Esuvia
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Esuvia
L'orologio che ho sulla scrivania segna le ventuno, io gli sto di fronte come se qualcosa dovesse succedere. È un bell'oggetto fatto di cristallo e acciaio, me lo hanno regalato il giorno in cui sono diventato socio dello studio. È un pó di tempo che lo guardo aspettandomi qualcosa, soprattutto le sere in cui rimango a lavoro fuori orario. Una volta li chiamavo straordinari, ma adesso la baracca è anche la mia,quindi è normale amministrazione. L'orologio si specchia sulla scrivania in gres grigio, la superficie è così lucida da sembrare bagnata. Le ventuno sono passate da due minuti, ma non è successo nulla, stasera come ieri e come ogni altra volta. Vorrei stropicciarmi la faccia, ma le braccia mi pesano e sono strette nella mia maledettissima camicia cucita in sartoria, qualcosa che doveva starmi su misura ma che invece mi comprime. Le camicie comprate al discount erano effettivamente più comode, o forse ero ionad essere diverso. Voglio fumare e sono solo, potrei accedermi una sigaretta e godermela al chiuso, ma il pacchetto rimane schiacciato nella tasca destra dei pantaloni, mi fa addirittura male ma non ho voglia di alzarmi. Non ho neppure la forza di fumare, se n'è svanito anche l'ultimo grammo di forza che ho dentro, vorrei dire che è un brutto periodo se tre anni non fossero tanti per definirli un periodo.
Il mio corpo sembra diventato un esuvia, la sostanza se n'è andata per lasciare la carcassa che la ricopriva. Questa riflessione mi fa arrabbiare, sono le ventuno e dieci, mi alzo senza spegnere il pc e salgo all'ultimo piano per fumare. Il naso mi prude una volta in ascensore, maledetti disinfettanti e maledetti quelli che li passano. L'interno dell'ascensore brilla accecandomi con il suo riverbero giallo, più penso a questa mania di disinfettare tutto ogni sera e più mi sembra di essere circondato da deficienti. Il terrazzo è all'ultimo dei trenta piani, l'ascensore impiega una manciata di secondi per arrivarci. La città è già illuminata, ricordo che la prima volta che la vidi da quassù mi tolse il fiato per la meraviglia mentre adesso, dopo dieci anni, mi sembra tutto patetico. Mi avvicino al parapetto, tira un pó di vento e penso che forse dovrò tornare dentro per accendermi la sigaretta, ma poi guardo la ringhiera e noto che su un'enorme ragnatela sono bloccate alcune farfalle morte. Quello che rimane di loro penzola dai fili appena visibili, mi abbasso per cercare il ragno ma non lo trovo. Accovacciato con lo sguardo fisso sulle farfalle accendo la sigaretta e penso a tutti i cambiamenti, alle evoluzioni e alle metamorfosi stroncate della vita, mentre la città sullo sfondo brilla insignificante
Il mio corpo sembra diventato un esuvia, la sostanza se n'è andata per lasciare la carcassa che la ricopriva. Questa riflessione mi fa arrabbiare, sono le ventuno e dieci, mi alzo senza spegnere il pc e salgo all'ultimo piano per fumare. Il naso mi prude una volta in ascensore, maledetti disinfettanti e maledetti quelli che li passano. L'interno dell'ascensore brilla accecandomi con il suo riverbero giallo, più penso a questa mania di disinfettare tutto ogni sera e più mi sembra di essere circondato da deficienti. Il terrazzo è all'ultimo dei trenta piani, l'ascensore impiega una manciata di secondi per arrivarci. La città è già illuminata, ricordo che la prima volta che la vidi da quassù mi tolse il fiato per la meraviglia mentre adesso, dopo dieci anni, mi sembra tutto patetico. Mi avvicino al parapetto, tira un pó di vento e penso che forse dovrò tornare dentro per accendermi la sigaretta, ma poi guardo la ringhiera e noto che su un'enorme ragnatela sono bloccate alcune farfalle morte. Quello che rimane di loro penzola dai fili appena visibili, mi abbasso per cercare il ragno ma non lo trovo. Accovacciato con lo sguardo fisso sulle farfalle accendo la sigaretta e penso a tutti i cambiamenti, alle evoluzioni e alle metamorfosi stroncate della vita, mentre la città sullo sfondo brilla insignificante
Re: Esuvia
Ciao Giovanni! Caratteri e tempo ok, buona MOSCABIANCA EDITION anche a te!
Re: Esuvia
Sebbene non mi sia dispiaciuta troppo l’interpretazione del tema (che ci sta eccome), storco un po’ il naso di fronte all’esecuzione.
La cura per i particolari ambientali davvero meticolosa cozza con il monologo di flusso di pensiero del POV che se la canta e se la suona; così facendo rimane un guscio trasparente di cui sappiamo tutto il marasma dentro perché ce lo spiattella lui ma che non ci rimane nella mente una volta finita la lettura.
Altri personaggi con cui interagire e azioni meno anonime servono davvero a questo brano.
Occhio alle ripetizioni:
camicia-camicie
fumare-fumare
ascensore-ascensore
La cura per i particolari ambientali davvero meticolosa cozza con il monologo di flusso di pensiero del POV che se la canta e se la suona; così facendo rimane un guscio trasparente di cui sappiamo tutto il marasma dentro perché ce lo spiattella lui ma che non ci rimane nella mente una volta finita la lettura.
Altri personaggi con cui interagire e azioni meno anonime servono davvero a questo brano.
Occhio alle ripetizioni:
camicia-camicie
fumare-fumare
ascensore-ascensore
Re: Esuvia
ciao Giovanni,
hai centrato il tema in modo particolare. Giustamente la metamorfosi può avvenire anche interiormente, non solo fisicamente.
Il flusso di coscienza arriva fluido con un principio, una evoluzione e una fine.
Il racconto è lontano dai miei gusti personali, però non ho fatto fatica a leggerlo.
Un po' di errori, sicuramente dovuti alla tarda ora, ma niente di eccezionale.
In bocca al lupo per l'edition!
alla prossima
ciao
Dom
hai centrato il tema in modo particolare. Giustamente la metamorfosi può avvenire anche interiormente, non solo fisicamente.
Il flusso di coscienza arriva fluido con un principio, una evoluzione e una fine.
Il racconto è lontano dai miei gusti personali, però non ho fatto fatica a leggerlo.
Un po' di errori, sicuramente dovuti alla tarda ora, ma niente di eccezionale.
In bocca al lupo per l'edition!
alla prossima
ciao
Dom
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“
- Michael Dag
- Messaggi: 428
Re: Esuvia
Primissimo pensiero: un muro di testo così non invoglia la lettura.
La declinazione del tema è interessante.
La metamorfosi fisica l'ho intuita dal fatto che un completo su misura non può stare così scomodo, quindi lui è ingrassato, magari a colpa della vita sedentaria d'ufficio.
Metamorfosi anche interiore, visto che tutto risuona di malinconia e depressione.
È interessante l'idea di metamorfosi in negativo in discesa, modo originale di interpretarla. Anche il parlato del personaggio si presta bene al tutto.
bravo, mi è piaciuto.
e ho anche imparato una parola nuova.
La declinazione del tema è interessante.
La metamorfosi fisica l'ho intuita dal fatto che un completo su misura non può stare così scomodo, quindi lui è ingrassato, magari a colpa della vita sedentaria d'ufficio.
Metamorfosi anche interiore, visto che tutto risuona di malinconia e depressione.
È interessante l'idea di metamorfosi in negativo in discesa, modo originale di interpretarla. Anche il parlato del personaggio si presta bene al tutto.
bravo, mi è piaciuto.
e ho anche imparato una parola nuova.
- SarahSante
- Messaggi: 186
Re: Esuvia
Alla prima lettura ho scorso tutto il resto aspettando che succedesse qualcosa al protagonista che rimane invece immerso fino alla fine in un monologo interiore che constata quanto negli ultimi dieci anni sono cambiate per lui le cose al punto che si sente un esuvia (nemmeno io conoscevo la parola). Alla seconda lettura è andata meglio, ma lo apprezzerei di più come riflessione inziale per un'azione che poi si compie e che avrebbe avuto probabilmente di più caratteri. Bella l'immagine delle farfalle morte bloccate nella ragnatela
- david.callaghan
- Messaggi: 220
Re: Esuvia
Ciao
nonostante abbia apprezzato l'originale declinazione del tema, l'esecuzione non mi è piaciuta proprio.
Sei nuovo da queste parti? Se è cosi ti do un paio di consigli, che spero possano esserti utili.
Non ci sottoporre un muro di testo del genere.
Vai a capo. Spazia.
Lascia che l'occhio riposi e il ritmo cambi, altrimenti la lettura è veramente pesante.
Aggiungi dei pensieri.
Portaci da qualche parte con la storia: se si parte da A, dove si arriva?
Un saluto
nonostante abbia apprezzato l'originale declinazione del tema, l'esecuzione non mi è piaciuta proprio.
Sei nuovo da queste parti? Se è cosi ti do un paio di consigli, che spero possano esserti utili.
Non ci sottoporre un muro di testo del genere.
Vai a capo. Spazia.
Lascia che l'occhio riposi e il ritmo cambi, altrimenti la lettura è veramente pesante.
Aggiungi dei pensieri.
Portaci da qualche parte con la storia: se si parte da A, dove si arriva?
Un saluto
- Polly Russell
- Messaggi: 812
Re: Esuvia
Esuvia di Giovanni Pratesi
Urca, se non fossi stata obbligata, un muro di testo come questo lo avrei saltato a piedi pari, senza nemmeno sapere di cosa tratta. Mi raccomando, per le prossime volte, lasciaci lo spazio per un respiro.
La metamorfosi interiore è molto bella, tra l’altro mi sa che sei uno dei pochissimi ad aver scelto questa declinazione: ottimo.
Il flusso di pensiero è ben gestito, salvo qualche imprecisione e delle eufoniche selvatiche. Basta “camicia sartoriale” risparmi caratteri e in più fai vedere che il pdv sa come si chiama.
buona la percezione nei vari sensi.
Urca, se non fossi stata obbligata, un muro di testo come questo lo avrei saltato a piedi pari, senza nemmeno sapere di cosa tratta. Mi raccomando, per le prossime volte, lasciaci lo spazio per un respiro.
La metamorfosi interiore è molto bella, tra l’altro mi sa che sei uno dei pochissimi ad aver scelto questa declinazione: ottimo.
Il flusso di pensiero è ben gestito, salvo qualche imprecisione e delle eufoniche selvatiche. Basta “camicia sartoriale” risparmi caratteri e in più fai vedere che il pdv sa come si chiama.
buona la percezione nei vari sensi.
Polly
- Andrea Furlan
- Messaggi: 548
Re: Esuvia
Ciao Giovanni,
Devo dire che nella parte iniziale ho fatto fatica ad entrare in questo flusso di coscienza, mi sono un po' inceppato in dettagli che sembrano (e forse sono) poco organici alla storia che vuoi raccontare. Un vero peccato perché invece la seconda parte fa sentire tutta la fatica di vivere del protagonista, che ha combattuto e si è impegnato per qualcosa che ritiene non abbia più molto senso, proprio come l'esuvia abbandonata di un qualsiasi anonimo insetto. Devo dire che mi sono ritrovato in alcune cose che hai scritto, immedesimandomi nel protagonista, quindi per me hai centrato l'obiettivo. Interessante anche come hai centrato il tema in modo indiretto, per una metamorfosi che se capisco bene non è mai avvenuta, con tutti i rimpianti connessi. Racconto solido, purtroppo penalizzato dalla prima parte e dal muro di testo come ti hanno fatto notare altri.
Devo dire che nella parte iniziale ho fatto fatica ad entrare in questo flusso di coscienza, mi sono un po' inceppato in dettagli che sembrano (e forse sono) poco organici alla storia che vuoi raccontare. Un vero peccato perché invece la seconda parte fa sentire tutta la fatica di vivere del protagonista, che ha combattuto e si è impegnato per qualcosa che ritiene non abbia più molto senso, proprio come l'esuvia abbandonata di un qualsiasi anonimo insetto. Devo dire che mi sono ritrovato in alcune cose che hai scritto, immedesimandomi nel protagonista, quindi per me hai centrato l'obiettivo. Interessante anche come hai centrato il tema in modo indiretto, per una metamorfosi che se capisco bene non è mai avvenuta, con tutti i rimpianti connessi. Racconto solido, purtroppo penalizzato dalla prima parte e dal muro di testo come ti hanno fatto notare altri.
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- Messaggi: 244
Re: Esuvia
Buona sera a tutti,
vi ringrazio per i vostri consigli.
Vi chiedo scusa per il muro di parole, ci starò più attento.
Grazie ancora.
vi ringrazio per i vostri consigli.
Vi chiedo scusa per il muro di parole, ci starò più attento.
Grazie ancora.
- SalvatoreStefanelli
- Messaggi: 376
Re: Esuvia
Ciao. Scusa il mio commento veloce.
Il racconto mi ha un po' deluso, troppe descrizioni che distolgono dalla storia del protagonista e dalle sue sensazioni. Il tema mi sembra centrato anche se l'ho visto poco. Il finale non mi ha emozionato come avrebbe dovuto.
Il racconto mi ha un po' deluso, troppe descrizioni che distolgono dalla storia del protagonista e dalle sue sensazioni. Il tema mi sembra centrato anche se l'ho visto poco. Il finale non mi ha emozionato come avrebbe dovuto.
- L'inquisitore
- Messaggi: 196
Re: Esuvia
Ciao Giovanni! Il racconto dà enfasi a questo orologio che mi pare fermo e il racconto spinge sulla noia, il WOT appesantisce ulteriormente la lettura di questa sorta di flusso di coscienza apparentemente immotivato e mi chiedo "per cosa Giovanni ci sta punendo?" Mi aspetto la metamorfosi del protagonista, ma dal discorso della esuvia (che ho dovuto cercare) penso che tu ci stia raccontando di una metamorfosi già avvenuta. Pezzo tecnicamente ben scritto, che soffre di scelte stilistiche non troppo felici, con una trama triste che si piange addosso senza un vero perché. La grigia vita d'ufficio è un argomento troppo abusato per entusiasmare mostrandolo senza guizzi.
Direi un pollice a ore 4!
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