Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 maggio con un tema dello staff di MC e un'edizione all stars con i giudizi finali di Franci Conforti, Davide Mannucci, Masa, Giorgio Lupo, Andrea Lauro, Silvia La Posta, Andrea Vaccaro, Davide Di Tullio, Luca Nesler, Francesco Nucera e Maurizio Bertino!
Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 16 maggio 2023, 2:00

Immagine

BENVENUTI ALLA ALL STARS EDITION, LA NONA E ULTIMA DELLA DECIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 174° ALL TIME!

Questo è il gruppo CORTANA della ALL STARS EDITION con Franci Conforti, Davide Mannucci, Masa, Giorgio Lupo, Andrea Lauro, Silvia La Posta, Andrea Vaccaro, Davide Di Tullio, Luca Nesler, Francesco Nucera e Maurizio Bertino come guest star.

Gli autori del gruppo CORTANA dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo MARVIN.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo HAL 9000.


Questo è un gruppo da SETTE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dalle GUEST STARS. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK DECIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo CORTANA:

La sfida, di Emiliano Maramonte, ore 00.39, 4969 caratteri
Generato, non creato, di Agostino Langellotti, ore 01.28, 4629 caratteri MALUS 3 PUNTI
Gip, di Isabella Valerio, ore 00.37, 3875 caratteri
Ultimo tornante, di Andrea Furlan, ore 00.59, 4960 caratteri
Il compito, di Cinzia Fabretti, ore 00.48, 4924 caratteri
21 grammi, di Domenico Foglia, ore 00.52, 4918 caratteri
Johnny Robot, di Lidia Malizia, ore 23.58, 4933 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 25 MAGGIO per commentare i racconti del gruppo MARVIN Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 26 MAGGIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, posterò la mia e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo MARVIN e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo MARVIN.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA ALL STARS EDITION A TUTTI!



alexandra.fischer
Messaggi: 2862

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » martedì 16 maggio 2023, 11:05

Buon giorno, ecco i miei commenti e relativa classifica:

La sfida di Emiliano Maramonte. Tema centrato. Racconto basato sulla sfida fra un umano e un’Intelligenza Artificiale. Si comincia con gli scacchi, per passare a test scientifici. Il protagonista appare sofferente, l’Intelligenza Artificiale ha la meglio su di lui e gli parla con tono preoccupato. Tutta quella conoscenza è troppa per l’umano. Affascinante l’idea della chiavetta USB per connettersi al mondo dell’Intelligenza Artificiale. Molto credibile l’ambientazione fantascientifica. Bello il finale con il connettore che si collega alla sua mente per aiutarlo a scoprire le meraviglie del sapere virtuale.

Generato, non creato di Agostino Langellotti. Tema centrato. Storia complessa. Il protagonista è una chimera mancata. Non è riuscito a fondere la sua mente umana con quella dell’Intelligenza Artificiale. Per cui eccolo in compagnia di una detective. Bella l’immagine del figlio di quattro o cinque anni che gioca con l’aquilone a forma di colomba. Interessante il riferimento ai rinnegati, anche loro vittime del programma fallito. Il protagonista decide di passare il testimone al figlio, piuttosto che ucciderlo. Ottimo il finale con il protagonista che si punta la canna della pistola con accanto l’aquilone del figlio.
Attenzione:
Lui sorride e si volta appoggiando la nuca alla canna della pistola

Gip di Gennibo. Tema centrato. L’impiegata di un’azienda informatica chiede consiglio a Gip, l’Intelligenza Artificiale progettata da lei per impalmare il direttore, ricco, attraente e sul punto di licenziarla, visto che il reparto in cui lavora lei presto verrà chiuso. Il riferimento alla Austen è molto bello. L’Intelligenza Artificiale le assicura il lieto fine, e nel finale arriva: Mr Darcy ha una passione per le rosse, quindi lei rientra nella categoria. Inoltre ha un debole per lei. Notevole il fatto che il computer trilli anche se chiuso.
Attenzione:
cosa posso fare per te?

Ultimo tornante di Andrea Furlan Tema centrato. Il protagonista è un ciclista impegnato in una gara invernale. A malincuore ha accettato un cerotto sottocutaneo con un minicomputer in grado di aiutarlo durante la gara. Lui pensa al campione Koen, il quale non avrebbe mai accettato di scendere a un compromesso simile. Alla fine della gara, vinta da Koen, capisce di essersi sbagliato per via del filo che compare dietro l’orecchio sinistro. Molto ben reso il freddo, la tensione della gara e la caratteristica del computer di monitorare le condizioni del ciclista, ma anche di aiutarlo a pedalare.
Il compito di Cinzia Fabretti Tema centrato. Bellissima l’idea dell’acrostico Intelligenza e anche il suo svolgimento. Il protagonista la usa per dedicare una poesia alla compagna di scuola della quale è innamorato. Bello il dialogo con il nonno, simpatico nel suo aspetto da gufo saggio e severo nel negargli l’uso del telefonino durante il compito. Gli spiega in cosa consiste il compito, ma lo lascia fare. Stupenda l’immagine delle api, anche se di poco aiuto per il Nostro. Belli anche gli acrostici nel finale Io e Ia. Io l’Ottuso e Isabel l’Amore. Amarognolo il fatto che i genitori del protagonista siano assenti dalla sua vita per via dei molteplici impegni.

21 grammi di Domenico Foglia Tema centrato. Un disoccupato in gravi difficoltà economiche trova un annuncio nel quale un’azienda cerca di rendere più umane le Intelligenze Artificiali. Lui firma il contratto e si trasforma in una di esse pur conservando la sua personalità di sempre. Il compromesso è necessario perché lui è messo male: ha un’ex moglie alla quale pagare gli alimenti e un figlio da mantenere. Il tutto in un mondo dove regna la disoccupazione tecnologica. Come nell’annuncio in cui si cerca un robot ragioniere. E gli stessi robot sono ovunque, come nella scena di quello che urta il protagonista.
Attenzione:
Ehi, Ziri
Ehi, guarda dove metti i piedi.

Johnny Robot di Lidia Malizia. Tema centrato. Bellissima l’idea della psicologa che rimette a nuovo i robot in crisi e questo malgrado il lavoro abbia rovinato il suo privato: dal concerto mancato alla rottura con il fidanzato. Il caso del robot Johnny è disperato, perché lui si è reso conto della propria inferiorità dopo aver cercato di assimilare la Divina Commedia e di aver capito di non essere in grado di scrivere un’opera del genere. Le rassicurazioni della psicologa sono inutili: il robot vorrebbe scrivere qualcosa di suo ma sa di non poterlo fare e non gli basta aiutare gli altri a farlo. Per questo entra in tilt, gli fuma la testa e la protagonista fa appena in tempo a portare in salvo il libro.

La mia classifica è soffertissima, siete tutti ottimi autori:

Gip di Gennibo.

Generato, non creato di Agostino Langellotti

La sfida di Emiliano Maramonte.

Ultimo tornante di Andrea Furlan

Johnny Robot di Lidia Malizia.

Il compito di Cinzia Fabretti

21 grammi di Domenico Foglia

Avatar utente
KatyBlacksmith
Messaggi: 97

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » martedì 16 maggio 2023, 21:04

Buongiorno a tutti!
Mi ero portata avanti con i compiti leggendo stanotte i racconti, per cui posso azzardare la mia classifica.
Classifica non facile da stilare: bravi tutti per le idee, avete tirato fuori un bel po' di bei punti di vista!

La mia classifica:
1) Ultimo Tornante (Andrea Furlan)
2) La sfida (Emiliano Maramonte)
3) Il compito (Cinzia Fabretti)
4) Johnny Robot (Lidia Malizia)
5) Gip (Isabella Valerio - Gennibo)
6) Generato, non creato (Agostino Langellotti)
7) 21 grammi (Domenico Foglia)

Ma diamo il via alle danze con i commenti.

Ultimo Tornante (Andrea Furlan)
Il racconto è avvincente e ben strutturato, soprattutto il rapporto conflittuale con l'IA, che cessa di generare vergogna man mano che la gara entra nel vivo e permette al lettore di assaporare l'emozione della corsa. E l'emozione arriva tutta; con le curve, la fatica, il meteo che aggiunge difficoltà a un'impresa già erculea. L'evoluzione è molto umana e l'IA che rimane nei termini del credibile, non ci sono note che stonano. Bella anche la svolta finale, che (sigh!) riporta l'intero giro nella spazzatura: non esiste il Giro Pulito.

La sfida (Emiliano Maramonte)
Qui si va nel futuribile, con un uomo molto umano e talmente fragile che non accetta di farsi surclassare da un software, al punto da non comprendere i propri limiti e autodistruggersi. La macchina tenta di salvare quel che può, rivelando una percezione positiva dell'IA da parte dell'autore. Entrambi i personaggi sono molto coerenti e ben definiti e il racconto regge molto bene, facendo percepire la crescente frustrazione umana. La svolta finale, con l'umano assorbito nella Rete dovrebbe dare pace, ma a me lascia una notevole inquietudine. Viene da chiedersi (una volta di più) se come umani siamo ben poca cosa, se ci conosciamo così poco.
Probabilmente sì, ma non ci fa piacere ricordarcene.

Il compito (Cinzia Fabretti)
Un plauso al pensiero laterale, in cui IA viene usata come sigla per altro, e con la difficile missione di immedesimarsi in un bambino non compreso, missione che è stata portata a termine con successo. A me personalmente scricchiolano un paio di dialoghi e atteggiamenti, forse per inesperienza mia (sono abbastanza lontana da quell'età) e li ritengo troppo avanzati per bimbi di quarta elementare. Ma la storia regge bene e comunica tutta la difficoltà del piccolo.

Johnny Robot (Lidia Malizia)
Interessante l'idea della presa di coscienza della IA e dell'esito fatale della percezione di inadeguatezza, tanto da non essere sufficiente un supporto psicologico. Anzi, interessante l'idea del supporto psicologico su un motore statistico. Forse un po' fumosi alcuni termini, come "sostituire il file", che lascia il lettore nella nebbia riguardo al significato dell'operazione svolta, ma comunque una lettura piacevole.

Gip (Isabella Valerio - Gennibo)
L'idea di usare il nome Gippitty come se non fosse una sigla mi piace, come pure il fatto di chiedere all'IA un modo per risolvere i problemi di tutti i giorni (oppure quelli fondamentali). È un po' quello che facciamo tutti, anche se poi le risposte non le prendiamo sul serio. Nei dialoghi, però, ho percepito poco la IA-itudine di Gip che, a parte avere accesso a informazioni riservate, nelle risposte ha troppa personalità (ma potrebbe essere una misperception tutta mia).

Generato, non creato (Agostino Langellotti - Pretorian)
Qui mi sono persa: un bambino umano generato da una IA ma che vive nella rete. Limite mio che non riesco a collocarlo.
A parte questo, interessante l'idea dei terminatori di AI e dei motivi per cui le AI devono essere terminate. Tutti abbiamo bisogno di uno scopo nell'esistenza, anche se al momento AI con reazioni emotive non ci sono, chissà a quali sviluppi assisteremo negli anni a venire.
Il racconto non mi ha presa, ma non so perché.

21 grammi (Domenico Foglia)
Sono sincera: il mio personalissimo problema con questo racconto è il linguaggio, che mi butta fuori a calci dal mondo del racconto. Il più evidente: "spalmo la fetta" dovrebbe essere "spalmo IL BURRO SULLA fetta", le fette non si spalmano.
Per questo motivo non sono affidabile riguardo l'impatto emotivo nel leggerlo.
L'idea di donare vendere parti di corpi umani per rendere più umane le IA , degradando le persone a insiemi di pezzi di ricambio, è un'interessante soluzione: in genere si mettono parti meccatroniche agli umani per farne un upgrade, non un downgrade.
Forse con un maggior numero di caratteri a disposizione il racconto avrebbe reso meglio, in diversi punti sembra buttato giù in modo frettoloso.

viviana.tenga
Messaggi: 560

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 22 maggio 2023, 21:37

CLASSIFICA
1. LA SFIDA - Emiliamo Maramonte
2. ULTIMO TORNANTE - Andrea Furlan
3. 21 GRAMMI - Domenico Foglia
4. JOHNNY ROBOT - Lidia Malizia
5. GIP - Isabella Valerio
6. IL COMPITO - Cinzia Fabretti
7. GENERATO, NON CREATO - Agostino Langelotti

COMMENTI

LA SFIDA - Emiliamo Maramonte
Tema centrato, il racconto funziona, ben gestito lo sviluppo della trama e l'escalation nella sfida tra uomo e macchina.
Ti faccio un po' di appunti molto minori, ma nulla che inficia davvero la qualità del racconto:
Emiliano Maramonte ha scritto:Benjamin si massaggiò la fronte per scacciare le pulsazioni dolorose che lo tormentavano da giorni, poi si stropicciò le palpebre.

Forse è solo un problema mio, ma ho trovato artificioso l'uso di "palpebre" invece di un più comune "strofinare gli occhi"
«Allora, vecchio mio, oggi si gioca a scacchi.»

Spunto di riflessione: visto che stiamo parlando di macchine molto evolute, poteva essere una partita di Go? (gioco in cui le macchine hanno cominciato a superare gli umani solo di recente, mentre gli scacchi sono più semplici) Ma forse diventava non immediato per tutti da capire, mentre la sfida a scacchi umano vs computer è un'immagine più familiare, quindi non ho un'opinione forte su quale sia la scelta migliore dal punto di vista narrativo.
Tirò fuori dalla tasca destra dei pantaloni la pendrive piena di database e algoritmi e con l’indice spostò il lembo siliconico che copriva la presa USB sulla tempia.

Avrei messa "sulla sua tempia", giusto perché a una prima lettura ho avuto un breve attimo di confusione sul fatto che si stesse parlando di Benjamin o della macchina.
«Con questo adattatore, posso connettermi a qualsiasi server, qualsiasi cloud. C’ho lavorato stamattina.»

Detta così, sembra che gli sia bastata la mattinata per fare tutto, e si sminuisce un po' l'enormità della cosa.

Ma ripeto, sono tutte osservazioni minime, nel complesso ho trovato il racconto molto buono.

ULTIMO TORNANTE - Andrea Furlan
Tema centrato e racconto che funziona. Ho apprezzato la caratterizzazione del protagonista, che in poco spazio hai tratteggiato come un personaggio complesso e sfaccettato, soprattutto nel suo rapporto di ammirazione-odio con Koen.
Ho trovato il primo blocco un po' denso di nomi propri: nel giro di poche righe, nomini Miguel, Eddy, Koen e Marco. Personalmente, sul momento ho fatto un po' fatica a tenere traccia di chi è chi. Forse almeno Miguel poteva rimanere senza nome e venire indicato con il ruolo che ricopre all'interno della squadra (che, a proposito, non sono sicurissima di aver inquadrato), per semplificare un po' la situazione.
Altro punto che non mi ha convinto del tutto è quando il protagonista scopre che la tuta può aiutarlo a pedalare. Non è chiaro se non sapesse dell'esistenza di tute che lo fanno, o che la sua in particolare ne fosse in grado. In entrambi i casi, se è la prima volta che sperimenta una cosa del genere, mi sarei aspettata qualche riga in più dedicata a questo passaggio (dev'essere un'esperienza notevole, per quanto uno sia concentrato sulla tensione della gara). E' però una cosa molto minore, che nel complesso non inficia la godibilità del racconto.

21 GRAMMI - Domenico Foglia
Tema centrato, mi è piaciuto sia come hai sviluppato la trama che il finale.
Un po' di osservazioni:
Domenico ha scritto:Afferro il coltello e lo immergo nel vasetto del burro e spalmo la fetta biscottata.

C'è una congiunzione di troppo (dovrebbe essere "afferro, immergo e spalmo"). Essendo la primissima frase, dà particolarmente fastidio.
Domenico ha scritto:mi lavo la faccia nel lavabo

Semi-ripetizione a distanza di poche parole (lavo-lavabo). Tra l'altro, dove altro dovrebbe lavarsela?
Occhio che di ripetizioni così ne fai un po' anche altrove, per esempio:
Domenico ha scritto: il 15 dovrebbe passare proprio tra pochi minuti. Il display indica 2minuti all’arrivo.

Avrei messo o "dovrebbe passare tra poco. Il display indica due minuti" oppure "dovrebbe passare tra pochi minuti. Il display ne indica due", evitando di ripetere "minuti". Inoltre, bruttino l'uso di "2" scritto in numeri anziché "due".
Domenico ha scritto:«Sì, sono Andrea Esposito, sono qui per l’inserzione sul giorn—»

Occhio che prima dici che l'inserzione l'aveva letto su un sito web di annunci di lavoro, non su un giornale.
Nel complesso, un racconto interessante, ma un po' da rifinire.

JOHNNY ROBOT - Lidia Malizia
Non sono riuscita a crearmi un'immagine nitida della protagonista, che come personaggio rimane un po' sfocata. L'uso del passato remoto unito al racconto in prima persona mi ha trasmesso un ulteriore senso di distacco. Nulla di grave, ma l'effetto generale che mi ha fatto il racconto è quello di una bella storia che non mi ha coinvolto emotivamente come avrebbe potuto.
Un paio di osservazioni:
Lidia Malizia ha scritto: Come al solito, non me la sentivo di mandarlo al macero senza aver tentato di tutto

Qui mi sono un attimo persa. Prima parlavi di "tirocinio obbligatorio", quindi avevo immaginato una protagonista che stava concludendo il suo percorso di studi, ma quel "come al solito" fa sembrare che invece abbia una lunga esperienza nella professione.
Lidia Malizia ha scritto: “Qualcosa in quello scritto ha spento il robot e ha acceso una sensazione sconosciuta che mi tormenta”

Frase non chiarissima a una prima lettura. Immagino che volessi mostrare come Johnny abbia raggiunto un livello di "umanità" tale da esprimersi per metafore, però quel "ha spento il robot" detto dal robot in questione mi ha confuso un po', forse si poteva trovare un altro modo per esprimere il concetto.

GIP - Isabella Valerio
Tema centrato, molto carina l'idea e la citazione letteraria. Il racconto scorre bene e la conversazione Elizabeth/Gip ha ritmo e risulta simpatica, ma ci sono alcuni punti che ho trovato un po' tirati:
- Davvero Elizabeth rischia il licenziamento pur avendo avuto un ruolo importante nella creazione di Gippytty? Verosimilmente, ci sarà sempre bisogno di qualcuno che conosce bene la macchina, nel caso dovessero presentarsi problemi che richiedono un intervento umano. Forse mi sarei limitata a dire che è un'informatica brillante e che ha lavorato alla creazione dell'IA, ma ridimensionando un po' il suo ruolo.
- Ci sta che Gip simuli un modo di parlare umano, ma interrompersi e correggersi a metà parola mi è sembrato un po' troppo.
- "Strano che trilli anche se è chiuso" -> per il suo ruolo, Elizabeth dovrebbe o essere consapevole che la cosa è possibile e avere un'idea del perché stia succedendo, oppure essere MOLTO, molto più sorpresa dalla cosa (qui sembra invece il "boh, strano, chissà come mai" che direbbe qualcuno che non se ne intende)

IL COMPITO - Cinzia Fabretti
Sono indecisa su come valutare l'attinenza al tema. Da un lato, nessuno aveva detto che non si potesse ridefinire il significato della sigla IA, quindi quello che hai fatto è legittimo, dall'altro mi sembra un'interpretazione un po' tirata.
Per quanto riguarda il racconto in sé: mi è piaciuto l'inizio e la parte finale, ovvero la caratterizzazione del nonno e quella del rapporto con Isabel. In quella centrale, secondo me il racconto si perde un po'. Capisco l'idea di rendere la dispersività dei pensieri di Cesare, ma visto che parli del fatto che ha "troppe" idee/parole in testa, forse si poteva ottenere lo stesso effetto con un ritmo più sostenuto e una sequenza più incalzante di pensieri che vanno in direzioni diverse.
C'è poi una cosa che non mi è chiara: Cesare ha davvero pensato a Isabel mentre faceva il compito, o ha scelto di dedicarle la poesia solo a posteriori? Il personaggio della bambina compare un po' all'improvviso, senza che Cesare abbia pensato a lei nella scena prima e questo mi ha creato un po' di confusione.

GENERATO, NON CREATO - Agostino Langelotti
Il tema è centrato e l'idea interessante, così come l'uso della simbologia della colomba.
Ho però l'impressione che tu avessi in testa qualcosa di molto complesso, che non sei riuscito a trasmettere del tutto a causa della limitazione di caratteri.
Personalmente sono arrivata a fine lettura con un po' di dubbi:
- Cosa sono i White Hunters? Risulta un po' un nome buttato lì, forse era meglio evitare e lasciare solo un riferimento alla polizia. A meno che non sia una citazione che non ho colto, nel qual caso ignora questo punto.
- Cosa è esattamente il bambino e cos'è che lo rende speciale? Il fatto di essere stato generato da un'IA invece che programmato da un essere umano? Il fatto di avere uno sviluppo umano, dall'infanzia in più? Chi è la "mamma" a cui si fa riferimento? Qualcuno che ha avuto un ruolo nella sua generazione, o solo una figura che lo accudisce?
- Perché l'IA si lascia uccidere dall'ispettore?
Insomma, nel complesso un'idea affascinante, ma forse non adatta a un racconto così breve.

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » martedì 23 maggio 2023, 12:18

Tre classifiche ricevute. Oltre a quella de L'INQUISITORE, dovrete riceverne altre cinque.

Avatar utente
Mario Mazzafoglie
Messaggi: 201

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » martedì 23 maggio 2023, 21:17

Classifica e commenti:

1) La sfida - Emiliano Maramonte
2) Ultimo tornante - Andrea Furlan
3) Jhonny Robot - Lidia Malizia

4) 21 grammi - Domenico Foglia
5) Il compito - Cinzia Fabretti
6) Gip - Isabella Valerio
7) Generato, non crato - Agostino Langellotti

La sfida - Emiliano Maramonte

► Mostra testo


Ultimo tornante - Andrea Furlan

► Mostra testo


Johnny Robot - Lidia Malizia

► Mostra testo


21 Grammi - Domenico Foglia

► Mostra testo


Il Compito - Cinzia Fabretti

► Mostra testo


Gip - Isabella Valerio

► Mostra testo


Generato, non creato - Agostino Langellotti

► Mostra testo

Avatar utente
GiulianoCannoletta
Messaggi: 520

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 24 maggio 2023, 17:18

Ciao! Eccomi con le ultime classifiche e commenti per quest'era. Come sempre, è stato difficilissimo mettere in fila questi racconti, tutti mi hanno colpito e la classifica non rende giustizia.
Alla prossima!


1. Ultimo tornante, di Andrea Furlan
2. La sfida, di Emiliano Maramonte
3. Il compito, di Cinzia Fabretti
4. Johnny Robot, di Lidia Malizia
5. 21 grammi, di Domenico Foglia
6. Gip, di Isabella Valerio
7. Generato, non creato, di Agostino Langellotti


La sfida, di Emiliano Maramonte
Racconto davvero ben scritto e bella rivisitazione del tema, nel confronto fra intelligenza umana e macchina, rivisto molte volte ma che non stanca mai, soprattutto ora che diventa ogni giorno più attuale.
Anche il finale è ben gestito, una sorta di finale sospeso che è un po' uno dei tuoi marchi di fabbrica.
Se proprio devo essere puntiglioso, forse in certi passaggi usi uno stile un po' troppo aggettivato che rischia di appesantire. L'ho notato soprattutto nelle primissime frasi.
Comunque davvero un gran bel lavoro! Buona fine d'era, alla prossima!

Generato, non creato, di Agostino Langellotti
Bella declinazione del tema e racconto interessante, ma che mi ha fatto inciampare qualche volta.
L'ho trovato meno pulito nella forma rispetto al tuo solito. I miei dubbi riguardano soprattutto incipit e gestione dei dialoghi.
Sull'incipit, parti con una battuta di dialogo e prosegui descrivendo una scena "dall'esterno", non ho capito che narratore stessi usando fino a quel "vado a sedermi", che però arriva solo alla sesta riga. Fra l'altro, la panchina non era stata nominata fino a quel punto, per cui ho dovuto ricostruire l'immagine mentale che mi ero fatto. Nulla di tragico, te lo faccio notare rispetto ai tuoi standard, di solito molto precisi.
Sui dialoghi, a volte ho fatto fatica a capire chi stesse parlando (i due personaggi hanno una "voce" simile nei loro scambi un po' criptici e allusivi), era meglio mantenere l'azione/beat del personaggio sullo stesso rigo del dialogo senza andare a capo, per togliere ogni dubbio.
Questi elementi rendono meno chiara una storia già di per sé non banale, con tanta carne al fuoco e un ampio background (restituito comunque molto bene tramite i dialoghi, senza spiegoni).
In generale per me è un buon racconto che avrebbe avuto bisogno di più spazio per diluire le informazioni e più tempo per una ripulitura di forma.

Gip, di Isabella Valerio
Racconto molto carino, costruito intorno a un dialogo ben gestito. Ho apprezzato molto la caratterizzazione dell'IA, così tendente all' "umano" (un po' vanesia ma anche sensibile).
Non sono del tutto convinto riguardo alla struttura del racconto. Hai realizzato un "quasi" teste parlanti. Dopo il primo scambio di battute inserisci un'azione e un pensiero, per cui ho pensato che non fosse un racconto di soli dialoghi, ma poi fino a parte uno stacco a metà racconto, tutta la storia è costruita sui dialoghi. A questo punto avrei preferito un po' più di contesto, delle azioni della protagonista a tradire emozione o nervosismo, capire meglio come si relaziona con la IA (si esprime via chat? ha una voce? come suona?) ecc. ecc.
Gusto personale, ma credo che un po' più di contesto avrebbe giovato!

Ultimo tornante, di Andrea Furlan
Ultimamente i tuoi racconti mi stanno piacendo molto e questa non fa eccezione. In particolare, mi piace come riesci a interpretare il tema in maniera mai banale, con delle trovate curiose, senza fermarti alla declinazione più immediata.
Se poi, come in questo caso, il racconto è sorretto da uno stile solido e da un ritmo incalzante che ti accompagna fino alla fine, c'è poco da dire.
Giusto per trovare un punto di miglioramento, ti direi che forse la chiusura, proprio l'ultimo rigo, poteva essere più d'impatto.
Ma parliamo di dettagli. Ottimo lavoro, a rileggerci presto!

Il compito, di Cinzia Fabretti
Un racconto denso di tenerezza, mi sono piaciute molto alcune immagini che evochi (il nonno gufo, le lettere che si burlano di lui...).
Ho apprezzato anche la digressione sulla api, mi pare proprio ben riuscita, lasci che il lettore si perda nei pensieri collaterali di Cesare, perdendo il filo principale del discorso, proprio come capita a lui. In generale hai tratteggiato bene, in maniera delicata e convincente, le sue difficoltà di attenzione e le sue preoccupazioni.
L'aspetto che mi ha convinto meno è Isabel, che spunta solo nel finale e ha una grande importanza nell'equilibrio del racconto. Penso che sarebbe stato meglio introdurla prima, magari come uno dei pensieri che tormentavano il protagonista, per poi chiudere il cerchio con la sua presenza nel finale.

21 grammi, di Domenico Foglia
Concordo con alcune osservazioni che ti sono state già fatte, il rischio della prima persona presente è quello delle frasi troppo brevi e delle "microazioni", ma è una cosa che supererai continuando a scrivere.
Anch'io avrei saltato la parte centrale, dividendo magari la storia in due paragrafi. Anche la parte iniziale potrebbe essere asciugata un altro po'.
Punto di forza è sicuramente l'idea di fondo e l'interpretazione del tema che mi ha molto convinto, che dà il meglio nella parte finale. Forse anche per questo avrebbe senso scorciare tutta la parte in iniziale, ti permetterebbe di dare più peso e spazio al fulcro della storia.

Questa frase mi ha lasciato dei dubbi:
«Hey, guarda dove metti i piedi.» Si gira e con le mani congiunte a mò di preghiera abbassa il capo.

Credo che sia di Andrea, ma il fatto che sia seguita da un'azione del robot lascia credere che sia stato quest'ultimo a parlare.

Johnny Robot, di Lidia Malizia
Il tuo racconto mi è piaciuto, molto interessante la declinazione che hai dato al tema.
Riguardo al tuo stile di scrittura, ho notato che nei dialoghi usi spesso il verbo "dire" e "dire"+gerundio; secondo me appesantisce un po' il testo.

Ti faccio un esempio:
“In biblioteca, qui a fianco, l’altra notte” disse accarezzando il libro.

Può diventare:
“In biblioteca, qui a fianco, l’altra notte.” Accarezzò il libro.

Si capisce comunque chi sta parlando grazie all'azione, ma eviti la ripetizione di "dire" e la pesantezza del gerundio. Che ne pensi?
A parte questo dettaglio, per me è un racconto davvero piacevole da leggere.
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

Avatar utente
BruceLagogrigio
Messaggi: 258

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » giovedì 25 maggio 2023, 8:00

La mia personale e sofferta classifica:

1 La sfida, di Emiliano Maramonte
2 Il compito, di Cinzia Fabretti
3 Gip, di Isabella Valerio
4 Ultimo tornante, di Andrea Furlan
5 Johnny Robot, di Lidia Malizia
6 Generato, non creato, di Agostino Langellotti
7 21 grammi, di Domenico Foglia

La sfida, di Emiliano Maramonte

In terza persona. Tempo verbale: Passato remoto. Ambientazione fantascientifica - Laboratorio.

Caspita, se Vernor (Vernor Vinge?) è riuscito a vincere da nero giocando oltretutto la Difesa Nimzowitsch è davvero forte ;).
Che dire, si vede che siamo alle prese con un autore che mastica pane e fantascienza pranzo e cena. I termini tecnici ne sono un chiaro esempio. Autore che sa anche scavare nell’animo umano: il protagonista è ormai consapevole che l’unico modo di battere la macchina è diventare esso stesso una macchina e ciò lo fa quasi impazzire.
Del racconto ho particolarmente apprezzato il modo con cui fai risaltare l’atavica contrapposizione fra uomo e computer. I dialoghi e i suoi beat, i movimenti, i pensieri tutto è teso a far evidenziare la freddezza del’IA (la sua preoccupazione è dopotutto fittizia) contro l’animosità, la stanchezza, il fastidio, il dolore, la fatica, lo stupore e la resa dell’uomo.
Stile quasi perfetto.
Un ottimo racconto.
Bruce


Generato, non creato, di Agostino Langellotti

In prima persona. Tempo verbale: presente. Ambientazione: Fantascientifica. Parco pubblico (nei pressi di un laghetto). Tema centrato.

Ciao Agostino, piacere di leggerti!
Racconto che devo ammettere ho veramente apprezzato solo in seconda lettura (e non è un critica). Storia ricca con un bel background che mi ha ricordato molto Blade Runner 2049: i White Hunters non sono forse loro? In prima lettura avevo pensato che l’IA fuggita fosse proprio il bambino ma effettivamente non era così, e sempre in prima lettura ho un po’ confuso i dialoghi iniziali fra l’agente Rose e l’IA (ma penso più per colpa mia). Stile di scrittura di alto livello. Complimenti e buona All Stars Edition.
Bruce


Gip, di Isabella Valerio

In terza persona. Tempo verbale: Presente. Ambientazione: Fantascienza / Casa familiare. Tema centrato.

Ciao Isabella, devo dire che il riferimento ad Orgoglio e Pregiudizio è stato spassoso. L’unica pecca che ho riscontrato è che mi sono raffigurato tutto il tempo il signor Darcy non come un nerd di mezza età, con dolcevita grigio e occhiali alla moda, ma con cilindro in testa, monocolo, abito nero di fine 700 e a dorso di cavallo! Stile di scrittura molto buono (nei dialoghi dai veramente il massimo)..
L’idea che mi sono fatto è che Elizabeth non sia l’effettiva inventrice di Gip, ma bensì una informatica che nonostante il talento abbia avuto un ruolo piuttosto misero (sebbene impegnativo come ore lavorate) nella creazione della super-IA, ma, nonostante ciò la consideri ugualmente una sua creazione. Un po’ come l’operaio delle macchine Ford di inizio 900 che avvitava lo stesso bullone per tutto il giorno e alla fine si sentiva creatore delle autovetture che la ditta sfornava.
La domanda è: non poteva chiedere a Gippytty come fare per sposare un uomo ‘semplicemente’ ricco? Perché deve essere il più ricco? La stessa Elizabeth della Austen faceva tanto la sostenuta finché non ha visitato la tenuta di Pemberley del Sig. Darcy. Ma sto divagando! Buona prova per me. Buona Edition.
Bruce


Ultimo tornante, di Andrea Furlan

In prima persona. Tempo verbale: presente: Ambientazione: Futuro (prossimo?). Strada - Gara di ciclismo. Giro d’Italia. Tema centrato (così così)

Ciao Andrea, piacere di leggerti. Mi mancava un racconto sul ciclismo e devo dire che ci sta. Hai reso perfettamente l’idea della competizione e del pensiero del ciclista. Tra l’altro attuale visto che il giro è in corso proprio adesso.
Pensavo che la neve a Maggio fosse eccessiva, poi ho guardato fuori dalla finestra… direi che è perfettamente plausibile ahah.
Molto bello lo spirito competitivo ma sportivo (forse non così tanto sportivo:D) fra i due ciclisti.
Finale un po’ telefonato ma fa il suo dovere.
Unica nota un po’ stonata a mio avviso è che l’IA sia stata aggiunta un po’ a forza. Nel senso: il doping tecnologico nel racconto non è molto diverso da quello dato da una bici elettrica con la pedalata assistita. I parametri vari, quando attaccare, dove risparmiare, la distanza, lo calcolano già molto bene dall’ammiraglia che poi lo comunicano via radio
Stile ottimo, il ritmo incalzante dato dal numero di tornanti che man mano superano.
Buona Edition!
Bruce


Il compito, di Cinzia Fabretti
In terza persona. Tempo verbale: Passato remoto. Ambientazione: Attuale. Casa familiare / Scuola elementare. Classe quarta. Tema centrato (a modo suo e che modo!).

Ciao Cinzia piacere di leggerti. Che dire. Un bellissimo racconto. Delicato, sognante, trasbordante di tristezza: i genitori dileguati /un amore non corrisposto / il ragazzo un po’ “indietro”. Temevo tutti puntassero su robot e intelligenze artificiali (io pure...) e aspettavo con ansia qualcuno che declinasse il tema su qualcosa di diverso. E caspita l’ho trovato. Stile eccellente per me. Complimenti!

Uniche note negative (ma personali):
La digressione sulle api forse è troppo lunga anche se devo ammettere che fa il suo sporco servizio: il ragazzo ha un deficit di attenzione e si perde facilmente in pensieri e distrazioni.
Non mi fanno impazzire le “” senza punto. In una riga c’è.
Inezie! Splendido lavoro per me.
Bruce

21 grammi, di Domenico Foglia

In prima persona. Tempo verbale: presente. Ambientazione: Fantascientifica - Casa familiare / Edificio dell’azienda 21 grammi. Tema centrato.

Ciao Domenico, mi accodo ai commenti precedenti. Purtroppo gli errori di forma rovinano un bel contenuto. Il tuo racconto poteva essere sicuramente molto più avanti in classifica senza quegli errorini. D’altronde il livello del gruppo è stato veramente altissimo. Molto belli l’inizio e la fine. La parte centrale un po’ così così. Mi sembra che la scelta di fare trapiantare il cervello sia stata presa un po’ troppo alla leggera. Per il resto tutto ok
Bruce


Johnny Robot, di Lidia Malizia

In prima persona. Tempo verbale passato remoto. Ambientazione: Fantascientifica (futuro). Reparto di Psichiatria Robotica. Tema centrato.

Ciao Lidia, prima volta che leggo un tuo racconto e devo ammettere che l’ho fatto con molto piacere. La protagonista mi ricorda enormemente la robopsicologa Susan Calvin del ciclo robotico di Asimov; anche se lei era talmente stacanovista da non avere avuto relazioni con umani (lasciamo perdere il film: Io Robot) . Il tema mi ha sempre affascinato e l’hai saputo riprodurre in maniera molto immersiva. Livello stilistico molto buono. Il finale non mi ha fatto impazzire ma nel complesso nulla da aggiungere. Forse avrei fatto qualche riferimento in più con la relazione finita di lei che avrebbe sicuramente dato qualcosa di più al racconto. Buonissima prova secondo me.
Bruce
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 25 maggio 2023, 12:04

Oltre a quella de L'INQUISITORE, dovete ancora ricevere altre due classifiche.

Avatar utente
Daniele
Messaggi: 164

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 25 maggio 2023, 18:51

Ciao, posto la classifica in extremis. È stata dura, mi spiace per i racconti in fondo alla classifica perché sono tutti secondo me validi, ma qualcuno alla fine doveva finirci nelle ultime posizioni. Ogni racconto comunque, complice un tema molto bello da elaborare, mi ha lasciato qualcosa.

1 La sfida, di Emiliano Maramonte
2 Ultimo tornante, di Andrea Furlan
3 Gip, di Isabella Valerio
4 Il compito, di Cinzia Fabretti
5 21 grammi, di Domenico Foglia
6 Generato, non creato, di Agostino Langellotti
7 Johnny Robot, di Lidia Malizia


La sfida, di Emiliano Maramonte
Ciao Emiliano, piacere di leggerti di nuovo.
Attendevo il tuo racconto da quando ho visto il tema della sfida, e non hai affatto deluso.
Un umano che si sente inferiore a una IA e che si autodistrugge per eguaglianza e una IA che per salvarlo si fonde con lui, molto molto bello.
A livello stilistico scorre bene anche se ho fatto fatica in alcuni punti a capire chi facesse cosa, come anche inizialmente a capire che Benjamin fosse l'umano e Vernor la macchina.
Hai reso molto bene i pensieri, sensazioni ed emozioni del protagonista, il racconto coinvolge e la scelta del finale aperto a me personalmente è piaciuta, si sposa molto bene con il genere.
In bocca al lupo per l'edition e a rileggerci nella prossima era!

Il compito, di Cinzia Fabretti
Ciao Viviana, piacere di averti letto!
Difficilissimo.commentare questo racconto, ahia!
L'attinenza al tema ler me c'è, è chiaro che per IA si intendesse intelligenza artificiale, sottinteso, ma non dichiarato, tu l'hai centrato in modo letterale e quindi per me è ok, anzi, apprezzatissimo per l'originalità.
Scrivi in stile mostrato con qualche ibridazione e la cosa non mi dispiace. Ogni tanto, soprattutto in racconti così brevi, un aiuto al lettore con qualche spiegazione non mi infastidisce se non stona troppo col resto del racconto.
Riesci a evocare emozioni diverse e riesci a lasciare un buon sapore alla fine della lettura con un che di romantico. È un racconto "strano" ma personalmente ho apprezzato.

Gip, di Isabella Valerio
Ciao Isabella piacere di leggerti, se non sbaglio dovrebbe essere la prima volta.
Racconto molto leggero e carino, ho apprezzato.
È interamente costruito su un dialogo tra umano e macchina e ne viene fuori un rapporto ben definito con delle dinamiche che funzionano. Come due amiche che parlano di uomini solo che una è jna IA e basa i propri consigli su analisi certe, interessante.
Qualcuno ti ha già detto, e concordo, che le frasi della IA non sempre sono coerenti con la sua natura, o comunque non lo sono sempre tra di loro all'interno del racconto, a volte sembra rispondere come una cortana o come la vecchia assistente si msn di cui ora mi sfugge il nome, altre come una persona molto più emotiva, andrebbe scelta una delle linee e portata avanti quella secondo me.
Non mi ha dato per nulla fastidio invece la mancanza di dialogue tag o di contesto, in questo caso li avrei trovati superflui e secondo me gira bene così.
Bella prova per quel che mi riguarda, a rileggerci nella prossima era!

Ultimo tornante, di Andrea Furlan
Ciao Andrea, ben ritrovato.
Bel racconto! Da appassionato di sport (non tanto di ciclismo, è dai tempi di Pantani che non lo seguo piu) ho apprezzato. Bello il ritmo, con il passare dei tornanti che ci accompagna alla fine, la fatica che si accumula e la resa di un atleta che voleva correre in modo pulito ma che si arrende come tanti. Il giro che anche in versione futuristica non riesce proprio a essere una competizione pulita, il rispetto/rivalità/odio/amore tra avversari è reso bene. La frammentazione nei racconti è pericolosa ma qui era necessaria e fa il suo dovere, arricchisce soltanto.
Unico peccato, che peccato non è, il finale. Palese che l'avversario facesse uso dello stesso stratagemma, ma se non fosse stato così l'intera narrazione sarebbe risultata una presa in giro, mentre così nel finale il fatto che lui perda nonostante l'aiuto della IA è giustificato, anche se un po' inevitabilmente arriva senza colpo di scena.
Bella prova, complimenti! Alla prossima era!

Johnny Robot, di Lidia Malizia
Ciao Lidia, penso sia la prima volta che leggo qualcosa si tuo e l'ho fatto con piacere.
Il tema è perfettamente centrato, quasi superfluo dirlo.
Il racconto secondo me ha molto cuore, forse nel finale avresti potuto dare qualcosa in più ma poco male, la reazione del robot è comunque chiara e coerente con il resto.
A livello stilistico non sono un fan della prima persona al posto ma qui ci sta perfettamente, la protagonista è una psicologa, sa molto di diario clinico e secondo me hai fatto la scelta giusta. Qualcuno ti ha già detto che poteva essere alleggerito e concordo, poco male considerando i tempi ristretti per scrivere ma in questo minuti contati è una grande palestra, concordo con quel che ti ha scritto giuliano riguardo al come alleggerirlo.
Nel complesso una buona prova per quel che ne penso, buona edition e a rileggerci nella prossima era!

Generato, non creato, di Agostino Langellotti
Ciao Agostino, piacere di leggerti.
Racconto affascinante il tuo, piuttosto impegnativo da leggere ma che ho apprezzato per quel che riguarda la profondità.
La difficoltà nel leggerlo sta soprattutto nel capire durante alcune battute di dialogo chi è che parla,.andando indietro a contare poi si spezza un po' la lettura e la cosa non giova. Non mi è chiaro un dettaglio iniziale: se siamo in una realtà virtuale, perché la birra viene rifiutata con un "non bevo quando sono in servizio"? Tanto non era una birra vera no? A meno che non abbia capito male io qualcosa.
Comunque bella idea, complessa come piacciono a me, ma che meriterebbe uno spazio più ampio e più tempo per studiarla bene rispetto.ai 5000 caratteri e le 4 ore di minuti contati.
A rileggerci nella prossima era!

21 grammi, di Domenico Foglia
Ciao Domenico, piacere di leggerti.
Racconto lineare che descrive una realtà abbastanza comune con questo ramo della fantascienza, che però per quel che mi riguarda ha due punti deboli, uno per me abbastanza grosso.
Il primo riguarda lo stile. Per quello che è il mio gusto sono presenti troppe microazioni tante delle quali non sono significative, caratteri che avresti potuto utilizzare per descrivere qualcosa di più importante ai fini dello svolgimento. C'è qualche refuso, ma quelli in questo tipo di contest scappano sempre, sono inevitabili.
Il problema grosso secondo me riguarda la decisione che prende il protagonista: scrivi in una prima persona al presente molto interna. Nel momento in cui lui prende una decisione a quel punto la devi dichiarare subito, capisco la volontà di nasconderla al lettore, ma questo modo di farlo non è "leale". Avresti potuto farlo con una focalizzazione più esterna o meglio ancora in onniscente, oppure con un punto di vista differente, ma così interno non puoi scrivere "ok ho scelto, tra poco scoprirete cosa", perché se siamo nella testa del pov nel momento in cui sceglie lo sappiamo.
Non vorrei dare l'impressione di aver fatto un'entrata troppo dura per usare un gergo calcistico, è un commento solo a fine costruttivo e potrei io stesso aver detto delle inesattezze, solo un mio pensiero.
Per il resto tema centrato e buon worldbuilding secondo me.
A rileggerci nella prossima era!

Avatar utente
Stefano.Moretto
Messaggi: 466
Contatta:

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 25 maggio 2023, 22:26

Classifica

1. Generato, non creato
2. Ultimo tornante
3. Il compito
4. La sfida
5. Gip
6. Johnny Robot
7. 21 grammi


Commenti

La sfida
► Mostra testo


Generato, non creato
► Mostra testo


Gip
► Mostra testo


Ultimo tornante
► Mostra testo


Il compito
► Mostra testo


21 grammi
► Mostra testo


Johnny Robot
► Mostra testo

Avatar utente
antico
Messaggi: 7167

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » venerdì 26 maggio 2023, 10:53

Dovete solo più ricevere la classifica de L'INQUISITORE.

Avatar utente
L'inquisitore
Messaggi: 152

Re: Gruppo CORTANA: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » lunedì 29 maggio 2023, 12:06

Ragazzi che girone!
Bravissimi tutti. Mi è capitata solo un'altra volta di essere così entusiasta di tanti racconti.
Quindi anche chi è in fondo ha fatto un ottimo lavoro. Ci troviamo di fronte al classico esempio di "ma come? Mi dici che il racconto è bello e lo piazzi ultimo?!"
Eh sì. Sono belli anche gli altri. Davvero, ho dato solo 3 pollici diversi.
Quindi, ricordando di non fissarsi sulla classifica, rinnovo i miei complimenti a tutti quanti per gli ottimi racconti!

CLASSIFICA

1. Ultimo Tornante, di Andrea Furlan
2. Il compito, di Cinzia Fabretti
3. Generato, non creato di Agostino Langellotti
4. 21 grammi, di Domenico Foglia
5. La sfida, di Emiliano Maramonte
6. Gip, di Isabella Valerio
7. Johnny Robot, di Lidia Malizia

COMMENTI

La sfida
► Mostra testo


Generato, non creato
► Mostra testo


Gip
► Mostra testo


Ultimo tornante
► Mostra testo


Il compito
► Mostra testo


21 grammi
► Mostra testo


Johnny Robot
► Mostra testo

Torna a “174° All Time - All Stars Edition - la 9° della Decima Era”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti