Che colpo! di Daniele Villa

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 febbraio con un tema del Campione in carica (ex aequo con Davide Mannucci) Andrea Lauro!
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Daniele
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Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#1 » martedì 21 febbraio 2023, 0:59

«Amore, ma stai tremando!» È la prima volta che la vedo in questo stato.
«Non so che mi prende, scusa.»
«Non preoccuparti, faccio io.»
Al vecchio devono proprio piacere questi vecchi portoni, sono sicuro che dopo stasera si deciderà a farsi montare una blindatura a prova di cannone.
Infilo il tensore nella serratura, antiorario, perfetto. «Marica, il grimaldello.»
Ecco le molle, una… due…
«Armando sai pensavo…»
«Shhh! Non sento l’ultima molla.» Ci siamo quasi. «Eccola.»
Clack.
Una stretta al braccio. «Sei proprio sicuro di volerlo fare? Non siamo obbligati.» Ma che le prende? Proprio ora, siamo a un passo dal traguardo.
«Amore sono quasi due anni che sogniamo questo momento.» La nostra isola alle Seychelles. Un ultimo colpo e quel nostra diventerà legittimo. Mi tasto il taschino sulla coscia, la chiavetta USB è qui al sicuro.
«Ma… Un’isola tesoro… Abbiamo messo da parte tanti di quei soldi da poterci permettere qualsiasi villa in qualsiasi posto del mondo, c’è proprio bisogno?» Doveva proprio scegliere questa nottata per trasformarsi in una donna normale?
Una vibrazione sul polso, lo smartwatch si illumina. «È Lenny, dice che abbiamo ancora tre giorni.»
«Tre giorni per cosa?»
«Non prenderti male, ma gli ho già versato l’acconto.»
«Ma non avevamo detto di aspettare di avere l’intera somma?»
«Lo so, ma abbiamo anticipato il versamento per dare meno nell’occhio.»
«Sì ma Armando, proprio Lenny? Non si scherza con quelli come lui.»
«Appunto, vediamo fare un lavoro pulito e di gentaglia come Lenny non sentiremo più parlare. Mai più.»
Imposto il timer a 30 secondi. Tre… due… uno… via!
Spingo la porta e siamo dentro. Marica si fionda sulla scala e percorre due rampe e si infila nella porta all’ultimo piano.
C’è tutto il tempo. Il nipote del vecchio tiene imboscata una copia della chiave dell’allarme all’ingresso sotto il letto in mansarda sul quale è solito farsi cavalcare dalle sue amiche. Quella della scorsa notte era una rossa niente male.
Ancora dieci secondi, ma che stai facendo Marica.
Eccola che si affaccia al parapetto. «Al volo!»
Lancio perfetto, a quanto pare è tornata in sé, questa è la Marica che conosco.
Infilo la chiave nella fessura, luce verde. 27 secondi sul cronometro, se l’è presa comoda.
Salgo una rampa e raggiungo Marica all’ingresso della zona notte. Rimane l’ultimo ostacolo, i laser a pavimento.
«Amore, il fumogeno.»
Marica si slaccia la zip fruga all’interno della tuta. Prima un fianco, poi l’altro. «Giuro di averlo tirato su prima di uscire, devo averlo qui da qualche parte.» Niente.
E ora? Senza fumo non supereremo mai sto cazzo di corridoio, con tanti saluti a papaya e noci di cocco. Potrei dar fuoco a qualcosa, ma scatterebbe l’antincendio… «Trovato! Aspettami qui, mi è venuta un’idea.
Il vecchio bavoso è in ossigenoterapia da anni ormai, avrà una scorta da qualche parte. Torno al piano terra. Nel soggiorno nulla, nel bagno nemmeno. Scendo in taverna. Eccolo! Meno male che va in un locale areato… Prendo la bombola dell’ossigeno portatile, dal peso sembra carica.
Torno da Marica e sgancio la valvola. L’ossigeno compresso inonda il corridoio. Sembra di essere in una palude nebbiosa di qualche film horror, non il massimo, ma l’importante è che ora quelle linee rosse del cazzo siano ben visibili.
Continuo a sparare fumo davanti ai miei piedi e io e Marica avanziamo nel percorso a ostacoli stando attenti a non interrompere nessun fascio di luce.
Lo stroller inizia a borbottare. «Merda, è scarico!»
«Torniamo indietro Armando, se il fumo dietro di noi si dirada siamo nella merda.»
Così vicini al traguardo? Non esiste. «Marica, dimmi che indossi le autoreggenti.»
«Ti sembra questo il momento di fare il viscido?»
«Sono serio, dimmi che le hai addosso.»
«Sì, ma…»
«Passamene una, muoviti!»
Con doti da prima ballerina riesce a sfilarsi prima una gamba dalla tuta e poi l’autoreggente a rete. «Ora capisco… Geniale amore!»
Stiro le maglie della calza e la faccio penzolare fino al terreno. I fasci di luce rossa illuminano i fili neri della calza senza però interrompersi. Un passo dopo l’altro raggiungiamo la fine del corridoio. Era l’ultimo ostacolo.
Apro la porta della camera da letto, il portatile è sulla scrivania. Tiro fuori la chiavetta USB dalla tasca.
Un rumore di passi. Troppo pesanti, non può essere Marica.
Mi volto e nell’ombra scorgo due luccichii. Un distintivo e una Beretta 92 puntata verso di me.
«Si identifichi prego.»
«Agente sotto copertura Marica Bonetti a rapporto signore.»
Un brivido mi attraversa la schiena, la chiavetta mi cade dalla mano. «Marica, amore cosa…»
«Tesoro non ti arrabbiare, ma…»



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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#2 » martedì 21 febbraio 2023, 1:10

Ciao Daniele! Tutto ok con i parametri, buona ANDREA LAURO EDITION!

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Gennibo
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#3 » sabato 25 febbraio 2023, 8:56

Ciao Daniele e piacere e piacere di leggerti, hai centrato il tema con una storia intrigante. Il tono è simpatico e si legge con piacere. Carino anche il finale a sorpresa.
Ho faticato un momento a entrare nella storia, il mio consiglio è di partire da: Infilo il tensore nella serratura, antiorario, perfetto. «Marica, il grimaldello.» in questo modo capiamo subito cosa sta succedendo. E poi mostri il nervosismo di Marica.
Per me una buona prova.

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Daniele
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#4 » domenica 26 febbraio 2023, 10:48

Gennibo ha scritto:Ciao Daniele e piacere e piacere di leggerti, hai centrato il tema con una storia intrigante. Il tono è simpatico e si legge con piacere. Carino anche il finale a sorpresa.
Ho faticato un momento a entrare nella storia, il mio consiglio è di partire da: Infilo il tensore nella serratura, antiorario, perfetto. «Marica, il grimaldello.» in questo modo capiamo subito cosa sta succedendo. E poi mostri il nervosismo di Marica.
Per me una buona prova.


Hai perfettamente ragione, rileggendolo mi sono reso anch'io di questa cosa, volevo incentrare l'attenzione sull'attuazione di lei agli occhi di lui ma inizialmente la scena non è settata e ci si mette un po a capire cosa stia succedendo... ho anche qualche refuso qua e là, purtroppo ho consegnato di fretta senza rileggere... grazie del commento!

Graifus
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#5 » lunedì 27 febbraio 2023, 23:42

Daniele ha scritto:«Amore, ma stai tremando!» È la prima volta che la vedo in questo stato.
«Non so che mi prende, scusa.»
«Non preoccuparti, faccio io.»
Al vecchio devono proprio piacere questi vecchi portoni, sono sicuro che dopo stasera si deciderà a farsi montare una blindatura a prova di cannone.
Infilo il tensore nella serratura, antiorario, perfetto. «Marica, il grimaldello.»
Ecco le molle, una… due…
«Armando sai pensavo…»
«Shhh! Non sento l’ultima molla.» Ci siamo quasi. «Eccola.»
Clack.
Una stretta al braccio. «Sei proprio sicuro di volerlo fare? Non siamo obbligati.» Ma che le prende? Proprio ora, siamo a un passo dal traguardo.
«Amore sono quasi due anni che sogniamo questo momento.» La nostra isola alle Seychelles. Un ultimo colpo e quel nostra diventerà legittimo. Mi tasto il taschino sulla coscia, la chiavetta USB è qui al sicuro.
«Ma… Un’isola tesoro… Abbiamo messo da parte tanti di quei soldi da poterci permettere qualsiasi villa in qualsiasi posto del mondo, c’è proprio bisogno?» Doveva proprio scegliere questa nottata per trasformarsi in una donna normale?
Una vibrazione sul polso, lo smartwatch si illumina. «È Lenny, dice che abbiamo ancora tre giorni.»
«Tre giorni per cosa?»
«Non prenderti male, ma gli ho già versato l’acconto.»
«Ma non avevamo detto di aspettare di avere l’intera somma?»
«Lo so, ma abbiamo anticipato il versamento per dare meno nell’occhio.»
«Sì ma Armando, proprio Lenny? Non si scherza con quelli come lui.»
«Appunto, vediamo fare un lavoro pulito e di gentaglia come Lenny non sentiremo più parlare. Mai più.»
Imposto il timer a 30 secondi. Tre… due… uno… via!
Spingo la porta e siamo dentro. Marica si fionda sulla scala e percorre due rampe e si infila nella porta all’ultimo piano.
C’è tutto il tempo. Il nipote del vecchio tiene imboscata una copia della chiave dell’allarme all’ingresso sotto il letto in mansarda sul quale è solito farsi cavalcare dalle sue amiche. Quella della scorsa notte era una rossa niente male.
Ancora dieci secondi, ma che stai facendo Marica.
Eccola che si affaccia al parapetto. «Al volo!»
Lancio perfetto, a quanto pare è tornata in sé, questa è la Marica che conosco.
Infilo la chiave nella fessura, luce verde. 27 secondi sul cronometro, se l’è presa comoda.
Salgo una rampa e raggiungo Marica all’ingresso della zona notte. Rimane l’ultimo ostacolo, i laser a pavimento.
«Amore, il fumogeno.»
Marica si slaccia la zip fruga all’interno della tuta. Prima un fianco, poi l’altro. «Giuro di averlo tirato su prima di uscire, devo averlo qui da qualche parte.» Niente.
E ora? Senza fumo non supereremo mai sto cazzo di corridoio, con tanti saluti a papaya e noci di cocco. Potrei dar fuoco a qualcosa, ma scatterebbe l’antincendio… «Trovato! Aspettami qui, mi è venuta un’idea.
Il vecchio bavoso è in ossigenoterapia da anni ormai, avrà una scorta da qualche parte. Torno al piano terra. Nel soggiorno nulla, nel bagno nemmeno. Scendo in taverna. Eccolo! Meno male che va in un locale areato… Prendo la bombola dell’ossigeno portatile, dal peso sembra carica.
Torno da Marica e sgancio la valvola. L’ossigeno compresso inonda il corridoio. Sembra di essere in una palude nebbiosa di qualche film horror, non il massimo, ma l’importante è che ora quelle linee rosse del cazzo siano ben visibili.
Continuo a sparare fumo davanti ai miei piedi e io e Marica avanziamo nel percorso a ostacoli stando attenti a non interrompere nessun fascio di luce.
Lo stroller inizia a borbottare. «Merda, è scarico!»
«Torniamo indietro Armando, se il fumo dietro di noi si dirada siamo nella merda.»
Così vicini al traguardo? Non esiste. «Marica, dimmi che indossi le autoreggenti.»
«Ti sembra questo il momento di fare il viscido?»
«Sono serio, dimmi che le hai addosso.»
«Sì, ma…»
«Passamene una, muoviti!»
Con doti da prima ballerina riesce a sfilarsi prima una gamba dalla tuta e poi l’autoreggente a rete. «Ora capisco… Geniale amore!»
Stiro le maglie della calza e la faccio penzolare fino al terreno. I fasci di luce rossa illuminano i fili neri della calza senza però interrompersi. Un passo dopo l’altro raggiungiamo la fine del corridoio. Era l’ultimo ostacolo.
Apro la porta della camera da letto, il portatile è sulla scrivania. Tiro fuori la chiavetta USB dalla tasca.
Un rumore di passi. Troppo pesanti, non può essere Marica.
Mi volto e nell’ombra scorgo due luccichii. Un distintivo e una Beretta 92 puntata verso di me.
«Si identifichi prego.»
«Agente sotto copertura Marica Bonetti a rapporto signore.»
Un brivido mi attraversa la schiena, la chiavetta mi cade dalla mano. «Marica, amore cosa…»
«Tesoro non ti arrabbiare, ma…»


Ciao Daniele,
piacere di leggerti!
Il racconto di questa rapina finita male perché Marica, partner e complice, preferisce il distintivo alle Seychelles, è divertente e arguto. Concordo che le prime frasi affaticano e confondono, iniziare direttamente con "Il tensore..." ci porta diretti nella scena. Un po' meno credibile l'acrobazia di lei che, nel mezzo dei raggi laser antirapina, riesce a sfilarsi una gamba della tuta e relativa autoreggente sottostante (a rete poi... con le sneakers? Benedetti sogni erotici di voi maschietti! Quale donna reale farebbe una cosa così assurda?), ma io personalmente te l'ho perdonata perché l'atmosfera un po' "Diabolik-Eva Kant" mi ha divertito e m ha fatto credere anche a questa trovata.
Bel colpo, Danele, mi è piaciuto.
A resto rileggerti
Paola /Graifus

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Polly Russell
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#6 » martedì 28 febbraio 2023, 1:25

Ciao e ben trovato.
Il racconto è carino e divertente, certo gli espedienti sono un po’ da film anni novanta, ma magari era proprio questa la tua intenzione, e se è così: complimenti. Era tutto molto Die Hard o Occhi di gatto.
Il tema è centrato davvero bene, i dialoghi sono credibili e tutta la scenetta di loro due alla Sandra e Raimondo, davvero molto divertente.
Purtroppo ci sono un po’ di imprecisioni. Una bombola d’ossigeno piena, pesa davvero poco in più di una vuota, e se non sei pratico non te ne accorgi, meglio mostrare la differenza con il sigillo in plastica sul beccuccio.
Per quanto lo si possa mettere al massimo, e mi sa che le portatili arrivino solo a 8l/h, il getto d’ossigeno è tipo aerosol. Difficile che si propaghi in fretta per tutto un corridoio. Ultimo e non meno importante punto: in che modo dell’ossigeno può creare un effetto nebbioso? Non so se mostri i laser, ma certamente non fa la nebbia.
Ultimo dubbio, perché mettere un orologio smart in una situazione del genere. Può lasciare una traccia, magari può essere localizzato e soprattutto, in una situazione in cui ci si deve muovere nell’ombra, quello si illumina!
Polly

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Daniele
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#7 » martedì 28 febbraio 2023, 7:20

Graifus ha scritto:Ciao Daniele,
piacere di leggerti!
Il racconto di questa rapina finita male perché Marica, partner e complice, preferisce il distintivo alle Seychelles, è divertente e arguto. Concordo che le prime frasi affaticano e confondono, iniziare direttamente con "Il tensore..." ci porta diretti nella scena. Un po' meno credibile l'acrobazia di lei che, nel mezzo dei raggi laser antirapina, riesce a sfilarsi una gamba della tuta e relativa autoreggente sottostante (a rete poi... con le sneakers? Benedetti sogni erotici di voi maschietti! Quale donna reale farebbe una cosa così assurda?), ma io personalmente te l'ho perdonata perché l'atmosfera un po' "Diabolik-Eva Kant" mi ha divertito e m ha fatto credere anche a questa trovata.
Bel colpo, Danele, mi è piaciuto.
A resto rileggerti
Paola /Graifus


Ciao, grazie per il commento! Si, la situazione a cui pensavo era proprio un qualcosa di simile a diabolik o comunque un po fumettoso, non sono così esperto da poter scrivere qualcosa di così dettagliato in questo campo in 4 ore... anzi, sono andato a vedere come si usasse un grimaldello e cosa fosse un tensore su google a mezzanotte, penso ormai di avere l'FBI alle calcagna...
Scherzi a parte ti ringrazio per i feedback e l'apprezzamento, alla prossima!

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Daniele
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#8 » martedì 28 febbraio 2023, 7:28

Polly Russell ha scritto:Ciao e ben trovato.
Il racconto è carino e divertente, certo gli espedienti sono un po’ da film anni novanta, ma magari era proprio questa la tua intenzione, e se è così: complimenti. Era tutto molto Die Hard o Occhi di gatto.
Il tema è centrato davvero bene, i dialoghi sono credibili e tutta la scenetta di loro due alla Sandra e Raimondo, davvero molto divertente.
Purtroppo ci sono un po’ di imprecisioni. Una bombola d’ossigeno piena, pesa davvero poco in più di una vuota, e se non sei pratico non te ne accorgi, meglio mostrare la differenza con il sigillo in plastica sul beccuccio.
Per quanto lo si possa mettere al massimo, e mi sa che le portatili arrivino solo a 8l/h, il getto d’ossigeno è tipo aerosol. Difficile che si propaghi in fretta per tutto un corridoio. Ultimo e non meno importante punto: in che modo dell’ossigeno può creare un effetto nebbioso? Non so se mostri i laser, ma certamente non fa la nebbia.
Ultimo dubbio, perché mettere un orologio smart in una situazione del genere. Può lasciare una traccia, magari può essere localizzato e soprattutto, in una situazione in cui ci si deve muovere nell’ombra, quello si illumina!


Ahhhh Polly finalmente ti tocca commentarli, un festoso saluto!
Innanzitutto grazie per l'apprezzamento, si, l'idea di ambientazione era qualcosa di molto simile a quelli d'altronde sono dell'85 eheh

Discorso bombola dell'ossigeno: ho un po di deformazione professionale, lo ammetto... lavoro in pneumologia e la differenza di peso tra uno stroller carico e uno scarico è sensibile, ma magari lo è per me per abitudine... per quanto riguarda il flusso se non chiudi la sicura (almeno nei nostri stroller) la valvola di carico sotto sfiata ossigeno a manetta e fa proprio il nebbione, non mi riferisco al beccuccio al quale si aggancia il tubo di raccordo, ma proprio la valvola sottostante dal quale lo carichi. Per quanto riguarda l'orologio si, avrei dovuto spendere una riga in più per farglielo mettere in modalità aereo o simile e coprirlo con la tuta nera, avevo anche il margine caratteri per farlo ma ero davvero troppo di fretta.
Grazie ancora per il commento e complimenti per il tuo racconto, ho già dato una sbirciata ;P

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Polly Russell
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#9 » martedì 28 febbraio 2023, 10:12

Daniele ha scritto:
Polly Russell ha scritto:Ciao e ben trovato.
Il racconto è carino e divertente, certo gli espedienti sono un po’ da film anni novanta, ma magari era proprio questa la tua intenzione, e se è così: complimenti. Era tutto molto Die Hard o Occhi di gatto.
Il tema è centrato davvero bene, i dialoghi sono credibili e tutta la scenetta di loro due alla Sandra e Raimondo, davvero molto divertente.
Purtroppo ci sono un po’ di imprecisioni. Una bombola d’ossigeno piena, pesa davvero poco in più di una vuota, e se non sei pratico non te ne accorgi, meglio mostrare la differenza con il sigillo in plastica sul beccuccio.
Per quanto lo si possa mettere al massimo, e mi sa che le portatili arrivino solo a 8l/h, il getto d’ossigeno è tipo aerosol. Difficile che si propaghi in fretta per tutto un corridoio. Ultimo e non meno importante punto: in che modo dell’ossigeno può creare un effetto nebbioso? Non so se mostri i laser, ma certamente non fa la nebbia.
Ultimo dubbio, perché mettere un orologio smart in una situazione del genere. Può lasciare una traccia, magari può essere localizzato e soprattutto, in una situazione in cui ci si deve muovere nell’ombra, quello si illumina!


Ahhhh Polly finalmente ti tocca commentarli, un festoso saluto!
Innanzitutto grazie per l'apprezzamento, si, l'idea di ambientazione era qualcosa di molto simile a quelli d'altronde sono dell'85 eheh

Discorso bombola dell'ossigeno: ho un po di deformazione professionale, lo ammetto... lavoro in pneumologia e la differenza di peso tra uno stroller carico e uno scarico è sensibile, ma magari lo è per me per abitudine... per quanto riguarda il flusso se non chiudi la sicura (almeno nei nostri stroller) la valvola di carico sotto sfiata ossigeno a manetta e fa proprio il nebbione, non mi riferisco al beccuccio al quale si aggancia il tubo di raccordo, ma proprio la valvola sottostante dal quale lo carichi. Per quanto riguarda l'orologio si, avrei dovuto spendere una riga in più per farglielo mettere in modalità aereo o simile e coprirlo con la tuta nera, avevo anche il margine caratteri per farlo ma ero davvero troppo di fretta.
Grazie ancora per il commento e complimenti per il tuo racconto, ho già dato una sbirciata ;P

Andrò a rompere una bombola in istituto per controllare? XD!
no, mi sa che mi fido!
In effetti non avevo pensato alla valvola, ma proprio al beccuccio. Non ci avevo pensato perché proprio non ho pensato che esiste una valvola per il carico! anche se, visto che rivogliono il vuoto indietro, da qualche parte le ricaricheranno! :)
Ma, a questo punto, visto che il tuo personaggio è pratico, ci sta anche che riconosca il vuoto dal pieno. la prima volta che ne ho sollevata una vuota mi è preso un colpo!
Grazie per essere “passato da me”, e ricordati il Fluuuoro!
Polly

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Emiliano Maramonte
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#10 » martedì 28 febbraio 2023, 11:28

Ciao Daniele!
Finita la mia classifica obbligatoria, adesso men vo' in giringiro a leggiucchiare cosa hanno combinato gli altri concorrenti!
Il tuo racconto mi è risultato molto gradevole. MI ha dato la sensazione "vintage" di film degli anni 80/90 (Mission impossible incluso) in cui ogni colpo riusciva a dispetto di imprevisti e difficoltà apparentemente insormontabili. Ci sono alcune forzature di trama che possono inficiare tutto il meccanismo (ad esempio, siamo proprio sicuri che una calza a rete non interrompa davvero un raggio laser? Lì ho storto un po' il naso...) però, al netto di qualche problemuccio (sbavature tecniche a parte e refusi comunque rimediabili), me lo sono goduto fino al colpo di scena. Tema centrato.

Buona gara!
Emiliano.

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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#11 » martedì 28 febbraio 2023, 14:49

Ciao Daniele, che bello rileggerti!
Il racconto mi è piaciuto parecchio. Nello stile migliori sempre di più, le scene sono chiare e vivide e i personaggi sempre ben delineati.
A proposito dei personaggi, questo ahimè è l'unico punto dolente della storia secondo me.
Mi spiego. Non perchè non siano caratterizzati bene, ma perchè ho trovato poco centrata la scelta della poliziotta. Se fossero stati insieme da pochi mesi, la cosa avrebbe avuto senz'altro più senso. Due anni mi sembrano un po' tanti per fermare un ladro che ha già rubato talmente tanti soldi che può permettersi qualsiasi villa... ma vuole un'isola!
Per il resto la storia mi è piaciuta. Tolto questo dettaglio scorre liscia come l'olio. Mi sono piaciuti anche i discorsi dei due nel cercare di disattivare i sistemi di sicurezza.
Detto ciò, ti auguro buona gara e a rileggerci presto!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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Daniele
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#12 » martedì 28 febbraio 2023, 15:18

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Daniele!
Finita la mia classifica obbligatoria, adesso men vo' in giringiro a leggiucchiare cosa hanno combinato gli altri concorrenti!
Il tuo racconto mi è risultato molto gradevole. MI ha dato la sensazione "vintage" di film degli anni 80/90 (Mission impossible incluso) in cui ogni colpo riusciva a dispetto di imprevisti e difficoltà apparentemente insormontabili. Ci sono alcune forzature di trama che possono inficiare tutto il meccanismo (ad esempio, siamo proprio sicuri che una calza a rete non interrompa davvero un raggio laser? Lì ho storto un po' il naso...) però, al netto di qualche problemuccio (sbavature tecniche a parte e refusi comunque rimediabili), me lo sono goduto fino al colpo di scena. Tema centrato.

Buona gara!
Emiliano.


Eh sì Emiliano, la calza a rete anche secondo me... facciamo così, la prossima volta che vado a rubare la testo, se non leggerete più miei racconti sarà perché non ha funzionato.

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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#13 » martedì 28 febbraio 2023, 15:21

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Daniele, che bello rileggerti!
Il racconto mi è piaciuto parecchio. Nello stile migliori sempre di più, le scene sono chiare e vivide e i personaggi sempre ben delineati.
A proposito dei personaggi, questo ahimè è l'unico punto dolente della storia secondo me.
Mi spiego. Non perchè non siano caratterizzati bene, ma perchè ho trovato poco centrata la scelta della poliziotta. Se fossero stati insieme da pochi mesi, la cosa avrebbe avuto senz'altro più senso. Due anni mi sembrano un po' tanti per fermare un ladro che ha già rubato talmente tanti soldi che può permettersi qualsiasi villa... ma vuole un'isola!
Per il resto la storia mi è piaciuta. Tolto questo dettaglio scorre liscia come l'olio. Mi sono piaciuti anche i discorsi dei due nel cercare di disattivare i sistemi di sicurezza.
Detto ciò, ti auguro buona gara e a rileggerci presto!


Si il dettaglio sui 2 anni l'ho messo.un po in funzione della lotta interiore di lei, nella mia testa lei è davvero innamorata di lui e cerca di offrirgli più di un'occasione per tornare indietro, ma di questa cosa con gli occhi di lui il lettore può intuirla solo col sennò di poi. Forse serviva qualche semina in più. Grazie del commento Maurizio e buona gara anche a te!

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christianfloris
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#14 » mercoledì 1 marzo 2023, 11:13

Bravo, Daniele. Secondo me a questo giro hai imbroccato gli ingredienti nelle dosi giuste. Due protagonisti che stanno facendo il colpo della vita (sbagliato immaginarli con le facce di due hollywoodiani a caso?), ironia calcolata bene, con un mix di azione e stratagemmi da Ocean’s Eleven che mantiene la tensione fino alla fine. Ben studiato anche il finale, che personalmente mi ha sorpreso: non tanto nell’epilogo che poteva starci e forse poteva anche essere immaginato, quanto nell’utilizzo appropriato della battuta del tema di questa edition: s’incastra alla perfezione come l’ultimo tassello di un puzzle.
Ho apprezzato molto – soprattutto per l’ironia: personalmente sono stanco di leggere di distopie, di gente che viene seviziata, di bambini che perdono la vita in auto dimenticati da padri disattenti e via andando - e questo mi fa chiudere un occhio sulla punteggiatura non sempre impeccabile.

La mia valutazione è 9.5

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Stefano.Moretto
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#15 » mercoledì 1 marzo 2023, 15:23

Ciao Daniele.
Non ricordo se ho già commentato qualcosa di tuo, forse è la prima volta. Devo dire che, a parte le prime righe che ti hanno già fatto notare, il racconto scorre bello liscio. Il finale forse è un po' citofonato dalle continue esitazioni di Marica, ma tutto sommato regge bene. La questione dei due anni sinceramente non mi ha causato problemi, forse perché in Italia siamo abituati a vedere poliziotti che si sbattono per cinque o più anni a intercettare telefonate e solo poi provare a fare un arresto (che magari finisce pure a tarallucci e vino). Certo un furto con destrezza è un po' diverso, ma dipende da cosa facevano prima. L'ambientazione che hai creato in effetti, come qualcuno ha già detto, fa molto anni novanta, la cosa sinceramente non mi dispiace e aggiunge il giusto grado di sfida all'impresa.
L'unica pecca: hai perso l'occasione per fare la battuta sul fatto che ora andrà alle sei celle :P

alexandra.fischer
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#16 » giovedì 2 marzo 2023, 14:33

Tema centrato. L’autore di un colpo in pieno stile Diabolik viene tradito dalla complice Marica, infiltrata dalla polizia. E dire che doveva essere l’ultimo colpo prima di partire per le Seychelles. Il Lettore segue con partecipazione tutti i passaggi, l’apertura della porta, la presenza di una chiavetta USB, che dovrebbe servire di certo a trafugare dati ai fini del furto. Bene anche la presenza del laser, prima neutralizzato con il fumogeno, poi l’ossigeno e infine una delle calze autoreggenti di Marica. L’obbiettivo è vicino, e il Nostro si sente già libero dalla schiavitù del ricettatore Lenny. Le allusioni all’anziano proprietario dalla malattia che lo costringe all’uso di bombole a ossigeno contrapposto al vitale nipote che usa la mansarda per svagarsi con le amichette sono efficaci nel tratteggiare il personaggio in pochi tratti. Un po’ troppo improvvisa la scoperta della doppia faccia di Marica, qualche indizio tipo sirena della polizia, passi, non ci sarebbe stato male, magari con inseguimento e rivelazione finale da parte di lei mentre lo ammanetta.
Attenzione:
al vecchio devono piacere questi portoni fatiscenti, o scrostati.

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Rick Faith
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#17 » giovedì 2 marzo 2023, 14:55

Ciao Daniele, felice di leggerti.
Hai scritto un racconto che intrattiene molto bene, mantiene la giusta tensione ma con quella leggerezza che lo fa scorrere senza intoppi. Vedo che sei arrivato all'ultimo secondo per pubblicare il testo e quindi sono perfettamente comprensibili alcuni punti un po' più grezzi, probabilmente con un po' di tempo e qualche rilettura in più avresti ottenuto in risultato più pulito.
Mi permetto giusto un suggerimento su un elemento in particolare. Soprattutto nella prima persona trovo poco efficace l'inserimento di sensazioni vaghe quando il personaggio sa bene da cosa sono causate. Ad esempio:

Una stretta al braccio. «Sei proprio sicuro di volerlo fare? Non siamo obbligati.»
In realtà qui non è una stretta al braccio indefinita, ci sono solo loro lì e Marica è vicino a lui. Non ci possono essere dubbi su chi gli ha afferrato il braccio.

Una vibrazione sul polso, lo smartwatch si illumina.
Qui la stessa cosa. È il suo smartwatch, il protagonista se ne accorge quando vibra, no? Allo stesso modo tu non senti una vibrazione vaga sul comodino, sai perfettamente se ti sta suonando il telefono.

Invece qui:
Un rumore di passi. Troppo pesanti, non può essere Marica.
È uguale, ma con la differenza importante che ha perfettamente senso mantenere una vaghezza sui passi, perché il protagonista non se li aspetta, non li riconosce, sono qualcosa di nuovo. Infatti funziona bene!

Buona edizione e alla prossima :)

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Daniele
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#18 » giovedì 2 marzo 2023, 17:38

christianfloris ha scritto:Bravo, Daniele. Secondo me a questo giro hai imbroccato gli ingredienti nelle dosi giuste. Due protagonisti che stanno facendo il colpo della vita (sbagliato immaginarli con le facce di due hollywoodiani a caso?), ironia calcolata bene, con un mix di azione e stratagemmi da Ocean’s Eleven che mantiene la tensione fino alla fine. Ben studiato anche il finale, che personalmente mi ha sorpreso: non tanto nell’epilogo che poteva starci e forse poteva anche essere immaginato, quanto nell’utilizzo appropriato della battuta del tema di questa edition: s’incastra alla perfezione come l’ultimo tassello di un puzzle.
Ho apprezzato molto – soprattutto per l’ironia: personalmente sono stanco di leggere di distopie, di gente che viene seviziata, di bambini che perdono la vita in auto dimenticati da padri disattenti e via andando - e questo mi fa chiudere un occhio sulla punteggiatura non sempre impeccabile.

La mia valutazione è 9.5


Ciao Christian, wow che punteggione grazie! Confesso di aver fatto un racconto senza molte pretese e un po' tanto di fretta (finivo il turno alle 22.30) quindi davvero commenti entusiastici come il tuo fanno ancora più piacere! Sì, mi piace essere "leggero" in quel che scrivo, delle volte forse lo sono anche troppo, ma pian piano troverò il mio equilibrio.

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Daniele
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#19 » giovedì 2 marzo 2023, 17:56

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. L’autore di un colpo in pieno stile Diabolik viene tradito dalla complice Marica, infiltrata dalla polizia. E dire che doveva essere l’ultimo colpo prima di partire per le Seychelles. Il Lettore segue con partecipazione tutti i passaggi, l’apertura della porta, la presenza di una chiavetta USB, che dovrebbe servire di certo a trafugare dati ai fini del furto. Bene anche la presenza del laser, prima neutralizzato con il fumogeno, poi l’ossigeno e infine una delle calze autoreggenti di Marica. L’obbiettivo è vicino, e il Nostro si sente già libero dalla schiavitù del ricettatore Lenny. Le allusioni all’anziano proprietario dalla malattia che lo costringe all’uso di bombole a ossigeno contrapposto al vitale nipote che usa la mansarda per svagarsi con le amichette sono efficaci nel tratteggiare il personaggio in pochi tratti. Un po’ troppo improvvisa la scoperta della doppia faccia di Marica, qualche indizio tipo sirena della polizia, passi, non ci sarebbe stato male, magari con inseguimento e rivelazione finale da parte di lei mentre lo ammanetta.
Attenzione:
al vecchio devono piacere questi portoni fatiscenti, o scrostati.


Ciao Alexandra grazie! Sì, la semina di lei voleva essere improntata sulla sua titubanza che in più di un'occasione manifesta... a presto!

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Daniele
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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#20 » giovedì 2 marzo 2023, 18:02

Rick Faith ha scritto:Ciao Daniele, felice di leggerti.
Hai scritto un racconto che intrattiene molto bene, mantiene la giusta tensione ma con quella leggerezza che lo fa scorrere senza intoppi. Vedo che sei arrivato all'ultimo secondo per pubblicare il testo e quindi sono perfettamente comprensibili alcuni punti un po' più grezzi, probabilmente con un po' di tempo e qualche rilettura in più avresti ottenuto in risultato più pulito.
Mi permetto giusto un suggerimento su un elemento in particolare. Soprattutto nella prima persona trovo poco efficace l'inserimento di sensazioni vaghe quando il personaggio sa bene da cosa sono causate. Ad esempio:

Una stretta al braccio. «Sei proprio sicuro di volerlo fare? Non siamo obbligati.»
In realtà qui non è una stretta al braccio indefinita, ci sono solo loro lì e Marica è vicino a lui. Non ci possono essere dubbi su chi gli ha afferrato il braccio.

Una vibrazione sul polso, lo smartwatch si illumina.
Qui la stessa cosa. È il suo smartwatch, il protagonista se ne accorge quando vibra, no? Allo stesso modo tu non senti una vibrazione vaga sul comodino, sai perfettamente se ti sta suonando il telefono.

Invece qui:
Un rumore di passi. Troppo pesanti, non può essere Marica.
È uguale, ma con la differenza importante che ha perfettamente senso mantenere una vaghezza sui passi, perché il protagonista non se li aspetta, non li riconosce, sono qualcosa di nuovo. Infatti funziona bene!

Buona edizione e alla prossima :)


Ahhhh Rick che piacere esser commentato da te! Grazie per gli apprezzamenti e delle correzioni. Devo essere sincero, ho consegnato di fretta e senza rileggere, ma non è detto che me ne sarei accorto perché sono errori che ancora commetto con una certa frequenza. Grazie davvero perché sono puntualizzazioni che in questo momento mi servono tantissimo, devo rendere la cosa automatica con il tempo.

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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#21 » giovedì 2 marzo 2023, 22:51

Daniele ha scritto:
Ahhhh Rick che piacere esser commentato da te! Grazie per gli apprezzamenti e delle correzioni. Devo essere sincero, ho consegnato di fretta e senza rileggere, ma non è detto che me ne sarei accorto perché sono errori che ancora commetto con una certa frequenza. Grazie davvero perché sono puntualizzazioni che in questo momento mi servono tantissimo, devo rendere la cosa automatica con il tempo.


Senza contare che a quell'ora si arriva cotti e con la spada di Damocle della penalità :)

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Re: Che colpo! di Daniele Villa

Messaggio#22 » domenica 5 marzo 2023, 12:15

Un racconto che fa il suo in un modo ordinato anche se, parere personale, poco brillantemente. Si va da un punto A a un punto B senza una gran semina, c'è poco background e lavori al minimo sindacale sul rapporto tra i due. Si arriva infine a questo finale dove mi sembra troppo forzato che lei si debba identificare: funzionale solo perché la chiusa non è stata preparata adeguatamente con tutta la preparazione ad arrivarci, troppo passiva. In buona sostanza: un pollice tendente al positivo in modo solido perché è tutto bello chiaro, ma non brillante perché è tutto troppo passivo e nella mia classifica finisce dietro al parivalutato racconto di Mantoani per uno stile meno maturo.

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