LA FINALE: Classifica di Andrea Lauro (5 di 11)

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 maggio con un tema dello staff di MC e un'edizione all stars con i giudizi finali di Franci Conforti, Davide Mannucci, Masa, Giorgio Lupo, Andrea Lauro, Silvia La Posta, Andrea Vaccaro, Davide Di Tullio, Luca Nesler, Francesco Nucera e Maurizio Bertino!
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LA FINALE: Classifica di Andrea Lauro (5 di 11)

Messaggio#1 » mercoledì 14 giugno 2023, 12:06

Ecco a voi classifica e commenti di Andrea Lauro, uno dei due Campioni D'Era uscenti.

CLASSIFICA

1) Ultimo tornante
2) mIA
3) Lo scrittore e Alfred
4) La sfida
5) Credito d’amore
6) Il robot pittore
7) Vivere felici
8) Il compito
9) Tutto bene


COMMENTI

Ultimo tornante
Be’, poco da dire su questo racconto. Anche a una seconda lettura ho trovato una prosa fluida e bilanciata. Le informazioni arrivano in modo controllato, l’autor* riesce a mantenere la tensione fino all’ultimo, dimostrando grande capacità.
Al cardiopalmo!

mIA
Di questo racconto mi è piaciuta molto l’idea di ribaltare il concetto dicotomico umano / artificiale. E se a un certo punto le IA avessero diritti pari ai nostri? Molto interessante. Si legge bene da cima a fondo, in questo particolare contesto non mi è neppure dispiaciuto il ricorso a battute vecchio stampo, qualcuno direbbe trite e ritrite, tipiche di un romanzo hard-boiled (“finiamola in fretta con questa farsa” / “voglio un avvocato”). Che volete che vi dica, erano così evidenti che ci stavano bene.

Lo scrittore e Alfred
Anche qui, un’idea davvero originale. La nuova professione è scrivere per delle IA adolescenti! Ovviamente quando arriviamo a parlare di Windows Vista e Clippy mi rendo conto che non è per tutti i pubblici, qui ci vuole una certa attitudine nerd, ma ho apprezzato e capisco che in qualche modo questo mi cataloga!
Ho adorato il momento in cui l’assistente ha dato del binario all’umano.

La sfida
Un racconto sci-fi in stile golden-age che ho molto apprezzato, datemi pure del nostalgico. Certo, c’è la chiavetta USB. Certo, l’uomo è potenziato. Ma viene ripresa la tematica della sfida uomo-macchina a chi fa meglio che m’ha fatto risuonare racconti della fanciullezza. Sì, ho usato proprio il termine fanciullezza, sparatemi.
Ecco perché ho adorato quel “vecchio mio” che Benjamin dice alla IA. E l’iconico il “perché lo fai, Benjamin?”, che poteva quasi essere il titolo. Tutto è incasellato in un contesto retrò, ed è incasellato bene.
E scivoliamo tutti assieme, con un po’ di amarezza, sull’inevitabile epilogo.

Credito d’amore
Ah ah, molto simpatico, anche il titolo mi sembra riuscito. L’autor* ha messo su una bella commedia degli equivoci! Non sarà magari un racconto da podio, ma anche il finale mi ha molto divertito. Inatteso e davvero simpatico, fa il suo dovere e nella lunghezza caratteri corretta.
NOTA: Sono rotolato a terra quando ho letto del pacchetto optional Orietta Berti o Iva Zanicchi!

Il robot pittore
“Il compenso resta di mezzo credito a disegno.” Risposta lapidaria della responsabile (disegnata a tinte macchiettistiche) e che rende bene l’intenzione di questo racconto. Fa’ quello che vuoi, Michelangelo, le regole sono queste.
E anche qui, come nell’altro testo Credito d’Amore, mi é rimasto un buon sapore. Una fresca declinazione del tema, un testo che invita a una lettura svagata e insomma, piacevole.
Molto buona la chiusura, con quella parola che pensi, ma la dice o non la dice? La dice? La dice!

Vivere felici
L’uomo batteria di Matrix incontra The Cube che incontra Saw l’Enigmista.
Allora, scritto molto bene. L’autor* ha creato scene vivide, soffriamo con il protagonista mentre assistiamo a questa visione angelica che ci rassicura.
La problematica secondo me è insita nella progettazione del racconto. Anche a una rilettura, non riesco a levarmi dalla testa delle domande che mi fanno uscire dalla sospensione di incredulità: 1) se è un esemplare appena nato, perché riesce a muoversi, vedere, girare la testa? l’IA potrebbe avergli sintetizzato e reso performante una muscolatura che poi lui avrebbe subito perso sui rostri? 2) perché far nascere un individuo completo, per poi tenerne solo il cervello? Non era meglio far nascere solo quello che serviva?
Io capisco che l’intento fosse di una maggior resa scenica, attraverso un sanguinoso percorso di catarsi il lettore dovrebbe arrivare a comprendere il significato ultimo dell’uomo, “vivere felici”. Un po’ come il finale alternativo di Evangelion, <spoiler> solo che in quel caso i personaggi non nascevano in quel momento, avevano vissuto le loro esistenze e solo alla fine raggiungevano l’unione. </spoiler>
Insomma, ben scritto ma non riesco a togliermi ‘sto tarlo maledetto.

Il compito
Piacevolissima declinazione del tema con questa dichiarazione d’amore finale. Mi è piaciuta, soprattutto nella prima parte, la resa del punto di vista del bambino, che si sente schiacciato da questo compito per lui troppo complicato. Anche il rapporto con il nonno è ben gestito.
Ecco, Isabel è del tutto assente nella prima parte, nemmeno in un pensiero. Questa mancanza di semina fa sì che quando lei entra in scena viene impresso un cambio veloce alla storia, da lettore mi son dovuto riparametrare in fretta per cercare di godermi il buon finale.

Tutto bene
In questo pezzo emerge la solitudine del protagonista. Una vita scandita dai timer che gli dà l’IA, in una “giornata tipo” dettagliata nelle attività e che fa da allegoria alla vita qui sulla Terra (è tutto importantissimo, certo, tutto urgente, ma cui prodest se perdiamo gli affetti famigliari?)
Una domanda: ma la trasmissione con la moglie è avvenuta davvero? Non dovrebbe esserci una latenza importante nel botta e risposta?
Secondo me i punti deboli di questo racconto sono: 1) ci si perde forse un po’ troppo a dettagliare le singole attività (pittura, pranzo). Il lettore si trova a cambiare mentalmente il focus sull’obiettivo della storia, e si perdono caratteri preziosi per gestire la conclusione. 2) purtroppo chiedo scusa ma anche a una seconda lettura non ho capito il finale! Andrò sicuramente a leggere i commenti nel girone per recuperare le informazioni che mi sono perso…


CLASSIFICA GENERALE PARZIALE (5 classifiche ricevute su 11)

Stefano Moretto stacca Matteo Mantoani mentre Andrea Furlan persevera nella sua grande rimonta e s'insedia al terzo posto. Occhio anche alla risalita di Stefano Galardini mentre è sensibile la flessione di Cinzia Fabretti che precipita dal terzo al settimo posto. Sul fronte della sfida per il titolo di Campione, invece, Emiliano Maramonte prova a recuperare qualche punto su Giuliano Cannoletta e riduce il suo distacco a sette punti, ma se vuole riuscire nell'impresa è necessario un importante cambio di marcia.

1) Lo scrittore e Alfred, di Stefano Moretto (ore 00.54) 16
2) Vivere felici, di Matteo Mantoani (ore 23.20) 20
3) Ultimo tornante, di Andrea Furlan (ore 00.59) 21
4) mIA, di Stefano Galardini (ore 00.38) 23
5) La sfida, di Emiliano Maramonte (ore 00.39) 26
6) Credito d’amore, di Mario Mazzafoglie (ore 01.03) 26
7) Il compito, di Cinzia Fabretti (ore 00.48) 27
8) Il robot pittore, Giuliano Cannoletta (ore 23.32) 29
9) Tutto bene, di Pietro D’Addabbo (ore 01.20) 36



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