Bella di notte

Appuntamento fissato alle 21.00 di lunedì 18 settembre con un tema di Sara Simoni e 3000 caratteri massimi per scrivere un racconto!
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Andrea Furlan
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Bella di notte

Messaggio#1 » martedì 19 settembre 2023, 0:46

Esco dalle Poste sotto un cielo freddo, grigio. La moto sgangherata sobbalza sulle buche, come ogni giorno.
Oggi dovrebbe piovere. Odio stare con i vestiti umidi. Non capita a quelli che fanno lavori normali, al caldo, davanti a un computer.
Luigi è ammalato, mi tocca il doppio turno. La sua zona non la conosco, ed è anche più deprimente della mia: pensionati, immigrati, case popolari fatiscenti, che puzzano.
A ogni consegna bevo il gin che tengo nel sottosella. Distribuisco nelle buchette, senza parlare con nessuno.
Nell’atrio anonimo di un condominio sento un saluto distratto. Riconosco la voce, poi la guardo.
Il mio respiro, e il cuore, si fermano.
Isabella.

Molti anni fa.
La musica techno e le luci viola riempivano la discoteca quasi vuota.
Ragazzi seminudi ballavano come automi con il viso tirato. Altri erano sdraiati sui divanetti, persi in un sonno lisergico.
Era il posto dove l’avevo conosciuta, alta e bellissima. Ballava sul cubo vestita di pelle nera, con gli occhi chiusi, i capelli ricci che suggerivano un’etnia diversa.
Ci eravamo cercati, amati. Fino a quella sera.
«Stefano, io sono una creatura della notte. Non possiamo stare insieme, con me ti farai solo del male. Vai via, ti prego.»
«Stronza! Bugiarda! Hai trovato qualcun altro, vero?» Accecato dal dolore, l’avevo spinta in un angolo prendendola a schiaffi, il suo sangue che mi imbrattava le mani.
Mi aveva guardato come un animale in trappola, vomitato addosso parole antiche, mescolate al ritmo dei bassi.

Dal giorno dopo, inspiegabile, la mia maledizione è iniziata.
Il Sonno.
Al cadere del tramonto, ogni sera, un torpore mi isolava dal mondo. Dovevo dormire, non importava cosa facessi, dove mi trovassi.
Nessuno dei mille dottori e ciarlatani che ho incontrato ha saputo aiutarmi, trovare una cura. Medicine, droghe, agopuntura, ipnosi: tutto inutile.
Avevo un buon lavoro da ingegnere, ma l’ho perso, proprio come lei.
Sveglia all’alba, ogni giorno. Sempre solo, un sopravvissuto nella mia vita diurna.

Lettere e pacchi cadono dappertutto.
Mi riconosce subito, lo leggo nei suoi occhi neri dove non c’è paura, né odio.
Porta un vestito rosso con i disegni africani. Ha i fianchi più morbidi, rughe, tempie colorate d’argento. Anche io sono invecchiato, sono passati quasi vent’anni. Porta ancora quel brillantino al naso che mi faceva impazzire.
Vorrei dirle mille cose, ma ogni pensiero annega in un mare di lacrime.
Cerco la rabbia, quella che ho covato per tanti anni. L’avevo modellata in forma di un pugno, con cui avrei voluto punire chi mi aveva tolto la vita.
Ma ora non c’è più nulla, solo rammarico.
Isabella afferra la mia mano, sembra capire.
«È finita, Stefano. Ora sei libero.»

Ho girato tutto il giorno senza meta con la moto del lavoro, ancora piena di corrispondenza non consegnata. Sono salito in collina, in un parco da cui si vede lontano.
Gli ultimi raggi di sole mi investono, rossi come il suo vestito.
Rivedo il suo viso, quel riflesso sulla sua narice.
Come i puntini che tappezzano il cielo.



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antico
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Re: Bella di notte

Messaggio#2 » martedì 19 settembre 2023, 0:49

Ciao Andrea e benvenuto in questa Undicesima Era! Caratteri e tempo ok, buona SARA SIMONI EDITION!

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Shanghai Kid
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Re: Bella di notte

Messaggio#3 » martedì 19 settembre 2023, 18:00

Ciao Andrea,
piacere di ritrovarti e leggerti.
Anche per quanto riguarda te, sullo stile non ho molto da dire. Sei bravo, tutto scorre bene, le scelte lessicale sono appropriate ed efficaci. Quello che non mi convince è la storia. Non mi ha particolarmente avvinto e mi sembra un po' deboluccia, un po' quasi (passami il termine) buttata lì. Forse la causa sono la manciata di caratteri a nostra disposizione che indubbiamente ha reso il compito arduo, però sai che io tendenzialmente apprezzo molto le tue storie, questa prova non la trovo alla tua "altezza", mettiamola così. Detto questo, la prova non è malvagia, solo so che sai fare molto di meglio.
Buona gara.
A rileggerci,
Elisa

Sira66
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Re: Bella di notte

Messaggio#4 » giovedì 21 settembre 2023, 18:14

Ciao Andrea,

il tuo racconto scorre via liscio, non ha nulla da eccepire, si legge con facilità; anche Stefano appare ben caratterizzato, meglio di Isabella, che pure vediamo attraverso il suo sguardo. La storia invece non mi ha catturata, ma sicuramente sarà un mio limite, e poi con così pochi caratteri a volte bisogna far andare bene la prima. Non male comunque, spero di rileggerti ancora, perché i tuoi racconti di solito li gradisco maggiormente. Infine, che sia una buona gara!

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gcdaddabbo
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Re: Bella di notte

Messaggio#5 » sabato 23 settembre 2023, 11:08

Ciao Andrea, piacere di rileggerti! La storia mi è piaciuta tanto. Sembra di seguirlo questo postino nella sua consegna dei pacchi, sul filo dei suoi ricordi, delle sue paure, delle sue angosce. Avrei meglio tratteggiata la figura di Isabella ed il saluto finale: “Ora sei libero.” Da cosa? E’ stato lui a schiaffeggiarla, a sangue. Lei sembra quasi doversi scusare per averlo lasciato. Con un carattere di questo tipo come ha fatto un ingegnere, che si è fatto licenziare, a trovare un lavoro da postino? Buona SARA SIMONI EDITION!

PuntiDiDomanda
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Re: Bella di notte

Messaggio#6 » domenica 24 settembre 2023, 18:49

Ciao!

Trovo lo stile troppo raccontato. Peraltro in prima persona la cosa pesa di più.
Ho avuto molti problemi di visualizzazione per mancanza di dettagli o di passaggi intermedi tra due momenti. Faccio due esempi:
1) l’atrio anonimo del condominio non lo visualizzo: ok che è anonimo, ma si vedrà qualcosa (esempio: pareti bianche spoglie e un tavolo di legno. Poi capisco io che è anonimo, o può dirlo il POV con un pensiero);
2) tra le prime due frasi mi manca un passaggio, da com’è scritto pare quasi che lui esca dall’edificio delle Poste in sella alla moto. Il primo pensiero che ho avuto è stato che avesse fatto una rapina, mi sono bloccato un attimo per capire meglio.

Ci sono passaggi in cui usciamo dal filtro del personaggio, come quando riconosce la voce della donna. Nel racconto prima dice di riconoscere, poi si volta, la guarda, poi soffre e infine dice il nome, quando l’ordine corretto sarebbe prima riconosce (quindi nome), poi si volta e la guarda, infine soffre. O comunque riconosce, soffre e poi alle tante si volta, dopo un conflitto interiore per riuscire a farlo, perché sa che vedendola soffrirà ancora di più.
Quel momento poteva essere carichissimo di pathos, invece si perde perché la consecutio non funziona e la scena è troppo veloce.
In generale tutto è piuttosto veloce e sbrigativo e impedisce di entrare nelle vicende. Ok il limite di caratteri, ma probabilmente era meglio soffermarsi su poche cose, a questo punto.

Good luck per l'edizione

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Domenico
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Re: Bella di notte

Messaggio#7 » domenica 24 settembre 2023, 23:07

Ciao Andrea,
è stato un vero piacere leggere il tuo racconto.
Una storia che appare subito controversa. Hai dato una interpretazione al tema diversa rispetto agli altri autori e questo mi è piaciuto molto.
Il racconto però, probabilmente dovuto ai pochi caratteri a disposizione, mi arriva un po’ confuso.
Per esempio:
‘Ci eravamo cercati, amati. Fino a quella sera.’
Qui non ho capito subito che intendessi un tempo posteriore all’incontro in discoteca. Passi troppo velocemente dal primo incontro, all’episodio della violenza. Mi sarebbe piaciuto che in qualche modo esprimessi il tempo nel mezzo.
‘Mi aveva guardato come un animale in trappola, vomitato addosso parole antiche, mescolate al ritmo dei bassi.’
Qui lei è morta? È solo ferita? Non l’ho capito finché non sono arrivato al termine del racconto.
Infine, perché è lei che lo perdona o lo libera dal fardello?
È una scelta coraggiosa la tua, ma personalmente io avrei fatto una scelta diversa nel finale. C’è poco da perdonare al carnefice.

In bocca al lupo per l’edition!
Ciao
Domenico
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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Andrea76
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Re: Bella di notte

Messaggio#8 » martedì 26 settembre 2023, 11:15

Ciao Andrea, mi piace molto la tua scrittura. È evocativa, dettagliata ed elegante. Ti segnalo alcuni passaggi del racconto che stilisticamente mi sono piaciuti tanto: “Mi aveva guardato come un animale in trappola, vomitato addosso parole antiche, mescolate al ritmo dei bassi”; “Cerco la rabbia, quella che ho covato per tanti anni. L’avevo modellata in forma di un pugno, con cui avrei voluto punire chi mi aveva tolto la vita”; “Gli ultimi raggi di sole mi investono, rossi come il suo vestito”.
Hai una penna solida, e questa non è una scoperta. Lo stile però, almeno secondo me, in questo caso è messo a servizio di una storia che non attecchisce o che, comunque, non mi ha emozionato. Non è l’intreccio in sé, quanto il fatto che il plot è troppo corposo per arrivare al cuore in 3000 battute. C’è un incipit che parte dalla fine, poi c’è un flashback che parla di un incontro e di un colpo di fulmine, seguito da un altro in cui è raccontata una crisi e una conseguente rottura, poi c’è di nuovo un ritorno al presente con un secondo incontro che sfocia in un perdono nei confronti del protagonista, e poi c’è un finale introspettivo che lascia intravedere una liberazione. Ecco, credo che ci sia del materiale per un romanzo che probabilmente leggerei, e lo so che è la solita cosa che qui dentro si dice quando si vuole stroncare un racconto, ma ti assicuro che in questo caso lo credo sul serio: l’idea che hai avuto necessita di un ampio respiro narrativo, perché se la condensi in pochi caratteri perde la possibilità di entrare nei dettagli e di sviscerarli e, di conseguenza, di emozionare. Credo in generale che la tua sia una voce importante, che però nel caso specifico è arrivata troppo debole a causa della necessità di sintetizzare.
Spero di rileggerti presto!

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Andrea Furlan
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Re: Bella di notte

Messaggio#9 » mercoledì 27 settembre 2023, 1:21

Grazie a tutti per i vostri utili commenti.
Provando a tirare le somme, avete apprezzato lo stile e in alcuni casi scelte lessicali che ho voluto provare e di solito non uso, affidandomi ⁸a un linguaggio piu semplice.
Ma come al solito tendo a mettere troppa carne al fuoco e faccio confusione.
Inoltre credo che pochissimi abbiano capito il nocciolo.della storia, che mi rendo conto è purtroppo passato in secondo piano: quando Isabella viene colpita da Stefano perché vuole lasciarlo, gli lancia una specie di maledizione, per cui non può più vivere di notte perché si addormenta. Un modo per non vederlo più, visto che lei vive praticamente solo di notte.
Poi quando si rincontrano per caso, lei decide che in qualche modo ha scontato la sua pena, e lo libera dalla maledizione, consentendogli di vedere di nuovo le stelle.
Come in altri casi, potrei pensare in effetti a una storia lunga, mettendo al centro la relazione fra i due.
Un ringraziamento particolare a Puntididomanda per le utili.indicazioni critiche.

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Stefano.Moretto
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Re: Bella di notte

Messaggio#10 » giovedì 28 settembre 2023, 0:09

Ciao Andrea,
è una storia molto particolare, questa, che probabilmente mal si sposa con i soli 3000 caratteri di questa edizione. Anche se io personalmente avevo capito l'intreccio (confermatomi dal tuo ultimo commento), posso capire che si potesse generare confusione. Effettivamente credo che il problema maggiore sia che le scene, così elencate, sembrano più che altro un collage di immagini casuali e non si riesce a trovare facilmente il filo che le collega (ovvero: la maledizione sciamanesca). Se a questo si aggiungono alcune descrizioni un po' troppo astratte, diventa effettivamente facile fraintendere.
Il che è un peccato, perché la declinazione che hai dato al tema è molto ingegnosa.

edit: questo testo mi ha fatto tornare in mente "La regina del Celebrità", degli 883. Hai per caso preso ispirazione da lì?

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Andrea Furlan
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Re: Bella di notte

Messaggio#11 » giovedì 28 settembre 2023, 1:33

Ciao Stefano,
No nessun riferimento alla canzone degli 883, solo un distillato di mille sere passate in discoteca da ragazzo. All'inizio avevo descritto la scena in un rave party, ma poi l'ho tagliata per questioni di spazio

PuntiDiDomanda
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Re: Bella di notte

Messaggio#12 » giovedì 28 settembre 2023, 20:20

Andrea Furlan ha scritto:Grazie a tutti per i vostri utili commenti.
Provando a tirare le somme, avete apprezzato lo stile e in alcuni casi scelte lessicali che ho voluto provare e di solito non uso, affidandomi ⁸a un linguaggio piu semplice.
Ma come al solito tendo a mettere troppa carne al fuoco e faccio confusione.
Inoltre credo che pochissimi abbiano capito il nocciolo.della storia, che mi rendo conto è purtroppo passato in secondo piano: quando Isabella viene colpita da Stefano perché vuole lasciarlo, gli lancia una specie di maledizione, per cui non può più vivere di notte perché si addormenta. Un modo per non vederlo più, visto che lei vive praticamente solo di notte.
Poi quando si rincontrano per caso, lei decide che in qualche modo ha scontato la sua pena, e lo libera dalla maledizione, consentendogli di vedere di nuovo le stelle.
Come in altri casi, potrei pensare in effetti a una storia lunga, mettendo al centro la relazione fra i due.
Un ringraziamento particolare a Puntididomanda per le utili.indicazioni critiche.

Non avevo minimamente colto la questione fantasy, per come è scritto mi sembrava essere una maledizione esclusivamente metaforica, un problema psicologico che si è trascinato dietro negli anni, finché la rincontra, capisce di non essere più arrabbiato e riesce ad andare avanti.
Ora che lo hai fatto notare capisco con quali passaggi avresti voluto far intendere la questione, però io personalmente non ci sarei mai arrivato se non me l'avessi detto.
Pensando adesso a una soluzione su due piedi, almeno per quanto riguarda la mia comprensione, magari avrebbe funzionato una definizione più connotante rispetto alle sue parole, piuttosto che antiche (non so, "vomitato addosso parole in una lingua incomprensibile, dal suono antico", che pur non piacendomi molto fa intendere meglio), oppure mostrare una battuta di dialogo con caratteri strani (ma anche tradurre con google in una qualche lingua strana, lol). O, ancora, farle usare il suo stesso sangue per disegnare un qualche simbolo su braccia o viso e solo in seguito farle dire le parole nella lingua antica. Per citare le prime tre soluzioni che mi potrebbero venire in mente.
Come alternativa (o integrazione) ci sarebbe stato anche far manifestare a lui la cosa in maniera più netta prima, magari all'incontro. Un "Isabella, quella bastarda che mi ha fatto un incantesimo", qualcosa di simile. Questa frase esatta non mi convince troppo perché è un po' tellata e forse è troppo forte come semina se vuoi calcare la mano sul plot twist (io personalmente preferisco la forte immedesimazione ai colpi di scena, però sono entrambe scelte legittime e possono coesistere), dovrei ripensare l'intero passaggio, ma almeno per me diventa più chiaro.

Marzullianamente ti ringrazio per il ringraziamento, perché ho sempre una gran fifa di essere troppo critico e creare disagi. Sapere che può risultare utile e apprezzato mi toglie in parte questo peso.

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IL GLADIATORE
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Re: Bella di notte

Messaggio#13 » sabato 30 settembre 2023, 15:34

Una declinazione molto originale che avrebbe meritato una strategia di costruzione più adeguata. Il tuo modo di scrivere, la scelta del ritmo e lo stile in generale - notevolmente migliorati - potevano davvero rendere questo racconto una bomba. Invece si ha come l'impressione che tra un paragrafo e l'altro manchino dei pezzi fondamentali, e su questo si basa il mio appunto sulla strategia. Un piccolo campanello sull'uso delle virgole che, soprattutto all'inizio ha spezzato un po' il ritmo, ma niente di trascendentale.
Il tuo lavoro, dall'ottimo potenziale, per me non va oltre a un pollice tendente al positivo ma al pelo.

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