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Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: martedì 21 febbraio 2023, 2:07
da antico
BENVENUTI ALLA ANDREA LAURO EDITION, LA SESTA DELLA DECIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 171° ALL TIME!Questo è il gruppo NOSTALGIA CANAGLIA della ANDREA LAURO EDITION con ANDREA LAURO (Campione della Nona Era ex aequo con Davide Mannucci) come guest star. Gli autori del gruppo NOSTALGIA CANAGLIA dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo FLINK!.
I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo BIGLIETTINI. Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da ANDREA LAURO. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre. Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti
RANK DECIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti
RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).
E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo NOSTALGIA CANAGLIA:Padre perdonami perché ho peccato, di Giuliano Cannoletta, ore 00.16, 4986 caratteri
Fa la tua scelta, di Agostino Langellotti,
ore 01.31, 4848 caratteri
MALUS 4 PUNTIVampiri 2.0, di Elisa Belotti, ore 23.41, 4815 caratteri
Passiva o passione?, di Pietro D’Addabbo, ore 00.59, 2663 caratteri
Giallo chartreuse, di Sarah Santeusanio, ore 00.57, 4805 caratteri
Il soffritto, di Stefano Galardini, ore 00.56, 4910 caratteri
Su di noi, di Domenico Foglia, ore 00.44, 4940 caratteri
Non ti arrabbiare ma, di Bruce Lagogrigio, ore 00.26, 4055 caratteri
Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 2 MARZO per commentare i racconti del gruppo FLINK! Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 3 MARZO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo FLINK! e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora:
per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro. Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo. Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la
classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo FLINK!.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.
E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti. BUONA ANDREA LAURO EDITION A TUTTI!
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: martedì 21 febbraio 2023, 19:15
da alexandra.fischer
Buonasera, ecco i miei commenti e relativa classifica:
Padre perdonami perché ho peccato di Giuliano Cannoletta Tema centrato. Il padre della protagonista ha un tumore al cervello e si affida ai rimedi di un pusher nano dall’accento spagnolo. Sono allucinogeni, e lo mettono in contatto con un’entità alla quale si confessa: una sorta di gorilla femmina che lui scambia per un sacerdote. Ben congegnati i dialoghi, perché svelano l’equivoco. Bella la scena della figlia che prende a ceffoni il pusher e si occupa lei stessa del padre, con i funghi. Il finale dà il giusto brivido: al posto del gorilla c’è lei, perché ha deciso di seguire il padre in quel mondo allucinato che infine si rivela l’anticamera dell’altro mondo.
Fa la tua scelta di Pretorian Tema centrato. Il protagonista è stato fin troppo paziente con Lili, dapprima decisa a imporgli di buttare via le magliette a soggetti di cartoni animati e dopo ben decisa a far chiudere un locale con dei nudi artistici a costo di firmare una petizione. Il Lettore si immedesima nel protagonista, il quale ha di certo ceduto a uno degli aut-aut di Lili, le magliette, ma non è disposto a far perdere il lavoro ai gestori del locale. Molto bello il finale: si avverte tutta la malinconia del protagonista, tornato nel luogo del loro primo incontro, deciso a rimanere se stesso malgrado la nostalgia e il dolore: non cercherà Lili e non firmerà. Belle le descrizioni del parco, dalla panchina vecchia, i preservativi usati. Lili appare carina ma non troppo con il caschetto e il neo sulla guancia, e che caratterino.
Vampiri 2.0 di Shangai Kid Tema centrato. Il protagonista è un vampiro con il talento per i manga. Da umano andava male a scuola ed era assenteista, ma la docente di arte ne ha ribadito il talento ai genitori, benché il ragazzo, Michael, rischi l’anno. Molto bella la resa della chat dove Michael chatta con la misteriosa Misa Amane, la quale si rivela essere sua madre, l’unica a voler entrare nel suo mondo di storie giapponesi. Resta solo da stabilire come abbia fatto il ragazzo a diventare un vampiro. Soprattutto alla luce del fatto che nella chat parlava di fine del mondo entro il 2035, irrigidendosi all’accenno da parte dell’amica virtuale agli Hikikomori e al ritiro sociale.
Passiva o passione? Di Pietro d’Addabbo Tema centrato. Il protagonista sta per essere lasciato dalla moglie o compagna Agata insegnante, come il Lettore capisce dai temi sparpagliati e dai libri di scuola degli studenti. Non le importano i ricordi sorrentini, è determinata ad andare via, malgrado lui resti appoggiato allo stipite della porta. La descrizione dei movimenti di lei, che ha già riempito il trolley, valige e borsoni, è efficace. Belli i dialoghi con le obiezioni di lui: l’ora tarda, i genitori di lei dal sonno pesante, tutte confutate da lei, ben decisa ad andare via, soffocando il rimpianto. E alla fine, lui la spunta, perché lei non trova le chiavi dell’auto. Ne riparleranno l’indomani. Toccante il particolare del trolley usato dapprima per la vacanza a Sorrento.
Giallo chartreuse di Sarah Santeusanio Tema centrato. Dialoghi scoppiettanti. Sembrano la tipica barzelletta dove il Lettore incontra potenziali danneggiatori dell’auto di Ermanno: l’automobilista inferocito, la donna in verde dal cappellino criticato da Linda, il giovane in blue navy con la sexy fidanzata. Invece, la danneggiatrice è Linda, che si è offerta di smacchiare la giacca del giovane, macchiata dall’acqua di una pozzanghera, anzi, no, di farlo fare a Ermanno. Belli i dialoghi che descrivono esempi di vita pratica. Linda è una pessima guidatrice: ha messaggiato alla guida per rassicurare l’amica esigente in fatto di puntualità, è passata contro il panettone di via Oberdan, poi contro un lato della piazza e contro l’intonaco di casa. La donna in verde e il marito sono inferociti per la critica di Linda all’abbigliamento della signora e l’accusano di scarsa sensibilità: stanno andando al cimitero per l’anniversario della morte della suocera. Comprensibile la reazione di Ermanno: intima a Linda di fare le valige e andarsene su un taxi giallo, dopo che gli ha rovinato l’auto nuova.
Il soffritto di Stefano Galardini Tema centrato. L’arrivo misterioso di un pacco destabilizza il marito. E non solo, il taglio di capelli della moglie alla Valentina, i tacchi alti, il fatto che usi l’auto di lui con il pretesto del cambio automatico danno da pensare al Lettore che non si tratti di una serie di abitudini dettate dal lavoro di lei, malgrado la vacanza annullata in favore del dovere aziendale. Bella l’immagine del soffritto come simbolo del matrimonio da salvare. C’è l’aria di un segreto pesante, come suggeriscono le parole finali della moglie. Come pure il fatto che tergiversi nel rispondergli e si muova lontana da lui.
Su di noi di Domenico Foglia Tema centrato. Il Lettore rimane agghiacciato da un assassinio descritto nei minimi dettagli: il rapimento della vittima, gli attrezzi della cantina. Prima ancora, c’è un inizio a sorpresa, perché l’appostamento dava l’idea di un investigatore, invece, dalle pastiglie e dalle azioni successive di Dario, si capisce di essere davanti a un assassino metodico. L’intervento della compagna, la quale lo sorprende, fa capire di trovarsi davanti a un assassino seriale. Molto ben congegnati i passaggi, dalla misura degli alberi al pensiero del reggiseno di pizzo, che fa intuire all’assassino che la vittima, single da poco, si è rifatta una vita. Bello anche il suo studio delle abitudini della vittima e il trucco della polpetta al cagnetto.
Attenzione:
così instupidita
Non ti arrabbiare ma di Bruce Lagogrigio Tema centrato. Ambientazione USA ai tempi dei cercatori d’oro. Il contesto è da brividi, perché Geltrude, con una gamba rotta, viene abbandonata dal marito in cerca di aiuto dai vicini, il tutto durante un temporale. Lei, sofferente per la gamba, gli rinfaccia di essere un inetto, e le obiezioni della madre alle loro nozze. Le dà ragione, e lo accusa di adulterio con la vicina prima di mettersi a piangere. Lui fa lo stesso, le accende una torcia per tenere lontani i lupi prima di allontanarsi. La casa dei vicini è vuota. Lui, colpito da una saetta, si trasforma in un licantropo, deciso a mangiare la moglie che lo ha seguito nei tentativi infruttuosi di trovare l’oro.
Attenzione:
Mi raccomando, tesoro
La mia classifica è molto sofferta, siete tutti ottimi autori:
Fa la tua scelta di Pretorian
Passiva o passione? Di Pietro d’Addabbo
Su di noi di Domenico Foglia
Padre perdonami perché ho peccato di Giuliano Cannoletta
Giallo chartreuse di Sarah Santeusanio
Non ti arrabbiare ma di Bruce Lagogrigio
Il soffritto di Stefano Galardini
Vampiri 2.0 di Shangai Kid
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: domenica 26 febbraio 2023, 17:14
da Emiliano Maramonte
Apro scusandomi con chi ho relegato nelle posizioni basse della classifica: in questo girone ho trovato 8 bei racconti, ognuno con uno stile ottimo, tematiche strutturate in maniera intelligente e pochi, pochissimi inconvenienti. A parte le tre posizioni del podio, gli altri avrebbero meritato un ex equo. Però, purtroppo, il regolamento di MC è spietato e dovevo stabilire delle priorità. Voglio fare i complimenti ai partecipanti, mi avete donato minuti e minuti di gradevolissime e interessantissime letture! Grazie!
Buona gara!
Emiliano.
CLASSIFICA
1. Il soffritto di Stefano Galardini
2. Padre perdonami perché ho peccato di Giuliano Cannoletta
3. Non ti arrabbiare ma di Bruce Lagogrigio
4. Fa' la tua scelta di Agostino Langellotti
5. Vampiri 2.0 di Elisa Belotti
6. Giallo chartreuse di Sarah Santeusanio
7. Su di noi di Domenico Foglia
8. Passiva o passione? di Pietro D'Addabbo
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COMMENTI
Padre perdonami perché ho peccato di Giuliano Cannoletta
Giù il cappello perché hai scritto l'ennesimo racconto da campione. Grande inventiva, fantasia a profusione (stupende le "trasformazioni" delle visioni dovute al tumore), ma grande grande profondità umana, che poi è la cosa che conta. Rapporto travagliato, malato, tra padre e figlia che, inizialmente, non mostra alcuno spiraglio di redenzione, ma poi arriva il colpo di scena geniale: la figlia segue il destino del padre, per stargli vicino perché, in fondo, gli affetti sono più importanti di qualsiasi cosa. Molto ben scritto, scorre via che è un piacere. Sinceramente non ho altro da rilevare se non che c'è qualche refuso, ma a Minuti Contati - ormai lo sappiamo tutti - qualche disattenzione fisiologica è ammessa!
Fa’ la tua scelta di Agostino Langellotti
Dopo l'ottima prova della scorsa Edition, mi trovo di fronte a un altro racconto di notevole livello. Poco da dire sullo stile: tutto pulito, ben raccontato, con una gradevolissima scansione dei dialoghi. Tema della gara rispettato ed è bella la tua declinazione che si intreccia con un interessantissimo dilemma morale: cedere alla nostalgia di un vecchio amore (travagliato, ma pur sempre amore...) oppure rinunciarvi e restare se stessi? Molto intensa la soluzione da te scelta per il personaggio; mi ha provocato un piccolo groppo in gola, con un finale agrodolce.
Credo di aver raggiunto il numero minimo di caratteri per il mio commento, e non ho altro da aggiungere se non quel "fa" nel titolo senza elisione grida vendetta!
Racconto comunque promosso!
Vampiri 2.0 di Elisa Belotti
Nel complesso il racconto mi è piaciuto. I punti di forza sono l'attualizzazione dei problemi dell'adolescenza e la questione dell'isolamento sempre più drammatico dei giovani dovuto alla pressante presenza dei social e delle nuove tecnologie. Noto che il tuo stile è migliorato molto dalle prime volte che ho letto un tuo scritto e, da questo punto di vista, il racconto è promosso. Ho gradito anche il finale col colpo di scena, in cui erompe con forza il senso di protezione materna.
La vera perplessità sta nello stato di vampirismo di Michael: era proprio necessario? Ho provato a riflettere sul protagonista senza considerarlo un vampiro: la storia filava liscia uguale e aveva più o meno lo stesso pathos. A meno che tu non avessi voluto dare al vampirismo una connotazione simbolica, visto ad esempio come il disagio adolescenziale o, non so, il peso insostenibile del grande talento che lo tormenta...
Però, ribadisco, mettendo sui piatti della bilancia i pro e i contro, il racconto mi è piaciuto.
Passiva o passione? di Pietro D’Addabbo
La storia che hai proposto è breve ma ha un concentrato di pathos e di carica narrativa notevoli. Si tratta di un "flash" (come ormai li chiamo io) su un breve episodio coniugale (oppure no?) dalle forti connotazioni emotive. La compagna/moglie decide di andare via subito di casa, di lasciare il consorte, perché esasperata per qualcosa. Lui, invece, cerca in tutti i modi di dissuaderla fino al gesto "estremo" di levarle le chiavi della macchina per trattenerla e provare a dialogare.
Dicevo: la brevità. Peccato per il risparmio di caratteri poiché avresti potuto usarli per darci un minimo di retroterra: perché questa rottura? Cosa ha fatto di tanto grave il protagonista? Ci sono spiragli di riconciliazione? La risposta a una parte di questi interrogativi avrebbe dato maggior sapore e forza alla trama.
Ho apprezzato molto la focalizzazione sui dettagli (soprattutto il trolley) e sui "movimenti di macchina" molto cinematografici.
Tema centrato.
Giallo chartreuse di Sarah Santeusanio
Il racconto mi ha soddisfatto sotto due aspetti: il ritmo sostenuto e mai banale dei dialoghi e la gradevolissima ironia che scorre per tutto il testo.
Come dico sempre quando mi trovo di fronte a racconti composti di soli dialoghi (e su MC in cinque anni ne ho visti tanti!) o il tutto è ben confezionato, e allora è un successo, oppure viene fuori un pastrocchio indisponente. Per fortuna sono incappato nel primo caso!
Inoltre le battute scorrono fluide e, devo ammettere, sono molto naturali! Sembra davvero di assistere a un battibecco tra coniugi!
L'unica pecca è proprio il finale. Purtroppo non mi è arrivato chiaro e limpido e se non avessi letto la tua risposta ad Alexandra, avrei continuato ad arrovellarmi sul suo significato; ciò ha determinato una caduta di tensione (non grave, però...) che si è accumulata durante la lettura, soprattutto per capire i motivi del danneggiamento della fiancata. Tutto sommato, potrei dire che aver scoperto a posteriori il colpo di scena non mi ha troppo disturbato.
Tema centrato.
Il soffritto di Stefano Galardini
Non mi sembra di averti mai incrociato nell'infernale Arena... in ogni caso lieto di conoscerti!
Ti devo fare i complimenti per molte cose: lo stile di scrittura, il modo in cui costruisci la scena e diluisci la suspense, l'indugiare sui dettagli, il finale solo suggerito ma dirompente... Come ho fatto per un altro esordiente di Minuti Contati in questo stesso girone, tiro a indovinare: hai già avuto qualche esperienza editoriale, scrivi abitualmente? Anzi no, facciamo così. Incuriosito, ho fatto una ricerca su Internet e credo di aver trovato il tuo nome. Se sei tu, allora mi spiego tante cose.
Non aggiungo altro se non che hai centrato alla lettera il tema e che avrei preferito un paio di input in più per chiarire meglio il segreto della moglie e il destino della coppia, ma se ho ben capito, il racconto finisce male e il matrimonio va a carte quarantotto!
Su di noi di Domenico Foglia
Dunque: il racconto è molto interessante. Sembra di essere in un film in cui si segue il protagonista (psicopatico) nelle sue scorribande. Sei stato molto bravo ad aumentare il livello di dettaglio in modo tale da immergere completamente il lettore nella vicenda. Ho seguito con crescente suspense la sequenza fino al finale che, devo ammettere, dà tutta una nuova luce all'intera trama.
Quello che, secondo me, manca nel tuo racconto e un po' di originalità in più, in sostanza un qualche elemento particolare, guizzante, che elevasse la storia sulla gran massa di storie simili che ciascun autore con un po' di dimestichezza potrebbe scrivere. Intendiamoci, non è un rimprovero o una penalizzazione. Forse è mancato un po' di coraggio e/o spregiudicatezza in più. In ogni caso, hai fatto un buon lavoro e hai centrato il tema!
Piccola annotazione tecnica: perché hai attaccato l'unità di misura al numero? Stessa cosa per "30secondi".
Non ti arrabbiare ma di Bruce Lagogrigio
Bravo, il racconto mi è piaciuto, soprattutto per lo stile pulito, sorvegliato e molto immersivo. Tiro a indovinare: hai già pubblicato qualcosa? Lo dico perché non mi sembri un "novizio" della scrittura...
La storia è molto suggestiva e scorre via che è un piacere. Con pochi spazi per le smancerie, la vicenda è molto chiara. Con pochi tratti ci presenti una vicenda coniugale tormentosa, torbida. Geltrude ha una gamba rotta, ma nonostante questo ha parole di disprezzo per il protagonista. Il protagonista, dal canto suo, ha qualche scheletro nell'armadio da difendere. Lo sviluppo è teso e "acchiappa" alla grande, e tra l'altro è assai suggestivo, sembra proprio di stare nel bosco al chiar di luna.
Peccato per il finale tirato via. La trasformazione ci sta, ma il modo frettoloso con cui è stata gestita sbilancia troppo il baricentro della storia, lasciando nel lettore un senso di irrisolto. Peccato, altresì, che non sia arrivato il simbolismo della saetta. Avrei preferito qualche input qua e là in cui si seminava il timore per l'arrivo del pericolo licantropico.
In ogni caso, una prova di ottimo livello, sotto il profilo tecnico e stilistico.
Tema centrato alla lettera.
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: lunedì 27 febbraio 2023, 14:17
da antico
Due classifiche ricevute. Ve ne dovranno arrivare, oltre a quella de L'INQUISITORE, altre cinque!
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: martedì 28 febbraio 2023, 21:05
da giulio.palmieri
Salve a tutti e a tutte,
ecco a voi la soffertissima classifica.
CLASSIFICA
1. Il soffritto di Stefano Galardini
2. Padre perdonami perché ho peccato di Giuliano Cannoletta
3. Fa' la tua scelta di Agostino Langellotti
4. Vampiri 2.0 di Elisa Belotti
5. Passiva o passione? di Pietro D'Addabbo
6. Giallo chartreuse di Sarah Santeusanio
7. Su di noi di Domenico Foglia
8. Non ti arrabbiare ma di Bruce Lagogrigio
Le soluzioni messe in campo sono state varie e tutte valide. Ho privilegiato l'adesione al tema e la correttezza formale dei racconti. Complimenti a tutti e alla prossima!
- Padre perdonami perché ho peccato, Giuliano Cannoletta
Ciao Giuliano, piacere di rileggerti.
Il racconto è molto particolare: inizia con un dialogo immaginario con un'entità con cui il protagonista si confessa, per poi scoprire che l'entità (forse un gorilla, forse una fata, in realtà un medusoide) ha poco a cuore il suo destino. Il nodo del racconto diventa quindi la possibilità di condividere il dolore, che la figlia realizza prendendo i funghi allucinogeni usati dal padre per mitigare le fitte al cervello (e trovando quindi lei, nel dialogo finale, al posto del medusoide). La scansione dei dialoghi e delle scene narrative risulta molto molto scorrevole, assieme al cambiamento della prospettiva iniziale. Molto valido. Complimenti e buona gara.
- Fa’ la tua scelta, Agostino Langellotti
Ciao Agostino, piacere di rileggerti.
Che dire, il tema è centrato e lo stile molto scorrevole. Al di là di tutto, trovo estremamente efficace l'accostamento, in sequenza, delle due scene in cui presenti il rapporto tra Lili e il protagonista (la prima scena come setup, la seconda come evolutiva del loro rapporto, ed entrambe imperniate su pochi elementi narrativi, il neo, l'aut-aut posto da Lili per la prosecuzione del loro rapporto, che rendono benissimo l'evolversi della vicenda). Il finale chiude il filo narrativo tra i due, e scivola benissimo senza cercare effetti sorpresa o di ribaltamento. Forse riesce un po' troppo malinconico (ma è solo una considerazione di gusto personale, tecnicamente va benissimo). Complimenti e buona gara.
- Vampiri 2.0, di Elisa Belotti
Salve Elisa, piacere di leggerti.
Il racconto è un quadro molto riuscito di un fenomeno moderno legato all'adolescenza e al rifiuto del vivere in società. La scena iniziale inquadra bene lo status del personaggio nel contesto sociale primario del protagonista, mentre le scena seguente lo ritrae nella sua stanza, fino al finale rivelatorio della madre che per istinto protettivo si rivela essere Misa Amane, quasi un tentativo di contatto della famiglia nei confronti del figlio. Il racconto è statico (e va benissimo), e anche il finale ha quel solito colpo rivelatorio in cui però il fatto umano prevale sul colpo di scena (e, a mio avviso, è un pregio). Attenzione solo alla resa grammaticale delle espressioni in chat (es. XDXDXD), alla punteggiatura e alle parole in maiuscolo. Stilare una classifica sarà un'impresa titanica. Buona gara!
- Passiva o passione?, di Pietro D’Addabbo
Ciao Pietro,
anche qui, il racconto scorre molto bene, con una vena che non cede mai all'eccesso della malinconia. Pochi gesti da parte della moglie che cerca di andare via di casa, mentre il marito la osserva cercando di farla ragionare. Forse l'unica cosa che non torna del tutto è il particolare del "pavimento ghiacciato" nell'incipit, forse un modo per dire che il marito siede sul pavimento perché l'unica cosa che gli sta a cuore in quel momento è cercare di fare qualcosa per impedire alla donna di andarsene. Ah, il tema? L'hai centrato comunque in maniera implicita nel racconto. Ripeto: stilare una classifica sarà un'impresa titanica. Buona gara.
- Il soffritto, di Stefano Galardini
Ciao Bruce, piacere di leggerti.
la vicenda all'inizio sembra riprendere quasi un topos di fiaba (il perdersi nel bosco, il dover raggiungere una casa di notte etc. etc.) per poi virare, con poche pennellate, verso una storia quasi horror in cui il protagonista si trasforma in licantropo. L'atmosfera c'è ed è immersiva, e trovo originale la centratura del tema, che fai tornare all'inizio (nell'incpit) e alla fine. Anche a me manca però lo snodarsi della trasformazione nel finale, che viene data con un guizzo, senza una semina precedente. Sicuramente con più spazio il racconto avrebbe avuto una strutturazione adeguata. Buona gara e a rileggerci!
- Su di noi, di Domenico Foglia
Ciao Domenico, piacere di leggerti.
Allora, nel racconto mi sembra prevalga più l'attenzione nel voler raggiungere un certo effetto scenico, più che il fatto narrativo in sé. Anche il finale mi sembra avere quel guizzo quasi comico che non so inquadrare bene nel tutto. Comunque, una buona prova, con qualche errore di punteggiatura qua e là (comprensibile in un contest letterario a tempo come questo). A rileggerci, e buona gara.
- Giallo chartreuse, di Sarah Santeusanio
Ciao Sarah, piacere di leggerti.
Il racconto scorre rapido e piacevole. Il dialogo sembra insistere su dettagli insignificanti, e... ed è poi quella la chiave: i dettagli del cappello, il colore del piumino del marito, che sul finale però non si coglie subito (forse perché la frase "un uomo con un piumino blu navy e una bionda tutta curve" lascia intravedere, a quel punto del racconto, persone che in qualche modo saranno coinvolte nel battibecco). Il tema è centrato in maniera originale. In bocca al lupo e buona gara.
- Non ti arrabbiare ma, di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere di leggerti.
la vicenda all'inizio sembra riprendere quasi un topos di fiaba (il perdersi nel bosco, il dover raggiungere una casa di notte etc. etc.) per poi virare, con poche pennellate, verso una storia quasi horror in cui il protagonista si trasforma in licantropo. L'atmosfera c'è ed è immersiva, e trovo originale la centratura del tema, che fai tornare all'inizio (nell'incpit) e alla fine. Anche a me manca però lo snodarsi della trasformazione nel finale, che viene data con un guizzo, senza una semina precedente. Sicuramente con più spazio il racconto avrebbe avuto una strutturazione adeguata. Buona gara e a rileggerci!
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: mercoledì 1 marzo 2023, 11:09
da Giovanni P
Buongiorno a tutti questa è la mia classifica.
Faccio i miei complimenti a tutti i partecipanti.
La classifica che ho buttato giù è piuttosto sofferta, il vostro livello è ottimo e tutti avete centrato il tema.
1- Padre perdonami perché ho peccato, di Giuliano Cannoletta
2- Giallo chartreuse, di Sarah Santeusanio
3- Passiva o passione?, di Pietro D’Addabbo
4- Non ti arrabbiare ma, di Bruce Lagogrigio
5- Fa la tua scelta, di Agostino Langellotti
6- Vampiri 2.0, di Elisa Belotti
7- Su di noi, di Domenico Foglia
8- Il soffritto, di Stefano Galardini
1- Padre perdonami perché ho peccato, di Giuliano Cannoletta
Buongiorno Giuliano, il tuo racconto mi ha divertito molto, tecnicamente non c'è niente da dire o suggerimenti che possa fare. Mi piace come il narratore passi dalla prima persona al narratore esterno, mantenendo sempre il solito filtro. I personaggi sono vividi e interessanti, si muovono tamite azioni sincroniche e senza spiegoni.Buona gara a rileggerti.
2- Giallo chartreuse, di Sarah Santeusanio
Ciao Sarah, il tuo racconto mi ha divertito tanto e poi non si poteva centrare il tema più di così. Quello che fino a un certo punto sembrava la fiera dell'est, se è rivelato invece un racconto ironico e ben costruito, con un finale a sorpresa tuttt'altro che scontato. I dialoghi sono costruiti senza DT, non c'è bisogno in effetti, li hai studiati davvero bene, arileggerti. Buona gara e complimenti.
3- Passiva o passione?, di Pietro D’Addabbo
Buongiorno Pietro, il tuo racconto scorre bene nella sua semplicità. Hai centrato bene il tema, forse il tuo racconto è l'unico ad aver fatto veramente centro. Non mi è piaciuto molto il dettaglio iniziale sulla vernice, ma è solo un parere personale. Lo stile è asciutto ma preciso, non didascalico, a rileggerti.Buona gara.
4- Non ti arrabbiare ma, di Bruce Lagogrigio
Buongiorno Bruce, il tuo racconto mi è piaciuto, è interessante sapere che la moglie farà la fine delle povere Rita Little, Jessica Hood, Polly Riding.
Il tema è più che centrato e lo stile è semplice, ma efficace e i dialoghi incalsanti. Hai fatto un buon uso dei caratteri a disposizione, i dettagli non stroppiano, a rileggerti. Buona gara Bruce
5- Fa la tua scelta, di Agostino Langellotti
Buongiorno Agostino, tema più che centrato e molto racconto interessante. Il protagosnista subisce la personalità di una donna che non sa e non saprà mai gestire, una donna che può fare tranquillamente a meno di lui che lo gestisce come un bambino o lo coinvolge in battaglie che per lu sono insensate. Mi piace sia lo stile che la struttura del racconto, a rileggerti.Buona gara.
6- Vampiri 2.0, di Elisa Belotti
Buongiorno Elisa, che bello rivedere Misa da qualche parte, l'ultima volta non se la passava bene. Il tuo racconto è struggente, una tragedia umana senza soluzioni dato che l'unica persona disposta ad ascoltare e capire è la mamma del ragazzo.
Il ragazzo ormai sembra "andato", dissociato dalla realtà disposto a soffrire per chi non gli vuole veramente bene. Stilisticamente il racconto mi piace molto, a rileggerti.Buona gara.
7- Su di noi, di Domenico Foglia
Non è tanto la storia in se per se, è il "di nuovo" a farmela prendere male.Scherzo. Il tuo racconto mi ha fatto ridere, mi ha divertito. Oltretutto è scritto bene, il che non guasta mai. E poi diciamocelo, Pupo è Pupo, anche quando si sta per amazzare una povera donna che porta fuori il cane. Mi piace come hai mescolato il pulp con l'ironia, c'è spazio per tutto, a rileggerti.
Buona gara, complimenti.
8- Il soffritto, di Stefano Galardini
Ciao Stefano, il tuo racconto mi è piaciuto sia per lo stile che per l'atmosfera che hai creato. Sei riuscito a mettere giù molti dettagli senza ammorbare il lettore e questo lo considero un grande pregio. Oltretutto hai reso bene l'idea sullo stato d'animo del marito, senza caricare troppo la cosa.
Otima prova, a rileggerti. Buona gara.
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: mercoledì 1 marzo 2023, 16:42
da antico
Quattro classifiche ricevute. Oltre a quella de L'INQUISITORE, dovrete riceverne altre tre.
Pratesi può ancora modificare la lunghezza dei suoi commenti in quanto non risultano tutti entro i 300 caratteri (la sua classifica è valida per il conteggio, ma lui è in malus).
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: mercoledì 1 marzo 2023, 17:15
da Giovanni P
Buona sera Antico, in realtà ho usato il CONTA SELEZIONE e sono tutti di 300 caratteri
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: mercoledì 1 marzo 2023, 17:22
da antico
Giovanni P ha scritto:Buona sera Antico, in realtà ho usato il CONTA SELEZIONE e sono tutti di 300 caratteri
Ciao Giovanni! Ti rispondo qui perché qui mi hai scritto, ma questi tread usiamoli solo per le classifiche e parliamo dove avete i vostri racconti. Il commento a Pietro D'Addabbo non è di 300 caratteri (299 se consideriamo il BUONGIORNO PIETRO, che però ho sempre ben specificato che non calcolo). Lo so che posso sembrare eccessivamente severo, ma abbiamo messo questa regola oltre 150 edizioni fa per tutelare i commenti e una volta imposta una certa dimensione (dei commenti) sono tenuto, per serietà, a farla rispettare per non creare falle che permettano polemiche (che fortunatamente sono eoni che mancano).
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: mercoledì 1 marzo 2023, 17:28
da Giovanni P
Non lo sapevo scusami, ricorreggo subito.
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: mercoledì 1 marzo 2023, 18:58
da F.M.Rigget
Ancora una volta chiedo scusa a tutti per l'approssimatività dei miei commenti a questa edizione. Sono mortificata, purtroppo la febbre non mi dà tregua e sono del tutto annebbiata. Prometto di rifarmi alla prossima edizione, davvero. Scusate.
Classifica
1. Il soffritto di Stefano Galardini
2. Non ti arrabbiare ma di Bruce Lagogrigio
3. Fa' la tua scelta di Agostino Langellotti
4. Padre perdonami perché ho peccato di Giuliano Cannoletta
5. Giallo chartreuse di Sarah Santeusanio
6. Passiva o passione? di Pietro D'Addabbo
7. Su di noi di Domenico Foglia
8. Vampiri 2.0 di Elisa Belotti
Il soffritto
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Ciao Stefano e piacere di conoscerti!
Mi scuso enormemente per il commento stringato che mi accingo a farti, per altro è anche il primo (non c'è limite alla disgrazia, ahimé): purtroppo sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me. Abbi pazienza, ti prego, prometto di rifarmi alla prossima occasione!
Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato in modo assolutamente pieno.
Ciò che colpisce maggiormente della tua storia è il dosaggio del flusso informazioni, sufficiente da tenere il lettore attento, ma non lasso da smagliare la pianificazione narrativa.
La sintassi è lineare e pulita, il ritmo incalzante. Non mi vengono in mente appunti da fare attualmente, mi riserbo di pensarci a mente più lucida!
Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!
Federica
Non ti arrabbiare ma
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Ciao Bruce e piacere di conoscerti!
Mi scuso enormemente per il commento stringato che mi accingo a farti, a maggior ragione visto che non ci conosciamo ed è la prima volta che ti parlo: purtroppo sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me. Abbi pazienza, ti prego, prometto di rifarmi alla prossima occasione!
Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato.
Ho apprezzato la tua capacità di prendere il lettore per mano e accompagnarlo nel tuo racconto in modo progressivo, senza scossoni, né inaspettate inversioni di rotta. Una delicatezza però che si spezza sul finale, quando sono stata tirata fuori dall'immersività che avevi creato per essere buttata in mezzo a delle conclusioni forse un po' troppo arraffazzonate. È stato un po' come ricevere un ceffone, ma sinceramente niente che abbia considerato così drammatico da invalidare l'esperienza di lettura!
La sintassi è lineare e pulita, la narrazione scorrevole e fluida. Lo stile è armonico, estremamente piacevole da leggere, pertanto, nel complesso, la ritengo una prova egregia, soprattutto visto che è la prima!
Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!
Federica
Fa' la tua scelta
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Ciao Agostino e piacere di rileggerti!
Mi scuso per il commento stringato che mi accingo a farti, purtroppo sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me.
Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato in modo chiaro e lineare.
Anche la sintassi è buona, così come il ritmo. Il finale è stata la giusta raccolta della semina effettuata durante la narrazione, offrendo al lettore un piacevole senso di completezza.
Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!
Federica
Padre perdonami perché ho peccato
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Ciao Giuliano e piacere di rileggerti!
Il racconto mi è piaciuto molto, ma non mi aspettavo di meno. Ti chiedo scusa per la ristrettezza del racconto, purtroppo ho la febbre alta e non sto benissimo. Prometto di rifarmi alla prossima edizione, ok?
Dal punto di vista del tema lo ritengo centrato.
Ciò che colpisce maggiormente del tuo racconto è la profondità del dramma che esponi in modo chiaro e tangibile. Un bello schiaffo in pieno viso.
Sintassi e forma ottime. Il ritmo ogni tanto si inceppa, ma niente che infici la piacevolezza della lettura.
Spero avremo modo di confrontarci nuovamente <3
Un bacino,
Federica
Giallo chartreuse
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Ciao Sara e piacere di conoscerti!
Sono mortificata per il commento stringato che mi accingo a farti, purtroppo sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me. Prometto di rifarmi alla prima occasione utile!
Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato in modo pieno e originale.
A mio avviso hai saputo interpretare il tema di questa edizione in una chiave interessante, facendo leva su piccolezze che, in realtà, piccolezze non sono. Ho apprezzato quella punta di ironia che hai sapientemente dosato.
La sintassi è buona, la narrazione scorrevole. Non mi vengono in mente appunti da fare, complice la febbre, ma appena ho un pochino più di salute ci ributto un occhio.
Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!
Federica
Passiva o passione?
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Ciao Pietro e piacere di rileggerti!
Mi scuso per il commento stringato che mi accingo a farti, purtroppo sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me.
Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato.
Mi è piaciuto molto l'intensità drammatica della narrazione che tiene in sospeso il lettore fino alla fine del racconto, ma non mi aspettavo niente di meno, già nelle passate edizioni avevi saputo offrire molto sul fronte dell'impatto emotivo!
La sintassi è buona, la narrazione scorre lineare. Non mi vengono in mente appunti da fare attualmente, mi riserbo di pensarci a mente più lucida!
Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!
Federica
Su di noi
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Ciao Domenico e piacere di rileggerti!
Mi scuso enormemente per il commento stringato che mi accingo a farti, ma sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me (ormai lo scrivo a tutti, sto in paranoia pesissima, chiedo scusa davvero). Abbi pazienza, ti prego, prometto di rifarmi alla prossima occasione!
Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato.
Al pari della scorsa edizione hai avuto un approccio cauto, cercando sicurezza in una narrazione che di pop, a mio avviso, non ha moltissimo. Attenzione, non è una critica, è semplicemente un'osservazione: secondo me, se avessi osato un po' di più, il racconto ne avrebbe giovato tantissimo. Be confident!
La sintassi è lineare, la narrazione scorrevole e accogliente, appunto. Assolutamente ottima la capacità di dosare le informazioni a favore del lettore. Non mi vengono in mente appunti da fare attualmente, mi riserbo di pensarci a mente più lucida!
Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!
Federica
Vampiri 2.0
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Ciao Elisa e piacere di rileggerti!
Mi scuso per il commento stringato che mi accingo a farti, purtroppo sono diversi giorni che ho la febbre alta e non sono pienamente in me.
Per quanto riguarda il tema lo ritengo centrato e sul punto ho ben poco da dire.
La sintassi è pulita e scorrevole, la narrazione accompagna il lettore con un buon flusso d'informazioni. Come alcuni prima di me ho avuto qualche difficoltà a comprendere gli aspetti legati al vampirismo, ma non sono perplessità che hanno azzoppato la lettura.
Spero avremo modo di confrontarci ancora una volta, magari in condizioni migliori!
Federica
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 2 marzo 2023, 17:15
da david.callaghan
Ciao ed ecco la mia personalissima classifica.
1) Il soffritto
2) Padre perdonami perchè ho peccato
3) Giallo Chartreuse
4) Vampiri 2.0
5) Fa' la tua scelta
6) Passiva o passione
7) Non ti arrabbiare ma
8) Su di noi
Padre perdonami perchè ho peccato
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Ayayay señor Cannoletta, aquí se maltrata a los enanitos. Esto no está nada bien.
Violenza e discriminazione contro i diversamente alti... Uno scandalo!
Ecco, la mia ca$$ata l'ho detta. A parte questo non ho altro da aggiungere, quindi faccio festa :D Non so come saranno gli altri, ma sicuramente questo va tra i primi.
Saludos!
Ma cosa gli dava il nano Ramòn , però? Ayahuasca?
Vampiri 2.0
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Ciao
il tuo racconto mi è piaciuto molto, avevo capito cosa intendevi con il 2.0 del vampiro mentre leggevo. A parte un'aggettivazione eccessiva nelle prime frasi e magari qualche zoppicamento l'ho trovato un bel racconto, toccante e purtroppo sempre di più attuale.
In bocca al lupo per l'edizione.
Un saluto.
Fa' la tua scelta
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Ciao caro Pretorian,
un piacere rileggerti e ancora complimenti per la vittoria della scorsa edizione.
Un racconto ovviamente ben scritto.
Lo trovo un racconto molto intimo e personale, ma manca un po' di impatto sul finale credo, perché è quello che ci aspettiamo e arriva un po' telefonato. Non saprei davvero che altro commentare :)
Passiva o passione?
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Ciao Pietro,
ben ritrovato. É da molto molto tempo che non mi capitava di commentare un tuo racconto. Credo che l'ultimo fosse uno con Darwin come protagonista, può essere?
Devo farti i miei complimenti per i miglioramenti nel tuo stile. La storia centra il tema, è ben realizzata e scritta. Per me, come con il racconto di Agostino, manca un po' di impatto. Io non sono riuscito a coinvolgermi più di tanto, ma sono un po' stronzo d'altronde si sa :D Questa scena l'ho vissuta personalmente un paio di settimane fa, con la differenza che dopo aver tentato di far ragionare la tipo in questione mi son rotto e le ho chiamato un taxi :D
Giallo Chartreuse
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Ciao, piacere di leggerti!
Dunque io ho cominciato con "Ma che palle, ma mi fa il resoconto precisino di chi ha detto che e come era vestito?"
Poi mi son ammazzato dalle risate.
Quindi ti faccio i miei complimenti, far ridere (e spero che questo fosse il tuo intento) è non solo difficile, ma anche rischioso e controtendenza e qualcosa che in questo palcoscenico viene premiato molto poco.
Devo dire che anche io non avevo capito benissimo il perchè della finale, non è chiaro ed è un vero peccato.
Top
Il soffritto
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Ciao Stefano
piacere di conoscerti, anche se sei un po' una merda a lasciarci così a mezzo :D
Beh scherzi a parte un racconto molto ben scritto che non scade nel banale e che ci lascia col fiato sospeso alla fine.
I miei complimenti, non ho molto altro da aggiungere, se non che sono contento tu sia approdato da queste parti.
Un saluto
Top
Su di noi
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Ciao Domenico,
piacere di leggerti e di fare la tua conoscenza.
Se devo essere sincero non ho apprezzato molto il tuo racconto tranne che il finale.
Il tema da queste parti è un po' abusato, ci sono così tanti psicopatici tra gli autor- ahem i personaggi dei racconti, che è difficile
dire qualcosa di nuovo.
Con ciò non dico che sia nè scritto male nè un brutto pezzo, solo che non mi ha particolarmente colpito.
Spero di rileggerti presto e che questo mio commento non ti offenda.
Un saluto
Non ti arrabbiare ma
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Ciao Bruce
piacere di fare la tua conoscenza.
Il tuo racconto mi è piaciuto tranne che nel finale. La semina andava da tutt'altra parte e il finale arriva così di sorpresa che lascia il lettore interdetto invece di sorprenderlo positivamente. Inoltre devo dire che il fatto che il protagonista abbia coscienza di essersi trasformato e di voler attaccare sua moglie lo stesso, lo trovo un'incongruenza.
Credo che avresti dovuto farlo agire e basta, senza spiegare il suo pensiero in questo caso.
Spero che il mio commento non ti offenda.
Un saluto
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 2 marzo 2023, 18:20
da AndreaCrevola
Ciao a tutti,
ecco la mia classifica e i commenti (già postati nei vari racconti).
Ho letto un gruppo veramente combattuto.
1) Padre perdonami perché ho peccato, di Giuliano Cannoletta
2) Vampiri 2.0, di Elisa Belotti
3) Fa la tua scelta, di Agostino Langellotti
4) Giallo chartreuse, di Sarah Santeusanio
5) Passiva o passione?, di Pietro D’Addabbo
6) Su di noi, di Domenico Foglia
7) Il soffritto, di Stefano Galardini
8) Non ti arrabbiare ma, di Bruce Lagogrigio
Ecco i commenti, che non seguono la classifica.
Padre perdonami perché ho peccato, di Giuliano Cannoletta
Piacere di averti letto, Giuliano.
Uno dei migliori racconti che ho letto in questo gruppo. Se la gioca con altri, ma non ti spoilero la classifica finale. È stato difficile decidere! :-)
Mi sembra che tu abbia sia centrato il tema, ma che tu abbia anche seguito un percorso originale. Inoltre, mi è piaciuto come in poche battute ci siano comunque diverse scene e personaggi, pressoché tutti ben caratterizzati (forse fa eccezione il medico, ma è forse il meno importante). Come in altri ti hanno scritto, al di là dell’immaginazione che hai mostrato di avere, è proprio il rapporto padre - figlia: inizialmente sembra un rapporto molto conflittuale, poi si scopre che la rabbia della figlia è in realtà amore per un padre che sta male e che rischia di morire per via delle sostanze che prende.
Fa la tua scelta, di Agostino Langellotti
Piacere di averti letto, Agostino.
Nulla da dire su stile, descrizioni, dettagli, dialoghi. Mi è piaciuta molto la costruzione del tuo racconto, con due scene a fare da parentesi su due finestre sul passato. Un primo flash che definisce il rapporto tra i due amanti e lascia presagire quali saranno i rapporti di forza tra i due. Il secondo è ribaltamento del primo, anche se non si capisce bene quanto tempo sia passato (i quindici anni indicati all’inizio? credo sarebbe stato più chiaro se questa indicazione fosse stata inserita nell’epilogo).
Unico appunto: nel secondo flashback, ho inizialmente inteso che i due vivessero insieme, dato che parlano di “nostro quartiere”.. Nel finale, i due non si parlano più nemmeno sui social, da un mese. Solo rileggendo (la donna prende la borsa ed esce), mi è stato più chiaro che forse non vivessero sotto lo stesso tetto. Ecco, renderei più chiaro questo aspetto.
Vampiri 2.0, di Elisa Belotti
Piacere di averti letto, Elisa.
Il racconto mi è piaciuto davvero. È un racconto che parla del rapporto tra un ragazzo e sua madre, senza calcare la mano su questo aspetto durante lo svolgimento. Lascia pensare che la madre sia incapace di gestire il figlio (e forse qualche colpa ce l’ha…) dunque il finale arriva non scontato e interessante, anche commovente. Fa pensare a una donna che vive in una famiglia dove comunicare è diventato molto difficile, con un padre che ignora qualsiasi interesse del figlio e incolpa lei di averlo messo su quella cattiva strada.
Bella la scena iniziale dove la stanza è una paragonata a una bara.
Passiva o passione?, di Pietro D’Addabbo
Piacere di averti letto, Pietro.
Il racconto è buono per stile, dialoghi e descrizioni. Il tema è centrato. Ho trovato la trama un po’ troppo “semplice”: un uomo e una donna hanno appena litigato (perché?), lei decide di andarsene (dove?), lui cerca di ostacolarla nascondendo le chiavi dell’auto (tutto qui?). Mi sarebbe piaciuto leggere di più del protagonista (perché ha questo atteggiamento tranquillo? La sua compagna sta per andarsene di casa e la sua unica reazione è questo trucchetto? E la donna non si accorge che le ha prese lui?). Dal mio punto di vista, è una scena un po’ debole ma raccontata bene.
Giallo chartreuse, di Sarah Santeusanio
Piacere di averti letto, Sarah.
Ho trovato il racconto molto divertente e scorrevole. L’impostazione tutta a dialoghi rende il testo molto veloce e incalzante, anche se non mi piace molto, solitamente.
La “trama” prosegue senza intoppi: ho vissuto l’ansia dell’uomo per sapere cosa sia successo all’auto, mentre la donna continua a spostare la rivelazione in avanti.
Mi è sembrato strano che l’uomo non capisse al volo di essere stato beccato, di conseguenza anche il finale arriva un po’ troppo precipitosamente e quindi meno facile da comprendere.
Il soffritto, di Stefano Galardini
Piacere di averti letto, Stefano.
Il racconto mi è piaciuto per stile, dialoghi e descrizioni. Mi sono piaciuti i due personaggi e il fatto che li hai calati in una situazione quotidiana in cui gli elementi dello sfondo hanno una funzione scenografica utile a colorare il racconto con dettagli concreti che facilitano a immaginare la situazione. Alcuni di questi, però, sono citati e poi abbandonati per strada: almeno, leggendo mi aspettavo che avessero un ruolo più importante. Parlo del pacco (cosa contiene? è ciò che stimola la confessione della donna?) e forse anche del coltello (mi ha fatto pensare alla “pistola di Checov”, ma magari sono io…)
Non mi sono piaciute due cose: la prima è la rivelazione della donna. Se si tratta di un tradimento, il modo in cui introduce il tema mi pare inadeguato (“una cosa stupida”). E se così fosse, perché l’uomo si preoccupa così tanto? Perché si morde l’interno della guancia? Troppo poco, secondo me.
Secondo aspetto: il finale lasciato all’intuizione del lettore. Dato il punto di vista del protagonista, l’idea che il lettore si fa è - appunto - che la donna stia per confessare un tradimento, ma come detto mi pare che stoni con quanto ho letto poche righe sopra.
E cosa c’è in quel dannato pacco? :-)
Su di noi, di Domenico Foglia
Piacere di averti letto, Domenico.
Tema direi centrato. Il racconto mi è piaciuto e ho trovato ritmo e sviluppo corretti. La parte iniziale non lascia presagire gli obiettivi reali del protagonista ma, pian piano, l’evoluzione del racconto è tutta plausibile e logica. Mi è piaciuto come hai caratterizzato il protagonista: il suo punto di vista ossessivo-compulsivo fa pensare subito a una mente in difficoltà e dalla quale ci possiamo aspettare di tutto.
Piacevole il finale. Purtroppo è “rovinato” dalle tante occasioni in cui qualcosa di simile si è visto / letto. Il parente che sa delle perversioni del killer e che lo copre/giustifica è - a mio avviso - una sorta di luogo comune.
Ho notato anche io qualche imperfezione formale. Per esempio, il titolo della canzone lo avrei inserito tra virgolette o in corsivo.
Non ti arrabbiare ma, di Bruce Lagogrigio
Piacere di averti letto, Bruce.
Dal punto di vista della trama, il racconto sviluppa il rapporto tra l’uomo e la donna, quindi tema centrato. Il finale mi sembra tuttavia troppo precipitoso e comunicato male. Il fatto che viri sul soprannaturale è interessante, ma secondo me non è necessario. Questione di gusti, credo.
Il comportamento dell’uomo mi lascia perplesso: lascia moglie e figlia (!) nel bosco da soli, ma non percepisco le emozioni che prova e quindi anche le motivazioni profonde della sua decisione.
Forse il dialogo è un po’ troppo “as you know, bob”, ossia i parlanti sembrano ricordare aspetti della loro vita che servono più rivolti al lettore che alla loro comunicazione. Anche alcuni dettagli vanno in questa direzione (es. quando la donna elenca le altre vittime, le chiama per nome e cognome).
Un aspetto stilistico che non amo (ma ci sono passato anche io) sono i passaggi in cui il personaggio fa “la cronaca” dei suoi gesti. Rendono la scrittura spezzata e meno fluida. Toglierei anche tutti i verbi di percezione. Per esempio questa frase:
“Guardo il cielo fra le rade fronde dei pini: è limpido. Si notano le prime stelle ad est e la luna è ancora dietro al Monte Hunter.”
Potrebbe diventare:
“Nel cielo limpido, nel prime stelle a est e la luna dietro al Monte Hunter”
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: giovedì 2 marzo 2023, 22:52
da antico
Avete ricevuto tutte le classifiche, ora arriverà quella de L'INQUISITORE.
Re: Gruppo NOSTALGIA CANAGLIA: Lista racconti e classifiche
Inviato: martedì 7 marzo 2023, 18:22
da L'inquisitore
Mannaggia a voi! Non ho mai letto tanti buoni racconti in un unico girone. Stilare la classifica è stato molto difficile. Quasi tutti in altri contest sarebbero arrivati, se non primi, senz'altro nel podio. Così abbiamo delle posizioni basse che sarebbero da primo posto altrimenti. Mi spiace per voi, ma sono contento di aver valutato questo girone e vi faccio i miei complimenti!
Un plauso particolare a Giuliano e Agostino che mi hanno strappato i miei primi pollici su (altro che succede proprio in questo girone).
CLASSIFICA1. "Padre perdonami perché ho peccato" di Giuliano Cannoletta
2. "Fa la tua scelta" di Agostino Langellotti
3. "Giallo chartreuse" di Sarah Santeusanio
4. "Il soffritto di Stefano" Galardini
5. "Vampiri 2.0" di Elisa Belotti
6. "Su di noi di Domenico" Foglia
7. "Passiva o passione?" di Pietro D’Addabbo
8. "Non ti arrabbiare ma" di Bruce Lagogrigio
COMMENTIPadre perdonami perché ho peccato di Giuliano Cannoletta► Mostra testo
Ciao Giuliano. Davvero un ottimo lavoro il tuo, ben compartimentato, ricco, con personaggi che emergono e si distinguono, una tecnica pulita che fa quello che deve senza farsi notare, ironico e commovente. Ottimo davvero.
Se dovessi trovare un difetto (e devo, trovandomi qui), direi che le motivazioni del gesto estremo di Veronica restano fuori dal testo e questo è un peccato. Se ci fosse stato spazio anche per loro tra le righe, sarebbe stato perfetto.
Pollice su per me!
Fa la tua scelta di Agostino Langellotti► Mostra testo
Ciao Agostino, quanto tempo! Ottimo racconto anche qui, ottima la scelta dei dettagli che veicolano le emozioni giuste, le ribaltano e danno nuovi significati nei nuovi contesti. Per essere un racconto di MC dove spesso si notano evidenti limature o lungaggini per cattiva gestione dello spazio, qui si ha l'impressione di una precisione chirurgica: c'è tutto ciò che serve e niente di più. Ottima la struttura e convincente la vicenda. Anch'io come David trovo che sul fondo un racconto come questo meriterebbe un finale più d'impatto, non diverso a livello di messaggio, ma una frase, una chiusa più incisiva. Ma sono quisquillie. Direi un pollice su anche per te!
Vampiri 2.0 di Elisa Belotti► Mostra testo
Ciao Elisa! Il tuo racconto soffre di un pelo di facile fraintendimento. Uno si aspetta di trovarsi di fronte a una storia di vampiri, invece è una storia realistica su un hikikomori. Funziona bene come metafora, ma, appunto, dovresti gestire meglio il fraintendimento o rischi che il lettore si trovi spaesato o con aspettative deluse.
Per il resto il racconto è scritto bene e funziona. La vicenda in sé non mi ha colpito e lo stile, se pur buono, non è ottimo. Sul finale perdiamo la connessione con Michael per concentrarci solo sul colpo di scena e questo, secondo me, penalizza un po' il finale. Ti assegno un pollice quasi su, pelo pelo!
Passiva o passione? di Pietro D'Addabbo► Mostra testo
Ciao Pietro! Ottime le descrizioni, un po' meno la resa dell'interiorità della voce narrante che sembra indifferente a ciò che succede, tranne che per il gesto di nascondere le chiavi e qualche battuta. La scena è davvero ben condotta attraverso i dettagli giusti che restituiscono chiaramente tutto ciò che serve senza doverlo dire apertamente, davvero bravo (muro dipinto da poco compreso). Ma resta l'affresco di una situazione abbastanza comune, senza un messaggio a dare senso al racconto. Ricordo quando i tuoi racconti erano evocativi ma caotici. Direi che hai lavorato molto bene e focalizzato da allora. Sarebbe da pollice su se il racconto raccontasse qualcosa di più valido, quindi mi limito al quasi su! Daje Pietro!
Giallo chartreuse di Sarah Santeusanio► Mostra testo
Ciao Sarah, racconto spassosissimo che parte un po' incerto e verso metà prende il volo. La tecnica del puro dialogo non è adatta a tutte le situazioni, ma direi che qui funziona bene. Alcune battute meriterebbero di esser congegnate meglio, ma altre sono davvero ben riuscite. Per buona parte del racconto mi sono chiesto se saresti riuscita a chiudere degnamente un crescendo simile, da barzelletta. Devo dire che sì, ci sei riuscita bene. Nonostante mi abbia soddisfatto il finale ha un paio di pecche: trovo poco verosimile che Ermanno non abbia mangiato la foglia prima, essendo stato presente alla situazione proprio in quello stesso luogo descritto, ma, sopratutto, il finale ha una rivelazione tanto repentina e un'inversione così completa che il puro dialogo mi ha richiesto più di una lettura per essere sicuro di ciò che stesse accadendo. Colpa della forma scelta, non dell'autrice. Un pollice quasi su anche per te in questa edizione!
Il soffritto di Stefano Galardini► Mostra testo
Ciao Stefano, piacere di conoscerti! In qualità di inquisitore sono chiamato a dare l'ultima valutazione al tuo pezzo. Ed eccola qui: il racconto vibra di dettagli interessanti e di un'interiorità ricca. In generale molto buono, ma stilisticamente penso che si noti uno sfrozo eccessivo da parte dell'autore, uno stile un po' eccessivo nella ricerca che risulta pesantuccio alla lettura e poco verosimile in certe situazioni. La scena risulta un po' troppo lunga, anche se molto controllata, ben gestita nei movimenti e nelle battute. In particolare ho gradito molto la parte finale con il sospetto che si risveglia nel protagonista che comincia a vedere le cose in modo diverso. A differenza dei più non ho gradito il finale sospeso. In generale penso che sia una cosa da non fare, ma nella natura sperimentale di MC va benone.
Ti suggerisco di fare una prova col prossimo: snellisci, rinfresca, cerca si essere più snello nella prosa e sono convinto che arriverai ancora meglio.
Un pollice quasi su anche per il tuo racconto!
Su di noi di Domenico Foglia► Mostra testo
Ciao Domenico! Piacere di incrociarci anche qui!
Un altro buon racconto per questo girone maledetto! L'inizio non fornisce abbastanza dettagli per capire il mood della vicenda che va via via diventando sempre più oscuro. La prima con focalizzazione interna è gestita abbastanza bene, manca un po' di interiorità, di pensato, ma rende tutta la vicenda tesa, come se il protagonista fosse così concentrato da non permettersi distrazioni come pensieri che vagano per conto loro. Solo che ogni tanto spuntano questi pensieri a dirci il contrario. A ogni modo buono lo stile.
Il finale fa sorridere e ci porta dove volevi arrivare in modo molto buono. Vero è che l'idea non è tra le più originali, ma su MC è un peccato veniale.
Un pollice quasi su anche per te, al pelo. Manca di quel pizzico di personalità in più e di una consapevolezza stilistica totale che ti avrebbe portato al pollice su.
Non ti arrabbiare ma... di Bruce Lagogrigio► Mostra testo
Ciao Bruce, piacere di conoscerti! In qualità di inquisitore sono chiamato a dare l'ultima valutazione al tuo pezzo e ci siamo.
Per essere il primo racconto che dai in pasto a degli sconosciuti non è niente male. Rilevo uno stile ancora da sistemare, specialmente per le frasi fatte e alcuni dettagli involontariamente grotteschi. Altra cosa che non va nel racconto è l'assenza di obbiettivi interni, motivazioni rilevabili dal lettore. Molti dettagli sono del tutto inutili al racconto (le altre donne morte, i Burton, il monte Hunter) e non è chiaro se la gamba rotta di Geltrude faccia parte di un piano o sia una cosa del tutto casuale. Ma non credo che funzionerebbe in ogni caso, perché il racconto non racconta di questo, ma di un uomo costretto a mangiarsi la moglie. Dovendo narrare di questo, la costruzione non risulta funzionale. Inoltre l'ambientazione è poco chiara: il momento storico e il motivo delle lamentele di Geltrude. Insomma, la costruzione del tutto non mi convince e sono d'accordo con quello che rileva David sul finale. Stilisticamente l'ho trovato poco autentico, ma è vero che non è affatto male. Pollice più che ni e spero di rileggerti presto!