Passiva o passione?

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 febbraio con un tema del Campione in carica (ex aequo con Davide Mannucci) Andrea Lauro!
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Pietro D'Addabbo
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Passiva o passione?

Messaggio#1 » martedì 21 febbraio 2023, 0:59

Mi avvicino alla parete, il muro candido del salotto mantiene ancora un lieve sentore di vernice. Infilo le mani nella tascona della felpa, appoggio la schiena allo stipite di una porta e scivolo giù a gambe incrociate. Il pavimento è ghiacciato e un brivido risale la schiena.
“Stai dicendo sul serio?”
Lei mi degna appena di uno sguardo mentre passa come un lampo dal bagno allo sgabuzzino. Ne escono zaini e borsoni, finiscono affastellati in corridoio, un borsello scivola dalla collinetta che si va formando e tenta la fuga verso la camera da letto.
Agata torna in corridoio, ostacolata dal mucchio selvaggio. Trascina dietro di sé il piccolo trolley che ha usato durante le vacanze sulla costiera amalfitana, le nostre prime insieme, indimenticabili.
Chissà se adesso c’è ancora, un “Noi”.
“Amore, dove vuoi andare? È anche passata mezzanotte.”
Le grucce dell’armadio grande raschiano la sbarra di metallo mentre le tira giù, tamburellano contro il tetto del mobile, urtano la ceramica delle mattonelle bianche, a venature grigie come le ha volute lei.
Il trolley non le basterà, ci metterà meno di cinque minuti a riempirlo.
Mi rimetto in piedi.
“Non credi che sia tardi? Sei stanca, ne riparliamo domani. Non puoi mica andare da qualche parte a quest’ora.”
“Non importa. Voglio andarmene di qua, non ne posso più.”
Parla la rabbia, ma c’è un velo di rimpianto nella sua voce.
Scosto le tende del finestrone accanto all’ingresso, la notte è di quelle romantiche, rischiarate dalla luna piena. L’abbiamo vista una luna così a Sorrento? Forse no, abbiamo avuto solo tramonti, la notte pensavamo ad altro.
“Dove vai? Anche se raggiungi i tuoi... loro hanno il sonno pesante e che fai? Dormi in auto?”
Il canestro portaoggetti è a portata di mano, sulle mensole dell’ingresso. Lo svuoto nella tascona, ci infilo le mani perché non mi tradisca né forma né rumore.
Torno ad accucciarmi, poggiato allo stesso stipite. Appena in tempo.
Agata mi passa davanti, le ruote del trolley borbottano sulle fugature fra le piastrelle, con poca pace degli inquilini del piano di sotto.
“Che ti frega? Dovunque, tranne che qui.”
Una nota in più di rabbia, molto meno di rimpianto.
Stacca la giacca dall’attaccapanni, la indossa, si ferma a guardare la mensola.
La osservo indossando uno sguardo da ebete, rovista sul divano con frenesia crescente, fra i libri di scuola e i compiti degli studenti, in bagno, tra i vestiti, in mezzo a quanto è disperso in terra, diverse volte perfino nel trolley.
Prende a pugni la porta d’ingresso.
“Dove ho messo le chiavi dell’auto? Dove caxxo le ho messe?”
“Ascolta, vai a letto e riposa. Io resterò sul divano. Le troverai domattina, con calma. Ne riparliamo.”


"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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antico
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#2 » martedì 21 febbraio 2023, 1:09

Ciao Pietro! Tutto ok con i parametri, buona ANDREA LAURO EDITION!

alexandra.fischer
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#3 » martedì 21 febbraio 2023, 17:59

Passiva o passione? Di Pietro d’Addabbo Tema centrato. Il protagonista sta per essere lasciato dalla moglie o compagna Agata insegnante, come il Lettore capisce dai temi sparpagliati e dai libri di scuola degli studenti. Non le importano i ricordi sorrentini, è determinata ad andare via, malgrado lui resti appoggiato allo stipite della porta. La descrizione dei movimenti di lei, che ha già riempito il trolley, valige e borsoni, è efficace. Belli i dialoghi con le obiezioni di lui: l’ora tarda, i genitori di lei dal sonno pesante, tutte confutate da lei, ben decisa ad andare via, soffocando il rimpianto. E alla fine, lui la spunta, perché lei non trova le chiavi dell’auto. Ne riparleranno l’indomani. Toccante il particolare del trolley usato dapprima per la vacanza a Sorrento.

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Emiliano Maramonte
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#4 » mercoledì 22 febbraio 2023, 19:41

Ciao Pietro! Bentrovato!
La storia che hai proposto è breve ma ha un concentrato di pathos e di carica narrativa notevoli. Si tratta di un "flash" (come ormai li chiamo io) su un breve episodio coniugale (oppure no?) dalle forti connotazioni emotive. La compagna/moglie decide di andare via subito di casa, di lasciare il consorte, perché esasperata per qualcosa. Lui, invece, cerca in tutti i modi di dissuaderla fino al gesto "estremo" di levarle le chiavi della macchina per trattenerla e provare a dialogare.
Dicevo: la brevità. Peccato per il risparmio di caratteri poiché avresti potuto usarli per darci un minimo di retroterra: perché questa rottura? Cosa ha fatto di tanto grave il protagonista? Ci sono spiragli di riconciliazione? La risposta a una parte di questi interrogativi avrebbe dato maggior sapore e forza alla trama.
Ho apprezzato molto la focalizzazione sui dettagli (soprattutto il trolley) e sui "movimenti di macchina" molto cinematografici.
Tema centrato.

In bocca al lupo!
Emiliano.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#5 » mercoledì 22 febbraio 2023, 20:14

Grazie per i commenti a entrambi,

alexandra.fischer ha scritto:Toccante il particolare del trolley usato dapprima per la vacanza a Sorrento.


Pare allora che per una volta sia riuscito a trasmettere tutto quel che ho cercato di metterci. Lieto che questo assaggio di 'vita vera' coniugale ti sia piaciuto.

Emiliano Maramonte ha scritto: La storia che hai proposto è breve ma ha un concentrato di pathos e di carica narrativa notevoli. [...] Peccato per il risparmio di caratteri poiché avresti potuto usarli per darci un minimo di retroterra.


La brevità è stata una scelta obbligata. Ben lontano dai ritmi della mitica Alexandra, con la pratica ho scoperto di avere nelle dita circa duemila caratteri all'ora. Sono arrivato al PC a pochi minuti dalla mezzanotte, avendo però chiaro in mente l'episodio e la lunghezza che avrei potuto raggiungere senza sforare il tempo e cadere nel malus.
Grazie e Viva il lupo!
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Giovanni P
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#6 » lunedì 27 febbraio 2023, 12:18

Buongiorno Pietro,

il tuo racconto scorre bene nella sua semplicità. Hai centrato bene il tema, forse il tuo racconto è l'unico ad aver fatto veramente centro. Non mi è piaciuto molto il dettaglio iniziale sulla vernice, ma è solo un parere personale. Lo stile è asciutto ma preciso, non didascalico.

Buona gara.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#7 » martedì 28 febbraio 2023, 8:23

Giovanni P ha scritto:Non mi è piaciuto molto il dettaglio iniziale sulla vernice


Circa la vernice, l'idea era di suggerire che la casa è stata rimessa a nuovo di recente, perché recente è l'inizio della convivenza dei due rispetto all'episodio raccontato. Alla rilettura del giorno dopo mi sono trovato d'accordo con te, un dettaglio superfluo nella sua inefficacia.
Grazie del commento.
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Giovanni P
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#8 » martedì 28 febbraio 2023, 8:32

Ciao

in realtà hai avuto un ottima idea, mi dispiace forse sono stato troppo frettoloso nel leggerlo.

A presto.

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giulio.palmieri
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#9 » martedì 28 febbraio 2023, 14:28

Ciao Pietro,
anche qui, il racconto scorre molto bene, con una vena che non cede mai all'eccesso della malinconia. Pochi gesti da parte della moglie che cerca di andare via di casa, mentre il marito la osserva cercando di farla ragionare. Forse l'unica cosa che non torna del tutto è il particolare del "pavimento ghiacciato" nell'incipit, forse un modo per dire che il marito siede sul pavimento perché l'unica cosa che gli sta a cuore in quel momento è cercare di fare qualcosa per impedire alla donna di andarsene. Ah, il tema? L'hai centrato comunque in maniera implicita nel racconto. Ripeto: stilare una classifica sarà un'impresa titanica. Buona gara.

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F.M.Rigget
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#10 » mercoledì 1 marzo 2023, 18:08

Ciao Pietro e piacere di rileggerti!
Mi scuso per il commento stringato che mi accingo a farti, purtroppo sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me.

Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato.
Mi è piaciuto molto l'intensità drammatica della narrazione che tiene in sospeso il lettore fino alla fine del racconto, ma non mi aspettavo niente di meno, già nelle passate edizioni avevi saputo offrire molto sul fronte dell'impatto emotivo!

La sintassi è buona, la narrazione scorre lineare. Non mi vengono in mente appunti da fare attualmente, mi riserbo di pensarci a mente più lucida!

Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!

Federica
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"La vita alle volte è anche questo."

#ladonnadaicommentilunghi

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david.callaghan
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#11 » giovedì 2 marzo 2023, 16:29

Ciao Pietro,
ben ritrovato. É da molto molto tempo che non mi capitava di commentare un tuo racconto. Credo che l'ultimo fosse uno con Darwin come protagonista, può essere?
Devo farti i miei complimenti per i miglioramenti nel tuo stile. La storia centra il tema, è ben realizzata e scritta. Per me, come con il racconto di Agostino, manca un po' di impatto. Io non sono riuscito a coinvolgermi più di tanto, ma sono un po' stronzo d'altronde si sa :D Questa scena l'ho vissuta personalmente un paio di settimane fa, con la differenza che dopo aver tentato di far ragionare la tipo in questione mi son rotto e le ho chiamato un taxi :D

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AndreaCrevola
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#12 » giovedì 2 marzo 2023, 18:11

Piacere di averti letto, Pietro.
Il racconto è buono per stile, dialoghi e descrizioni. Il tema è centrato. Ho trovato la trama un po’ troppo “semplice”: un uomo e una donna hanno appena litigato (perché?), lei decide di andarsene (dove?), lui cerca di ostacolarla nascondendo le chiavi dell’auto (tutto qui?). Mi sarebbe piaciuto leggere di più del protagonista (perché ha questo atteggiamento tranquillo? La sua compagna sta per andarsene di casa e la sua unica reazione è questo trucchetto? E la donna non si accorge che le ha prese lui?). Dal mio punto di vista, è una scena un po’ debole ma raccontata bene.

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L'inquisitore
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#13 » martedì 7 marzo 2023, 18:12

Ciao Pietro! Ottime le descrizioni, un po' meno la resa dell'interiorità della voce narrante che sembra indifferente a ciò che succede, tranne che per il gesto di nascondere le chiavi e qualche battuta. La scena è davvero ben condotta attraverso i dettagli giusti che restituiscono chiaramente tutto ciò che serve senza doverlo dire apertamente, davvero bravo (muro dipinto da poco compreso). Ma resta l'affresco di una situazione abbastanza comune, senza un messaggio a dare senso al racconto. Ricordo quando i tuoi racconti erano evocativi ma caotici. Direi che hai lavorato molto bene e focalizzato da allora. Sarebbe da pollice su se il racconto raccontasse qualcosa di più valido, quindi mi limito al quasi su! Daje Pietro!

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Pietro D'Addabbo
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Re: Passiva o passione?

Messaggio#14 » martedì 14 marzo 2023, 19:00

Grazie a tutti dei commenti.

giulio.palmieri ha scritto: l'unica cosa che non torna del tutto è il particolare del "pavimento ghiacciato" nell'incipit, forse un modo per dire che il marito siede sul pavimento perché l'unica cosa che gli sta a cuore in quel momento è cercare di fare qualcosa per impedire alla donna di andarsene.


Volevo suggerire il tentativo di mantenere la calma e 'raffreddare' la situazione. Però non avendo mostrato il protagonista 'accalorato' anche questa immagine arriva poco.

F.M.Rigget ha scritto: Non mi vengono in mente appunti da fare attualmente, mi riserbo di pensarci a mente più lucida!


Grazie del giudizio positivo. Se adesso ti vengono in mente critiche, sono bene accette anche quelle.
^__^

david.callaghan ha scritto: É da molto molto tempo che non mi capitava di commentare un tuo racconto. Credo che l'ultimo fosse uno con Darwin come protagonista, può essere? ... La storia centra il tema, è ben realizzata e scritta... manca un po' di impatto. Io non sono riuscito a coinvolgermi più di tanto, ma sono un po' stronzo d'altronde si sa :D Questa scena l'ho vissuta personalmente un paio di settimane fa, con la differenza che dopo aver tentato di far ragionare la tipo in questione mi son rotto e le ho chiamato un taxi :D


Non ricordo se mi hai commentato nel mentre, ma Darwin era effettivamente uno dei miei. Grazie per il commento. Quanto alla scena, io l'ho vissuta come descritta, nomi a parte. È finita circa come hai detto tu, ma quindici anni più tardi. ;-)

AndreaCrevola ha scritto:Mi sarebbe piaciuto leggere di più del protagonista (perché ha questo atteggiamento tranquillo? La sua compagna sta per andarsene di casa e la sua unica reazione è questo trucchetto? E la donna non si accorge che le ha prese lui?)


Il tempo è stato tiranno, non ho potuto programmare una scena che partisse un po' prima per spiegare il background. L'intenzione è di sviluppare il testo in una forma più lunga e che risponda a queste domande. Spoiler: l'atteggiamento tranquillo è una scelta di vita, per non esacerbare i conflitti.

L'inquisitore ha scritto: Ottime le descrizioni, un po' meno la resa dell'interiorità della voce narrante che sembra indifferente a ciò che succede, tranne che per il gesto di nascondere le chiavi e qualche battuta. ... resta l'affresco di una situazione abbastanza comune, senza un messaggio a dare senso al racconto. ... Daje Pietro!


Grazie per l'incoraggiamento. L'intenzione era proprio di comunicare una esteriorità indifferente del protagonista, che in realtà ha un animo romantico. Un problema di capacità relazionali che è ciò di cui dovrebbe chiedere scusa alla donna. Sono contento che il contrasto sia arrivato, anche se non era il più affascinante dei protagonisti. Già mi sono accorto in passato che raccontare eroi indifferenti o incapaci di modificare lo stato di cose arriva poco al lettore. Mi sono attenuto troppo al reale vissuto, colpa la fretta (sono partito a un'ora dalla fine).
Piccoli passi, senza fermarsi, prima o poi un racconto starà in piedi da solo.

Ancora grazie a tutti,
alla prossima.
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