Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Appuntamento fissato per lunedì 16 ottobre con un tema del Campione della DECIMA ERA Giuliano Cannoletta e 4000 caratteri a vostra disposizione!
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BruceLagogrigio
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Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#1 » martedì 17 ottobre 2023, 0:35

Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

L’onda che mi colpisce in piena faccia mi strappa dal sonno. Sputo. La bocca è amara. Apro gli occhi. Bruciano. Bruciano esattamente come le ferite alle braccia e alle gambe. Il dolore immenso mi fa allertare tutti i sensi. Sono aggrappato in qualche modo a una staccionata di legno ridotta a brandelli e sto… galleggiando in mezzo al mare!
Sono vivo? Come ho fatto a salvarmi?
Cerco un punto di riferimento. Nulla. Grigio nel grigio: mare e cielo si confondono. Ci sono solo onde placide attorno a me e una leggerissima pioggia. La furia che mi ha strappato dalla terraferma si è placata chissà da quanto tempo. L’immagine dell’onda, alta almeno 300 metri, che sovrastava la città mi fa venire i brividi. Uno tsunami a Genova? E chi lo avrebbe mai detto? Mio fratello forse aveva ragione: la storia del meteorite non era così assurda.
Le gambe a penzoloni nell’acqua le sento a malapena, devono essere gonfie come zampogne.
La staccionata è troppo stretta per potermi sdraiare sopra. Merda qui finisco proprio come Di Caprio! Quanto tempo posso resistere? Chi verrà a salvarmi? Proprio ora che il mio conto in banca era a sei cifre! Il telefono!
Calo il braccio libero sott’acqua e tiro fuori dalla tasca l'Iphone. Vediamo se siete veramente impermeabili. Il diplay rimane nero, ma se schiaccio il tasto laterale emette delle piccole vibrazioni.
In qualche modo si è salvato. Si è salvato anche lui.
Gaia e tu dove sei adesso? Sei morta? Nessuno poteva salvarsi da un’onda come quella. Nessuno!
It’s the end of the world…
La canzone dei REM che uso come suoneria mi inietta una scarica di fiducia. Per fortuna avevo abilitato il tasto laterale per rispondere velocemente.
Lo premo.
“Pronto” la mia voce sembra uscita da una caverna.
“Ehi, sono io.”
Non ci credo.
"Fratellone! Ti sei salvato? Avevi ragione! Il meteorite non era una balla.”
Silenzio.
“Sai” dice con voce fredda. “Stavo pensando a quell’investimento che mi hai fatto fare 3 mesi fa.”
“Investimento? E chi se ne frega ora!”
“Guarda che ho capito che era una truffa. Vaffanculo.”
Tu tuu.

Appoggio il telefono sul legno. E come cazzo ha fatto a scoprirlo?
It’s the end—
“Pronto. Senti...”
“Come hai potuto?”
“Mamma?”
“Sei stato tu!”
Il pianto di mia madre mi sorprende.
“Cosa? Mamma sono in mezzo al mare.”
“Cosa hai fatto a tuo padre? Non posso credere di aver messo al mondo un mostro simile.”
Mi sento mancare. Cosa sta succedendo?
“Mamma non capisco.”
Tu tuu.

Vorrei lanciare il telefono in mare, ma è la mia unica ancora di salvezza. Se almeno si vedesse lo schermo potrei chiamare Gaia.
It’s the—
“Pronto?”
“Ehi socio.”
“Roby? Roby uno tsunami...”
“Zitto! So di te e Bea, stronzo! E so cosa hai fatto con le quote della società!"
Questo è il giorno più brutto della mia vita.
“Roby posso spiegarti.”
“Non c’è nulla da spiegare.”
Tuu Tu.

Ora voglio davvero buttare l'iphone, ma si è come incollato alla mano. Lo sbatto contro il legno. Una, due, tre volte.
Lo giro. Il vetro è spaccato. Sei morto finalmente. Manco i Nokia degli anni 90…
It’s—
Il dito scatta da solo.
“Sono io.”
Un alito gelido mi rabbrividisce.
“Papà.”
L’unica sensazione calda è la lacrima che percorre il mio viso.
“Papà non volevo ucciderti davvero e non era per i soldi.”
Il ricordo della cinghia che mi colpisce le natiche mi fa venire il vomito.
“Te la ricordi vero? Non sono stato abbastanza duro con te.”
“Papà...”
Forse lo sei stato anche troppo.
Tuu tu.

Un raggio di luce si fa spazio fra le nuvole.
Gaia, cinta da un vestito da sera candido, plana giù dal cielo, luminosa come il sole.
“Gaia! Aiutami!”
“Perché dovrei aiutarti? Tu chi hai aiutato nella vita?”
“Non dire così. Non volevo tradirti… è stato più forte di me.”
“Bene. Allora starai qui ancora un po’.”
“Quanto?”
“Vedremo.”
It’s the end—
“Basta! Qui è una tortura! Voglio venire con te. Oppure manda qualcuno a prendermi.”
“Non c’è più nessuno che possa salvarti. Tutto il mondo è sotto il mare ormai.”
“E allora perché sono l’unico a essere sopravvissuto?"
“Sopravvissuto?”
“Sì, l’unico che è rimasto a galla.”
Ride.
“Come non lo sai? Gli stronzi galleggiano.”


L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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antico
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#2 » martedì 17 ottobre 2023, 0:40

Ciao Bruce! Caratteri e tempo ok, buona GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

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BruceLagogrigio
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#3 » martedì 17 ottobre 2023, 0:44

Grazie. Buona edizione!
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Manuel Marinari
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#4 » mercoledì 18 ottobre 2023, 11:21

Ciao Bruce, il testo scorre veloce e si legge bene. Forse anche in un altro racconto avevo letto della canzone dei Rem, non la conosco, dovrò ascoltarla.
Non ho da dire niente sul tuo racconto. Non ho trovato nessuna nota stonata. Eh si, le proprie scelte e i propri comportamenti possono ferire le persone a noi vicine e mentre facciamo del male non ce rendiamo conto delle conseguenze che possono esserci. Poi arriva tutto insieme, come una bella ciaffata in faccia del tuo personaggio e si annega, anzi, si galleggia da soli nella merda. Mi è piaciuto anche il finale: galleggerai qui ancora per un po', non annegherai, perché alla fine un’altra possibilità ci viene concessa. Grazie per la condivisione del tuo racconto, alla prossima lettura, buona edition.
Manuel Marinari

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#5 » mercoledì 18 ottobre 2023, 12:38

Manuel ha scritto:Ciao Bruce, il testo scorre veloce e si legge bene. Forse anche in un altro racconto avevo letto della canzone dei Rem, non la conosco, dovrò ascoltarla.
Non ho da dire niente sul tuo racconto. Non ho trovato nessuna nota stonata. Eh si, le proprie scelte e i propri comportamenti possono ferire le persone a noi vicine e mentre facciamo del male non ce rendiamo conto delle conseguenze che possono esserci. Poi arriva tutto insieme, come una bella ciaffata in faccia del tuo personaggio e si annega, anzi, si galleggia da soli nella merda. Mi è piaciuto anche il finale: galleggerai qui ancora per un po', non annegherai, perché alla fine un’altra possibilità ci viene concessa. Grazie per la condivisione del tuo racconto, alla prossima lettura, buona edition.


Ciao Manuel grazie del commento! In effetti ho visto anche io che è stata usata la stessa canzone; fra l'altro proprio come titolo del brano! All'inizio avevo pensato A che ora è la fine del mondo? di Ligabue, magari questa l'hai sentita, ma poi ho optato per l'originale dei REM per mera questione di caratteri.

Grazie ancora e buona gara!
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Signor_Darcy
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#6 » giovedì 19 ottobre 2023, 9:53

Ciao Bruce.
Racconto piacevole e ben strutturato, che pur usando elementi non particolarmente originali, a cominciare dalla canzone, risponde bene al tema della sfida. A livello stilistico non ho apprezzato molto la velocità con cui il protagonista mette insieme i pezzi nella prima parte (“Quanto tempo posso resistere? Chi verrà a salvarmi? Proprio ora che il mio conto in banca era a sei cifre! Il telefono!” è un caleidoscopio di informazioni – che poi magari ci può pure stare, in certi frangenti: immagino possano venire in mente tante cose tutte insieme).
Bello l’uso che hai fatto della suoneria, anche se avrei stringato certe informazioni ("It’s the end of the world… La suoneria mi inietta una scarica di fiducia.”)
Forse non naturalissimi tutti i dialoghi, in particolare quello col socio. Carini i riferimenti a DiCaprio e al Nokia.

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gcdaddabbo
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#7 » venerdì 20 ottobre 2023, 0:10

Ciao Bruce, piacere di rileggerti! Della storia mi è piaciuta tanto la battuta finale. Anche questa volta sono perplesso. Ho letto il racconto con curiosità per capire dove cavolo volessi andare a parare. Una fine del mondo con uno tsunami che sembra abbia risucchiato in mare solo il protagonista e che somiglia tanto ad un’idea pubblicitaria dell’Iphone è alquanto strampalata. Poi sembra che tutti siano finiti in fondo al mare ma continuano a rispondere al telefono che evidentemente è gestito dalla compagnia Buon Dio Universal. Un dubbio. Il tema volevi centrarlo con la musichetta del telefonino? La battuta finale inattesa mi ha fatto ridere ed in questo mondo impazzito è comunque gran cosa.
Buona Giuliano Cannoletta Edition!

LeggErika3
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#8 » venerdì 20 ottobre 2023, 12:01

Ciao Bruce, piacere di leggerti.
Il mondo finisce con un diluvio universale, in cui il protagonista sopravvive solo per scontare la propria pena, galleggiando all'infinito (da cui la nota metafora). L'idea è carina, ho trovato un po' poco chiaro il contesto. Le telefonate sono delle comunicazioni soprannaturali per fargli mettere a fuoco le proprie colpe? Perché, se diluvio c'è stato, parenti/amici dovrebbero essere morti o, quanto meno, alle prese con la propria sopravvivenza piuttosto che con il bisogno di rinfacciare colpe. E, ora che ci penso, il padre dovrebbe essere già morto, ucciso dal protagonista (che non si stupisce neanche troppo di sentirlo).
E Gaia, come mai si è trasformata in una creatura divina, o quasi? Tutto si svolge nella testa del protagonista?
Per i miei gusti un po' troppo caos, ritmato dalla canzone dei REM che ribadisce il concetto ma non aggiunge molto.
La scrittura è molto fluida e scorre bene.

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#9 » venerdì 20 ottobre 2023, 12:56

Signor_Darcy ha scritto:Ciao Bruce.
Racconto piacevole e ben strutturato, che pur usando elementi non particolarmente originali, a cominciare dalla canzone, risponde bene al tema della sfida. A livello stilistico non ho apprezzato molto la velocità con cui il protagonista mette insieme i pezzi nella prima parte (“Quanto tempo posso resistere? Chi verrà a salvarmi? Proprio ora che il mio conto in banca era a sei cifre! Il telefono!” è un caleidoscopio di informazioni – che poi magari ci può pure stare, in certi frangenti: immagino possano venire in mente tante cose tutte insieme).
Bello l’uso che hai fatto della suoneria, anche se avrei stringato certe informazioni ("It’s the end of the world… La suoneria mi inietta una scarica di fiducia.”)
Forse non naturalissimi tutti i dialoghi, in particolare quello col socio. Carini i riferimenti a DiCaprio e al Nokia.


Ciao e grazie per il commento!
Per la prima parte non ci ho mai pensato che i pensieri potessero essere troppo veloci. Nel senso, essendomi abituato a scrivere per me stesso per molto tempo può essere che un errore che facevo senza accorgermi. Anzi in genere scrivevo flussi di pensiero anche molto più lunghi ma sono già stato rimproverato a riguardo in una scorsa edition e da allora cerco di stringarli moltissimo. Grazie per la notazione ci ragionerò a riguardo.
Il socio lo avevo inizialmente trovato anche io inutile, ma in effetti fa capire del tradimento... almeno quello.

Buona gara!
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Gennibo
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#10 » venerdì 20 ottobre 2023, 13:10

Ciao Bruce e piacere di averti letto, un racconto simpatico, scitto bene, che inizia bene, ci mostri questo mare infinito dove il protagonista si ritrova e non sa come salvarsi. Carina l'idea del telefono, mi sono divertita a leggere i dialoghi, anche se non mi è chiaro come possano rispondere delle persone che sono morte.
Il tema è centrato.
Sono un po' combattuta su dove metterti in classifica a causa della sospensione dell'incredulità che in alcuni punti non riesco a mantenere.
P.S. Alleggerirei alcune frasi togliendo cose superflue tipo tutti quei mi all'inizio e aggettivi e avverbi vari.
Per esempio: L’onda che mi colpisce in piena faccia mi strappa dal sonno. Sputo. La bocca è amara. Apro gli occhi. Bruciano. Bruciano esattamente come le ferite alle braccia e alle gambe. Il dolore immenso mi fa allertare tutti i sensi. Sono aggrappato in qualche modo a una staccionata di legno ridotta a brandelli e sto… galleggiando in mezzo al mare!
Comunque, una buona prova.
Alla prossima e buona Edition.

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#11 » venerdì 20 ottobre 2023, 15:22

Tema centrato. Un naufrago con l’Iphone è disperato. Per colpa di un meteorite Genova, la sua città è ridotta così. Belle le telefonate nelle quali ogni personaggio gli rivolge un rimprovero. Dal fratello truffato, alla madre disperata, passando per Roby, il socio tradito e truffato e la telefonata del padre ucciso da lui. Fino alla comparsa di Gaia. Mentre la suoneria dei REM va a tutto spiano. È finito il mondo del protagonista, non solo in senso fisico, ma anche nelle relazioni. Come si vede dal finale spettrale con Gaia.
Attenzione:
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#12 » venerdì 20 ottobre 2023, 16:04

gcdaddabbo ha scritto:Ciao Bruce, piacere di rileggerti! Della storia mi è piaciuta tanto la battuta finale. Anche questa volta sono perplesso. Ho letto il racconto con curiosità per capire dove cavolo volessi andare a parare. Una fine del mondo con uno tsunami che sembra abbia risucchiato in mare solo il protagonista e che somiglia tanto ad un’idea pubblicitaria dell’Iphone è alquanto strampalata. Poi sembra che tutti siano finiti in fondo al mare ma continuano a rispondere al telefono che evidentemente è gestito dalla compagnia Buon Dio Universal. Un dubbio. Il tema volevi centrarlo con la musichetta del telefonino? La battuta finale inattesa mi ha fatto ridere ed in questo mondo impazzito è comunque gran cosa.
Buona Giuliano Cannoletta Edition!


Ciao Giovanni e grazie per il commento. Molto felice di averti strappato un sorriso, ci stava per sdrammatizzare il clima pesante. No il tema è reso dal fatto che la fine del mondo c'è stata effettivamente per via del meteorite che cancella la vita sulla terra sommergendo l'umanità e tutto il resto.
Il protagonista si ritrova in una sorta di limbo ad espiare i proprio peccati: chi chiama al telefono in realtà è la propria coscienza.

Cari saluti
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#13 » venerdì 20 ottobre 2023, 16:45

LeggErika3 ha scritto:Ciao Bruce, piacere di leggerti.
Il mondo finisce con un diluvio universale, in cui il protagonista sopravvive solo per scontare la propria pena, galleggiando all'infinito (da cui la nota metafora). L'idea è carina, ho trovato un po' poco chiaro il contesto. Le telefonate sono delle comunicazioni soprannaturali per fargli mettere a fuoco le proprie colpe? Perché, se diluvio c'è stato, parenti/amici dovrebbero essere morti o, quanto meno, alle prese con la propria sopravvivenza piuttosto che con il bisogno di rinfacciare colpe. E, ora che ci penso, il padre dovrebbe essere già morto, ucciso dal protagonista (che non si stupisce neanche troppo di sentirlo).
E Gaia, come mai si è trasformata in una creatura divina, o quasi? Tutto si svolge nella testa del protagonista?
Per i miei gusti un po' troppo caos, ritmato dalla canzone dei REM che ribadisce il concetto ma non aggiunge molto.
La scrittura è molto fluida e scorre bene.


Ciao Erika, grazie per la recensione. Sì, dopo il meteorite il protagonista si ritrova in una sorta di limbo a espiare i propri peccati. Le chiamate sono da parte della sua coscienza (ecco perché non può gettare il telefono).
Si capisco che può un po' confondere come stile. Quando lessi George Saunders (in cui reale e irreale si mischiano) le prime pagine erano state un vero caos anche per me.

Ma sai che effettivamente potrebbe essere qualcosa che avviene nel suo cervello prima della morte?

La prossima volta cercherò di fare qualcosa di più leggero. Per il bene di tutti.

Un caro saluto.
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#14 » venerdì 20 ottobre 2023, 17:53

BruceLagogrigio ha scritto:
LeggErika3 ha scritto:Ciao Bruce, piacere di leggerti.
Il mondo finisce con un diluvio universale, in cui il protagonista sopravvive solo per scontare la propria pena, galleggiando all'infinito (da cui la nota metafora). L'idea è carina, ho trovato un po' poco chiaro il contesto. Le telefonate sono delle comunicazioni soprannaturali per fargli mettere a fuoco le proprie colpe? Perché, se diluvio c'è stato, parenti/amici dovrebbero essere morti o, quanto meno, alle prese con la propria sopravvivenza piuttosto che con il bisogno di rinfacciare colpe. E, ora che ci penso, il padre dovrebbe essere già morto, ucciso dal protagonista (che non si stupisce neanche troppo di sentirlo).
E Gaia, come mai si è trasformata in una creatura divina, o quasi? Tutto si svolge nella testa del protagonista?
Per i miei gusti un po' troppo caos, ritmato dalla canzone dei REM che ribadisce il concetto ma non aggiunge molto.
La scrittura è molto fluida e scorre bene.


Ciao Erika, grazie per la recensione. Sì, dopo il meteorite il protagonista si ritrova in una sorta di limbo a espiare i propri peccati. Le chiamate sono da parte della sua coscienza (ecco perché non può gettare il telefono).
Si capisco che può un po' confondere come stile. Quando lessi George Saunders (in cui reale e irreale si mischiano) le prime pagine erano state un vero caos anche per me.

Ma sai che effettivamente potrebbe essere qualcosa che avviene nel suo cervello prima della morte?

La prossima volta cercherò di fare qualcosa di più leggero. Per il bene di tutti.

Un caro saluto.


Saunders che forse mi avevi consigliato proprio tu!
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SarahSante
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#15 » venerdì 20 ottobre 2023, 22:21

Ciao Bruce,
racconto simpatico specie nella seconda parte che ha anche più ritmo rispetto alla prima un po' appesantita da troppe spiegazioni per chiarire il contesto. Anche io non avevo capito bene la situazione, intendo se lui fosse morto, come facessero a chiamarlo al cellulare ecc poi la telefonata del padre morto e l'arrivo di Gaia dal cielo mi hanno aiutato a capire. Come ti dicevo mi è piaciuta maggiormente la seconda parte del racconto in cui la narrazione prende un bello slancio. Ho trovato divertenti i dialoghi e ironica la tua declinazione del tema proposto. La battura finale conclude bene la storia.

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Luca Moggia
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#16 » sabato 21 ottobre 2023, 15:00

Ciao Bruce,

stavolta siamo a parti inverse, è toccato a me l’arduo compito di commentare.

Parto dal tema, che mi sembra perfettamente centrato. Il mondo è finito a causa di un meteorite, così si lascia intendere, ma per il protagonista purtroppo continua in una specie di purgatorio.

La lettura scorre bene, le immagini sono chiare e una cosa che mi è piaciuta molto è che ho capito cosa fosse realmente successo al protagonista solo quando l’ha capito lui. Fino a quel momento credevo, come lui, che fosse sopravvissuto per miracolo e naufragato in mezzo al mare. Ottima sincronizzazione con il punto di vista.

Alcune cose secondo me sono migliorabili a partire dalla resa di alcune frasi. Un esempio su tutti “proprio ora che avevo un conto a sei cifre”. Io non lo direi mai nella realtà (e sfortunatamente non credo si porrà questo problema) direi magari “proprio ora che avevo fatto i soldi!”.
Mi sarebbe piaciuto anche conoscere un po’ dei motivi per cui gli altri personaggi lo insultano. Ad esempio il fratello gli parla di un generico investimento (in che cosa?) Roby gli dice che sa cosa ha fatto con le quote societarie (come si chiama la società? E che cosa ha fatto realmente?”. Certo, lo spazio è quello che è, ma a volte bastano piccoli flash per dare profondità alle cose.

La chiusa finale: fortissima!

Ultimo appunto dettato dal puro gusto personale: 300 metri, 3 mesi, anni 90. I numeri al posto delle parole mi danno la sensazione di messaggini su whatsapp. Se c’è una parola, meglio usare quella ma ripeto, gusto mio.

In bocca al lupo per la Giuliano Cannoletta Edition e alla prossima!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#17 » sabato 21 ottobre 2023, 15:41

Altro racconto che ero convinto di aver già commentato e invece no, chiedo scusa.
L'ho trovato molto divertente e a anche contenutisticamente interessante. Forse un po' esagerato nel modo in cui dipinge il protagonista come uno stronzo irrimediabile senza mezzo lato positivo, tuttavia l'effetto comico ne è risultato potenziato. Credo che questa immagine degli stronzi che galleggiano in uno scenario da fine del mondo alla Lost (un po' onirico, un po' infernale, un po' reale, concreto e moralmente doloroso) me la porterò dietro per un po'.

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BruceLagogrigio
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#18 » domenica 22 ottobre 2023, 12:07

Gennibo ha scritto:Ciao Bruce e piacere di averti letto, un racconto simpatico, scitto bene, che inizia bene, ci mostri questo mare infinito dove il protagonista si ritrova e non sa come salvarsi. Carina l'idea del telefono, mi sono divertita a leggere i dialoghi, anche se non mi è chiaro come possano rispondere delle persone che sono morte.
Il tema è centrato.
Sono un po' combattuta su dove metterti in classifica a causa della sospensione dell'incredulità che in alcuni punti non riesco a mantenere.
P.S. Alleggerirei alcune frasi togliendo cose superflue tipo tutti quei mi all'inizio e aggettivi e avverbi vari.
Per esempio: L’onda che mi colpisce in piena faccia mi strappa dal sonno. Sputo. La bocca è amara. Apro gli occhi. Bruciano. Bruciano esattamente come le ferite alle braccia e alle gambe. Il dolore immenso mi fa allertare tutti i sensi. Sono aggrappato in qualche modo a una staccionata di legno ridotta a brandelli e sto… galleggiando in mezzo al mare!
Comunque, una buona prova.
Alla prossima e buona Edition.



Ciao Isabella, grazie dell'appunto sugli aggettivi e gli avverbi (quelli in -mente poi... sacrilegio!). In effetti potevo risparmiarmi anche un sacco di caratteri!
Buona edition anche a te.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

LeggErika3
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#19 » lunedì 23 ottobre 2023, 10:49

BruceLagogrigio ha scritto:
BruceLagogrigio ha scritto:
LeggErika3 ha scritto:Ciao Bruce, piacere di leggerti.
Il mondo finisce con un diluvio universale, in cui il protagonista sopravvive solo per scontare la propria pena, galleggiando all'infinito (da cui la nota metafora). L'idea è carina, ho trovato un po' poco chiaro il contesto. Le telefonate sono delle comunicazioni soprannaturali per fargli mettere a fuoco le proprie colpe? Perché, se diluvio c'è stato, parenti/amici dovrebbero essere morti o, quanto meno, alle prese con la propria sopravvivenza piuttosto che con il bisogno di rinfacciare colpe. E, ora che ci penso, il padre dovrebbe essere già morto, ucciso dal protagonista (che non si stupisce neanche troppo di sentirlo).
E Gaia, come mai si è trasformata in una creatura divina, o quasi? Tutto si svolge nella testa del protagonista?
Per i miei gusti un po' troppo caos, ritmato dalla canzone dei REM che ribadisce il concetto ma non aggiunge molto.
La scrittura è molto fluida e scorre bene.


Ciao Erika, grazie per la recensione. Sì, dopo il meteorite il protagonista si ritrova in una sorta di limbo a espiare i propri peccati. Le chiamate sono da parte della sua coscienza (ecco perché non può gettare il telefono).
Si capisco che può un po' confondere come stile. Quando lessi George Saunders (in cui reale e irreale si mischiano) le prime pagine erano state un vero caos anche per me.

Ma sai che effettivamente potrebbe essere qualcosa che avviene nel suo cervello prima della morte?

La prossima volta cercherò di fare qualcosa di più leggero. Per il bene di tutti.

Un caro saluto.


Saunders che forse mi avevi consigliato proprio tu!



Eh sì, adesso che mi ci fai pensare. Lincoln e il bardo.
Questo mi porta a un'ulteriore riflessione al riguardo: Saunders si gioca la carta della lunghezza per uscire dal caos (anche lì l'inizio è un totale casino, c'è poco da obiettare), noi qui siamo obbligati a mettere qualche paletto in più, altrimenti in così pochi caratteri il lettore si perde. Oppure fa "ohhhh..." alla fine, ma è sempre una scommessa (che, per altro, io perdo quasi sempre). Questo per dire che non devi rinunciare al rischio di queste sperimentazioni, solo affilare di più gli strumenti.

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#20 » lunedì 23 ottobre 2023, 10:59

Ciao Bruce!
Avendo consegnato con un po' di anticipo la mia classifica, ora ho tempo di girellare per leggere qualche altro racconto. E ho iniziato dal tuo.
Confermo l'impressione che ebbi quando lessi il tuo primo racconto: hai gran senso del ritmo, ci sai fare con le parole, e le storie hanno un gran potenziale. QUESTA storia mi è piaciuta molto. Al netto di una manciata di difetti che altri utenti ti hanno ben sottolineato, la vicenda di questa canonica fine del mondo è però spiazzante. Il protagonista fa i conti con i suoi lati più scabrosi e lo fa in un limbo/purgatorio non così scontato. Si capisce benissimo che i comprimari che incontra sono "vocine" della sua coscienza. Tombale e divertente il finale con la battut(acci)a sulla materia fecale galleggiante.

Good job!
Emiliano.

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BruceLagogrigio
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#21 » lunedì 23 ottobre 2023, 23:36

Saunders che forse mi avevi consigliato proprio tu![/quote]


Eh sì, adesso che mi ci fai pensare. Lincoln e il bardo.
Questo mi porta a un'ulteriore riflessione al riguardo: Saunders si gioca la carta della lunghezza per uscire dal caos (anche lì l'inizio è un totale casino, c'è poco da obiettare), noi qui siamo obbligati a mettere qualche paletto in più, altrimenti in così pochi caratteri il lettore si perde. Oppure fa "ohhhh..." alla fine, ma è sempre una scommessa (che, per altro, io perdo quasi sempre). Questo per dire che non devi rinunciare al rischio di queste sperimentazioni, solo affilare di più gli strumenti.[/quote]

Allora mi ricordavo bene! Le prime 50 pagine di quel libro erano state davvero difficili e infatti le avevo rilette una volta finito per poterle apprezzare.
Purtroppo forse cerco ancora troppo lo stupore e la sorpresa, per chi legge e anche per me stesso, nei racconti che scrivo per cui il rischio come hai detto è alto. Non sempre riesce. Terrò fede dei tuoi consigli.

Grazie per la condivisione.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#22 » martedì 24 ottobre 2023, 9:47

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Un naufrago con l’Iphone è disperato. Per colpa di un meteorite Genova, la sua città è ridotta così. Belle le telefonate nelle quali ogni personaggio gli rivolge un rimprovero. Dal fratello truffato, alla madre disperata, passando per Roby, il socio tradito e truffato e la telefonata del padre ucciso da lui. Fino alla comparsa di Gaia. Mentre la suoneria dei REM va a tutto spiano. È finito il mondo del protagonista, non solo in senso fisico, ma anche nelle relazioni. Come si vede dal finale spettrale con Gaia.
Attenzione:
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Grazie Alexandra del passaggio!
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#23 » martedì 24 ottobre 2023, 10:11

SarahSante ha scritto:Ciao Bruce,
racconto simpatico specie nella seconda parte che ha anche più ritmo rispetto alla prima un po' appesantita da troppe spiegazioni per chiarire il contesto. Anche io non avevo capito bene la situazione, intendo se lui fosse morto, come facessero a chiamarlo al cellulare ecc poi la telefonata del padre morto e l'arrivo di Gaia dal cielo mi hanno aiutato a capire. Come ti dicevo mi è piaciuta maggiormente la seconda parte del racconto in cui la narrazione prende un bello slancio. Ho trovato divertenti i dialoghi e ironica la tua declinazione del tema proposto. La battura finale conclude bene la storia.


Ciao Sarah, grazie per il commento. Amo particolarmente i dialoghi forse per quello ti è piaciuta più la seconda parte. In questo periodo sto cercando di scrivere in modo immersivo (ci provo almeno) per cui la confusione iniziale del protagonista dovrebbe rispecchiare quella del lettore e l'epifania dovrebbe arrivare insieme. A volte riesce a volte no.

Saluti e buona gara.
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#24 » martedì 24 ottobre 2023, 17:19

Luca Moggia ha scritto:Ciao Bruce,

stavolta siamo a parti inverse, è toccato a me l’arduo compito di commentare.

Parto dal tema, che mi sembra perfettamente centrato. Il mondo è finito a causa di un meteorite, così si lascia intendere, ma per il protagonista purtroppo continua in una specie di purgatorio.

La lettura scorre bene, le immagini sono chiare e una cosa che mi è piaciuta molto è che ho capito cosa fosse realmente successo al protagonista solo quando l’ha capito lui. Fino a quel momento credevo, come lui, che fosse sopravvissuto per miracolo e naufragato in mezzo al mare. Ottima sincronizzazione con il punto di vista.

Alcune cose secondo me sono migliorabili a partire dalla resa di alcune frasi. Un esempio su tutti “proprio ora che avevo un conto a sei cifre”. Io non lo direi mai nella realtà (e sfortunatamente non credo si porrà questo problema) direi magari “proprio ora che avevo fatto i soldi!”.
Mi sarebbe piaciuto anche conoscere un po’ dei motivi per cui gli altri personaggi lo insultano. Ad esempio il fratello gli parla di un generico investimento (in che cosa?) Roby gli dice che sa cosa ha fatto con le quote societarie (come si chiama la società? E che cosa ha fatto realmente?”. Certo, lo spazio è quello che è, ma a volte bastano piccoli flash per dare profondità alle cose.

La chiusa finale: fortissima!

Ultimo appunto dettato dal puro gusto personale: 300 metri, 3 mesi, anni 90. I numeri al posto delle parole mi danno la sensazione di messaggini su whatsapp. Se c’è una parola, meglio usare quella ma ripeto, gusto mio.

In bocca al lupo per la Giuliano Cannoletta Edition e alla prossima!


Ciao Luca, sì ci siamo invertiti!

Grazie, ottimo, allora sulla parte immersiva sto lavorando bene. Mi rincuora molto.

Sì ti do ragione sulla frase del conto bancario a sei cifre, che ti auguro di avere anche tu, magari vendendo libri! L'ho riscritta un po' di volte ma non ho trovato la quadra.
Ottimo appunto anche sui numeri, in effetti mi hai fatto ricordare che ai tempi dei temi, il professore di italiano diceva sempre che le cifre andavano bene per matematica. Ne terrò sicuramente a mente (penso di aver preso l'abitudine per questione di caratteri).

Buona edition anche a te! Appena finisco la classifica darò un occhio anche al tuo racconto.
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Daniele
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#25 » mercoledì 25 ottobre 2023, 11:03

Ciao Bruce piacere di leggerti!

Racconto molto ma molto simpatico, la suoneria che continua a suonare da un bel ritmo al testo, ti tira dentro un po come fa una barzelletta e la cosa mi piace. Lo stile è ok, può essere migliorato in alcuni passaggi ma scorre comunque bene, ecco, se possibile cercherei di evitare la sorta di elenco puntato che ogni tanto viene fuori, ma è un gusto personale mio. Io finale lo si annusa prima, ma la battuta finale mette un punto esclamativo molto simpatico che ovvia al problema di aver giustamente fatto capire prima dove si sta andando a parare. Tempo fa avevo scritto un racconto su un'anima che veniva messa di fronte ai propri peccati, mi era stato detto che non aveva agency nel racconto, stessa cosa si potrebbe dire del tuo, ma personalmente penso che sia inevitabile in un racconto di questo tipo e l'agency se proprio c'è stata in precedenza, durante la vita, a questo punto non si può più far molto e la forza del racconto sta proprio in questo aspetto.

Per me promosso, bel lavoro. A rileggerti presto!

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#26 » mercoledì 25 ottobre 2023, 17:35

srcm ha scritto:Altro racconto che ero convinto di aver già commentato e invece no, chiedo scusa.
L'ho trovato molto divertente e a anche contenutisticamente interessante. Forse un po' esagerato nel modo in cui dipinge il protagonista come uno stronzo irrimediabile senza mezzo lato positivo, tuttavia l'effetto comico ne è risultato potenziato. Credo che questa immagine degli stronzi che galleggiano in uno scenario da fine del mondo alla Lost (un po' onirico, un po' infernale, un po' reale, concreto e moralmente doloroso) me la porterò dietro per un po'.


Ciao e Grazie! Sì mi sono impegnato per dipingere il peggior protagonista possibile! Lost... quanti ricordi nel bene e nel male.
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Domenico
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#27 » mercoledì 25 ottobre 2023, 21:53

Ciao Bruce,
passo per un saluto e ricambiare il tuo alla passata edition :-)
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. L'hai architettato bene, l'espediente del pezzo dei Rem è stato inserito nei giusti tempi e spazi. Molto divertente!
In bocca al lupo per l'edition!!!


Ciao
Domenico
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#28 » mercoledì 25 ottobre 2023, 23:50

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Bruce!
Avendo consegnato con un po' di anticipo la mia classifica, ora ho tempo di girellare per leggere qualche altro racconto. E ho iniziato dal tuo.
Confermo l'impressione che ebbi quando lessi il tuo primo racconto: hai gran senso del ritmo, ci sai fare con le parole, e le storie hanno un gran potenziale. QUESTA storia mi è piaciuta molto. Al netto di una manciata di difetti che altri utenti ti hanno ben sottolineato, la vicenda di questa canonica fine del mondo è però spiazzante. Il protagonista fa i conti con i suoi lati più scabrosi e lo fa in un limbo/purgatorio non così scontato. Si capisce benissimo che i comprimari che incontra sono "vocine" della sua coscienza. Tombale e divertente il finale con la battut(acci)a sulla materia fecale galleggiante.

Good job!
Emiliano.


Ciao Emiliano! Ma questo è un grandissimo onore! Grazie per le parole d'incoraggiamento! Sto provando a limare il più possibile i difetti, ma è un lavoro tosto. Gli anni passati a scrivere nella polverosa soffitta temo siano stati più danno che pregio (ma forse non del tutto, dopotutto) però questo commento mi rincuora.

Fecal Matter finale ahah!

Non vedo l'ora di passare dal tuo racconto, ho visto che è andato anche piuttosto bene, quindi hype alle stelle!
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#29 » venerdì 27 ottobre 2023, 16:04

BruceLagogrigio ha scritto:
Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Bruce!
Avendo consegnato con un po' di anticipo la mia classifica, ora ho tempo di girellare per leggere qualche altro racconto. E ho iniziato dal tuo.
Confermo l'impressione che ebbi quando lessi il tuo primo racconto: hai gran senso del ritmo, ci sai fare con le parole, e le storie hanno un gran potenziale. QUESTA storia mi è piaciuta molto. Al netto di una manciata di difetti che altri utenti ti hanno ben sottolineato, la vicenda di questa canonica fine del mondo è però spiazzante. Il protagonista fa i conti con i suoi lati più scabrosi e lo fa in un limbo/purgatorio non così scontato. Si capisce benissimo che i comprimari che incontra sono "vocine" della sua coscienza. Tombale e divertente il finale con la battut(acci)a sulla materia fecale galleggiante.

Good job!
Emiliano.


Ciao Emiliano! Ma questo è un grandissimo onore! Grazie per le parole d'incoraggiamento! Sto provando a limare il più possibile i difetti, ma è un lavoro tosto. Gli anni passati a scrivere nella polverosa soffitta temo siano stati più danno che pregio (ma forse non del tutto, dopotutto) però questo commento mi rincuora.

Fecal Matter finale ahah!

Non vedo l'ora di passare dal tuo racconto, ho visto che è andato anche piuttosto bene, quindi hype alle stelle!


Lo studio e il sacrificio sono il segreto di tutto, ma nel tuo caso la base c'è, ed è molto buona. Continua così!
Se passi da me e hai tempo e voglia, puoi lasciarmi un commento.

Buona gara!

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Rick Faith
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#30 » venerdì 27 ottobre 2023, 20:39

Ciao Bruce, questo è il tipico esempio di racconto che non ti aspetti. Inizia misterioso, poi devia nell'assurdo e e finisce con una trovata che fa sorridere di gusto. Mi sono chiesto per tutto il pezzo dove alla fine saresti andato a parare, mi ero fatto mille idee pseudofilosofiche e tu mi vai a sorprendere con una battuta che unisce tutte le scene! Mi è piaciuta un botto questa idea.
Di solito i miei commenti sono sempre di natura generale, magari sul filtro psicologico, oppure sulla struttura, ma visto che da questo punto di vista non ho appunti voglio sfruttare l'occasione per parlare della prima persona (ti pare che passo solo a dare bacetti?). Una cosa che trovo spesso nelle prime persone (e qualche volta scappa anche a me) è una tendenza a prendere delle inclinazioni "diaristiche". Per capirci una delle occasioni in cui lo noto sistematicamente è quando ci troviamo nella necessità di informare il lettore della posizione del personaggio all'inizio di una scena o dopo un cambiamento importante. Questa necessità si traduce in frasi come "Sono disteso sul letto", "Sono in macchina" o "Sono legato a una sedia": poi uno ci pensa un attimo e dice, ma a chi si sta rivolgendo? Sì, indubbiamente è veloce (e in una sfida con caratteri limitati può essere una tentazione), concreto, ma a mio avviso poco elegante. Nel tuo caso l'ho notato nel "Sono aggrappato in qualche modo a una staccionata", più che parlare a se stesso sembra pensarlo per il lettore. Ammetto che su questo ci sto tuttora ragionando, ma la soluzione che cerco di applicare è trasformare ogni occasione di "aggiornamento situazionale" in un'azione che utilizza gli stessi elementi. In questo caso invece di dire "Sono aggrappato in qualche modo a una staccionata" io proverei qualcosa del tipo "Mi stringo forte al troncone di una staccionata". Poi magari ci sono modi migliori di dirlo, ma io sono solo Rick Faith quindi accontentati XD

Bella prova. Volevo passare da te già nella scorsa edition, ma ho fatto così tardi che mi sarei sentito a disagio a commentare un racconto giorni dopo i giudizi dei giudici...

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#31 » domenica 29 ottobre 2023, 22:32

Domenico ha scritto:Ciao Bruce,
passo per un saluto e ricambiare il tuo alla passata edition :-)
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. L'hai architettato bene, l'espediente del pezzo dei Rem è stato inserito nei giusti tempi e spazi. Molto divertente!
In bocca al lupo per l'edition!!!


Ciao
Domenico



Grazie Domenico. Gentilissimo. Io invece ti ho tirato le orecchie questo giro :) Perdonami.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#32 » lunedì 30 ottobre 2023, 14:34

BruceLagogrigio ha scritto:
Domenico ha scritto:Ciao Bruce,
passo per un saluto e ricambiare il tuo alla passata edition :-)
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. L'hai architettato bene, l'espediente del pezzo dei Rem è stato inserito nei giusti tempi e spazi. Molto divertente!
In bocca al lupo per l'edition!!!


Ciao
Domenico



Grazie Domenico. Gentilissimo. Io invece ti ho tirato le orecchie questo giro :) Perdonami.


hehehhehe
hai fatto benissimo!
:-)
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#33 » mercoledì 1 novembre 2023, 15:55

Rick Faith ha scritto:Ciao Bruce, questo è il tipico esempio di racconto che non ti aspetti. Inizia misterioso, poi devia nell'assurdo e e finisce con una trovata che fa sorridere di gusto. Mi sono chiesto per tutto il pezzo dove alla fine saresti andato a parare, mi ero fatto mille idee pseudofilosofiche e tu mi vai a sorprendere con una battuta che unisce tutte le scene! Mi è piaciuta un botto questa idea.
Di solito i miei commenti sono sempre di natura generale, magari sul filtro psicologico, oppure sulla struttura, ma visto che da questo punto di vista non ho appunti voglio sfruttare l'occasione per parlare della prima persona (ti pare che passo solo a dare bacetti?). Una cosa che trovo spesso nelle prime persone (e qualche volta scappa anche a me) è una tendenza a prendere delle inclinazioni "diaristiche". Per capirci una delle occasioni in cui lo noto sistematicamente è quando ci troviamo nella necessità di informare il lettore della posizione del personaggio all'inizio di una scena o dopo un cambiamento importante. Questa necessità si traduce in frasi come "Sono disteso sul letto", "Sono in macchina" o "Sono legato a una sedia": poi uno ci pensa un attimo e dice, ma a chi si sta rivolgendo? Sì, indubbiamente è veloce (e in una sfida con caratteri limitati può essere una tentazione), concreto, ma a mio avviso poco elegante. Nel tuo caso l'ho notato nel "Sono aggrappato in qualche modo a una staccionata", più che parlare a se stesso sembra pensarlo per il lettore. Ammetto che su questo ci sto tuttora ragionando, ma la soluzione che cerco di applicare è trasformare ogni occasione di "aggiornamento situazionale" in un'azione che utilizza gli stessi elementi. In questo caso invece di dire "Sono aggrappato in qualche modo a una staccionata" io proverei qualcosa del tipo "Mi stringo forte al troncone di una staccionata". Poi magari ci sono modi migliori di dirlo, ma io sono solo Rick Faith quindi accontentati XD

Bella prova. Volevo passare da te già nella scorsa edition, ma ho fatto così tardi che mi sarei sentito a disagio a commentare un racconto giorni dopo i giudizi dei giudici...


Ciao Rick, spunto riflessione interessantissimo. Quando ho scritto quel “Sono aggrappato in qualche modo” ho storto il naso. Ci ho ripensato per tutta la stesura ma alla fine non mi sono fidato del mio sesto senso e l’ho mandato così. La tua spiegazione è stata illuminate.

Piccolo aneddoto:
Mi ricordo che quando scrissi il mio primo, classico, dozzinale, romanzo fantasy (che a quanto pare scrivono quasi tutti e poi buttano alle ortiche) conclusi un capitolo con: Era il ventunesimo giorno del quarto mese dell’anno duecentocinque. Il giorno dopo, tutto, sarebbe cambiato per sempre.
Ad ogni ristesura quella frase mi perseguitava. Chi cavolo stava dicendo quella frase? (visto che non c’era un vero e proprio narratore). Allora non sapevo di narratori esterni, punti di vista, ecc ecc. Alla fine lo cambiai e la fatidica frase la feci dire ad una vecchia zia pazza del protagonista (omettendo la data).
Certo arrivarci da solo è una soddisfazione, ma vuoi mettere sotto suggerimento di Rick Faith?
Avrei dovuto scrivere su minuti contati molto prima...

Grazie ancora!
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#34 » mercoledì 1 novembre 2023, 16:54

Ammetto di aver fatto fatica a restare nel racconto a una prima lettura mentre una seconda mi ha fatto apprezzare alcuni dettagli. Solo con la terza mi sono calato dentro l'ironia di alcuni passaggi che ho trovato geniali. Trovo un difetto l'apparente caos che si respira in tutto il racconto anche se il tuo stile dà un buon ritmo alla storia e allora, nonostante le enormi difficoltà iniziali mi ricredo e do come valutzione un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.

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Rick Faith
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#35 » venerdì 3 novembre 2023, 18:24

BruceLagogrigio ha scritto:Ciao Rick, spunto riflessione interessantissimo. Quando ho scritto quel “Sono aggrappato in qualche modo” ho storto il naso. Ci ho ripensato per tutta la stesura ma alla fine non mi sono fidato del mio sesto senso e l’ho mandato così. La tua spiegazione è stata illuminate.

Piccolo aneddoto:
Mi ricordo che quando scrissi il mio primo, classico, dozzinale, romanzo fantasy (che a quanto pare scrivono quasi tutti e poi buttano alle ortiche) conclusi un capitolo con: Era il ventunesimo giorno del quarto mese dell’anno duecentocinque. Il giorno dopo, tutto, sarebbe cambiato per sempre.
Ad ogni ristesura quella frase mi perseguitava. Chi cavolo stava dicendo quella frase? (visto che non c’era un vero e proprio narratore). Allora non sapevo di narratori esterni, punti di vista, ecc ecc. Alla fine lo cambiai e la fatidica frase la feci dire ad una vecchia zia pazza del protagonista (omettendo la data).
Certo arrivarci da solo è una soddisfazione, ma vuoi mettere sotto suggerimento di Rick Faith?
Avrei dovuto scrivere su minuti contati molto prima...

Grazie ancora!


Questa cosa del primo romanzone fantasy dev'essere una qualche sorta di maledizione generale XD

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#36 » mercoledì 8 novembre 2023, 18:12

Ciao Bruce, piacere di rileggerti.
Un racconto che all'inizio pare un'apocalisse climatica, salvo poi virare, passo dopo passo, verso una dimensione più surreale, in cui il protagonista viene posto di fronte a tutto il male che ha fatto.
Due aspetti, secondo me, potrebbero essere migliorati. Primo, insisterei, soprattutto nella prima parte, su dettagli sensoriali, per far vivere al lettore l'umidità e il freddo, e premerei sull'angoscia del protagonista. Secondo, forse le telefonate sono troppe, diventano ripetitive e perdono di mordente. Ne metterei meno ma più incisive.
A rileggerci presto!
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#37 » venerdì 10 novembre 2023, 16:39

IL GLADIATORE ha scritto:Ammetto di aver fatto fatica a restare nel racconto a una prima lettura mentre una seconda mi ha fatto apprezzare alcuni dettagli. Solo con la terza mi sono calato dentro l'ironia di alcuni passaggi che ho trovato geniali. Trovo un difetto l'apparente caos che si respira in tutto il racconto anche se il tuo stile dà un buon ritmo alla storia e allora, nonostante le enormi difficoltà iniziali mi ricredo e do come valutzione un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.


Grazie Gladiatore. Sono molto contento che sei stato ancora tu il Mega-giudice a recensirmi così ho potuto vedere le differenze con lo scorso racconto. Sicuramente c'è ancora molto da limare, ma nel complesso sono molto soddisfatto del pollice tendente al positivo!

P.s. Allora ho fatto bene a seguire il tuo consiglio e non appendere la penna!
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#38 » domenica 12 novembre 2023, 11:32

Rick Faith ha scritto:
BruceLagogrigio ha scritto:
Ad ogni ristesura quella frase mi perseguitava. Chi cavolo stava dicendo quella frase? (visto che non c’era un vero e proprio narratore). Allora non sapevo di narratori esterni, punti di vista, ecc ecc. Alla fine lo cambiai e la fatidica frase la feci dire ad una vecchia zia pazza del protagonista (omettendo la data).
Certo arrivarci da solo è una soddisfazione, ma vuoi mettere sotto suggerimento di Rick Faith?
Avrei dovuto scrivere su minuti contati molto prima...

Grazie ancora!


Questa cosa del primo romanzone fantasy dev'essere una qualche sorta di maledizione generale XD


Sai che potrebbe essere... Che dici? Idea per prossimo racconto? Ahah.
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Re: Diluvio universale di Bruce Lagogrigio

Messaggio#39 » domenica 19 novembre 2023, 17:54

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Bruce, piacere di rileggerti.
Un racconto che all'inizio pare un'apocalisse climatica, salvo poi virare, passo dopo passo, verso una dimensione più surreale, in cui il protagonista viene posto di fronte a tutto il male che ha fatto.
Due aspetti, secondo me, potrebbero essere migliorati. Primo, insisterei, soprattutto nella prima parte, su dettagli sensoriali, per far vivere al lettore l'umidità e il freddo, e premerei sull'angoscia del protagonista. Secondo, forse le telefonate sono troppe, diventano ripetitive e perdono di mordente. Ne metterei meno ma più incisive.
A rileggerci presto!


Ciao Giuliano! Ma che emozione vederti "dall'altra parte" adesso. Grazie per i consigli. CI ho provato all'inizio a dare quella sensazione, tendo ad essere sempre troppo "freddo" nel far trasparire le emozioni e sensazioni del personaggio, ci devo lavorare. Anche sul secondo appunto devo ammettere che in un racconto vecchio avevo insistito a fare 7 giorni quando ne bastavano 3. Grazie per avermelo fatto notare. Prima di scrivere dovrei farmi una bella lista con le cose da "non fare". Saluti.
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