Tre palline di gelato

Appuntamento fissato per lunedì 16 ottobre con un tema del Campione della DECIMA ERA Giuliano Cannoletta e 4000 caratteri a vostra disposizione!
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KatyBlacksmith
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Tre palline di gelato

Messaggio#1 » lunedì 16 ottobre 2023, 23:32

«Perché non mi può mettere tre palline di gelato? Io gliele pago!»
La ragazza dietro il bancone inspira profondamente l'aria salmastra. Fa appello a tutta la pazienza che ha e ripete la stessa cosa che dice a tutti.
«Le posso mettere tre spatolate. Anche quattro, guardi; un gusto glielo regalo io. Ma il capitano mi vieta di fare le palline.»
La guardo più incredulo che allarmato.
«…glielo vieta il capitano? Sul serio?»
Lei conferma con un cenno del capo, poi fa spallucce e si appresta ad abbrancare la spatola del gusto stracciatella. D'improvviso vengo richiamato dalle urla che provengono dal bancone del bar. Tutte le teste sulla lounge del ponte superiore si voltano per capire cosa sta succedendo. È una donna, paonazza e infuriata.
«In questo stato non le compro! Non le vede che le praline di cioccolato sono tutte schiacciate come se qualcuno ci si fosse seduto sopra? Non potete vendere così! Mi ridia indietro i soldi!»
Il barista non fa una piega e riprende la scatola dalle mani della cliente, sotto lo sguardo di almeno quattro dozzine di passeggeri. Qualcuno si allontana dal bar per ribadire la propria solidarietà alla donna, qualcun altro inizia una personale indagine per verificare l'effettivo stato delle sfere di cioccolato. Il personale esibisce orgoglioso le confezioni sull'espositore: devono essere state in fondo allo scatolone, sono tutte appiattite.
Mi sento chiamare: il mio gelato è pronto.
Vado a gustarmelo sulla murata di dritta, troppo in alto perché gli spruzzi delle onde mi raggiungano mentre la chiglia solca l'oceano. Che pace! Davanti ai miei occhi il mare si distende all'infinito e il colore da cupa tempesta che ha sotto di me, sfuma in un grigio con toni d'azzurro all'orizzonte, una linea piatta che circonda la nave. Siamo talmente lontani dalla terraferma che in cielo non ci sono uccelli e la brezza va e viene, indisturbata portando con sé un lieve fruscio raccolto sull'acqua, da qualche parte.
Sento sbuffare alle mie spalle. È Evaristo, l'ingegnere che ha la cabina accanto alla mia.
«Ti annoi?» gli chiedo. «Potresti giocare un po' a tennis.»
«No.»
«Pallavolo?»
«No.»
«Dai, neppure a calcetto? Neppure quello ti va?» Per me è la prima volta, ma dai racconti di chi è già stato su una nave da crociera so che ci sono molte attività sportive.
«Mi andrebbe, ma non si può.»
Lo esamino. Adesso lo noto: ha delle occhiaie profonde e si guarda attorno inquieto. Fissa prima uno poi l'altro tutti i passeggeri, come se cercasse una risposta. L'espressione del volto, mobile e cupa, esprime urgenza e sconcerto.
«Evaristo, che hai, non stai bene? Hai preso troppo sole?»
Mi ha raggiunto e ora anche lui fissa l'orizzonte, le mani quasi bianche tanto sono strette, aggrappate al mancorrente. Respira con forza, in modo irregolare e inizio a preoccuparmi.
«Tu hai preso le polpette, a pranzo?» mi domanda. Boccheggio per le vertigini del cambio d'argomento. Poi sgrano gli occhi quando credo di capire.
«Erano avariate? Devo chiamarti il medico di bordo?»
Colpisce il mancorrente, è irritato.
«Che c'entra il medico? Al diavolo il medico. Non le hai notate?»
«Io non… Che dovevo notare?»
Ora si volta del tutto verso di me. Gli occhi sono due fessure da cui sembra traboccare un filo di follia mentre il vento si rafforza.
«Erano appiattite, schiacciate.»
È il mio turno di guardarlo indispettito.
«Ma questo cosa…?» e invece mi afferra un polso e mi interrompe. Mi sembra che il fruscio di sottofondo sia diventato più forte. Grida.
«Non ti sei chiesto come mai si possa giocare a carte, a hockey su ghiaccio, si può nuotare e tirare con l'arco… ma non si possa giocare a tennis né a calcio? Anche il flipper ha smesso di funzionare.»
«Ma di che diavolo parli?» urlo.
«Le sfere! Qui le sfere non esistono più!» farnetica strillandomi in un orecchio per farsi sentire. «Sono diventate piatte!»
Mi afferra la testa e mi costringe a guardare a prua. L'orizzonte non c'è più.
Il fragore è quello dell'acqua che cade nel nulla. È la fine del mondo.



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antico
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#2 » lunedì 16 ottobre 2023, 23:33

Ciao Katjia! Caratteri e tempo ok anche per te, divertiti in questa GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

Giovanni P
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#3 » martedì 17 ottobre 2023, 9:49

Buongiorno Katjia,
il tuo racconto mi ha messo l’ansia dalla prima sequenza, si capisce che qualcosa di tremendo sta per succedere, ma non si capisce cosa. L’idea che la gravità o qualcosa di più sinistro distrugga tutto ciò che è sferico è interessante, non originalissima, ma interessante. Il racconto è ben bilanciato qua scene vivide che consentono l’immersione nella storia e dialoghi gestiti bene senza scadere nei soliti spiegoni che ammazzano l’interesse.
Ottimo lavoro

alexandra.fischer
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#4 » martedì 17 ottobre 2023, 14:31

Tema centrato. Bella l’ambientazione marina della nave. E anche l’inizio della fine del mondo. Si comincia dalle tre palline di gelato che il protagonista non può avere passando per le palline di cioccolato schiacciate. Ci sono anche le polpette schiacciate dell’ora di pranzo, come rimarca l’angosciato l’ingegnere Evaristo. Non si può giocare ai giochi che prevedono l’uso della palla, flipper compreso. E anche la linea dell’orizzonte è piatta. Bello il finale con l’acqua che cade nel nulla.

starla
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#5 » martedì 17 ottobre 2023, 16:17

Ciao Katjia,

Ho trovato il tuo racconto interessante, anche se in un paio di passaggi sono rimasta un po’ perplessa, probabilmente perché non leggo fantascienza e distopici e magari mi mancano alcuni concetti.
Mi ha fatto strano quando descrivi l’orizzonte come una “linea piatta che circonda la nave”, perché da un lato, mi sembra una contraddizione in termini, ma dall’altro, è così che percepiamo l’orizzonte, come una linea retta, per cui se voleva essere una semina, non ho ben capito in quali termini.
Inoltre, il finale non mi ha convinta, o meglio non è stato abbastanza evocativo da farmi immaginare la scena e capire cosa volevi dire. Nel senso, se la terra è diventata piatta, perché l’acqua dovrebbe cadere? E cosa significa “il rumore dell’acqua che cade nel nulla”? Io non ho idea di che rumore sia, mi aspetto che non dovrei sentire nulla . E stanno per morire? Perché e come? Perdonami, probabilmente è tutto dovuto alla mia ignoranza in materia, però magari c’è modo di rendere questi concetti un po’ più chiari.
Un’altra cosa che mi ha costretto a riavvolgere il film mentale e rileggere da capo è stata lo scoprire alla decima riga, (dal telefonino, quinta dal pc) che il pov è un maschio e che parla in prima persona. Avevo dato per scontato che la persona narrante fosse in terza e che fosse la ragazza dei gelati, dal momento che entri nella sua testa dicendo che si prepara a dire ciò che ha ripetuto a tutti gli altri clienti. Questo dettaglio, il vero POV non potrebbe saperlo, quindi lì c’è una fuoriuscita dal POV, in ogni caso, la persona narrante dovremmo vederla subito. Potevi chiarirla, per esempio, alla prima battuta di dialogo, visto che è lo stesso POV a pronunciarla.
Il racconto comunque mi è piaciuto.
Ultima modifica di starla il martedì 24 ottobre 2023, 0:46, modificato 1 volta in totale.

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KatyBlacksmith
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#6 » martedì 17 ottobre 2023, 17:08

Ciao, Giovanni e ben trovato!
Grazie, mi sono trovata un po' a corto di idee sul tema, e così ho rivisitato il grande classico del terrapiattismo, ma con un briciolo di follia, immaginando l'esistenza di luoghi, sulla terra, in cui lo spazio deformato non permette alle forme sferiche di esistere.
(no, non ho considerato cosa accadrebbe alle teste dei personaggi).
Mi piace pensare che il finale sia aperto, che la fine (inteso come fine dell'estensione geografica) del mondo sia un'attrazione. E che la crociera non finisca male.
Sempre che non si calcoli l'impatto psicologico sull'ingegnere, che al ritorno di sicuro dovrà finire in analisi.
Il protagonista non lo so, non risponde al cellulare e quando ho provato a bussare alla sua porta mi gridato di andarmene...

Buona undicesima era!! :)

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KatyBlacksmith
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#7 » martedì 17 ottobre 2023, 17:25

Ciao, Elisa e ben trovata.
Provo a darti qualche risposta.
starla ha scritto:Mi ha fatto strano quando descrivi l’orizzonte come una “linea piatta che circonda la nave”, perché da un lato, mi sembra una contraddizione in termini, ma dall’altro, è così che percepiamo l’orizzonte, come una linea retta, per cui se voleva essere una semina, non ho ben capito in quali termini.


È effettivamente così che percepiamo l'orizzonte. La parola "piatta" serve e non serve, è ciò che confonde le menti che poi si vuttano sul terrapiattismo.

starla ha scritto:Inoltre, il finale non mi ha convinta, o meglio non è stato abbastanza evocativo da farmi immaginare la scena e capire cosa volevi dire. Nel senso, se la terra è diventata piatta, perché l’acqua dovrebbe cadere? E cosa significa “il rumore dell’acqua che cade nel nulla”? Io non ho idea di che rumore sia, mi aspetto che non dovrei sentire nulla . E stanno per morire? Perché e come? Perdonami, probabilmente è tutto dovuto alla mia ignoranza in materia, però magari c’è modo di rendere questi concetti un po’ più chiari.


La terra piatta non ha un bordo. Dunque l'acqua non si trattiene. Al limite ha dei sassi, delle isole, qualcosa contro cui l'acqua sbatte prima di cadere di sotto. Anche un ruscello fa rumore, immagina un oceano.
Non ho volutamente chiuso il finale. Nella mia testa la crociera era solo fatta per portarli (a sorpresa) a visitare il termine fisico della terra, un luogo in cui lo spazio si deforma trasformando le sfere in forme appiattite.
Altrove la terra è "tondeggiante"; qui, ai bordi, si appiattisce. Nella mia intenzione era una deformazione spaziale che incide localmente, trasformando la Terra in una specie di gaussiana tridimensionale.

starla ha scritto:Un’altra cosa che mi ha costretto a riavvolgere il film mentale e rileggere da capo è stata lo scoprire alla decima riga, (dal telefonino, quinta dal pc) che il pov è un maschio e che parla in prima persona. Avevo dato per scontato che la persona narrante fosse in terza e che fosse la ragazza dei gelati, dal momento che entri nella sua testa dicendo che si prepara a dire ciò che ha ripetuto a tutti gli altri clienti. Questo dettaglio, il vero POV non potrebbe saperlo, quindi lì c’è una fuoriuscita dal POV, in ogni caso, la persona narrante dovremmo vederla subito. Potevi chiarirla, per esempio, alla prima battuta di dialogo, visto che è lo stesso POV a pronunciarla.
Il racconto comunque mi è piaciuto.


Le azioni della ragazza dei gelati secondo me sono perfettamente visibili da fuori:
inspira l'aria salmastra (si vede e si sente)
Fa appello a tutta la pazienza che ha (anche questo lo si intuisce dall'espressione che le persone fanno. L'espressione di chi e rilassato e di chi invece si trattiene a stento dal mandare a quel paese qualcuno non hanno nulla in comune)
ripete la stessa cosa che dice a tutti (e questo si sente)
Non rilevo pensieri indecifrabili che relegano il POV solo in capo a lei.

Grazie e buona undicesima era!

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KatyBlacksmith
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#8 » martedì 17 ottobre 2023, 17:26

Ciao, Alexandra e grazie!

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Bella l’ambientazione marina della nave.


Ci ho provato, anche se sono donna da montagna :)

Buona undicesima era!

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gioco
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#9 » martedì 17 ottobre 2023, 21:25

Hahaha, la fine del mondo terrapiattista e' esilarante! L'evoluzione del racconto e' molto lineare ma efficace nel condurre il lettore dritto al finale, oltre l'orlo del baratro. A parte un paio di passaggi un po' eccessivi, che mi sembra scivolino fuori dal registro generale (es.: Boccheggio per le vertigini del cambio d'argomento) lo trovo assolutamente ben scritto e calibrato. Brava Katjia!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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SalvatoreStefanelli
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#10 » mercoledì 18 ottobre 2023, 19:02

Un racconto che parte in sordina ma accelera subito e mette ansia. Poi, il finale chiarisce e fa male, si percepisce subito che siamo arrivati alla fine del mondo, di tutto quello che sapevamo e di quello che è. Una buona storia, davvero.

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Proelium
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#11 » mercoledì 18 ottobre 2023, 19:24

Ciao Katjia,
piacere di leggerti! Hai centrato il tema in maniera originale, gli eventi e la scrittura sono scorrevoli ma, a mio avviso, manca un'importante spinta testuale o paratestuale per il lettore, affinché possa decodificare con naturalezza e nei tempi giusti l'apocalisse terrapiattista, mentre si dipana via via. In assenza di questa chiave di lettura (mi sono salvato perché l'ho letta nei commenti, ma le storie devono reggersi sulle proprie gambe, per essere efficaci), si resta piacevolmente disturbati dal tabù geometrico, ma la tensione fatica a decollare. Basterebbe un titolo più incisivo ad accendere la miccia e rendere esplosivo il racconto fin da una prima lettura.
Chiarito questo, il lavoro è buono!

In bocca al lupo, buona edition!
Francesco

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Shanghai Kid
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#12 » mercoledì 18 ottobre 2023, 22:49

Ciao KatyBlacksmith,
piacere di averti letta!
Devo dirti che il tuo racconto mi è piaciuto. A differenza di altri commentatori, io penso che la tua storia funzioni sia dal punto di vista tematico (che mi ha molto divertita: ho iniziato a sorridere appena ho capito e il momento in cui si capisce l’operazione che porti avanti arriva al momento giusto), che stilistica. Il brano scorre e crei immagini nitide e ben definite. Non mi è piaciuto moltissimo l’uso dell’ultima frase, inutilmente didascalica, almeno, secondo il mio gusto. Secondo me una prova molto buona.
A rileggerci,
Elisa

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KatyBlacksmith
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#13 » giovedì 19 ottobre 2023, 22:58

Grazie, Corrado!
gioco ha scritto: A parte un paio di passaggi un po' eccessivi, che mi sembra scivolino fuori dal registro generale (es.: Boccheggio per le vertigini del cambio d'argomento) ...!

Sì, in effetti quel punto stride un po', colpa mia che ho ignorato gli alert che mi ha lanciato.
Segno :) Grazie! E buona undicesima era, Juanito!

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KatyBlacksmith
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#14 » giovedì 19 ottobre 2023, 22:59

Ciao, Salvatore e Grazie!
SalvatoreStefanelli ha scritto:Un racconto che parte in sordina ma accelera subito e mette ansia. Poi, il finale chiarisce e fa male, si percepisce subito che siamo arrivati alla fine del mondo, di tutto quello che sapevamo e di quello che è.

Più che altro: di quello che sapevamo.

Buona undicesima era e buon divertimento!

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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#15 » giovedì 19 ottobre 2023, 23:02

Ciao, Francesco!

Proelium ha scritto:Hai centrato il tema in maniera originale, gli eventi e la scrittura sono scorrevoli ma, a mio avviso, manca un'importante spinta testuale o paratestuale per il lettore, affinché possa decodificare con naturalezza e nei tempi giusti l'apocalisse terrapiattista, mentre si dipana via via. In assenza di questa chiave di lettura (mi sono salvato perché l'ho letta nei commenti, ma le storie devono reggersi sulle proprie gambe, per essere efficaci), si resta piacevolmente disturbati dal tabù geometrico, ma la tensione fatica a decollare. Basterebbe un titolo più incisivo ad accendere la miccia e rendere esplosivo il racconto fin da una prima lettura.

La questione del titolo l'ho in effetti trattata con troppa fretta. Ed avendo ancora tempo prima della scadenza avrei potuto approfittarne. Grazie, segno.

Buona undicesima era anche a te!

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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#16 » giovedì 19 ottobre 2023, 23:04

Ciao, Elisa, rieccoci :)

Shanghai Kid ha scritto: Non mi è piaciuto moltissimo l’uso dell’ultima frase, inutilmente didascalica, almeno, secondo il mio gusto.

Grazie, segno anche questo. L'avevo tenuta per coerenza con la frase attorno a cui tutto doveva girare, ma in effetti a questo punto si capisce di cosa si tratta anche se non la si utilizza.
Grazie e buona undicesima era anche a te, buon divertimento!

Franco Zanella
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#17 » giovedì 19 ottobre 2023, 23:24

Ciao Katjia,

Ciao Katjia, il tuo racconto mi ha dato la sensazione di un sogno in cui tutto è familiare ma niente è come dovrebbe essere e in cui i personaggi appaiono ordinari salvo poi tirare fuori dei lati esagerati o caricaturali. Un’idea originale di fine del mondo raccontata in modo chiaro e godibile. Ho apprezzato anche il fatto che a mettere insieme gli indizi e ad accorgersi di cosa sta succedendo sia un ingegnere, un personaggio presumibilmente più razionale e meno emotivo degli altri passeggeri.
Ti auguro un buon proseguimento di edition!
Franco
Ultima modifica di Franco Zanella il lunedì 23 ottobre 2023, 21:52, modificato 1 volta in totale.

Cinzia Fabretti
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#18 » venerdì 20 ottobre 2023, 11:08

Cara Katy, come sempre bravissima, anche se… qualcosa questa volta non mi ha convinto fino in fondo. Ho cercato lumi nelle tue risposte ai commenti precedenti, e forse capisco che la nave da crociera doveva portare i suoi passeggeri fino alla fine del mondo e ritorno, come una crociera sulle cascate del Niagara, tipo. Questo spiega perché il personale della nave SAPPIA che lì le sfere di appiattiscono e NON si spaventi. Quello che però, così, non si spiega più è perché invece si spaventino i passeggeri. Se quello è solo il fantastico confine di una terra piatta, da visitare da lontano per poi tornare indietro, come è possibile che i due passeggeri siano presi alla sprovvista e spaventati? Insomma, godibile come sempre la scrittura e originale l’idea, ma non svolta del tutto in modo logico, per me. Sempre bello leggerti, però.

Gaia Peruzzo
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#19 » domenica 22 ottobre 2023, 13:45

Ciao Katy! Il tuo racconto è molto simpatico. Mi ha fatto pensare a quei film con i pirati dove la fine del mondo è proprio una linea del mare che scende a picco nel nulla! Anche io avrei messo un titolo diverso però (anche se faccio pena a tirare fuori titoli di solito). Perché il gelato non è proprio il fulcro, però alla fine questa cosa del titolo è una piccolezza. In ogni caso è bello che ci sia questa quasi sensazione di calma nel personaggio principale, fino alle ultime righe che poi sconvolgono tutto. Mi è sembrato proprio come di star navigando verso una cascata di cui ti accorgi solo quando cominci a vederla. Brava e complimenti! E in bocca al lupo!

Debora
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#20 » lunedì 23 ottobre 2023, 20:56

Ciao Katy! Il tuo racconto è fighissimo. Mi piace questa interpretazione “terrapiattista” del tema, anzi, la trovo geniale. Quando la storia mi prende per mano e mi porta esattamente dove voleva e mi fa anche sorridere non so cosa chiedere di più! Un unico piccolissimo appunto: all’inizio mi sono un po’ confusa perché non sapevo bene chi stesse parlando, ho dovuto rileggere. Ma a parte questa piccolezza, veramente, è uno di quei racconti che vorrei aver scritto io!

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Stefano.Moretto
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#21 » mercoledì 25 ottobre 2023, 0:58

Ciao Katjia,
davvero molto originale il modo in cui hai rigirato il tema. Verso metà avevo intuito che c'era qualcosa che non andava con le sfere, ma non avevo capito dove volevi andare a parare fino a poche righe dal finale. Hai costruito tutto molto bene, con un crescendo di ansia che ha una ottima resa in chiusura.
Proseguo solo un attimo un discorso che ho visto è già stato aperto nei commenti:
Le azioni della ragazza dei gelati secondo me sono perfettamente visibili da fuori:
inspira l'aria salmastra (si vede e si sente)
Fa appello a tutta la pazienza che ha (anche questo lo si intuisce dall'espressione che le persone fanno. L'espressione di chi e rilassato e di chi invece si trattiene a stento dal mandare a quel paese qualcuno non hanno nulla in comune)
ripete la stessa cosa che dice a tutti (e questo si sente)
Non rilevo pensieri indecifrabili che relegano il POV solo in capo a lei.

Allora, quello che scrivi qui è tecnicamente tutto vero (il discorso dell'appello alla pazienza è un po' borderline, ma ci può stare). Il problema grosso è che quella è l'apertura del racconto, e inizia appunto con la descrizione di emozioni (scocciatura) di un personaggio che non è quello che racconta. Nelle primissime righe il lettore deve farsi un'idea dell'ambientazione e di chi è che sta raccontando, e se come prima cosa gli fai vedere i pensieri di un personaggio, il lettore darà per scontato che quel personaggio è quello che racconta. Se tu avessi aperto con una prima frase in prima persona del protagonista (es: "mi appoggio al vetro dei gelati") oppure se tu avessi reso chiara la prima persona dalla prima frase non di dialogo (es: La ragazza dietro il bancone inspira profondamente l'aria salmastra e mi lancia un'occhiata gelida.) allora non ci sarebbe stata possibilità di fraintendimento.
Ovviamente gli esempi qui sopra sono le prime parole che mi sono venute in mente e non pretendono di essere un miglioramento effettivo del racconto, solo degli esempi, appunto.

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antico
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Re: Tre palline di gelato

Messaggio#22 » venerdì 27 ottobre 2023, 18:46

Mi allineo a chi ti ha sottolineato una partenza un po' difficile a livello di POV in quanto lo espliciti solo dopo alcune righe e in quel lasso di lettura non mi era ben chiaro neppure il tempo del narrato. Detto questo, poi si capisce e il tutto va a posto, ma è un problema e va risolto chiarendo da subito. Il racconto mi è piaciuto e la trovo una bella idea, anche se ancora da affinare in quanto mi sembra che rimangano delle non risposte non volute, nel senso che questo contesto particolare andava seminato meglio: si arriva alla fine con la sensazione che manchi qualcosa da parte dell'autore e questo è un malus. Molto buona la declinazione del tema. Come valutazione, direi un pollice tendente al positivo in modo brillante e anche solido perché hai padronanza e la trasmetti al lettore anche se quelle mancanze evidenziate non permettono di salire al livello superiore.

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