Il freelance

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 dicembre con un tema di Luigi Musolino e 3000 caratteri a disposizione!
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AndreaCrevola
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Il freelance

Messaggio#1 » martedì 19 dicembre 2023, 0:52

«Sei arrivato a destinazione. Buona fortuna col tuo nuovo cliente, Michele!»
«Graz—». Mi interrompo, prima che mi inquadrino come un perfetto coglione che parla all’assistente vocale. Sempre che qualcuno si accorga del mio arrivo: accenno un saluto, ma sono tutti seduti attorno al tavolo ovale, con gli sguardi verso una lavagna. Un tipo con la metà dei miei anni commenta un grafico a torta. Noto la sedia ancora libera e appoggio la borsa sul piano di vetro nero. Apro la cerniera a velocità lumaca per non spostare neanche un grammo d’aria che possa sottolineare il mio arrivo. Inutilmente.
«Bene, anche il nostro nuovo GD Senior s’è degnato di scendere tra noi. Possiamo venire al dunque.» Colgo l’intero team orientarsi come una batteria di pannelli solari verso una signora bionda, seduta a metà tavolo. Che mi sta fissando.
«Il suo predecessore, almeno, arrivava puntuale», sentenzia.
Apro la bocca, mentre il resto della sala ridacchia. Almeno ho capito chi comanda e che non c’è rispetto per i cinquantenni. Ingoierò anche questa. «Chiedo scusa, abito dall’altra parte della colonia, dovevo accompagnare il bimbo a scuola e a quest’ora il traffico…»
«Ha visto le bozze?»
Prendo il portatile dalla borsa. Vorrei estrarre anche un dito medio, ma così non sarei mai il re della riunione. «Sì, certamente. Pianeta di classe T, popolazione scarsa ma concentrata nelle pianure, conoscenza rudimentale dell'agricoltura e abilità linguistiche buone, ma senza tecnologie di scrittura.»
«Non c’è bisogno che ripeta quel che so già. Voglio sentire se approva la mia bozza.»
Interrogo gli sguardi altrui per capire se questa arroganza sia normale. Ho solo conferme. Quando ho iniziato c’era più rispetto. «Pensavo foste in cerca di qualche opzione creativa.»
«Ascolti, lo so bene che a voi», piega la testa di lato e fa il gesto delle virgolette in aria, «god desainer piace fantasticare, ma dobbiamo lanciare il progetto a breve. Stiamo finendo il budget e il marketing è sotto staff per vagliare altre strade. Ha capito?»
Inutile discutere. Il lavoro è lavoro, ma lo dovevo capire già dall’annuncio. Non ho più l’età perché mi trattino così, però. «Chiarissimo. Cosa avete definito, finora?»
La mia nuova amica del cuore sospira, neanche fosse su un palco. «Protocollo standard. Fase uno: rafforzare l’idea che il creato sia maligno. Due: adorazione di fenomeni naturali. Poi tutta la trafila.»
«Mitologia, testi sacri e profeti sintetici?»
«Esatto.»
«Rivelazione divina e diritto al dominio sulla natura?»
«Da manuale. Cuociono per qualche centinaio di generazioni e poi, tac! Mandiamo le truppe a raccogliere manodopera qualificata. Le proiezioni di raccolto sono ottime.»
Un tempo, amavo questo lavoro. Mi vorrei ribellare. «Non pensate agli utenti finali? Non sono soltanto numeri.»
La bionda mi squadra. «Semmai cercassimo un salvatore di anime, le faremo sapere.»
La sala è tutto un gracchiare di risate. Non credo si accorgano di me, mentre vado verso la porta insieme a quel che resta del mio orgoglio.



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antico
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Re: Il freelance

Messaggio#2 » martedì 19 dicembre 2023, 0:54

Ciao Andrea! Tutto ok con i parametri, buona LUIGI MUSOLINO EDITION!

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Shanghai Kid
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Re: Il freelance

Messaggio#3 » martedì 19 dicembre 2023, 22:47

Ciao Andrea,
piacere di averti letto!
Al contrario del testo precedente, nel tuo caso ho preferito più la seconda parte del testo della prima. L’idea di base mi piace parecchio. Hai trovato una declinazione davvero originale, bravo! A livello di stile ho poco da dire: il testo scorre bene. Qualche “ma” di troppo, ma sono sciocchezze. Penso tuttavia che avresti potuto spostare la parte finale all’inizio e indugiare maggiormente sugli aspetti che tratti lì, che poi sono quelli più interessanti e che centrano il tema. Insomma, la prima parte caratterizza bene il personaggio, ma è decisamente meno interessante della seconda e meno funzionale all’argomento trattato. A mio avviso, con così pochi caratteri, sarebbe stato meglio calcare la mano su quella. Detto questo, la prova è buona.
A rileggerci,
Elisa

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gioco
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Re: Il freelance

Messaggio#4 » giovedì 21 dicembre 2023, 18:51

Ciao Andrea. Uno dei racconti migliori del gruppo, a mio avviso. La scrittura è fluida e omogenea. L’interpretazione del tema è originale e gustosa (sempre meraviglioso vedere come menti diverse reagiscano diversamente allo stesso stimolo). Anche in questo caso concordo col commento di Shanghai Kid: funziona anche così, ma sarebbe stato superiore spostando un poco il baricentro verso la seconda parte. Complimenti e buona gara!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

Cinzia Fabretti
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Re: Il freelance

Messaggio#5 » giovedì 21 dicembre 2023, 22:15

Gentile Andrea, sono un po’ in difficoltà nell’ammettere che non mi è del tutto chiara la trama del racconto. Che genere di manodopera qualificata offrirebbe in un futuro lontano millenni (svariate centinaia di generazioni) un pianeta che ricorda la terra dell’epoca del ferro? Come si concilia un piano su lungo (lunghissimo) termine con un budget in esaurimento e una riunione d’affari con orari da rispettare con puntualità, compromessi da banali problemi di traffico? Chi sono gli utenti finali? Stento a conciliare i vari aspetti e questo frena il mio giudizio, dove invece per la scrittura in sé, la costruzione dell’ambiente e del clima che regna, avrei detto che è un’ottima prova.

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AndreaCrevola
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Re: Il freelance

Messaggio#6 » giovedì 21 dicembre 2023, 22:37

Cinzia Fabretti ha scritto:Gentile Andrea, sono un po’ in difficoltà nell’ammettere che non mi è del tutto chiara la trama del racconto. Che genere di manodopera qualificata offrirebbe in un futuro lontano millenni (svariate centinaia di generazioni) un pianeta che ricorda la terra dell’epoca del ferro? Come si concilia un piano su lungo (lunghissimo) termine con un budget in esaurimento e una riunione d’affari con orari da rispettare con puntualità, compromessi da banali problemi di traffico? Chi sono gli utenti finali? Stento a conciliare i vari aspetti e questo frena il mio giudizio, dove invece per la scrittura in sé, la costruzione dell’ambiente e del clima che regna, avrei detto che è un’ottima prova.


Ciao Cinzia,

È un contesto di fantasia, dove metto a confronto quelle che sono le necessità e le dinamiche lavorative quotidiane con una professione un po' particolare (architetto di religioni), che non vorrebbe disegnare l'ennesima religione che porta i fedeli (utenti finali) ad assumere una visione che li rende abili a dominare la natura e quindi sfruttabili come manodopera da una civiltà sfruttatrice come la nostra

Andrea

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Fagiolo17
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Re: Il freelance

Messaggio#7 » venerdì 22 dicembre 2023, 20:16

Ciao Andrea, il racconto è scritto davvero bene, ma su questo non avevo dubbi. tema centrato e storia che ci mette un attimo a carburare prima di lascarci capire davvero di che si tratta.
Allora a me l'inizio è piaciuto ed è utile per entrare nel mood del cinquantenne che ha appena cambiato lavoro. non mi è completamente chiaro che lavoro, sembrerebbe un creatore di mondi? di culti forse, anche se non mi è chiaro del tutto.
non mi ha convinto del tutto la chiusura, poco forte, lui entra, viene schiacciato dalla tizia e poi se ne va. forse se si fosse ribellato con più convinzione... se li avesse zittiti andandosene e sbattendo la porta. insomma qualcosa di meno remissivo! ma è un parere mio personale il testo funziona perfettamente così come lo hai ideato.
In bocca al lupo per l'edizione e buone feste!

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Manuel Marinari
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Re: Il freelance

Messaggio#8 » venerdì 22 dicembre 2023, 22:46

Ciao Andrea, lo svolgimento del racconto fila liscio e l’idea che hai avuto è molto interessante. Un’azienda che crea, produce e instaura un culto su un pianeta la cui popolazione non ha ancora raggiunto livelli di tecnologia avanzati.
La parte sul ricavo di manodopera non mi è molto chiara, forse non l’avrei messa per poterne ricavare caratteri preziosi per aggiungere altri dettagli. Purtroppo anche il finale perde un po’ visto che il ritmo era bello veloce ma finisce un po’ smorto. Buon racconto ma manca quel che per renderlo più vivace e ancora più interessante di quel che è comunque.
Buona edition e buone feste.

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Thomas
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Re: Il freelance

Messaggio#9 » domenica 24 dicembre 2023, 10:50

Ciao Andrea. Il tuo racconto mi è piaciuto da morire. Hai una scrittura cinematografica; sono riuscito a visualizzare perfettamente la scena e a sentire le voci dei protagonisti. Credo che la vicenda sia introdotta in maniera magistrale e alla fine resta la voglia di saperne di più. Spero tu abbia voglia di svilupparla perché è veramente una storia avvincente. Ho apprezzato, inoltre, il fatto che tu abbia introdotto un tema estremamente delicato e complesso riuscendo, seppur in poche righe, a proporre un ragionamento molto interessante. Complimenti.

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Andrea Furlan
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Re: Il freelance

Messaggio#10 » mercoledì 27 dicembre 2023, 13:46

Ciao Andrea,
Ho letto il tuo racconto a più riprese in giorni diversi, mentre alla prima lettura non mi aveva entusiasmato, all'ultima l'ho apprezzato di piu: bello l'accostamento fra una riunione di lavoro reale e il contesto di fantasia, il tono ironico, il buon ritmo e le informazioni che sei riuscito a dare in pochi caratteri. Come hanno già rilevato altri ci sono alcuni passaggi non chiarissimi, come quello sulla manodopera e anche il finale potrebbe essere migliorato, ad esempio non ho capito perché il protagonista se ne vada. Il tema lo trovo un po' a fatica, poteva essere introdotto in maniera più chiara.

Dash J. Benton
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Re: Il freelance

Messaggio#11 » giovedì 28 dicembre 2023, 22:19

Ciao Andrea,
Scusa per il commento tardivo e per non darti la possibilità di rispondere prima di fare la classifica.
Sei riuscito a tratteggiare un personaggio interessante (frustrato, rassegnato, insicuro, ma ancora con la speranza che il suo lavoro serva). Inoltre mi é piaciuta molto l’idea della civiltà super avanzata che crea religioni per controllare lo sviluppo di altri mondi. Credo di aver colto anche una critica al nostro mondo e alle nostre religioni.
Tuttavia, la relazione di potere tra il protagonista e la signora bionda é poco chiara. Sembra che lei sia il “grande capo”, ma poi chiede a lui di “approvare” la sua idea. Inoltre il dialogo trai due risulta ad uso e consumo del lettore, per spiegare delle cose senza che realmente si avanzi con la storia. Infine, una conclusione senza botto, un po’ in sordina (come il protagonista) che mi ha lasciato una sensazione di opportunità mancata.
Buona edizione!

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L'inquisitore
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Re: Il freelance

Messaggio#12 » lunedì 1 gennaio 2024, 13:01

Ciao Andrea! Anch'io concordo con chi ti ha detto che il pezzo meriterebbe un equilibrio diverso. La prima parte funziona in generale, ma non è molto adatta a questo racconto, va ben oltre lo scopo, questo poi ti ha lasciato meno spazio per la risoluzione attesa. E, sebbene ben scritto, mi trovo d'accordo anche col commento di Cinzia che rileva una certa confusione, e la tua risposta mi fa pensare che ci sia un fraintendimento.

"È un contesto di fantasia, dove metto a confronto quelle che sono le necessità e le dinamiche lavorative quotidiane con una professione un po' particolare (architetto di religioni)"

Non c'è dubbio, ma il problema è che non c'è coerenza tra quello che sono le dinamiche lavorative quotidiane che descrivi e le presunte necessità del lavoro di fantasia che immagini.

 "l'ennesima religione che porta i fedeli (utenti finali) ad assumere una visione che li rende abili a dominare la natura e quindi sfruttabili come manodopera da una civiltà sfruttatrice come la nostra"

In questa frase riscontro un'altra incoerenza: per un'azienda che lavori per la civiltà sfruttatrice, l'utente finale è chi sfrutta, ma contemporaneamente sembra che tu stia parlando anche del prodotto, cioè del fedele che è sia abile a dominare che manodopera da sfruttare.
Insomma, la confusione c'è anche nella tua spiegazione, il che significa che o non sei stato coerente nell'immaginare il tuo mondo o non l'hai comunicato correttamente.

La relazione tra i personaggi è chiara e ben costruita e l'atmosfera è ben resa. Se ci fosse stata una chiusa più significativa sarebbe stata davvero una buona prova.
Pollice tendente al positivo!

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