Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 maggio con un tema dello staff di MC e un'edizione all stars con i giudizi finali di Franci Conforti, Davide Mannucci, Masa, Giorgio Lupo, Andrea Lauro, Silvia La Posta, Andrea Vaccaro, Davide Di Tullio, Luca Nesler, Francesco Nucera e Maurizio Bertino!
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antico
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Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 16 maggio 2023, 1:55

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BENVENUTI ALLA ALL STARS EDITION, LA NONA E ULTIMA DELLA DECIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 174° ALL TIME!

Questo è il gruppo HAL 9000 della ALL STARS EDITION con Franci Conforti, Davide Mannucci, Masa, Giorgio Lupo, Andrea Lauro, Silvia La Posta, Andrea Vaccaro, Davide Di Tullio, Luca Nesler, Francesco Nucera e Maurizio Bertino come guest star.

Gli autori del gruppo HAL 9000 dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo CORTANA.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo MARVIN.


Questo è un gruppo da OTTO racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dalle GUEST STARS. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DECIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo HAL 9000:

Il robot pittore, di Giuliano Cannoletta, ore 23.32, 4986 caratteri
Lo scrittore e Alfred, di Stefano Moretto, ore 00.54, 4900 caratteri
A tavola, di Alexandra Fischer, ore 21.58, 4985 caratteri
La decisione, di Daniele Villa, ore 00.55, 4995 carattere
Credito d’amore, di Mario Mazzafoglie, ore 01.03, 4993 carattere MALUS 4 PUNTI
Il Test di T., di Bruce Lago, ore 00.34, 4993 caratteri
Il Poema Perduto, di Viviana Tenga, ore 22.59, 4601 caratteri
Lia, di KatyBlacksmith, ore 00.08, 4951 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 25 MAGGIO per commentare i racconti del gruppo CORTANA Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 26 MAGGIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo CORTANA e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo CORTANA.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA ALL STARS EDITION A TUTTI!



Dash J. Benton
Messaggi: 76

Re: Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » domenica 21 maggio 2023, 22:21

1 – Lo scrittore e Alfred di Stefano Moretto
2 – Credito d’amore di Mario Mazzafoglie
3 – Il robot pittore di Giuliano Cannoletta
4 – Test di T di Bruce Lagogrigio
5 – Lia di Katy Blacksmith
6 – Il poema perduto di Viviana Tenga
7 – La decisione di Daniele Villa
8 – A Tavola di Alexandra Fischer

Ecco la mia classifica. Mi é dispiaciuto molto lasciare Bruce fuori dal podio ma la concorrenza era spietata! Complimenti a tutti per i piacevolissimi racconti!
Di seguito i commenti. Alla prossima.

Lia di Katy Blacksmith
Ciao Katy e piecere di leggerti. Il racconto mi è sembrato simpatico e facile da leggere. Bella in particolare l’interazione tra Mat e la sorella ninja :)
Tuttavia ci sono alcuni aspetti che ad una lettura più attenta mi sono sembrati un po’ deboli e te li commento nello spirito del mutuo miglioramento.
Non ho capito la funzione del lungo paragrafo sul laccio da scarpe: é per far capire che Mat non ha soldi (ma se lavora per una IA che fornisce servizi ai super ricchi, mi sembra strano che non sia ben pagato)? O serve a chiarire un aspetto del carattere di Mat (ma anche in questo caso, qual é la sua funzione rispetto alla storia?)?
Anche il paragrafo sulla birra l’avrei forse risolto con meno parole...
Poi il fatto che Lia non sia connessa a internet per motivi di sicurezza mi lascia perplesso: dove va a prendere tutte le informazioni che le servono per essere una guida “onniscente”? E’ tutto “scaricato in memoria” manualmente da qualcuno, come la ricerca sul golf? E a che serve la stanza blindata, se di solito Lia va a spasso con ricconi in vacanza? Insomma mi sembra che tutte le circostanze siano un po’ forzate per far arrivare Mat a prostrarsi ai piedi di Lia, senza una solida spiegazione alle spalle, per poter chiudere con la battuta finale.
Persino la telefonata di Lia mi sembra forzata: Mat ha lasciato il cellulare da qualche parte e ha risposto sua sorella? O addirittura Lia ha chiamato al telefono di casa? Una IA che chiama sul fisso mi sembra un po’ anacronistico, o per lo meno da fantascienza vintage anni 80 :)
Spero che tu non me ne voglia per questi commenti e che ti possano essere utili! In bocca al lupo!

Il poema perduto di Viviana Tenga
Ciao Viviana e piacere di leggerti. Un racconto scorrevole con un finale ironico. Una bella descrizione iniziale che in poche parole ci da un’idea dell’antro dove lavora Marzio.
Tuttavia mi é sembrato un po’ troppo statico. Mi spiego. I due protagonisti non agiscono, ma parlano di cose che Marzio (che é sempre seduto) ha fatto o sta per fare. Le uniche azioni sono cose minime come Marzio che digita, Lisa che si sporge per vedere lo schermo, o che legge il racconto. Tutto questo fa si che più che un racconto sia un dialogo... niente di male ma mi é mancata l’azione.
Poi non ho capito se Marzio e Lisa abbiano studiato lettere antiche (Marzio scrive fluentemente in latino e Lisa con uno sguardo valuta il livello del latino dell’IA) o informatica, visto che Marzio sta addestrando una IA. Magari tutt’e due ma la cosa é quantomeno insolita e andava forse menzionata.
Ecco, per il resto nulla da dire, mi é sembrato ben scritto.
In bocca al lupo!

Test di T di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere di leggerti. Come IA 1984, anche io non avevo capito che il soggetto degli esperimenti era un umano (e il responsabile dell’ufficio sviluppo una IA). Quindi in prima lettura non ci ho capito granché! Invece mi é piaciuto molto in seconda lettura e ti faccio i complimenti. E’ ben scritto e hai tessuto molto bene la tua trappola. Interessante pensare che le IA potrebbero riprodurre i nostri difetti (mentono, non comunicano informazioni essenziali, si biasimano a vicenda, temono le incazzature degli altri uffici etc). Con poche pennellate poi fai intuire un mondo post apocalittico senza ossigeno ma in cui esiste una civiltà (delle IA) ma in cui sopravvivono ancora anche degli uomini (abbastanza per poterci sperimentare sopra).
Insomma, bravo!

Credito d’amore di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario e ben trovato. Il tuo racconto si legge bene e passa con agilità da una situazione estremamente comune e famigliare (la signora rompiscatolde del piano di sotto) ad una relazione matrimoniale umano-IA a pagamento, con una bella chiusura divertente nel finale. Molto simpatica l’idea di sbloccare gli upgrade della moglie robotica con abbonamenti mensili tipo App sul cellulare (lascio volentieri da parte tutte le implicazioni etiche di una moglie IA a pagamento...).
Mi ha pero’ un po’ confuso l’atteggiamento dell’IA, che ha volte sembra molto avanzata (“Non sono mica la tua ex”, o quando offre un prestito di una società partner) e altre volte ottusa (quando non capisce cosa vuol dire Carlo o parla con i verbi all’infinito). Mi é sorto quindi il dubbio che faccia solo finta di non capire (a letto con Carlo proprio non ci vuole andare), la qual cosa sarebbe pero’ in contrasto con la priorità commerciale di vendere nuovi abbonamenti. Sarei curioso di sapere quale fosse la tua intenzione!
In bocca al lupo!

La decisione di Daniele Villa
Ciao Daniele, un piacere leggerti. Bella l’idea di fondo: il più grande difetto delle IA é la loro emotività (!) e Musk simula una riunione per mettere alla prova la sua IA più avanzata (prova che, purtroppo, fallisce). Le posizioni dei paesi contrari e astenuti sono volutamente ironiche e divertenti.
Detto questo, ti faccio lo stesso commento che ho fatto a Viviana: il racconto é in realtà un dialogo, anzi una riunione. Non c’è azione, non succede nulla. Una discussione burocratica sulle IA che in più utilizza frasi lunghe e pesanti: molto verosimili nel contesto di una riunione, ma un po’ stucchevoli per il lettore.
Infine, il finale suggerisce che Daniel non sapesse (o non ricordasse) di essere una IA e che se ne renda conto quando si vede riflesso: mi sarei aspettato una reazione ben più forte di un “possibile che...”, specialmente da parte di una IA accusata di essere troppo emotiva!
Spero che questi commenti ti siano utili!
In bocca al lupo.

A Tavola di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra e piacere di leggerti.
Fino all’ultima riga sono rimasto in attesa di capire chi dei due coniugi fosse l’IA e sono rimasto deluso quando la rivelazione non c’é stata. Ho letto in una tua risposta precedente che hai frainteso il tema e in effetti sono d’accordo con te, purtroppo ne ho dovuto tener conto nella mia classifica. Tema a parte, il dialogo tra i due protagonisti é altalenante. In alcuni momenti riesci a cogliere degli aspetti della realtà di tutti i giorni in maniera brillante (all’inizio, trasuda dal racconto la voglia di Luisa di litigare a tutti i costi). In altri punti il dialogo perde verosimiglianza: le frasi sono troppo lunghe, i due si spiegano cose che in una coppia reale dovrebbero essere assodate e non necessarie nel dialogo verbale. Detto questo, riesci a creare una tensione durante tutto il dialogo che é mancata in altri racconti incentrati su dialoghi in questo gruppo.
In bocca al lupo!

Lo scrittore e Alfred di Stefano Moretto
Ciao Stefano e ben trovato. In questo stesso gruppo, questo é il quarto racconto che leggo che é incentrato intorno ad un dialogo, senza molto movimento. Mentre ho criticato la mancanza d’azione negli altri casi, devo ammettere che qui non se ne sente la necessità. Il dialogo é frizzante e piacevole. Traspira l’amicizia tra uomo e macchina, con poche pennellate si dipinge una realtà alternativa interessante in cui uomini e IA convivono e anzi si complementano. C’é un chiaro punto di partenza (lo scrittore é bloccato) e il dialogo é il percorso per arrivare alla trasformazione e all’azione (lo scrittore finisce il libro, Alfred lo approva e lo scrittore lo pubblica, etc). Ritengo che si tratti di un ottima prova e una delle migliori del gruppo.
Un piccolo appunto: nella terza frase pronunciata da Alfred, lui sembra dare del VOI allo scrittore, mentre nel resto del racconto gli da del TU.
In bocca al lupo!

Il robot pittore di Giuliano Cannoletta
Ciao Giuliano, ben trovato.
Che dire, il tuo racconto mi sembra scritto benissimo, il ritmo c’é, delle trovate vincenti (un metro e mezzo di nervi e cattiveria; ingoio’ mezzo litro di saliva, etc), un finale divertente e allo stesso tempo una riflessione critica sulla sottovalorizzazione dei cervelli e sulla bigotteria della società! Non vi trovo dei difetti se non che a livello di gusto personale ci sono forse un paio di racconti che mi hanno colpito di più nel contenuto, se non nella forma. Congratulazioni e in bocca al lupo!

maurob
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Re: Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » lunedì 22 maggio 2023, 16:59

1 – Lo scrittore e Alfred di Stefano Moretto
2 – Il robot pittore di Giuliano Cannoletta
3 – Credito d’amore di Mario Mazzafoglie
4 – Il poema perduto di Viviana Tenga
5 – Lia di Katy Blacksmith
6 – Test di T di Bruce Lagogrigio
7 – La decisione di Daniele Villa
8 – A Tavola di Alexandra Fischer

Lo scrittore e Alfred di Stefano Moretto
Ciao Stefano,
È stato divertente leggere il tuo racconto. L'idea è interessante e lo svolgimento corre liscio fino alla fine. Ogni scrittore ha il proprio pubblico e avere delle IA come lettore è intrigante. C'è qualche errore tra pensato e dialoghi che mi ha fatto supporre che la IA fosse in grado di leggere nel pensiero o fosse collegata all'autore umano.

Il robot pittore di Giuliano Cannoletta
Ciao, Giuliano!
Rimarcare con nomi noti i paragrafi avrebbe aiutato, come sai. Il racconto si fa leggere e porta con sana curiosità verso il finale. Un po' povera la scelta del tema libero, penso che avresti ottenuto un effetto WOW se avessi giocato con un parola dai diversi significati. Sappiamo quanto le IA si confondano con il contesto delle parole e i suoi sinonimi. Ben fatto, comunque.

Credito d’amore di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario!
Il tuo racconto potrebbe rientrare nei miei articoli su AI e Intelligenza Artificiale come caso di studio, tra qualche anno. Hai reso perfettamente uno dei più grandi pericoli che vengono evidenziati oggi in rapporto all'alienazione tecnologica. Mi hai fatto pensare al film Her e alle implicazioni di una AI che si muove dentro un Robot Androide. Ben fatto.

Il poema perduto di Viviana Tenga
Ciao Viviana,
Racconto che si apre a una valanga di domande e questo è bene. Mi hai fatto pensare al teorema della scimmia instancabile. Vai e vai verranno riscritti tutti i poemi del mondo in tutte le lingue e tutte le salse. Anche noi riusciremo a distinguere una copia da un plagio, un titolo originale da uno parafrasato? Se una AI dovesse rivedere un testo indonesiano di 1000 anni fa in italiano, cosa potremmo fare noi? Ce ne accorgeremmo?
Lo stile è gradevole e veloce. Non ho ben compreso che rapporto ci sia tra i due protagonisti.

Lia di Katy Blacksmith
Ciao Katy, piacere di leggerti!
Il tuo racconto mi è piacuto, ma avrei cambiato l'ultimo frase. Racconti di un mondo in cui sembra assodato che siano le AI a fare il lavoro e gli esseri umani a fare da aiutanti. Il tutto regge bene nell'idea di società ormai cambiata e abituata alla nuova normalità. L'ultima frase spiazza un po'.

Test di T di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce,
Ho dovuto rileggere un po' di volte il racconto per capire bene lo svolgimento dei dialoghi e la costruzione del tutto. Il finale lascia di stucco e questo mi è piaciuto, ma penso che avresti dovuto lasciare almeno una piccola briciola di pane per mettere il dubbio al lettore e non lasciarlo, potenzialmente, spiazzato. Come nei gialli, in cui l'assassino è tra le pagine e il lettore prova a indovinare.

La decisione di Daniele Villa
Ciao, Daniele!
L'idea è carino ma non mi ha preso del tutto. Troppe informazioni e affermazioni poco legate tra loro che simulano un mondo in cui ogni cosa sia saputa per un finale che ribalta tutto. Mi rivedo nel tuo racconto perché è uno degli aspetti che mi fanno notare quando nel comprimere i racconti non taglio anche le informazioni superflue per ampliare ed esplicitare quelle poco chiare a chi legge.

A Tavola di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra,
Hai visto mai che un giorno avremo una sitcom interpretata da una Sandra e Raimondo androidi simulati da delle IA. In quel caso il tuo racconto potrebbe tornare utile.
Forse troppe spiegazioni delle azioni per dialogo, ma nel complesso è costruito bene. Complimenti per la rapidità e lo stile.

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MatteoMantoani
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Re: Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 22 maggio 2023, 18:20

Non è per fare la solita premessa da paravento, però stavolta mettervi in classifica è stata dura: l'avrò scritta ottocento volte e cambiata altrettanto. Sono sicuro solo della prima posizione, gli altri sono tutti più o meno ex aequo, li ho ordinati secondo il maledetto "gusto personale". Spero mi perdonerete.

1)Credito d'amore
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2)Lo scrittore e Alfred
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3) Il robot pittore
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4)Il test di T
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5)La decisione
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6)Il Poema Perduto
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7) Lia
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8)A tavola
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Pietro D'Addabbo
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Re: Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » martedì 23 maggio 2023, 12:02

È la prima volta che metto un 'cappello' alla classifica, ma credo sia necessario.
Sono stato molto in dubbio sulla posizione da assegnare al racconto "A tavola", perché non cita esplicitamente una IA e perché l'autrice ha ammesso di aver interpretato il tema senza riferimenti volontari alle Intelligenze Artificiali. E tuttavia non riesco a non vedere delle intelligenze quantomeno 'Artificiose' nel testo, tanto che fino alla ultime righe mi sono chiesto se uno dei protagonisti fosse 'artificiale'. Se non avessi letto i commenti darei ancora per buona la risposta che il finale mi ha dato.
Alla fine la mia classifica è questa:

1 – Lo scrittore e Alfred, di Stefano Moretto
2 – A Tavola, di Alexandra Fischer
3 – Il robot pittore, di Giuliano Cannoletta
4 - Credito d’amore, di Mario Mazzafoglie
5 – La decisione, di Daniele Villa
6 - Il Test di T, di Bruce Lagogrigio
7 - Lia, di Katy Blacksmith
8 - Il poema perduto, di Viviana Tenga

1 – Lo scrittore e Alfred di Stefano Moretto
Ho già avuto modo di apprezzare la tua incursione nello Y.A., qui dai l'impressione di poter sfondare anche nel nuovo genere Y.A.I.
Racconto molto piacevole e che scorre bene, a parte un paio di frasi che mi hanno costretto a una rilettura.
Mi riferisco alla frase "Mi ricordo di..." che mi era sembrata pronunciata, ho dovuto rileggere per rendermi conto che non c'erano virgolette e quindi l'IA non poteva rispondere a quella affermazione. Tra l'altro, poiché quella non è una frase pronunciata, allora l'IA inizia la propria frase due volte consecutivamente con "Scusa", e non ha senso che si scusi due volte quando semplicemente continua a parlare.
Secondo punto che mi ha lasciato perplesso, la IA che sostiene che gli umani vogliano giudizi binari contrapposto alla rapidità con cui si accumulano le recensioni. Non dico che sia errato, ma ho la sensazione che una cosa non si incastri perfettamente con l'altra.
Ma tutti questi commenti sono cavilli. Per me il miglior racconto del girone.
Alla prossima.

2 – A Tavola di Alexandra Fischer

Ho letto il tuo racconto d'un fiato nonostante ritragga, tutto sommato, solo un pranzo familiare. L'ho finito pensando che mi era piaciuto moltissimo come avevi trattato in maniera peculiare il tema della Intelligenza Artificiale e mi ha sorpreso moltissimo leggere nel tuo commento che avevi frainteso il tema e interpretato IA come un femminile per IO.
Il tema mi era e continua a sembrarmi invece rispettato!
Quello che mi ha fatto sentire l'aderenza al tema é stato il velo di 'stereotipo' del litigio fra i due protagonisti, che sembra fatto di risposte 'programmate' e per tanto inevitabili. Il sigillo finale che certifica l'aderenza al tema, per me, lo dà la frase "non sono stato educato a" che riecheggia tantissimo la frase "non sono programmato a" che potrebbe dire un androide.
Mi hai istillato il dubbio dopo poche righe che la coppia fosse composta da due androidi invece che da due umani, e il dubbio è rimasto fino alla penultima frase. Che siano umani, almeno lui, l'ho colto dal sospiro con cui chiudi il testo che suona sincero, viscerale e non programmato, in contrasto netto con tutto quello che viene prima.
Per me, indipendentemente da quale fosse il tuo intento nello scrivere questo racconto, hai realizzato una meravigliosa critica alla società moderna, in cui educazioni preconfezionate ci rendono 'intelligenze artificiali', in quanto condizionati a reagire a certi stimoli sempre e soltanto in una precisa maniera, entro binari che eliminano il pensiero personale.

3 – Il robot pittore di Giuliano Cannoletta

Proprio per farti le pulci, ti segnalo che mi hai fatto un po' zoppicare con l'incipit. Il termine sconosciuto Mumbahia in corsivo l'avevo preso come un pensiero, una esclamazione di Anup con un range di possibili significati tra l'Akunamatata e l'Eureka. Un nome più riconoscibile, come il successivo 'Nuova Parigi', mi avrebbe istradato meglio.
Il termine 'container' mi aveva piazzato in un contesto diverso da quello che intendevi, facendomi pensare a quei contenitori da trasporto su treni e navi, mentre avrei dovuto percepire l'immagine chiara di un 'prefabbricato' in lamiera delle dimensioni di un edificio in cui entrare a lavorare.
Poi il resto del racconto prende piede e ci porti in crescendo fino alla fine del secondo atto, quando le conseguenze del dare 'tema libero' ai disegnatori trovano la loro conseguenza che è chiarissima sebbene non detta esplicitamente.
Il finale è un flash-back che perde un po' di mordente invece di alzare il climax, perché arriva telefonato dal secondo atto. Si appiattisce emotivamente sul punto già raggiunto, a parte l'ultima parolina esplicita. Tutto resta comunque divertente per la maestria con cui scrivi.
Tirando le somme un po' sbilanciato l'equilibrio ma ottimi idea, storia e stile.

4 - Credito d’amore di Mario Mazzafoglie

Racconto divertente e scritto bene, ma devo metterlo dopo altri racconti scritti altrettanto bene. A parità di giudizio sugli altri parametri, per fare una graduatoria devo affidarmi al mio gusto di lettore e purtroppo il genere di protagonista non-positivo che tratteggi benissimo mi condiziona nel giudizio. Probabilmente se questa fosse una gara tra incipit di romanzi, il tuo sarebbe invece al mio primo posto come quello con la promessa narrativa più 'promettente'.

5 – La decisione di Daniele Villa

Talvolta si imputa ai racconti costituiti da dialoghi di dare la sensazione di avere in scena solo delle 'teste parlanti'; nel tuo caso è particolarmente vero trattandosi di una videoconferenza. Tu stesso calchi la mano su questo, dando consistenza alla sensazione con la frase "Le teste negli schermi si muovevano restituendo inequivocabili cenni di assenso". Inevitabile per me sentire il racconto statico e non arrivare a provare empatia per il protagonista.
Nascondi inoltre del tutto gli elementi che avrebbero potuto far sospettare il capovolgimento finale, quindi il colpo di scena riesce e giustifica l'intera storia. Questo lascia l'amaro in bocca perché è un 'mistero' che il lettore non avrebbe potuto sospettare nemmeno a una seconda lettura, non c'è nessun indizio fino allo spiegone di nonno Musk che apre al finale. In compenso così eviti che gli indizi siano troppi o troppo chiari e ti rovinino il colpo di scena. Una via di mezzo è difficile da ottenere ma sarebbe l'ideale.

6 - Il Test di T di Bruce Lagogrigio

Il tuo racconto si regge su un colpo di scena finale che rovescia quanto credevamo sui ruoli di esaminatore/esaminato, ma che arriva in maniera meno potente rispetto al racconto di Daniele.
Che la cavia nella stanza fosse un'entità organica (un umano o un clone) mi è sembrato rapidamente evidente, al contrario che all'esaminatore, e questo ha generato un fastidio verso l'IA protagonista. Dunque non è scattata l'empatia che serviva a dare enfasi al finale.
Trovo problematico anche il comportamento dell'umano, ancora adesso non riesco a spiegarmi l'apparente caparbietà con cui tenta di togliersi la vita ogni volta che riprende i sensi. Se un pezzo rifiuta di incastrarsi nel puzzle che il racconto monta nella mia testa, purtroppo il gradimento ne risente.

7 - Lia di Katy Blacksmith

Del tuo racconto ho apprezzato molto il plot: presentazione del protagonista attraverso l'interazione con la sorella, presentazione della IA antagonista/coprotagonista attraverso una sorta di flashback, infine interazione reale fra i due e disvelamento finale ad effetto. Una storia completa e potenzialmente avvincente.
Però la scelta di un protagonista-narratore in prima persona, in una ambientazione forse troppo complessa. ti porta a fargli 'raccontare' troppo, sia di lui che del suo mondo. Avrei preferito che costruissi il mondo tratteggiandolo solo con quel che capita al protagonista e da come lui reagisce, senza spiegare esplicitamente il mondo e il background usando i pensieri del protagonista. Così com'è il racconto non riesce a trascinarmi, molte informazioni sembrano superflue ai fini di portarmi alla deflagrazione che meritava l'affermazione finale.

8 - Il poema perduto di Viviana Tenga

I due protagonisti usano una IA per ricostruire un poema perduto, ma non vediamo una vera e propria interazione fra IA e protagonisti. Il computer è semplicemente un mezzo usato dai ricercatori, non una entità con cui relazionarsi. Sostituendo questo strumento con un altro si sarebbe potuti giungere allo stesso finale. Però mi hai strappato più di un sorriso proprio con il finale, in cui il più nerd dei due studiosi non riconosce gli elementi comuni tra il poema cercato e un romanzo popolare.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

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antico
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Re: Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » martedì 23 maggio 2023, 12:13

Quattro classifiche ricevute. Oltre alla mia ve ne dovranno arrivare altre tre.

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gcdaddabbo
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Re: Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » martedì 23 maggio 2023, 12:44

Tormentato dal dubbio che Antico possa aver nascosto tra i partecipanti qualche IA, dopo la consueta attenta analisi dei racconti e delle repliche ai miei commenti, ecco la mia sofferta Classifica:
1. Lo scrittore e Alfred, di Stefano Moretto
2. Il robot pittore, di Giuliano Cannoletta
3. Credito d’amore, di Mario Mazzafoglie
4. Il Test di T., di Bruce Lago
5. La decisione, di Daniele Villa
6. Lia, di KatyBlacksmith
7. Il Poema Perduto
8. A tavola, di Alexandra Fischer

e i commenti

Il robot pittore, di Giuliano Cannoletta
Ciao, Giuliano. Ho nuovamente il piacere di leggere un tuo racconto. Tema simpatico questa volta e amabile è la storia che hai costruito. L’Io è diventato un disegnatore specializzato costretto a vendere a Mumbahia la sua creatività in un container di lamiera come un moderno Charlie Chaplin in una catena di montaggio. La sua frustrazione è tale che il luogo diventa magicamente una fabbrica sterminata con centinaia e centinaia di scrivanie. Il robot è invece a Nuova Parigi e disegna per un pubblico di élite, tra l’ammirazione iniziale e lo sgomento finale. Il ritorno nello spazio per uomini costretti a vendersi per il padrone chiude il cerchio.
Innegabile che qui c’è tanta partecipazione, ma anche voglia di finire al più presto. Ne scaturiscono degli inconsueti refusi. Gli stacchi sono efficaci. Evidenziano le relazioni e le differenze tra i due mondi che il capitale ha creato capovolgendo, per la logica del profitto, l’uomo ed il suo strumento. Si tratta di un racconto pregevole. L’era è finita. La vita, anche se non sempre è meravigliosa, va difesa con coraggio e fiducia. Buona ALL STARS EDITION!

Lo scrittore e Alfred, di Stefano Moretto
Salve, Stefano! Confesso. Non ricordo di aver commentato altri tuoi racconti. Ho trovato questo gradevole. Indiscutibilmente il tema è centrato e la storia si legge facilmente. C’è padronanza dello stile narrativo e dell’uso dei caratteri. Il dialogo tra i protagonisti è simpatico e descrive bene il legame tra i due. Complimenti! Si coglie appena una preoccupazione per un futuro ormai prossimo i cui cambiamenti sembrano poter essere assorbiti dall’umanità senza troppi traumi. Ho imparato termini quali “svapo” e “betare” che appartengono a mondi lontani dal mio. Confesso che mi è risultato più semplice spostarmi nel tempo che penetrare in questi. Mi ha sorpreso scoprire che per certi versi la tua trama ha delle analogie con la mia e mi piacerebbe sentire un tuo commento in proposito. Buona ALL STARS EDITION!

A tavola, di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra, piacere di rileggerti! Il tuo stile è inconfondibile sin dalle prime battute. Sono stato contento di vedere che avevi scritto così tanti caratteri in così poco tempo. Ho seguito il testo con attenzione alla ricerca della parola che avrebbe rivelato la presenza dell’IA. Completata la lettura, ho intuito l’equivoco che hai confermato in risposta ai commenti precedenti. Chiaramente il racconto non ha colto il tema. Buone vacanze! A ritrovarci!

La decisione, di Daniele Villa
Ciao, Daniele o Daniel! Piacere di leggerti!
Il tema è indubbiamente centrato se Daniel e Daniele sono la stessa Intelligenza. Il racconto si legge tranquillamente. Ci sono un po’ troppi nomi, peraltro non essenziali, in apertura, ma il fatto è chiaro. C’è da prendere una decisione importante, i controllori saranno uomini o IA. Il provvedimento verrà preso da chi? Dovrebbero essere i vertici mondiali (designati da chi?). La questione è seria ma sembra una riunione a distanza tra vecchi compagni di scuola e non la decisione sul futuro dell’umanità. Hai introdotto alcune note amare, forse la parte migliore. Il nonno che minaccia il nipote di vendere tutti i server se non smette di giocare, la sommossa a Roma rinviata per l’incontro di calcio con la nazionale brasiliana. C’è da essere contenti. Un grande auspicio per la nostra nazionale. Per il resto: prevedevo sin dall’inizio che ci fosse un’entità nascosta. La storia non mi ha preso, non mi ha entusiasmato. Spero di rileggerti in una prova più convincente. Buona ALL STARS EDITION!

Credito d’amore, di Mario Mazzafoglie
Ciao, Mario! Piacere di rileggerti! Immagino che il tuo Io sia impersonificato da Albe-Carlo, mentre l’IA, comprensivo di servizi aggiuntivi, da Irina (origine slava?). Non so se il tema possa considerarsi centrato, giacché utilizzi un robot di ultima generazione. Compensi ampiamente con il succedersi degli episodi che scoprono un ambiente di periferia dai colori vivaci in cui accade qualcosa di normale. La scelta finale di tornare al naturale, anche se datato, non sorprende. L’idea è brillante e la storia divertente e piacevole. L’ambientazione è stuzzicante. Complimenti! Buona ALL STARS EDITION!

Il Test di T., di Bruce Lago
Ciao, Bruce! Sono perplesso! La storia la prima volta si legge con piacere, ma, giunti alla simpatica scoperta finale, lascia una serie di dubbi. Innanzitutto, hai cosparso il racconto di trabocchetti.
Giorno 1 L’olio macchia la parete. Lo disattivo.
Giorno 2 Senza dire altro il robot si getta contro la parete spaccandosi la testa.
Giorno 3 Il robot si alza e si schianta contro il muro cercando di terminarsi autonomamente.
Giorno 5 C’è uno Zero che proprio non capisco.
Secondo me, non hai giocato pulito.
Ritorno e rileggo. Mi sento disorientato. Devo completamente cambiare il senso delle cose. Non perché non avessi intuito, ma in conseguenza di una presentazione del susseguirsi degli eventi volutamente distorta. E’ come se il gusto provato nel definirsi della vicenda mi si sia ritorto contro.
Puoi riattivare! Buona ALL STARS EDITION!

Il Poema Perduto, di Viviana Tenga
Ciao, Viviana! Piacere di incontrarti e di leggerti! A sorpresa, in un tema su rapporti tra Io e IA, mi sono ritrovato ad andare nel passato a riscoprire Virgilio. L’idea è simpatica, il testo scorrevole, ma la storia non mi ha preso. Tutto quell’elenco di autori latini non mi sembra essenziale alla definizione del racconto. I rapporti tra Marzio (nome bellicoso) e Lisa restano formali. L’unico lampo è legato alla scoperta di Harry Potter. Intendiamoci una storia su una lingua morta è normale che non brilli per vivacità, nonostante la passione per Virgilio di uno dei protagonisti. Sono curioso di rileggerti in altre occasioni. Buona ALL STARS EDITION!

Lia, di KatyBlacksmith
Ciao, Katy! o Katjia? Piacere di incontrarti e di leggerti! Strano tema questo su rapporti tra Io e IA! In alcune storie ti trasporta in un futuro lontanissimo. Inizialmente mi sembrava aver per protagonisti alcuni ragazzini in una villetta di campagna come quella in cui scende a conoscere il nostro pianeta E.T., mi sono ritrovato sul finire in un universo alla Orwell 1984. Il racconto, pur di facile lettura, con personaggi ben abbozzati, mi ha lasciato una serie di domande ed altrettante perplessità. Uno schiavo, quando non lavora più, che fine fa? Ipotesi: beve birra e gira in scooter o passa alla concorrenza.
Cosa teme l’IA? Andando in rete potrebbe essere vittima di hacker? Innamorarsi della concorrenza.
Scansiona le iridi perché teme di essere avvicinata dagli sconosciuti o da umani che non si prostrano adeguatamente?
La Capitale è così migliorata da permettere a individui che lasciano lo scooter di raggiungere in pochi istanti i centri del potere. su rapporti tra Io e IA?
Sono curioso di rileggerti in altre occasioni. Buona AL

StefanoGalardini
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Re: Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » martedì 23 maggio 2023, 15:56

Come sempre vorrei non mettere una premessa alla classifica, ma sento sempre troppo la necessità di ribadire a chi non mi conoscesse che la classifica è soltanto una barbara necessità di un'amichevole competizione: Ogni racconto è valido a modo suo e i giudizi espressi sono soltanto a carattere di gusto personale e quindi non vogliono in alcun modo dare una gerarchia della bontà di uno scritto. Purtroppo ho dovuto mettere come ultimo posto A tavola di Alexandra Fischer, ma soltanto per la mancanza del tema. Continuo e continuerò a essere un fan della sua scrittura e a leggerla con interesse e piacere!
Ecco la classifica:

1) Il test di T. di Bruce Lagogrigio (alla fine è stato amore!)
2) Il robot pittore di Giuliano Cannoletta
3) La decisione di Daniele Giuseppe Villa
4) Lo scrittore e Alfred di Stefano Moretto
5) Credito d'amore di Mario Mazzafoglie
6) Il poema perduto di Viviana Tenga
7)Lia di Katy Blacksmith
8) A tavola di Alexandra Fischer


Il robot pittore di Giuliano Cannoletta
Ciao Giuliano! Piacere di ritrovarti e poter leggere di nuovo un tuo racconto. Come sempre molto curato nei passaggi, e armato stavolta di un'ironia tagliente come un foglio di carta... O in questo caso come una tela! Il racconto funziona molto bene. C'è l'ironia, c'è il tema serio e molto realistico del mezzo credito a disegno. C'è la denuncia alla società borghese, che si crede libertaria e finisce sempre per scandalizzarsi in moralismi vecchi un secolo. Colto l'omaggio a quello che per me è uno dei migliori romanzi di China Mieville (e del nuovo millennio in generale). Complimenti, bella prova!

Lo scrittore e Alfred di Stefano Moretto
Buongiorno omonimo! Piacere di averti letto! Un racconto davvero spassoso, con qualche piega di terrore che possa davvero succedere una cosa simile, un giorno!
Hai uno stile fresco e scorrevole e il racconto di legge bene. Potremmo stare giorni e giorni a scannarci sul tema che hai sviluppato come sul perché con clippy era amore odio. Tema leggero o interrogativo realistico? Nonostante i toni distesi ho letto tra le righe un'inquietudine riguardo al futuro. Che la corsa al prodotto finito subito e fruito ancora prima non abbia un picco, ma solo una costante accelerazione verso la velocità di produzione a scapito della qualità. Mi sbaglio? Vorrei sentire la tua in proposito! Diatriba futura a parte proprio un bel racconto!

A tavola di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra! Piacere di ritrovarti e di leggere i tuoi racconti!
Sei stata come sempre la più veloce scrivi come una mitragliatrice! Questa volta però rispetto al racconto precedente sei andata un po' fuori mira. Avevo adorato quelle atmosfere oniriche, l'incubo lo scambio di menti tra l'umano e l' insetto... Qui invece metti in scena un battibecco tra moglie e marito un po' debole, scritto bene senz'altro (ormai dovresti aver capito che sono un ammiratore della tua capacità di vivacizzare una scena), ma forse l'azione ci mette troppo a decollare e poi non ti rimangono i caratteri sufficienti per mostrare bene la tua storia prima di doverla chiudere in tutta fretta. Manca poi l'IA del tema, che io avevo inteso come Intelligenza Artificiale. La situazione presenta una dinamica con del potenziale che però non sento sfruttato a pieno. Buon racconto, forse dovevi dedicargli più tempo per limare riempire.

La decisione di Daniele Giuseppe Villa
Ciao Daniele! Come stai? Piacere di leggerti anche questa volta! Spudoratamente fan di Asimov come ti capisco! Dopotutto, se bisogna parlare di robot non si può non fare almeno un cenno al Maestro. Qui tu gli hai dedicato molto di più, praticamente una coreografia da stadio! Ci sta. Trovo sempre bello quando si riconoscono le fonti e le letture di un autore e qui lo abbiamo fatto un po' tutti, soprattutto stavolta (io Asimov e Blade Runner, Giuliano con China Mieville....). Il racconto è molto bello.
So che hai cominciato a scrivere seriamente da relativamente poco tempo e ti ho già detto quanto la tua scrittura migliori di racconto in racconto e questa all stars edition non fa eccezione. Se proprio devo fare il pignolo qualche inciampo all'avvio, ma il resto fila come un treno. Ti stai facendo attrarre dal fascino della tragedia e della sofferenza e questo, se lo chiedi a me, è positivo. Significa che con la tua scrittura ti senti capace di raccontare e non soltanto di intrattenere. Continua così!


Credito d’amore di Mario Mazzafoglie
Ciao Mario! Piacere di averti letto! Un racconto con una buona dose di ironia per raccontare un terribile futuro assolutamente realistico, dove il placebo alla solitudine si compra a pacchetti da pochi euro l'uno. Dove l'obsolescenza programmata è accettata e quasi vista come una liberazione da un prodotto che non era come pensavamo noi (difficile non fare il parallelismo con l'insoddisfazione verso una vita organica sempre più disumanizzata). Dove c'è però ancora luce. I rapporti umani autentici. Che magari non rispondono a ciò che vogliamo, ma a ciò di cui abbiamo bisogno. Tantissime le chiavi di lettura del tuo racconto, scritto bene, scorrevole, asciuga ancora poco poco e sarà perfetto (ma questo è un parere personale e non incide sul giudizio ottimo che ho del racconto in sé). Mi è piaciuto davvero tanto!


Il test di T. di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce! Ben ritrovato e piacere di aver letto il tuo racconto!
Ti ho lasciato per ultimo perché devo ammettere che mi hai messo in crisi. Non ho saputo dare un giudizio a caldo, cosa che normalmente mi riesce spontanea. Il tuo racconto mi ha spiazzato, fatto incazzare e alla fine convinto quasi del tutto. Al netto di qualche leggerezza stilistica (ma lo stile è questione di gusti e quindi non è oggetto di giudizio) il Test di T. Non è un racconto che lascia indifferenti. Mi ha fatto fare un sacco di domande a cui non ho saputo dare risposta e questo mi ha fatto arrabbiare ancora di più. Per questo ti dico che è un racconto che si ama o si odia, come solo i racconti migliori sanno essere.


Il poema perduto di Viviana Tenga
Ciao Viviana! Piacere di aver letto il tuo racconto! È davvero molto godibile oltre che per il tuo stile molto scorrevole e la piacevolezza del racconto in sé, anche per il fatto che mi ci sono ritrovato: quanti pomeriggi passati dopo le lezioni a pensare di ritrovare il primo libro della poetica di Aristotele! È un topos sempre affascinante e la scelta non banale di un poema perduto di Virgilio (non ricordo se effettivamente esiste o è una tua invenzione) dà a quello che rischierebbe di essere un cliché una veste personale e rinnovata. In generale un buon racconto, forse l'unica pecca è che sia un po' troppo tutto in funzione della battuta finale, ma l'idea di fondo sarebbe interessante che tu la tenessi per ampliarla in un progetto più articolato. Ci hai pensato?


Lia di Katy Blacksmith
Ciao Katy, piacere di aver letto il tuo racconto! Atmosfera decisamente più dark rispetto ai tuoi compagni di gruppo e devo dire che mi ha fatto piacere leggere una declinazione diversa sul tema. La confessione di Mat è pacata e priva di qualsiasi lamentela. Se si può fare un appunto al tuo lavoro è che racconta troppo (ma è più che altro una questione di gusto personale in realtà), ma questo è anche uno dei suoi maggiori punti di forza: la narrazione non è sofferta, né speranzosa. Non denuncia né crede in un domani migliore, afferma e basta, è cronachistica. Mat ci rende partecipi di un fatto che lui stesso avverte come immutabile. E secondo me è nascosta qui la grande potenza e potenzialità del tuo racconto.
È la fotografia di un mondo diverso dal nostro, ma già stabilizzato. Vogliamo tremare? Ammettiamolo: è il nostro possibile futuro.

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Re: Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 25 maggio 2023, 11:57

Oltre alla mia, dovete ancora ricevere una sola classifica.

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Re: Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » venerdì 26 maggio 2023, 10:56

Pratesi squalificato per non avere consegnato la sua classifica. Dovete solo più ricevere la mia.

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Re: Gruppo HAL 9000: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » sabato 27 maggio 2023, 18:46

Davvero dei bei racconti, complimenti a tutti.

1) Lo scrittore e Alfred, di Stefano Moretto
Bello, originale, fresco, bravo. Perfettamente in tema, si legge che è un piacere e chiude in modo ottimale . Non ho molto altro da aggiungere se non che penso proprio che questo possa essere uno dei grandi favoriti di questa edizione. Per me non può che essere un pollice su decisamente brillante. Complimenti.
2) Credito d’amore, di Mario Mazzafoglie
Un bel racconto perfettamente in tema. Siamo dalle parti, come qualità, del racconto di Moretto anche se qui devo stare un pelo sotto, come valutazione, a causa di un comportamento dell'IA un pelo instabile, a volte troppo rigido e schematico e altre più umano. Credo che il problema stia nel come lo hai reso e pertanto andrebbe rivisto sotto quel punto di vista. Pertanto, pollice quasi su.
3) Lia, di Katy Blacksmith
Un buon racconto, mi è piaciuto. Stile secco e brillante, forse a volte esageri (come nel pensiero di quanto gli sarebbe piaciuto assistere al concerto, funzionale solo a definire la sua età, ma sostituibile in modo più elegante), ma rimani sempre sul pezzo e sulla la chiusa è molto buona anche se forse avrebbe giovato di uno scambio di battute in più. Ottima la declinazione del tema. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante e ti piazzo davanti ai parivalutati per la gestione del tema.
4) Il test di T., di Bruce Lagogrigio
Un buon racconto con una declinazione del tema che mi è piaciuta. Il finale mi è arrivato telefonato e questo può essere un problema anche in relazione al fatto che la mia sensazione è che la divisione in capitoli sia problematica (per esempio, non ho capito perché distinguere il quattro e il cinque, nel senso che non è che aggiungano qualcosa o siano così staccati e la sensazione è un po' come quando una telecamera che segue un attore stacca per riprendere da una diversa inquadratura senza neppure variare troppo l'angolo e in sostanziale continuità spaziale e temporale). Nel computo totale, mi sfuggono anche un po' le motivazioni delle IA e perché sottopongano un loro simile a questa prova. Detto questo, per me un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante e in classifica ti piazzo davanti al parivalutato racconto di Cannoletta per la brillante declinazione del tema.
5) Il robot pittore, di Giuliano Cannoletta
Un buon racconto con buoni spunti. Non ho sentito con forza il tema, si tratta più di un IO E IL SISTEMA, la IA rimane un pelo decentrata nonostante tutto. Qualche difficoltà sulle prime righe, poi la lettura parte spedita anche se devo rilevarti anch'io una sorta di pigrizia nel risolvere la questione del tema libero: la tua soluzione è funzionale, ma percepisco potenzialità inespresse che non hai esplorato. Direi un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante, ma manca quel che per portarla al piano superiore.
6) La decisione, di Daniele Villa
Mi è piaciuta la declinazione del tema, molto letterale e, come tale per il tema dato, difficile da ottenere. Buono lo stile, solido anche se un pelo ancora acerbo, nel senso che si percepisce chiaramente che sei in piena fase di definizione e che il percorso procede spedito, di mese in mese. Detto questo: non ho apprezzato in pieno l'utilizzo di una persona reale come Musk perché presuppone sempre una conoscenza nel lettore che magari non c'è. Altra criticità: allo stato attuale è quasi più una dimostrazione di una tesi data che una riflessione sull'IA perché sai che vuoi arrivare lì e lo fai senza arricchire troppo il testo di spunti ulteriori. Come valutazione direi un pollice tendente verso il positivo in modo solido e quasi brillante, pronto a spiccare il balzo verso il livello successivo.
7) Il Poema Perduto, di Viviana Tenga
Un buon racconto che paga dazio d'essere finito in un gruppo davvero valido che non permette incertezze nella stesura. Sul tema, lo ritengo ok, ma in altri la declinazione è stata più brillante. Sull'esecuzione, molto bella l'idea, ma con talmente tante falle che fa strano che i due protagonisti non si confrontino di più sull'argomento. Un testo scritto è frutto di una rielaborazione personale passata al setaccio di un'intera vita di eventi unici e pertanto l'impresa in cui si è impegnato il protagonista appare impossibile in partenza e l'unico modo per mantenerla verosimile era mostrare la follia dello stesso con, di conseguenza, una maggiore interazione di Lisa. La soluzione da te adottata di chiuderlo con una sorta di battuta non mi soddisfa appieno perché mette in risalto proprio le problematiche non affrontate. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non così brillante.
8) A tavola, di Alexandra Fischer
Tema mancato clamorosamente. Ci poteva anche stare che non si parlasse di IA, ma in quel cosa dovevi convincere il lettore che la IA intesa nel racconto fosse in tema considerando lo stesso come laterale rispetto alla concezione comune e qui non vedo quello sforzo. Parlando del testo al netto del tema, si tratta di un quadretto di una coppia al limite dei ferri corti con una lei isterica e un lui poco collaborativo. Il finale è carino, ma mi sembra manchino sfumature più variegate per definire meglio lo stress di Luisa. Valutandolo al netto del tema sarebbe un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non brillante. Considerando la mancanza del tema, però, non posso che posizionarti in fondo alla classifica.

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