"Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Appuntamento fissato alle 21.00 di lunedì 18 settembre con un tema di Sara Simoni e 3000 caratteri massimi per scrivere un racconto!
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Manuel Marinari
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"Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#1 » lunedì 18 settembre 2023, 23:50

BOOM
Alice fu svegliata di colpo. Un boato assordante la fece sobbalzare dal suo angolino ricavato tra quattro grandi stalagmiti, quasi a formare un baldacchino che le ricordava vagamente la sua vecchia stanza, dandole sicurezza. Si tolse di dosso la lacera coperta che le teneva caldo nelle Grotte della Salvezza. Ancora un po' assonnata ed accecata dalle torce infuocate a fianco della sua cuccetta, si alzò di scatto non appena le sagome che intravedeva si fecero più nitide e i suoni prima ovattati si amplificarono in un vociare fortemente animato. Velocemente iniziarono a riunirsi, terrorizzati e incuriositi. Qualcosa stava accadendo dopo molto tempo dalla Grande Fuga sotto terra. La piccola Megan fu la prima umana a nascere là sotto ed il tempo veniva calcolato osservando la sua crescita. I primi due dentini da latte le erano già spuntati.
BOOM
Un nuovo boato riecheggiò nella grande Stanza Centrale della Grotta. “Ci hanno trovati!”, “l’Esercito ci ucciderà tutti!”. Centinaia di Sopravvissuti iniziarono ad urlare e correre da un corridoio all’altro, nascondendosi dietro le rocce.
L’adrenalina iniziò a scorrere su tutto il corpo di Alice. Velocemente avvertì un’energia calda che da molto tempo non provava. Il suo petto era infuocato, il respiro più affannato e alcune gocce di sudore le correvano lungo la schiena, quando qualcosa le sfiorò una spalla facendola rabbrividire.
“Che cazzo sta succedendo Ali?” le disse Berta sgranando i suoi teneri occhi verdi illuminati dalle torce.
“Sono arrivati!” replicò Alice entusiasta. “Abbracciami!” La mano di Berta si spostò sul suo fianco, stringendola a sé.
BOOM
Il suono dei boati si avvicinava e le persone ne individuarono la provenienza.
“Te lo dicevo che sarebbero venuti a prenderci prima o poi” indicando a Berta la parete d’ingresso della Grotta.
BOOM
La parete crollò davanti agli occhi di tutti i Sopravvissuti. Un gran polverone pervase tutto lo spazio facendoli tossire per qualche istante. Alice iniziò ad avvicinarsi verso la parete con un braccio intorno a Berta, l’altra mano in cerca di qualcosa nella sua tasca.
La crepa nella parete era abbastanza grande da vedere tre figure avvicinarsi verso di loro. Non c’era luce alle spalle delle tre sagome che varcarono la parete della Grotta.
“Deve essere notte là fuori” pensò Alice.
Tre individui dentro aderenti tute spaziali irruppero nella Camera. La polvere si affievolì ed un rumoroso silenzio calò intorno a loro. Alice abbandonò la mano sudata di Berta, lasciandosela alle spalle. Tese le mani davanti a sé mostrando ai tre individui un pezzo di carta. Un disegno colorato dalla piccola Megan raffigurava un cielo stellato. Blu della notte, stelle dorate.
“Scusate il ritardo! Vi portiamo su Marte con noi, per ricominciare” disse il più basso dei tre individui. “Sapevo che sareste arrivati” rispose Alice, “prima o poi” strozzandosi in gola per l’emozione.
Una lacrima le scivolò sul viso, gocciolando a terra. “Abbiamo sempre sperato di rivedere ancora le stelle...”



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antico
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#2 » lunedì 18 settembre 2023, 23:53

Ciao Manuel e benvenuto nell'Arena! Ti ho già mandato una richiesta di amicizia come Maurizio Bertino, nel gruppo fb ci sei già? Caratteri e tempo ok pertanto non mi resta che augurati una buona SARA SIMONI EDITION!

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Manuel Marinari
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#3 » martedì 19 settembre 2023, 0:27

Ciao! Grazie di cuore. E' la prima volta che partecipo ed ho poca dimestichezza con il forum. Credo di aver pubblicato bene ho soltanto firmato il racconto sul titolo perchè non capivo dove altro scriverlo. Si sono sul gruppo fb grazie ancora!

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antico
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#4 » martedì 19 settembre 2023, 0:30

Hai fatto tutto bene, Manuel ;)

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Signor_Darcy
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#5 » giovedì 21 settembre 2023, 10:27

Ciao Manuel.
Un esordio piacevole in questo forum: l’ambientazione postapocalittica è venuta in mente a tanti, me compreso; ma tu l’hai declinata in maniera pulita.
Forse troppo: avresti potuto diluire i dettagli di più nel testo, invece dopo poche righe sappiamo già tutto quello che ci serve, forse pure troppo (il dettaglio sul tempo con la piccola Megan, personaggio che per il resto non ritorna in tutto il racconto). Avrei sottolineato di più la parte di minaccia nella sezione centrale, invece sappiamo che Alice è contenta dell’arrivo degli estranei già prima di metà lettura.
Per il resto ci sono alcuni dettagli che limerai, qua dentro (ci siamo passati tutti): cerca di evitare tutti quei verbi come “disse”, “pensò”, “replicò” e affidali al contesto. Inoltre lascia giocare di più le sensazioni: per esempio dopo il secondo “BOOM” potevi anche evitare la frase seguente (“Un nuovo boato riecheggiò nella Stanza Centrale della Grotta”: non aggiunge nulla). Ultima cosa, meno maiuscole (già solo nella frase appena riportata ce ne sono tre del tutto inutili, per non dire fastidiose.
Spero possa essere utile, è comunque una lettura piacevole.

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Manuel Marinari
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#6 » giovedì 21 settembre 2023, 15:59

Ciao Stefano, ti ringrazio per il tempo che hai dedicato alla lettura ed al commento. Prendo nota delle osservazioni che mi hai fatto. L'unico appunto che vorrei fare è sul personaggio della bambina Megan: ovviamente era un personaggio solo citato nel racconto e forse non troppo determinante, ma avevo pensato di utilizzarlo per due scopi. Il primo era per descrivere il periodo di tempo che le persone avevano trascorso la sotto; il secondo quando Alice tira fuori dalla tasca il disegno con le stelle disegnato dalla bambina che, essendo nata li, era riuscita comunque a raffigurare un paesaggio per lei sconosciuto ma che le era stato tramandato. Qui è ritornato il personaggio. Probabilmente non sono riuscito a trasmettere quello che era nella mia fantasia. Grazie mille per i suggerimenti, alla prossima lettura!

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Signor_Darcy
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#7 » giovedì 21 settembre 2023, 16:16

Manuel ha scritto:Ciao Stefano, ti ringrazio per il tempo che hai dedicato alla lettura ed al commento. Prendo nota delle osservazioni che mi hai fatto. L'unico appunto che vorrei fare è sul personaggio della bambina Megan: ovviamente era un personaggio solo citato nel racconto e forse non troppo determinante, ma avevo pensato di utilizzarlo per due scopi. Il primo era per descrivere il periodo di tempo che le persone avevano trascorso la sotto; il secondo quando Alice tira fuori dalla tasca il disegno con le stelle disegnato dalla bambina che, essendo nata li, era riuscita comunque a raffigurare un paesaggio per lei sconosciuto ma che le era stato tramandato. Qui è ritornato il personaggio. Probabilmente non sono riuscito a trasmettere quello che era nella mia fantasia. Grazie mille per i suggerimenti, alla prossima lettura!

Hai ragione, sì, torna una seconda volta: dovevo fare due più due, anche se non so se la cosa emerge subito.

Cinzia Fabretti
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#8 » venerdì 22 settembre 2023, 17:40

Benvenuto Manuel. Grazie per il tuo racconto, l’ho letto con piacere anche se non mi ha convinto del tutto. In effetti quello che meno ho compreso è perché una parte dei rifugiati ha timore dell’esercito, e teme di essere uccisa, e perché invece Alice spera in dei ‘liberatori’. Come mai poi queste persone sono chiuse dentro delle grotte, al punto che si rende necessario abbattere con degli esplosivi le pareti? E come sono sopravvissuti anni in un luogo chiuso? Insomma, la storia non è completa ( anche se, è ovvio, 3000 battute sono una sfida orribile, e raccontare un’intera vicenda è proibitivo). Diciamo che almeno i punti fondamentali andavano resi chiari come non sono, e che questo penalizzerà la mia classifica. Per quanto riguarda la scrittura, Signor_Darcy ti ha già indicato alcuni accorgimenti assai utili, nulla da aggiungere.

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Pretorian
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#9 » venerdì 22 settembre 2023, 19:54

Ciao, Manuel è piacere di leggerti. A livello di trama il racconto è confuso e ho la sensazione che tu abbia sottovalutato le informazioni che sarebbe stato opportuno dare. Insomma, si percepisce un background commesso dietro la vicenda, ma non fornisci Cina informazione per avere almeno il minimo indispensabile. Chi sono i sopravvissuti? Perché si nascondono nelle grotte? Perché hanno paura dell'esercito? Perché devono andare su Marte? A che serve il disegno? Sono tutte informazioni che hanno un peso nella comprensione della vicenda, ma che lasci senza risposta. Tutte queste omissioni fanno sì che il lettore abbia la sensazione di essersi perso qualcosa o che questo sia stato un testo estrapolato da un racconto più ampio, di quelli che mettevano nei libri scolastici con tutte le note per far capire il contesto.

A livello di stile, siamo ancora in un Tell molto pesante, dove l'immersione viene interrotta troppo spesso da interventi dell'autore che rompono il punto di vista terzo. Cerca di focalizzarti seguendo emozioni e percezioni del pov, in modo da rendere il testo più efficace. I tre, cerca di dosare la lunghezza dei periodi: alcuni (come quello delle stalagmiti come colonne) sono troppo lunghi e il lettore finisce per perdere il filo con facilità prima che arrivi il punto.

Alla prossima!

Elettra Fusi
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#10 » venerdì 22 settembre 2023, 20:40

Ciao Manuel,
il tuo racconto è fluido nella lingua, ma ho trovato un po' di difficoltà nel seguire il filo del discorso: ti spiego meglio. Non ho trovato un elemento di collegamento che mi spiegasse per quale ragione tutti reagiscano al primo boato dicendo che l'esercito li ucciderà tutti, mentre la serenità della protagonista rimane inalterata. Anche le sue reazione all'irruzione nella grotta sono così tanto descritte da sembrare poco credibili, soprattutto troppe.
Penso che tutto sia frutto del fatto che, come spesso (ci) capita, in testa il panorama nel quale ambientiamo la storia è molto molto vasto e a noi estremamente noto e così quando ci creiamo una storia dentro non sentiamo l'esigenza di spiegare proprio tutto. A volte funziona di più, altre un pochino meno.
Dal punto di vista dello stile, mi piace la descrittività, mi piacciono alcuni dettagli.
Alla prossima lettura
Elettra
Elettra Fusi
ProfElettra

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Manuel Marinari
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#11 » venerdì 22 settembre 2023, 21:31

Cinzia Fabretti ha scritto:Benvenuto Manuel. Grazie per il tuo racconto, l’ho letto con piacere anche se non mi ha convinto del tutto. In effetti quello che meno ho compreso è perché una parte dei rifugiati ha timore dell’esercito, e teme di essere uccisa, e perché invece Alice spera in dei ‘liberatori’. Come mai poi queste persone sono chiuse dentro delle grotte, al punto che si rende necessario abbattere con degli esplosivi le pareti? E come sono sopravvissuti anni in un luogo chiuso? Insomma, la storia non è completa ( anche se, è ovvio, 3000 battute sono una sfida orribile, e raccontare un’intera vicenda è proibitivo). Diciamo che almeno i punti fondamentali andavano resi chiari come non sono, e che questo penalizzerà la mia classifica. Per quanto riguarda la scrittura, Signor_Darcy ti ha già indicato alcuni accorgimenti assai utili, nulla da aggiungere.


Grazie Cinzia per aver dedicato tempo di lettura e commento. Si, effettivamente rileggendo il racconto dopo aver letto le vostre indicazioni mi tornano gli elementi discordanti che hai menzionato, Soprattutto quello della chiusura ermetica della grotta e quindi della sopravvivenza nel posto chiuso. Grazie ancora, prendo nota per migliorare.

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Manuel Marinari
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#12 » venerdì 22 settembre 2023, 21:39

Pretorian ha scritto:Ciao, Manuel è piacere di leggerti. A livello di trama il racconto è confuso e ho la sensazione che tu abbia sottovalutato le informazioni che sarebbe stato opportuno dare. Insomma, si percepisce un background commesso dietro la vicenda, ma non fornisci Cina informazione per avere almeno il minimo indispensabile. Chi sono i sopravvissuti? Perché si nascondono nelle grotte? Perché hanno paura dell'esercito? Perché devono andare su Marte? A che serve il disegno? Sono tutte informazioni che hanno un peso nella comprensione della vicenda, ma che lasci senza risposta. Tutte queste omissioni fanno sì che il lettore abbia la sensazione di essersi perso qualcosa o che questo sia stato un testo estrapolato da un racconto più ampio, di quelli che mettevano nei libri scolastici con tutte le note per far capire il contesto.

A livello di stile, siamo ancora in un Tell molto pesante, dove l'immersione viene interrotta troppo spesso da interventi dell'autore che rompono il punto di vista terzo. Cerca di focalizzarti seguendo emozioni e percezioni del pov, in modo da rendere il testo più efficace. I tre, cerca di dosare la lunghezza dei periodi: alcuni (come quello delle stalagmiti come colonne) sono troppo lunghi e il lettore finisce per perdere il filo con facilità prima che arrivi il punto.

Alla prossima!


Ciao! Grazie per la lettura e per la dettagliate annotazioni che mi hai sottolineato. Da una parte non pensavo che tralasciare alcuni dettagli fosse così importante per la comprensione, dall'altra ho pensato di giocare di fantasia accennando appunto ad ambiente, contesto, minacce, ecc per tentare di far "giocare" con me anche chi lo leggesse. Probabilmente non sono riuscito nell'intento. Ti ringrazio anche per il commento sullo stile e sulla lunghezza di alcuni periodi. Prendo nota! Grazie

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Manuel Marinari
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#13 » venerdì 22 settembre 2023, 21:52

Elettra Fusi ha scritto:Ciao Manuel,
il tuo racconto è fluido nella lingua, ma ho trovato un po' di difficoltà nel seguire il filo del discorso: ti spiego meglio. Non ho trovato un elemento di collegamento che mi spiegasse per quale ragione tutti reagiscano al primo boato dicendo che l'esercito li ucciderà tutti, mentre la serenità della protagonista rimane inalterata. Anche le sue reazione all'irruzione nella grotta sono così tanto descritte da sembrare poco credibili, soprattutto troppe.
Penso che tutto sia frutto del fatto che, come spesso (ci) capita, in testa il panorama nel quale ambientiamo la storia è molto molto vasto e a noi estremamente noto e così quando ci creiamo una storia dentro non sentiamo l'esigenza di spiegare proprio tutto. A volte funziona di più, altre un pochino meno.
Dal punto di vista dello stile, mi piace la descrittività, mi piacciono alcuni dettagli.
Alla prossima lettura
Elettra


Ciao Elettra, grazie per avermi letto e per aver dedicato tempo al commento. Provo a risponderti: l'elemento di collegamento mancato a cui ti riferisci, solo nella mia fantasia probabilmente, sarebbe stato nel trasmettere a chi leggesse, da una parte senso di caoticità di tutti i sopravvissuti e quindi dinamicità nel racconto che avevo valutato altrimenti privo di emozioni, dall'altra la speranza e la serenità della protagonista nell'attesa di un salvataggio (il disegno con il cielo stellato nella sua tasca un ulteriore elemento) in cui credeva e sperava. Sicuramente ho sottovalutato proprio il fatto che nella mia immaginazione era molto noto tutto ciò. Prendo nota! Sono contento che hai apprezzato alcune parti descrittive. A presto!

Dario17
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#14 » sabato 23 settembre 2023, 15:31

C'è un bel focus sulla scena in medias res, molto adrenalinica e pepata.
Per il resto è tutto un po' nebuloso e appannato, ci vengono proposti tre personaggi più quelli in tuta spaziale e direi che sono troppi per un pezzo di 3000 caratteri, per di più concentrato sull'azione pura che non ti lascia abbastanza cartucce per descrivercele meglio.
Lo stile così così, ma vedo del margine di miglioramento non indifferente.

Io sono un maniaco degli ossimori, ne sono ghiottissimo, però quel "rumoroso silenzio" non si può proprio leggere.
"silenzio assordante" forse meglio?

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Maurizio Chierchia
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#15 » lunedì 25 settembre 2023, 12:44

Ciao Manuel.
Come detto da altri, nel racconto ci sono parecchi errori, soprattutto per inesperienza.
Voglio darti alcuni consigli che, assieme agli altri, potranno tornarti utili per i prossimi testi che scriverai.
Per prima cosa, togli le d eufoniche. Ad, ed, od ci vanno solo se dopo la congiunzione c'è una parola con la stessa lettera. Esempio: a oltranza, e non ad oltranza. Ed ecco, invece va bene. Non, e ecco.
Altra cosa. I BOOM, oltre a essere scritti in maiuscolo, non servono a molto se poi non mi fai capire cosa sono di preciso. Avrei preferito una piccola descrizione del botto, del rumore o delle vibrazioni, piuttosto che un semplice boom in maiuscolo.
Anche io non sono troppo convinto della trama e il tema mi sembra molto calato a forza. Ti faccio però i complimenti, perché come avrai notato qui su MC la sfida è divertente ma tosta, quindi bravo per aver comunque portato un racconto iniziato e finito. Buona gara e a rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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Luca Moggia
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#16 » lunedì 25 settembre 2023, 18:18

Ciao Manuel,

la coerenza con il tema è ottima, chiaro il fatto che i Sopravvissuti vivessero da lungo tempo nelle grotte e alla fine vengono liberati per essere trasportati su Marte rivedendo così le stelle.

Il mondo che descrivi è tutt’altro che scontato. L’esercito che torna sulla terra a salvare i disgraziati rimasti su un pianeta distrutto, mi ha ricordato il videogame Civilization: Beyond Earth!

A mio parere c’è però un punto debole. Il finale ribalta il tono che ho percepito all'inizio della storia, passando dalla figurazione di un evento minaccioso che sconvolge e terrorizza i Sopravvissuti (forse la venuta di un Esercito della morte?) a un palese e limpido lieto fine. Questo avviene senza che, durante la narrazione, si sia creata la giusta atmosfera di tensione intorno alla domanda: “i Sopravvissuti moriranno o verranno salvati?”

Non ho capito poi il significato del gesto finale di Alice, ossia il mostrare il disegno con le stelle.
Per quanto sia un dettaglio carino non mi pare necessario. Immagino che tu lo abbia inserito per un motivo, forse potevi spendere qualche parola in più per renderlo esplicito.

Infine, ultima osservazione, eliminerei le onomatopee e (sopratutto) il carattere maiuscolo per esprimere la potenza di un suono. Questa però è una semplice questione di gusto.

Detto questo, buona prova!

In bocca al lupo per la Sara Simoni Edition e alla prossima!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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david.callaghan
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#17 » martedì 26 settembre 2023, 23:07

Ciao benvenuto e complimenti!
Niente male come esordio :) Ci sono tante piccole cose da sistemare come ti hanno fatto già notare, ma si tratta solo di inesperienza. Anche io concordo con l'eccesso di Tell, un po' di confusione e il finale "a sorpresa" che secondo me andava seminato meglio. Ma è stata comunque una lettura piacevole :)

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Manuel Marinari
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#18 » mercoledì 27 settembre 2023, 21:00

Dario17 ha scritto:C'è un bel focus sulla scena in medias res, molto adrenalinica e pepata.
Per il resto è tutto un po' nebuloso e appannato, ci vengono proposti tre personaggi più quelli in tuta spaziale e direi che sono troppi per un pezzo di 3000 caratteri, per di più concentrato sull'azione pura che non ti lascia abbastanza cartucce per descrivercele meglio.
Lo stile così così, ma vedo del margine di miglioramento non indifferente.

Io sono un maniaco degli ossimori, ne sono ghiottissimo, però quel "rumoroso silenzio" non si può proprio leggere.
"silenzio assordante" forse meglio?


Ciao Dario e grazie per il commento ed i suggerimenti. Rendere piuttosto adrenalico e vivace il racconto era l'idea inziale effettivamente e sono contento di averti trasmesso un pò di quello che la mia fantasia ha elaborato. Sull'ossimoro utilizzato non ne ero convinto nemmeno io troppo ma ho azzardato, bene che qualcuno lo abbia notato. Alla prossima lettura!

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Manuel Marinari
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#19 » mercoledì 27 settembre 2023, 21:08

Luca Moggia ha scritto:Ciao Manuel,

la coerenza con il tema è ottima, chiaro il fatto che i Sopravvissuti vivessero da lungo tempo nelle grotte e alla fine vengono liberati per essere trasportati su Marte rivedendo così le stelle.

Il mondo che descrivi è tutt’altro che scontato. L’esercito che torna sulla terra a salvare i disgraziati rimasti su un pianeta distrutto, mi ha ricordato il videogame Civilization: Beyond Earth!

A mio parere c’è però un punto debole. Il finale ribalta il tono che ho percepito all'inizio della storia, passando dalla figurazione di un evento minaccioso che sconvolge e terrorizza i Sopravvissuti (forse la venuta di un Esercito della morte?) a un palese e limpido lieto fine. Questo avviene senza che, durante la narrazione, si sia creata la giusta atmosfera di tensione intorno alla domanda: “i Sopravvissuti moriranno o verranno salvati?”

Non ho capito poi il significato del gesto finale di Alice, ossia il mostrare il disegno con le stelle.
Per quanto sia un dettaglio carino non mi pare necessario. Immagino che tu lo abbia inserito per un motivo, forse potevi spendere qualche parola in più per renderlo esplicito.

Infine, ultima osservazione, eliminerei le onomatopee e (sopratutto) il carattere maiuscolo per esprimere la potenza di un suono. Questa però è una semplice questione di gusto.

Detto questo, buona prova!

In bocca al lupo per la Sara Simoni Edition e alla prossima!


Ciao Luca, grazie per la lettura e per il commento accurato. Mi fa piacere che hai apprezzato la coerenza con il tema. Non sono appassionato di videogame ma se te lo ha ricordato allora qualcosa il racconto ha smosso. Provo a risponderti sul punto debole che hai evidenziato: il racconto che avevo in mente probabilmente sarebbe stato più completo di informazioni e atmosfere adatte per lo scorrimento della lettura con il doppio dei caratteri da utilizzare. Molto ho scorciato per rientrarci.
Sul gesto della protagonista nel mostrare il disegno: il foglio disegnato da una bambina nata nell'ambiente sotterraneo e che mai aveva visto il cielo stellato, era per me un simbolo di speranza da inserire nel racconto, speranza di rivederlo appunto. Mi dispiace che non è stato colto a pieno e mi pare tu sia la seconda persona che me lo fa notare. Grazie! Alla prossima lettura!

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Manuel Marinari
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#20 » mercoledì 27 settembre 2023, 21:12

david.callaghan ha scritto:Ciao benvenuto e complimenti!
Niente male come esordio :) Ci sono tante piccole cose da sistemare come ti hanno fatto già notare, ma si tratta solo di inesperienza. Anche io concordo con l'eccesso di Tell, un po' di confusione e il finale "a sorpresa" che secondo me andava seminato meglio. Ma è stata comunque una lettura piacevole :)


Ciao David, mi fa piacere che tu abbia apprezzato la lettura. Si, ho preso nota di tutti i commenti che mi sono stati fatti. Alla prossima!

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antico
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Re: "Il cielo nella stanza" di Manuel Marinari

Messaggio#21 » sabato 30 settembre 2023, 10:49

Ho visto che gli altri ti hanno già fatto una bella disanima e sono d'accordo con praticamente tutti gli appunti. Mi concentro sulla storia: non si riesce a empatizzare con la protagonista e Berta esce fuori un po' dal nulla, cosa che aumenta il distacco del lettore. Poi c'è quell'informazione che lasci sulla paura nei confronti dell'esercito che rimane lì come un peso in attesa di maggiori informazioni che non arrivano. In generale manca una efficace semina per fornire, evitando l'infodump, informazioni sul background e ho trovato anch'io che Megan sia utilizzata male. Insomma, c'è da lavorare sulla funzionalità nel tuo modo di narrare, ma vedo una discreta penna di fondo e voglia di fare. Tieni duro e ci sarà da divertirsi. Allo stato attuale direi un pollice tendente al positivo al pelo e ti piazzo dietro al parivalutato racconto di Travaglini in quanto perdi sulla forma.

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