Encelado

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 17 aprile con un tema di HYPNOS EDIZIONI e 4000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto!
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Andrea Furlan
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Encelado

Messaggio#1 » martedì 18 aprile 2023, 0:30

L’autostrada sfilava come un nastro grigio. Sean teneva la mano sinistra sul volante e la destra sulla bottiglia, da quando era partito dall’aeroporto.
Il sapore torbato del whisky gli invase la bocca. Ogni sorso attenuava il dolore, l’immagine di lei e dei bambini che superavano i controlli di sicurezza senza voltarsi. Si asciugò la bocca col dorso della mano, passandolo sulla barba sfatta.
Arrivò al Centro Spaziale, mostrando il badge alla guardia che portava la divisa “European Space Agency - ESTEC”. Lo sguardo gli cadde sull’orologio.
Tardissimo. Mancavano solo dieci minuti alla finestra.
«Fuck!» Esclamò correndo fuori in mezzo alla pioggia.
Arrivato nel suo ufficio, si trovò davanti Rudolf. Quando lo aveva conosciuto gli era subito risultato antipatico, rigido come un pezzo di marmo, privo di fantasia. A Fiona invece piaceva, non aveva mai capito il perché.
23.20, la finestra era appena iniziata.
«Che diavolo fai qui a quest’ora, Sean. Fiona ti avrebbe detto di andartene a casa ore fa. Sai che ti ha lasciato per questo.» La voce era tagliente, il tono gelido accentuato dall’accento tedesco.
Aveva fatto l’errore di confidarsi, il giorno in cui lei aveva preso la decisione. Era disperato, doveva parlare con qualcuno. Ma gli aveva dato un coltello affilato che usava a suo piacimento.
«Non sono affari tuoi, devo lavorare.» L’alcol gli aveva suggerito parole molto diverse, ma si era trattenuto.
23.23.
«Come Direttore, tutto quello che succede qui dentro è affare mio. Cosa sono queste?»
Indicò delle foto in bianco e nero, sparse sulla scrivania.
Sean trasalì. Come le aveva trovate? Aveva bisogno di bere.
«Encelado. Lo sto osservando da giorni, come da programma.»
«Il tuo programma era un altro. Ti ho assunto per studiare gli exopianeti. Da quel che mi risulta Encelado è una luna, orbita attorno a Saturno.»
Sottolinearlo era come spiegare a un professore di matematica il risultato di due più due. Brutto bastardo.
«Il mio lavoro è trovare forme di vita. Proprio quello che c’è su Encelado.» Sean si avvicinò, scelse una foto. «Sono fatte nell’infrarosso. Siamo in mezzo alla grande pianura, Sarandib Planitia. Queste macchie scure sono calde, risaltano sulla superfice ghiacciata.» La linea era formata da tanti puntini, disposti a intervalli regolari.
23.31.
«Ma la risoluzione è troppo bassa per capire, la foto viene da un osservatorio terrestre.» Fissò Rudolf. «Abbiamo bisogno di un telescopio spaziale, il James Webb, per una definizione più alta: ho ottenuto una finestra di venti minuti dalla NASA. Iniziava alle undici. La sto perdendo, mentre ti do inutili spiegazioni.»
Il viso di Rudolf si trasfigurò in una sfumatura di rabbia.
«Il Webb? Hai idea di quanto ci costerà? Sei pazzo, irlandese. Ecco perché se n’è andata.»
23.35. Sean lo spinse di lato.
«Ora lasciami fare il mio lavoro. Ho solo cinque minuti.»
Sbilanciato, Rudolf cadde a terra. Lo fissò senza reagire, ma prese il cellulare, compose un numero.
«Sicurezza, all’ufficio 357, presto.»
23.37.
Sean lo ignorò, azionò la pagina web del telescopio spaziale. Perse tempo a orientare le immagini su Encelado, a zoomare sulla grande pianura. Quando trovò la zona che cercava, le immagini sullo schermo si spensero. La finestra era finita.
La porta si spalancò, due guardie entrarono. «Ci segua fuori, Signore. Senza opporre resistenza.»
Rudolf si era alzato, sorrideva.
Sean chinò la testa, rassegnato. Aveva perso tutto: Fiona, i bambini, la possibilità di lavorare sul telescopio come aveva progettato da giorni. Forse il suo lavoro.
All’improvviso, la porta si aprì di nuovo.
Anne, la sua tirocinante, entrò di corsa. Si bloccò quando vide Rudolf, le guardie. Poi corse verso di lui, ignorandoli.
Aveva un portatile in mano.
«Sean, devi guardare questo.»
Era un video: ritraeva la superficie grigia di Encelado, con una fila di quadratini rossi, di forma regolare, disposti alla stessa distanza. Durò solo pochi secondi, ma tutti loro poterono vedere che le figure si muovevano, come veicoli in processione.



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antico
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Re: Encelado

Messaggio#2 » martedì 18 aprile 2023, 0:32

Ciao Andrea! Caratteri e tempo ok, buona HYPNOS EDITION anche a te!

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GiulianoCannoletta
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Re: Encelado

Messaggio#3 » martedì 18 aprile 2023, 12:32

Ciao Andrea, ben ritrovato.
Il tuo racconto mi è piaciuto molto, in particolare mi è parso davvero una buona interpretazione del tema.
Oltre all'interpretazione davvero originale, mi ha colpito come sei riuscito a caratterizzare il protagonista con tanti dettagli ben distribuiti in poco spazio, e a mostrare quel conflitto e fragile equilibrio fra delusioni personali e gratificazioni lavorative.
Ti segnalo un paio di aspetti che mi hanno colpito meno:
Quel "fuck" non mi ha convinto, una volta che ci tariamo sulla lingua del racconto, per me il "nostro" italiano è il "loro" inglese, e vedere un'esclamazione in inglese mi lascia stranito.
Altro aspetto a mio avviso un po' ingessato, questo passaggio:

Ti ho assunto per studiare gli exopianeti. Da quel che mi risulta Encelado è una luna, orbita attorno a Saturno.»
Sottolinearlo era come spiegare a un professore di matematica il risultato di due più due. Brutto bastardo.


Una sorta di infodump, voluto e "sottolineato", che però estrania un po' e rallenta la lettura.
A parte questo, per me davvero un buon racconto.

A rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

alexandra.fischer
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Re: Encelado

Messaggio#4 » martedì 18 aprile 2023, 14:30

Encelado di Andrea Furlan Tema centrato. Storia di SF molto particolare. Sean deve vedersela con l’abbandono della moglie che si porta via i figli e la crisi nel lavoro di ricercatore spaziale. Il gelido Rudolf gli rimprovera la ricerca su Encelado, con tanto di costoso prestito di un telescopio della NASA. Bello il finale che ribalta tutto: per pochi secondi, da un portatile, si vede una processione di veicoli sul pianeta. Tutto per merito della tirocinante Anne. E così Sean si prende la rivincita su Rudolf, indelicato anche nel girare il coltello nella piaga nella vita privata di lui.
Attenzione:
che diavolo fai qui a quest’ora, Sean?

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Emiliano Maramonte
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Re: Encelado

Messaggio#5 » martedì 18 aprile 2023, 19:19

Ciao Andrea!
La forte curiosità mi ha condotto subito al tuo racconto, per cui ti commento prima di tutti gli altri.
Ohhhhhhhhhhhhhh, bella fantascienza, semplice, attuale, con quel pizzico di umanità che non guasta.
Come dicono molti editor ed editori, ciò che vince sempre in uno scritto è l'onestà e la sincerità, e io nel tuo racconto ne ho trovata tanta di tutte e due.
Sean, il ricercatore (immagino sia un astronomo...) deve lottare contro le avversità soprattutto umane, in particolare una vicenda coniugale non facile e l'ostilità del direttore dell'Agenzia Spaziale. Fa da sfondo a questo spunto una possibile scoperta epocale su Encelado, la luna ghiacciata di Saturno dove potrebbero celarsi verità "aliene".
La storia scorre abbastanza bene, anche se ho dovuto rileggerla due volte per apprezzarla appieno, e infatti ho colto tutti i dettagli e le implicazioni. Bella la scansione temporale sulla finestra di utilizzo del telescopio, espediente che contribuisce ad aumentare l'immedesimazione e la tensione narrativa.
Non proprio chiarissima la scoperta finale sul satellite, ma chi è avvezzo alla fantascienza, può immaginarsi tante cose interessanti.
Adesso faccio un po' il pignolo.
Piccola tiratina di orecchie sul termine "exopianeta": non so se è una inglesizzazione o un'accezione che mi è sfuggita, ma la forma esatta è "esopianeta". Voglio considerarla una svista. Inoltre l'utilizzo di un telescopio come il Webb è un pelino più complesso di come lo descrivi (anche nell'assegnazione del tempo di utilizzo) ma non fa niente, capisco che è un escamotage narrativo, una sorta di "licenza" perché la trama funzionasse. Sei perdonato :-D :-D.
Il racconto mi ha divertito e mi ha riportato al gusto della fantascienza tecnologica "easy" che si legge volentieri e scorre liscia come l'olio.
Grazie per questa lettura!

In bocca al lupo!
Emiliano.

Dash J. Benton
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Re: Encelado

Messaggio#6 » martedì 18 aprile 2023, 22:56

Ciao Andrea, ottimo racconto!

Mi é capitato di lavorare in gruppi multi-culturali e ho ritrovato nel racconto e in particolare nei dialoghi le frequenti incomprensioni causate dalle differenti origini.

Molto suggestivo il finale con il colpo di scena della titanica scoperta della stagista (chissà poi quale nome ci sarà sull’articolo scientifico che pubblicheranno, quello di Anne, quello di Sean, o solo quello di Rudolf?)

Un peccato l’errore dove dici che la finestra iniziava alle 23 (“ho ottenuto una finestra di venti minuti dalla NASA. Iniziava alle undici. La sto perdendo, mentre ti do inutili spiegazioni») quando in realtà si capisce dagli orari che hai inserito nel testo che iniziava alle 23.20. Questa piccola discrepanza mi é saltata subito all’occhio in prima lettura e mi ha costretto a ritornare indietro per capire se mi ero perso qualcosa, rompendo il ritmo della lettura.

Infine, un commento precedente critica il “fuck”: io lo uso anche in italiano, quindi la cosa non mi ha distrurbato.

In bocca al lupo!

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Andrea Furlan
Messaggi: 411

Re: Encelado

Messaggio#7 » mercoledì 19 aprile 2023, 0:29

Grazie a tutti per i vostri commenti sostanzialmente positivi. Soprattutto a Emiliano, come scrivevo su Facebook ho pensato a lui mentre scrivevo e ai tanti racconti di fantascienza che ho letto dalla sua penna. Sono molto contento che ti sia piaciuto: sono già contento così, indipendentemente dal piazzamento finale.
Anche per i suggerimenti che mi avete dato:
Giuliano hai ragione, la parolaccia in inglese potevo evitarla, errore già fatto e corretto in altri scritti, ma evidentemente la tentazione di usare una parola forte in inglese è sempre dietro l'angolo. Mi trovi meno d'accordo sul passo che spiega cosa è Encelado: l'espediente che ho usato non mi sembra quello che comunemente si definisce infodump. Ho cercato di chiarire in breve, anche se forse il pezzo è un po' esagerato sulla bocca di due studiosi dell'argomento Grazie per l'apprezzamento sullo stile e sull'interpretazione del tema: questa volta sono riuscito a mettere insieme un'idea decente solo dopo più di un'ora dal via.
Alexandra: grazie per i tuoi commenti sempre puntuali e super veloci!
Emiliano: mi era venuto il dubbio che exopianeta non fosse completamente corretto, e ho usato un termine inglese tradotto a sproposito, purtroppo non ho pensato di controllare. Sull'uso del telescopio hai ragione, di sicuro è più complesso di così, ma ho cercato di rendere le cose in modo realistico e semplificato: la finestra per inserire un timelock nella narrazione e elementi che potessero essere veritieri almeno per il lettore.
Dash: attualmente vivo a Bruxelles e lavoro nelle istituzioni europee, quindi mi viene naturale riflettere nei miei scritti elementi che richiamano ambienti multiculturali. Non avevo pensato ai possibili crediti sulla scoperta, ottimo rilievo! :-) Infine gli orari della finestra: accidenti ho proprio sbagliato, me ne sono reso conto solo leggendo il tuo commento, l'intenzione,era descrivere la finestra fra le 23 e le 23.20, mi sa che ieri ho proprio lavorato troppo... :-(

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AndreaCrevola
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Re: Encelado

Messaggio#8 » mercoledì 19 aprile 2023, 9:37

Ciao Andrea, piacere di averti letto.

Il racconto mi è piaciuto anche se alcuni aspetti tecnici possono essere migliorati, a mio avviso.

La narrazione inizia con una buona caratterizzazione del personaggio. I dettagli sono vividi e si intuisce quale sia la psicologia e lo stato emotivo del protagonista. Lo sviluppo della trama si esprime nel conflitto tra il protagonista e il tedesco. Quest’ultimo (parere personale) è odioso al punto giusto, ma lo capiamo in modo un po’ forzato. Per esempio, non mi è piaciuta quella battuta sulla moglie (“Sai che ti ha lasciato per questo”): mi è parsa una scorciatoia per far arrivare il concetto al lettore. Potevi usare un pensiero del protagonista, come in molti altri punti, in questo caso. Un “vizio” simile l’ho riscontrato in altri punti (il badge sulla divisa della guardia, il nome del telescopio spaziale): dettagli che si possono sistemare. Perdonami, ma io sono fissato su queste cose :-)

In relazione al finale, l’arrivo della tirocinante risolve la situazione ma arriva improvvisa, “ex-machina”. Inoltre, ho pensato: ma se era tutto registrato dall’assistente, che bisogno c’era di preoccuparsi di sfruttare la finestra? Secondo me, lo potresti risolvere facendo pensare al protagonista una cosa del tipo “Ma dove avevo la testa?”, giustificata dalla sua situazione familiare e dall’alcool.

Altra minuzia: metterei una riga vuota prima di ogni “orario”, per migliorare la comprensione della scansione temporale.

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Pretorian
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Re: Encelado

Messaggio#9 » mercoledì 19 aprile 2023, 14:11

Ciao, Andrea è piacere di leggerti.
Un ricercatore cerca un pericoloso riscatto dal fallimento della sua vita familiare tramite la scoperta di vita aliena.
Dinper sé le storie di riscatto come questa sono standard, ma funzionano perché è un tema che appassiona e non stanca mai. Come tutte le storie che contengono un tema tanto forte, una delle sfide maggiori del creatore è quella di dosare il messaggio in modo che sia chiaro, ma resti implicito nella narrazione. Ecco, con questo racconto penso che l'equilibrio non ti sia riuscito. Insomma, all'inizio abbiamo Rudolph che in quasi ogni frase deve sottolineare (senza che ce ne sia la necessità) come la moglie di Sean lo abbia lasciato per i suoi difetti (quel "sei pazzo, irlandese, per questo lei se ne è andata" è davvero eccessivo) e nel finale vai a ruota libera con Sean che ripercorre il fallimento della sua vita dovuto dall'aver, secondo lui, mancato la finestra temporale. Insomma, sottile come una sequoia secolare! Al punto che mi ha ricordato quella gag di cyanide and happiness con i bambini a cui si rompe il canestro da basket ed esclamano "Oh, no: il basket era una metafora della speranza di uscire da una vita di povertà!". Oltre a questo, capisco che avessi la necessità di presentare Sean come qualcuno al limite e che si sta giocando il tutto per tutto, ma finisci per renderlo come un pazzo fuori controllo: insomma, arriva ubriaco a lavoro, nasconde il fatto che ha prenotato il James Webb, aggredisce il suo superiore... Insomma, a quel punto mi aspettavo che reagisse all'arrivo della sicurezza tirando fuori una pistola!

A livello di stile e narrazione, niente da dire: racconto funziona ed è perfettamente al livello dei tuoi ultimi lavori.

Alla prossima!

LeggErika3
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Re: Encelado

Messaggio#10 » venerdì 21 aprile 2023, 22:20

Ciao Andrea, piacere di aver letto il tuo racconto. Mi è piaciuta la vicenda umana di Sean, ho trovato interessante l'argomento (non sapevo cosa fosse il James Webb e ho cercato, imparando qualcosa: perfetto). Il ritmo del racconto è buono, la lettura è stata piacevole. Ti dico le cose che non mi hanno convinto, alcune già segnalate da altri. Prima di tutto, l'esclamazione "Fuck", che ci starebbe se il racconto fosse in inglese, o se per qualche ragione Sean parlasse italiano. Ma immagino che sia dia per scontato che stia parlando inglese e lo si stia traducendo, dunque abbiamo un'ampia scelta di imprecazioni nella nostra lingua. In secondo luogo, l'infodump su Encelado. Ci ho pensato su, chiedendomi se spiegare una banalità possa essere davvero un raffinato insulto o...un infodump travestito. Mi spiace, ma alla fine mi è sembrato più il secondo. Infine il direttore mi sembra troppo cattivo, al limite dellincomprensibile. Cioè, continuare a sottolineare che Sean è stato abbandonato, chiamarlo con disprezzo "irlandese"...a che pro? O c'è dietro una storia di tradimento (ma non pare e non servirebbe alla storia) o tutta questa rabbia mi sembra una caricatura; un direttore di certo chiamerebbe la sicurezza e farebbe trascinare via Sean (che, in effetti, sembra aver perso il controllo) e probabilmente gli farebbe pagare la spesa se ritenuta irragionevole...ma perché continuare a provocarlo?
Però, al di là di queste osservazioni, il racconto mi è piaciuto.

Giovanni P
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Re: Encelado

Messaggio#11 » domenica 23 aprile 2023, 18:22

Buonasera Andrea,

la tua è una storia di riscatto, o almeno di un tentativo di riscatto, e mi è piaciuta molto. Lo stile tende a spiattellare parecchie spiegazioni, ma non sono buttate lì e io personalmente non avrei saputo fare di meglio dato che siamo in terza persona. Il finale l'ho molto apprezzato, ha un che di inquietante.
Complimenti.

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L'inquisitore
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Re: Encelado

Messaggio#12 » lunedì 1 maggio 2023, 15:17

Ciao Andrea! L'idea del tuo racconto mi è piaciuta, mi trovo d'accordo però coi commenti, in particolare di Agostino ed Erika. Infodump e forzature che pesano sul gidizio complessivo. Diciamo che come prima stesura funziona, ma avrebbe necessità di essere ben sistemato. Anche quello che sottolinea Andrea, cioè il fatto che se l'assistente stava registrando, tutta la drammaticità del momento pare superflua e sciocca.
Insomma un bel racconto che meriterebbe una buona aggiustata.
Pollice tendente al positivo in modo convinto!

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