I commenti di Andrea Vaccaro ai finalisti

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 17 aprile con un tema di HYPNOS EDIZIONI e 4000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto!
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I commenti di Andrea Vaccaro ai finalisti

Messaggio#1 » mercoledì 10 maggio 2023, 14:51

Ecco i commenti della guest star Andrea Vaccaro ai racconti finalisti.

MISTERO ALIENO
Tema a mio avviso centrato, in modo originale e diverso dalla media dei racconti presentati. Divertente e ironico, il twist finale fa ridere il giusto. Il gioco dei nomi è piacevole, e se anche il continuo cambio di pronome può di primo acchito rendere più complessa la lettura, lo stesso riesce a rendere l’atmosfera più indefinita, partecipando al successo della centratura del tema, da un punto di vista metatestuale.

AMBROGIO
Divertente e irriverente e sicuramente “fantastico” nel twist finale.
Il racconto fa leva sulle memorie condivise della generazione anni ’90, strizzando l’occhio al lettore grazie anche all’uso delle citazioni del famoso spot.
Allegro, ben scritto, anche se sembra più un esercizio di stile, comunque l’autore interpreta il tema in modo piuttosto originale.

MI ACCOMPAGNI?
Anche qui a far da padrone è il tema della memoria, come in “Paramnesia” e “Il suo volto”, ma a differenza di quest’ultimo qui c’e più partecipazione emotiva, e alcune descrizioni (la piegatura dei maglioni, il pugno in bocca) riescono a trasmettere un convincente senso di drammaticità.
Visto il realismo, sarebbe forse stato meglio lasciare qualcosa di più al non detto, le immagini descrittive sono già forti, i dialoghi a volte sembrano un po’ troppo ridondanti e sminuiscono la forza dell’atmosfera creata. Stile un po’ da rivedere, necessitante anche di una maggior ricchezza e varietà a livello lessicale.

IL SUO VOLTO
Un lutto e la sua elaborazione, tema importante ma reso in modo un po’ scontato. Forse si è sentita la difficoltà di sviluppare l’argomento e creare un forte senso di intimità in così pochi caratteri. Anche l’uso del lei invece del tu non contribuisce a creare il legame necessario tra personaggio e lettore.
Il tema è centrato, anche se la lunga tradizione letteraria sull’indefinitezza del ricordo gioca a sfavore del racconto.

PARAMNESIA
Atmosfera sognante, un racconto che trasmette immediata freschezza, nonostante il finale indubbiamente tragico, ma il dramma è descritto con l’abilità tipica degli sceneggiatori giapponesi di raccontare storie tristi con estrema dolcezza, generando un sentimento di condivisione e accettazione.
Tema centrato con stile e senza strafare, scrittura piacevole, capace di coinvolgere il lettore nel dramma sognante di Lea.

DUE PARTI DEL MONDO
Argomento sicuramente importante per il messaggio etico sottostante, tuttavia il racconto risulta a tratti zoppicanti. La violenza verbale e arroganza della padrona del cane a volte pare forzata, e il personaggio non risulta sempre credibile.
A livello di stile, trovo che forse si sarebbe dovuto differenziare un po il “tono” che sembra uguale per le due persone descritte, anche se con coloriture opposte. E Omar sembra troppo “acculturato” rispetto alla descrizione della sua situazione.
Ha aspetti interessanti, ma il tema non appare centrato appena e stilisticamente è migliorabile.

UN TIPO STRANO
Indubbiamente strano, weird, nel tema.
L’indefinito è annunciato dalla descrizione della macchia sul quadro, che attrae il lettore, e che richiama tanto visivamente la copertina di Ummagumma dei Pink Floyd quanto nel suo perpetrare la spirale di stranezza diverse produzioni anche televisive come la recente The Watcher.
La lettura rimane fluente, anche se forse manca a tratti quel quid in più a livello stilistico che avrebbe reso il racconto ancor più coinvolgente.



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