Insula Senensis

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 dicembre con un tema di Luigi Musolino e 3000 caratteri a disposizione!
Elettra Fusi
Messaggi: 58

Insula Senensis

Messaggio#1 » lunedì 18 dicembre 2023, 23:28

“Il mondo non vede l’ora che il genere umano si levi di torno, il mondo ci sopravviverà, come è sopravvissuto ai dinosauri”.
Le parole echeggiano nell’auditorium e Silvia guarda storta Marco che ha bofonchiato un “come no…” in risposta alle parole dell’antropologo del Museo di Storia Naturale.
Dai, sì, il professore sta esagerando, ha ragione Marco lì accanto a lei.
“...la natura non ha bisogno dell’uomo, il surriscaldamento globale non è un problema del mondo, è un problema per l’uomo, sarà un problema per le generazioni future”. Silvia ed Elisa si guardano brevemente. Senza parola, come in classe, si intendono: fuori devono parlare.

“Allora?” Elisa è laconica e di poche parole e Silvia alza gli occhi al cielo, ma ha proprio bisogno di ragionare ad alta voce:
“Siamo fragili, inutili e non contiamo niente e sai che novità? - cantilena - Ma poi ci dicono che del futuro del pianeta dovremmo occuparcene noi? Che si decidano: contiamo qualcosa o siamo le ultime cacchine di mosca sul parabrezza? Senza considerare che anche loro dureranno più di noi, no? Prof?”
“Dimmi, Silvia?”
“Voglio dire: siamo così piccoli e inutili e il mondo ci sopravviverà in ogni caso, ci guarderà mentre ci estinguiamo, eppure dobbiamo darci da fare per il futuro? Sì insomma, che lo facciamo a fare se tutto conta così poco?”
“Appunto” Assevera Elisa, con gli occhioni sgranati dietro una montatura telescopica.
La prof. Passeri gongola, basta poco per fare con lei la figura delle filosofe, la commisera Silvia: “Eh… è una bella domanda la tua, Silvia, una domanda intelligente; io penso che per quanto si possa fare poco, è importante che tutti noi ci impegnamo per quel poco”.
Una risposta così poco interessante che le locandine dell’edicola di San Pietro hanno già catturato Elisa e Marco s’è preso a braccetto Silvia e ora sono qualche passo avanti.

“Passiamo di qua, sotto al Duomo, ragazzi, su!”
“Ma perché prof?”
“Perché qui sotto, nel costone di roccia di fianco a San Giovanni c’è uno spaccato di arenaria con delle inclusioni di fossili di ammoniti e conchiglie del pliocene che ci dice…? Su, che lo sapete?”
“Che qui c’era il mare, figo!” risponde prontissimo Teo, come al solito. La classe fa partire un applauso.
Insieme all’applauso arriva lo schianto, poi un lunghissimo boato; il marmo del Duomo geme, un elefante con i conati; la classe fugge verso l’alto, tutti cercano il cielo. Silvia arranca in su mentre la terra si scuote, le sembra che le scale del Duomo le vengano incontro; Elisa somiglia a un furetto, è davanti a lei, velocissima.
Quando la terra smette di tremare, Silvia è in piazza, l’aria puzza di terra e di qualche tubatura che ha ceduto. I palazzi continuano a gemere come donne anziane sull’uscio di casa.
C’è un vento che puzza di polvere, cemento, mattoni, tubature schiantate… e sale.
Qualcuno dalla facciata incompiuta del Duomo, sta gridando qualcosa. Grida e si sbraccia, Silvia sente parole nel vento. È Teo:
“Sta arrivando, sta tornando… il mare…”


Elettra Fusi
ProfElettra

Avatar utente
antico
Messaggi: 7248

Re: Insula Senensis

Messaggio#2 » lunedì 18 dicembre 2023, 23:31

Eletra, buonasera anche a te! Parametri tutti rispettati, buona LUIGI MUSOLINO EDITION!

alexandra.fischer
Messaggi: 2888

Re: Insula Senensis

Messaggio#3 » martedì 19 dicembre 2023, 13:44

Tema centrato. In una classe si parla di ecologia. Il professore che fa lezione è pessimista. L’uomo non conta nulla, ma deve fare quel che può per le generazioni future. Fin qui tutto bene, ma ci sono dei salti di punto di vista, da Marco a Silvia e a Elisa. Per non parlare della professoressa di scienze naturali, che fa passare tutti sotto al Duomo per mostrare dei fossili marini alla classe. Per il resto, il racconto è godibile nella scena del terremoto, con le fughe dei personaggi e l’arrivo del maremoto.

Elettra Fusi
Messaggi: 58

Re: Insula Senensis

Messaggio#4 » martedì 19 dicembre 2023, 18:33

Grazie Alexandra, i tuoi commenti sono molto utili. Proverò a rimodulare affinché i punti di vista continuino essere plurali ma più comprensibili.
Elettra Fusi
ProfElettra

PuntiDiDomanda
Messaggi: 117

Re: Insula Senensis

Messaggio#5 » venerdì 22 dicembre 2023, 0:53

Ho faticato molto a comprendere il racconto. L'ultima parte ho dovuto leggerla un paio di volte e concentrarmici parecchio.
Il punto è che ci sono degli elementi che inducono confusione, e principalmente ne identifico tre:
1) Punto di vista: si fatica molto a comprendere di chi è il punto di vista. O meglio, si capisce subito che è di Silvia, e sembra lo rimanga per tutta la durata del racconto, però ci sono moltissimi passaggi in cui vengono dei dubbi, come l'inizio, in cui lei guarda storto Marco, ma poi pensa che lui abbia ragione. Perché lo guarda storto se pensa che abbia ragione? Riflettendoci si capisce che probabilmente è perché lei è una studentessa più "ligia" e la infastidisce che l'altro commenti ad alta voce in quel modo, però questo il racconto non lo dice, è il lettore che lo deve desumere a posteriori dalla circostanza, quando si è assicurato che effettivamente il POV era di Silvia.
Di fatto il momento in cui io posso essere certo al 70/80% (quindi con un buon margine) di quel passaggio è al ma ha proprio bisogno di ragionare ad alta voce, che per forza di cose è un pensiero di Silvia, però prima c'è uno stacco di paragrafo, quindi un minimo di dubbio rimane ("non è che è cambiato POV nel frattempo, e prima era un altro?"), e inoltre segue di pochissimo un punto in cui si solleva un altro dubbio, ovvero il Silvia ed Elisa si guardano, che di fatto è un'infrazione di POV, in cui al lettore viene da pensare che ci sia un quarto personaggio nella scena, che è il vero portatore di POV. E come se non bastasse nel secondo paragrafo subentra un personaggio mai citato prima, ovvero quello della prof, che per un momento fa pensare che nell'incipit il POV potesse essere il suo;
2) Numero di personaggi: sono troppi e introdotti tutti insieme, oltre che anonimi. In otto righe quattro personaggi di cui non sappiamo nulla, tra cui uno che non è in scena e compare nel mezzo di un dialogo (anche qui, problema di filtro del pg, Silvia sapeva già benissimo della presenza della prof, perché allora noi no?). Ci si perde.
3) Metafore & co.: il marmo che geme e l'elefante coi conati vengono troppo presto (e non sono chiarissime, soprattutto l'elefante). Non si sta capendo cosa sta succedendo (giustamente, manco i ragazzi lo hanno ancora razionalizzato, quindi ha senso) e quelle espressioni inducono ancor più confusione nel lettore. Se sono in una situazione di difetto informativo rispetto alla circostanza, inserire espressioni particolari o metafore è un grande azzardo, perché per comprendere cercherò di utilizzare quelle, che sono i primi elementi che mi capitano a tiro.

C'è qualche altro problemino (di consecutio e di costruzione frasale), ma penso che quei tre siano i principali aspetti critici.
Anzi, se dovessi indicarne uno su cui puntare forte è la gestione di POV e filtro di quest'ultimo. Da questa lettura sembra che non ti venga ancora naturale l'immergersi nel POV, che sia lì con una telecamera molto vicina e non dentro il personaggio.

Elettra Fusi
Messaggi: 58

Re: Insula Senensis

Messaggio#6 » sabato 23 dicembre 2023, 11:29

PuntiDiDomanda ha scritto:Ho faticato molto a comprendere il racconto. L'ultima parte ho dovuto leggerla un paio di volte e concentrarmici parecchio.
Il punto è che ci sono degli elementi che inducono confusione, e principalmente ne identifico tre:
1) Punto di vista: si fatica molto a comprendere di chi è il punto di vista. O meglio, si capisce subito che è di Silvia, e sembra lo rimanga per tutta la durata del racconto, però ci sono moltissimi passaggi in cui vengono dei dubbi, come l'inizio, in cui lei guarda storto Marco, ma poi pensa che lui abbia ragione. Perché lo guarda storto se pensa che abbia ragione? Riflettendoci si capisce che probabilmente è perché lei è una studentessa più "ligia" e la infastidisce che l'altro commenti ad alta voce in quel modo, però questo il racconto non lo dice, è il lettore che lo deve desumere a posteriori dalla circostanza, quando si è assicurato che effettivamente il POV era di Silvia.
Di fatto il momento in cui io posso essere certo al 70/80% (quindi con un buon margine) di quel passaggio è al ma ha proprio bisogno di ragionare ad alta voce, che per forza di cose è un pensiero di Silvia, però prima c'è uno stacco di paragrafo, quindi un minimo di dubbio rimane ("non è che è cambiato POV nel frattempo, e prima era un altro?"), e inoltre segue di pochissimo un punto in cui si solleva un altro dubbio, ovvero il Silvia ed Elisa si guardano, che di fatto è un'infrazione di POV, in cui al lettore viene da pensare che ci sia un quarto personaggio nella scena, che è il vero portatore di POV. E come se non bastasse nel secondo paragrafo subentra un personaggio mai citato prima, ovvero quello della prof, che per un momento fa pensare che nell'incipit il POV potesse essere il suo;
2) Numero di personaggi: sono troppi e introdotti tutti insieme, oltre che anonimi. In otto righe quattro personaggi di cui non sappiamo nulla, tra cui uno che non è in scena e compare nel mezzo di un dialogo (anche qui, problema di filtro del pg, Silvia sapeva già benissimo della presenza della prof, perché allora noi no?). Ci si perde.
3) Metafore & co.: il marmo che geme e l'elefante coi conati vengono troppo presto (e non sono chiarissime, soprattutto l'elefante). Non si sta capendo cosa sta succedendo (giustamente, manco i ragazzi lo hanno ancora razionalizzato, quindi ha senso) e quelle espressioni inducono ancor più confusione nel lettore. Se sono in una situazione di difetto informativo rispetto alla circostanza, inserire espressioni particolari o metafore è un grande azzardo, perché per comprendere cercherò di utilizzare quelle, che sono i primi elementi che mi capitano a tiro.

C'è qualche altro problemino (di consecutio e di costruzione frasale), ma penso che quei tre siano i principali aspetti critici.
Anzi, se dovessi indicarne uno su cui puntare forte è la gestione di POV e filtro di quest'ultimo. Da questa lettura sembra che non ti venga ancora naturale l'immergersi nel POV, che sia lì con una telecamera molto vicina e non dentro il personaggio.


Ti ringrazio per il commento che mi dà davvero tanti spunti di riflessione: hai ragione per tanti aspetti, però mi soffermo a perorare le mie ragioni solo su uno di questi. Lo sguardo è volutamente plurale ma privilegia quello di Silvia. So che è un esperimento difficile, ma vivo le dinamiche di una classe tutti i giorni e posso essere certa che ricreare l'atmosfera di un gruppo dei studenti non dà spazio a una voce sola. Questo è i punto di partenza: ho scelto un punto di vista e uno scenario troppo noto a me e quindi l'ho riflesso troppo poco all'esterno. Ne sono consapevole. Per quanto riguarda l'uso delle metafore ti ringrazio tantissimo perché per me era un uso che doveva facilitare l'immaginazione ma se invece la complica evidentemente ho sbagliato calcolo. Per consecutio e costruzione frasale ricontrollerò il testo meglio, onestamente non mi riconosco questo tipo di errori in genere, ma tutto può essere.

Grazie davvero, mi ritiro a riflettere.
A rileggerci presto!
Elettra Fusi
ProfElettra

Avatar utente
gcdaddabbo
Messaggi: 336

Re: Insula Senensis

Messaggio#7 » sabato 23 dicembre 2023, 20:09

Ciao prof. Elettra! Piacere di leggerti! Questa volta tocca a me giudicarti!
Scusa prof! Il racconto mi sembra un po’ costruito. Non c’è amore, non c’è passione. Alla prof. Elisa sembra proprio non importi nulla dei suoi alunni. Il crollo del muro dell'ampliamento del Duomo di Siena (é a quello che ti riferisci?9, che mi ha sempre dato l’impressione di reggersi a mala pena, non è credibile che giunga senza terremoti, mentre la classe è in gita con il mare che arriva da un centinaio di km di distanza senza che ci siano stati cataclismi.
Certo la Natura Matrigna può fare scherzi tremendi. I tempi dei cambiamenti climatici non credo siano questi.
Un consiglio che davo ai ragazzi: “Scrivi con il cuore! Cerca quello che ti fa male o ti fa gioire! A cesellare c’è sempre tempo.” Questo si vede che lo sai fare bene.
Buona Luigi Musolino Edition! Buon 2024!

Elettra Fusi
Messaggi: 58

Re: Insula Senensis

Messaggio#8 » domenica 24 dicembre 2023, 7:30

Ciao, c'è un fraintendimento e me ne scuso. La prof. non è Elisa. Grazie di avermelo fatto notare. Non mi ero accorta che i due personaggi si potessero sovrapporre. Elisa è la compagna di scuola di Silvia. La prof è la prof , proprio come me. E fin quando non m mi sono accorta che il limite era di 3000 battute e non di 4000 aveva una fine anche lei, anzi a dire la verità, era l'unica ad avere una fine. Grazie per la lettura e i consigli. A rileggerti presto
Elettra Fusi
ProfElettra

srcm
Messaggi: 42

Re: Insula Senensis

Messaggio#9 » domenica 24 dicembre 2023, 14:41

Ciao, ieri sera avevo scritto un ragionamento abbastanza contorto sulla fine del mondo ma per sbaglio mi son ritrovato a cancellarlo. Meglio così probabilmente. Più in sintesi allora: la storia in sé è interessante e ha un messaggio che potrebbe anche essere condivisibile, ma ho come la sensazione che mi sia mancata una connessione empatica con la protagonista. Questo mi ha creato un po' di problemi anche a leggere l'eventuale messaggio. In primo luogo ho percepito Silvia come molto distaccata dalla realtà che la circonda: tutto le risulta abituale e noioso. I commenti in buona fede (ma chiaramente banali) dei prof lei sembra ascoltarli con una sorta di disincanto, che posso per certi versi capire, ma che rischia di risultare cinico. Nella seconda parte invece lei diventa forse in maniera eccessiva spettatrice della catastrofe climatica che (finalmente? Non riesco a capire come lei si ponga a riguardo) avviene. Di conseguenza non riesco a capire in che modo si vorrebbe porre questa storia sul tema di ciò che gli umani possono fare di fronte al legittimo (ri)avanzare della natura (in risposta alle azioni degli umani stessi). Mi rendo conto comunque che è un tema complesso su cui esprimersi e trovo senza dubbio interessante che tu abbia scelto questa chiave di lettura, solo ho come l'impressione che il messaggio perda un po' di peso nel momento in cui le ripercussioni di ciò che accade non sono avvertite direttamente dalla protagonista.
Dal punto di vista della costruzione delle scene un unico appunto: Silvia pensa che lei ed Elisa parleranno dopo "fuori". Il fatto che segua un cambio di paragrafo mi ha fatto pensare che la scena si spostasse "fuori" in uno spazio in cui erano loro due sole (senza prof). La presenza della prof anche dopo il cambio paragrafo mi ha quindi un attimo stranito.

PuntiDiDomanda
Messaggi: 117

Re: Insula Senensis

Messaggio#10 » lunedì 25 dicembre 2023, 5:08

Elettra Fusi ha scritto:Ciao, c'è un fraintendimento e me ne scuso. La prof. non è Elisa. Grazie di avermelo fatto notare. Non mi ero accorta che i due personaggi si potessero sovrapporre. Elisa è la compagna di scuola di Silvia. La prof è la prof , proprio come me. E fin quando non m mi sono accorta che il limite era di 3000 battute e non di 4000 aveva una fine anche lei, anzi a dire la verità, era l'unica ad avere una fine. Grazie per la lettura e i consigli. A rileggerti presto

Ah, dai, se hai frainteso il limite di caratteri e dovuto limare in seguito è normale che siano rimasti problemi di comprensibilità. In così poco tempo è improbabile riuscire a risolverli.
Tra l'altro ti capisco benissimo, da gran genio che per due volte su quattro ha dovuto togliere 1500 caratteri (sto ancora imparando a capire quanto succo può stare in tot caratteri). Diventa difficilissimo tenere sotto controllo la storia.

Avatar utente
AndreaCrevola
Messaggi: 170

Re: Insula Senensis

Messaggio#11 » martedì 26 dicembre 2023, 17:26

Ciao Elettra, piacere di aver letto il tuo racconto.
Dal mio punto di vista, il tuo testo soffre la presenza di troppi personaggi in così poche righe, che portano a esplicitare la vicenda con un eccessivo numero di salti di inquadratura, come se fossero tante micro-scene concatenate tra loro. Manca un vero conflitto nella vicenda: Silvia è preoccupata per il destino del pianeta (o delle attenzioni di Marco), ma tutto si risolve in una domanda alla professoressa. Difficile empatizzare per lei.
Il finale è caotico perché non si capisce bene cosa stia succedendo. Il punto di vista di Silvia in questa fase straborda e offre dettagli di cui - mi pare - non dovrebbe essere a conoscenza, così che il tuo narratore da focalizzato sembra diventare onnisciente, ma senza offrire i vantaggi di questo.
Ci sono anche dei passaggi che non ho ben inteso. Per esempio: “La prof. Passeri gongola, basta poco per fare con lei la figura delle filosofe, la commisera Silvia”. Se mi baso sul testo non capisco né di chi è quel commento a centro frase né chi pronuncia la battuta seguente.

LeggErika3
Messaggi: 145

Re: Insula Senensis

Messaggio#12 » mercoledì 27 dicembre 2023, 0:23

Ciao Elettra,
dai commenti e dalle tue risposte intendo che nel tuo racconto ci sia un tentativo di mettere in scena la classe come pulsante magma di pensieri, emozioni, opinioni. Un obiettivo ambizioso, per cui forse servivano più caratteri e più tempo per non rischiare il caos dei punti di vista. Ma, al di là di queste osservazioni che ti sono già state mosse, mi concentro sulla scena del terremoto. Alcune immagini mi sono poco chiare: non capisco perché tutti corrano verso l’alto (ma perché, sono sprofondati?), come si ritrovino l’una in piazza e l’altro davanti (o sulla?) facciata, perché veda più lontano (tanto da vedere le onde in arrivo). Forse i movimenti sono più chiari a chi ha stampato in mente il duomo di Siena, ma io l’ho visto 15 anni fa e questi spostamenti non mi risultano immediati.
Alcuni paragoni non mi convincono: l’elefante con i conati mi pare più cartoon che drammatico; i gemiti di donne anziane davanti all’uscio dipingono un suono poco chiaro (e perché davanti all’uscio donne anziane dovrebbero gemere?)
L’intenzione e il messaggio del racconto mi piacciono, sulla confezione penso si possa lavorare per rendere la lettura più godibile.

Avatar utente
Luca Moggia
Messaggi: 163

Re: Insula Senensis

Messaggio#13 » mercoledì 27 dicembre 2023, 13:22

Elettra Fusi ha scritto:“Il mondo non vede l’ora che il genere umano si levi di torno, il mondo ci sopravviverà, come è sopravvissuto ai dinosauri”.
Le parole echeggiano nell’auditorium e Silvia guarda storta Marco che ha bofonchiato un “come no…” in risposta alle parole dell’antropologo del Museo di Storia Naturale.
Dai, sì, il professore sta esagerando, ha ragione Marco lì accanto a lei.
“...la natura non ha bisogno dell’uomo, il surriscaldamento globale non è un problema del mondo, è un problema per l’uomo, sarà un problema per le generazioni future”. Silvia ed Elisa si guardano brevemente. Senza parola, come in classe, si intendono: fuori devono parlare.

“Allora?” Elisa è laconica e di poche parole e Silvia alza gli occhi al cielo, ma ha proprio bisogno di ragionare ad alta voce:
“Siamo fragili, inutili e non contiamo niente e sai che novità? - cantilena - Ma poi ci dicono che del futuro del pianeta dovremmo occuparcene noi? Che si decidano: contiamo qualcosa o siamo le ultime cacchine di mosca sul parabrezza? Senza considerare che anche loro dureranno più di noi, no? Prof?”
“Dimmi, Silvia?”
“Voglio dire: siamo così piccoli e inutili e il mondo ci sopravviverà in ogni caso, ci guarderà mentre ci estinguiamo, eppure dobbiamo darci da fare per il futuro? Sì insomma, che lo facciamo a fare se tutto conta così poco?”
“Appunto” Assevera Elisa, con gli occhioni sgranati dietro una montatura telescopica.
La prof. Passeri gongola, basta poco per fare con lei la figura delle filosofe, la commisera Silvia: “Eh… è una bella domanda la tua, Silvia, una domanda intelligente; io penso che per quanto si possa fare poco, è importante che tutti noi ci impegnamo per quel poco”.
Una risposta così poco interessante che le locandine dell’edicola di San Pietro hanno già catturato Elisa e Marco s’è preso a braccetto Silvia e ora sono qualche passo avanti.

“Passiamo di qua, sotto al Duomo, ragazzi, su!”
“Ma perché prof?”
“Perché qui sotto, nel costone di roccia di fianco a San Giovanni c’è uno spaccato di arenaria con delle inclusioni di fossili di ammoniti e conchiglie del pliocene che ci dice…? Su, che lo sapete?”
“Che qui c’era il mare, figo!” risponde prontissimo Teo, come al solito. La classe fa partire un applauso.
Insieme all’applauso arriva lo schianto, poi un lunghissimo boato; il marmo del Duomo geme, un elefante con i conati; la classe fugge verso l’alto, tutti cercano il cielo. Silvia arranca in su mentre la terra si scuote, le sembra che le scale del Duomo le vengano incontro; Elisa somiglia a un furetto, è davanti a lei, velocissima.
Quando la terra smette di tremare, Silvia è in piazza, l’aria puzza di terra e di qualche tubatura che ha ceduto. I palazzi continuano a gemere come donne anziane sull’uscio di casa.
C’è un vento che puzza di polvere, cemento, mattoni, tubature schiantate… e sale.
Qualcuno dalla facciata incompiuta del Duomo, sta gridando qualcosa. Grida e si sbraccia, Silvia sente parole nel vento. È Teo:
“Sta arrivando, sta tornando… il mare…”


Ciao Elettra,

racconto basato sul concetto classico della natura che si ribella all’umanità riprendendosi quello che gli spetta.
Direi che il tema è centrato in pieno.
Buona la costruzione della trama che parte da una situazione del tutto ordinaria e conduce con naturalezza a una situazione catastrofica. Inoltre introduci il concetto su cui poggia il finale (il ritorno devastante del mare) con una scelta narrativa intelligente (la lezione di scienze naturali).

Se la struttura della storia è molto buona c’è però, a mio parere una resa delle scene un po’ confusionaria.
Ci sono veramente tanti personaggi, ti direi forse troppi per un brano di tremila battute.
Questo mi ha creato un po’ di difficoltà a seguire i dialoghi, specie nella parte centrale del racconto dove in sostanza parlano in tre. In ogni caso, anche se a me piace avere chiaro in mente chi parla, la prosa fila e quindi tutto sommato si segue.

Nella scena finale invece ho trovato un vero e proprio “buco” e l’ho sofferto particolarmente perché arriva proprio nel momento in cui mi stavo chiedendo “e ora che succede?” . Il fatto che mi sia venuta questa domanda è un ottimo segno, dimostra che il racconto mi ha preso.
Ma le due righe che dovevano servire a mostrare la scena clou, ossia da“la classe fugge verso l’alto…” a “Elisa somiglia a un furetto, è davanti a lei, velocissima” non mi hanno trasmesso nessuna immagine.
Solo alle successive letture ho capito che quel “fugge verso l’alto” significava che una parte di terreno aveva ceduto inclinandosi verso il basso e collassando su se stesso (o qualcosa di simile).

Ultimo piccolo appunto sui verbi “assevera Elisa” e “commisera Silvia”. Con una sola parola rendi l’espressione del personaggio e non è una cattiva scelta dato il poco spazio disponibile. Però come espressioni non mi hanno convinto molto, specie “assevera” che è una parola poco comune. Forse al suo posto poteva essere usato “asserisce” o semplicemente “annuisce”. Credo che l’effetto sarebbe stato ugualmente calzante ma più comprensibile e immediato.

Detto ciò, buone feste e buona Musolino Edition!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

Avatar utente
BruceLagogrigio
Messaggi: 281

Re: Insula Senensis

Messaggio#14 » mercoledì 27 dicembre 2023, 17:55

In terza persona. Tempo verbale presente. Ambientazione: Attuale Duomo di Siena? Tema centrato.

Ciao Elettra, piacere di leggerti. Credo la prima volta.

Del racconto ho apprezzato tantissimo il finale. Quelli tragici purtroppo sono i miei preferiti. Bello come chiuda il cerchio rispetto a quello che si dice all’inizio. Anche io ho faticato un pochino con i personaggi nella lettura per cui penso che sotto quell’aspetto si possa migliorare. Credo comunque che sia da apprezzare la sperimentazione (ultimamente sto scrivendo solo in prima persona presente ma vorrei tornare alla terza prima o poi).

Non mi è chiara la città (senesis intendi Siena?). Mi sembra piuttosto lontana dal mare. Se fosse quella città sarebbe un Tsunami gigantesco che si porterebbe via mezza Italia se non di più. E ci starebbe lo stesso.

Buona gara!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

Elettra Fusi
Messaggi: 58

Re: Insula Senensis

Messaggio#15 » giovedì 28 dicembre 2023, 12:40

Ciao a tutti e Ciao Bruce, sì è la prima volta che mi leggi mentre in passato io ho letto un tuo racconto e poi una volta siamo finiti nello stesso gruppo.


Rispondo ad alcune annotazioni, non solo tue.
Ho commesso un errore che vedo più chiaro ogni volta che rileggo: avere tutto chiaro in testa e trasferire estremamente poco sul foglio. Di nuovo, sì: Siena, meglio il promontorio sul quale è poi sorta Siena era, dai ritrovamenti geologici un'isola di un usato arcipelago nel pliocene.
Chiarisco un'altra dinamica: il Duomo di Siena si trova proprio "sopra" la Battistero di San Giovanni, un scalinata piuttosto ripida corre a fianco a entrambi.
Continuerò a lavorare su questo racconto perché è qualcosa che unisce mie esperienze reali (una di queste è il mio terrore per i terremoti, l'altra è una lezione di antropologia alla quale ho assistito proprio con "quella classe", proprio loro) a riflessioni che volevano ricollegarsi e si ricollegheranno alla riflessione leopardiana, del dialogo tra la natura e un islandese.

Insomma sarà un lungo percorso e ringrazio tutti voi per le indicazioni da seguire.

Buone Feste
Elettra Fusi
ProfElettra

Avatar utente
Mario Mazzafoglie
Messaggi: 210

Re: Insula Senensis

Messaggio#16 » giovedì 28 dicembre 2023, 21:58

INSULA SENENSIS - ELETTRA FUSI

Ciao Elettra, un piacere leggerti.
Dai tuoi racconti ho capito tu sia una professoressa o giù di lì, e in ogni racconto si nota la passione per il lavoro che fai, dando l'impressione
che per te sia una vera passione l'insegnamento. Questo ti fa onore.
Venendo al racconto, purtroppo devo dire che non mi ha convinto.
Come ti ha già detto qualcuno, ci sono troppi personaggi in scena, e in così pochi caratteri non è mai una scelta azzeccata.
In più, si fa fatica nella prima parte a capire di chi sia la storia e quale sia il personaggio di cui noi ci dobbiamo interessare.
Le riletture sono state troppe da parte mia, e forse questo è l'aspetto a cui io dò più importanza nel giudicare un racconto. A me piace leggere storie che
si leggono in una volta sola, senza rileggere ulteriormente. Questo putroppo non ti è riuscito.
E dico purtroppo perchè l'idea di fondo era molto buona e sicuramente con più caratteri saresti riuscita a sviluppare qualcosa di migliore.
Alla prossima, buona edition e buone feste.

Avatar utente
IL GLADIATORE
Messaggi: 78

Re: Insula Senensis

Messaggio#17 » venerdì 5 gennaio 2024, 13:56

Ciao Elettra! Il racconto soffre principalmente di un’abbondanza eccessiva di personaggi per essere una storia di 3000 caratteri. La struttura del racconto però è buona davvero e si percepiscono quei 1000 caratteri che hai tirato via dopo esserti accorta che il limite era un altro. Peccato perché trovo che la tua scrittura abbia un ottimo potenziale e questo racconto poteva davvero essere molto buono. Il mio consiglio è quello di andare in laboratorio e riscriverlo senza limiti di caratteri. Credo che potresti avere delle soddisfazioni. Per quanto riguarda il discorso del punto to di vista capisco perfettamente il tuo in tento e sarebbe stato un esperimento ben riuscito se tu avessi ridotto i personaggi e se fosse un‘Edition da 5000 caratteri. La valutazione è un pollice tendente al positivo in. modo solido ma non del tutto brillante.

Elettra Fusi
Messaggi: 58

Re: Insula Senensis

Messaggio#18 » domenica 7 gennaio 2024, 7:33

Ti ringrazio del consiglio e penso che lo seguirò. Spero di poter potenziare questo racconto. Riguardo alla capacità di scrittura confido di riuscire a fare ancora dei passi avanti.
Elettra Fusi
ProfElettra

Torna a “Luigi Musolino Edition - la QUARTA dell'UNDICESIMA ERA - 178° All Time”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite