LA FINALE: Classifica di Davide Di Tullio (3 di 11)

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 maggio con un tema dello staff di MC e un'edizione all stars con i giudizi finali di Franci Conforti, Davide Mannucci, Masa, Giorgio Lupo, Andrea Lauro, Silvia La Posta, Andrea Vaccaro, Davide Di Tullio, Luca Nesler, Francesco Nucera e Maurizio Bertino!
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LA FINALE: Classifica di Davide Di Tullio (3 di 11)

Messaggio#1 » venerdì 9 giugno 2023, 16:40

Ecco i commenti e classifica di Davide Di Tullio

COMMENTI

Lo scrittore e Alfred
Ironia e paradosso trasudano da questo bel racconto di fantascienza, in futuro distopico (o utopico?) dove gli umani scrivono per la IA. Un lettore ideale la IA, che ama il clichè e fa critiche costruttive. Resta il dubbio se il quadretto tracciato non assomigli più all'inferno che al paradiso.

Il robot pittore
Chiara e piacevole l'ironia di fondo, ma ci sono aspetti della storia che restano senza una spiegazione. Non è chiaro se il pittore compia un gesto libero basandosi su lavoro del backstage. Anche la questione del “tema libero” mi è sembrato un po' debole. Il finale seppur divertente non riesce a dare potenza a un racconto che rimane a mio avviso con troppi punti oscuri.

Credito d'amore
Racconto molto divertente con personaggi un po' stereotipati che però non stonano troppo con le esagerazioni quasi macchiettistiche di un racconto comico. Peccato per il finale un po' debole, una chiosa senza infamia e senza lode in un racconto che forse avrebbe meritato un finale col botto.

Ultimo tornante
Racconto originale, con qualche inciampo stilistico di poco conto, ma che nel confronto con gli altri racconti finiscono per pesare. L'idea che non sapesse che la tuta non fosse “dopante” mi è parsa un tantino forzata. Anche la chiosa, seppure coerente con il racconto, meritava più eloquenza a mio gusto.

La sfida
Racconto stilisticamente robusto ma che soffre un po' di technobubble, cosa che rende il tutto un po' meno verosimile e un po' più macchiettistico. Il finale banalizza forse un racconto che aveva preso una piega drammatica crescente, creando un'aspettativa in parte disattesa per quel che mi riguarda.

Il compito
Il racconto più coraggioso tra quelli che ho letto, l'unico che si è discostato dal tema atteso, ma che ha saputo reinventare una storia partendo dall'assonanza. Un buon esempio di ispirazione. Anche nell'esecuzione abbastanza fuori dagli schemi, delicato e onesto. Una buona performance.

Vivere felici
Mettendo da parte la questione stilistica su cui ormai ho poco da dire (ci sono un paio di micro-spiegoni,), questo racconto si sbuccia come una cipolla per arrivare al cuore della storia: la IA ci porterà finalmente al quel paradiso a cui aneliamo da millenni, ma sarà un'illusione biochimica, una specie di droga universale. Per me finisci diritto in cima alle mie preferenze.

mIA
Le atmosfere noir sono un chiaro omaggio a "Anche gli androidi sognano pecore elettriche" e ci sta, vista l'influenza sull'immaginario collettivo in materia di IA. Il racconto ha una buna dose di conflitto, tipico degli interrogatori polizieschi. Quello che mi lascia un po' perplesso è l'oggetto del contendere. Il poliziotto dice che ha infranto la legge e l'inquisito dice sostanzialmente che non è cosi. Ma se c'è una legge a cui far riferimento (come immagino quello sull'omicidio) non basterebbe il fermo e poi la detenzione? L'inquisito se ne esce con la storia "che nessuno è mai stato arrestato per aver ucciso una IA" ma se c'è una legge, mi sembra poco realistico contestarla. Non so, questa cosa mi è sembrata poco realistica, un po' debole, su un racconto che stava procedendo bene. E poi il finale. Resta aperto. Non è ironico, semplicemente non sappiamo come andrà a finire. Dal mio punto di vista è un difetto perché lascia aleggiare un significato che poi non si afferra. Attenzione, non sto dicendo che non mi piacciono i racconti che si possono interpretare in modi diversi, sto semplicemente dicendo che qui l'autore ha preferito lasciare il finale monco, per quanto allusivo.

Tutto bene
Per me il racconto più bello di questa edizione, lo dico senza mezzi termini. Stilisticamente solido, sei riuscito a mettere in scena il dramma della tecnologia "invadente" semplicemente mostrandola nella sua bulimia, talmente espansa da tarpare qualsiasi tentativo di relazionarsi con il prossimo fino al paradosso di tradurre un'emozione di un asettico check medico. Un compito arduo che però noto non tutti sono riusciti ad apprezzare. Il tuo racconto mi ha emozionato, perché ho percepito la sensibilità di trattare un tema controverso in un modo che ho visto fare a pochi in questo girone.


CLASSIFICA

1 Tutto bene
2 Vivere felici
3 Il compito
4 Lo scrittore e Alfred
5 Credito d’amore
6 mIA
7 La sfida
8 Il robot pittore
9 Ultimo tornante


CLASSIFICA GENERALE PARZIALE (3 classifiche ricevute su 11):

Matteo Mantoani allunga portando a sei i punti di vantaggio su Moretto. Podio che si completa con Fabretti che conferma la posizione e anzi la rinforza. Nel rush finale per il titolo di Campione della Decima Era, invece, Maramonte perde una posizione e Cannoletta, pur indietro in classifica in questa edizione, mantiene il vantaggio.

1) Vivere felici, di Matteo Mantoani (ore 23.20) 5
2) Lo scrittore e Alfred, di Stefano Moretto (ore 00.54) 11
3) Il compito, di Cinzia Fabretti (ore 00.48) 12
4) Credito d’amore, di Mario Mazzafoglie (ore 01.03) 15
5) La sfida, di Emiliano Maramonte (ore 00.39) 17
6) mIA, di Stefano Galardini (ore 00.38) 18
7) Il robot pittore (ore 23.32) 19
8) Ultimo tornante, di Andrea Furlan (ore 00.59) 19
9) Tutto bene, di Pietro D’Addabbo (ore 01.20) 19



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