Il fumo.

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 marzo con un tema di MOSCABIANCA EDIZIONI e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto!
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Domenico
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Il fumo.

Messaggio#1 » lunedì 20 marzo 2023, 23:49

Calma, respira, non sta succedendo davvero. Il petto sbatte, ci metto le mani sopra, assecondo il respiro e apro gli occhi.
Buio.
Allargo le braccia, sbattono contro qualcosa di duro, fa male. Porto le mani al viso, tasto gli occhi, la bocca, giro il capo, respiro ma mi torna in gola. Ma dove sono?
Rovisto nelle tasche, afferro l’accendino, lo porto al petto, abbasso il pollice sulla rotellina, si accende.
È una bara.
Sbatto i pugni contro le pareti di legno. Urlo. Nessuna risposta.
Calmati. Chiudo gli occhi.
Sono al mare, sono di nuovo bambina. Mordo una fetta di cocomero, lo assaporo. Come è dolce. Il sole è forte, mi porto una mano sugli occhi. I capelli si muovono con il vento che porta il profumo di mia madre.
Adesso funziona, è come le altre volte.
Sbatto le palpebre. Sono in camera mia, seduta sul letto, accanto a me c’è papà. Lo fisso, l’odore di marlboro arriva dolce e inebriante. Ha ancora i vestiti da lavoro.
Alza una mano e mi accarezza la guancia. È ruvida, callosa, ma quanto mi manca? «Maria, basta, per favore. Perché ci fai questo?» Una lacrima come un taglierino che gli taglia il viso.
«Papà, posso smettere, non c’è problema.» Appoggi la testa tra le mie braccia, la accarezzo. I capelli ormai sale e pepe. Non vi ho mai ringraziato.
Non ci siamo.
Voglio tornare nei miei viaggi di sempre.
Qualcosa mi preme sul petto. È pesante, fatico a respirare.
Urlo, ma l’unico suono è un sibilo sottile, sono di nuovo nella bara. Ma adesso qualcosa è con me.
Due occhi cremisi mi fissano. È fatto di fumo, è solo un’ombra. Non è reale, è solo nella mia testa.
«Sono reale quanto i buchi che hai nelle braccia.» Allunga quella che potrebbe essere una mano e mi sposta i capelli dietro un orecchio.
È su di me, mi schiaccia e non posso muovermi.
«Stavolta, è l’ultima. Ma voglio farti un regalo.»
Mi accarezza le labbra. Mi infila due dita in bocca e me la allarga.
«Hai straziato tutte le persone che ti vogliono bene, troppe volte hai fatto finta di capire. Sei stata brava»
Sgrano gli occhi, lo fisso. Si sta condensando in un’unica nuvola e mi entra in gola.
È dentro di me. Non ha fatto male. È come un boccone troppo grande, è dolce.
Non sono persa, sono ancora me stessa. Era solo l’ennesimo trip. Quel deficiente chissà con cosa l’ha tagliata, stavolta. Non ci andrò più da lui.
Ma perché è ancora buio?
«Zitto Andrea, il laccio lo devi tirare bene, stringi!»
La voce è vicina, mi arriva ovattata.
«Aspetta Enzo, ci sono.»
«Andrea, dai, con questa, la botta arriva subito.»
Ma che sta succedendo?
«Enzo, eccola!»
Un bagliore mi acceca. Svanisce in un attimo, sbatto le palpebre. Una cameretta come tante. I due ragazzi sono distesi sul letto. Mi fissano entrambi con gli occhi spalancati, uno dei due apre la bocca in una smorfia di orrore. Mi avvicino. Non sento il rumore dei miei passi. Alzo una mano al viso: è fumo.
«Non farci del male.»
Sta tremando. Il viso bianco come un lenzuolo di lino.
Gli sono accanto. Avvicino la bocca al suo orecchio «Non avere paura. Io porto la libertà.»


„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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antico
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Re: Il fumo.

Messaggio#2 » lunedì 20 marzo 2023, 23:53

Ciao Domenico! Caratteri e tempo ok, buona MOSCABIANCA EDITION!

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Domenico
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Re: Il fumo.

Messaggio#3 » lunedì 20 marzo 2023, 23:56

antico ha scritto:Ciao Domenico! Caratteri e tempo ok, buona MOSCABIANCA EDITION!


Grazie mille Antico!
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

alexandra.fischer
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Re: Il fumo.

Messaggio#4 » martedì 21 marzo 2023, 14:00

Il fumo di Domenico Foglia. Tema centrato. Storia particolarissima di una ragazza tossicodipendente che si ritrova chiusa in una bara, e ricorda l’estate al mare da bambina con tanto di gusto di cocomero e l’adolescenza, con il padre che le chiede disperato come mai è caduta nel vizio: lo rendi molto bene con le mani callose. Come pure la scena dei due ragazzi che hanno lo stesso vizio di lei, il realismo laccio emostatico, siringhe e droga pesante è da brividi. Come lo è la visita del Vizio nella bara di lei, per l’ultimo trip. Il finale è altrettanto spaventoso, con lei che compare nella stanza dei due giovani asserendo di portare la libertà.
Attenzione:
Il petto palpita
Appoggia la testa fra le mie braccia, la accarezzo.

Dash J. Benton
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Re: Il fumo.

Messaggio#5 » martedì 21 marzo 2023, 22:21

Ciao Domenico!

Ho trovato il racconto un po’ difficile da seguire, ma d’altra parte capisco che sia una confusione voluta, che rappresenta l’alternarsi di viaggi dovuti alla droga e di scene di vita reale. E fin qui tutto bene. Sono però rimasto interdetto dalla trasmutazione: la protagonista si droga tanto da diventare lei stessa la droga? O forse la morte? Ho trovato il salto dall’onirico dovuto alla droga ma ben ancorato nella realtà al fantastico (trasformazione reale della protagonista) un po’ forzato.

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Fagiolo17
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Re: Il fumo.

Messaggio#6 » giovedì 23 marzo 2023, 14:06

Ciao Domenico,
mi dispiace ma non sono riuscito a capire il tuo racconto. abbiamo un protagonista sotto effetto di droghe che si immagina in altri luoghi, nella bara, nei suoi ricordi coi genitori... e ci viene mostrata una persona che è alle prese con la droga da tempo. poi a un certo punto ha un incontro con questo Fumo e diventa egli stesso Fumo (credo).
e qui ho creduto che fosse davvero in una bara e fosse morto.
poi c'è la frase che mi ha confuso di più: Non sono persa, sono ancora me stessa. Era solo l’ennesimo trip. Quel deficiente chissà con cosa l’ha tagliata, stavolta. Non ci andrò più da lui.
e poi da lì si ritrova chissà dove, nel trip di qualcun altro forse? o nella stanza dove già era mentre si faceva con altra gente? non saprei, è qui che mi perdo e da lì in poi è tutto molto fumoso.
capisco il tentativo di essere nebulosi, ma purtroppo mi sono perso e non sono riuscito a capire che cosa stesse succedendo e questo ha penalizzato la fruizione del racconto. mi spiace.

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Domenico
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Re: Il fumo.

Messaggio#7 » giovedì 23 marzo 2023, 21:13

alexandra.fischer ha scritto:Il fumo di Domenico Foglia. Tema centrato. Storia particolarissima di una ragazza tossicodipendente che si ritrova chiusa in una bara, e ricorda l’estate al mare da bambina con tanto di gusto di cocomero e l’adolescenza, con il padre che le chiede disperato come mai è caduta nel vizio: lo rendi molto bene con le mani callose. Come pure la scena dei due ragazzi che hanno lo stesso vizio di lei, il realismo laccio emostatico, siringhe e droga pesante è da brividi. Come lo è la visita del Vizio nella bara di lei, per l’ultimo trip. Il finale è altrettanto spaventoso, con lei che compare nella stanza dei due giovani asserendo di portare la libertà.
Attenzione:
Il petto palpita
Appoggia la testa fra le mie braccia, la accarezzo.


ciao Alexandra,
grazie mille per le belle parole!
Mi fa piacere che ti sia piaciuto.
Per gli errori grammaticali, purtroppo la stanchezza gioca brutti scherzi.

ciao
Dom
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Domenico
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Re: Il fumo.

Messaggio#8 » giovedì 23 marzo 2023, 21:33

Dash J. Benton ha scritto:Ciao Domenico!

Ho trovato il racconto un po’ difficile da seguire, ma d’altra parte capisco che sia una confusione voluta, che rappresenta l’alternarsi di viaggi dovuti alla droga e di scene di vita reale. E fin qui tutto bene. Sono però rimasto interdetto dalla trasmutazione: la protagonista si droga tanto da diventare lei stessa la droga? O forse la morte? Ho trovato il salto dall’onirico dovuto alla droga ma ben ancorato nella realtà al fantastico (trasformazione reale della protagonista) un po’ forzato.


ciao Dash,
grazie per aver letto e commentato il mio racconto. Mi dispiace non sia arrivato chiaro il senso del racconto ma provo a darti una risposta esaustiva.
Il fumo rappresenta il limite del vizio, quel limite oltre il quale la protagonista si perde. Rappresenta un po' il 'guardiano della soglia', solo che Maria, quando lo affronta, ne esce sconfitta. In questo caso specifico potrebbe avvicinarsi ad una overdose finita male.
Quello che diventa è parte dei demoni della dipendenza. Varca la soglia dal mondo reale all'irreale.
Spero di averti spiegato un po' meglio quello che volevo trasmette.

ciao
Dom
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Domenico
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Re: Il fumo.

Messaggio#9 » giovedì 23 marzo 2023, 21:38

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Domenico,
mi dispiace ma non sono riuscito a capire il tuo racconto. abbiamo un protagonista sotto effetto di droghe che si immagina in altri luoghi, nella bara, nei suoi ricordi coi genitori... e ci viene mostrata una persona che è alle prese con la droga da tempo. poi a un certo punto ha un incontro con questo Fumo e diventa egli stesso Fumo (credo).
e qui ho creduto che fosse davvero in una bara e fosse morto.
poi c'è la frase che mi ha confuso di più: Non sono persa, sono ancora me stessa. Era solo l’ennesimo trip. Quel deficiente chissà con cosa l’ha tagliata, stavolta. Non ci andrò più da lui.
e poi da lì si ritrova chissà dove, nel trip di qualcun altro forse? o nella stanza dove già era mentre si faceva con altra gente? non saprei, è qui che mi perdo e da lì in poi è tutto molto fumoso.
capisco il tentativo di essere nebulosi, ma purtroppo mi sono perso e non sono riuscito a capire che cosa stesse succedendo e questo ha penalizzato la fruizione del racconto. mi spiace.


ciao Luca,
grazie mille per aver letto il mio racconto!
Ho voluto un po' sperimentare. Di solito i miei racconti sono molto più lineari... :-)
Volevo (forse in questo caso è più oppurtuno dire : 'avrei voluto') dare un movimento calendoscopico al racconto.
Posso dirti che tutto, tranne la scena finale, è solo nella sua testa: La bara; i ricordi; il fumo.
Dispiace anche a me di non aver reso semplice la lettura. Sarà per il prossimo contest.

grazie
ciao
Dom
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Cinzia Fabretti
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Re: Il fumo.

Messaggio#10 » venerdì 24 marzo 2023, 13:46

Il fumo di Domenico Foglia. Tema centrato.
Premetto che sono una persona impressionabile (!). Subito, nella prima scena, ho sofferto di claustrofobia. La capacità di rendere l’ambiente è ottima, e ho ripreso a respirare nella speranza che fosse solo un incubo ricorrente, di quelli in cui ti rendi conto che stai sognando senza riuscire a svegliarti. Poi ho capito che si trattava di droga, ho seguito i ricordi col padre, poi… la parte finale mi ha spiazzato. Era davvero in una bara? Era morta e il risveglio è piuttosto l’ingresso in una dimensione diversa? In cui ha un ruolo determinato dalle sue scelte in vita? Non trovo certezze, e in definitiva questo è il solo motivo per cui non premio di più il racconto, scritto in maniera apprezzabilissima, assai vivida, da brividi.

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GiulianoCannoletta
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Re: Il fumo.

Messaggio#11 » venerdì 24 marzo 2023, 18:36

Ciao Domenico, piacere di averti letto.
Un racconto con un coefficiente di difficoltà bello alto, nel punto di vista di una ragazza in overdose.
Per me, per buona parte del racconto te la sei cavata più che egregiamente, un frenetico mosaico di immagini filtrate dal pensiero della protagonista, che riescono insieme a spiazzarci e darci informazioni importanti. Qualche passaggio un po' più confuso, ma nella normalità di un racconto scritto in poco tempo.
Mi ha convinto meno il finale, dove il viaggio onirico pare diventare metamorfosi reale senza una semina convincente. Lo stesso fumo arriva solo nel finale e dal testo non si capisce bene cosa sia.
Se avessi voglia di rimetterci mano, potresti pensare di inserire il fumo già dalle prime scene, come un'ossessione sempre presente, utilizzandolo per calcare degli aspetti del carattere che poi si rispecchieranno nella dipendenza.
Ad esempio, la stessa scena di lei bambina al mare può essere usata per introdurre l'elemento della "voracità" (lei che vuole continuare a mangiare anguria e la mamma che le dice che ne ha già mangiata troppa) e il personaggio del fumo, per poi svilupparlo sul versante droga in altri flash successivi.
Spero che si sia capito cosa volevo dire, comunque era una semplice suggestione che mi è venuta in mente rileggendo il tuo racconto.
A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Domenico
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Re: Il fumo.

Messaggio#12 » venerdì 24 marzo 2023, 22:51

Cinzia Fabretti ha scritto:Il fumo di Domenico Foglia. Tema centrato.
Premetto che sono una persona impressionabile (!). Subito, nella prima scena, ho sofferto di claustrofobia. La capacità di rendere l’ambiente è ottima, e ho ripreso a respirare nella speranza che fosse solo un incubo ricorrente, di quelli in cui ti rendi conto che stai sognando senza riuscire a svegliarti. Poi ho capito che si trattava di droga, ho seguito i ricordi col padre, poi… la parte finale mi ha spiazzato. Era davvero in una bara? Era morta e il risveglio è piuttosto l’ingresso in una dimensione diversa? In cui ha un ruolo determinato dalle sue scelte in vita? Non trovo certezze, e in definitiva questo è il solo motivo per cui non premio di più il racconto, scritto in maniera apprezzabilissima, assai vivida, da brividi.



Ciao Cinzia,
grazie mille per aver letto e commentato il mio racconto.
Mi fa piacere che le emozioni della protagonista ti siano arrivate tutte, sicuramente un po' meno la confusione sui punti che menzioni. In realtà anche quest'ultimi dovevano rispecchiare ciò che prova Maria. Però capisco che senza dei punti fermi o delle ancore il lettore si sente smarrito. E questo non va bene.
Proverò a migliorare nelle prossime edition.

grazie
ciao
Dom
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Domenico
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Re: Il fumo.

Messaggio#13 » venerdì 24 marzo 2023, 22:58

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Domenico, piacere di averti letto.
Un racconto con un coefficiente di difficoltà bello alto, nel punto di vista di una ragazza in overdose.
Per me, per buona parte del racconto te la sei cavata più che egregiamente, un frenetico mosaico di immagini filtrate dal pensiero della protagonista, che riescono insieme a spiazzarci e darci informazioni importanti. Qualche passaggio un po' più confuso, ma nella normalità di un racconto scritto in poco tempo.
Mi ha convinto meno il finale, dove il viaggio onirico pare diventare metamorfosi reale senza una semina convincente. Lo stesso fumo arriva solo nel finale e dal testo non si capisce bene cosa sia.
Se avessi voglia di rimetterci mano, potresti pensare di inserire il fumo già dalle prime scene, come un'ossessione sempre presente, utilizzandolo per calcare degli aspetti del carattere che poi si rispecchieranno nella dipendenza.
Ad esempio, la stessa scena di lei bambina al mare può essere usata per introdurre l'elemento della "voracità" (lei che vuole continuare a mangiare anguria e la mamma che le dice che ne ha già mangiata troppa) e il personaggio del fumo, per poi svilupparlo sul versante droga in altri flash successivi.
Spero che si sia capito cosa volevo dire, comunque era una semplice suggestione che mi è venuta in mente rileggendo il tuo racconto.
A rileggerci presto!
Giuliano


Ciao Giuliano,
ricevere questo commento da te mi fa molto piacere. Vero, ho alzato probabilmente tanto la posta in gioco :-)
Questo tipo di racconti non è sicuramente nella mia confort zone ma volevo sperimentare. E se per te qualcosa di buono c'è, sono contento.
Grazie per il consiglio, sicuramente lo seguirò. Modifico il racconto e post edition lo inserisco nel laboratorio.

Ciao
Dom
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christianfloris
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Re: Il fumo.

Messaggio#14 » mercoledì 29 marzo 2023, 11:54

Bello. Un viaggio attraverso le distorsioni di percezione che la droga pesante provoca in chi la assume. Nonostante il forte rischio di avvitarsi in un soliloquio prevalentemente interiore, i dialoghi ci ancorano per quanto possibile alla realtà devastata e devastante. Un flash col padre in lacrime (chissà risalente a quanto), un trip collettivo con altri tossicodipendenti, frammenti di dettagli con la mente del tutto disorientata nel tempo. Racconto che non ha un apice ma, come già detto per un altro caso, non è il punto centrale della questione. C’era la concreta possibilità che tra ricordi, neuroni bruciati dall’eroina, crisi di astinenza e parti di scene reali innestate dove non si sa, il racconto si smarrisse in un labirinto inestricabile. Invece la cosa buona è che funziona e che mette anche a disagio, in modo claustrofobico e fastidioso.
Hai anche tentato di descrivere la sensazione che dà l’eroina (“un bagliore mi acceca”), quando arriva ai centri nervosi. Non ti metto sul podio perché qualche altra prova mi ha impressionato più della tua, ma ciò non toglie che si tratti di un lavoro ben fatto. Senza l’utilizzo di effetti speciali o diavolerie moderne.

La mia valutazione è 8,75

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Domenico
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Re: Il fumo.

Messaggio#15 » mercoledì 29 marzo 2023, 17:51

christianfloris ha scritto:Bello. Un viaggio attraverso le distorsioni di percezione che la droga pesante provoca in chi la assume. Nonostante il forte rischio di avvitarsi in un soliloquio prevalentemente interiore, i dialoghi ci ancorano per quanto possibile alla realtà devastata e devastante. Un flash col padre in lacrime (chissà risalente a quanto), un trip collettivo con altri tossicodipendenti, frammenti di dettagli con la mente del tutto disorientata nel tempo. Racconto che non ha un apice ma, come già detto per un altro caso, non è il punto centrale della questione. C’era la concreta possibilità che tra ricordi, neuroni bruciati dall’eroina, crisi di astinenza e parti di scene reali innestate dove non si sa, il racconto si smarrisse in un labirinto inestricabile. Invece la cosa buona è che funziona e che mette anche a disagio, in modo claustrofobico e fastidioso.
Hai anche tentato di descrivere la sensazione che dà l’eroina (“un bagliore mi acceca”), quando arriva ai centri nervosi. Non ti metto sul podio perché qualche altra prova mi ha impressionato più della tua, ma ciò non toglie che si tratti di un lavoro ben fatto. Senza l’utilizzo di effetti speciali o diavolerie moderne.

La mia valutazione è 8,75


Ciao Christian,
grazie per le belle parole! Mi fa molto piacere che il racconto ti sia piaciuto tanto da darmi un voto così alto!
sono contento.
grazie ancora.

buona edition!
ciao
Domenico
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Rick Faith
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Re: Il fumo.

Messaggio#16 » giovedì 30 marzo 2023, 0:15

Ciao Domenico, ben ritrovato!
Racconto un bel po' spregiudicato, per tema e struttura scelta. Mi piace come hai inserito molti elementi sensoriali differenti ad accompagnare i ricordi, la parte iniziale è molto coinvolgente e quelle con i genitori sono particolarmente riuscite.
Credo che dai commenti tu abbia sperimentato le difficoltà e i dolori di scegliere un punto di vista non lucido. È davvero difficilissimo bilanciare la necessità di rendere a parole la confusione di sentimenti e percezioni, ma al tempo stesso di rendere tutto ciò un pezzo di narrativa pienamente efficace. Da questo punto di vista, secondo me, qui ci hai messo qualche carattere di troppo a dare le giuste coordinate. Personalmente sono rimasto sospeso fino al dialogo con il papà, quando ho fiutato dove stavi andando a parare, e penso avrebbe giovato all'esperienza di prima lettura qualche appiglio all'inizio che aiutasse a creare aspettative o dubbi. In ogni caso un buon tentativo, i racconti così brevi si prestano un sacco a testare i propri limiti, provare cose diverse dal solito, uscire dalla zona di comfort. Appoggio completamente la voglia di sperimentare, è il posto giusto.

Buona edition e alla prossima :)

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Domenico
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Re: Il fumo.

Messaggio#17 » giovedì 30 marzo 2023, 12:05

Rick Faith ha scritto:Ciao Domenico, ben ritrovato!
Racconto un bel po' spregiudicato, per tema e struttura scelta. Mi piace come hai inserito molti elementi sensoriali differenti ad accompagnare i ricordi, la parte iniziale è molto coinvolgente e quelle con i genitori sono particolarmente riuscite.
Credo che dai commenti tu abbia sperimentato le difficoltà e i dolori di scegliere un punto di vista non lucido. È davvero difficilissimo bilanciare la necessità di rendere a parole la confusione di sentimenti e percezioni, ma al tempo stesso di rendere tutto ciò un pezzo di narrativa pienamente efficace. Da questo punto di vista, secondo me, qui ci hai messo qualche carattere di troppo a dare le giuste coordinate. Personalmente sono rimasto sospeso fino al dialogo con il papà, quando ho fiutato dove stavi andando a parare, e penso avrebbe giovato all'esperienza di prima lettura qualche appiglio all'inizio che aiutasse a creare aspettative o dubbi. In ogni caso un buon tentativo, i racconti così brevi si prestano un sacco a testare i propri limiti, provare cose diverse dal solito, uscire dalla zona di comfort. Appoggio completamente la voglia di sperimentare, è il posto giusto.

Buona edition e alla prossima :)


Ciao Rick,
grazie per aver letto e commentato il mio racconto.
Ho voluto un po' sperimentare stavolta, e quindi giustamente mi becco oneri ed onori :-)
Mi fa piacere che c'hai trovato qualcosa di buono, la prossima volta proverò a seguire i tuoi consigli.

Buona edition Rick!

ciao
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Re: Il fumo.

Messaggio#18 » giovedì 30 marzo 2023, 19:52

Ciao Domenico, piacere d’averti letto.
Il racconto per me è positivo. Il tema c’è e mi è piaciuta soprattutto la parte iniziale, dove la protagonista passa da uno scenario di allucinazione mentale all’altro per effetto della droga. La seconda parte, invece, la trovo di qualità inferiore, come se (perdonami se interpreto le tue intenzioni) volessi andare per forza a parare in un colpo di scena soprannaturale. Ci sta, ovvio, ma l’ho trovato forzato e affrettato. Forse, per migliorarlo, spiegherei meglio cosa accade nel momento in cui la protagonista si trasforma: ho riletto un paio di volte per capire (può essere un mio limite, ovvio), ma è giusto segnalarlo.
“Una lacrima come un taglierino che gli taglia il viso.” lo trovo sgraziato. Cambierei il verbo.

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Re: Il fumo.

Messaggio#19 » giovedì 30 marzo 2023, 20:19

Il racconto è scritto così bene che si riesce, almeno da parte di mia, ad andare oltre gli aspetti nebulosi della storia. La scrittura è vivida e produce sensazioni a pelle, almeno per quanto mi riguarda, Rimane una sensazione d’incompiuto, è vero, come in un viaggio – appunto – in cui non si capisce bene né dove né quando si valica il reale per entrare nell’irreale. Però, a mio avviso, questa impalpabilità degli eventi non infastidisce, ma affascina.

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Re: Il fumo.

Messaggio#20 » giovedì 30 marzo 2023, 22:29

AndreaCrevola ha scritto:Ciao Domenico, piacere d’averti letto.
Il racconto per me è positivo. Il tema c’è e mi è piaciuta soprattutto la parte iniziale, dove la protagonista passa da uno scenario di allucinazione mentale all’altro per effetto della droga. La seconda parte, invece, la trovo di qualità inferiore, come se (perdonami se interpreto le tue intenzioni) volessi andare per forza a parare in un colpo di scena soprannaturale. Ci sta, ovvio, ma l’ho trovato forzato e affrettato. Forse, per migliorarlo, spiegherei meglio cosa accade nel momento in cui la protagonista si trasforma: ho riletto un paio di volte per capire (può essere un mio limite, ovvio), ma è giusto segnalarlo.
“Una lacrima come un taglierino che gli taglia il viso.” lo trovo sgraziato. Cambierei il verbo.


Ciao Andrea,
grazie per aver letto e commentato il mio racconto.
Mi fa piacere che in parte ti sia piaciuto. Il fatto che tu l'abbia letto un paio di volte per capirlo è sicuramente un mio errore.
Non ho dato sufficienti appigli al lettore per rendere il racconto più fruibile.
Sicuramente lo riscriverò seguendo anche il tuo consiglio.
grazie ancora

Buona edition
Dom
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Re: Il fumo.

Messaggio#21 » giovedì 30 marzo 2023, 22:31

Andrea76 ha scritto:Il racconto è scritto così bene che si riesce, almeno da parte di mia, ad andare oltre gli aspetti nebulosi della storia. La scrittura è vivida e produce sensazioni a pelle, almeno per quanto mi riguarda, Rimane una sensazione d’incompiuto, è vero, come in un viaggio – appunto – in cui non si capisce bene né dove né quando si valica il reale per entrare nell’irreale. Però, a mio avviso, questa impalpabilità degli eventi non infastidisce, ma affascina.


Ciao Andrea,
sono molto contento che il racconto ti sia piaciuto!
Il tuo commento rispecchia proprio in pieno le mie intenzioni.

grazie

Buona edition!
ciao
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Re: Il fumo.

Messaggio#22 » sabato 1 aprile 2023, 18:44

Ciao Domenico! L'odore di Malboro dolce? A parte questo del racconto non ho capito nulla. Stilisticamente si segue, forse qualche salto di paragrafo o qualche spazio tra i differenti "viaggi" avrebbero aiutato ancora. Un testo come questo richiede pazienza al lettore fino alla fine dove, spera, capirà tutto. Ma qui non accade: la tua spiegazione è troppo complessa e soggettiva perché qualcuno la possa raggiungere da ciò che mostri nel testo. Quindi il lettore che, arrivato in fondo senza appigli, non riceve un'epifania che restituisca un quadro coerente di ciò che ha letto, si sente frustrato. Brutta sensazione. Peccato perché la tecnica e le idee suggerivano qualcosa di interessante, ma sai come va: qualche volta non funziona tutto come vorremmo.
Pollice attorno alle quattro e mezza!

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Domenico
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Re: Il fumo.

Messaggio#23 » lunedì 3 aprile 2023, 11:07

L'inquisitore ha scritto:Ciao Domenico! L'odore di Malboro dolce? A parte questo del racconto non ho capito nulla. Stilisticamente si segue, forse qualche salto di paragrafo o qualche spazio tra i differenti "viaggi" avrebbero aiutato ancora. Un testo come questo richiede pazienza al lettore fino alla fine dove, spera, capirà tutto. Ma qui non accade: la tua spiegazione è troppo complessa e soggettiva perché qualcuno la possa raggiungere da ciò che mostri nel testo. Quindi il lettore che, arrivato in fondo senza appigli, non riceve un'epifania che restituisca un quadro coerente di ciò che ha letto, si sente frustrato. Brutta sensazione. Peccato perché la tecnica e le idee suggerivano qualcosa di interessante, ma sai come va: qualche volta non funziona tutto come vorremmo.
Pollice attorno alle quattro e mezza!


Ciao Inquisitore!
grazie mille per l'analisi dettagliata. Sicuramente farò tesoro dei tuoi consigli per il futuro.
Per la parte sulle Marloboro, l'odore viene percepito come 'dolce' perchè a lei piace.
Ma come mi hai scritto, anche questa è una sensazione molto soggettiva.
Spero di fare meglio nelle prossime edition.

ciao
Dom
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