emily.

Non gli avrebbe più rivolto la parola.
Le piante più grandi del terrazzo erano piegate, appassite e sofferenti. I fiori avevano perso i petali, che seccavano in mucchietti scoloriti sul pavimento. Le foglie più delicate erano diventate carta velina giallastra e friabile. Il laghetto si era ridotto a una pozza fangosa che nascondeva l'agonia dei pesci.
La gatta sfrecciava da un angolo all'altro della terrazza, furibonda per la fame e la sete.
Leo afferrò il cellulare, lo fissò un istante boccheggiando; poi cercò il numero dello stregone inglese.

Era arrivato a mezzanotte, i capelli bianchi svolazzanti e la giacca pesante. Aveva palpato i tronchi, toccato la terra dei vasi, strappato foglie per saggiarne la consistenza. Poi gli aveva rivolto un'occhiata di rimprovero.
"Può fare qualcosa?"
"Certo, La signorina Emily non merita questo scempio."
Si inginocchiò e disegnò con il gesso dei simboli sul pavimento. Trasse da una tasca un biglietto, scribacchiò alcune parole e glielo porse.
"Mi recuperi queste cose."
Leo diede una rapida lettura.
"A quest'ora?"
"Quando torna la signorina? Sabato?"
Leo partì stringendo il foglietto, chiedendosi dove cercare zampe di gallina, fiori di sambuco e polvere di antimonio.

Emily scese dal taxi, chiedendosi la ragione di tutta quella folla in una via in genere molto tranquilla. Pagò, afferrò la valigia e seguì lo sguardo delle persone radunate sul marciapiede.
Dal suo terrazzo scaturivano alberi altissimi che superavano la quota del tetto; fronde, arbusti, foglie gigantesche ricadevano lungo la parete del condominio. Le finestre dei piani superiori erano completamente coperte dal verde, si udivano le proteste di chi non riusciva ad aprire le imposte. E, in quel ritaglio di giungla che strabordava dal balcone, le parve di riconoscere lo sguardo terrorizzato di Leo, intrappolato fra le liane.


Ciao Erika,
Bella questa storia in cui il forse-fidanzato distratto mette a rischio tutte le creature amatissime dalla ragazza, e solo un intervento magico riesce a salvare la situazione, anche se, come si dice... troppa grazia Sant'Antonio! Leo attenderà la furia della fidanzata intrappolato dalle liane, e quanto al gatto e ai pesci, se tanto mi dà tanto, saranno stati trasformati in un puma e in un gruppetto di squali assassini!Scherzi a parte, visto che li hai nominati mi sarebbe piaciuto che immaginassi una fine anche per loro. Sono d'accordo che la frase "Non gli avrebbe più rivolto la parola" sarebbe stata più efficace dopo l'immagine del disastro ecologico in casa...
Comunque mi sono divertita molto, anche per questo uso inusuale della magia (anche se il passaggio da cliente in tweed a stregone è un filino forzato, ma ci crediamo lo stesso) in un racconto per altri versi molto realistico.
Complimenti,

Paola

LeggErika3
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#8 » martedì 28 febbraio 2023, 11:28

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Leo accetta di fare da giardiniere e occuparsi di pesci e gatta per conto della fidanzata Emily. Peccato che il lavoro assorba le sue energie provocando disastri in giardino e disagi negli animali. L’appassionato di botanica-stregone lo aiuta fin troppo a risolvere i guai. Peccato per la sorte della gatta e dei pesci nel finale, sarebbe stato interessante vedere cosa ne è stato di loro.
Attenzione, ti riporto la frase corretta:
“La mia fidanzata è una famosa fotografa di giardini” aveva detto Leo

Ciao Alexandra,
ti ringrazio del commento.
In effetti potevo evitare gatta e pesci per poi "dimenticarli" nel finale, ma sono stata soverchiata dai caratteri e mi sono ritrovata a tagliare senza pietà.
Grazie della correzione del refuso

LeggErika3
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#9 » martedì 28 febbraio 2023, 11:30

Gennibo ha scritto:Ciao Erika e piacere di averti letto!
Tema centratissimo, bella la storia e come l'hai portata avanti. Mi sono divertita e ho apprezzato il finale. Ti darei punti in più per come sei riuscita a declinare bene il tema senza averne usato le parole.
Unico appunto, metterei: Non gli avrebbe più rivolto la parola. Qualche riga più sotto, così da capire le ragioni per cui non gli avrebbe rivolto la parola.
Per me bravissima e da podio.

Ciao Gennibo, sono d'accordo, quella frase seguiva il corso dei miei pensieri ma non accompagna il lettore nella situazione. Sono contenta che il racconto ti sia piaciuto.

LeggErika3
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#10 » martedì 28 febbraio 2023, 11:41

Graifus ha scritto:
Ciao Erika,
Bella questa storia in cui il forse-fidanzato distratto mette a rischio tutte le creature amatissime dalla ragazza, e solo un intervento magico riesce a salvare la situazione, anche se, come si dice... troppa grazia Sant'Antonio! Leo attenderà la furia della fidanzata intrappolato dalle liane, e quanto al gatto e ai pesci, se tanto mi dà tanto, saranno stati trasformati in un puma e in un gruppetto di squali assassini!Scherzi a parte, visto che li hai nominati mi sarebbe piaciuto che immaginassi una fine anche per loro. Sono d'accordo che la frase "Non gli avrebbe più rivolto la parola" sarebbe stata più efficace dopo l'immagine del disastro ecologico in casa...
Comunque mi sono divertita molto, anche per questo uso inusuale della magia (anche se il passaggio da cliente in tweed a stregone è un filino forzato, ma ci crediamo lo stesso) in un racconto per altri versi molto realistico.
Complimenti,

Paola


Ciao Paola, grazie di lettura e commento.
Gatto e pesci sono stati tagliuzzati sul finale nel tentativo di arginare i caratteri, mi ero fatta prendere la mano. In effetti tanto valeva non metterli, senza seguirne il destino fino in fondo.
A proposito di stregoni, quello che trovo davvero forzato nel mio racconto è che con il caldo descritto 'sto inglese se ne vada in giro in tweed. A parte gli scherzi, a me piacciono le storie in cui il sovrannaturale sbuca improvviso dall'ordinario. Quindi il personaggio doveva essere quanto di meno suggestivo possibile. Gli ho regalato i capelli lunghi solo per farlo assomigliare al mio florovivaista di fiducia, che mi salva periodicamente da stragi di piante tipo quella descritta.
Alla prossima e grazie!

LeggErika3
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#11 » martedì 28 febbraio 2023, 15:02

Cit. Alessandro Tredici
4) Tecniche di coltivazione
L’idea è interessante, ma mi sarebbe piaciuto scoprire come abbia fatto Merlino a far crescere le piante di Emily. E i cambi scena mi sembrano evitabili: poiché l’autrice non mostra i fatti ma li racconta, avrei preferito che li raccontasse in un’unica scena in modo da rendere la narrazione più avvolgente e meno spezzettata.


Piacere di conoscerti, Alessandro. La tua è osservazione sull'unica scena è interessante. Gli eventi raccontati erano un po' troppi perché potessi gestire tutto il racconto con lo showing invece con il telling. Già così ho esondato in caratteri... Da che scena potrei partire? Dal finale e far raccontare tutto a Leo in flashback? Dalla scena centrale dell'arrivo del "mago" e muovermi avanti e indietro nel tempo? Potrebbe essere un esercizio interessante.

Una nota, se leggerai questa risposta: i commenti espressi solo sotto la classifica rendono difficile la risposta diretta degli autori e, di conseguenza, la discussione. Alcuni di noi sono più interessati al confronto che al punteggio ed è la ragione per cui le osservazioni vengono per lo più inviate sotto i racconti e, dopo aver lasciato un ragionevole tempo per le repliche, fissati nella classifica.
Alla prossima!

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Maurizio Chierchia
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#12 » martedì 28 febbraio 2023, 15:36

Ciao Erika.
Che bella storia. Mi è piaciuta, mi ha fatto ridere e l'ho letta incuriosito al massimo su cosa avrebbe fatto Merlino.
Un'altra cosa che ho apprezzato è come nel centro del racconto, il protagonista pensi a tutto fuor che alle piante. Grazie a questo, anche io lettore ho perso di vista le piante e mi sono concentrato sul suo lavoro e il tutto fila che è una meraviglia. Immedesimazione perfetta!
Complimenti ancora, a rileggerci presto e buona gara!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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christianfloris
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#13 » mercoledì 1 marzo 2023, 11:21

Storia che ha un suo inizio preciso e un finale che strappa anche un sorriso. Lo sviluppo è un po’ telefonato, perché si capisce fin dall’inizio che Leo combinerà un casino con i compiti che gli sono stati affidati. Però lo svolgimento dell’ultima parte, con l’entrata in scena quasi da deus ex-machina dello stregone inglese, ti fa recuperare parzialmente il terreno perduto nelle sequenze iniziali.
Scritto discretamente, senza lampi di genio particolari, non indimenticabile. Il tema è sottinteso a tutta la storia ed è facile pensare che sarebbe la prima frase che Leo rivolgerebbe a Emily, appena districatosi dalle liane della giungla. Stavolta non sei nelle primissime posizioni, più che altro per la poca brillantezza complessiva e per l’evoluzione prevedibile del racconto nelle sequenze centrali. Ma la stoffa c’è.

La mia valutazione è 7.25

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Stefano.Moretto
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#14 » mercoledì 1 marzo 2023, 22:32

Ciao Erika.
Il racconto è semplice, ma mi è piaciuto molto. Ho capito, tipo, all'inizio del secondo paragrafo che il tizio si era totalmente dimenticato di dare l'acqua alle piante (e tutto il resto), quindi sono stato estremamente contento che non fosse questo il plot twist finale. Il fatto che il tizio che sembra merlino sia effettivamente un mago è una trovata effettivamente carina, e anche qui sono contento che tu non abbia risolto con un banale "abrakadabraalakazam è tutto a posto", ma che ci abbia messo l'elemento "ops mi è sfuggito di mano". Magari non il top dell'originalità, ma dà quel tocco di simpatia in più al testo che me l'ha fatto apprezzare molto.
Vorrei fare un appunto sul "mostrato" che è stato accennato in commenti precedenti. Di solito non uso le espressioni legate al "mostrato" (compresa la stessa parola "mostrato") perché mi sembra in completo contrasto con l'idea stessa alla base del metodo, ma faccio un'eccezione poiché è stato tirato in ballo l'argomento. In realtà l'unico punto un po' "riassunto" è il secondo blocco, ma l'hai comunque infarcito di tanti dettagli che lo rendono estremamente fruibile. Io non ho percepito nessun fastidio leggendolo. L'unica frase che mi ha causato problemi, ma per altri motivi, è questa:
"La mia fidanzata è una famosa fotografa di giardini" aveva detto e, con stupore, aveva scoperto che solo la prima metà della frase era un'esagerazione. Emily era davvero conosciuta fra gli appassionati.

Sono stato tipo un minuto a cercare di capirla, perché mi ero fissato sul fatto che la prima parte fosse "la mia fidanzata è una famosa fotografa" e la seconda fosse "di giardini". Non essendoci nessun tipo di punteggiatura ci ho messo un po' a capire che invece la prima parte era "la mia fidanzata".

LeggErika3
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#15 » giovedì 2 marzo 2023, 10:35

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Erika.
Che bella storia. Mi è piaciuta, mi ha fatto ridere e l'ho letta incuriosito al massimo su cosa avrebbe fatto Merlino.
Un'altra cosa che ho apprezzato è come nel centro del racconto, il protagonista pensi a tutto fuor che alle piante. Grazie a questo, anche io lettore ho perso di vista le piante e mi sono concentrato sul suo lavoro e il tutto fila che è una meraviglia. Immedesimazione perfetta!
Complimenti ancora, a rileggerci presto e buona gara!

Ti ringrazio, sono contenta che ti sia piaciuto. Lettore immedesimato, what else?

LeggErika3
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#16 » giovedì 2 marzo 2023, 10:39

christianfloris ha scritto:Storia che ha un suo inizio preciso e un finale che strappa anche un sorriso. Lo sviluppo è un po’ telefonato, perché si capisce fin dall’inizio che Leo combinerà un casino con i compiti che gli sono stati affidati. Però lo svolgimento dell’ultima parte, con l’entrata in scena quasi da deus ex-machina dello stregone inglese, ti fa recuperare parzialmente il terreno perduto nelle sequenze iniziali.
Scritto discretamente, senza lampi di genio particolari, non indimenticabile. Il tema è sottinteso a tutta la storia ed è facile pensare che sarebbe la prima frase che Leo rivolgerebbe a Emily, appena districatosi dalle liane della giungla. Stavolta non sei nelle primissime posizioni, più che altro per la poca brillantezza complessiva e per l’evoluzione prevedibile del racconto nelle sequenze centrali. Ma la stoffa c’è.

La mia valutazione è 7.25

Grazie dell'attenta lettura, spero di convincerti di più la prossima volta!

LeggErika3
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#17 » giovedì 2 marzo 2023, 11:03

Stefano.Moretto ha scritto:Ciao Erika.
Il racconto è semplice, ma mi è piaciuto molto. Ho capito, tipo, all'inizio del secondo paragrafo che il tizio si era totalmente dimenticato di dare l'acqua alle piante (e tutto il resto), quindi sono stato estremamente contento che non fosse questo il plot twist finale. Il fatto che il tizio che sembra merlino sia effettivamente un mago è una trovata effettivamente carina, e anche qui sono contento che tu non abbia risolto con un banale "abrakadabraalakazam è tutto a posto", ma che ci abbia messo l'elemento "ops mi è sfuggito di mano". Magari non il top dell'originalità, ma dà quel tocco di simpatia in più al testo che me l'ha fatto apprezzare molto.
Vorrei fare un appunto sul "mostrato" che è stato accennato in commenti precedenti. Di solito non uso le espressioni legate al "mostrato" (compresa la stessa parola "mostrato") perché mi sembra in completo contrasto con l'idea stessa alla base del metodo, ma faccio un'eccezione poiché è stato tirato in ballo l'argomento. In realtà l'unico punto un po' "riassunto" è il secondo blocco, ma l'hai comunque infarcito di tanti dettagli che lo rendono estremamente fruibile. Io non ho percepito nessun fastidio leggendolo. L'unica frase che mi ha causato problemi, ma per altri motivi, è questa:
"La mia fidanzata è una famosa fotografa di giardini" aveva detto e, con stupore, aveva scoperto che solo la prima metà della frase era un'esagerazione. Emily era davvero conosciuta fra gli appassionati.

Sono stato tipo un minuto a cercare di capirla, perché mi ero fissato sul fatto che la prima parte fosse "la mia fidanzata è una famosa fotografa" e la seconda fosse "di giardini". Non essendoci nessun tipo di punteggiatura ci ho messo un po' a capire che invece la prima parte era "la mia fidanzata".

Ciao Stefano, grazie dell'attenta lettura, che mette il dito su una questione su cui sto riflettendo.
Se vogliamo applicare al 100% il comandamento "show don't tell", a maggior ragione se vogliamo ottenere un risultato di forte immersività, il racconto breve tende a contrarsi in un flash (estremizzando, unità di luogo, tempo e azione). Salvo, naturalmente, essere scrittore eccellente e avere un'idea strordinaria... ma non è il mio caso.
Quindi, ai fini anche esercitativi, preferisco ideare trame un poco più strutturate (anche se stupidine, come in questo caso), pagando il pegno di qualche passaggio "raccontato" piuttosto che proporre una miniatura totalmente mostrata. Per ora. Poi chissà.
Sulla frase che mi dici essere poco chiara, in effetti avrei potuto migliorare la punteggiatura.
Alla prossima.

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Polly Russell
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#18 » giovedì 2 marzo 2023, 20:56

Eriiii!!! ma quanto tempo è?
e soprattutto dov'è la tua rana?
Ma bando alle facezie, passiamo al pezzo.
Mi piace un sacco come tu sia riuscita a far dimenticare anche a noi delle piante e del gatto. A metà racconto io mi ero del tutto dimenticata di quello che il protagonista doveva fare per la sua "speriamo fidanzata." E anche lui :).
A quanto pare eri fuori con i caratteri, quindi non posso dirti che avrei preferito qualche battuta in più per vedere lo stupore del protagonista davanti alla formula magica, scetticismo all'inizio e stupore durante. il poi lo vediamo, legato dalle liane.
La fretta (la tua) non mi ha permesso di fruire al meglio di un pezzo che sarebbe stato molto divertente. Forse ci voleva un salto di riga prima del "quanti giorni erano passati?" o magari qualcosa che ci avesse fatto capire che il tempo stava passando. Perchè alla prima lettura, io quel passaggio me lo ero proprio perso e mi sono ritrovata con l'appartamento distrutto senza capire perchè.
Forse ci voleva anche qualcosa di più eclatante di un "sto scoprendo tecniche innovative" per presentarci meglio mago Merlino, e per giustificare il fatto che chiamasse proprio lui. Ma capisco che sviluppare tutto questo con 5k è davvero complicato.
Mi ha fatto piacere incrociarti e leggere di nuovo qualcosa di tuo.
buona edition!
Polly

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Rick Faith
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#19 » giovedì 2 marzo 2023, 21:49

Ciao Erika, felice di leggerti.
Il tuo racconto mi è piaciuto, scorre bene e strappa qualche sorriso. Ammetto che mi è piaciuto molto che il tizio che assomigliava a Merlino si è poi rivelato davvero uno stregone (su questo concordo con Polly, qualche indizio in più ci poteva stare).
Ho visto che hai avuto problemi durante la stesura e che ti sei un po' incartata tra caratteri e tempo, ti capisco benissimo, faccio spesso casini anche io. Nonostante questo sei riuscita a portare in porto la nave in sicurezza e qualche imprecisione in queste circostanze fa parte del gioco.
Personalmente a me questo stile a posteriori non dispiace e si sposa bene con il tono del racconto. Ti è scappata la mano qualche volta di troppo in alcuni punti dove sei saltata al passato remoto. Lo avrei conservato esclusivamente per il paragrafo finale dove effettivamente arriviamo nel nostro presente narrativo e vediamo, tramite il pdv di Emily, la scena comica delle piante che sbucano dall'appartamento.

Buona edizione e alla prossima!

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antico
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Re: Tecniche di coltivazione

Messaggio#20 » martedì 7 marzo 2023, 14:24

Bene, vedo che stai ritrovando il tuo smalto. Qui gli unici appunti vertono sulla gestione di tempi e caratteri perché il racconto appare non rifinito ed è facile immaginare che il motivo sia proprio nella difficoltà che hai avuto nel destreggiarti tra i parametri imposti. Poco male, il risultato è cmq molto valido. Tema preso bene. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.

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