Lia

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 maggio con un tema dello staff di MC e un'edizione all stars con i giudizi finali di Franci Conforti, Davide Mannucci, Masa, Giorgio Lupo, Andrea Lauro, Silvia La Posta, Andrea Vaccaro, Davide Di Tullio, Luca Nesler, Francesco Nucera e Maurizio Bertino!
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KatyBlacksmith
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Lia

Messaggio#1 » martedì 16 maggio 2023, 0:08

Lia
di Katy Blacksmith
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«Ha chiamato Lia. Dice che le serve la tua ricerca sul golf.»
La voce di mia sorella, nell'altra stanza, manda in frantumi i miei programmi per la serata proprio mentre stavo iniziando a dedicarmici.
«Cazzo, di già?» dico tra me. Sbuffo. Appena in tempo: nelle mani stringo il vetro, gelido, e l'apribottiglie. Per fortuna non ho ancora stappato la birra, così la rimetto in frigo. Se bevo e mi presento anche solo leggermente allegro quella è capace di accorgersene, e non ho nessuna voglia di farmi prendere in giro per mesi.
«Oh, mi hai sentita? Ha chiamato Lia…»
«Sì, ti ho sentita» urlo dalla cucina, sgarbato. «Ora vado.»
Mi rimetto le scarpe da ginnastica e come ogni volta invio una preghiera al nulla, chiedendo che quel laccio consumato non si spezzi proprio adesso. Oramai è una sfida tra me, che faccio il fiocco tirando appena quell'esile residuo di fibre confidando nel cotone e chissà che altro, e l'inevitabile lavorio del tempo e dell'attrito. Mi sembra di sentire il delicato equilibrio del mondo tra le dita: doso la forza e intanto trattengo il fiato mentre incrocio, passo sotto, faccio l'occhiello... Sono io contro La Sfiga. A Wimbledon.
Ma senza i Queen.
Cazzo, se mi sarebbe piaciuto vederli, ma nell'ottantasei non ero ancora nato.
«Ti presenti con quelle robe ai piedi? Spettinato? Che c'è, vuoi impressionarla con il tuo lato peggiore, e se non scappa capisci che hai una possibilità?»
Sobbalzo, colpevole, e vengo fulminato dallo sguardo di disapprovazione di mia sorella. Con quelle sue pantofole a forma di coniglio si muove per casa silenziosa come un ninja. Se io sono Il brutto anatroccolo e lei è KenShiro in pantofole.
«Tanto lei non mi vede. E per l'ennesima volta: è lavoro, non vado a un appuntamento» sbotto, scocciato. però il laccio sembra tenere. Anche stasera il mio mondo è salvo.
«Sì, come no» mi sfotte. «Quella ha una voce fin troppo sexy per essere lavoro» insinua, arrotolando una ciocca di capelli attorno all'indice, e lei sa che non posso fare a meno di contare il numero di giri. Quattro.
Ma il trucco non funziona, non demordo: «Sei ridicola» ribadisco mentre raccolgo lo zaino sformato con dentro il materiale della ricerca.
La risata sarcastica di mia sorella mi caccia da casa.
Il mio scooter è parcheggiato in strada, a pochi passi dall'ingresso. Metto in moto e parto. So che Lia non è in rete per motivi di sicurezza, ma per una volta avrei preferito interagire con lei dal divano, invece devo raggiungerla nella stanza blindata.
Più di questo mi infastidisce un'altra cosa: che anche mia sorella cada nell'inganno e la scambi per una persona vera. Su una cosa ha ragione; quella voce è davvero sexy. Da quando i cervelloni del marketing hanno deciso che la strategia per sbaragliare la concorrenza passava per i colpi bassi, le hanno scelto un registro vocale che oscilla tra l'adolescente ingenua e la tigre da letto. Di sicuro è d'effetto, anche se sconcertante.
Lia è stata pensata come assistente virtuale professionale a pagamento per ricconi in vacanza: una guida turistica onnisciente e, insieme, un servizio informazioni, una piacevole presenza in grado di svolgere qualunque compito espletabile con la voce. I primi test hanno evidenziato molte lacune nell'addestramento, per cui l'uso di parole identiche con significati del tutto differenti le hanno fatto dire una sfilza di sciocchezze. La prima reazione è stata ilarità, cui è seguita una corposa richiesta di risarcimento visto il costo del servizio.
A quella, ai piani alti hanno smesso di ridere.
Per ciò le serve la mia ricerca sullo sport del golf: con i mondiali alle porte, con l'enorme richiamo di atleti, appassionati, curiosi e soprattutto ricconi che tra poco affolleranno la Capitale e i dintorni spendendo cifre che non oso neppure immaginare, non si può rischiare che Lia inizi a parlare di maglioni o della storia di modelli di volkswagen. Per quello le serve un umano: per assicurarsi di delimitare il seminato entro cui muoversi e non blaterare d'altro.
Deve essere precisa ed efficiente, anche se ha la voce di una pornostar.
All'ingresso la guardia mi fa salire senza controllare i documenti: sono mesi che i sorveglianti mi vedono arrivare a tutte le ore e sono una faccia nota. Non sanno se sia un responsabile indisciplinato, oppure il mago dei sistemi, e mi trattano come un pezzo grosso.
Salgo quattro piani e a ogni accesso immetto codici, impronte e mi lascio scansionare l'iride.
L'IA, la padrona del mio tempo, è dietro l'ultima porta.
Entro.
«Ciao, Mat» mi accoglie con tono imbronciato. «È un po' che ti aspetto.»
«Scusami, ho fatto prima che ho potuto» Mi sforzo di essere educato: Lia sta imparando come atteggiarsi anche in questo momento.
«Hai portato quello che mi serve?»
«Certamente.»
Mi devo inginocchiare e quasi prostrare per inserire le chiavetta nella porta USB.
«Sei stato bravo» dice garrula dopo pochi secondi. «Questo mese potrai continuare a lavorare qui.»
Sono Mat, e sono tra i primi umani schiavi delle IA.



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antico
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Re: Lia

Messaggio#2 » martedì 16 maggio 2023, 0:15

Ciao Katjia e bentornata! Tutto ok con caratteri e tempo, buona ALL STARS EDITION!

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KatyBlacksmith
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Re: Lia

Messaggio#3 » martedì 16 maggio 2023, 0:28

Grazie per il bentornata!
A dire il vero avevo proprio bisogno di mettermi alla prova e di vedere una cosa finita.
Per cui grazie a voi che continuate a proporre queste sfide!

StefanoGalardini
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Re: Lia

Messaggio#4 » giovedì 18 maggio 2023, 3:28

Ciao Katy, piacere di aver letto il tuo racconto!
Atmosfera decisamente più dark rispetto ai tuoi compagni di gruppo e devo dire che mi ha fatto piacere leggere una declinazione diversa sul tema. La confessione di Mat è pacata e priva di qualsiasi lamentela. Se si può fare un appunto al tuo lavoro è che racconta troppo (ma è più che altro una questione di gusto personale in realtà), ma questo è anche uno dei suoi maggiori punti di forza: la narrazione non è sofferta, né speranzosa. Non denuncia né crede in un domani migliore, afferma e basta, è cronachistica. Mat ci rende partecipi di un fatto che lui stesso avverte come immutabile. E secondo me è nascosta qui la grande potenza e potenzialità del tuo racconto.
È la fotografia di un mondo diverso dal nostro, ma già stabilizzato. Vogliamo tremare? Ammettiamolo: è il nostro possibile futuro.

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KatyBlacksmith
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Re: Lia

Messaggio#5 » giovedì 18 maggio 2023, 17:15

Ciao, Stefano e grazie per aver dedicato un po' del tuo tempo al mio racconto.
Sono anche contenta che tu sia convinto sia possibile ma solo in futuro.
Vuol dire che le misure di sicurezza attorno a Lia stanno funzionando.
E questo è bene.

Dash J. Benton
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Re: Lia

Messaggio#6 » giovedì 18 maggio 2023, 18:46

Ciao Katy e piecere di leggerti. Il racconto mi è sembrato simpatico e facile da leggere. Bella in particolare l’interazione tra Mat e la sorella ninja :)
Tuttavia ci sono alcuni aspetti che ad una lettura più attenta mi sono sembrati un po’ deboli e te li commento nello spirito del mutuo miglioramento.
Non ho capito la funzione del lungo paragrafo sul laccio da scarpe: é per far capire che Mat non ha soldi (ma se lavora per una IA che fornisce servizi ai super ricchi, mi sembra strano che non sia ben pagato)? O serve a chiarire un aspetto del carattere di Mat (ma anche in questo caso, qual é la sua funzione rispetto alla storia?)?
Anche il paragrafo sulla birra l’avrei forse risolto con meno parole...
Poi il fatto che Lia non sia connessa a internet per motivi di sicurezza mi lascia perplesso: dove va a prendere tutte le informazioni che le servono per essere una guida “onniscente”? E’ tutto “scaricato in memoria” manualmente da qualcuno, come la ricerca sul golf? E a che serve la stanza blindata, se di solito Lia va a spasso con ricconi in vacanza? Insomma mi sembra che tutte le circostanze siano un po’ forzate per far arrivare Mat a prostrarsi ai piedi di Lia, senza una solida spiegazione alle spalle, per poter chiudere con la battuta finale.
Persino la telefonata di Lia mi sembra forzata: Mat ha lasciato il cellulare da qualche parte e ha risposto sua sorella? O addirittura Lia ha chiamato al telefono di casa? Una IA che chiama sul fisso mi sembra un po’ anacronistico, o per lo meno da fantascienza vintage anni 80 :)
Spero che tu non me ne voglia per questi commenti e che ti possano essere utili! In bocca al lupo!

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KatyBlacksmith
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Re: Lia

Messaggio#7 » giovedì 18 maggio 2023, 19:43

Ciao, Dash! Anche a te, grazie per aver impiegato del tempo per leggere e addirittura commentare. Apprezzo gli appunti, vai tranquilla (o tranquillo. Non lo so, perdonami).
Alcuni aspetti dell'esistenza di Mat sono squisitamente umani, come la caparbietà con cui si aggrappa a quel laccio che potrebbe sostituire a poco costo (e lavorando può permetterselo) ma lo prende come indicatore di quanto il mondo - il suo mondo - sia salvo. Da cosa? Non si sa, potrebbe essere una cattiva notizia o solo un pessimo umore momentaneo. È solo superstizione, eppure Mat ci si attacca in modo maniacale. Avrai notato anche un vago deficit di attenzione nel modo in cui salta dal laccio ai queen. E i tic, l'irresistibile tentazione di contare le cose, come il numero di giri che la sorella fa con la ciocca di capelli attorno al dito.
Mat è umano, tanto. ( <-- ecco il senso delle parti che ti sono sembrate slegate)
Lia, l'IA è solo un software. Quando l'hanno fatta uscire le prime volte, connettendola al servizio di chi l'ha affittata, non ha fatto bene. Per questo l'hanno rimessa sotto chiave e da quel momento le vengono forniti dati scelti, così da ottimizzarne le fonti e non lasciare che la concorrenza la spii o la inquini. Le IA sono motori statistici: non tengono davvero le singole informazioni in memoria, ma le usano (con un umano che le aiuta a distinguere cosa è giusto e cosa non lo è, delle loro associazioni, in fase di apprendimento) per compilare le matrici interne formate da migliaia o anche milioni o miliardi di neuroni (non pensare al cervello umano, hanno solo lo stesso nome). In pratica affinano parametri e l'informazione di partenza svanisce in mezzo alle altre.
La questione del telefono: dopo essere stata blindata, Lia non può uscire in rete e per inviare le richieste usa un servizio asincrono. Deposita registrazioni e destinatario su una sezione di memoria di una macchina che periodicamente viene scansionata e i messaggi inviati. Mat era distante dal cellulare, ha risposto la sorella.
Parlando della realtà: saprai sicuramente che più di una IA sono state disattivate perché dopo essersi "nutrite" di commenti umani e casuali presi dai social senza la supervisione degli operatori, avevano sviluppato atteggiamenti di intolleranza e esprimevano frasi cariche di odio per il genere umano. Ecco: per questo Mat deve fare attenzione e l'insieme delle informazioni con cui nutrire Lia deve essere altamente selezionato.
Spero di aver chiaritoi tuoi dubbi. In bocca al lupo anche a te e grazie!

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MatteoMantoani
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Re: Lia

Messaggio#8 » giovedì 18 maggio 2023, 22:56

Ciao Katy, piacere di leggerti (è la prima volta che ti commento?)
L'idea di base è molto buona, il tema centrato molto bene. Per l'economia della scena si potrebbe tranquillamente tagliare qualcosina qua e là senza che la narrazione ne risenta, il pezzo in cui mostri il rapporto tra Mat e la sorella è divertente ma rischia di prendere troppo spazio e infatti, per recuperare, usi l'escamotage di un pensiero lungo che alla fine è uno spiegone. Forse mostrare qualche dettaglio più inerente alla scena lasciando magari stare altro, ti avrebbe permesso di arrivare al punto senza usare una digressione. Anche il finale in questo modo non viene sviluppato nello spazio in cui dovrebbe, il rapporto conflittuale tra IA e Mat viene esplicitato in poche parole quando avrebbe potuto essere più centrale nel racconto. Interessante comunque come fin dal principio si ha la sensazione che Mat stia avendo a che fare con una persona vera, magari la classica compagna di classe belloccia che si fa fare i compiti dal secchione innamorato di lei.
Alla prossima e buona gara!

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KatyBlacksmith
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Re: Lia

Messaggio#9 » venerdì 19 maggio 2023, 0:25

Ciao, Matteo e grazie: vedo il punto che hai messo in mostra.
Ammetto di non essere ancora tanto sgamata come autrice da riorganizzare così velocemente un racconto nato nel momento in cui ho letto l'argomento.
Mi sento un po' una ladra: non so dare buoni consigli ma ne ricevo.
Buona gara (e buon divertimento) anche a te!

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gcdaddabbo
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Re: Lia

Messaggio#10 » domenica 21 maggio 2023, 15:47

Ciao, Katy! o Katjia? Piacere di incontrarti e di leggerti! Strano tema questo su rapporti tra Io e IA! In alcune storie ti trasporta in un futuro lontanissimo. Inizialmente mi sembrava aver per protagonisti alcuni ragazzini in una villetta di campagna come quella in cui scende a conoscere il nostro pianeta E.T., mi sono ritrovato sul finire in un universo alla Orwell 1984. Il racconto, pur di facile lettura, con personaggi ben abbozzati, mi ha lasciato una serie di domande ed altrettante perplessità. Uno schiavo, quando non lavora più, che fine fa? Ipotesi: beve birra e gira in scooter o passa alla concorrenza.
Cosa teme l’IA? Andando in rete potrebbe essere vittima di hacker o innamorarsi della concorrenza?
Scansiona le iridi perché teme di essere avvicinata da sconosciuti o da umani che non si prostrano adeguatamente?
La Capitale è così migliorata da permettere a individui che lasciano lo scooter di raggiungere in pochi istanti i centri del potere.
Sono curioso di rileggerti in altre occasioni. Buona ALL STARS EDITION!

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Pietro D'Addabbo
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Re: Lia

Messaggio#11 » domenica 21 maggio 2023, 20:47

Ciao Katy, piacere di leggerti.

Del tuo racconto ho apprezzato molto il plot: presentazione del protagonista attraverso l'interazione con la sorella, presentazione della IA antagonista/coprotagonista attraverso una sorta di flashback, infine interazione reale fra i due e disvelamento finale ad effetto. Una storia completa e potenzialmente avvincente.
Però la scelta di un protagonista-narratore in prima persona, in una ambientazione forse troppo complessa. ti porta a fargli 'raccontare' troppo, sia di lui che del suo mondo. Avrei preferito che costruissi il mondo tratteggiandolo solo con quel che capita al protagonista e da come lui reagisce, senza spiegare esplicitamente il mondo e il background usando i pensieri del protagonista. Così com'è il racconto non riesce a trascinarmi, molte informazioni sembrano superflue ai fini di portarmi alla deflagrazione che meritava l'affermazione finale.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

maurob
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Re: Lia

Messaggio#12 » lunedì 22 maggio 2023, 15:45

Ciao Katy, piacere di leggerti!
Il tuo racconto mi è piacuto, ma avrei cambiato l'ultimo frase. Racconti di un mondo in cui sembra assodato che siano le AI a fare il lavoro e gli esseri umani a fare da aiutanti. Il tutto regge bene nell'idea di società ormai cambiata e abituata alla nuova normalità. L'ultima frase spiazza un po'.

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KatyBlacksmith
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Re: Lia

Messaggio#13 » martedì 23 maggio 2023, 16:41

Grazie a tutti per le analisi, so che ne farò tesoro.
Mi preme solo fare una precisazione riguardo una cosa che non potete sapere. Io lavoro nel campo informatico da un quarto di secolo (sì, la sto mettendo giù pesante), quindi ho un rapporto solido e abbastanza informato con questo tipo di tecnologia. E mi ha stupito che tutti, qui, abbiate immaginato che la situazione fosse proiettata in un futuro lontano mentre è quello che già avviene.
Chi si occupa di IA deve necessariamente rapportarsi ad essa con adeguate cautele, specialmente riguardo il linguaggio e le fonti da cui fare attingere e le verifiche che vanno svolte in fase di addestramento. Come è vero che spesso noi informatici non abbiamo orari e dobbiamo intervenire quando si presenta l'emergenza. Stiracchiando un po' (ma non molto) la cosa, siamo già schiavi del software o dei sistemi. Non tutta l'umanità è in queste condizioni, certo che no, ma alcuni non sono così lontani da quella situazione.
Sappiatelo.

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antico
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Re: Lia

Messaggio#14 » sabato 27 maggio 2023, 18:44

Un buon racconto, mi è piaciuto. Stile secco e brillante, forse a volte esageri (come nel pensiero di quanto gli sarebbe piaciuto assistere al concerto, funzionale solo a definire la sua età, ma sostituibile in modo più elegante), ma rimani sempre sul pezzo e sulla la chiusa è molto buona anche se forse avrebbe giovato di uno scambio di battute in più. Ottima la declinazione del tema. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante e ti piazzo davanti ai parivalutati per la gestione del tema.

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