La fine e l'inizio

Appuntamento fissato alle 21.00 di lunedì 18 settembre con un tema di Sara Simoni e 3000 caratteri massimi per scrivere un racconto!
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Laura Brunelli
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La fine e l'inizio

Messaggio#1 » lunedì 18 settembre 2023, 22:13

La fine si avvicina. La mia dolce casetta si riempie di crepe e il freddo penetra le pareti fino a raggrinzirmi tutta. Presto crollerà e io mi perderò nell’oblio. Lo so, è già successo, succede sempre, e anche questa volta non farà eccezioni.
Ho provato a resistere, ci ho provato davvero, ma non ha mai funzionato. La mia vita si riduce a un loop continuo e il ciclo si sta chiudendo per l’ennesima volta.
Il pavimento comincia ad assottigliarsi, presto si aprirà nel mezzo, creando una voragine che mi risucchierà verso il vuoto e l’oscurità.
Prendo un bel respiro e mi allungo verso l’altro, cercando il contatto con il soffitto. È ancora morbido e caldo. Per ora è abbastanza per placare l’ansia che scresce di momento in momento. Sapere che la fine non durerà che un battito di ciglia non mitiga il dolore, la paura e il senso di impotenza.
Un sonoro crack annuncia l’irreparabile. Il pavimento si è rotto. Uno, due e tre. Ed eccola la forza irresistibile che mi trascina verso il basso. Mi aggrappo con tutte le forze e la caduta rallenta un poco, ma è una frazione di secondo. Scivolo fino alla crepa e poi giù veloce come il vento, chiudo gli occhi un istante prima dello schianto.
Il buio mi inghiotte nel suo abbraccio umido che sa di terra e fango e muschio e funghi. Il freddo intorpidisce la mia mente e il mio cuore rallenta fin quasi a fermarsi.
È quel quasi che mi frega ogni volta. Perché anche se non posso muovermi, sento tutto quello che mi capita.
La pelle che si lacera, i filamenti che si fuoriescono dal mio involucro mortale. Affondano nella terra e si elevano verso il cielo, sempre più grandi, sempre più duri. Il mio corpo non c’è più e la mia anima sopita si adagia fra quelle nuove mura e finalmente posso riposare.
Acqua fresca che sa di sole si accumula introno a me e il suo lento scorrere accompagna il mio risveglio. Sussurra piano alle mie orecchie una nenia dolce nel suo essere incomprensibile e mi trascina via. Di nuovo verso l’altro, verso la luce.
Risalgo la corrente fino alla cima della vetta, la dove so che ad attendermi ci sarà aria, sole e calore e finalmente i miei petali si dischiudono e posso ammirare il tramonto, insieme ai miei fratelli e alle mie sorelle. Pochi istanti di calore rubato al sole e la notte si riempie del nostro profumo.
Fino a quando non appassiremo di nuovo.



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antico
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#2 » lunedì 18 settembre 2023, 22:20

Ciao Laura, sei la prima a postare in questa Undicesima Era! Caratteri e tempo ok, buona Sara Simoni Edition!

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Signor_Darcy
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#3 » martedì 19 settembre 2023, 15:19

Ciao Laura.
Il racconto è scritto piuttosto bene (mi piace parecchio “Il buio mi inghiotte nel suo abbraccio umido che sa di terra e fango e muschio e funghi. Il freddo intorpidisce la mia mente e il mio cuore rallenta fin quasi a fermarsi.”), ma trovo che abbia un problema. Arrivato alla rivelazione finale – e a proposito: mi sarei limitato all’ultima frase, senza citare i petali poco prima – qualcosa non torna: ho dovuto rileggere più e più volte, cercando di raccapezzarmi tra risalite di monte e profumi notturni: limite mio, non riesco a capire l’identità della voce narrante; né forse apprezzo particolarmente l’eccessiva antropomorfizzazione (l’allungarsi verso il soffitto, la pelle che si lacera, il sussurro alle orecchie). Cosa mi sfugge? Non ho capito nulla, forse?

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Laura Brunelli
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#4 » martedì 19 settembre 2023, 17:20

Signor_Darcy ha scritto:Ciao Laura.
Il racconto è scritto piuttosto bene (mi piace parecchio “Il buio mi inghiotte nel suo abbraccio umido che sa di terra e fango e muschio e funghi. Il freddo intorpidisce la mia mente e il mio cuore rallenta fin quasi a fermarsi.”), ma trovo che abbia un problema. Arrivato alla rivelazione finale – e a proposito: mi sarei limitato all’ultima frase, senza citare i petali poco prima – qualcosa non torna: ho dovuto rileggere più e più volte, cercando di raccapezzarmi tra risalite di monte e profumi notturni: limite mio, non riesco a capire l’identità della voce narrante; né forse apprezzo particolarmente l’eccessiva antropomorfizzazione (l’allungarsi verso il soffitto, la pelle che si lacera, il sussurro alle orecchie). Cosa mi sfugge? Non ho capito nulla, forse?


Ciao Stefano,
Premetto che ieri sera ero davvero cotta e mi accorgo solo ora di alcuni piccoli dettagli (in realtà un paio di parole di troppo) che mi sono sfuggiti in fase di revisione, come hai giustamente sottolineato tu, possono portare un po' fuori rotta. Mi fa piacere che ti sia piacuto come è scritto, che è un po' quello a cui puntavo, in realtà. Si tratta di un esperimento, ma apetto a svelarne il senso, vorrei prima vedere cosa capiscono gli altri commentatori. Il mio più grande problema è che lavoro troppo per sottrazione e forse le condizioni di gioco dell'arena non mi aiutano in tal senso, ma non demordo, prima o poi riuscirò ad uscirne.
Quindi tranquillo, se non hai capito è solo colpa mia.
Grazie per il commento e buona edition.

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david.callaghan
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#5 » mercoledì 20 settembre 2023, 11:17

Ciao!
Piacere di leggerti Laura.
Devo dire che all'inizio non ci avevo capito nulla, poi ho realizzato che si trattava di un seme!
(Perché è un seme vero? ahaha)
Allora ho dovuto rileggere dall'inizio ed effettivamente tornava tutto. Lo trovo molto interessante come racconto, soffre della pecca che va riletto per apprezzarlo però. Quindi l'originalità paga in mancanza di immediatezza e coinvolgimento.
Comunque una buona prova all'insegna dell'originalità e della sperimentazione. Buona gara e alla prossima :)

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Laura Brunelli
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#6 » mercoledì 20 settembre 2023, 18:31

david.callaghan ha scritto:Ciao!
Piacere di leggerti Laura.
Devo dire che all'inizio non ci avevo capito nulla, poi ho realizzato che si trattava di un seme!
(Perché è un seme vero? ahaha)
Allora ho dovuto rileggere dall'inizio ed effettivamente tornava tutto. Lo trovo molto interessante come racconto, soffre della pecca che va riletto per apprezzarlo però. Quindi l'originalità paga in mancanza di immediatezza e coinvolgimento.
Comunque una buona prova all'insegna dell'originalità e della sperimentazione. Buona gara e alla prossima :)


Ciao David,
Sì è un seme. E in effetti, proprio le parole "i miei petali" portano un po' fuori strada, perchè anche i petali, come il frutto che lo contiene all'inizio dovrebbero essere esterni al seme. Ma vabbè, mi è sfuggito.
Lieta che il racconto ti sia piaciuto
Grazie del commento e buona edition!

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Pretorian
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#7 » giovedì 21 settembre 2023, 0:14

Ciao, Laura e piacere di leggerti. A livello di stile il racconto è scritto bene e beneficia sia di un approccio molto legato all'intima percezione del protagonista sia al fatto che la morte e rinascita del seme sono l'unica azione della vicenda, quindi ti viene molto facile mantenere uno show pulito.
La scoperta finale che stiamo leggendo la schiusura del seme di un fiore è interessante, ma auna seconda lettura il racconto rivela una pecca fondamentale: questo tipo di storie basa tutto sul colpo di scena finale e ha un impatto tanto più forte quanto più nel corso dello sviluppo si sia riusciti a mascherare i dettagli che avrebbero poi portato al colpo di scena.
Pensa a "Sentinella" di Fredic Brown, un classico della fantascienza: la forza del racconto è tutta nel colpo di scena finale, quando si scopre che il protagonista non è un umano, ma un alieno, proprio perché l'autore ha sapientemente mantenuto nascosto ogni elemento che avrebbe potuto svelare la verità. Nel tuo caso, nel finale si scopre che il protagonista non è un essere umano ma un seme: il problema è che nel corso della storia il pow si attribuisce elementi che sono attribuibili solo a un umano, non a un seme, come orecchie, cuore e pelle. Sono elementi secondari, ma che stonano pesantemente, perché suonano come falsi indizi lasciati apposta per falsare il colpo di scena finale.
Sono sicuro che si sia trattato di mere sviste, perciò ti dico: fa attenzione, perché in questo caso piccole sbavature come queste possono minare alla base il valore della storia!

Alla prosima.

Elettra Fusi
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#8 » giovedì 21 settembre 2023, 20:11

Ciao Laura,
è stato molto bello leggerti, la tua è una scrittura poetica, per immagini che si palesano con semplicità davanti agli occhi. Mi sono immaginata il racconto accompagnato da un corto di animazione di quelli acquarellati di scuola cinese, non so se riesco a spiegarmi (tipo la storia della principessa fior di luna).
Posso permettermi un commento in controtendenza? Proverei ad accentuare il fraintendimento tra neonato e seme, ci sono già gli elementi per entrambi, quindi giocherei proprio sulla doppia chiave di lettura, bambino che nasce e seme che germoglia.
Il tuo stile mi piace moltissimo, forse si nota qualche passaggio che non hai chiarito come volevi, ma nel complesso la lettura è onirica e fluida.
Alla prossima lettura
Elettra
Elettra Fusi
ProfElettra

Cinzia Fabretti
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#9 » venerdì 22 settembre 2023, 17:28

Ciao Laura. Ho letto con piacere il tuo racconto, per una certa atmosfera sognante che amo. Ho ipotizzato subito che si trattasse di una pianta, idea che di per sé ho apprezzato perché anche a me piace fare tentativi con voci narranti “diverse”, piante o animali. Però anche io ho da rimproverarti di aver utilizzato parole che ‘depistavano’ in modo scorretto. In questo ‘gioco-sfida’ tra autore e lettore, l’abilità dell’autore è dare gli elementi per capire riuscendo però a sorprendere alla fine: è come nei gialli, in cui si devono dare gli indizi corretti eppure l’assassino deve essere una sorpresa. E un seme, pur accettando che si senta ‘vivo’ e che provi delle sensazioni, non ha occhi e cuore che batte. (P.S. nel primo rigo, parla di sé al femminile).
In conclusione bella l’idea e l’atmosfera, non del tutto soddisfacente l’esecuzione.

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Maurizio Chierchia
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#10 » venerdì 22 settembre 2023, 17:36

Ciao Laura.
All'inizio pensavo si parlasse di un fiore, solo dopo ho capito che era un seme, leggendo i commenti. Infatti non capivo il soffitto a cosa si riferisse, mi immaginavo una pianta rampicante.
Comunque anche io penso che si potevano evitare termini antropomorfi per descrivere le sensazioni, ma avrei cercato di immedesimarmi di più in quello che può sentire una pianta, senza specificarne gli organi sensoriali. A quel punto si che avrebbe reso bene la rivelazione finale.
In ogni caso si legge bene e centra il tema in un modo anche suggestivo.
Complimenti, buona gara e a rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

Dario17
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#11 » sabato 23 settembre 2023, 15:32

Ci sono le skill da buona penna, la lettura procede bella liscia e senza intoppi in un discreto crescendo.
È un pezzo decisamente ambizioso, sopratutto per il fatto che non abbia un vero e proprio protagonista presentatoci a bella posta ma che va disegnato dal lettore riga per riga, un po' come in una partita di Cluedo.
Quando si fanno certi esperimenti, e cribbio se vanno fatti, a volte si scrive il capolavoro dell'Era oppure si rimane con il colpo in canna. Siamo più vicini al secondo caso che al primo.
Ciò non toglie che sia una scrittura pulita e coinvolgente, bella tonda.
Vero che "rivedere le stelle" significhi metaforicamente un inizio o un ritorno all'essere, però un bel cielo stellato dopo il tramonto l'avrei tratteggiato per tagliare la testa al toro e incornare il tema per bene.

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Luca Moggia
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#12 » lunedì 25 settembre 2023, 19:03

Ciao Laura,

se ho capito bene, questo racconto adotta il punto di vista di una pianta o meglio, forse, di un seme.
Il fiore (?) che si rompe, la caduta nel terreno caldo e poi la pioggia che fa germogliare la pianta.

Questo è quello che mi hanno suggerito le immagini, ben prima che si parlasse di petali e profumo.

Ti faccio i complimenti, Laura, per la capacità di generare immagini perché anche se avessi capito fischi per fiaschi ho visto chiaramente una scena. E questo è importante.

Devo dire, purtroppo, che la storia non mi ha preso. E’ come se mi fossi trovato davanti a un bel quadro ma, dato che non apprezzo la pittura, fossi rimasto indifferente.

Credo dipenda dal fatto che è difficilissimo creare empatia adottando un punto di vista così estremo rispetto a quello umano. Ammiro l’audacia e anche l'idea ma, nonostante ciò, non sono stato coinvolto nella vicenda.

Alla prossima e in bocca al lupo per questa Sara Simoni Edition!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Laura Brunelli
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#13 » martedì 26 settembre 2023, 17:08

Pretorian ha scritto:Ciao, Laura e piacere di leggerti. A livello di stile il racconto è scritto bene e beneficia sia di un approccio molto legato all'intima percezione del protagonista sia al fatto che la morte e rinascita del seme sono l'unica azione della vicenda, quindi ti viene molto facile mantenere uno show pulito.
La scoperta finale che stiamo leggendo la schiusura del seme di un fiore è interessante, ma auna seconda lettura il racconto rivela una pecca fondamentale: questo tipo di storie basa tutto sul colpo di scena finale e ha un impatto tanto più forte quanto più nel corso dello sviluppo si sia riusciti a mascherare i dettagli che avrebbero poi portato al colpo di scena.
Pensa a "Sentinella" di Fredic Brown, un classico della fantascienza: la forza del racconto è tutta nel colpo di scena finale, quando si scopre che il protagonista non è un umano, ma un alieno, proprio perché l'autore ha sapientemente mantenuto nascosto ogni elemento che avrebbe potuto svelare la verità. Nel tuo caso, nel finale si scopre che il protagonista non è un essere umano ma un seme: il problema è che nel corso della storia il pow si attribuisce elementi che sono attribuibili solo a un umano, non a un seme, come orecchie, cuore e pelle. Sono elementi secondari, ma che stonano pesantemente, perché suonano come falsi indizi lasciati apposta per falsare il colpo di scena finale.
Sono sicuro che si sia trattato di mere sviste, perciò ti dico: fa attenzione, perché in questo caso piccole sbavature come queste possono minare alla base il valore della storia!

Alla prosima.


Ciao Agostino,
Grazie del commento, concordo su tutto. Un po' si è trattatao effettivamente di sviste, un po', mea culpa, leggerezza. A metà della storia mi sono chiesta che cavolo mi fosse venuto in mente, ma ormai ero in ballo. Mi rileggerò, anzi studierò, sentinella.
Alla prossima e buona edition

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Laura Brunelli
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#14 » martedì 26 settembre 2023, 17:11

Elettra Fusi ha scritto:Ciao Laura,
è stato molto bello leggerti, la tua è una scrittura poetica, per immagini che si palesano con semplicità davanti agli occhi. Mi sono immaginata il racconto accompagnato da un corto di animazione di quelli acquarellati di scuola cinese, non so se riesco a spiegarmi (tipo la storia della principessa fior di luna).
Posso permettermi un commento in controtendenza? Proverei ad accentuare il fraintendimento tra neonato e seme, ci sono già gli elementi per entrambi, quindi giocherei proprio sulla doppia chiave di lettura, bambino che nasce e seme che germoglia.
Il tuo stile mi piace moltissimo, forse si nota qualche passaggio che non hai chiarito come volevi, ma nel complesso la lettura è onirica e fluida.
Alla prossima lettura
Elettra


Ciao Elettra,
Lieta che il racconto ti sia piaciuto e grazie per il bel commento.
Alla prossima e buona edition

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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#15 » martedì 26 settembre 2023, 17:14

Cinzia Fabretti ha scritto:Ciao Laura. Ho letto con piacere il tuo racconto, per una certa atmosfera sognante che amo. Ho ipotizzato subito che si trattasse di una pianta, idea che di per sé ho apprezzato perché anche a me piace fare tentativi con voci narranti “diverse”, piante o animali. Però anche io ho da rimproverarti di aver utilizzato parole che ‘depistavano’ in modo scorretto. In questo ‘gioco-sfida’ tra autore e lettore, l’abilità dell’autore è dare gli elementi per capire riuscendo però a sorprendere alla fine: è come nei gialli, in cui si devono dare gli indizi corretti eppure l’assassino deve essere una sorpresa. E un seme, pur accettando che si senta ‘vivo’ e che provi delle sensazioni, non ha occhi e cuore che batte. (P.S. nel primo rigo, parla di sé al femminile).
In conclusione bella l’idea e l’atmosfera, non del tutto soddisfacente l’esecuzione.


Ciao Cinzia,
Concordo su tutto. mi sono concentrata più sulle sensazioni e sulle immagini che sulla struttura e qualche errorino mi è sfuggito anche in fase di rilettura.
Ma daltronde, acnhe questo fa parte del gioco.
Alla prossima e buona edition

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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#16 » martedì 26 settembre 2023, 17:23

Dario17 ha scritto:Ci sono le skill da buona penna, la lettura procede bella liscia e senza intoppi in un discreto crescendo.
È un pezzo decisamente ambizioso, sopratutto per il fatto che non abbia un vero e proprio protagonista presentatoci a bella posta ma che va disegnato dal lettore riga per riga, un po' come in una partita di Cluedo.
Quando si fanno certi esperimenti, e cribbio se vanno fatti, a volte si scrive il capolavoro dell'Era oppure si rimane con il colpo in canna. Siamo più vicini al secondo caso che al primo.
Ciò non toglie che sia una scrittura pulita e coinvolgente, bella tonda.
Vero che "rivedere le stelle" significhi metaforicamente un inizio o un ritorno all'essere, però un bel cielo stellato dopo il tramonto l'avrei tratteggiato per tagliare la testa al toro e incornare il tema per bene.


Ciao Dario,
Grazie per il commento, concordo su quasi tutto, tranne che sull'ultima parte. mi spiego meglio. Personalmente, ma è assolutamente un gusto personale, preferisco i racconti in cui il tema non venga palesato nel testo. Certo, in questo caso, un cielo stellato si poteva inserire, e ci avevo anche pensato, ma il mio cervello ha bandito in automatico la parola stella e derivati. Comunque, sono punti di vista strettamente personali e capisco perfettamente il tuo che, peraltro, è anche condivisibile, soprattutto in questo caso.
Alla prossima e buona edition

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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#17 » mercoledì 27 settembre 2023, 8:29

Laura Brunelli ha scritto:
Pretorian ha scritto:Ciao, Laura e piacere di leggerti. A livello di stile il racconto è scritto bene e beneficia sia di un approccio molto legato all'intima percezione del protagonista sia al fatto che la morte e rinascita del seme sono l'unica azione della vicenda, quindi ti viene molto facile mantenere uno show pulito.
La scoperta finale che stiamo leggendo la schiusura del seme di un fiore è interessante, ma auna seconda lettura il racconto rivela una pecca fondamentale: questo tipo di storie basa tutto sul colpo di scena finale e ha un impatto tanto più forte quanto più nel corso dello sviluppo si sia riusciti a mascherare i dettagli che avrebbero poi portato al colpo di scena.
Pensa a "Sentinella" di Fredic Brown, un classico della fantascienza: la forza del racconto è tutta nel colpo di scena finale, quando si scopre che il protagonista non è un umano, ma un alieno, proprio perché l'autore ha sapientemente mantenuto nascosto ogni elemento che avrebbe potuto svelare la verità. Nel tuo caso, nel finale si scopre che il protagonista non è un essere umano ma un seme: il problema è che nel corso della storia il pow si attribuisce elementi che sono attribuibili solo a un umano, non a un seme, come orecchie, cuore e pelle. Sono elementi secondari, ma che stonano pesantemente, perché suonano come falsi indizi lasciati apposta per falsare il colpo di scena finale.
Sono sicuro che si sia trattato di mere sviste, perciò ti dico: fa attenzione, perché in questo caso piccole sbavature come queste possono minare alla base il valore della storia!

Alla prosima.


Ciao Agostino,
Grazie del commento, concordo su tutto. Un po' si è trattatao effettivamente di sviste, un po', mea culpa, leggerezza. A metà della storia mi sono chiesta che cavolo mi fosse venuto in mente, ma ormai ero in ballo. Mi rileggerò, anzi studierò, sentinella.
Alla prossima e buona edition



Oh, non ti preoccupare: mi succede metà delle volte, se non di più!

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antico
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Re: La fine e l'inizio

Messaggio#18 » sabato 30 settembre 2023, 9:53

Sì, qui l'appunto principale che mi viene da farti è proprio l'eccessiva umanizzazione del pdv, scelta sbagliata che in più crea anche confusione in chi legge andando a depotenziare tutto l'impianto. Altro appunto: ho contato almeno un paio di refusi e in racconti così brevi e basati completamente sull'immersione nella lettura spezzano terribilmente danneggiando l'insieme. Detto questo, la tua penna è solida, capace. Come dico sempre in questi casi: qui l'errore è tutto sulla strategia utilizzata. Direi un pollice tendente al positivo, ma non solido e neppure brillante.

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