È così che finisce di Luca Fagiolo

Appuntamento fissato per lunedì 16 ottobre con un tema del Campione della DECIMA ERA Giuliano Cannoletta e 4000 caratteri a vostra disposizione!
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Fagiolo17
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È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#1 » lunedì 16 ottobre 2023, 22:30

È così che finisce
di Luca Fagiolo


E quindi è così che finisce.
Intendo il mondo, la vita sulla terra.
Avrei immaginato boati, schianti, esplosioni.
E invece nel silenzio più completo termina il nostro tempo.
Come al solito ci dimostriamo più resistenti degli altri esseri viventi. Più ostinati.
Ma anche il nostro momento è giunto.
Levo il respiratore e l’odore di solfuro di idrogeno mi fa girare la testa per un istante, così simile alle uova marce e comunque più invitante della sbobba che ho mangiato negli ultimi dieci anni. Arranco sulla pila di rifiuti e lascio che la maschera e la piccola bombola d’ossigeno finiscano a farne parte. Voglio arrivare in cima, voglio vedere oltre. Il mare o i boschi o le montagne. Non so cosa troverò, ma voglio vedere il mondo un’ultima volta, prima che finisca.
Dalla tasca del giubbotto sfilo un pacchetto di sigarette stropicciato, ma ancora sigillato. Lo teneva mio padre nel comodino, dopo aver smesso di fumare, per ricordarsi a cosa era scampato. Come chi tiene il proiettile che gli ha mancato il cuore per un soffio.
Incido con l’unghia la plastica della confezione che svolazza a terra. Oh beh. Rifiuto più o rifiuto meno, ormai che differenza fa? Ci siamo seppelliti con le nostre stesse mani. Con le nostre invenzioni. Con la nostra testardaggine.
Tutti a dire che la coca cola in bottiglia di vetro è più buona, ma poi ci riempivamo la casa di plastica e lattine. Non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere.
Potevamo ancora fermarci.
Forse tornare sui nostri passi.
Ma no, noi siamo ottusi, il mondo lo volevamo piegato ai nostri scopi, proprio come pareva a noi, senza badare alle conseguenze.
Forse eravamo convinti che avremmo trovato un'altra casa. Un altro pianeta da infestare come un cancro. Ma così non è stato. Abbiamo perso tempo a farci la guerra, come le formiche nere con quelle rosse. A giocare a chi ha il cazzo più grosso. A chi comanda davvero. E abbiamo dimenticato che la Terra stava morendo. Si scuoteva, soffiava e sputava per attirare la nostra attenzione, ma terremoti, tornado e alluvioni erano soltanto uno spettacolo da immortalare con le nostre fotocamere. Niente più.
Che sciocchi siamo stati.
Annuso il profumo delle sigarette, ne prendo una tra le labbra spaccate e sanguinanti e il resto del pacchetto lo getto a terra.
Risalgo, un passo dietro l’altro, i piedi affondano nella plastica fusa, ogni metro un tormento e la vetta è ancora lontana.
L’accendino dovrebbe essere nella tasca dei jeans, la punta delle dita mi fa male quando cerco di raggiungerlo. Le unghie sono saltate via giorni fa e la carne viva suppura da allora.
La fiammella rifulge. Avvicino la punta della sigaretta che si accende di arancione e il fumo sale su e mi fa lacrimare gli occhi.
Tiro una boccata, la gola brucia, un filo grigio esce dalle narici e copre l’odore di uova marce. Cosa ci trovasse poi mio padre, credo non lo capirò mai, ma è l’ultima cosa che me lo riporta alla mente, e mi ricorda gli sbagli dell’umanità.
Sono quasi in cima.
Pochi passi ancora.
Sono così debole che il piede manca l’appoggio e finisco con la faccia nei rifiuti.
Cazzo, la mia sigaretta! Dov’è finita?
Persa in mezzo alla plastica, ai rottami delle automobili, dei computer, dei cellulari, dei forni a microonde, ai file elettrici saldati, fusi tra loro in un intrico di buone intenzioni, finite nello scarico del cesso insieme a tutta la merda accumulata in anni di soprusi ai danni del nostro pianeta.
Infilo il braccio in profondità, trovo un appiglio e mi muovo.
Più su.
Il sole mi ustiona il cranio in bolle sfrigolanti di capelli radi.
Le palpebre vanno a fuoco, talmente sottili che mi pare di vederci attraverso.
E ora, arrivato sulla vetta, apro gli occhi, per godere del paesag–
Cristo Santo…
Palazzi in fiamme.
Strade battute da venti tossici che corrodono il metallo dei cartelli.
Fumo e polveri dalle ciminiere tanto scuri da sembrare solidi.
Corpi martoriati che si sciolgono come copertoni in un forno crematorio.
Mi sbagliavo, non c’è più nulla da vedere: il mondo è già finito.



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antico
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#2 » lunedì 16 ottobre 2023, 22:54

Ecco il vincitore della Sara Simoni Edition nonchè attuale leader d'Era: ciao Luca! Caratteri e tempo ok, buona GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

LeggErika3
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#3 » martedì 17 ottobre 2023, 8:24

Buongiorno Luca, la tua fine del mondo è declinata in maniera che dapprima volevo chiamare "tradizionale" ma che, a pensarci meglio, preferisco definire "realistica". Non è uno scenario scifi, è (con le dovute licenze poetiche) un possibile futuro che ci attende. Apprezzo la scelta di una presa di posizione etica; qualcuno considera i messaggi sottesi ai racconti poco letterari, ma io la vedo all'opposto. Il racconto è (anche) uno strumento per esprimere opinioni: strumento di difficile utilizzo ma, se la magia riesce, straordinariamente efficace.
Buona la tecnica di convergere tutta l'attenzione su un personaggio in cui identificarsi, ben scritto l'inizio con frasi breve e secche che colpiscono il lettore. Mi è piaciuta la narrazione legata al pacchetto di sigarette, che umanizza il protagonista e ha vari richiami sottintesi (l'ultima sigaretta etc).
Insomma, è il primo che leggo e non posso fare promesse di classifica, ma ho apprezzato molto.

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Signor_Darcy
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#4 » mercoledì 18 ottobre 2023, 16:19

Ciao Luca.
Racconto interessante, per quanto mi riguarda, più per la forma che per la sostanza – al netto del significato, chiaro, condivisibile, sacrosanto. Mi spiego: avverto la mancanza di una vera e propria vicenda, con un contrasto. Sembra quasi un interludio tra due momenti topici, l’intermezzo di un’opera lirica. Ma è un bell’intermezzo, di quelli che a volte diventano il brano più celebre dell’opera intera. Mi sono piaciuti gli accenni alle bottiglie in vetro, alle sigarette del padre, all’affetto del protagonista verso il genitore.
Poco o nulla da dire a livello stilistico, per il racconto che è. Per me c'è qualche a-capo di troppo, ma è questione di stile personale.

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Manuel Marinari
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#5 » mercoledì 18 ottobre 2023, 17:49

Ciao Luca, tema ovviamente centratissimo. L’impatto ambientale che il genere umano ha sulla Terra è un tema che sento molto perciò il tuo racconto mi è piaciuto moltissimo. Non ho molto da commentare perché il racconto si leggere davvero bene e le tue descrizioni mi hanno portato li in mezzo a quella discarica. Volevo chiederti più che altro una curiosità: perché i suoi piedi affondano nella plastica fusa? Grazie se avrai modo di rispondermi

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SarahSante
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#6 » giovedì 19 ottobre 2023, 8:56

Ciao Luca,
bello il tema, scrittura ottima come sempre. Quale futuro aspetta la terra e gli esseri umani che la abitano se andiamo avanti così? Condivido il pessimismo dell'approccio visto che nulla si fa veramente per evitare il declino e magari un racconto così può contribuire a un aumento della consapevolezza. Anche io ho sentito la mancanza di una vicenda più raccontata su come il protagonista è arrivato a questo momento. Bella l'idea della presenza del padre attraverso il pacchetto di sigarette stropicciato e lui che fuma prima di disfarsi del tutto e vedere quanto male è conciato il mondo.

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gcdaddabbo
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#7 » venerdì 20 ottobre 2023, 0:17

Salve, Luca! Piacere di rileggerti e complimenti per il recente brillante successo! Il tema è indubbiamente centrato e la storia si legge facilmente, ma questa volta mi convince meno. C’è padronanza dello stile narrativo e dell’uso dei caratteri, manca il dialogo. Il protagonista è solo col ricordo del padre e questo è l’unico aspetto per il quale mi risulta simpatico. D’accordo sull’abbandono della bombola di ossigeno e sulla sigaretta. Non capisco la scalata della montagna di rifiuti alla ricerca di un panorama che non può non sapere essere squallido. Forse se anche qui avessi cercato di guardare le stelle. Avresti evitato il fastidio del sole che ustiona il cranio in bolle sfrigolanti. (Non poteva mettersi un cappellino?) “Strade battute da venti tossici che corrodono il metallo dei cartelli e corpi martoriati che si sciolgono come copertoni in un forno crematorio”: li avrei visti meglio nell’Ultimo degli Zombi.

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Fagiolo17
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#8 » venerdì 20 ottobre 2023, 8:35

LeggErika3 ha scritto:Buongiorno Luca, la tua fine del mondo è declinata in maniera che dapprima volevo chiamare "tradizionale" ma che, a pensarci meglio, preferisco definire "realistica". Non è uno scenario scifi, è (con le dovute licenze poetiche) un possibile futuro che ci attende. Apprezzo la scelta di una presa di posizione etica; qualcuno considera i messaggi sottesi ai racconti poco letterari, ma io la vedo all'opposto. Il racconto è (anche) uno strumento per esprimere opinioni: strumento di difficile utilizzo ma, se la magia riesce, straordinariamente efficace.
Buona la tecnica di convergere tutta l'attenzione su un personaggio in cui identificarsi, ben scritto l'inizio con frasi breve e secche che colpiscono il lettore. Mi è piaciuta la narrazione legata al pacchetto di sigarette, che umanizza il protagonista e ha vari richiami sottintesi (l'ultima sigaretta etc).
Insomma, è il primo che leggo e non posso fare promesse di classifica, ma ho apprezzato molto.


Grazie mille, sono felice che il racconto ti sia arrivato. ho cercato di ancorare la narrazione a un elemento "comune" come il pacchetto di sigarette, per evitare che fosse troppo campato in aria e rimanesse troppo scollegato dalla nostra realtà. sono contento che abbia funzionato.

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Fagiolo17
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#9 » venerdì 20 ottobre 2023, 8:39

Signor_Darcy ha scritto:Ciao Luca.
Racconto interessante, per quanto mi riguarda, più per la forma che per la sostanza – al netto del significato, chiaro, condivisibile, sacrosanto. Mi spiego: avverto la mancanza di una vera e propria vicenda, con un contrasto. Sembra quasi un interludio tra due momenti topici, l’intermezzo di un’opera lirica. Ma è un bell’intermezzo, di quelli che a volte diventano il brano più celebre dell’opera intera. Mi sono piaciuti gli accenni alle bottiglie in vetro, alle sigarette del padre, all’affetto del protagonista verso il genitore.
Poco o nulla da dire a livello stilistico, per il racconto che è. Per me c'è qualche a-capo di troppo, ma è questione di stile personale.


Grazie mille per la lettura.
l'unica vicenda è proprio quella di un uomo che cerca di vedere per l'ultima volta qualcosa che non sia desolazione, ma non riesce, perché il mondo è già finito.
lo storia è tutta nei sottintesi, nel mondo che è già arrivato a quel punto, in quello che si poteva fare ma non è stato fatto, nel pacchetto di sigarette che lo lega a una normalità che non esiste più.
più che un intermezzo lo vedo come un epilogo, l'epilogo della razza umana, di cui tutti conosciamo la storia.

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Fagiolo17
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#10 » venerdì 20 ottobre 2023, 8:41

Manuel ha scritto:Ciao Luca, tema ovviamente centratissimo. L’impatto ambientale che il genere umano ha sulla Terra è un tema che sento molto perciò il tuo racconto mi è piaciuto moltissimo. Non ho molto da commentare perché il racconto si leggere davvero bene e le tue descrizioni mi hanno portato li in mezzo a quella discarica. Volevo chiederti più che altro una curiosità: perché i suoi piedi affondano nella plastica fusa? Grazie se avrai modo di rispondermi


Ciao Manuel e grazie della lettura.
certo che ho modo di rispondere! ho immaginato un mondo in cui il sole scaldi talmente tanto da poter quasi "fondere" la plastica.
hai presente quando in estate dimentichi la bottiglietta dell'acqua in macchina e quando torni è fin troppo "morbida"?
ecco ho immaginato una amplificazione di quell'effetto!

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Fagiolo17
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#11 » venerdì 20 ottobre 2023, 8:43

SarahSante ha scritto:Ciao Luca,
bello il tema, scrittura ottima come sempre. Quale futuro aspetta la terra e gli esseri umani che la abitano se andiamo avanti così? Condivido il pessimismo dell'approccio visto che nulla si fa veramente per evitare il declino e magari un racconto così può contribuire a un aumento della consapevolezza. Anche io ho sentito la mancanza di una vicenda più raccontata su come il protagonista è arrivato a questo momento. Bella l'idea della presenza del padre attraverso il pacchetto di sigarette stropicciato e lui che fuma prima di disfarsi del tutto e vedere quanto male è conciato il mondo.


Ciao e grazie della lettura. come rispondevo sopra, qui più che succedere qualcosa, finisce qualcosa.
finisce l'umanità, finisce il mondo.
è come se avessi raccontato una scena ambientata dopo la caduta di una bomba atomica. la vicenda (il lancio della bomba atomica) non ha bisogno di essere raccontato, se ne racconto gli effetti su chi è stato colpito.
o almeno questa era la mia idea, poi non so quanto abbia funzionato ahahahah

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Fagiolo17
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#12 » venerdì 20 ottobre 2023, 8:54

gcdaddabbo ha scritto:Salve, Luca! Piacere di rileggerti e complimenti per il recente brillante successo! Il tema è indubbiamente centrato e la storia si legge facilmente, ma questa volta mi convince meno. C’è padronanza dello stile narrativo e dell’uso dei caratteri, manca il dialogo. Il protagonista è solo col ricordo del padre e questo è l’unico aspetto per il quale mi risulta simpatico. D’accordo sull’abbandono della bombola di ossigeno e sulla sigaretta. Non capisco la scalata della montagna di rifiuti alla ricerca di un panorama che non può non sapere essere squallido. Forse se anche qui avessi cercato di guardare le stelle. Avresti evitato il fastidio del sole che ustiona il cranio in bolle sfrigolanti. (Non poteva mettersi un cappellino?) “Strade battute da venti tossici che corrodono il metallo dei cartelli e corpi martoriati che si sciolgono come copertoni in un forno crematorio”: li avrei visti meglio nell’Ultimo degli Zombi.


Ciao e grazie della lettura.
il protagonista vive in un mondo distrutto, dove tutto è andato in malora. sente di essere agli sgoccioli. denutrito, con la pelle bruciata (quando fa davvero caldo, cappellino o meno il calore arriva lo stesso o non diventerei color peperone ogni volta che mi nascondo sotto l'ombrellone al mare ahahahah) e la sua unica speranza è di riuscire a vedere un paesaggio diverso, anche solo una vetta in lontananza, l'odore del mare, qualche albero sparuto, ma una volta arrampicato sulla montagna di rifiuti si rende conto che anche dall'altra parte la situazione è la stessa. che il mondo è già finito.

le narrazioni sono sempre molto soggettive, mi dispiace non ti abbia convinto, ma ti ringrazio per il tuo commento puntuale.

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Daniele
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#13 » sabato 21 ottobre 2023, 3:59

Ciao Luca, piacere di leggerti, per me è la prima volta!
Inizio con lo stile, visto che in questo caso è la cosa più semplice: scrivi bene e si vede, pulito, con un ottimo equilibrio tra pensieri azioni e sensazioni, con un'essenzialita che si sposa perfettamente con il tipo di racconto che hai scelto.
Il tema del maltrattamento del pianeta da parte della razza umana è stracondivisibile anche se ormai molto letto, ma lo hai reso bene e nonostante non andrei a scegliere di leggere un racconto di questo tipo di mia spontanea volontà l'ho letto davvero volentieri, filato via liscio e mi ha tirato verso il finale con interesse.
Forse di sente un po la mancanza si un qualche colpo di scena, o di una qualche agency o possibilità di scelta da parte del protagonista se non il constatare la fine di tutto, ma è anche questo che lo rende potente a suo modo.

Bella prova, spero di rileggerti presto, in bocca al lupo per la gara!

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Luca Moggia
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#14 » sabato 21 ottobre 2023, 14:10

Ciao Luca,

un bel racconto che ritrae un futuro lontano...oppure no? Mi è piaciuto il modo di descrivere quello che rimane del pianeta Terra, l’immagine apocalittica del finale è molto cruda ed evocativa.
Ben scritta anche la gestualità del protagonista, pochi dettagli piazzati nel modo giusto rendono bene la sua scalata alla montagna di rifiuti. Contesto chiaro, dettagliato e tema centrato.

In un racconto dove il protagonista riflette sul comportamento dell’umanità che si autodistrugge (parallelo con le sigarette azzeccatissimo) trovo naturale il grande spazio lasciato ai suoi pensieri. In certi momenti però ho avuto l’impressione di stare leggendo una sorta di sermone ad una folla più che un rimuginare su quanto l’umanità sia stupida. Credo sia dipeso dal fatto che questi passaggi di pensiero risultino a tratti un po’ “scritti” e non molto “parlati”. Perdonami se per ora non riesco a dirlo meglio di così.

Proprio ad essere pignoli: se il mondo è ridotto in quello stato pietoso, le ciminiere continuano a funzionare?

Ti faccio i complimenti per il bel lavoro!

In bocca al lupo per la Giuliano Cannoletta Edition e alla prossima.

P.S. immagine del profilo top!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#15 » sabato 21 ottobre 2023, 14:49

L'incipit con citazione mi ha fatto pentire di non aver trovato il modo di citare Epocalisse di Caparezza nel mio racconto.("Questo secolo è la fine del mondo. La fine del mondo?"). Pazienza, almeno ho citato Gaia.
Quanto al racconto, a un primo impatto avevo avuto qualche dubbio sul fatto che si trattasse effettivamente di un racconto: mi era sembrato molto incentrato sulle riflessioni del protagonista, e non tanto sulla sua esperienza personale quanto sul nostro presente e sulle responsabilità umane e sulle conseguenze sull'ambiente che porteranno allo scenario dipinto nel racconto come pressoché inevitabile.
A una rilettura però, mi sono reso che questo racconto ha un pregio enorme che vorrei quanto possibile emulare: questa storia ha assolutamente chiaro al cento per cento cosa vuole dire e lo fa dall'inizio alla fine.
L'ascesa nei rifiuti del protagonista ha una concretezza davvero palpabile, il rapporto con la sigaretta persa in mezzo ai rifiuti come fosse caduta dentro al gabinetto di Trainspotting e i ricordi che il protagonista ha del padre fumatore compulsivo hanno risuonato col mio vissuto come in altri racconti di questa sezione (ma vi siete messi d'accordo? :'D) e mi hanno reso molto materiale il protagonista stesso e i suoi sensi di colpa, ma anche la realtà anticipata e mostrata solo nel finale, servono molto bene il messaggio che il racconto mi è sembrato voler trasmettere.
Poi possiamo dibattere se il messaggio sia funzionale: raccontarci che la fine è inevitabile ci deresponsabilizza, forse? Oppure: ragionare sulle colpe della specie umana (evidentissime), aiuta a produrre nel lettore la volontà di scuotersi dal fatalismo o rischia invece di creare la stessa reazione del protagonista quando getta l'involucro della sigaretta in mezzo ai rifiuti perché "Rifiuto più o rifiuto meno, ormai che differenza fa?"?
Ma appunto: questa storia fa discutere, fa venire dubbi, e mi ha fatto incazzare e sentire in colpa per il mio stesso fatalismo. Quindi ecco: il suo lavoro lo ha fatto, diavolo se lo ha fatto.

Gaia Peruzzo
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#16 » sabato 21 ottobre 2023, 17:50

Ti invidio tantissimo la scelta dell'argomento. La protezione dell'ambiente è qualcosa che mi sta a cuore e ora vorrei averci pensato io.
Complimenti Luca sia per l'idea, che per la realizzazione, è molto vivida. Il tuo racconto è una denuncia, e secondo me hai reso benissimo la fine del nostro mondo, in una maniera anche molto probabile.

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Gennibo
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#17 » lunedì 23 ottobre 2023, 23:09

Ciao Luca e piacere di averti riletto, del tuo racconto ho adorato le scene descrittive, secondo me molto azzeccate, poi però sono un po' uscita dalla storia al punto "sermone" che pure credo ci stia, solo che secondo me sarebbe stato più azzeccato con un punto di vista più coinvolto emotivamente, ad esempio, con della rabbia di fondo, vista la situazione.
Bello anche il finale che ci mostra una scena apocalittica e senza speranza.
Mi sarebbe piaciuta una complicazione data dalla sigaretta, vista che l'avevi messa in ballo, oltre al punto di contatto con il padre morto, apenso potresti aggiungere lo stesso qualcosa, ad esempio, uno scoppio alla sua accensione o un qualsiasi disastro collegato a quell'oggetto anche lui inquinante.
Comunque, per me una buonissima prova.
Alla prossima e buona edition!

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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#18 » mercoledì 25 ottobre 2023, 9:36

Daniele ha scritto:Ciao Luca, piacere di leggerti, per me è la prima volta!
Inizio con lo stile, visto che in questo caso è la cosa più semplice: scrivi bene e si vede, pulito, con un ottimo equilibrio tra pensieri azioni e sensazioni, con un'essenzialita che si sposa perfettamente con il tipo di racconto che hai scelto.
Il tema del maltrattamento del pianeta da parte della razza umana è stracondivisibile anche se ormai molto letto, ma lo hai reso bene e nonostante non andrei a scegliere di leggere un racconto di questo tipo di mia spontanea volontà l'ho letto davvero volentieri, filato via liscio e mi ha tirato verso il finale con interesse.
Forse di sente un po la mancanza si un qualche colpo di scena, o di una qualche agency o possibilità di scelta da parte del protagonista se non il constatare la fine di tutto, ma è anche questo che lo rende potente a suo modo.

Bella prova, spero di rileggerti presto, in bocca al lupo per la gara!


Ciao Daniele, e grazie mille del commento.
in effetti vedo che la mancanza di conflitto è la cosa che mi è stata fatta notare di più. volevo che ci fosse un senso di impotenza nel racconto, un trascinarsi verso la fine ormai inevitabile, perché chi c'era prima del pdv forse avrebbe potuto fare qualcosa (cioè noi), ma per lui e i suoi contemporanei non c'è più niente da fare.
Grazie ancora dei complimenti!

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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#19 » mercoledì 25 ottobre 2023, 9:40

Gennibo ha scritto:Ciao Luca e piacere di averti riletto, del tuo racconto ho adorato le scene descrittive, secondo me molto azzeccate, poi però sono un po' uscita dalla storia al punto "sermone" che pure credo ci stia, solo che secondo me sarebbe stato più azzeccato con un punto di vista più coinvolto emotivamente, ad esempio, con della rabbia di fondo, vista la situazione.
Bello anche il finale che ci mostra una scena apocalittica e senza speranza.
Mi sarebbe piaciuta una complicazione data dalla sigaretta, vista che l'avevi messa in ballo, oltre al punto di contatto con il padre morto, apenso potresti aggiungere lo stesso qualcosa, ad esempio, uno scoppio alla sua accensione o un qualsiasi disastro collegato a quell'oggetto anche lui inquinante.
Comunque, per me una buonissima prova.
Alla prossima e buona edition!


Ciao e grazie del commento.
avevo valutato un incidente, avevo iniziato a scrivere di un piccolo incendio visto che in mezzo ai rifiuti la plastica o comunque altri materiali infiammabili la facevano da padrone, però poi mi sono trovato sul finale senza caratteri e mi sembrava che il testo perdesse di forza, senza quelle immagini apocalittiche che tagliavano le gambe a ogni speranza. forse avrei potuto tagliare un pochino sull'inizio... lo valuterò per una eventuale riscrittura.
Grazie e ancora e buona edition.

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Domenico
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#20 » mercoledì 25 ottobre 2023, 22:01

Ciao Luca,
mi sto girando un po' i racconti degli scrittori più 'anziani' per vedere cosa hanno tirato fuori dal cappello per questa edition, e quindi non potevi mancare tu!
:-)
Finalmente un racconto nel tuo target che più preferisco. Quella fantascienza angosciante che ti prende a schiaffi dalla prima all'ultima riga.
Complimenti!

In bocca al lupo per la gara!

Ciao
Domenico
„Che Dio mi conceda la serenità di accettare ciò che non posso cambiare, la tenacia di cambiare ciò che posso e la fortuna di non fare troppe cazzate.“

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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#21 » venerdì 27 ottobre 2023, 9:45

Domenico ha scritto:Ciao Luca,
mi sto girando un po' i racconti degli scrittori più 'anziani' per vedere cosa hanno tirato fuori dal cappello per questa edition, e quindi non potevi mancare tu!
:-)
Finalmente un racconto nel tuo target che più preferisco. Quella fantascienza angosciante che ti prende a schiaffi dalla prima all'ultima riga.
Complimenti!

In bocca al lupo per la gara!

Ciao
Domenico


Ciao Domenico, e grazie mille di essere passato a leggere il mio raccontino.

sì, questo mese sono rientrato nella mia confort zone, più pulp, più cattiva e più drammatica!

Grazie ancora dei complimenti.

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IL GLADIATORE
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Re: È così che finisce di Luca Fagiolo

Messaggio#22 » mercoledì 1 novembre 2023, 15:23

Argomento ambiente e degrado molto usato, al limite dell'abuso ma anche in questa occasione riesci a rendere il tutto originale e godibile.
La tua penna si muove con agilità in terreni a te congeniali ma noto ancora una volta una maturità che ogni volta fa uno scalino in più. L'empatia che riesci a trasmettere è un valore aggiunto allo stile a cui ci hai abituato. Il pacchetto di sigarette mi ha colpito particolarmente perché ne ho uno pure io nel cassetto degli attrezzi del garage ormai da ventiquattro anni, quando ho deciso di smettere. Pizzicare le corde del passato di una persona non è semplice, tu in questo caso ci riesci. Notevole quel dettaglio e non trovo necessario alcun colpo di scena perché credo che il plot twist più azzeccato sia proprio in quella sigaretta che porta alla mente del protagonista molti ricordi ma che all'improvviso sparisce, inghiottita dal degrado di cui essa stessa probabilmente è una piccolissima artefice. Provoca incendi o altro? Niente affatto, resta sepolta nel monte apocalittico da cui il protagonista assiste alla sua fine e a quella di tutti. Notevole. Per me un pollice su con lode.

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