Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 17 aprile con un tema di HYPNOS EDIZIONI e 4000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto!
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Emiliano Maramonte
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Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » martedì 18 aprile 2023, 0:26

Un visitatore le si sedette di fianco. Stella evitò di guardarlo, ma con la coda dell’occhio colse alcuni dettagli: giacca rosso sangue, corti pantaloncini avorio, un bastone di legno. Un tipo strano. Si concentrò di nuovo sul dipinto che aveva di fronte.
«Viene spesso qui?»
Si voltò. L’uomo aveva radi capelli candidi, al collo un papillon nero a righine bianche. «Prego?»
«Viene spesso in questo museo?»
«Uhm, sì» rispose Stella, con aria vaga.
L’uomo sorrise. «Anch’io. Mi siedo su questa panchina e resto a contemplare quel capolavoro.»
A disagio, Stella cambiò posizione.
«Vede la stanza rappresentata dal pittore?» Lo sconosciuto descrisse con la mano un cerchio invisibile davanti a sé. «E quelle porte? Non sono affascinanti?»
Senza volerlo, Stella fu attratta dallo sfondo occupato da tante porte aperte sempre più piccole, una dentro l’altra. «Ora che ci penso sì.»
L’uomo sospirò. «C’è un punto là in fondo che mi ha sempre inquietato. L’ho studiato per anni. Non capivo cosa fosse; mi è sempre parso sfocato, indefinito…»
Stella restò interdetta. La conversazione stava prendendo una piega inaspettata. Era tentata di andarsene, eppure si soffermò sul quadro: oltre l’ultima, minuscola porta c’era un rettangolino marrone che non aveva mai notato prima.
«… poi un giorno è emerso qualcosa» concluse lo sconosciuto.
Cosa c’era là in fondo? Si girò verso lo strambo visitatore e lo sosprese a fissarla con espressione assorta. «Perché mi guarda così? Cosa vuole da me?»
«Lei è una donna infelice.»
Ma come si permetteva? «Si sta sbagliando, non sa nulla di me.»
«Anch’io ero così.» Parve rilassarsi. Tornò a scrutare il quadro. «Un’ombra oscura si annidava dentro di me. Avevo un buon lavoro, una brava compagna, una vita serena, ma non mi bastava.»
Pensò a quanto fosse fortunata ad avere Carlo al suo fianco, alla sua brillante carriera di nutrizionista, alla vita tranquilla che conduceva. Ma…
Solo allora la riconobbe. L’ombra, una macchia fumosa senza forma.
«Sa, ho fatto ricerche sull’autore del quadro» disse l’uomo. «Ha perso un figlio, ha lottato per dieci anni con droga e alcol. Poi all’improvviso ha sviluppato il talento per la pittura e ha iniziato a dipingere per dare felicità alle persone, come per scacciare i demoni che lo hanno tormentato.»
Stella non capiva dove lo sconosciuto volesse arrivare.
«Ha visto come sono vestito?» fece lui, con enfasi eccessiva, allargando le braccia impettito.
Stella abbassò gli occhi sul suo tailleur grigio. La sua borsetta aveva una tonalità funerea.
L’uomo puntò il dito sulla tela. «Si avvicini e osservi il punto al di là delle porte. Le sarò tutto chiaro.»
Lei si guardò intorno. Non c’erano altri visitatori oltre loro due, e neanche un guardiano. «Ma è impazzito?»
L’altro scosse la testa. «Una volta ero uguale a lei. E ora… Si avvicini. Non le costa nulla. Dia un’occhiata.»
Roba da pazzi. Ci pensò su. Forse il tipo era un matto che si stava divertendo un po’ con lei, ma in fondo… Cosa mai poteva mai succedere? Perché no? Si alzò e si avvicinò piano. Fissò il rettangolino marrone. Fece un passo, poi un altro e si accorse che la forma si ingrandiva e si riempiva di colori. Sbatté le palpebre incredula ma il quadro non smetteva di dispensare la sua illusione. Giunse a pochi centimetri dalla tela e il punto in fondo alle porte diventò un mondo variopinto, pieno di sensazioni cromatiche rassicuranti, traboccante di allegria e spensieratezza.
Vide un bambino grazioso protendere le braccia verso di lei. Le donò un sorriso meraviglioso. Il cuore di Stella si colmò di calore. Per qualche istante, ogni turbamento si sciolse come neve al sole. L’intensità dei colori aumentò a dismisura fino ad amalgamarsi in una luminosità abbagliante. Stella strinse le palpebre e arretrò. Le gambe urtarono la panchina, si sedette. Riaprì gli occhi. La sala del museo era tornata alla normalità. Lo sconosciuto non c’era più.
*
Giacomo fissò il quadro. Una donna gli si sedette di fianco. Era vestita in modo bizzarro. «Viene spesso in questo museo?»



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antico
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » martedì 18 aprile 2023, 0:28

Ciao Emiliano! Caratteri e tempo ok anche per te, buona HYPNOS EDITION!

LeggErika3
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » martedì 18 aprile 2023, 10:25

Buongiorno Emiliano,
una bella scrittura scorrevole che invoglia la lettura, sono arrivata alla fine senza intoppi. Il tema sull'indefinitezza è centrato, sia in maniera diretta (i particolari del quadro) che in senso generale e più metaforico. C'è un'opera con il potere di avvincere gli infelici e cambiare la loro l'esistenza, trasformandoli in nuovi "testimonial" del quadro.
La trasformazione si palesa soprattutto sul vestiario, la protagonista cambia la propria divisa da "donna in carriera" in qualcosa di più originale (anche se indefinito) nel finale. Non si sa come abbia mutato l'esistenza dell'anziano che l'avvicina.
Mi sfugge un po' (ma forse fa parte della vaghezza del tema) cosa apra la mente dei protagonisti. Lei vede un bimbo che si protende verso di lei, si è forse aperta a un'ipotesi di maternità che prima non considerava? Alla fine non si capisce, sembra solo che abbia assunto un nuovo look .Oppure il bimbo è solo metafora del cambiamento? Ci sta, ma inevitabilmente, se descrivi lei come "asettica in carriera" la presenza di un infante richiama inevitabilmente l'attenzione sulla possibile maternità.
Se l'assoluta chiarezza non è obbligatoria (anzi, visto il tema!) il manifestarsi del cambiamento solo con l'abbigliamento mi sembra un po' debole. Naturalmente aspetto solo di essere contradetta e confutata!

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Emiliano Maramonte
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » martedì 18 aprile 2023, 11:37

Ciao Erika!
Grazie come sempre dell'attenta lettura e dei rilievi sia contenutistici che stilistici.
Sono sempre contento quanto su qualche mio scritto c'è uno sguardo esterno che mi apre prospettive diverse.
Nel caso di questo racconto, non pensavo che la presenza del bambino causasse un po' di confusione. Ho volutamente lasciato i contorni nebulosi per implementare il tema in maniera metatestuale, ma sicuramente l'ho fatto in modo maldestro.






------------------------------- SPOILER --------------------------------------------------------






Il bambino è il figlio del pittore, la cui anima è stata in qualche modo "fissata" nella tela. La sua innocenza e fanciullezza è il mezzo per donare felicità a persone che vivono una vita grigia, triste, nonostante abbiano tutto. La maternità, per come la vedo io, non c'entra.
In realtà la trasformazione si intravede, laddove Stella, entrando nel rettangolino indistinto, viene investita dalla gioia della "magia" è il turbamento interiore che aveva sempre provato (l'ombra) svanisce, e lei cambia.
Spero di aver chiarito punti oscuri.


Per il resto sono a disposizione.
Buona gara!

Emiliano.

LeggErika3
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » martedì 18 aprile 2023, 12:09

Lo zainetto di giudizi e pregiudizi della vita di ciascun lettore comporta interpretazioni spesso lontane dalle intenzioni dell'autore. Grazie della spiegazione, mi chiarifica il racconto. Adesso sono curiosa di leggere i commenti degli altri, per capire se ho letto davvero con un filtro tutto mio.

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GiulianoCannoletta
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » martedì 18 aprile 2023, 12:56

Ciao Emiliano, sempre un piacere leggerti.
Un racconto scritto bene, evocativo, come ci hai abituato, con quell'atmosfera insolita e avvolgente che spesso usi nei tuoi scritti.
Anche io mi sono interrogato su alcuni passaggi, anche io ho interpretato il bambino come un desiderio di maternità messo da parte col tempo (lei vive solo con Carlo e pensa solo alla sua carriera, e quel «Lei è una donna infelice.» così netto pensavo fosse una semina di un qualche dispiacere ben preciso).
Altra cosa che mi ha indirizzato in questa direzione è il racconto della vita turbolenta del pittore, per cui immaginavo che fosse in qualche modo speculare a un grosso problema anche della protagonista (lutto, droga o altro).
In definitiva credo che quello che mi sia mancato sia un po' di background su di lei, e la motivazione per cui viene scelta, e da lettore ho integrato "a modo mio" cercando un sottotesto che non c'era.
Spero si sia capito quello che voglio dire!
In ogni caso è un racconto molto bello, e un alone di mistero non disturba in un testo di questo tipo.
A rileggerci presto.
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

alexandra.fischer
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » martedì 18 aprile 2023, 14:02

Un tipo strano di Emiliano Maramonte. Tema centrato. Un visitatore sconosciuto, in abbigliamento eccentrico avvicina Stella durante una visita a un museo. Le parla del quadro, una stanza dalle molte porte e da un punto indefinito, e della vita dell’artista che lo ha dipinto come una sorta di rinascita dopo la tragedia della morte del figlio. L’evento lo ha fatto precipitare nei gorghi della droga e dell’alcol. Poi ha deciso di dipingere per dare gioia alla gente. Particolare affascinante, che si vede nella scena in cui Stella vede il punto indefinito del quadro indicatole dal misterioso visitatore: ci sono colori e anche un bambino. Bello il contrasto fra il severo abbigliamento di Stella e quello del visitatore e anche i dubbi di lei: avrebbe tutto per essere felice, Carlo, la carriera di nutrizionista, eppure le manca un certo non so che. La vista del quadro nel profondo la rasserena. Quando si sente meglio, il visitatore non c’è più. E nel finale, rieccolo, seduto accanto a un’altra donna. Racconto molto originale e ben scritto.

Dash J. Benton
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » martedì 18 aprile 2023, 22:26

Ciao Emiliano,
Complimenti per il racconto, ben scritto, immaginativo e di facile lettura. I dialoghi sono fluidi. Alcune frasi del signore bizzarro possono risultare un po’ troppo lunghe, ma lo si puo’ facilmente attribuire alla sua bizzaria.
Leggendo la risposta a commenti precedenti, confesso di non aver colto la relazione tra figlio dell’artista e il bambino che appare nel quadro, né avevo pensato a un desiderio di maternità. Avevo interpretato il bambino semplicemente come qualcosa di allegro e positivo, un altro elemento come i colori etc mirato a creare la sensazione di benessere nell’osservatore.
Mi ha stupito la reazione forte di Stella alla proposta di guardare il quadro più da vicino. Quel “Ma é impazzito?” mi é sembrato esagerato visto il tono del dialogo e le parole dell’uomo (magari se lui l’avesse sospinta o presa per mano, avrei capito di più tale reazione).
Invece mi é piaciuta molto la conclusione, in cui colgo la voglia delle persone “curate” dal quadro di condividere la loro scoperta.
Infine, un piccolo refuso: Cosa mai poteva mai succedere?
In bocca al lupo per l’edizione!
Dash

StefanoGalardini
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » mercoledì 19 aprile 2023, 8:28

Ciao Emiliano!
io non ti dovevo commentare questa volta, ma ti vengo sempre a leggere con piacere e anche stavolta non sono rimasto deluso! Il tema pittura+magia mi ha sempre intrigato e ho in testa un'idea da un po' di anni, prima o poi metterò giù qualcosa. Racconto good feelings, mi hai svoltato la giornata! Grazie!

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Emiliano Maramonte
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » mercoledì 19 aprile 2023, 11:14

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Emiliano, sempre un piacere leggerti.
Un racconto scritto bene, evocativo, come ci hai abituato, con quell'atmosfera insolita e avvolgente che spesso usi nei tuoi scritti.
Anche io mi sono interrogato su alcuni passaggi, anche io ho interpretato il bambino come un desiderio di maternità messo da parte col tempo (lei vive solo con Carlo e pensa solo alla sua carriera, e quel «Lei è una donna infelice.» così netto pensavo fosse una semina di un qualche dispiacere ben preciso).
Altra cosa che mi ha indirizzato in questa direzione è il racconto della vita turbolenta del pittore, per cui immaginavo che fosse in qualche modo speculare a un grosso problema anche della protagonista (lutto, droga o altro).
In definitiva credo che quello che mi sia mancato sia un po' di background su di lei, e la motivazione per cui viene scelta, e da lettore ho integrato "a modo mio" cercando un sottotesto che non c'era.
Spero si sia capito quello che voglio dire!
In ogni caso è un racconto molto bello, e un alone di mistero non disturba in un testo di questo tipo.
A rileggerci presto.
Giuliano


Ciao Giuliano!
Un grande ringraziamento per questa lettura e per le puntuali considerazioni. Se poi arrivano da un (quasi) campione d'Era, fanno ancora più piacere!
Dai commenti ricevuti sinora, mi sono accorto di non aver focalizzato meglio l'interiorità della protagonista e come ben detto da te, sarebbe stato un bel contrasto palesare un peso emotivo ancora più forte (ad esempio, una maternità mancata). Peccato.
Comunque grazie e in bocca al lupo per il rush finale!

Emiliano.

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Emiliano Maramonte
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » mercoledì 19 aprile 2023, 11:15

alexandra.fischer ha scritto:Un tipo strano di Emiliano Maramonte. Tema centrato. Un visitatore sconosciuto, in abbigliamento eccentrico avvicina Stella durante una visita a un museo. Le parla del quadro, una stanza dalle molte porte e da un punto indefinito, e della vita dell’artista che lo ha dipinto come una sorta di rinascita dopo la tragedia della morte del figlio. L’evento lo ha fatto precipitare nei gorghi della droga e dell’alcol. Poi ha deciso di dipingere per dare gioia alla gente. Particolare affascinante, che si vede nella scena in cui Stella vede il punto indefinito del quadro indicatole dal misterioso visitatore: ci sono colori e anche un bambino. Bello il contrasto fra il severo abbigliamento di Stella e quello del visitatore e anche i dubbi di lei: avrebbe tutto per essere felice, Carlo, la carriera di nutrizionista, eppure le manca un certo non so che. La vista del quadro nel profondo la rasserena. Quando si sente meglio, il visitatore non c’è più. E nel finale, rieccolo, seduto accanto a un’altra donna. Racconto molto originale e ben scritto.


Sono contento che ti sia piaciuto, Alexandra! E grazie per le belle parole.
Buona Edition!

Emiliano.

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Pretorian
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#12 » mercoledì 19 aprile 2023, 11:59

Ciao Emiliano e piacere di leggerti come sempre. Dunque il racconto è buono, anche se forse non al livello dei tuoi ultimi lavori. A livello di stile, la terza persona è ben resa, anche se ho avuto l'impressione che oscillassintra il renderla più "immersiva" rendendo appieno il POV di Stella (come in quel "Ma come si permette?" che è immersiva al 100%) e uno più "esterno". Sbavature millimetriche che potrei notare solo in una scrittura già avanzata come la tua. Per quanto riguarda la trama, non ho molto da dire. Forse avrei tolto il fatto che l'uomo misterioso chiede a stella di guardare come è vestito, perché un raffronto implicito avrebbe avuto più impatto, ma anche qui sono dettagli. Ho ADORATO il finale ciclico, anche perché sei riuscito a renderlo in modo perfettamente naturale.

Alla prossima!

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Emiliano Maramonte
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#13 » mercoledì 19 aprile 2023, 12:51

Dash J. Benton ha scritto:Ciao Emiliano,
Complimenti per il racconto, ben scritto, immaginativo e di facile lettura. I dialoghi sono fluidi. Alcune frasi del signore bizzarro possono risultare un po’ troppo lunghe, ma lo si puo’ facilmente attribuire alla sua bizzaria.
Leggendo la risposta a commenti precedenti, confesso di non aver colto la relazione tra figlio dell’artista e il bambino che appare nel quadro, né avevo pensato a un desiderio di maternità. Avevo interpretato il bambino semplicemente come qualcosa di allegro e positivo, un altro elemento come i colori etc mirato a creare la sensazione di benessere nell’osservatore.
Mi ha stupito la reazione forte di Stella alla proposta di guardare il quadro più da vicino. Quel “Ma é impazzito?” mi é sembrato esagerato visto il tono del dialogo e le parole dell’uomo (magari se lui l’avesse sospinta o presa per mano, avrei capito di più tale reazione).
Invece mi é piaciuta molto la conclusione, in cui colgo la voglia delle persone “curate” dal quadro di condividere la loro scoperta.
Infine, un piccolo refuso: Cosa mai poteva mai succedere?
In bocca al lupo per l’edizione!
Dash


Grazie Dash per i complimenti.
Sono contento per tutti i rilievi stilistici e tecnici che sto ricevendo in queste ore, perché mi stanno facendo riflettere molto. Effettivamente il bambino potrebbe avere la valenza che hai indicato tu, non ci avevo pensato!!
Sulla reazione di Stella hai perfettamente ragione: mi sono fatto prendere la mano e ho caricato l'enfasi, a meno che Stella non sia nevrotica!! HAHA!

In bocca al lupo a te per l'Edition!

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AndreaCrevola
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#14 » mercoledì 19 aprile 2023, 19:33

Ciao Emiliano, piacere di leggerti.
Il racconto mi è piaciuto parecchio, lo ammetto. Quindi prendi quanto segue alla luce della mia impressione complessiva. Lo svolgimento non è limpidissimo, ma la chiusura “circolare” (o frattale?) mi ha lasciato sospeso ad interrogarmi se la donna fosse rimasta nella sua realtà o in quella del quadro. A me questi giochi “prospettici” piacciono molto! Ammetto però che ho dovuto leggere gli altri commenti per capire chi fosse il bambino e che a una prima lettura non avevo colto perché Stella avesse bisogno di un cambiamento: citi una generica “ombra”, ma sarebbe stato interessante conoscere meglio quale fosse il conflitto interiore della donna.

Giovanni P
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#15 » domenica 23 aprile 2023, 17:53

Buongiorno Emiliano,

ti faccio i miei complimenti, il tuo racconto ha tutto quello che serve per essere un vero racconto breve di altissima qualità. Sei riuscito a tenermi incollato dal primo momento senza forzare uno stile che è bellissimo di sé. I personaggi sono belli, vivi e misteriosi. Mi sono piaciute molto le descrizioni, soprattutto quando ti sei soffermato sui colori.
Complimenti.

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Emiliano Maramonte
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#16 » domenica 23 aprile 2023, 19:20

Pretorian ha scritto:Ciao Emiliano e piacere di leggerti come sempre. Dunque il racconto è buono, anche se forse non al livello dei tuoi ultimi lavori. A livello di stile, la terza persona è ben resa, anche se ho avuto l'impressione che oscillassintra il renderla più "immersiva" rendendo appieno il POV di Stella (come in quel "Ma come si permette?" che è immersiva al 100%) e uno più "esterno". Sbavature millimetriche che potrei notare solo in una scrittura già avanzata come la tua. Per quanto riguarda la trama, non ho molto da dire. Forse avrei tolto il fatto che l'uomo misterioso chiede a stella di guardare come è vestito, perché un raffronto implicito avrebbe avuto più impatto, ma anche qui sono dettagli. Ho ADORATO il finale ciclico, anche perché sei riuscito a renderlo in modo perfettamente naturale.


Alla prossima!


Ciao Agostino!
Grazie per il prezioso feedback. Terrò conto anche delle critiche, sempre utilissime. Sono contento per l'apprezzamento generale del racconto.

Buona gara!
Emiliano.

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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#17 » domenica 23 aprile 2023, 19:21

StefanoGalardini ha scritto:Ciao Emiliano!
io non ti dovevo commentare questa volta, ma ti vengo sempre a leggere con piacere e anche stavolta non sono rimasto deluso! Il tema pittura+magia mi ha sempre intrigato e ho in testa un'idea da un po' di anni, prima o poi metterò giù qualcosa. Racconto good feelings, mi hai svoltato la giornata! Grazie!


Ciao Stefano!
Grazie di cuore per la lettura "fuoripista" e per le belle parole. Sono proprio felice che ti abbia lasciato qualcosa, migliorandoti la giornata.
Buona Edition!

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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#18 » domenica 23 aprile 2023, 19:28

AndreaCrevola ha scritto:Ciao Emiliano, piacere di leggerti.
Il racconto mi è piaciuto parecchio, lo ammetto. Quindi prendi quanto segue alla luce della mia impressione complessiva. Lo svolgimento non è limpidissimo, ma la chiusura “circolare” (o frattale?) mi ha lasciato sospeso ad interrogarmi se la donna fosse rimasta nella sua realtà o in quella del quadro. A me questi giochi “prospettici” piacciono molto! Ammetto però che ho dovuto leggere gli altri commenti per capire chi fosse il bambino e che a una prima lettura non avevo colto perché Stella avesse bisogno di un cambiamento: citi una generica “ombra”, ma sarebbe stato interessante conoscere meglio quale fosse il conflitto interiore della donna.


Ciao Andrea. Grazie per la lettura e per l'apprezzamento.
Mannaggia! E' ormai evidente che manca qualcosa al personaggio per rendere più incisiva la storia. Non è passato il messaggio del malessere interiore dovuto al fatto che ci sono persone che hanno tutto ma, alla fin fine, si sentono vuote, sempre alla ricerca di qualcosa (e ne ho conosciute tante). Probabilmente sarebbe bastato chiarire un po' meglio il punto per equilibrare al meglio la trama.
Buona gara!

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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#19 » domenica 23 aprile 2023, 19:30

Giovanni P ha scritto:Buongiorno Emiliano,

ti faccio i miei complimenti, il tuo racconto ha tutto quello che serve per essere un vero racconto breve di altissima qualità. Sei riuscito a tenermi incollato dal primo momento senza forzare uno stile che è bellissimo di sé. I personaggi sono belli, vivi e misteriosi. Mi sono piaciute molto le descrizioni, soprattutto quando ti sei soffermato sui colori.
Complimenti.


Caspita, Giovanni, non so cosa dire. Posso solo gongolare per il tuo entusiasmo. Grazie per essere passato a leggermi!
In bocca al lupo per l'Edition!

Emiliano.

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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#20 » lunedì 1 maggio 2023, 15:17

Ciao Emiliano! Il racconto ci mette di fronte a una situazione che potrebbe nascondere un mistero interessante e per questo tiene legati fino al finale. L'elemento del bambino l'ho interpretato come Dash, ma va da sé che dove ci sono lacune d'informazione capiti che il lettore riempia col proprio vissuto o immaginazione.
Su piano stilistico devo dire che in alcuni punti ho trovato eccessive le reazioni di Stella e poco chiaro chi parlasse. Anche le frasi dell'uomo a volte sono un po' troppo ricercate per risultare credibili. L'idea del quadro "magico" mi è piaciuta molto.
Pollice quasi su, pelo pelo!

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Emiliano Maramonte
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Re: Un tipo strano di Emiliano Maramonte

Messaggio#21 » lunedì 1 maggio 2023, 19:53

Grazie, Inquisitore!
Non è facile ottenere un pollice (quasi) su da te, quindi sono felice!

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