Il mio bambino

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 20 marzo con un tema di MOSCABIANCA EDIZIONI e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto!
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Andrea76
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Il mio bambino

Messaggio#1 » martedì 21 marzo 2023, 0:02

È bello tornare a casa dopo un duro giorno di lavoro. Sul pianerottolo mi accoglie un odore di sedano, vino rosso e carote. Angela deve aver cucinato il polpettone.
Giro le chiavi nella toppa ed entro. Tutto è come speravo: la tavola è apparecchiata, il pavimento è lucido, il gatto è sul divano.
“Sono a casa” faccio due passi e mi affaccio in cucina. Lei sta rosolando la carne a fuoco lento e appena mi vede mi regala un sorriso.
Non le dò il tempo di parlare e le stampo un bacio sulle labbra. “Ho fame” avvicino una mano alla pentola, ma Angela mi dà uno schiaffo sul dorso.
“Ora fila, che tra poco è pronto.”
Scatto sull’attenti per prenderla in giro, poi torno in salotto a mettere l’ultimo tassello al puzzle della felicità.
“Dove sei?”
Il gatto drizza la testa dal cuscino e mi guarda serio.
“Non ce l’ho con te” guardo dietro il divano ma non c’è nessuno.
“Dove ti sei cacciato?” vado alla portafinestra e mi affaccio in balcone.
Niente.
Richiudo il battente e guardo dietro la tenda.
Di nuovo niente.
Torno in cucina con un groppo in gola. “Riccardo è in camera sua?”
Angela sta versando le patate nella pentola. “No, è uscito.”
La punta di uno spillo mi si conficca nel petto. “Uscito?”
Mi giro verso la finestra: una luna piena spende nel cielo.
“È notte!”
Angela ride. “Sono le 7 e mezza, c’è l’ora legale.”
“Non può uscire con il buio, è un bambino.”
“Un bambino?”
“Quando torna a casa mi sente, quant’è vero…”
“Riccardo è al parco con i suoi amici, non corre nessun pericolo. E ora vieni, andiamo a cena” Angela spegne il fuoco, prende la pentola, mi oltrepassa e si siede a tavola. Inizia a fare le porzioni.
“Non restare lì impalato e vieni a mangiare.”
Batto un piede a terra. “Voi cambiate le regole e io sono l’ultimo a…”
La porta di casa si apre e si richiude. Entra un ragazzino magro, abbronzato. Il naso all’insù. I capelli neri, tagliati corti.
Faccio fatica a riconoscerlo.
“Ciao pa’, ciao ma’.” Mi passa accanto e va verso il bagno. “Io mi faccio una doccia.”
Mi schiarisco la voce. “Dove sei stato?”.
“In bici con Luca e Diego. Adesso puzzo come una pecora.”
“Ceni con noi?”
“Non ho fame” entra in bagno e chiude la porta.
“Attento al soffione che è lento!” grido, ma nessuno risponde.
Vado a tavola e mi siedo. Nel mio piatto c’è mezzo chilo di polpettone.
“Non mangi?”
“Non ho più fame, Angela.”
“Che ti succede?”
La fisso negli occhi. “Lui non è più il mio bambino.”
“Che dici!”
“Ieri, solo ieri, era diverso. Oggi è cambiato.”
“Sei tu che la vedi così. Hai pensato troppo al lavoro e non ti sei accorto che stava crescendo.”
Deglutisco. “Hai ragione, sono un pessimo padre.”
“Non essere troppo severo con…”
“La verità è che gli anni migliori ci scappano di mano da un giorno all’altro. E ora lui non è più il…”
“Papà!” la voce di Riccardo, dal bagno. “Il soffione si è staccato e sta uscendo tutta l’acqua. Aiuto!”
Mi alzo di scatto, mentre un sorriso convinto mi increspa le labbra.
Angela aggrotta la fronte. “Che hai da ridere?”
Le indico la porta. “Lui è ancora il mio bambino.”
Corro verso il bagno.



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antico
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Re: Il mio bambino

Messaggio#2 » martedì 21 marzo 2023, 0:09

Ciao Andrea! Parametri tutti ok, buona MOSCABIANCA EDITION!

StefanoGalardini
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Re: Il mio bambino

Messaggio#3 » martedì 21 marzo 2023, 9:22

Ciao Andrea! Piacere di averti letto!
Il tema del tempo che passa e delle trasformazioni che porta è sempre molto interessante. Come quello delle dinamiche familiari che qui sembrano molto chiare: è in atto una crisi, che con il tempo, con il crescere, con il cambiamento (con l'invecchiare anche?) ha tanto a che spartire. Mi è piaciuto molto che fino a un certo punto non si riesca a capire se la metamorfosi è qualcosa di fantastico e la presa di coscienza che si tratti di una metamorfosi "naturale" lascia piacevolmente spiazzati. Come fare un viaggio lunghissimo con la testa e poi ritrovare fuori dal finestrino il paesaggio conosciuto della propria città. Da quel cambiamento ci siamo passati tutti ed è davvero un po' così: servono anni, mesi, giorni su giorni e poi sembra passato un secondo. Splendida la chiusa, che se crescere e invecchiare spaventa, l'unica consolazione è che la distanza tra genitori e figli rimane sempre la stessa.
Piccolo appunto: secondo me sei sbilanciato un po' troppo nella prima parte. Con un pizzico di attenzione poteva essere perfettamente equilibrato tra il momento dell'assenza e poi quello deflagrante, della presenza di Riccardo. Ma comunque un bel racconto!

alexandra.fischer
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Re: Il mio bambino

Messaggio#4 » martedì 21 marzo 2023, 12:37

Tema centrato. Storia delicata. Il suo pregio sono i movimenti del protagonista, dapprima felice di pregustare la cena, che tu mostri già mentre il personaggio sta per rincasare: il profumo fa venire l’acquolina in bocca al Lettore Goloso. Molto bello lo scambio di battute marito- moglie, giocoso, pieno di brio. Questo dura fino al momento della ricerca del figlio Riccardo da parte del protagonista. Il gatto di casa si sente chiamato in causa e reagisce di conseguenza, tanto che il protagonista lo rassicura. La vera preoccupazione è per il figlio. La moglie lo rassicura: c’è l’ora legale, è con gli amici, ma per il protagonista è ancora un bambino. Ottima la scena del ritorno del ragazzo, il quale non ha neppure voglia di cenare, ma decide di usare la doccia malgrado il soffione difettoso. E succede il disastro. Il protagonista, allora, dimentica lo scambio di battute agrodolci con la moglie a proposito degli impegni che distraggono i genitori dalla crescita dei figli. Riccardo è ancora un bambino agli occhi del padre per via della sua goffaggine.

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MatteoMantoani
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Re: Il mio bambino

Messaggio#5 » martedì 21 marzo 2023, 18:43

Ciao Andrea, piacere di rileggerti.
Purtroppo (gusto mio) le storie con le famiglie felici non mi coinvolgono granché. Quando questo tizio entra in casa e vede tutto perfetto speravo che, sotto sotto, la moglie si trasformasse in un alieno tentacoloso o roba simile, invece.. purtroppo niente del genere.
A mio avviso, il padre ha un punto di vista poco coerente, certo, lo so che vede suo figlio ancora come un bambino, ma qui sembra che siano proprio le sue percezioni oggettive e non quelle soggettive, ad essere sbagliate. Questo mi ha provocato un po' di spaesamento.
A presto, e buona gara!

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BruceLagogrigio
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Re: Il mio bambino

Messaggio#6 » mercoledì 22 marzo 2023, 12:31

Ciao Andrea, piacere di leggerti.
In prima persona, tempo presente, scrittura immersiva. Ambientazione: Attuale, casa familiare. Tema centrato.
Bella declinazione di metamorfosi! Sembra proprio tratto da vita vera e ciò lo rende molto autentico. Sullo stile nulla da dire. Scorre piacevolmente. Dialoghi magari un po’ scontati ma probabilmente proprio perché realistici. Bello anche il finale con il collegamento al titolo.
Complimenti e buona gara!

Bruce Lagogrigio
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

Sira66
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Re: Il mio bambino

Messaggio#7 » mercoledì 22 marzo 2023, 18:17

Ciao Andrea. Con il tuo racconto fai leva sulla quotidianità: questa metamorfosi di crescita appartiene a tutti noi, attualissima poi per chi gli adolescenti li ha in casa e vede il tempo sfuggire nella loro trasformazione in esseri adulti. Temo che questo taglio realistico si sposi poco con il genere che forse ci si aspetta da questa sfida, e lo dico in maniera colpevole perchè anche il mio racconto vira come il tuo sulla realtà più che plausibile... (sei autorizzato a fare i debiti scongiuri). Per il resto il testo scorre fluido, forse un po' contratto nel finale ma, al solito, l'esiguo numero di battute governa a volte la trama. Buona sfida!

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gcdaddabbo
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Re: Il mio bambino

Messaggio#8 » giovedì 23 marzo 2023, 10:00

Ciao Andrea! Piacere di rileggerti e doverti commentare ancora una volta. Stile come sempre scorrevole. Lettura facile e piacevole. Questa volta lo schiaffo lo prendi, ma non è di quelli che fanno male. Non so se considerare centrato il tema. Lo hai aggirato così come la sorpresa finale. Francamente non saprei dare una votazione subito. Meglio leggere tutte le “creature esistenti”. Buona Moscabianca edition!

LeggErika3
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Re: Il mio bambino

Messaggio#9 » venerdì 24 marzo 2023, 14:34

Ciao Andrea,
hai affrontato il tema in modo più quotidiano rispetto la maggior parte di noi, ma coerente al tema. L'idea di fondo mi piace molto e capisco appieno la sensazione che volevi trasmettere: il bruchino non è ancora farfalla ma, accidenti, abbiamo una crisalide per casa! La costruzione del racconto però non mi ha convinto al cento per cento, nel senso che buona parte dei caratteri è stata spesa per descrivere la famiglia felice nel suo insieme, cosa di per sé corretta, che ha però sbilanciato lo spazio lasciato al perché proprio quel giorno, il protagonista abbia un'epifania e veda il figlio cresciuto. Solo perché non l'ha trovato a casa la sera? Mi sembra poco. Nell'economia generale, la battuta della moglie "lavoravi tanto e non lo guardavi" non mi spiega molto, lo trovo un po' generica, quasi un luogo comune. Così anche il finale non mi soddisfa; il figlio chiede aiuto al padre per una questione meramente pratica (non fosse stato in casa papà avrebbe chiesto aiuto alla mamma o, paradossalmente, al portinaio...) per cui non è indispensabile la figura del genitore.Gli avesse chiesto un aiuto per qualcosa di più intimo, più complice, mi sarebbe sembrato più adeguato. Ovviamente, è la mia opinione, nulla più.

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Shanghai Kid
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Re: Il mio bambino

Messaggio#10 » lunedì 27 marzo 2023, 22:33

Ciao Andrea, piacere di averti letto di nuovo
La declinazione che hai dato al tema mi è piaciuta. Ho apprezzato tu non abbia cercato qualcosa di “sconvolgente”, ma abbia declinato il concetto di metamorfosi in una delle sue più evidenti, frequenti e meravigliose (in parte) manifestazioni umane.
Sono d’accordo con una critica che ti è già stata mossa, però: la visione del padre, così descritta, è un po’ “forzata”. Sembra davvero che abbia una dispercezione. Ora, capisco che in 3000 caratteri sia piuttosto difficile far passare quello che volevi fare tu, ma se dovessi migliorare qualcosa, sfumerei un po’ quei passaggi ecco.
Buona prova, comunque.
A rileggerci,
Elisa

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antico
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Re: Il mio bambino

Messaggio#11 » mercoledì 5 aprile 2023, 17:26

Concordo con chi ha rilevato un equilibrio un po' precario del racconto: troppo spazio alla prima parte e quindi eccessivo lo stupore del padre perché poi non hai avuto lo spazio sufficiente per costruire un'entrata in scena più corposa del bambino. Tema presente. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e quasi brillante perché c'eri quasi, il finale è giustissimo,ma il risultato finale è troppo influenzato dalla costruzione precedente.

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