Gruppo gatti

Per partecipare alla Sfida basta aver voglia di mettersi in gioco.
Le fasi sono quattro:
1) I partecipanti dovranno scrivere un racconto a TEMA e postarlo sul forum. Questo GAME il racconto dev'essere ambientato in un preciso universo narrativo che verrà comunicato al momento del lancio.
2) Gli autori leggeranno e classificheranno i racconti che gli saranno assegnati.
3) Due sponsor leggeranno e commenteranno i racconti semifinalisti (i migliori X di ogni girone) e sceglieranno i finalisti.
4) Ambra Stancampiano, curatrice di Cani, gatti &c. assegnerà la vittoria finale.
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Spartaco
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Gruppo gatti

Messaggio#1 » lunedì 5 giugno 2023, 19:07

Immagine

Questo è il Gruppo gatti della Sfida a Cani, Gatti & C. con Ambra Stancampiano come Boss.
I partecipanti di questo gruppo commenteranno e classificheranno quelli del gruppo Cani. Le classifiche si sommeranno a quelle di un giudice.

Andranno in semifinale i primi due del gruppo. Il vincitore del gruppo sfiderà il secondo del gruppo cani. Il secondo di questo gruppo sfiderà il vincitore del Cani.

Vediamo i racconti ammessi:

COCò & FRIENDS di starla
GATTINI, di Shanghai Kid.
Giungla di cemento di Pretorian


Avete tempo fino alle 23.59 di giovedì 15 giugno per commentare i racconti
Chi non postasse anche solo un commento verrà squalificato.
Chi non postasse la classifica verrà squalificato
Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul gruppo. Vi avverto che saremo fiscali e non accetteremo classifiche postate anche solo alle 00.00 a meno che problemi improvvisi vi ostacolino all'ultimo, ma in quel caso gradiamo essere avvertiti, sapete come trovare i moderatori. Vi ricordiamo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo.

I racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a Spartaco.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata qui.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri thread.

BUONA SFIDA A TUTTI!



Dash J. Benton
Messaggi: 76

Re: Gruppo gatti

Messaggio#2 » martedì 13 giugno 2023, 17:36

Ciao a tutti!
Ho pubblicato qualche giorno fa commenti e domande ed ho ricevuto da tutti gli autori i chiarimenti richiesti. In alcuni casi mi hanno convinto e in altri meno, ma in ogni caso ci tengo a ringraziarvi per le vostre risposte. I chiarimenti sull'aderenza al tema hanno influito sulla mia classifica finale, mentre per i bonus lascio ai giudici l'ultima parola (credo funzioni cosi'? é la prima volta che partecipo ad una Sfida).

La mia classifica:

1. Giungla di cemento di Pretorian
2. Gattini di Shangai Kid
3. Cocò & friends di Starla


Cocò & friends di Starla

Ciao Elisa! Innanzitutto brava per aver partecipato!
Quello che mi è piaciuto del tuo racconto:
Ci sono delle trovare che mi sono sembrate simpatiche e originali (zampicure, il rapporto tra le galline ovaiole e Cocò, la paura di Cocò per i botti di fine anno, Gallina Santa del Regno dei Cieli, etc)
Il flirt non corrisposto del gallo e il battibecco iniziale (mai termine fu più appropriato) tra Gertrude e Cocò
In generale tutta la prima parte fino all’arrivo del camion carico di gabbie è ben scritta, avvincente, verosimile. Sia il narrato che i dialoghi secondo me funzionano.

Quello che avrei fatto diversamente:

Alcuni dialoghi sono meno verosimili di altri.
Nella prima parte, nella foga della lotta, questo sembra troppo articolato: “ Stasera servirò pezzetti di te ai miei pulcini per cena”.
Nella seconda parte (dall’arrivo del camion) il narrato continua ad essere buono ma i dialoghi perdono di mordente e credibilità.
Solo come esempio: Gertrude un momento prima si beccava a morte con Cocò, ma subito dopo l’arrivo del camion sta beccando tranquilla una formica, rispondendo civilmente a Cocò (“io non ho sentito niente”). Vista la situazione precedente, ci si poteva aspettare qualcosa tipo: “io non ho sentito niente, hai battuto la testa?” o un’altra offesa del genere.

All’arrivo del camion, tutti gli animali sembrano sorpresi e spaventati e non capire cosa sta succedendo. Mi sembra una reazione eccessiva: è improbabile che in una fattoria non abbiano mai visto un mezzo a motore, e infatti Cocò dice che “il mostro” assomiglia alla macchina di Mammuccia.
Allo stesso modo, Cocò sa cosa siano delle ruote e una macchina, ma chiama il camion “mostro infernale”, “cosa
Metallica”, “scatola di metallo: mi sembra che ci sia un’indecisione/incoerenza su quello che Cocò sa e non sa.

“Il cuore mi si stringe tanto che gli occhi mi sembrano fuoriuscire dalle orbite.” Non vedo la relazione tra cuore che si stringe e occhi che escono dalle orbite. Io avrei detto “e gli occhi” invece di “che gli occhi”.

Altre cose che per me hanno tolto credibilità o scorrevolezza a questa parte: Cocò che improvvisamente si rende conto che “noi siamo fortunati” e che più tardi fa un discorso un po’ “già visto” sul Tutto, il gatto che distrugge la cabina e ha addirittura la conoscenza tecnica necessaria per riconoscere e strappare i fili della radio, l’uso ripetuto è un po’ stucchevole di “ragazzi”, delle riflessioni di Cocò un po’ tirate per i capelli (“o non avrò più alcuna credibilità come leader”), il topo che fa un discorso decisamente troppo articolato (Mi dispiace Cocó, anche noi vorremmo tanto salvare queste vite, ma il costo è davvero troppo alto), etc

Infine, il finale è un po’ deus ex machina: gli animali del bosco arrivano un po’ dal nulla, senza “semina” anteriore nel racconto. Sarebbe stato sufficiente menzionare che Cocò o qualcun’altro mandava degli uccelli a cercare altri rinforzi. Ma anche l’intervento della Mammuccia ha lo stesso effetto: dopo tutti gli sforzi coordinati degli animali, arriva lei e in un momento apre tutte le gabbie. Sarebbe stato più soddisfacente e coerente con il racconto che fossero gli animali a riuscire, senza l’intervento umano.

Tema e bonus:

Born to be wild: non capisco bene come la storia si adatti al tema? Chi è born to be wild? I polli che erano prigionieri e vengono liberati? O Cocò (che però è ben contenta di tornare in casa a rifarsi il ciuffo?) lascio il mio giudizio in sospeso su questo punto in attesa di una tua spiegazione.

Bonus: d’accordo su tutti e tre.


Gattini di Shangai Kid

Ciao Shangai Kid e bravo per aver partecipato.

Cosa mi è piaciuto de tuo racconto.

Bellissima la prima scena, ben descritta l’interazione tra i due amici in auto con un dialogo che ho trovato credibile e ben fatto (uniche eccezioni a mio avviso: “Non mettere più, mai più, nella stessa frase i Rammstein e quei cretinetti con i capelli unti e le camicie sbottonate” e “Abbassa anche tu il finestrino, se ci tieni a non morire asfissiato”, che a me non sembrano delle frasi che i due amici, per come li hai caratterizzati, direbbe realmente).

Bello il colpo di scena, con l’auto accartocciata invece del gattino schiacciato: prendi di sorpresa il lettore, passando da un’amena scena tra due amici ad una scena inaspettata di morte e distruzione.
Molto ben descritta in generale tutta la seconda scena, con i disastri causati dai gatti giganti.

Ben descritta la quarta scena (gli archeologi nel deserto) e l’entrata in scena di Bastet, con l’eccezione della reazione di Luc che trovo incomprensibile (vedi sotto per più dettagli).

Cosa avrei fatto diversamente.

Trovo che la frase iniziale tra virgolette non aggiunga nulla al racconto. Inoltre il fatto che “non se ne dimenticano” non viene riflesso a mio avviso nel racconto stesso.

Ho sempre trovato l’inserimento dei testi delle canzoni nei racconti / romanzi fastidioso, specialmente se sono in lingue che non capisco (come il tedesco). Nel 99% dei casi non conosco le canzoni menzionate e questo mi impedisce l’immersione, ne ho voglia di andarmele a cercare su YouTube mentre leggo. Preferisco di gran lunga quando dici che ascoltano un generico reggeton (che mi posso immaginare) rispetto a quando citi i versi specifici di varie canzoni che non conosco (e che per me non aggiungono alla storia). Ovviamente questa è una preferenza assolutamente personale.

La terza scena (quella di Sabrina) per me cambia inutilmente la prospettiva, senza aggiungere molto al racconto. Avresti potuto far sopravvivere uno tra Gio e Michele, che in fin di vita avrebbe potuto osservare il gigantesco occhio del gatto che poi se lo mangia, fornendo al lettore le stesse descrizioni e informazioni ma evitando l’introduzione di un personaggio aggiuntivo e di un punto di vista addizionale.

Nella quarta scena, trovo la reazione di Luc esagerata rispetto alle provocazioni di Adam. Ok fa troppo caldo. Ok Adam è un bulletto che da anni prende in giro Luc. Ma non mi sembra sufficiente a giustificare un attacco fisico che arriva fino all’omicidio. Sarebbe stato più credibile e interessante se tu avessi incluso da qualche parte una frase tipo “Da quando il frammento era stato ritrovato, un’aria malsana, pesante, aveva invaso l’accampamento”, o qualcosa del genere, per far capire che il frammento ha dei poteri o in generale un’influenza negativa sui protagonisti.

Infine, trovo la quinta scena un po’ fine a se stessa, messa in quella posizione. Ormai abbiamo capito a grandi linee che è l’atto di violenza di Luc ed il sangue di Adam che hanno provocato la trasformazione dei gatti, e che dietro a ciò c’è la dea gatta Bastet. La lunga descrizione del rito, a quel punto del racconto, è per me anticlimatica.

Io avrei ordinato le scene così (un modesto parere da prendere con le pinze):
1- il rito delle sacerdotesse nel 3100 ac, magari lasciando la fine più vaga per non rovinare il colpo di scena sui gatti giganti.

2- Luc e Adam: stesso posto, migliaia di anni più tardi. Il racconto così comincia a prendere forma, capiamo che i due hanno involontariamente completato il rituale, ma non quello che ciò provoca.

3- Gio e Michele nell’auto: questa volta cambia il posto ma non il tempo. Il lettore si riorienta più facilmente.

4- incidente di Gio e Michele contro il gatto, con il colpo di scena dei gatti giganti: capiamo finalmente che è a questo che puntava il rito delle sacerdotesse, finalmente concluso dopo 5.000 anni.

5- conclusione: Gio (o Michele), in fin di vita, osserva l’occhio gigante e viene inghiottito dal gatto, morendo: the end.

Tema e bonus.

Come nel racconto di Cocò & friends, faccio fatica a vedere l’aderenza al tema. I gatti, più che “born to be wild” si direbbe che sono “born to be big” o “born to be Gods”. Non fanno nulla di veramente “wild”: un gatto si lecca la zampa, un altro si struscia e fa le fusa. Ok, un gatto mangia una bambina: ma dalla sua statura di 8 metri è più un riflesso automatico di un predatore difronte a una preda che un’azione “selvaggia”.
Come per Cocò, sospendo il mio giudizio in attesa di un tuo riscontro.

Periferia urbana: parzialmente centrato. Solo una parte del racconto vi si svolge, mentre il resto è nel sito archeologico.

Animale domestico: i gatti sono al più dei personaggi, non certo i protagonisti del racconto. Se anche volessimo considerare Bastet come una protagonista principale, lei è antropomorfa. Quindi per me niente bonus.

Going ape: Luc perde chiaramente il controllo e va “ape”. Bonus ok.


Giungla di cemento di Pretorian

Ciao Pretorian, ben ritrovato e complimenti per aver partecipato.

Cosa mi è piaciuto del tuo racconto.

La scrittura è eccellente, senza sbavature, si legge con grande facilità e piacere.

C’é un’aria surreale/magica che permea il racconto, senza essere menzionata esplicitamente: piante che escono dalle ferite, sangue che provoca visioni (o una vera e propria “fusione” tra Bagh e Midnight che trascende l’ordine cronologico degli avvenimenti, visto che nella visione Bagh sembra avere pensieri non suoi che vengono invece dall’esperienza di vita del gatto), trasferimento di forza e ferite grazie al fatto che Midnight abbia mangiato la carne di Bagh.

Cosa avrei fatto diversamente.

Una piccola incongruenza: Midnight si ritiene un capo, alla pari dello straniero: ma quando cattura il ratto, ha paura che altro della sua specie glielo prendano. Non sembra un comportamento da capo (e poi, capo di cosa?)

Il punto di vista é quello di Midnight, ma sembra strano che lui sappia cos’é una “frattura scomposta” e che la individui appena guardando la zampa dello Straniero. Mi sembra che ci sia una “invasione” dell’autore in quel punto.

Il gesto di Midnight di lasciare un fiore per Howard é fin troppo umano e stona con il resto del racconto.

Dalla descrizione, il rivale sembra un orango tango. Ma poi nel combattimento finale usa un rasoio, il che mi fa pensare che sia umano. Fino alla fine non si capisce chi o cosa sia e cosa stia facendo nelle rovine. Questo non inficia il racconto ma mi ha lasciato un po’ l’amaro in bocca.

Tema e bonus.

Tema per me centrato.

Periferia urbana: mi sembra che il racconto si svolga in una città in rovina e abbandonata, e non in una periferia urbana. Per me il bonus non si applica.

Animale domestico: ok

Going ape: la mia interpretazione dell’espressione inglese going ape é perdere il controllo o dare di matto, non semplicemente combattere o essere violenti. In questo caso Bagh, Midnight e il rivale lottano tra loro, ma non mi sembra che nessuno di loro perda il controllo.
Sono incerto sull’applicazione del bonus, ma tendente al negativo.

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Andrea Furlan
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Re: Gruppo gatti

Messaggio#3 » mercoledì 14 giugno 2023, 0:39

Ecco la mia classifica per tre racconti molto diversi fra loro.
Premio il racconto di Agostino perché mi sembra che la resa generale sia migliore anche se forse meno originale. Per quello di Elisa/Shangai il suo valore aggiunto è un’idea di fondo più interessante ma purtroppo una costruzione meno organica. Ho apprezzato anche quello di Elisa/Starla che però metto al terzo posto per le criticità rilevate.

1 - Giungla di cemento di Pretorian
2 - Gattini di Shangai Kid
3 - Cocò & friends di Starla


Cocò & friends di Starla
Ciao Elisa,
Benvenuta, è stato un piacere leggere il tuo racconto!
La tua storia mi ha dato sensazioni contrastanti: da un lato è scritto con uno stile scorrevole e ha la giusta ironia, con delle trovate carine che danno un valore aggiunto (come rilevato da Dash e Laura) e un discreto equilibrio fra dialoghi e descrizioni. Mi ha ricordato “La collina dei conigli”: a mio parere sei riuscita nell’impresa non facile di caratterizzare gli animali e renderli vivi con le loro peculiarità. Dall'altro non mi ha convinto per il registro generale che mi è sembrato un po' troppo ingenuo, da racconto per ragazzi, dove i conflitti non si sviluppano a sufficienza e l’interesse del lettore si perde. Inoltre la storia è divisa nella prima parte dove racconti i battibecchi fra animali del pollaio e nella seconda con la decisione collettiva di salvare galline e pulcini imprigionati sul camion. A mio parere in questo modo la trama diventa una serie di azioni che si susseguono in modo un po’ affrettato, senza dare molto al lettore di empatizzare con i personaggi. In particolare la scena del camion poteva essere più drammatica, avvicinando chi legge al destino di galline e pulcini imprigionati. In diversi punti, ho rilevato confusione fra il mondo degli animali e quello degli uomini che avrei separato in modo più netto nelle azioni ed espressioni, come ti hanno fatto rilevare anche altri. Riguardo a tema e bonus: ero perplesso sia sull’aderenza al tema e sul primo e il terzo bonus, poi ho letto le tue spiegazioni in risposta ai commenti e ora mi è più chiaro.


Gattini di Shangai Kid

Ciao Elisa,
Come sempre è un piacere leggerti!
Anche in questo racconto ho riscontrato lo stesso problema rilevato nella precedente sfida: sembra che tu abbia scritto la scena dei ragazzi e l’apparizione dei gatti giganti in due moenti diversi, poco legati fra loro. Nella scena dei ragazzi in auto metti in luce numerosi elementi che ce li presentano, ma che sembra non corrispondere al resto del racconto. Da un certo punto di vista l’apparizione dei gatti è ancora più scioccante perché prende completamente di sorpresa il lettore che si aspetta una storia tutta diversa, ma dall’altro se volevi costruire la trama attorno ai gatti, potevi tenere più corta la parte iniziale. Ho trovato più equilibrato il paragrafo sulla bambina che viene mangiata: in questo, anche se breve, il lettore riesce comunque a empatizzare con la bimba, e di nuovo rimane spiazzato da quello che le succede. Il passo dei due studiosi è efficace, anche se il motivo del loro litigio è di nuovo scollegato dal resto: qui potevi forse inserire una semina sul ritorno della dea gatta, magari i due potevano litigare per una diversa interpretazione dei geroglifici.
Mi è piaciuto il montaggio non cronologico delle scene che trova la sua chiusa nel finale, dona una bella nota di ulteriore originalità alla trama. Però sono d’accordo con Dash che l’ordine potrebbe essere diverso: ha avuto davvero una buona idea per la sequenza.
Non ho apprezzato invece l’inserimento delle citazioni delle canzoni che rallentano la lettura e non hanno un valore aggiunto: concordo con Dash che l’inserimento del reggaeton in modo più generico (contrapposto all’hard rock preferito dall’altro personaggio) invece funziona bene e delinea i due ragazzi in poco spazio.
Riguardo a tema e bonus, dopo le tue spiegazioni concordo con tutti con qualche perplessità sul tema.


Giungla di cemento di Pretorian

Ciao Agostino,
ho trovato il tuo racconto molto evocativo, soprattutto nell’immedesimazione di Midnight e Bagh/lo Straniero, per niente facile e che secondo me ti è riuscita davvero bene. Bonus numero due centrato in modo brillante! Fra i due animali è bello anche il passaggio di emozioni, ricordi e pensieri veicolato dal sangue, non proprio originale ma gestito bene nell’economia generale. Il tema è colto da subito nella figura di Midnight e anche in quella di Bagh.
Anche l’ambientazione di periferia che diventa una giungla senza controllo in preda agli animali più forti serve molto bene il messaggio che vuoi mandare, cosa che apprezzo sempre in una storia. Bonus numero uno centrato!
L’atmosfera soprannaturale accentuata da viticci e rampicanti che spuntano dagli animali feriti è affascinante, ma non mi è risultata chiarissima. Anche dopo un paio di attente letture non ho capito come mai si manifesta questo fenomeno che sembra originarsi dal corpo del Rivale e la mancata comprensione lascia il lettore un po’ perduto. Questo elemento non mi sembra determinante ai fini del messaggio generale, quindi forse non l’avrei inserito.
Le scene di azione sono forse un po’ eccessive e prive di empatia: potevi forse ridurle e spiegare di più le sensazioni di Midnight e Bagh, comunque anche il bonus numero tre è accolto.
In diversi punti mi sono un po’ perso nella comprensione fra chi fossero Midnight / lo Straniero / Bagh che soprattutto all’inizio sono poco chiari.

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MatteoMantoani
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Re: Gruppo gatti

Messaggio#4 » mercoledì 14 giugno 2023, 19:46

1) Giungla di cemento
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2) Gattini
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3) Cocò and Friends
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Laura Brunelli
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Re: Gruppo gatti

Messaggio#5 » giovedì 15 giugno 2023, 16:29

Ecco la mia classifica:
1) Giungla di cemento di Pretorian
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2) GATTINI, di Shanghai Kid
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3) COCò & FRIENDS di starla
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Spartaco
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Re: Gruppo gatti

Messaggio#6 » venerdì 16 giugno 2023, 22:26

A voi, commenti e classifica di Wladimiro Borchi

1 - COCO' AND FRIENDS

Il racconto inizia in modo delizioso.
“Mammuccia apre la porta e io zampetto fuori casa.”
Con un solo verbo hai fatto capire che la prima persona ha delle zampe ed è qualcosa di piccolo. L'ho trovata una scelta molto azzeccata e funzionale.
Purtroppo però, il seguito non mi ha dato lo stesso appagamento.
Nel gruppo questo è l'unico racconto in cui gli animali presentano pensieri e modi di agire “umani”. Assomigliano tanto agli animali umanizzati dei cartoni animati di Walt Disney. Purtroppo, però, quando li trovo in un racconto (soprattutto se scritto in prima persona focalizzata sull'animale) soffro subito un immediato distacco da quello che avviene. Non mi parte, insomma, quello che quelli bravi chiamano “la sospensione dell'incredulità”.
Questo, da un lato, mi ha consentito di valutare il tuo lavoro in modo più razionale e meno di pancia, ma dall'altro me lo ha fatto necessariamente apprezzare di meno.
Uno dei momenti di maggior pathos è quello che segue.
Oltre la recinzione bianca del nostro cortile, appare un mostro infernale. Avanza lento su ruote, assomiglia alla macchina di Mammuccia, ma molto più grande e chiassoso.
L'arrivo del mezzo per il trasporto al macello è reso molto bene e crea la giusta aspettativa per quello che arriverà dopo.
Il seguito è ben gestito, con i continui contraccolpi nella trama e i piccoli ripetuti twist verso la liberazione e vittoria finale.
L'uso di animali umanizzati poteva diventare la scusa per offrire al lettore un messaggio ancor più forte e doloroso.
Attenzione al refuso “Mi incammino ver(s)o il retro del camion”



2 – GATTINI
Forse il racconto più appassionante del gruppo e con l'idea di fondo resa nel modo più chiaro. L'unica pecca, forse, sta nel fatto che i nostri gattoni sono relegati a un ruolo piuttosto marginale. Non siamo mai nel loro punto di vista. Spuntano per divorarci o per buttarci fuori strada, ma nulla sappiamo di quello che li muove. Capisco le esigenze narrative, ma una volta svelato il mistero un PDV felino ce lo potevi pure regalare.
Non condivido molte delle critiche che ti hanno fatto. Secondo me si capisce tutto alla perfezione.
Davvero un buon lavoro.



3 – GIUNGLA DI CEMENTO

Il racconto che ha reso nel modo migliore il PDV animale.
È capitato anche a me, una volta, di dover risolvere il medesimo problema per alcuni capitoli di “Vivo nel buio”, in cui scrivevo in terza focalizzata su una femmina di lupo, e ho utilizzato esattamente lo stesso sistema.
Ho studiato la comunicazione non verbale dei lupi, il significato attribuito dagli etologi a determinati atteggiamenti fisici e attribuito al mio PDV i relativo comportamenti.
Anche questo un racconto molto intrigante e ben scritto, anche se molto più lineare del precedente. Forse ti sei dilungato un po' troppo sulle scene di combattimento: a dire il vero un pochino mi hanno annoiato.

La mia classifica è questa:
1 – Gattini;
2 – Giungla di Cemento;
3 – Cocò & Friends

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Spartaco
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Re: Gruppo gatti

Messaggio#7 » venerdì 16 giugno 2023, 22:45

Classifica finale:

1)Giungla di cemento di Pretorian Punti 0
2)GATTINI, di Shanghai Kid. Punti 3
3)COCò & FRIENDS di starla Punti 9

Passano il turno:
Giungla di cemento di Pretorian e GATTINI, di Shanghai Kid.

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