Stendhal

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 marzo con un tema di MOSCABIANCA EDIZIONI e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto!
Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Stendhal

Messaggio#1 » lunedì 20 marzo 2023, 22:52


Stringo i biglietti nella tasca e mi avvicino al primo pannello, non sono dipinti, sono disegni su carta. Catia ha parlato tanto di questa mostra e poi mi ha dato buca, non so nemmeno perche sia venuto lo stesso.
Il primo è un angelo con un ala sola che si contorce, i muscoli non sembrano nemmeno tracciati con la grafite.
Il disegno dopo è più grande, un angelo anche questo. Forse.
Non sembra serafico, il viso è sfumato eppure è espressivo. Sta facendo uno sforzo per ergersi dalla melma in cui è incastrato.
Comincia a fare caldo, slaccio il primo bottone della camicia e mi piego in avanti. Non è melma, sono insetti. Milioni di insetti, formiche, o forse scarafaggi e lo trattengono, gli impediscono di librarsi.
Slaccio tre bottoni, possibile che non ci sia l’aria condizionata? Ho la bocca secca e la lingua si appiccica al palato. Prendo un respiro, mi fa male la gola.
Le ali dell’angelo non sono complete, le piume si staccano e si impastano ai capelli. No, non sono capelli, sono ragnatele, lunghi fili intessuti dal capo alle spalle.
Devo sedermi, mi fa male il petto e il costato sembra costretto in una morsa. Ancora un respiro, ma non posso espandere il torace, qualcosa mi schiaccia lo sterno, qualcosa preme e impedisce al cuore di battere come dovrebbe.
«A…» Mi lacrimano gli occhi, non riesco a parlare.
L’angelo abbassa la testa e un fischio mi esplode nelle orecchie, non c’è nessuno qui?
Le tracce di matita scompaiono e il corpo prende colore ed è pelle e carne quella che sta per uscire dal foglio, sorride e io non riesco a scappare.
Quelle ali grigie frusciano e sfregano contro la carta, la stracciano.
Mi concentro sulle mie gambe, devo spostarle, devo andarmene! Non riesco nemmeno a distogliere lo sguardo, la parete blu dietro ai pannelli sfuma in strisce di colore grasso.
L’angelo si affaccia dal foglio e mi guarda. Il mondo è sparito e ci siamo solo io e lui in questo vortice di colature acriliche. Spiega le ali e strappa la carta, si espandono, grandi e magnifiche.
Gli scarafaggi risalgono sulle sue gambe, gli entrano nella pelle, diventano la sua pelle e lo strusciare di quelle maledette zampine è più forte del fischio che mi spacca il cervello. «No!»

Ci sono diverse persone intorno a me, anche una guardia giurata, ho freddo e la schiena è bagnata. Batto le palpebre, mi bruciano gli occhi.
La guardia mi solleva per un braccio. «Si sente bene?»
«Io…» Il disegno è dove avrebbe sempre dovuto essere. «Non so cosa mi sia capitato.»
Alcune delle persone si allontanano, sono vivo e sono diventato meno interessante. La guardia mi sorride. «Credevo stesse per avere un infarto.»
Forse sarebbe stato meno spaventoso. «Va tutto bene, ora. Grazie.» Riesco a reggermi da solo. «Meglio che vada a casa.»
La guardia mi accompagna all’uscita, mi fischiano ancora le orecchie e il sudore mi si è gelato addosso. Prendo la prima vera boccata d’aria sulla porta. Infilo le mani in tasca.
I biglietti hanno una consistenza strana, morbida.
Apro la mano, c’è una piuma grigia.




Polly

Avatar utente
antico
Messaggi: 7171

Re: Stendhal

Messaggio#2 » lunedì 20 marzo 2023, 22:58

Ciao Polly! Caratteri e tempo ok anche per te, buona MOSCABIANCA EDITION!

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Stendhal

Messaggio#3 » lunedì 20 marzo 2023, 23:05

Nel racconto parlo di un disegno di Roberto Ferri, a mio avviso il miglior artista vivente. Mi piacerebbe mostrarvelo ma ho capito di non essere capace.
Polly

Avatar utente
david.callaghan
Messaggi: 220

Re: Stendhal

Messaggio#4 » martedì 21 marzo 2023, 0:36

Polemica sul Roberto Ferri: Dipinge come un rinascimentale, sa veramente di vecchio :D

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Stendhal

Messaggio#5 » martedì 21 marzo 2023, 8:11

david.callaghan ha scritto:Polemica sul Roberto Ferri: Dipinge come un rinascimentale, sa veramente di vecchio :D

Non capisco perché tu lo dica come se fosse un difetto
Polly

alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Stendhal

Messaggio#6 » martedì 21 marzo 2023, 13:06

Stendhal di Polly Russell Tema centrato. Il protagonista va a una mostra di disegni, ed è catturato, letteralmente dall’Angelo che cerca di staccarsi dal nugolo di insetti che lo opprime, tenendolo a terra. Si vede una sola ala libera, dalle piume grigie. Il protagonista lo vede addirittura uscire dalla carta per farglisi incontro e diventare parte di lui. Descrivi molto bene il suo malessere: è la Sindrome di Stendhal. Bene l’intervento della guardia giurata, la quale temeva che il protagonista avesse avuto un infarto. Bene anche la comparsa dei curiosi intorno al protagonista: interessante finché sta bene, dopo un po’ meno. Bello il finale con la piuma grigia che il protagonista trova fra i biglietti. Il Lettore non può che tirare un sospiro di sollievo per la ripresa del protagonista e per l’assenza di Catia, che si è evitata il malessere.

Dash J. Benton
Messaggi: 76

Re: Stendhal

Messaggio#7 » martedì 21 marzo 2023, 22:07

Ciao Polly!
Qui i miei commenti!
Il racconto mi sembra ben scritto e riesce a provocare emozioni. Il tema è centrato, con la metamorfosi immaginata (ma non troppo, visto il finale) dal protagonista. Il crescendo di emozioni della crisi di panico/Stendhal è accattivante.
Non sappiamo nulla del protagonista, forse avremmo più empatia per lui se ne conoscessimo qualche dettaglio in più, o un po’ di background per capire perché reagisce così (o perché l’angelo se la prende proprio con lui). Una mancanza che fa sì, a mio modesto avviso, che il racconto si legga bene ma che non rimanga nella memoria lunga. Poi certo, il limite di caratteri è tiranno. Ho apprezzato la critica alla nostra società espressa dalla frase “ sono vivo e sono diventato meno interessante”.

Avatar utente
Fagiolo17
Messaggi: 519

Re: Stendhal

Messaggio#8 » venerdì 24 marzo 2023, 11:22

Ciao Polly
allora, racconto che mi è piaciuto un sacco. la descrizione del quadro e del suo prendere vita è molto figa e dettagliata e mi ha trasportato all'interno della scena.
i dettagli con gli insetti sono i miei preferiti, non perché io ami particolarmente gli insetti, ma credo che sia quel tocco un po' horror e un po' weird che accende la scena e gli dà quel qualcosa in più.
per me un'ottima prova, sicuramente da podio.

Cinzia Fabretti
Messaggi: 157

Re: Stendhal

Messaggio#9 » venerdì 24 marzo 2023, 12:55

Stendhal di Polly Russell Tema centrato. Confesso di essere un tipo ansioso, per cui non è difficile trascinarmi in una condizione di tensione. Ciò nonostante credo di poter riconoscere in questo breve racconto una particolare capacità di coinvolgimento. Il crescendo di sensazioni è davvero magnifico, e ho rimpianto che il limite strettissimo di battute ti abbia impedito di approfondire gli eventi, ma proprio non saprei come si potesse fare di più. Molto bello, fino alla piuma grigia che da sola implica la possibilità che sia accaduto qualcosa che va oltre la semplice suggestione, come i presenti hanno creduto.

Avatar utente
GiulianoCannoletta
Messaggi: 520

Re: Stendhal

Messaggio#10 » venerdì 24 marzo 2023, 16:46

Ciao Polly, rieccomi a commentarti!
Immagino ti sarai stufata di leggere i miei commenti, invece io non mi sto stufando affatto di leggere i tuoi racconti.
Molto bello, sensazioni vivide, angosciose. Una scena tutto sommato molto semplice che si regge su un'ottima resa stilistica.
Ero indeciso sul titolo, forse troppo rivelatore, ma ci ho pensato e in realtà mi pare funzionale a introdurre al lettore il contesto artistico del racconto.
Ottimo il finale con l'elemento piuma che ci fa intuire un "di più" rispetto alla semplice allucinazione.
Che altro dire?
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

Avatar utente
BruceLagogrigio
Messaggi: 258

Re: Stendhal

Messaggio#11 » martedì 28 marzo 2023, 16:27

Eh Polly Polly… maestra dell'immersivo. Devo dire che ho apprezzato più 25 novembre, ma anche questo non era malaccio da leggere eheh.
Ci hai anche fatto scoprire un grande artista… Stendhal naturalmente!
Scherzo, meravigliosi gli angeli di Ferri.
Piccola nota critica: la piuma nella tasca ha un non so che di vecchio trucco.
Bruce
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

Avatar utente
christianfloris
Messaggi: 164

Re: Stendhal

Messaggio#12 » mercoledì 29 marzo 2023, 11:52

Rispetto ad altre tue prove che ho avuto modo di leggere e apprezzare in passato, questo è un lavoro che mi sembra inferiore alle attese. Certamente la “voce” è la tua, riconoscibile, ben modulata, ma il racconto in sé presenta diverse pecche.
L’incipit ti butta dentro in fretta. Forse troppo in fretta, manca un minimo di contestualizzazione per far comprendere che ci troviamo dentro una galleria d’arte o uno spazio simile. L’informazione su Catia che dà buca, alla fin dei conti, è irrilevante per far avanzare la narrazione: forse introduce una punta di disappunto nell’animo del protagonista, ma non è un fattore scatenante la sindrome di Stendhal. Meno fluida rispetto ad altre volte anche la descrizione della metamorfosi (tema centrato), registro una leggera ridondanza nella spiegazione delle sensazioni che, invece che aiutare, tende a frenare la lettura (“qualcosa mi schiaccia lo sterno, qualcosa preme”: il concetto è chiaro, ma io ne avrei scelto una. Oppure: “e lo trattengono, gli impediscono di librarsi”: sono due azioni diverse, ma se si prova a leggere tutto il periodo a voce alta si tende a inciampare). La cesura tra le due sequenze ci sta per far sentire il salto temporale ma – paradossalmente – è soltanto adesso che finalmente s’intuisce l’ambientazione (e per di più in modo indiretto): dal fatto che una guardia giurata presta soccorso al protagonista (e perciò siamo dentro un edificio sorvegliato, un museo o comunque uno spazio chiuso). Anche il dialogo tra la stessa guardia giurata e il protagonista è un po’ troppo infarcito di didascalie che tendono a frammentare il corso del racconto. Buono il colpo di scena, anche se sa di già visto: forse in qualche scena di film thriller con venature paranormali.
Il mestiere non manca, non è in discussione questo aspetto: però la brillantezza e la scioltezza di altre tue prove (con le quali è inevitabile fare il paragone) stavolta non l’ho rintracciata.
Si galleggia purtroppo fra le posizioni di retrovia.

La mia valutazione è 7,25.

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Stendhal

Messaggio#13 » giovedì 30 marzo 2023, 9:11

Dash J. Benton ha scritto:Ciao Polly!
Qui i miei commenti!
Il racconto mi sembra ben scritto e riesce a provocare emozioni. Il tema è centrato, con la metamorfosi immaginata (ma non troppo, visto il finale) dal protagonista. Il crescendo di emozioni della crisi di panico/Stendhal è accattivante.
Non sappiamo nulla del protagonista, forse avremmo più empatia per lui se ne conoscessimo qualche dettaglio in più, o un po’ di background per capire perché reagisce così (o perché l’angelo se la prende proprio con lui). Una mancanza che fa sì, a mio modesto avviso, che il racconto si legga bene ma che non rimanga nella memoria lunga. Poi certo, il limite di caratteri è tiranno. Ho apprezzato la critica alla nostra società espressa dalla frase “ sono vivo e sono diventato meno interessante”.

Ho scommesso molto su quella frase, grazie di averla notata. :)
Con 3k, di solito mi concentro su una scena, a meno di non voler fare del “raccontato”. gioco forza da qualche parte devo tagliare. in questo caso il background. Ho scelto la
sindrome di Standhal proprio perché può capitare a chiunque, anche se predilige maschi con una buona cultura.
Polly

Avatar utente
Polly Russell
Messaggi: 812

Re: Stendhal

Messaggio#14 » giovedì 30 marzo 2023, 9:20

christianfloris ha scritto:Rispetto ad altre tue prove che ho avuto modo di leggere e apprezzare in passato, questo è un lavoro che mi sembra inferiore alle attese. Certamente la “voce” è la tua, riconoscibile, ben modulata, ma il racconto in sé presenta diverse pecche.
L’incipit ti butta dentro in fretta. Forse troppo in fretta, manca un minimo di contestualizzazione per far comprendere che ci troviamo dentro una galleria d’arte o uno spazio simile. L’informazione su Catia che dà buca, alla fin dei conti, è irrilevante per far avanzare la narrazione: forse introduce una punta di disappunto nell’animo del protagonista, ma non è un fattore scatenante la sindrome di Stendhal. Meno fluida rispetto ad altre volte anche la descrizione della metamorfosi (tema centrato), registro una leggera ridondanza nella spiegazione delle sensazioni che, invece che aiutare, tende a frenare la lettura (“qualcosa mi schiaccia lo sterno, qualcosa preme”: il concetto è chiaro, ma io ne avrei scelto una. Oppure: “e lo trattengono, gli impediscono di librarsi”: sono due azioni diverse, ma se si prova a leggere tutto il periodo a voce alta si tende a inciampare). La cesura tra le due sequenze ci sta per far sentire il salto temporale ma – paradossalmente – è soltanto adesso che finalmente s’intuisce l’ambientazione (e per di più in modo indiretto): dal fatto che una guardia giurata presta soccorso al protagonista (e perciò siamo dentro un edificio sorvegliato, un museo o comunque uno spazio chiuso). Anche il dialogo tra la stessa guardia giurata e il protagonista è un po’ troppo infarcito di didascalie che tendono a frammentare il corso del racconto. Buono il colpo di scena, anche se sa di già visto: forse in qualche scena di film thriller con venature paranormali.
Il mestiere non manca, non è in discussione questo aspetto: però la brillantezza e la scioltezza di altre tue prove (con le quali è inevitabile fare il paragone) stavolta non l’ho rintracciata.
Si galleggia purtroppo fra le posizioni di retrovia.

La mia valutazione è 7,25.

Ciao Christian, grazie del commento.
Mmm… Mi dici che l’incipit non è contestualizzato è che la battuta su Catia non serve. però l’informazione di Catia che dà buca e lo molla da solo alla mostra, serve proprio a contestualizzare che è solo ed è a una mostra d’arte. Ed è la prima frase del racconto per cui non capisco come tu possa collocare il protagonista in una galleria solo alla fine. poi sul resto ho poco da recriminare, ma su questo punto proprio non ho capito la tua posizione. :)
Alla prossima, kiz!
Polly

Avatar utente
christianfloris
Messaggi: 164

Re: Stendhal

Messaggio#15 » giovedì 30 marzo 2023, 12:23

Sì sì, infatti non puntualizzavo sul fatto che si trovasse a una mostra: questo viene detto in modo esplicito. Ma non si comprende se lo spazio in cui si trova è all'aperto o al chiuso (e quindi se siamo in un museo o in una galleria d'arte, la scelta più convenzionale, o se si tratta di un vernissage all'aperto, che può starci ugualmente e si usa fare talvolta proprio all'inaugurazione di un'esposizione).

Buona gara.

Avatar utente
Andrea76
Messaggi: 322

Re: Stendhal

Messaggio#16 » giovedì 30 marzo 2023, 19:14

Un bel pezzo in cui la tecnica di scrittura fa il suo dovere nel senso che fa arrivare emozioni al lettore. Funziona l’idea di alternare i dettagli dei disegni con i sintomi sempre più invasivi provati dal protagonista. Funziona perché immerge completamente il lettore nel personaggio. Molto buona anche la chiusura con il richiamo circolare all’incipit.

Avatar utente
AndreaCrevola
Messaggi: 170

Re: Stendhal

Messaggio#17 » giovedì 30 marzo 2023, 19:54

Ciao Polly, piacere di averti letto.
A me il racconto è piaciuto per come è scritto e per come viene affrontata la progressione del malessere / allucinazione della / del protagonista (non ho capito bene il sesso… anche se ho dato per scontato fosse una donna). Il tema mi sembra centrato.
Critiche costruttive: mi sembra accada poco… non è necessariamente un male dal mio punto di vista, tuttavia il 70% del testo è una descrizione di come il personaggio si sente e il tutto si risolve col fatto che viene accompagnato all’uscita. La presenza della piuma in tasca è un po’ gratuita, a mio avviso.
“un’ala” ;-)

Avatar utente
Rick Faith
Messaggi: 228

Re: Stendhal

Messaggio#18 » giovedì 30 marzo 2023, 20:16

Ciao Polly, finalmente riesco a commentarti.
Una prova veramente solida. Ormai hai maturato uno stile riconoscibile, consapevole, sicuro, e ci associ spesso interpretazioni non scontate. Usare le allucinazioni della sindrome di Stendhal in questo modo è una bella trovata. Per il resto che dire, ti fai leggere con piacere anche quando non ci scappa il morto!
L'unica cosa che io personalmente avrei visto bene è un pensiero in più sul finale, quando un protagonista mostra di aver interiorizzato qualcosa dall'esperienza avuta c'è sempre un po' di soddisfazione extra. Buona prova comunque!

Alla prossima e buona Moscabianca edition

Torna a “172° All Time - Moscabianca Edition - la 7° della Decima Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 3 ospiti