TF5k

[Andrea Furlan]

Mi sistemo alla postazione, la sedia consumata mi accoglie come sempre.
Ma oggi non è un giorno come gli altri. La fine di TF5k è vicina.
«No!» Mi correggo. «È stasera.»
L’eccitazione mi attraversa come una fiamma. La stessa emozione di quando ho cominciato a giocare, a dodici anni: allora bastava sconfiggere un boss qualsiasi per farmi sentire così.
Ci sono più di 25000 utenti collegati in diretta. Numeri mai visti.
Chiamo la New Frontiers. «Lucio, mi senti? Siamo oltre ogni limite, è un trionfo.» La mia voce tradisce l’entusiasmo.
«Lo so Rob. Abbiamo investito molto su questa sessione. Forse troppo. Cerca di non deluderci.»
Non l’ho mai sentito con questo tono. Ha come un ringhio sordo nella voce.
Ma non posso perdere tempo. Lancio l’applicazione, la schermata di avvio di TerraFormation5000 mi accoglie.
Linx, il mio terraformatore, dorme dove l’ho lasciato ieri sera. Al sicuro in una grotta, vicino al Mare Sconosciuto, dove gli alieni non lo possono individuare.
Apro la mappa, non trovo sorprese: montagne, deserti, paludi, foreste. Tutto in chiaro, scoperto, conquistato. Rimangono solo pochi pixel neri, a nordest.

Linx lavora con le braccia meccaniche modificando il paesaggio. Ricopre i crateri delle bombe, spiana colline, raccoglie legna e minerali a un ritmo mai visto.
Stai andando forte GameAddict#1! Daje!
Alieni bastardi, questa volta ve la siete cercata.
Quando hai fritto l’aereo è stato fantastico. GameAddict#1!
I messaggi arrivano a decine, tanto che fatico a seguirli. Ogni tag con il mio nome mi fa guadagnare bitcoins, come da contratto con la New Frontiers.
Attorno a Linx, aerei e carri armati giacciono distrutti. Eserciti alieni che fino a pochi giorni fa avrei temuto, ora non fanno più paura.
Lucio mi sta chiamando, ma sono indeciso, non rispondo subito: è solo un commerciale che non capisce. Non può apprezzare la mia strategia, come ho costruito Linx, il terraformatore vincente. Poi ricordo le sue parole.
Cerca di non deluderci.
«Rob, che cazzo stai facendo. Sono stato chiaro: l’ultimo esercito non doveva essere sconfitto, solo rallentato.»
«Lo so Lucio, ma non c’era scelta, dovevo annientarli. Sono arrivato al Mare. Stasera finirò, lo vogliono tutti.»
«Non erano questi i patti, coglione. Ti ricordo che il contratto parla chiaro.» Una pausa. «Altrimenti ci saranno contromisure.»
Sbuffo, irritato. Linx avanza sulla costa, subisce un attacco che disperdo con i missili. Ormai la macchia nera sulla mappa è diventata piccolissima.
«Lucio non fare il burocrate. Sto finendo il gioco. Te ne rendi conto? Scommetto che i tuoi sviluppatori non credono ai loro occhi.»
Chiudo, devo restare concentrato. Un vulcano compare sulla costa.
La fine.
I messaggi della chat arrivano a un ritmo pazzesco. 30000 utenti.
È un trionfo.

Linx attende sul bordo: il cratere ribolle di lava rossastra.
Dall’altro lato, la discesa scende nel mare in tempesta.
Esito, non sono sicuro.
L’ultimo pixel della mappa copre entrambe le zone: roccia fusa, mare bianco. Scegliere come terraformare, plasmare, è la base del gioco. Gli alieni sono solo una difficoltà in più.
Aspetto ancora. Quasi 40000 followers.
I messaggi ora sono pochi, arrivano lenti: è come se l’intera comunità trattenesse il fiato.
Piloto Linx giù per la discesa, abbasso le braccia meccaniche, sollevo un’onda di terra sopra alla spiaggia. Creo una lunga penisola in mezzo al Mare Sconosciuto.
La mappa è libera. Ho scoperto tutto!
Vorrei continuare, ma mi fermo. Aspetto la ricompensa.
Un nuovo mondo da conquistare, un Easter Egg che non mi aspetto?
Invece in pochi secondi Linx è avvolto dalla nebbia.
Sento un brivido freddo. Cerco di tornare indietro, fuggire. Ci provo a lungo, sempre più confuso. Ma è tutto sparito: vulcano, costa, mare. Anche la mappa.
Un limbo grigio.
GameAddict#1 cosa hai fatto?
Non può essere finita così. Maledetto!
Vogliamo indietro i nostri soldi. GameAddict#1, New Frontiers ladri farabutti.
Cerco di chiamare Lucio. Non risponde.
Ho un capogiro, devo vomitare. Mi alzo.
In quel momento, qualcuno suona alla porta.

[antico]

Ciao Andrea! Parametri ok, buona GIULIANO CANNOLETTA EDITION!

[alexandra.fischer]

TF5K di Andrea Furlan Tema centrato. Il creatore di un videogioco alle prese con un mondo alieno si ritrova dapprima pieno di seguaci in Rete e guadagna dei bitcoin, malgrado le proteste di Lucio, di certo il suo sponsor. Le descrizioni sono molto efficaci, sembra di essere davvero in quel mondo fatto di guerre con tanto di terraformatore che ripara i danni delle guerre. Peccato che a un certo punto, quel mondo finisca in un grigio desolante. E a quel punto il Lettore la pensa come Lucio. Che il terraformatore abbia distrutto troppo presto l’esercito?
Attenzione:
Rob, che cazzo stai facendo?

[gioco]

Racconto scritto ottimamente, lo stile e il registro sono coerenti e senza sbavature. E' piacevole da leggere e col giusto brivido d'ignoto, l'inquadramento del personaggio e i dialoghi sono "giusti", ne' troppo ne' troppo poco. Il gamer imbattibile che scopre di dover fare i conti col mondo reale e' una figura in cui sembra facile potersi identificare. Sarei molto curioso di sapere se il finale sarebbe stato un po' piu' espanso non fosse stato per il limite delle 4k battute :-)

[SalvatoreStefanelli]

Mi è piaciuto.
Nel gioco come nella vita non si può decidere tutto, indipendentemente da tutto. Nessuno è scevro da influenze o da destini che sono in parte predestinati e, nessuno è veramente libero di fare le sue scelte, qualunque scelta, o si può comunque scegliere e poi se ne paga le conseguenze. interessante.

[Proelium]

Ciao Andrea,
piacere di leggerti. La fine di un videogame open world, in un certo senso, sa un po' di scoperta dell'America o dei confini di un mondo finalmente svelato per intero, e così demistificato. Interessante come tu sia riuscito a rendere un sentimento molto poetico (la siepe leopardiana, per intenderci) con una scrittura così asciutta, dai toni neutri (i dialoghi sono un po' piatti, quei "cazzo" non sono affatto espressivi come pensi, banalizzano e basta), e attraverso espedienti quali le aspettative dei followers ecc. Personalmente prediligo nella prosa maggiore lirismo e architettura sintattica, ma ti faccio i complimenti: soprattutto nei paesaggi visivi che ricrei con poche parole precise, capisco che stilisticamente sei cresciuto molto. Bravo!

Buona edition, alla prossima.
Francesco

[Franco Zanella]

Ciao Andrea,
bella idea, bel ritmo e bella la parabola del personaggio che lasciandosi travolgere troppo dall’entusiasmo finisce per perdere tutto. Una buona interpretazione del tema “fine del mondo” provocata in questo caso dall’essere troppo concentrati su se stessi e i propri obiettivi ignorando ciò che ci sta attorno. Volendo ci vedo anche un messaggio.
Buona edition e alla prossima!
Franco

[Cinzia Fabretti]

Caro Andrea, il tuo racconto è ben costruito e originale. Reso bene il giocatore, la sua eccitazione per essere sul filo del traguardo. L’ambiente del web, gli spettatori partecipi, la strategia degli organizzatori che viene stravolta dal giocatore, troppo preso dal gioco e dal pubblico, che pressa perché vada avanti. La chiusa lascia intravedere un possibile pericolo reale, perché dietro il mondo virtuale, in cui il protagonista si è imprudentemente immerso fino a perdere contatto con la realtà, ci sono appunto uomini pronti a esigere una durissima resa dei conti. Il racconto risponde al tema, ha una trama verosimile, è scritto bene. Nulla da eccepire, solo voglio vedere come farò a stilare una classifica, con questi racconti!

[Giovanni P]

Ciao Andrea, il tuo racconto mi ha ricordato alcuni videogiochi con i quali perdevo le mie giornate da fanciullo, detto ciò il tuo racconto mi è piaciuto anche se ho scarso interesse verso gli argomenti che lo muovono. Hai gestito bene caratteri e ritmo, cosa non semplice, centrando la declinazione del contest.
In bocca al lupo!

[starla]

Ciao Andrea,

premetto che non sono amante dei videogiochi e per leggere qualcosa al riguardo devo sempre fare un minimo sforzo, ma il tuo racconto alla fine mi è piaciuto!
Mi ha coinvolto da un punto di vista più intellettuale che emotivo, ma comunque ho apprezzato il messaggio che hai orchestrato. Quando il talento viene sfruttato per motivi egoistici, si può perdere tutto. Un po' come quando lo scrittore scrive unicamente per sé stesso, senza mai considerare i lettori e l'esperienza che loro trarranno dalla lettura di quel romanzo.
La caratterizzazione del personaggio è buona, migliorerei giusto l'incipit per renderlo più spontaneo. La prima impressione che ho avuto è che il personaggio stesse parlando più ai lettori che a sé stesso, quindi creerei degli stimoli che lo portino a pensare che la fine del gioco è quella stessa sera, magari anticipando i messaggi di incoraggiamento che vediamo poco dopo.
In bocca al lupo!

[Debora]

Ciao Andrea, il tuo racconto è davvero una botta di adrenalina. Anche se non sono una gamer conosco le dinamiche tramite mio figlio e sono riuscita a seguire il gioco con lo stesso entusiasmo dei follower del protagonista. Mi è piaciuto il ritmo, la scrittura cinematografica e l’idea, per nulla scontata. Il finale mi ha lasciato lo stesso amaro in bocca del protagonista e di coloro che stavano seguendo il gioco. Quindi, resa perfetta!

[Andrea Furlan]

Grazie a tutti per i commenti sostanzialmente positivi e i buoni piazzamenti in classifica, anche da chi si è sentito lontano dai temi trattati. Soprattutto a Starla e Francesco per gli utili suggerimenti.
Questa volta sembra che il racconto sia arrivato chiaro nelle sue intenzioni, che è già un grosso passo avanti rispetto a tante altre edizioni. Interessanti le diverse interpretazioni che avete dato.
Posso aggiungere che non sono un gamer, anche se ho giocato molto da ragazzo. Del protagonista mi interessava esplorare la volontà di raggiungere l'obiettivo per cui aveva faticato tanto e
nonostante gli avvertimenti, arrivando all'eccesso per rendersi poi conto di aver fatto la cosa sbagliata.

[Shanghai Kid]

Ciao Andrea,
e, come sempre, piacere di averti letto.
Allora, comincio con il dirti che una delle prime idee che ho avuto per questa edition era molto simile alla tua, ma devo dire che è un bene l’abbia sviluppata tu, perchè l’hai fatto padroneggiando sicuramente meglio la situazione. Il testo è ben scritto, tuttavia sono d’accordo sia con la critica che con il complimento che ti fa Francesco: ormai ti leggo da un po’ e sto osservando che tu hai davvero un’ottima capacità di descrivere o dipingere paesaggi nella mente del lettore, ma anche io trovo i dialoghi e in generale lo scorrere del racconto un po’ piatto. Non credo sia una questione di emozioni o colpi di scena (o meglio, quello potrebbe aiutare, ma non solo), bensì di ritmo.
Cercherei di lavorare questo aspetto per la prossima volta.
A rileggerci,
Elisa

[Andrea Furlan]

Grazie Elisa, interessante il commento sul ritmo e sul flusso del racconto, ci rifletterò anche per altre occasioni.

[Stefano.Moretto]

Ciao Andrea,
questo racconto ha un ritmo incalzante, adrenalinico, mi sono sentito davvero coinvolto nella storia come è raro che succeda. Poi arrivo al finale e mi spiazza: cos'è successo? Non sono sicuro di averlo capito, in sostanza il gioco "scompare" e vanno a prenderlo a casa? Perché? Non era finito il gioco? Anche la reazione degli spettatori mi sembra troppo violenta: il gioco fino a quel punto li ha appassionati al punto che erano decine di migliaia, solo per il finale deludente si sono scatenati così?
Chiariamo: avevo capito che il finale del gioco sarebbe stata una fregatura per il fatto che avevano detto al protagonista sostanzialmente di non finirlo, ma mi aspettavo qualcosa di più esplicativo. Anche la bussata alla porta finale, che comunque mette la sua dose d'ansia, sarebbe stata più d'effetto se ci fosse stato un qualche indizio sul fatto che potessero esserci ripercussioni nel mondo reale.
Al netto del finale resta comunque un ottimo racconto, ottima prova.

[Andrea Furlan]

Ciao Stefano,
Grazie per il commento positivo e la posizione top in classifica. I followers non seguono più Rob perché rimangono delusi dal fatto che il suo avatar rimane intrappolato in un limbo, di fatto determinando una fine insoddisfacente per tutti. Come succede a volte sui social ho immaginato una rivolta ingiustificata, dove alcuni commenti negativi trascinano tutti gli altri. Se avessi introdotto diversamente la cosa, non sarei stato nel limite dei caratteri.
Per il finale, l'ho lasciato aperto e contrastato di proposito: volevo che fosse l'intrusione della dura e improvvisa realtà nel mondo virtuale del protagonista. Anche in questo caso una semina più accurata avrebbe forse aiutato, ma Lucio lancia comunque avvertimenti chiari nei suoi interventi, che non vengono colti da Rob mentre gioca.

[antico]

Buono il ritmo, piacevole la lettura e il controllo che dimostri di avere, ma ho percepito la tua distanza in termini di conoscenza del contesto trattato che si esplica nel numero di follower: 25/40 mila sono davvero pochi per quelli che sono i numeri standard di un gioco che deve rendere, soprattutto considerato tutta la logistica, con tanto di minaccia di morte, che c'è dietro. Mi è sembrato inoltre che non dedichi sufficiente spazio a quelle che sono le aspettative del pubblico nei confronti della fine di questo gioco, nel senso che, anche qui, si fosse parlato di due miliardi (per dire) di utenti connessi si poteva fare tutto un discorso sulla necessità di fare durare lo spettacolo più a lungo per aumentare gli introiti, ma andava specificato e data più importanza alla questione invece di suggerirla e basta. Buona la declinazione del tema anche se, anche in questo caso, poteva essere maggiormente sottolineata in rapporto all'importanza del finire il gioco. Insomma, ottime potenzialità, ma allo stato attuale più suggerite che espresse e pertanto per me è un pollice tendente al positivo in modo brillante, ma non così solido.

[GiulianoCannoletta]

Ciao Andrea, sempre un piacere leggerti.
Bella l'interpretazione del tema, la fine del mondo intesa come il completamento di un gioco sulla terraformazione. Lo stile è limpido e permette di seguire la storia senza arrancare nei tecnicismi.
E quando abbiamo finito? Ci aspettiamo una ricompensa, una qualsiasi forma di gratificazione.
Invece, a volte, oltre l'ultimo mattoncino non c'è nulla ad attenderci.
A rileggerci presto!