Ultimo tornante

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 maggio con un tema dello staff di MC e un'edizione all stars con i giudizi finali di Franci Conforti, Davide Mannucci, Masa, Giorgio Lupo, Andrea Lauro, Silvia La Posta, Andrea Vaccaro, Davide Di Tullio, Luca Nesler, Francesco Nucera e Maurizio Bertino!
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Andrea Furlan
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Ultimo tornante

Messaggio#1 » martedì 16 maggio 2023, 0:59

Il vento fa sbattere forte il tessuto della tenda. Mi irrita, devo muovermi sulla sedia.
«Devi stare fermo, maledizione. Immagina se te lo dovessi mettere male.» La voce di Miguel è ferma come le sue mani, mentre collega il filo dall’impianto alla tuta, applica il cerotto invisibile.
Sono già vestito per la gara. La tuta è stretta, viscida, sempre spiacevole da indossare. Ma poi è come una guaina che facilita i movimenti. Sopra, mi infilo la Maglia Rosa.
«Pensa a fare il tuo lavoro, cazzo. Se siamo arrivati a questo punto non è di certo colpa mia.» Rispondo acido.
Sei stato tu, bastardo. Mi hai obbligato a impiantare il computer sottocutaneo, dietro all’orecchio destro. Altrimenti avremmo perso gli sponsor, mi hai detto, proprio prima dell’inizio del Giro.
Mi ripeto che Koen non avrebbe mai accettato. È un vero sportivo, l’immagine perfetta del Giro Pulito, come lo chiamano i media. Quest’anno vogliono rilanciare il nostro sport, messo alla gogna dagli scandali del doping. Il senso di colpa con cui convivo mi mozza il respiro.
Il familiare ronzio del collegamento anticipa la voce di Eddy.
«Sono pronto, Marco.»

«Prima salita, pendenza lieve. Parametri normali. Rapporto morbido e rimani nel gruppo. Vincenzo può partire.» Mi dà le indicazioni. Siamo in un gruppo fitto fra Bolzano e Merano.
Sono circondato dalla squadra, davanti a me vedo Koen: indossa la Maglia Ciclamino e il solito casco giallo, anche lui in mezzo ai suoi. Faccio cenno a Vincenzo, il più giovane: parte.
In breve, un gruppetto lo segue, si stacca. Koen si volta indietro, forse controlla dove sono.
Le nuvole coprono la cima delle montagne.

Tornante numero uno. Piove forte.
Mi trovo a metà gruppo. Koen è davanti, sta andando come un gregario in fuga. Troppo veloce.
Il senso di colpa mi soffoca, ma non posso permettergli di allontanarsi. Esito un’ultima volta, poi decido.
«Eddy, lo vedo. Dammi l’andatura.»
Il computer non risponde subito: starà calcolando i miei parametri vitali, trasmessi dalle migliaia di sensori intrecciati nel tessuto della tuta, mettendoli in relazione con la posizione degli altri, trasmessa dalla Centrale.
Forse è sorpreso, in fondo è la prima volta che gli chiedo aiuto.
Fino ad ora l’ho tollerato, passando ore in sella a sentire i suoi consigli. L’ho ignorato di proposito, irritato dai grossolani errori dell’inizio, ma trovandolo sempre più preciso. Miguel diceva che impara a ogni allenamento. A un certo punto l’ha chiamata simbiosi: gli ho riso in faccia.
«Accelera. Il battito è a posto. Qui in salita sei più veloce. Si trova avanti, di mezzo chilometro, è ora di riprenderlo.»
Mi alzo sui pedali per superare un piccolo gruppo, spero di sfogare rabbia e frustrazione con la fatica. Koen non lo avrebbe mai fatto, neanche in una tappa decisiva come quella di oggi.

Al ventiduesimo tornante siamo in fuga solo noi due.
Koen mi sorride quando ci alterniamo, stando a ruota. Lo fa da sempre, sappiamo tutto l’uno dell’altro, come fratelli. Tutto, tranne Eddy.
La pioggia cade mista a neve, a volte mi entra in bocca. Ancora quella stretta alla gola, non appena si fa sentire un’altra volta.
«Avete staccato tutti di quattro chilometri, Marco. Continua così: ritmo costante.»

Trentaduesimo tornante.
Sono curvo sui pedali, il fiato corto, le gambe che bruciano.
«Marco, rallenta, non reggerai per molto.»
«Dov’è?»
«Trecento metri indietro. Sta recuperando.»
Eddy mi ha fatto partire: in pochi secondi gli ho dato mezzo chilometro. Ma ora mi sta tornando sotto.
Grugnisco, spingo, ignoro l’avvertimento. Uno stupido computer non mi può fermare.

Quarantesimo tornante. Dodici chilometri. Nevica, ma non ci faccio caso. Alzarsi sui pedali è una tortura.
Koen è davanti, va come un diavolo.
«Sei nella zona rossa, Marco, non puoi continuare così.» Un’esitazione. «Se lo desideri, posso prendere il controllo.»
«Che diavolo stai dicendo?»
«La tuta è un modello di ultima generazione, non trasmette solo dati. Può anche aiutarti a pedalare.»
Nessuno mi aveva informato di questo.
Ma accetto: non mi importa più di Koen, del Giro Pulito, neanche che mi scoprano. Devo vincere.

Ultimo tornante.
Siamo appaiati.
È in un bagno di sudore, lo sguardo preoccupato, i suoi muscoli scattano, ma non molla.
Salto in piedi, la fatica è quasi scomparsa, come se fossi appena partito. Vado a un ritmo impossibile, dopo ventisette chilometri di salita.

Gli ultimi due chilometri.
Sprint finale, testa a testa.
«Sei al limite, Marco. Più di così non è possibile. Solo tu puoi…»
Quasi non lo sento. La tuta stringe, strizza ogni goccia di energia dalle mie gambe martoriate.
A duecento metri la bici scarta, rimango in piedi per miracolo sul fondo pieno di neve. Come se mi fossi addormentato alla guida.
Continuo a pedalare, ma senza convinzione. Devo portare a casa la pelle.
Koen è davanti per pochi metri. Taglia il traguardo, alza le braccia. Ho perso.
Nel movimento qualcosa nel suo collo si muove. Un lembo di pelle dietro all’orecchio destro si è sollevato, lascia intravedere un filo color carne.



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antico
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#2 » martedì 16 maggio 2023, 1:03

Ciao Andrea! Caratteri e tempo ok, buona ALL STARS EDITION anche a te!

alexandra.fischer
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#3 » martedì 16 maggio 2023, 10:35

Ultimo tornante di Andrea Furlan Tema centrato. Il protagonista è un ciclista impegnato in una gara invernale. A malincuore ha accettato un cerotto sottocutaneo con un minicomputer in grado di aiutarlo durante la gara. Lui pensa al campione Koen, il quale non avrebbe mai accettato di scendere a un compromesso simile. Alla fine della gara, vinta da Koen, capisce di essersi sbagliato per via del filo che compare dietro l’orecchio sinistro. Molto ben reso il freddo, la tensione della gara e la caratteristica del computer di monitorare le condizioni del ciclista, ma anche di aiutarlo a pedalare

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KatyBlacksmith
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#4 » martedì 16 maggio 2023, 12:09

Ciao, Andrea!
Il racconto è centratissimo e pure avvincente, è stata una buona lettura per me.
Mi è piaciuta la scelta di usare il ciclismo, che spesso viene trascurato anche se è estremamente impegnativo.
Buona anche la gestione del senso di colpa , che passa in secondo piano quando la gara entra nel vivo, e il colpo di scena finale.
Mi dispiace un po' (ma non inficia in nessun modo il racconto) che alla fine il ciclismo in sé non ne esca pulito, ma è solo un racconto e all'interno di questo ha perfettamente senso.

Buon contest!

viviana.tenga
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#5 » giovedì 18 maggio 2023, 23:22

Ciao Andrea,
Tema centrato e racconto che funziona. Ho apprezzato la caratterizzazione del protagonista, che in poco spazio hai tratteggiato come un personaggio complesso e sfaccettato, soprattutto nel suo rapporto di ammirazione-odio con Koen.
Ho trovato il primo blocco un po' denso di nomi propri: nel giro di poche righe, nomini Miguel, Eddy, Koen e Marco. Personalmente, sul momento ho fatto un po' fatica a tenere traccia di chi è chi. Forse almeno Miguel poteva rimanere senza nome e venire indicato con il ruolo che ricopre all'interno della squadra (che, a proposito, non sono sicurissima di aver inquadrato), per semplificare un po' la situazione.
Altro punto che non mi ha convinto del tutto è quando il protagonista scopre che la tuta può aiutarlo a pedalare. Non è chiaro se non sapesse dell'esistenza di tute che lo fanno, o che la sua in particolare ne fosse in grado. In entrambi i casi, se è la prima volta che sperimenta una cosa del genere, mi sarei aspettata qualche riga in più dedicata a questo passaggio (dev'essere un'esperienza notevole, per quanto uno sia concentrato sulla tensione della gara). E' però una cosa molto minore, che nel complesso non inficia la godibilità del racconto.

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Mario Mazzafoglie
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#6 » venerdì 19 maggio 2023, 13:05

Ciao Andrea, un piacere leggerti.
Sei riuscito a fare due cose eccezionali per quanto mi riguarda.
La prima è stata rendere un racconto breve così avvincente.
La seconda è rendere un racconto sul Ciclismo (che a me annoia solo a pensarci) così avvincente!
Per cui partiamo da un'ottima base.
L'unico appunto, ma solo a gusto personale, è che non amo i racconti spezzettati in così tanti paragrafi, ma ovviamente non avevi nessuna soluzione diversa per rendere una corsa ciclistica.
Per cui, ottima prova, complimenti.

Alla prossima.

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BruceLagogrigio
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#7 » venerdì 19 maggio 2023, 13:37

In prima persona. Tempo verbale: presente: Ambientazione: Futuro (prossimo?). Strada. Gara di ciclismo. Giro d’Italia. Tema centrato (così così)

Ciao Andrea piacere di leggerti. Mi mancava un racconto sul ciclismo e devo dire che ci sta. Hai reso perfettamente l’idea della competizione e del pensiero del ciclista. Tra l’altro attuale visto che il giro è in corso proprio adesso.
Pensavo che la neve a Maggio fosse eccessiva, poi ho guardato fuori dalla finestra… direi che è perfettamente plausibile ahah.
Molto bello lo spirito competitivo ma sportivo (forse non così tanto sportivo:D) fra i due ciclisti.
Finale un po’ telefonato ma fa il suo dovere.
Unica nota un po’ stonata a mio avviso è che l’IA sia stata aggiunta un po’ a forza. Nel senso: il doping tecnologico nel racconto non è molto diverso da quello dato da una bici elettrica con la pedalata assistita. I parametri vari, quando attaccare, dove risparmiare, la distanza, lo calcolano già molto bene dall’ammiraglia che poi lo comunicano via radio
Stile ottimo, il ritmo incalzante dato dal numero di tornanti che man mano superano.
Buona Edition!

Bruce
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Daniele
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#8 » domenica 21 maggio 2023, 18:01

Ciao Andrea, ben ritrovato.
Bel racconto! Da appassionato di sport (non tanto di ciclismo, è dai tempi di Pantani che non lo seguo piu) ho apprezzato. Bello il ritmo, con il passare dei tornanti che ci accompagna alla fine, la fatica che si accumula e la resa di un atleta che voleva correre in modo pulito ma che si arrende come tanti. Il giro che anche in versione futuristica non riesce proprio a essere una competizione pulita, il rispetto/rivalità/odio/amore tra avversari è reso bene. La frammentazione nei racconti è pericolosa ma qui era necessaria e fa il suo dovere, arricchisce soltanto.
Unico peccato, che peccato non è, il finale. Palese che l'avversario facesse uso dello stesso stratagemma, ma se non fosse stato così l'intera narrazione sarebbe risultata una presa in giro, mentre così nel finale il fatto che lui perda nonostante l'aiuto della IA è giustificato, anche se un po' inevitabilmente arriva senza colpo di scena.
Bella prova, complimenti! Alla prossima era!

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GiulianoCannoletta
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#9 » lunedì 22 maggio 2023, 12:25

Ciao Andre, sempre un piacere leggerti.
Ultimamente i tuoi racconti mi stanno piacendo molto e questa non fa eccezione. In particolare, mi piace come riesci a interpretare il tema in maniera mai banale, con delle trovate curiose, senza fermarti alla declinazione più immediata.
Se poi, come in questo caso, il racconto è sorretto da uno stile solido e da un ritmo incalzante che ti accompagna fino alla fine, c'è poco da dire.
Giusto per trovare un punto di miglioramento, ti direi che forse la chiusura, proprio l'ultimo rigo, poteva essere più d'impatto.
Ma parliamo di dettagli. Ottimo lavoro, a rileggerci presto!
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Stefano.Moretto
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#10 » giovedì 25 maggio 2023, 2:54

Ciao Andrea
devo dire che il tuo stile di scrittura, quando prendi il via, è veramente liscio e va che è un piacere. Da metà in poi mi hai veramente preso e ho letto tutto d'un fiato, e io sono uno che piuttosto che guardare una gara di ciclismo preferisco fissare un muro bianco ascoltando canti zen di monaci buddisti.
La parte che mi è piaciuta meno è l'inizio. Il primo paragrafo in particolare l'ho trovato un po' caotico, ho fatto veramente fatica a capire quale fosse la situazione e dove si trovassero i personaggi, secondo me sull'apertura puoi lavorarci un po'. Secondariamente, hai infilato diverse spiegazioni a giro per il racconto, rallentandolo notevolmente. Secondo me avresti potuto gestire meglio il flusso di informazioni anche riducendone la quantità, non tutte erano così fondamentali.
Per il resto, come detto sopra, l'ho trovato incredibilmente d'impatto. Un ottimo lavoro.

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Andrea Furlan
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#11 » sabato 27 maggio 2023, 9:59

Ringrazio tutti per i commenti positivi e gli ottimi piazzamenti in classifica (soprattutto a Giuliano per il commento super!) sono contento che il mio Ultimo tornante vi abbia invitato alla lettura e abbia reso piu interessante uno sport eroico (ma lento) come il ciclismo.
Riguardo ai vostri commenti:
L'ispirazione mi è venuta da una amica artista e costumista che mi ha spiegato come stiano creando vestiti con sensori inseriti direttamente nel tessuto per rilevare i movimenti del corpo, come la tuta del protagonista.
A Stefano e Viviana: l'inizio è stato difficile in effetti, per dare le informazioni chiave in poco spazio. Miguel è l'allenatore di Marco, con cui chiaramente non va d'accordo.
A Bruce: in effetti ho realizzato solo dopo che le funzioni della tuta e della IA avrebbero potuto essere date in un modo più tradizionale dell'allenatore, però mi ero innamorato dell'idea di questa applicazione che credo non esista. Magari qualcuno la brevetterà a beneficio dei ciclisti un giorno.
Le condizioni atmosferiche e il luogo: nel taglio finale per rientrare nei caratteri, alla fine ho eliminato per errore i riferimenti al Passo dello Stelvio che è la conclusione della tappa. Spesso quando il Giro va sulle montagne più alte, anche a maggio inoltrato trova la neve, cosa che mi ha sempre affascinato per la difficoltà in più. Chi è salito al Passo sa che è già complicato arrivarci comodamente seduti in auto, pensate in una corsa ciclistica sotto la neve.
A tutti sul finale: magari il colpo di scena non è dei più scioccanti, ma ho pensato che fosse una buona chiusura al sistema complesso di relazioni umane e sportive che ho cercato di tratteggiare fra Marco e Koen.

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L'inquisitore
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#12 » lunedì 29 maggio 2023, 11:58

Ciao Andrea, anch'io plaudo alla tensione che sei riuscito a dare. Hai gestito molti personaggi in questo poco spazio e non è facile (qualche macchia nel racconto c'è per questo), ma concordo con Viviana sul fatto che hai costruito ottimamente i motivi interiori del protagonista.
Mi aspettavo esattamente questo finale a causa del tema del contest, ma questo è un vizio di forma. Se mi fossi trovato il racconto in un contesto diverso non l'avrei intuito e il finale è buono!
Direi che per il mood e il grip che tiene sul lettore questo racconto si merita un pollice in su! (Complimenti!)

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Andrea Furlan
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Re: Ultimo tornante

Messaggio#13 » lunedì 29 maggio 2023, 23:27

Molte grazie anche all'Inquisitore per il giudizio super positivo e per un piazzamento in classifica che non speravo!

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