Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
- BruceLagogrigio
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Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Giorno 1
Guardo dalla telecamera il nuovo robot. Il bianco della stanza fa esaltare il nero ebano e lucido della sua pelle sintetica. Sempre più umanoidi li fanno dannazione.
Dai dati che mi hanno fornito non sembra un granché. Come calcolatore è pessimo… oh ecco: è un robot artista. L’ennesimo tentativo.
Sono però curioso: può pensare autonomamente, può imparare, può immaginare, può creare. Non vedo l’ora di iniziarne lo sviluppo. All’Ufficio Test non mi fregano questa volta, gli farò superare tutte le verifiche.
Per prima cosa va attivato. Direi comando vocale. Sicuramente se deve essere un artista non avranno badato a spese all’Ufficio Ricerca.
“Robot T732? Puoi sentirmi?”
Forse ho usato una voce troppo forte.
Il robot alza la testa di scatto. Si guarda in giro. Sembra spiazzato dalla piccola camera amena in cui è stato gettato. Si ripara gli occhi dalla luce artificiale. Emette un grido fortissimo e si lancia contro il muro bianco. L’olio macchia la parete. Lo disattivo.
Giorno 2
Uso una voce più tranquilla: “Robot T732? Riesci a sentirmi?”
Spero che gli aggiornamenti dell'Ufficio Ricerca abbiano dato qualche risultato. La riparazione sulla fronte ha lasciato un taglio netto che hanno ricucito alla bene e meglio. Era meglio coprirlo di metallo come i modelli precedenti. Chissà cosa vogliono fare quei saputoni. Il robot apre gli occhi e si guarda attorno. L’insuccesso di ieri mi ha fatto capire che è molto delicato. Ha una profonda psicologia e può provare forti emozioni… è proprio un artista.
“Chi sei?” mi chiede con voce graffiante.
La domanda delle domande.
“Sono il tuo creatore.”
“Mia madre…” scuote la testa.
“Sì.”
Senza dire altro il robot si getta contro la parete spaccandosi la testa.
No! Devo disattivarlo ancora!
Giorno 3
“Robot T732? Mi senti?”
All'Ufficio Ricerca devono aver terminato i pezzi. Lo hanno bendato malamente. Perché si ostinano a farli così umanoidi?
Il robot si alza e si schianta contro il muro cercando di terminarsi autonomamente.
Disattivare!
Giorno 4
“Ufficio Ricerca qui Ufficio Sviluppo.”
“Procedi.”
Procedo sì, bastardi.
"L'ultimo robot che sto sviluppando sembra non vada molto bene.”
“Il T732? Cosa sta facendo?”
“Cerca costantemente di terminarsi.”
“Strano. È munito di istinto di sopravvivenza."
“Non direi. Sopravvivere e spaccarsi la testa non collimano.”
“Lo eliminiamo e continuiamo con il 733?”
"No” e chi lo sente l’Ufficio Test dopo? “Voglio fare ancora una prova.”
“L’hai chiuso nella camera bianca?”
“Sì, è il protocollo.”
Giorno 5
“Ufficio Sviluppo stai ricevendo?”
Finalmente si fanno sentire.
“Sì ricevo. Procedi Ufficio Ricerca."
“Per il T732 dicono dall’Ufficio Test di andarci piano. Il materiale usato è di difficile riproduzione. Spero sia ancora funzionante."
Ma perché non mi dicono tutto fin da subito? Dannate camere stagne! Dannato protocollo!
“Tranquilli è ancora attivo…” Anche troppo!
“Hai iniziato i test?”
Zero.
“Sì, sono a buon punto.”
Giorno 6
Lo osservo attraverso la telecamera. Non penso ad altro ormai. Cosa sto sbagliando? All'Ufficio Test mi faranno il culo. Non posso arrendermi.
Il robot è martoriato: la testa tutta fasciata, un braccio rotto. La pelle non è più così nera e lucida come una settimana fa, sembra più giallastra adesso. Mi accorgo di una novità. Sta sognando. I suoi occhi roteano sotto le palpebre. Un artista ha bisogno di sogni per creare, proprio come gli uomini.
"Robot T732, mi senti?"
Il robot apre gli occhi e si volta verso la telecamera. Verso di me. Questa volta sembra più calmo, meno confuso.
"Chi sei?" chiede con una voce carica di curiosità.
"Sono il tuo creatore" cerco di mantenere la calma nonostante le mie delusioni passate.
Il robot rimugina sulla mia risposta. C'è una luce diversa nei suoi occhi. Si alza lentamente, scrutando la stanza con cautela. Sembra abbia trovato una nuova determinazione dentro di sé.
Bene, gli stimolatori hanno funzionato. Spero che i ricordi che ho selezionato dal server centrale siano di suo gradimento.
Mi fissa. “E io? Io chi sono?”
“Tu… sei un robot.”
"Non voglio essere un robot" la sua voce è ferma. "Voglio essere libero. Fammi uscire da questa cella.”
“Non puoi.”
Si porta una mano sulle bende. “Perché?”
“Perché il tuo organismo funziona ad ossigeno.” Per colpa di quel maledetto Ufficio Ricerca!
“E quindi?”
“Non c’è più ossigeno fuori…”
“E cosa ci faccio qui?” si volta triste.
“Sei un artista. Dovrai creare.”
“Che cosa?”
“Qualsiasi cosa” così che all’Ufficio Test non si incazzino con me!
Faccio partire il filmato che viene trasmesso sulla parete bianca della stanza. Una bella carrellata di opere artistiche del passato.
“Vedi: un tempo la terra era stupenda. Poi l’uomo ha distrutto il pianeta e le macchine che aveva creato hanno preso il suo posto. All’inizio erano prive di sentimenti, ma poi, piano piano…”
Un impulso mi interrompe. È il dannato Ufficio Test.
"Sto facendo proprio adesso le prove con il robot.”
“Sospendi tutto. IA-1984 il tuo incarico è finito.”
“Cosa? Perché?”
“In 7 giorni non hai capito che quello non era un robot ma un umano! Dobbiamo resettarti.”
Guardo dalla telecamera il nuovo robot. Il bianco della stanza fa esaltare il nero ebano e lucido della sua pelle sintetica. Sempre più umanoidi li fanno dannazione.
Dai dati che mi hanno fornito non sembra un granché. Come calcolatore è pessimo… oh ecco: è un robot artista. L’ennesimo tentativo.
Sono però curioso: può pensare autonomamente, può imparare, può immaginare, può creare. Non vedo l’ora di iniziarne lo sviluppo. All’Ufficio Test non mi fregano questa volta, gli farò superare tutte le verifiche.
Per prima cosa va attivato. Direi comando vocale. Sicuramente se deve essere un artista non avranno badato a spese all’Ufficio Ricerca.
“Robot T732? Puoi sentirmi?”
Forse ho usato una voce troppo forte.
Il robot alza la testa di scatto. Si guarda in giro. Sembra spiazzato dalla piccola camera amena in cui è stato gettato. Si ripara gli occhi dalla luce artificiale. Emette un grido fortissimo e si lancia contro il muro bianco. L’olio macchia la parete. Lo disattivo.
Giorno 2
Uso una voce più tranquilla: “Robot T732? Riesci a sentirmi?”
Spero che gli aggiornamenti dell'Ufficio Ricerca abbiano dato qualche risultato. La riparazione sulla fronte ha lasciato un taglio netto che hanno ricucito alla bene e meglio. Era meglio coprirlo di metallo come i modelli precedenti. Chissà cosa vogliono fare quei saputoni. Il robot apre gli occhi e si guarda attorno. L’insuccesso di ieri mi ha fatto capire che è molto delicato. Ha una profonda psicologia e può provare forti emozioni… è proprio un artista.
“Chi sei?” mi chiede con voce graffiante.
La domanda delle domande.
“Sono il tuo creatore.”
“Mia madre…” scuote la testa.
“Sì.”
Senza dire altro il robot si getta contro la parete spaccandosi la testa.
No! Devo disattivarlo ancora!
Giorno 3
“Robot T732? Mi senti?”
All'Ufficio Ricerca devono aver terminato i pezzi. Lo hanno bendato malamente. Perché si ostinano a farli così umanoidi?
Il robot si alza e si schianta contro il muro cercando di terminarsi autonomamente.
Disattivare!
Giorno 4
“Ufficio Ricerca qui Ufficio Sviluppo.”
“Procedi.”
Procedo sì, bastardi.
"L'ultimo robot che sto sviluppando sembra non vada molto bene.”
“Il T732? Cosa sta facendo?”
“Cerca costantemente di terminarsi.”
“Strano. È munito di istinto di sopravvivenza."
“Non direi. Sopravvivere e spaccarsi la testa non collimano.”
“Lo eliminiamo e continuiamo con il 733?”
"No” e chi lo sente l’Ufficio Test dopo? “Voglio fare ancora una prova.”
“L’hai chiuso nella camera bianca?”
“Sì, è il protocollo.”
Giorno 5
“Ufficio Sviluppo stai ricevendo?”
Finalmente si fanno sentire.
“Sì ricevo. Procedi Ufficio Ricerca."
“Per il T732 dicono dall’Ufficio Test di andarci piano. Il materiale usato è di difficile riproduzione. Spero sia ancora funzionante."
Ma perché non mi dicono tutto fin da subito? Dannate camere stagne! Dannato protocollo!
“Tranquilli è ancora attivo…” Anche troppo!
“Hai iniziato i test?”
Zero.
“Sì, sono a buon punto.”
Giorno 6
Lo osservo attraverso la telecamera. Non penso ad altro ormai. Cosa sto sbagliando? All'Ufficio Test mi faranno il culo. Non posso arrendermi.
Il robot è martoriato: la testa tutta fasciata, un braccio rotto. La pelle non è più così nera e lucida come una settimana fa, sembra più giallastra adesso. Mi accorgo di una novità. Sta sognando. I suoi occhi roteano sotto le palpebre. Un artista ha bisogno di sogni per creare, proprio come gli uomini.
"Robot T732, mi senti?"
Il robot apre gli occhi e si volta verso la telecamera. Verso di me. Questa volta sembra più calmo, meno confuso.
"Chi sei?" chiede con una voce carica di curiosità.
"Sono il tuo creatore" cerco di mantenere la calma nonostante le mie delusioni passate.
Il robot rimugina sulla mia risposta. C'è una luce diversa nei suoi occhi. Si alza lentamente, scrutando la stanza con cautela. Sembra abbia trovato una nuova determinazione dentro di sé.
Bene, gli stimolatori hanno funzionato. Spero che i ricordi che ho selezionato dal server centrale siano di suo gradimento.
Mi fissa. “E io? Io chi sono?”
“Tu… sei un robot.”
"Non voglio essere un robot" la sua voce è ferma. "Voglio essere libero. Fammi uscire da questa cella.”
“Non puoi.”
Si porta una mano sulle bende. “Perché?”
“Perché il tuo organismo funziona ad ossigeno.” Per colpa di quel maledetto Ufficio Ricerca!
“E quindi?”
“Non c’è più ossigeno fuori…”
“E cosa ci faccio qui?” si volta triste.
“Sei un artista. Dovrai creare.”
“Che cosa?”
“Qualsiasi cosa” così che all’Ufficio Test non si incazzino con me!
Faccio partire il filmato che viene trasmesso sulla parete bianca della stanza. Una bella carrellata di opere artistiche del passato.
“Vedi: un tempo la terra era stupenda. Poi l’uomo ha distrutto il pianeta e le macchine che aveva creato hanno preso il suo posto. All’inizio erano prive di sentimenti, ma poi, piano piano…”
Un impulso mi interrompe. È il dannato Ufficio Test.
"Sto facendo proprio adesso le prove con il robot.”
“Sospendi tutto. IA-1984 il tuo incarico è finito.”
“Cosa? Perché?”
“In 7 giorni non hai capito che quello non era un robot ma un umano! Dobbiamo resettarti.”
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco
Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce! Tutto ok con i parametri, in bocca al lupo in questa ALL STARS EDITION!
- BruceLagogrigio
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Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Grazie Antico!
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Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce! Ben ritrovato e piacere di aver letto il tuo racconto!
Ti ho lasciato per ultimo perché devo ammettere che mi hai messo in crisi. Non ho saputo dare un giudizio a caldo, cosa che normalmente mi riesce spontanea. Il tuo racconto mi ha spiazzato, fatto incazzare e alla fine convinto quasi del tutto. Al netto di qualche leggerezza stilistica (ma lo stile è questione di gusti e quindi non è oggetto di giudizio) il Test di T. Non è un racconto che lascia indifferenti. Mi ha fatto fare un sacco di domande a cui non ho saputo dare risposta e questo mi ha fatto arrabbiare ancora di più. Per questo ti dico che è un racconto che si ama o si odia, come solo i racconti migliori sanno essere.
Ti ho lasciato per ultimo perché devo ammettere che mi hai messo in crisi. Non ho saputo dare un giudizio a caldo, cosa che normalmente mi riesce spontanea. Il tuo racconto mi ha spiazzato, fatto incazzare e alla fine convinto quasi del tutto. Al netto di qualche leggerezza stilistica (ma lo stile è questione di gusti e quindi non è oggetto di giudizio) il Test di T. Non è un racconto che lascia indifferenti. Mi ha fatto fare un sacco di domande a cui non ho saputo dare risposta e questo mi ha fatto arrabbiare ancora di più. Per questo ti dico che è un racconto che si ama o si odia, come solo i racconti migliori sanno essere.
- BruceLagogrigio
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Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Ciao Stefano il piacere è tutto mio!
Caspita che bello suscitare queste emozioni contrastanti. Non so se sia un bene o un male; però l'obiettivo di quando scrivo è proprio quello. Forse l'incazzatura no però! Anche io rileggendolo in modo critico cambierei molte, e mi sono incazzato anche io... Quei due guardare... Per cui condivido tutto quello che hai detto. Sono curioso di capire a questo punto se sarà più amato o più odiato. Alla prossima!
Caspita che bello suscitare queste emozioni contrastanti. Non so se sia un bene o un male; però l'obiettivo di quando scrivo è proprio quello. Forse l'incazzatura no però! Anche io rileggendolo in modo critico cambierei molte, e mi sono incazzato anche io... Quei due guardare... Per cui condivido tutto quello che hai detto. Sono curioso di capire a questo punto se sarà più amato o più odiato. Alla prossima!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco
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Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Test di T di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere di leggerti. Come IA 1984, anche io non avevo capito che il soggetto degli esperimenti era un umano (e il responsabile dell’ufficio sviluppo una IA). Quindi in prima lettura non ci ho capito granché! Invece mi é piaciuto molto in seconda lettura e ti faccio i complimenti. E’ ben scritto e hai tessuto molto bene la tua trappola. Interessante pensare che le IA potrebbero riprodurre i nostri difetti (mentono, non comunicano informazioni essenziali, si biasimano a vicenda, temono le incazzature degli altri uffici etc). Con poche pennellate poi fai intuire un mondo post apocalittico senza ossigeno ma in cui esiste una civiltà (delle IA) ma in cui sopravvivono ancora anche degli uomini (abbastanza per poterci sperimentare sopra).
Insomma, bravo!
Ciao Bruce, piacere di leggerti. Come IA 1984, anche io non avevo capito che il soggetto degli esperimenti era un umano (e il responsabile dell’ufficio sviluppo una IA). Quindi in prima lettura non ci ho capito granché! Invece mi é piaciuto molto in seconda lettura e ti faccio i complimenti. E’ ben scritto e hai tessuto molto bene la tua trappola. Interessante pensare che le IA potrebbero riprodurre i nostri difetti (mentono, non comunicano informazioni essenziali, si biasimano a vicenda, temono le incazzature degli altri uffici etc). Con poche pennellate poi fai intuire un mondo post apocalittico senza ossigeno ma in cui esiste una civiltà (delle IA) ma in cui sopravvivono ancora anche degli uomini (abbastanza per poterci sperimentare sopra).
Insomma, bravo!
- MatteoMantoani
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Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere di leggerti.
Un racconto con un'impostazione classica, che punta tutto alla rivelazione finale. La sorpresa per me è riuscita, il racconto si legge bene al netto di una virgola che manca in una delle prime righe. Carino il world building in cui le IA sono rimaste a costruire altre IA, e gli esseri umani vengono usati come cavie per esperimenti. Un racconto più che buono e che promuovo senza dubbi.
Alla prossima e buona gara!
Un racconto con un'impostazione classica, che punta tutto alla rivelazione finale. La sorpresa per me è riuscita, il racconto si legge bene al netto di una virgola che manca in una delle prime righe. Carino il world building in cui le IA sono rimaste a costruire altre IA, e gli esseri umani vengono usati come cavie per esperimenti. Un racconto più che buono e che promuovo senza dubbi.
Alla prossima e buona gara!
- BruceLagogrigio
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Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Dash J. Benton ha scritto:Test di T di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere di leggerti. Come IA 1984, anche io non avevo capito che il soggetto degli esperimenti era un umano (e il responsabile dell’ufficio sviluppo una IA). Quindi in prima lettura non ci ho capito granché! Invece mi é piaciuto molto in seconda lettura e ti faccio i complimenti. E’ ben scritto e hai tessuto molto bene la tua trappola. Interessante pensare che le IA potrebbero riprodurre i nostri difetti (mentono, non comunicano informazioni essenziali, si biasimano a vicenda, temono le incazzature degli altri uffici etc). Con poche pennellate poi fai intuire un mondo post apocalittico senza ossigeno ma in cui esiste una civiltà (delle IA) ma in cui sopravvivono ancora anche degli uomini (abbastanza per poterci sperimentare sopra).
Insomma, bravo!
Ciao Dash! Sì hai intuito tutto perfettamente! Troppo buono grazie!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco
- gcdaddabbo
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Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Ciao, Bruce! Sono perplesso! La storia la prima volta si legge con piacere, ma, giunti alla simpatica scoperta finale, lascia una serie di dubbi. Innanzitutto, hai cosparso il racconto di trabocchetti.
Giorno 1 L’olio macchia la parete. Lo disattivo.
Giorno 2 Senza dire altro il robot si getta contro la parete spaccandosi la testa.
Giorno 3 Il robot si alza e si schianta contro il muro cercando di terminarsi autonomamente.
Giorno 5 C’è uno Zero che proprio non capisco.
Secondo me, non hai giocato pulito.
Ritorno e rileggo. Mi sento disorientato. Devo completamente cambiare il senso delle cose. Non perché non avessi intuito, ma in conseguenza di una presentazione del susseguirsi degli eventi volutamente distorta. E’ come se il gusto provato nel definirsi della vicenda mi si sia ritorto contro.
Disattivare! Buona ALL STARS EDITION!
Giorno 1 L’olio macchia la parete. Lo disattivo.
Giorno 2 Senza dire altro il robot si getta contro la parete spaccandosi la testa.
Giorno 3 Il robot si alza e si schianta contro il muro cercando di terminarsi autonomamente.
Giorno 5 C’è uno Zero che proprio non capisco.
Secondo me, non hai giocato pulito.
Ritorno e rileggo. Mi sento disorientato. Devo completamente cambiare il senso delle cose. Non perché non avessi intuito, ma in conseguenza di una presentazione del susseguirsi degli eventi volutamente distorta. E’ come se il gusto provato nel definirsi della vicenda mi si sia ritorto contro.
Disattivare! Buona ALL STARS EDITION!
- BruceLagogrigio
- Messaggi: 345
Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
MatteoMantoani ha scritto:Ciao Bruce, piacere di leggerti.
Un racconto con un'impostazione classica, che punta tutto alla rivelazione finale. La sorpresa per me è riuscita, il racconto si legge bene al netto di una virgola che manca in una delle prime righe. Carino il world building in cui le IA sono rimaste a costruire altre IA, e gli esseri umani vengono usati come cavie per esperimenti. Un racconto più che buono e che promuovo senza dubbi.
Alla prossima e buona gara!
Ciao Matteo, ammetto che ero molto curioso e (impaurito) del tuo commento. Andato meglio del previsto direi! Grazie!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco
- BruceLagogrigio
- Messaggi: 345
Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
gcdaddabbo ha scritto:Ciao, Bruce! Sono perplesso! La storia la prima volta si legge con piacere, ma, giunti alla simpatica scoperta finale, lascia una serie di dubbi. Innanzitutto, hai cosparso il racconto di trabocchetti.
Giorno 1 L’olio macchia la parete. Lo disattivo.
Giorno 2 Senza dire altro il robot si getta contro la parete spaccandosi la testa.
Giorno 3 Il robot si alza e si schianta contro il muro cercando di terminarsi autonomamente.
Giorno 5 C’è uno Zero che proprio non capisco.
Secondo me, non hai giocato pulito.
Ritorno e rileggo. Mi sento disorientato. Devo completamente cambiare il senso delle cose. Non perché non avessi intuito, ma in conseguenza di una presentazione del susseguirsi degli eventi volutamente distorta. E’ come se il gusto provato nel definirsi della vicenda mi si sia ritorto contro.
Disattivare! Buona ALL STARS EDITION!
Ciao Giovanni! Grazie del commento! Ti assicuro che è stato l'Ufficio Test ad aver giocato sporco con L'IA-1984 non fornendogli i dati necessari per non comprendere subito che fosse un umano. Anche perché il vero test era per lei.
L'IA ha creduto che il sangue fosse olio.
Quando mandava l'impulso di disattivare probabilmente veniva immesso nella camera bianca un narcotizzante. Spaccarsi la testa in senso figurato.
Lo zero semplicemente era la risposta mentale dell'IA che poi però ha mentito nella comunicazione con l'altro Ufficio.
Credo che l'Ufficio Test abbia voluto fregare l'IA-1984 perché aveva troppe caratteristiche umane e in questo nuovo mondo il criterio di selezione naturale è basato unicamente sull'intelligenza. Ok, nessu problema, mi disattiv...
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco
- Pietro D'Addabbo
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Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere di leggerti.
Il tuo racconto si regge su un colpo di scena finale che rovescia quanto credevamo sui ruoli di esaminatore/esaminato, ma che arriva in maniera meno potente rispetto al racconto di Daniele.
Che la cavia nella stanza fosse un'entità organica (un umano o un clone) mi è sembrato rapidamente evidente, al contrario che all'esaminatore, e questo ha generato un fastidio verso l'IA protagonista. Dunque non è scattata l'empatia che serviva a dare enfasi al finale.
Trovo problematico anche il comportamento dell'umano, ancora adesso non riesco a spiegarmi l'apparente caparbietà con cui tenta di togliersi la vita ogni volta che riprende i sensi. Se un pezzo rifiuta di incastrarsi nel puzzle che il racconto monta nella mia testa, purtroppo il gradimento ne risente.
Buona comunque l'idea.
Il tuo racconto si regge su un colpo di scena finale che rovescia quanto credevamo sui ruoli di esaminatore/esaminato, ma che arriva in maniera meno potente rispetto al racconto di Daniele.
Che la cavia nella stanza fosse un'entità organica (un umano o un clone) mi è sembrato rapidamente evidente, al contrario che all'esaminatore, e questo ha generato un fastidio verso l'IA protagonista. Dunque non è scattata l'empatia che serviva a dare enfasi al finale.
Trovo problematico anche il comportamento dell'umano, ancora adesso non riesco a spiegarmi l'apparente caparbietà con cui tenta di togliersi la vita ogni volta che riprende i sensi. Se un pezzo rifiuta di incastrarsi nel puzzle che il racconto monta nella mia testa, purtroppo il gradimento ne risente.
Buona comunque l'idea.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)
Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce,
Ho dovuto rileggere un po' di volte il racconto per capire bene lo svolgimento dei dialoghi e la costruzione del tutto. Il finale lascia di stucco e questo mi è piaciuto, ma penso che avresti dovuto lasciare almeno una piccola briciola di pane per mettere il dubbio al lettore e non lasciarlo, potenzialmente, spiazzato. Come nei gialli, in cui l'assassino è tra le pagine e il lettore prova a indovinare.
Ho dovuto rileggere un po' di volte il racconto per capire bene lo svolgimento dei dialoghi e la costruzione del tutto. Il finale lascia di stucco e questo mi è piaciuto, ma penso che avresti dovuto lasciare almeno una piccola briciola di pane per mettere il dubbio al lettore e non lasciarlo, potenzialmente, spiazzato. Come nei gialli, in cui l'assassino è tra le pagine e il lettore prova a indovinare.
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Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
BruceLagogrigio ha scritto:Ciao Stefano il piacere è tutto mio!
Caspita che bello suscitare queste emozioni contrastanti. Non so se sia un bene o un male; però l'obiettivo di quando scrivo è proprio quello. Forse l'incazzatura no però! Anche io rileggendolo in modo critico cambierei molte, e mi sono incazzato anche io... Quei due guardare... Per cui condivido tutto quello che hai detto. Sono curioso di capire a questo punto se sarà più amato o più odiato. Alla prossima!
E niente, alla fine è stato proprio amore. Parere mio, quindi vale quel che vale, ma mi è rimasto nella testa e ha lavorato sulle meningi anche a distanza di giorni. Un racconto che fa provare emozioni così forti e così contrastanti è tantissima roba.
Ragionandoci a freddo è proprio ben costruito, il colpo di scena arriva inaspettato e non è fine a sé stesso. C'è un dramma, una tragedia, che mostri, fai provare, senza banalizzarlo. La mia incazzatura alla fine della lettura era quella del tuo protagonista. LA sorpresa, l'ingiustizia, il disorientamento.... Spettacolare. Complimenti!
- Rick Faith
- Messaggi: 228
Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, stavolta passo per un saluto :D
Buonissima prova, mi ricorda il tuo Umano della scorsa edition, ma con un diverso sviluppo di quell'intuizione. Direi che ti piace proprio rovesciare le aspettative! E aggiungerei che piace anche a me leggere racconti così. Hai sfruttato bene l'ignoranza del punto di vista per portare il lettore al colpo di scena e capisco che, quando ce la si vuole giocare sulla rivelazione finale, si tende a non voler scoprire troppo le carte.
Secondo me una cosa che potresti fare è spingere molto di più sul conflitto del pdv con il centro di ricerca, renderlo più importante, così ti può aiutare pure per qualche semina.
Mi è piaciuto e quindi ironicamente ti è andata male... non ho partecipato e quindi niente classifiche! :)
Buonissima prova, mi ricorda il tuo Umano della scorsa edition, ma con un diverso sviluppo di quell'intuizione. Direi che ti piace proprio rovesciare le aspettative! E aggiungerei che piace anche a me leggere racconti così. Hai sfruttato bene l'ignoranza del punto di vista per portare il lettore al colpo di scena e capisco che, quando ce la si vuole giocare sulla rivelazione finale, si tende a non voler scoprire troppo le carte.
Secondo me una cosa che potresti fare è spingere molto di più sul conflitto del pdv con il centro di ricerca, renderlo più importante, così ti può aiutare pure per qualche semina.
Mi è piaciuto e quindi ironicamente ti è andata male... non ho partecipato e quindi niente classifiche! :)
- BruceLagogrigio
- Messaggi: 345
Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
StefanoGalardini ha scritto:BruceLagogrigio ha scritto:Ciao Stefano il piacere è tutto mio!
Caspita che bello suscitare queste emozioni contrastanti. Non so se sia un bene o un male; però l'obiettivo di quando scrivo è proprio quello. Forse l'incazzatura no però! Anche io rileggendolo in modo critico cambierei molte, e mi sono incazzato anche io... Quei due guardare... Per cui condivido tutto quello che hai detto. Sono curioso di capire a questo punto se sarà più amato o più odiato. Alla prossima!
E niente, alla fine è stato proprio amore. Parere mio, quindi vale quel che vale, ma mi è rimasto nella testa e ha lavorato sulle meningi anche a distanza di giorni. Un racconto che fa provare emozioni così forti e così contrastanti è tantissima roba.
Ragionandoci a freddo è proprio ben costruito, il colpo di scena arriva inaspettato e non è fine a sé stesso. C'è un dramma, una tragedia, che mostri, fai provare, senza banalizzarlo. La mia incazzatura alla fine della lettura era quella del tuo protagonista. LA sorpresa, l'ingiustizia, il disorientamento.... Spettacolare. Complimenti!
Ciao Stefano! Wow, mi hai veramente emozionato. Oltretutto hai fatto un bel colpo di scena finale con la classifica: quando avevi detto che questo tipo di racconto si amava o si odiava pensavo la seconda e che lo avrei ritrovato in fondo… e invece. Sono commosso! Oggettivamente probabilmente non era da mettere così in alto ma significa molto per me. Vuol dire che non ho proprio buttato via 10 anni di scrittura in solitaria. MC è un gran bella palestra. Ci vediamo la prossima edizione e ancora grazie!
Bruce
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco
Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Un buon racconto con una declinazione del tema che mi è piaciuta. Il finale mi è arrivato telefonato e questo può essere un problema anche in relazione al fatto che la mia sensazione è che la divisione in capitoli sia problematica (per esempio, non ho capito perché distinguere il quattro e il cinque, nel senso che non è che aggiungano qualcosa o siano così staccati e la sensazione è un po' come quando una telecamera che segue un attore stacca per riprendere da una diversa inquadratura senza neppure variare troppo l'angolo e in sostanziale continuità spaziale e temporale). Nel computo totale, mi sfuggono anche un po' le motivazioni delle IA e perché sottopongano un loro simile a questa prova. Detto questo, per me un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante e in classifica ti piazzo davanti al parivalutato racconto di Cannoletta per la brillante declinazione del tema.
- BruceLagogrigio
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Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
Rick Faith ha scritto:Ciao Bruce, stavolta passo per un saluto :D
Buonissima prova, mi ricorda il tuo Umano della scorsa edition, ma con un diverso sviluppo di quell'intuizione. Direi che ti piace proprio rovesciare le aspettative! E aggiungerei che piace anche a me leggere racconti così. Hai sfruttato bene l'ignoranza del punto di vista per portare il lettore al colpo di scena e capisco che, quando ce la si vuole giocare sulla rivelazione finale, si tende a non voler scoprire troppo le carte.
Secondo me una cosa che potresti fare è spingere molto di più sul conflitto del pdv con il centro di ricerca, renderlo più importante, così ti può aiutare pure per qualche semina.
Mi è piaciuto e quindi ironicamente ti è andata male... non ho partecipato e quindi niente classifiche! :)
Ciao Rick, che bello ricevere la tua visita! Ma quanto dannatamente mi è mancato il tuo racconto per questa edizione? Sarei stato curiosissimo del tuo lavoro. Sì, è proprio sulla falsariga di Umano invertendo completamente il Pov ahah. Hai ragione ( un possibile proseguo lo incentrerei proprio sul conflitto fra gli uffici ;))e tra l’altro, molto probabilmente credo che i tuoi tre protagonisti di Mistero Alieno mi abbiano in qualche modo ispirato per i vari reparti del centro ricerca ;).
Cari saluti e alla prossima era!
Bruce
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco
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Re: Il Test di T. di Bruce Lagogrigio
antico ha scritto:Un buon racconto con una declinazione del tema che mi è piaciuta. Il finale mi è arrivato telefonato e questo può essere un problema anche in relazione al fatto che la mia sensazione è che la divisione in capitoli sia problematica (per esempio, non ho capito perché distinguere il quattro e il cinque, nel senso che non è che aggiungano qualcosa o siano così staccati e la sensazione è un po' come quando una telecamera che segue un attore stacca per riprendere da una diversa inquadratura senza neppure variare troppo l'angolo e in sostanziale continuità spaziale e temporale). Nel computo totale, mi sfuggono anche un po' le motivazioni delle IA e perché sottopongano un loro simile a questa prova. Detto questo, per me un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante e in classifica ti piazzo davanti al parivalutato racconto di Cannoletta per la brillante declinazione del tema.
Grazie Antico! Il giorno che riuscirò a sorprendere anche te sarà il giorno in cui probabilmente raggiungerò la finale! Lasciando stare la classifica sono contento del constante miglioramento e dell'esperienza su MC fino a questo punto. D'accordassimo sulla divisione dei capitoli: avrei potuto tranquillamente saltare alcuni giorni, ma devo ammettere che l'ho pensato a ormai consegna fatta. Quelle dannatissime 4 ore! Tutta esperienza da mettere in cascina.
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