La donna coi capelli di stelle

Appuntamento fissato alle 21.00 di lunedì 18 settembre con un tema di Sara Simoni e 3000 caratteri massimi per scrivere un racconto!
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MatteoMantoani
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La donna coi capelli di stelle

Messaggio#1 » lunedì 18 settembre 2023, 23:54

Amedeo aveva trentadue anni ed era quasi cieco. Aveva perso i denti, respirare gli bruciava i polmoni. Era così povero che per comprare l'ultimo libro aveva dovuto vendersi il fornello: Il Chimico Scettico, di Robert Boyle.
Lo lesse a fatica. Pianse e chiuse l'ultima pagina. Secondo Boyle la scienza sperimentale era l'unica via. L'oro non si poteva fabbricare, e l'alchimia era pazzia.
Marta. Chiamò nel buio. Marta. Dove sei?
La sognava, la rivedeva coi capelli che rilucevano come vetri incandescenti, capelli fatti di stelle.
Cercò la notte oltre la finestra, ma c'era solo la cortina luminosa che gli copriva gli occhi.
Sapeva che per rinascere si doveva morire, e ormai voleva solo addormentarsi e raggiungere Marta, la sua donna di stelle.

Amedeo aveva ventisei anni, quando leggeva Il Carro Trionfale dell'Antimonio.
Regoli stellati, questa era la via secondo il grande Basilio Valentino! Doveva mescolare l'antimonio col mercurio, cuocerlo sotto una fiamma viva e si sarebbero formate strutture simili a stelle: i regoli stellati, vetri incandescenti sottili come capelli. Polverizzandoli e mescolandoli con zolfo poteva ottenere la materia prima e iniziare la Grande Opera.
Pestò il minerale grezzo nel mortaio, doveva uccidere le sostanze prima di usarle, la morte era necessaria e dava la vita: per rinascere bisognava prima morire.
Si fermò nell'udire la voce che lo chiamava.
Amedeo, diceva, Amedeo, non ti importa nulla di me? Non vuoi neanche dirmi addio?
Stupida donna, se voleva andarsene allora che se ne andasse e basta!
Ma lei piangeva: Amedeo! Chiamava. Di' qualcosa.
Le donne! Sanno solo piagnucolare.
Mescolò la polvere allo zolfo, mise tutto nel crogiolo e raccolse il flauto. Intonò la musica che aveva trovato nell'Atalanta Fugiens, le note tristi si univano ai singhiozzi di sua moglie.
Vattene e basta, Marta.
I passi si allontanarono.
Strinse le dita sul flauto, il cuore sobbalzò.
L'amava ancora. Voleva alzarsi e correrle appresso, ma i regoli stellati iniziavano a formarsi.
Fissò la fiamma, la luce si stampava nel profondo degli occhi, gialla come oro.
Il vapore che saliva dal crogiolo gli pizzicava i polmoni. Bruciava.

Amedeo aveva diciotto anni, quando Marta gli portò l'incensiere d'oro.
Lei se la rideva alla faccia dei preti: aveva rubato in chiesa per lui, per avere la dote per sposarlo. Gli consegnò l'oro. Amedeo lo accarezzò, sotto l'odore di spezie sentiva quello del metallo prezioso che pulsava di vita e gli parlava. Venderlo fu facile, dei trenta ducati per il matrimonio, dieci li spese per il suo primo libro di alchimia.
A casa se ne restava in laboratorio, accarezzava le lettere sulla copertina: Aurora Consurgens, di san Tommaso d'Aquino. C'era l'immagine di una donna che cavalcava un leone. I suoi capelli di stelle rilucevano come vetri incandescenti.
Le stelle erano la chiave, ne era sicuro.
Marta gli accarezzava le spalle: amore vieni di sopra, vieni a scaldarmi il cuore.
Amadeo storceva la bocca: va' pure, ti raggiungo dopo.



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antico
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#2 » lunedì 18 settembre 2023, 23:58

Ecco l'uomo del giorno, il fresco vincitore del Termini Book Festival! Ciao Matteo! Caratteri e tempo ok, buona SARA SIMONI EDITION!

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MatteoMantoani
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#3 » martedì 19 settembre 2023, 0:01

antico ha scritto:Ecco l'uomo del giorno, il fresco vincitore del Termini Book Festival! Ciao Matteo! Caratteri e tempo ok, buona SARA SIMONI EDITION!

Grazie Antico! Buon inizio di Era a tutti! :)

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Signor_Darcy
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#4 » martedì 19 settembre 2023, 10:31

Ciao Matteo.
Devo riprendere un po’ la mano dopo qualche mese di assenza; e lo faccio con questo racconto che parte parecchio descrittivo, forse troppo, e poi si trasforma, parola dopo parola, come il metallo che fonde. Forse non diventa oro, ma lascia il segno. Una storia amara di illusione – sia del protagonista, sia di Marta, per motivi diversi – che, forse, pecca un po’ di nozionismo da parte del narratore: in tremila caratteri può essere che citare quattro libri sia un pelo troppo. Bella la struttura a ritroso, detestabile il protagonista, forse un pelo stiracchiato il tema (il “rivedere”, quanto meno).
Sullo stile poco da dire, gestisci bene discorsi diretti e indiretti, pur senza particolari segni grafici.
Leggo gli altri racconti e poi ci rimugino sopra.

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Pretorian
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#5 » mercoledì 20 settembre 2023, 13:17

Ciao, Matteo è piacere di leggerti. Ah, e complimenti per la scorsa edizione!

Allora, prima di tutto parto dai punti di forza del racconto: la struttura a ritroso è stata una scelta coraggiosa he ho apprezzato. Non ti è riuscita al 100% (vedremo dopo), però ha il pregio di dare alla lettura quel sottile senso di malessere, dato dal fatto che il lettore conosce già il finale drammatico, quindi il leggere le parti in cui Amedeo era felice rende solo più amara la caduta. Altro punto forte è che con poche pennellate sei stato in grado di fare sfoggio della tua cultura, in quanto hai potuto fotografare il passaggio storico tra alchimia e chimica, oltre agli effetti che le inalazioni di mercurio (molto usato nell'alchimia) avevano sui corpi degli studiosi.

Per quanto riguarda i difetti, la struttura a ritroso penso risenta del poco spazio a disposizione, perché il primo paragrafo (che in teoria è l'ultimo, cronologicamente parlando) sì chiude in modo abbastanza brusco, mentre nel terzo sei stato costretto a inglobare due momenti temporalmente distinti, in quanto ambientati prima e dopo il matrimonio, cosa che rompe l'immersivita della storia.

Ho riscontrato ulteriori problemi all'immersivita nella constatazione della povertà di Amedeo nel primo paragrafo, poiché, come è formulata, la constatazione del fatto che lui sia così povero da aver dovuto vendere il Fornello per comprare libro suona fin troppo come un intervento del narratore, piuttosto che un pensiero di Amedeo stesso. Diverso6sarebbe stato se avessi scritto qualcosa del tipo "Amedeo chiuse il libro: lo aveva comprato con gli ultimi soldi rimasti, quelli ottenuti vendendo il Fornello", perché in quel caso sarebbe stato plausibile identificare la frase come un processo mentale di Amedeo.

Infine, secondo paragrafo non è chiarissimo come avvenga il dialogo tra Amedeo e Marta, dato che non hai usato né il corsivo, né eventuali segni per le linee di dialogo, ma non sono sicuro che questo non sia dovuto a un mero errore di copia.

Come puoi vedere, si tratta di elementi tuttosommato secondari su un racconto magari non eccezionale, ma solido.

Alla prossima!!

Elettra Fusi
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#6 » giovedì 21 settembre 2023, 19:20

Matteo,
è un onore per me poter commentare il tuo racconto,
l'ho trovato calibrato al millimetro, la simmetria tra la prima e l'ultima sezione è davvero sensibile.
Mi permetto solo un piccolo appunto, non tecnico, perché non ho trovato nulla da quel punto di vista da dover commentare, piuttosto dal punto di vista del "sottotesto".
Per la miseria del personaggio e la sua disperazione della parte iniziale, la passione per Marta è lasciata tanto all'intuizione, forse un goccio di trasporto poteva trasparire nell'ultimo segmento (o forse un po' di malizia in più nel furto che permette il primo acquisto, un ammiccamento in più...) per farne sentire l'assenza in modo più marcato dopo/prima.
Comunque è un racconto che sembra studiato per essere letto una prima volta e poi essere riletto a ritroso.
Fidati che è detto come un complimento perché duro molta fatica a leggere più volte lo stesso testo.
Alla prossima lettura!
Elettra
Elettra Fusi
ProfElettra

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Maurizio Chierchia
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#7 » venerdì 22 settembre 2023, 16:42

Ciao Matteo.
Allora, il tuo racconto, se non erro, dovrebbe ambientarsi tra il XVII e XVIII secolo. Correggimi se sbaglio.
Sono andato a guardare e ricercare tutti i libri da te citati e mi sono spulciato un sacco di cose interessanti. Questo è di sicuro un pregio secondo il mio punto di vista. Mi piace leggere storie che mi portano alla ricerca di cose sconosciute e che aumentino così lo spessore del racconto. Non nego però che non tutti amano questa cosa. Non a tutti piace fermarsi, interrompere la lettura e perdersi così il filo della storia. Quindi, inserire tutte queste citazioni potrebbe far storcere il naso a qualcuno.
Per quanto riguarda lo stile, nulla di particolare da dire. Solo due cose mi balzano all'occhio:
1- Come mai non hai voluto usare virgolette o caporali per i dialoghi? Non è stato difficile comprenderli e questo non incide sicuramente sulla valutazione, ma vorrei sapere il perchè per pura curiosità.
2- Questa frase: Era così povero che per comprare l'ultimo libro aveva dovuto vendersi il fornello: Il Chimico Scettico, di Robert Boyle.
All'inizio mi ha confuso. Non so perchè ma nella mia testa suona male e io l'avrei resa piuttosto così:
Era così povero che per comprare l'ultimo libro, Il Chimico Scettico di Robert Boyle, aveva dovuto vendersi il fornello.
Insomma, me la sarei immaginata più o meno così.
Per quanto riguarda il tema invece mi trovo in dubbio. Il discorso di rivedere le stelle, da quello che ho capito io e anche qui correggimi se sbaglio, l'ho inteso in due maniere. La prima, quando lui è giovane e le cerca in continuazione per via degli esperimenti alchemici. La seconda, quando ormai anziano ripensa alla sua amata, lasciata andare proprio per quelle stelle che non gli hanno mai portato l'oro. Dimmi se ci ho preso, più o meno, o se ho completamente cannato!
In ogni caso, il racconto è bello e ti fa viaggiare indietro nel tempo, e nella storia della scienza.
Vado a valutare gli altri e vediamo in che posizione ti metto, ma quasi certamente nella prima metà.
Buon proseguimento e buona lettura.
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

Cinzia Fabretti
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#8 » venerdì 22 settembre 2023, 17:23

Gentile Matteo, sono in difficoltà a dovermi esprimere sul lavoro di autori abili ed esperti, io che trovo questo vostro esercizio periodico proibitivo; ma sono obbligata e dirò con onestà cosa vedo. Ho trovato il nesso tra i capelli della donna e le stelle labile. Ovviamente anche io ho cercato affannosamente un’immagine che mi consentisse di non parlare delle ‘vere’ e normali stelle, e ammetto che non ne ho trovate di adeguate, che non facessero riferimento a modi di dire già triti. Quindi capisco e approvo l’intento, ma l’immagine mi è giunta forzata.
Assai bella, in compenso, la struttura a ritroso. Ho sentito un filo spiazzante non tanto il pentimento tardivo che l'uomo manifesta, perché a tutti è familiare l’esperienza di valutare l’effettivo valore di qualcosa quando la perdiamo, quanto l’affermazione che lui ‘l’amava ancora’, quando di amore nell’ultimo (e quindi concettualmente nel primo tempo) questo amore non traspare, lui sembra solo interessato all’oro che gli consente di mettersi sulla strada dell’alchimia. Invece pare che l'amasse anche? È ovvio che 3000 battute abbiano impedito di raccontare al meglio la vicenda, eppure per me qualcosa manca perché essa sia completa, e una storia completa sarebbe invece l’obiettivo da raggiungere. Per questo bella prova, ma non ottima.

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david.callaghan
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#9 » sabato 23 settembre 2023, 0:56

Ciao Matteo
piacere di rileggerti.
Innanzitutto complimenti per i tuoi recenti successi :)
Questo pezzo però non mi ha trovato per niente entusiasta, lo trovo sinceramente sotto tono. Non suscita nessuna emozione, pecca un po' di nozionismo e l'abilità tecnica che dimostri per me non riesce a salvarlo. Comunque è soltanto il mio parere e vale quello che vale. Buona edizione! Un saluto :)

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MatteoMantoani
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#10 » sabato 23 settembre 2023, 8:00

Ciao amici e grazie a tutti per i commenti sinceri e per aver letto il mio racconto.
Rispondo a tutti qui visto che mi state facendo più o meno sempre le stesse osservazioni.
Quando ho letto il tema ho pensato ai regoli stellati, perché da un po' sto leggendo saggi sulle antiche pratiche di alchimia (non voglio provarci, ma mi affascina parecchio una disciplina scientifico/spirituale che per migliaia di anni è cresciuta in tutte le culture tanto da diventare parte dell'uomo, e poi in pochissimo tempo è stata relegata al giusto posto di cialtroneria).
L'idea purtroppo è stata quella di cercare di condensare in poco spazio qualche nozione di alchimia e di trasmetterne il fascino tragico ed esotico.
Per i dialoghi, è stato assolutamente un esperimento, ho letto da poco il libro La Misura del Mondo in cui il dialogo indiretto viene reso così, e mi è talmente piaciuto che ho pensato che si sposasse molto bene con una narrazione storica, perché tiene il lettore distante e incredulo, proprio come se si sforzasse a ritrovare un vecchio ricordo.
La frase nell'incipit sul fornello è certamente uno scivolone, rileggendo a mente fresca l'avrei resa meno arzigogolata, ma Minuti Contati non perdona le prime stesure.
Il coinvolgimento emotivo purtroppo punta molto sul sens of wonder riguardo all'alchimia, e il risveglio interiore del protagonista, che trasforma col tempo la sua visione dei capelli della donna nell'illustrazione del primo libro nella visione dei regoli stellati per poi finire con l'amore perduto della sua vita, passa in sottotono.
Questo racconto insomma, per restare in tema di alchimia, contiene tanti, troppi ingredienti in un crogiolo troppo piccolo, e il risultato è una cotta deludente e mal riuscita. Forse con più spazio avrei potuto sviluppare meglio la trasformazione interiore di Amedeo e fare commuove di più. Mi tengo da parte l'idea per un'eventuale espansione.
Ringrazio tutti quanti ancora, voglio talmente bene a Minuti Contati che accetto senza riserve quando è severo con me: i vostri commenti mi aiutano sempre a migliorare.

Dario17
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#11 » sabato 23 settembre 2023, 15:33

La cara e vecchia tecnica del racconto all'inverso.
ci può stare e diamine se ci sta, l'hai applicata con competenza e le giuste semine poi raccolte.
E il finale circolare che non DOVEVA mancare.
Piacevole lo stile, perfetti i ritmi di lettura.
L'unico punto in cui ho inciampato in più letture è sul come immaginare capelli rilucenti come vetri incandescenti e non pensare a un cavolo di Super Saiyan.
Anche la sua ambiguità iniziale ( o per meglio dire quella di mezzo, quando Amedeo ha 26 anni ) forse è un po' troppo esagerata: pensa che sia stupida e piagnucolosa ma si ritrova a confessarsi che la'amava ancora e che voleva correrle appresso. Posso capire un narratore onnisciente che sa bene cosa provi Amedeo meglio di lui, ma in quel caso sarebbe un po' una caduta di stile narrativo che fatico ad associare a questo pezzo.
Detto questo, Discreta prova e coerenza col tema un po' a pelo. Meglio a capello, dai.

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Luca Moggia
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#12 » lunedì 25 settembre 2023, 18:58

Ciao Matteo,

il racconto è scritto molto bene e, cosa più importante, comunica con forza l’interiorità di Amadeo. L’ossessione per il suo obiettivo che mette in secondo piano Marta, donna di cui è innamorato e sua complice all'inizio dell’ avventura nei meandri dell’alchimia.

Più che l'allontanamento di Marta mi ha colpito il crollo del sogno di Amadeo. L’evoluzione della scienza che distrugge tutto quello per cui si è sacrificato. E questa “bomba emotiva” resa con sole cinque righe. Complimenti!

Molto interessante anche la struttura al rovescio. Forse per qualcuno è usuale ma io non ricordo di averla mai incontrata in uno racconto/romanzo. Mi è piaciuta.

Trovo invece un po’ “stiracchiato” l’aggancio con il tema. Ci sono diversi riferimenti alle stelle, ma non trovo una piena corrispondenza con il concetto del “ri-vedere le stelle”. Forse volevi agganciarti al tema mostrando Amadeo che alla fine della sua vita rivede Marta e i suoi capelli di stelle. Se così fosse la trovo una soluzione un po’ troppo “facile”.

Altro aspetto. La vicenda è più una descrizione di momenti che una scena dove i personaggi interagiscono, si muovono, “vivono”. Forse si tratta di gusti personali ma è questo che cerco nella lettura.

In conclusione, racconto potente e molto ben scritto.

In bocca al lupo per la Sara Simoni Edition e alla prossima!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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antico
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Re: La donna coi capelli di stelle

Messaggio#13 » venerdì 29 settembre 2023, 18:12

Un racconto dalla notevole difficoltà di esecuzione. Ho apprezzato la declinazione del tema, che interpreto come il passaggio dal sogno al ricordo di ciò che si è perso a causa proprio di esso e quindi questo rivedere le stelle che è tale perché d'un tratto si perdono di vista per poi ritrovarle quando ormai sono irraggiungibili. C'è da dire che la forma attuale del testo non gli permette ancora di esprimere il suo pieno potenziale: la via, a mio parere, è quella di infondergli più anima andando a rendere più leggere le parti "tecniche". Per me siamo su un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.

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