Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 dicembre con un tema di Luigi Musolino e 3000 caratteri a disposizione!
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antico
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Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 19 dicembre 2023, 1:49

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BENVENUTI ALLA LUIGI MUSOLINO EDITION, LA QUARTA DELLA UNDICESIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 178° ALL TIME!

Questo è il gruppo BUIO della LUIGI MUSOLINO EDITION con LUIGI MUSOLINO come guest star.

Gli autori del gruppo BUIO dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo PUPILLE.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo UIRONDA.


Questo è un gruppo da NOVE racconti e saranno i primi TRE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati da LUIGI MUSOLINO. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK UNDICESIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via).

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo BUIO:

Il santuario, di Luca Fagiolo, ore 23.45, 2846 caratteri
NINNA NANNA, di Elisa Belotti, ore 22.18, 2960 caratteri
Era una notte buia e basta, di Katjia Mirri, ore 23.36, 3000 caratteri
Monte Scuro, di Andrea Furlan, ore 00.16, 2996 caratteri
L’abbraccio della giungla, di Corrado Gioannini, ore 00.29, 2983 caratteri
Licantropia, di Manuel Marinari, ore 23.21, 2978 caratteri
Il paese conosce i suoi figli, di Cinzia Fabretti, ore 23.56, 2993 caratteri
Leone, di Thomas Del Duca, ore 23.52, 3000 caratteri
Vacanze in famiglia, di Dash J. Benton, ore 00.00, 2988 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 28 DICEMBRE per commentare i racconti del gruppo PUPILLE Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 29 DICEMBRE, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, io e i miei collaboratori posteremo la nostra e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo PUPILLE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo PUPILLE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA LUIGI MUSOLINO EDITION A TUTTI!



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maurizio.ferrero
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Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » sabato 23 dicembre 2023, 14:15

Il santuario
Tema molto classico, quello del mondo post apocalittico che torna alle vecchie credenze mistiche. Avresti potuto giocare sul fattore sorpresa descrivendo i protagonisti come più "arretrati", facendo credere al lettore di trovarci in un'epoca passata invece che nel futuro, ma parlando immediatamente di nylon la sorpresa salta subito. Poco male, probabilmente è un cliché fin troppo abusato.
Buono il finale, che lascia speranza ma non troppa. La natura cesserà di esistere solo con la morte del sole, la civiltà umana invece avrà vita molto più breve. Non è detto che questi disgraziati ci saranno ancora, quando l'inverno atomico deciderà di terminare.
Sarebbe stato interessante sapere qualcosa di più su questa madre natura, ma mi rendo conto che i tremila caratteri sono tiranni.
In buona sostanza: un racconto tecnicamente perfetto, non troppo originale ma funzionale nella sua interezza.

NINNA NANNA
Racconto molto toccante e ben scritto, molto buona l'idea di rendere protagonista la sorella e non la classica madre. L'utilizzo della ninna nanna è funzionale al ritmo, serve a scandire bene le scene e il tempo che passa.
Ho un dubbio su una frase che non mi suona: "Il suo visino sprofondato nel mio petto è rosso come i mattoni tutt’intorno, quelli sotto l’intonaco."
La descrizione acquista senso solo più avanti, quando ci si rende conto che la protagonista si trova sepolta dalle macerie. Quando l'ho letta per la prima volta ho pensato: come fa a vedere i mattoni se sono sotto l'intonaco? Insomma, messa così all'inizio risulta un po' spaesante.
Per il resto, racconto molto buono, scritto con tecnica. Un finale meno positivo, senza i soccorsi in arrivo o con una nuova scossa di addestramento, forse avrebbe fatto più effetto. Ma è un gusto personale che non influenzerà il mio giudizio.

Era una notte buia e basta
Racconto divertente e a tratti dissacrante. Brontolo che dice parolacce mi ha fatto molto ridere, è così fuori luogo e perfetto allo stesso tempo!
Non mi è stato chiaro perché i personaggi dovessero entrare nel libro per rientrare nella propria favola: non sono già nel castello della matrigna? Non è quello reale, è un altro? Una favola dentro la favola?
Si rimane un po' appesi, ma non è un grosso problema. Fa anche questo parte del tono favolistico, e ti sono grato per non aver concluso con "e vissero tutti felici e contenti".
Con poche frasi sei riuscita a caratterizzare un gran numero di personaggi, altro pro del racconto.
Insomma, un ottimo lavoro. Complimenti!

Monte Scuro
Racconto ben scritto, buono lo stile, ma se devo essere sincero non mi è molto chiara la conclusione.
Due bambini vittime del padre violento scappano di casa e si rifugiano da una donna che vive nei boschi: una driade, o forse Madre Natura stessa. Emblematico che i bambini si chiamino Elio e Selene, Sole e Luna, mi chiedo se ci sia un significato dietro.
Quel che non mi è chiaro, dicevo, è proprio la chiusura del racconto. I bambini vengono adottati, o rapiti dalla driade, che li proteggerà tenendoli lontani dal padre? Ok, ma di questa creatura ci si può fidare? Com'è che i bambini la conoscono, come hanno fatto a incontrarla, perché non ha mai fatto qualcosa prima e si è limitata ad attendere che arrivassero di notte?
Certo, mi rendo conto che siano troppe domande a cui rispondere in soli tremila caratteri, ma messa così la storia mi sembra una bella scena che però comunica poco.

L'abbraccio della giungla
Buon uso della prima persona, anche se non l'ho trovato ottimale. A parlare è un personaggio che si sta trascinando nella giungla, ferito e probabilmente destinato a morire, eppure i suoi pensieri sono avvolti dalla freddezza. Non un'esclamazione, non un mezzo pianto. Lo rende un po' irrealistico.
Un pezzo mi ha colpito "Avanzo a tre zampe, verso le montagne, quasi non sento male. Nella testa i contorni dei ricordi si confondono… motori, spari. Mi sento invincibile." Invincibile, davvero? Non dovrebbe sentirsi stanco, spossato? Sarebbe più credibile se avesse assunto qualche droga per farlo tirare avanti ancora un po', ma non è questo il caso. Edit: a un certo punto parli delle erbe della foresta, ma non viene mai mostrato il momento in cui il protagonista le assume, cosa che mi ha mandato un po' in confusione.
Il tema è ben presente, la storia arriva fino alla fine senza particolari problemi, ma senza nemmeno quel guizzo di originalità che le sarebbe servito.

Licantropia
Un licantropo in fuga dalla folla che lo vuole linciare: tema molto classico, ma funzionale.
Ho trovato la prima persona che hai utilizzato un po' "bipolare": passa dall'utilizzare esclamazioni volgari e un registro molto basso ("Ho il culo bagnato") a momenti più alti ("Le mie gambe sono spezzate in due, come la mia anima.") senza che ci sia una vera motivazione. Occhio a utilizzare l'aggettivo prima del sostantivo ("pesante corpo") perché fa suonare tutto un po' più aulico.
Il finale non l'ho ben capito: pare che il lupo sia morto, colpito da un'arma, ma poi attacca i suoi inseguitori. Essendo un licantropo mi viene ovvio da pensare che la sua ferita sia guarita in fretta, ma non è così chiaro dal racconto.
Quell'Auuuh pensato alla fine mi ha stonato parecchio. Sarebbe stato molto più di effetto se avesse ululato davvero.
Il tema è presente, anche se come dicevo, non in maniera troppo originale.

Il paese conosce i suoi figli
Racconto davvero molto buono. Adoro leggere questi brevi spaccati di vita ricchi di immagini suggestive. Nina che ricama coniglietti e Pinuccio che pedala con le gambe larghe sono immagini molto forti, che chiunque abbia vissuto almeno per un po' nella provincia può riconoscere. I "matti" del paese, quegli individui caratteristici che sono tenuti lontani un po' da tutto e tutti, ma a cui nessuno vuole veramente male. Non ho individuato problemi particolari e il tema è centrato. Davvero complimenti!

Leone
Credo che il tuo racconto abbia qualche problema: il più evidente è senza dubbio il ritmo. Passi da una prima scena mostrata (in maniera un po' frettolosa, ma ci sta), per poi passare ad un intermezzo raccontato in cui passano mesi in mezza riga, per poi chiudere con un'altra scena mostrata. Un po' troppo altalenante, specie considerata la brevità del racconto.
In particolare, nella parte centrale non è chiaro il passaggio dalla vita agiata ai mesi d'inferno. Il marito sta diventando ossessionato dalla previsione del mago, ma l'informazione arriva in modo un po' abbozzato e senza la giusta costruzione.
Poi, una piccolezza: ho notato che alla fine di ogni battuta di dialogo non hai messo il punto per chiuderla.
Il tema c'è... In parte? Il leone può rappresentare la natura, la sorte del protagonista è effettivamente crudele... Ma non so, non mi convince del tutto.

Vacanze in famiglia
Dunque, il tuo racconto è interessante ma ho riscontrato qualche problema. Prima, però, un complimento: hai utilizzato bene la seconda persona. Non si vede spesso, e l'immersione nella protagonista risulta amplificata ancora meglio che con la prima persona.
Veniamo ai problemi: la seconda metà del racconto, quando la protagonista inizia a delirare, diventa molto surreale e sopra le righe. Il problema è che questo momento arriva senza preparazione. A un certo punto dici "O forse è la febbre che ti fa allucinare. Ti sei cambiata, ma i brividi continuano.". Ma non hai mai accennato a febbre o brividi prima di quel momento, si capiva solo che aveva i vestiti bagnati. È un avvenimento che cade un po' dal cielo.
E, purtroppo, per me il finale va a invalidare molto del racconto. Per quanto il delirio possa causare allucinazioni, una chiusura alla "era tutto un sogno" è sempre da evitare come la peste. Non aggiunge nulla alla storia e non le dà una vera chiusura. Se la spinta e la caduta fossero accadute davvero sarebbe stato molto più interessante, non credi?

CLASSIFICA
1. Il paese conosce i suoi figli di Cinzia Fabretti
2. NINNA NANNA di Elisa Belotti
3. Era una notte buia e basta di Katjia Mirri
4. Il Santuario di Luca Fagiolo
5. Monte Scuro di Andrea Furlan
6. L'abbraccio della giungla di Corrado Gioannini
7. Vacanze in famiglia di Dash J. Benton
8. Licantropia di Manuel Marinari
9. Leone di Thomas Del Duca

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Gennibo
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Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » sabato 23 dicembre 2023, 14:24

Ecco la mia classifica. A mio parere un bel gruppo con racconti che hanno tutti qualcosa di molto interessante.

1) NINNA NANNA, di Elisa Belotti
2) Il paese conosce i suoi figli, di Cinzia Fabretti
3) Era una notte buia e basta, di Katjia Mirri
4) Monte Scuro, di Andrea Furlan
5) Il santuario, di Luca Fagiolo
6) Vacanze in famiglia, di Dash J
7) L’abbraccio della giungla, di Corrado Gioannini
8) Licantropia, di Manuel Marinari
9) Leone, di Thomas Del Duca

Il santuario, di Luca Fagiolo
Ciao Luca e piacere di rileggerti, hai dato le informazioni giuste per entrare subito nella storia, cosa non scontata. Mi è piaciuto molto il personaggio che a un passo dal raggiungimento se ne va. Al punto: Erano stati degli idioti a credere ai deliri di quel vecchio penso sarebbe stato più ottimale gestire tutto attraverso un dialogo, tipo: “C'è solo neve, siamo stati degli idioti a credere ai deliri di quel vecchio.” Così da contrapporre il pensiero di Carlo che se ne vuole andare alla speranza di Eva che non vuole mollare.
Alla fine mi è sembrato strano che Madre Natura parlasse di se stessa in quel modo, al punto in cui Eva chiama Madre Natura la tipa seduta, questa potrebbe deriderla dicendo che non era lei ad avere così tanto potere e che però Madre Natura era una matrigna che risolve… ecc.
A parte questi dettagli per me una buonissima prova.
Alla prossima, buona edition e buone feste!

NINNA NANNA, di Elisa Belotti
Ciao Elisa e piacere di averti letto, hai scritto una storia struggente con una cadenza che ben ritma il racconto aggiungendo significato e stile. Anche io all'inizio mi sono vista una madre, ma in questo caso non mi ha dato fastidio il cambio di immagine anche se penso che sarebbe stato più ottimale mostrare subito che era una bambina anche lei, magari dicendo che i seni della protagonista erano troppo acerbi per saziare la neonata.
Per me un bellissimo racconto da podio.
A presto e buona edition!

Era una notte buia e basta, di Katjia Mirri
Ciao Katjia e piacere di averti letto, il tuo è un racconto che mi sono divertita molto a leggere, seppure, come ti hanno già fatto notare, la storia all'inizio manca di informazioni tali da poterci immaginare al meglio la scena. Bella la scrittura e anche i dialoghi simpatici e credibili.
A me il finale è piaciuto e ho anche apprezzato l'originalità riguardo la declinazione del tema.
Per me una prova molto buona con handicap riguardo l'inizio.
Alla prossima e buona edition!

Monte Scuro, di Andrea Furlan
Ciao Andrea e piacere di rileggerti, ho trovato il racconto scritto con un bello stile ma anche per me manca qualcosa.
Cerco di fare delle ipotesi al proposito, per esempio, all'inizio non ho capito chi ci fosse nel letto, questa mancanza di informazione mette in pausa il mio aggangiarmi con il personaggio portatore di punto di vista (vero che dici che fuori c'è papà, ma sarebbe stato d'aiuto se, ad esempio, lei si fosse immaginata chi il padre stava picchiando, cioè il fratello).
Quando poi fai lo stacco e parti con: Elio aveva pedalato forte… mi sono chiesta se avessi cambiato PDV, e fossi passato da lei a lui, poi si capisce che non è così, hai mantenuto il punto di vista della ragazzina, ma intanto il dubbio s'era creato, dubbio che non ci sarebbe stato se avessi gestito il racconto in prima persona.
E non è chiaro dove lei sia quando lui pedala forte, sul portapacchi? Sulla canna della bici? (questo particolare potrebbe aiutare a mantenere il lettore agganciato a lei)
Toglierei: Si rifugiavano lì quando faceva freddo, perché limita l'uso del capanno a quando fa freddo e sa di spiegazione; della serie, ho costruito il capanno per una situazione come questa.
Sempre riguardo il capanno, dici: possiamo aspettarla al capanno, però poi vanno da un'altra parte.
Si capisce la ragione dell'azione ma sarebbe meglio qualcosa tipo: se non arriva possiamo passare la notte al capanno.
Spero di esserti stata d'aiuto, buona edition e alla prossima!

L’abbraccio della giungla, di Corrado Gioannini
Ciao Corrado, penso sia la prima volta che ti leggo. Il racconto, anche se non brilla di originalità, con un fuggiasco ferito che scappa, mi è piaciuto, compresa di inevitabile morte con la figura della donna che non porta la salvezza sperata.
Per me hai gestito bene la prima persona, sono entrata nel tuo mondo dove ho immaginato le scene che hai descritto, forse avrei limitato i pronomi possessivi cercando alternative, tipo: mi hanno insegnato, mi abbandoneranno, mi fa cenno di… ecc.
Ti segnalo un dettaglio, al punto: I paramilitari stanno scendendo verso il fiume…
Piuttosto che: stanno scendendo. Cercherei una parola che indichi che stanno andando verso di lui, cosa che darebbe una maggiore sensazione di inseguimento e ansia.
Al punto in cui nomini le piante che provocano allucinazione ho pensato sarebbe stato meglio se prima ne avesse mangiato chessò, una foglia o una bacca, e poi ne avessi giustificata la ragione; della serie, guardi in alto, vedi ciò che hai bisogno, la mangi, aspetti che il dolore sparisca o quello che vuoi.
Comunque, per me una prova più che buona.
Alla prossima e buona edition!

Licantropia, di Manuel Marinari
Ciao Manuel, hai centrato il tema, anche se a mio parere il tentativo di immedesimarti nel personaggio con questa tua scrittura molto immersiva non l'ho trovato proprio centrato.
Toglierei le prime due righe, questo per evitare il dubbio sul sogno che ci porta un po' fuori dalla storia, magari il protagonista potrebbe sperare che sia solo un incubo, come facciamo noi quando viviamo un'esperienza spiacevole e taglierei anche il vomito che viene sviluppato meglio nelle righe seguenti.
Quando dici che si appoggia, mi sono immaginata che stesse in piedi appoggiato all'albero, poi però dici che ha il culo bagnato e ho pensato che forse si era seduto; poi dici che si ripara dalla pioggia e non voleva fare del male (a chi? Mi è mancata l'immagine della vittima, magari le mani del protagonista intorno al collo della vittima con il pelo che cresce a vista d'occhio?)
Stessa cosa quando dici: Le mie mani! Che cosa è successo alle mie mani? Non sono più mie! (anche qui, mi manca l'immagine di cosa vede, di come sono le sue mani.)
Ma la cosa che mi ha confuso di più è come riesca a correre con le gambe spezzate.
Invece mi è piaciuta la parte dove vomita e stanno per raggiungerlo, mi sarebbe piaciuto che il racconto fosse più focalizzato su questo imminente raggiungimento degli inseguitori.
Il finale è la parte che mi sembra più riuscita.
Direi un buon racconto, scritto bene, con una buona ricerca di immersività che però non è del tutto riuscita.
Buona edition e spero di rileggerti presto.

Il paese conosce i suoi figli, di Cinzia Fabretti
Ciao Cinzia e piacere di averti letto, hai centrato il tema raccontando di personaggi che madre natura sembra aver trascurato; invece che benigna è stata matrigna ;)
Più che un racconto direi una interessante raffiguazione di un mondo di paese che si contrappone alla triste anonimità di chi invece vive in grandi città.
Per me una buona prova.
Buona edition e alla prossima.

Leone, di Thomas Del Duca
Ciao Thomas, bello ritrovarti anche qui nell'arena di MC oltre che da Francesco. L'idea del tuo racconto mi è piaciuta, il tema mi sembra più "il destino matrigno" che la natura, ma ci potrebbe anche stare che il leone rappresenti la natura. Ho trovato lo svolgimento un po' frettoloso, come del resto è comprensibile visti i tempi di questo contest.
Per esempio, quando dici: Stavolta Sandra non l'avrebbe perdonata; già sopportava la fissa di sua moglie per le carte…
Scritto così il soggetto è Sandra, che non avrebbe perdonato la moglie…
Il dialogo mi è piaciuto e per me funziona, però quando Max se ne va dall'uomo che predice il futuro acceleri e diventa molto raccontato, al contrario di prima.
Mi sarebbe piaciuto sapere di cosa commerciava il tipo, potrebbe dare al racconto qualche punto di maggiore interesse e caratterizzazione.
Parli di articoli e poi di casse, a quel punto io mi sono immaginata casse piene di articoli, anche se la parola è quella giusta a indicare quello che volevi.
Bella l'ansia data dal leone che chissà in che forma si presenterà.
Direi che per me l'idea è buona ma il racconto è da sistemare.
Alla prossima e buona Edition!

Vacanze in famiglia, di Dash J
Ciao Dash, ho trovato il tuo racconto molto simpatico, però mi chiedo la ragione della seconda persona perché penso che in questo caso funzionerebbe meglio la prima.
E migliorerei il flusso informativo, ad esempio, quando dici che la pioggia si insinua ecc, noi vediamo il personaggio ma non sappiamo dov’è, per questa ragione darei prima l’informazione che ci mostra il protagonista in barca, e poi la pioggia.
Dal comportamento di Antonia mi ero fatta l’idea che fosse una bambina, poi però parli di seni rifatti e io correggo l’immagine, questa correzione denota che la descrizione non è ottimale, anche qui cambierei l’ordine mettendo prima i seni rifatti e poi i gridolini.
Sempre parlando di PDV in seconda persona, abbiamo questo narratore che sta parlando con te e al punto della descrizione di Antonia sarebbe più logico se dicesse qualcosa tipo: La tua matrigna lancia… oppure, se non vuoi dare questa informazione, potresti mantenere il nome ma al punto in cui dici: Antonia, sua moglie. (spiegazione poco ottimale) potresti invece mostrare Antonia che sbaciucchia il padre mentre dice a Giulia che si divertiranno e il narratore potrebbe fare un commento per consolare Giulia del fatto che il padre sta con una donna diversa dalla madre.
Al punto: la simbiosi con la natura include l’assenza di muri e una scimmia sul cuscino. Ti ruba la carta igienica e scappa su un ramo poco lontano, da dove ti mostra il dito medio.
Quel: Ti ruba manca di soggetto che potrebbe riferirsi ugualmente ai muri o alla scimmia. Potresti risolverlo spostando la punteggiatura, tipo: la simbiosi con la natura include l’assenza di muri. Una scimmia sul cuscino ti ruba la carta igienica e scappa …
Carino il finale.
Per me una buona prova con spazio di miglioramento.
Buona edition e spero di rileggerti presto.

Elettra Fusi
Messaggi: 58

Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » domenica 24 dicembre 2023, 9:09

1) Il paese conosce i suoi figli
2) Ninna Nanna
3) Il santuario
4) Era una notte buia e basta
5) Vacanze in famiglia
6) Leone
7) Monte Scuro
8) Licantropia
9) L’abbraccio della giungla

NINNA NANNA
Ciao Elisa,
E stato un piacere leggerti. Il tema è assolutamente centrato e il fatto che il punto di vista sia quello della sorella aggiunge qualcosa in più. Il terremoto è il veicolo con il quale anche a me è sembrato naturale associare la rivolta della madre terra. Il richiamo alla geologia l'ho trovato un interessante cambio di ritmo. In attesa di completare le letture ti anticipo che penso che il tuo racconto si collocherà ai piani alti della classifica. A rileggerci presto.

MONTE SCURO
Ciao Andrea,
ti ho letto con grande piacere. Il tuo racconto presenta un viaggio nel bosco davvero interessante e una prima scena disegnata a rapidi tratti che mi sono piaciute.
Ho trovato meno chiara invece l'apparizione della Madre, in un punto dici che appare all'improvviso, poi dici in pochi minuti (che non è all'improvviso), poi invece la fai apparire con una metamorfosi dal fango. Forse questo aspetto in particolare avrebbe bisogno di qualche carattere in più. Per il resto la storia è toccante e lascia un finale sospeso che per quanto inquietante sembra comunque più sereno dello scenario iniziale.
Ci rileggiamo presto!

ERA UNA NOTTE BUIA E BASTA
Ciao!
Un racconto divertentissimo alla Shreck: mi spiace tantissimo ma forse alla tua protagonista dovevi un po' forzare la mano e farle davvero compiere un fatto più esclatante che tornare a casa, nelle pagine di un libro. Soprattutto perché Brontolo e Azzurro sono troppo divertenti perché non stiano fuori! Mi è filato tutto fino a due terzi, m'è mancato il colpo di coda finale e forse anche un pochino il tema anche se dare funzione attributiva "matrigna" è geniale! A rileggerci presto!

IL SANTUARIO
Ciao Luca,
mi hai introdotto tu a questa beata follia di "minuti contati" quindi sono estremamente onorata di poter commentare il tuo racconto, questa volta. Ma bando alle ciance, parlo del tuo racconto: il tema è del tutto centrato, non solo c'è una matrigna ma anche una matrigna di altri tempi, di un altro tempo completamente perduto per la ragazza che finalmente la trova, chiusa in un bunker, è una matrigna che però è anche un po' una Rapunzel postapocalittica. Mi sono piaciuti tutti i dettagli materiali e meccanici che hai disseminato nel racconto, però proprio la Natura forse mi sarebbe piaciuta più caratterizzata, o in positivo o in negativo, o forse semplicemente con elementi in più per "Vedermela" meglio davanti.
Comunque tutto scorre in un soffio estremamente gradevole e fluido.

L’ABBRACCIO DELLA GIUNGLA
Ciao Corrado,
ho trovato il tema perfettamente centrato e il mezzo, l'allucinazione, pienamente funzionale allo scopo. Detto questo anche io, come altri nei commenti, ho sentito la mancanza di una "cadenza", un maggiore stacco marcato tra punti, punti a capo e paragrafi (che proprio non ci sono e non avrebbero penalizzato la lunghezza del testo).
Mi spiego meglio: leggendo un testo continuo come il tuo, si associa naturalmente l'idea di una sorta di flusso di coscienza e se così è allora questo dovrebbe essere più inconsulto, meno ragionato; se invece le scene si susseguono anche a una certa distanza, la distanza anche grafica del paragrafo aiuta parecchio e dà la sensazione dello scorrere del tempo (per esempio quello per sviluppare l'allucinazione che ti avrebbe fatto comodo, a mio avviso).
Ho apprezzato molto i dettagli e il lessico che ho trovato molto funzionale alla descrizione della Dea-Matrigna Natura.
A rileggerci presto!

VACANZE IN FAMIGLIA
Ciao Dash,
una scelta interessante quella del narratore in seconda persona. Personalmente cerco di evitarla e sconsigliarla perché trovo che per il lettore sentirsi intrappolato dentro un punto di vista possa essere poco gradevole, a conti fatti anche io avrei preferito una prima persona, se non un narratore esterno anche se molto vicino a Giulia. La figura di Antonia matrigna, ragazzetta rifatta, che ha l'abilità di cambiarsi nei momenti più inopinati è molto ben riuscita (un tratto molto divertente). La vicenda è interessante e prettamente nel tema. Ti consiglierei di aggiungere qualche elemento geografico perché il grande sbalzo tra barca/pioggia e glamping sugli alberi con tanto di scimmie è molto rapido e rischia di spiazzare un po'. A rileggerci presto!

LEONE
Ciao Thomas,
ti leggo con piacere. Il tuo racconto non mi ha convinto del tutto, soprattutto perché il tema della natura l'ho visto un po' collaterale al tema del destino o della fortuna (o della scaramanzia, che hai poi trasformato in mania). La scena con l'indovino mi è piaciuta molto. Il passaggio tra il primo e il secondo paragrafo l'ho trovato un po' brusco e con un salto di tempo rischioso, perché sembra adattato ai pochi caratteri che avevamo. In una futura revisione ti consiglierei di dedicare più tempo a questa "assuefazione" che alla fine fa rilassare il protagonista, partendo da qui:
"Poi, così come erano arrivate, le nubi si diradarono e Max, seppur con fatica, tornò alla sua vita normale".

Potresti cercare di procedere per tappe o esempi, spiegando questo "seppur con fatica".
A rileggerci presto.

IL PAESE CONOSCE I SUOI FIGLI
Ciao Cinzia,
ti ho letto davvero con grande piacere. Il tuo racconto, uno spaccato paesano che parla di vita povera e semplice, mi è piaciuto davvero molto. Il tema è preso come una una grande cupola, è la natura umana di ogni personaggio del paese a fare da matrigna a tutti, anche agli "ultimi"; però ogni singolo abitante è assolutamente e piacevolmente umano; anche il disastro che conclude la vicenda è tragicamente umano. Sono molti gli aspetti che mi sono piaciuti e mi hanno trasportato nell'atmosfera del tuo paese. La tua scrittura così ricca di dettagli e caratterizzazioni funziona molto bene anche in un testo così breve. A rileggerci presto.

LICANTROPIA
Ciao Manuel,
hai di sicuro centrato il tema: è sicuramente una natura aberrante quella che può prevedere un caso di licantropia. Le scene si susseguono con una buona cadenza. Detto questo, penso che se il titolo non fosse stato licontropia forse ci saremmo goduti meglio la spiegazione finale, però poco male. Mi associo ai commenti che ti invitano a elaborare di più l'immersione nel personaggio, per rendere meno artificiosa la prima persona. Prendo ad esempio la
prima scena: perché una persona che riflette e sente per sé disturbo come la nausea dovrebbe prendersi cura di ridirlo molte volte usando tutti i sinonimi possibili? Ti consiglierei di scegliere una voce per il tuo personaggio e tenerla, anche con le sue storture e ripetizioni, in caso.
A rileggerti presto.
Elettra Fusi
ProfElettra

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antico
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Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » domenica 24 dicembre 2023, 11:45

Tre classifiche ricevute. Oltre alla mia, ne dovrete ricevere altre cinque.

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Emiliano Maramonte
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Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » martedì 26 dicembre 2023, 19:18

Ecco la mia classifica e relativi commenti.
Buone feste e in bocca al lupo per la prosecuzione dell'Edition a tutte/i!

CLASSIFICA

1. NINNA NANNA di Elisa Belotti
2. MONTE SCURO di Andrea Furlan
3. IL SANTUARIO di Luca Fagiolo
4. ERA UNA NOTTE BUIA E BASTA di Katjia Mirri
5. LICANTROPIA di Manuel Marinari
6. VACANZE IN FAMIGLIA di Dash J. Benton
7. LEONE di Thomas Del Duca
8. L'ABBRACCIO DELLA GIUNGLA di Corrado Gioannini
9. IL PAESE CONOSCE I SUOI FIGLI di Cinzia Fabretti


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COMMENTI

IL SANTUARIO di Luca Fagiolo
Il tuo racconto fa il suo dovere. Hai costruito un buon percorso narrativo e lo hai portato coerentemente a conclusione, circoscrivendo i confini di un genere letterario ormai archetipico (il postatomico) con tutti i suoi elementi al posto giusto. Mi è piaciuta l'atmosfera di sacralità attorno a un'anziana che viene considerata addirittura Madre Natura in persona, alla quale si offre l'ingenuità di un'umanità che cerca di rialzarsi dopo la catastrofe. Piccolo appunto, che però, è solo gusto personale e un pizzico di pignoleria: io ci avrei visto bene un atteggiamento scorbutico dell'anziana che dice alla ragazza di andare via perché lei non è nessuno, se non il relitto di un'epoca che non esiste più. Io avrei fatto così per porre l'accento sulla spietatezza di una realtà drammatica.
Ultimo appunto tecnico: asciuga i possessivi, ne usi troppi!
Per il resto, tema centrato!

NINNA NANNA di Elisa Belotti
A me il racconto è piaciuto. Hai costruito la storia nel recinto del tema del contest e hai fatto il tuo dovere. La trama ha la giusta dose di pathos e impatto emotivo. Ho seguito con un po' di emozione i gesti di affetto della sorella della piccola. Avrei evitato lo "spiegoncino" scientifico che pare proprio messo lì a beneficio del lettore, tanto poi verso la fine si capiva lo stesso che la tragedia si stava consumando per effetto di un terribile terremoto... Per il resto ho apprezzato la tecnica e la "musicalità" del testo scandito dalla ninna-nanna.
Non ho altro da aggiungere se non ottimo lavoro e tema centrato!!

ERA UNA NOTTE BUIA E BASTA di Katjia Mirri
Fino a metà, non sono riuscito a inquadrare la storia, così come la girandola di personaggi, poi quando sono spuntati fuori i nomi del principe e dei nani, ho riletto tutta la prima parte e si è spalancata davanti ai miei occhi la situazione goliardica, pertanto ti faccio i miei complimenti per l'inventiva, in fondo Minuti Contati è utile anche per questo, ossia sperimentare. Oltretutto ho apprezzato la graffiante ironia del nano sboccato e la perfidia della strega, che si perpetua anche nella favola dentro la favola.
Divertente esperimento e tema (quasi) centrato in modo originale (la Matrigna in questo caso non è la Natura...).

MONTE SCURO di Andrea Furlan
Sono felice di leggere ancora un tuo lavoro qui a MC!
Ti faccio i complimenti per lo stile: mi hai condotto per mano fino quasi alle ultime righe, condendo un'atmosfera generale di un certo livello. La progressione della trama mi ha intrigato fino alla rivelazione che mi ha però fatto storcere un po' il naso (ma non più di tanto). Capisco la scelta precisa e voluta di lasciare il finale aperto, però mi è sembrato un tantino troppo aperto! Vedi, con un finale così, automaticamente il lettore tende a riandare più volte con la mente ai passaggi di tutta la trama per cercare indizi utili a riannodare i fili, ma qui manca qualcosa. Attenzione: non è un inconveniente grave, perché alla fin fine nel complesso il testo è gradevole e si legge bene, ma con un finale costruito ad hoc poteva risultare molto più incisivo.
Tema centrato.

L’ABBRACCIO DELLA GIUNGLA di Corrado Gioannini
Lo facevo le prime volte che ho partecipato a MC, ora non lo faccio più, ossia lamentarmi del cosiddetto "muro di parole". Però devo dire che in racconti con questo registro, andare a capo, lasciare degli stacchi non è importante... è ESSENZIALE! La suspense e l'azione hanno una loro scansione grafica che non può essere sminuita con file e file di parole che affaticano l'attenzione.
Detto questo, mi sono trovato di fronte a un archetipo che più tipo non si può: il fuggitivo ferito o moribondo che si nasconde nella giungla. Inutile citare tutti gli esempi cinematografici e/o letterari. Uno per tutti: Predator. Però è uno schema narrativo che fa sempre il suo sporco lavoro e nel tuo caso, ha avuto il giusto impatto. Mi è piaciuta molto la rappresentazione della "fanciulla" in tutta la fase della trasformazione.
Purtroppo manca un po' il senso generale del tutto, mi spiego: così com'è il racconto è un frammento, la rappresentazione di una scena incastonata in un quadro più grande. Hai provato a caratterizzare la cornice (suggerendo che forse il protagonista si trova chessò, in Vietnam), ma, a mio modestissimo parere, la cornice avrebbe meritato una caratterizzazione ancora più incisiva. Tutto sommato però la storia si legge bene.
Tema centrato.

LICANTROPIA di Manuel Marinari
Apprezzo tanto il tentativo di creare un'immersione totale del lettore nel personaggio; una tecnica di narrazione in presa diretta. Tecnica che, però, come ti ha fatto notare già qualcuno prima di me, non è del tutto riuscita. E aggiungo che ci sono dei momenti "teatrali" che sono carichi di enfasi e rovinano la naturalezza dello scorrere del testo: "Bleah! Affanno!" oppure: "Argh! Una spada ha trafitto la mia schiena."; qui mi sono immaginato un attore in calzamaglia con una mano in fronte che recitava frasi del tipo: "Me misero! Me tapino!". Però per fortuna lo stile è migliorabile e si può plasmare nel migliore dei modi con la pratica costante. Tutto sommato, la storia mi ha dato spunti di interesse, anche se forse hai dato per scontato troppi elementi legandoli necessariamente al titolo. Non sarebbe stato male farmi "visualizzare" (come lettore) qualche fotogramma in più del licantropo. Per quanto riguarda il tema della gara, stavo pensando che la Natura Matrigna è da ricercare nella tremenda condizione di licantropo del protagonista... con lui la Natura è stata sin troppo severa!!

IL PAESE CONOSCE I SUOI FIGLI di Cinzia Fabretti
Per me questo racconto è "ni". Molto interessante la tematica che hai affrontato, e cioè i matti e gli "strani" di alcune comunità rurali, e ottima cosa aver provato a offrirci delle istantanee di una umanità varia e (a)normale, però qui c'è il problema (serio) della disomogeneità del punto di vista, soprattutto il tuo: di chi volevi raccontarci una storia? Per quanto mi riguarda, il racconto poteva e doveva cominciare da Pinuccio, ecco il personaggio che poteva trainare la trama e l'interesse del lettore! Prima del punto in cui ci presenti Pinuccio, hai spiattellato un lungo preambolo (col quale hai bruciato almeno 1500 caratteri) che poteva invece essere travasato in uno snodo di trama utile a dare spessore alla vicenda dello sfortunato Pinuccio. Okay parli anche di Nina, ma questo ha creato un dualismo di punti di vista che non ha giovato all'intera storia.
Si è capito che il racconto non mi ha entusiasmato. Una storia E' il personaggio e nel tuo caso la storia è riuscita parzialmente perché un personaggio potenzialmente memorabile, potenzialmente vincente è risultato monco, non sviluppato a dovere.
Infine, immagino che il tema del contest sia da ricercare nella natura degli strani.

LEONE di Thomas Del Duca
Il racconto è carino, nulla di eclatante ma strappa un sorriso. Sin dalle prime battute e almeno fino alla metà, mi sono chiesto dove sarebbe stato il trucco perché era troppo facile che un vero leone saltasse fuori e sbranasse Max, poi verso la fine ho intuito che potesse capitare qualcosa di brutto con un accidente legato a una simbologia, ed effettivamente così è stato. Mi hanno divertito molto anche alcune battute e scambi botta e risposta nei dialoghi.
Non sono così sicuro che il tema sia centrato, bisogna rifletterci un bel po' su per ritrovarlo.
Occhio alla punteggiatura e alle regole del discorso diretto: ho visto che ci hai fatto a pugni!

VACANZE IN FAMIGLIA di Dash J. Benton
Avevo letto il racconto poco prima di Natale e mi aveva lasciato in testa molta confusione, ma la colpa è stata mia perché ero stato frettoloso. Poi oggi mi ci sono messo con calma e ho afferrato tutta la situazione e ho gradito il tutto, seppur con alcune riserve. Simpatica la vacanza bestiale con la matrigna, che si trasforma in una sorta di incubo ma anche in un'occasione di rivalsa. Ho apprezzato particolarmente l'uso della seconda persona, è una tecnica narrativa "pericolosa" e tu hai mostrato coraggio nel padroneggiarla. Non tutto è andato liscio, ma è gradevole e aumenta il grado di immersione. Cosa non va? Primo: il delirio dovuto alla febbre tropicale che arriva all'improvviso come un escamotage messo lì per risolvere una "contorsione" di trama. E' plausibile, certo, ma poteva essere preparato con adeguata semina sin dall'inizio. Secondo: potevi marcare meglio l'astio verso la matrigna diluendolo nel corso della narrazione e riducendo l'incidenza di tutto l'incipit sull'escursione in mare.
Per poter apprezzare meglio il tema bisogna fare un po' di salti mortali, in quanto non è chiarissimo. Da ultimo, preciso che mi è piaciuta la soluzione finale con l'eliminazione della matrigna.

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antico
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Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 27 dicembre 2023, 11:40

Quattro classifiche ricevute. Oltre alla mia ve ne dovranno arrivare altre quattro.

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Maurizio Chierchia
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Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 27 dicembre 2023, 16:05

Buongiorno a tutte e tutti. Devo ammettere che ho trovato delle gran belle storie e faccio i complimenti a tutti, bravi!
Ora veniamo alla dolorosa classifica:

1- NINNA NANNA
2- IL SANTUARIO
3- MONTE SCURO
4- ERA UNA NOTTE BUIA E BASTA
5- VACANZE IN FAMIGLIA
6- LEONE
7- IL PAESE CONOSCE I SUOI FIGLI
8- LICANTROPIA
9- L'ABBRACCIO DELLA GIUNGLA

NINNA NANNA
Ciao Elisa.
Beh, che dire... il tuo racconto mi è piaciuto tantissimo. Una scena semplice ma al contempo ricca di emozione. L'idea della Ninna Nanna l'ho trovata favolosa. Amo le filastrocchie, le canzoncine e qualsiasi altra cosa che si incastri bene in una narrazione in prosa. Sei stata molto brava a gestire il ritmo e a dosare le informazioni. Il tema è senza dubbio centrato. Complimenti davvero! A rileggerci presto e buone feste!

IL SANTUARIO
Ciao Luca.
Il racconto fila liscio come l'olio, scorre velocemente e non ha intoppi. Hai uno stile piacevole da leggere. Le immagini sono molto vivide e chiare e questo è di sicuro il maggior punto di forza. L'unica cosa che non ho apprezzato è la frase finale: “Ora possiamo solo pazientare. La natura è una matrigna che risolve ogni cosa, anche quando non ce lo meritiamo.” Io avrei concluso con "ora possiamo solo pazientare". Ma questo è un dettaglio davvero di poco conto.
Per il resto complimenti e a rileggerci presto.

MONTE SCURO
Ciao Andrea.
Bel racconto e scritto bene. Il tema lo trovo centrato solo se la conclusione uno se la immagina da solo. Nel senso che essendo un finale aperto, se la Madre li tiene al sicuro allora è proprio una Madre Natura. Mentre, se la Madre li avvolge nel suo freddo abbraccio e loro fanno la fine della piccola fiammiferaia, allora si tratta di Natura Matrigna. Io ho voluto dargli la seconda interpretazione. I bambini che scappano da un padre violento si ritrovano a morire per il freddo in un bosco, abbracciati da quella natura che non vuole proteggerli, ma solo fare il suo corso, ignorando le sofferenze dei bambini patite finora.
Io l'ho vista così, forse mi sono fatto troppe elucubrazioni mentali io, però dimmi se qualcosa l'ho azzeccato.
Per il resto complimenti, hai scritto un bel testo. Ti auguro buon contest e a rileggerci presto.

ERA UNA NOTTE BUIA E BASTA
Ciao Katjia.
Il tuo racconto sfrutta il tema in un modo tutto suo. Hai inteso la matrigna come la "Classica" matrigna delle fiabe ma hai donato ai protagonisti un tocco in più. La caratterizzazione dei nani e del principe sfrutta a pieno il loro stereotipo e ci gioca sopra. Un po' come con i Puffi. La cosa che mi ha convinto meno è a livello stilistico. L'inizio mi sembra un po' confuso e ho dovuto rileggere attentamente per capire bene la posizione e le azioni dei personaggi. Forse, proprio perchè hai usato un tono da Fiaba comica, potevi permetterti di "raccontare" un po' di più, d'altronde il genere fiabesco non deve essere per forza immersivo. Anzi, tutt'altro. Per cui, bella l'idea ma potevi impegnarti un po' di più per renderla più fluida e comprensibile.
Ti auguro un buon contest e a rileggerci presto.

VACANZE IN FAMIGLIA
Ciao Dash.
Il racconto è bello e interessante. L'uso della seconda persona l'ho trovato curioso e dopo poche righe mi ci sono abituato, quindi bravo. Anche io nutro qualche dubbio sul discorso febbre. L'aveva già, gliel'hanno fatta venire le zanzare? in ogni caso è una cosa piccola, che non considerò realmente un errore. La protagonista odia la natura e questa odia lei, il parallelismo è calzante e il tema centrato.
Ti auguro buon contest e a rileggerci presto.

LEONE
Ciao Thomas.
Il racconto è carino, fin dall'inizio mi sono chiesto come sarebbe morto Max. Ho pensato al circo, allo zoo, addirittura alla Seat Leon che lo investiva per strada. Ma con la statuetta del leone mi hai fregato, bravo!
Per quanto riguarda il tema però non lo trovo molto calzante. Non vedo la natura matrigna e non ne percepisco nemmeno la presenza. Insomma, un buon racconto ma che non centra troppo con quello richiesto dal contest. Una frase che stona all'inizio mi ha fatto rallentare la lettura. La frase è questa: "Stavolta Sandra non l'avrebbe perdonata" All'inizio non capivo a chi si riferisse. Forse l'avrei resa diversamente.
Ti auguro buon contest e a rileggerci presto.

IL PAESE CONOSCE I SUOI FIGLI
Cia Cinzia.
Una premessa viste le discussioni trattate nelle risposte. Minuti Contati è difficile, dà batoste e non è mai facile portare un racconto breve in così poco tempo. Tuttavia è uno dei contest più dinamici che si possa trovare e offre un potenziale incredibile. Io stesso, dopo ormai un anno che sono qui, continuo a prendere batoste a ogni contest. Ma tutte queste botte servono a farti capire dove poter migliorare. Nessuno di noi affronta il contest alla stessa maniera e di conseguenza anche tu puoi dire la tua con i tuoi modi e il tuo stile. Qui non serve vincere, ma realmente partecipare. Io partecipo perchè voglio capire dove sbaglio, dove altri scrittori farebbero in modo diverso e dove altri lettori preferirebbero leggere cose diverse. Per cui non buttarti giù. So che sono frasi fatte, ma se qualcuno le ha "fatte" un motivo ci sarà!
Per il resto, anche io non ho apprezzato tutto il racconto e trovo i consigli di Emiliano molto simili a quelli che ti darei io. Anche io avrei preferito un protagonista fin dall'inizio. Il narratore onnisciente in realtà non mi dispiace, non sono uno di quelli che lo odia a priori, però avrei diluito meglio le informazioni appunto filtrandole attraverso un personaggio principale.
Ti auguro comunque un buon contest e mi auguro davvero di rileggerti presto. Non ti scoraggiare, oggi tocca a te, domani a me e così via... la ruota gira sempre!

LICANTROPIA
Ciao Manuel.
Anche qui una prima persona al presente, cosa che apprezzo siccome sto cercando di impararla al meglio anche io. I problemi però sono evidenti, come quel difetto "bipolare" citato dal mio omonimo Maurizio. Anche le azioni e i pensieri sono male amalgamati, rendendo alcuni passaggi poco chiari. Tipo lo stacco iniziale dove non ho capito se alla fine si trovasse in chiesa o fuori. Anche questa frase: "Mi appoggio qui, solo per un istante, e tu, grande albero che sei così saggio e forte! Aiuta a calmare la mia mente!" Non capisco come tu l'abbia suddivisa a livello di punteggiatura. Non so, non mi piace, troppo contorta e poco sensata. Perchè tutto a un tratto il Licantropo mostra reverenza per un albero chiamandolo saggio? questo riporta al problema del linguaggio interiore del protagonista. Troppo altalenante e diverso a seconda della situazione. Anche il finale non mi convince. Lui muore? Li uccide? O tocca a noi immaginarlo? Non so, in un testo del genere avrei reso chiara la chiusura.
Detto questo ti auguro buon contest e a rileggerci presto.

L'ABBRACCIO DELLA GIUNGLA
Ciao Corrado.
Allora, il racconto di per se non mi è piaciuto molto. Per quanto riguarda il tema è senza dubbio centrato, ma ho notato una certa leggerezza nel scegliere cosa raccontare. Anche io ho fatto esattamente questo, ho preso la cosa più comune che si potesse prendere e l'ho buttata giù. Il problema però nasce dal fatto che anche se la storia è semplice e già vista, lo stile con cui la si mette in atto fa la differenza. Qui ho trovato, come già riportato da altri, un muro di testo senza le spaziature adeguate. Una prima persona che incespica sui tempi, e sulle azioni, non creando la giusta conseguenza di immagini nella testa. Mi riferisco ad esempio alla scena delle piante. Anche a me mancava il pezzo in cui lui le ingurgitava quindi non avevo fatto subito il collegamento.
Ti auguro un buon contest e a rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

Gaia Peruzzo
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Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » mercoledì 27 dicembre 2023, 20:46

Ho dovuto pensare tantissimo a questa classifica, non ero mai del tutto contenta, ma va inviata per tempo e quindi eccola qui. E anche se mi ripeto, in bocca al lupo a tutti, e buone feste a tutto il forum!

1) Il santuario, di Luca Fagiolo
2) Ninna nanna, di Elisa Belotti
3) Vacanze in famiglia, di Dash J Benton
4) Il paese conosce i suoi figli, di Cinzia Fabretti
5) L'abbraccio della giungla, di Corrado Gioannini
6) Era una notte buia e basta, di Katjia Mirri
7) Monte scuro, di Andrea Furlan
8) Licantropia, di Manuel Marinari
9) Leone, di Thomas Del Duca

Nei commenti qui sotto vi spiego anche il perché della posizione.

Il santuario di Luca Fagiolo
Per me il racconto funziona bene. I paragoni che hai usato sono piazzati bene, le immagini sono vivide e arrivano subito nella mente del lettore. Non mi aspettavo che ci fosse di mezzo l'inverno nucleare, per cui il finale mi ha anche stupito. L'unica cosa che secondo me può essere migliorata è il dialogo finale tra Eva e l'anziana Madre Natura, perché risulta un pochino frettoloso ed era la parte più interessante del racconto. Però è comunque risultato molto piacevole da leggere.

Ninna nanna di Elisa Belotti
Penso che la forza del racconto sia il suo ritmo, rallenta solo un po' quando c'è la "spiegazione" scientifica del terremoto. L'unica piccolissima pecca è che avrei voluto poter inquadrare fin da subito che la protagonista era la sorella maggiore di Sofia, cosa che comunque secondo me è stata un'ottima sorpresa. E facendo così hai centrato il tema in modo sottile e intelligente. Per il resto è un racconto che mi ha saputo veramente trasportare e sono stata indecisa per un sacco di tempo se metterlo o primo o secondo.

Era una notte buia e basta di Katjia Mirri
L'idea è fantastica, i dialoghi sono spassosi, e volevo premiare anche il coraggio di aver manovrato così tanti personaggi in un racconto così breve. Però c'è il fatto che per tutta la prima parte non si capisce chi sta parlando, cosa sta davvero succedendo, e non abbiamo indicazioni sui personaggi. E questo purtroppo, per me, ha penalizzato tanto la lettura. Forse sarebbe bastato mettere nel titolo “Biancaneve” per sistemare le cose, ma si basa comunque tutto sul fatto di conoscere già la fiaba e i personaggi per riuscire davvero a immaginarli. L'ho apprezzato come racconto, e mi ha divertito, ma non del tutto.

Monte scuro di Andrea Furlan
Allora c'è stato qualche passaggio che per me è stato un po' ostico, e poco fluido da leggere. Ma a parte questo, penso che sia un racconto particolare e si riesce a percepire che è stato pensato. Rispetto agli altri, penso che avesse avuto bisogno di una marcia in più nella scena iniziale, giusto per farmi stare più a cuore la vicenda dei due fratelli. Non sono un'esperta di racconti, però secondo me, con quanto più impatto una scena viene mostrata e tanto più è facile che il lettore provi emozioni, dato che sono appunto brevi. Forse avrebbe aiutato tagliare alcune parti, mentre i due ragazzi vanno al posto in cui aspettano Madre, per rendere l'inizio più spaventoso/crudo. Almeno per i miei gusti.

L'abbraccio della giungla di Corrado Gioannini
Allora, alla fine comunque mi è piaciuto. È vero che c'è stato qualche passaggio un pochino veloce, con un flusso di informazioni a cui bisogna prestare più attenzione (tipo quello dove lui pensa al "background" di come è arrivato a strisciare via dai nemici, o dove appunto assume la cura/droga), e che comunque avrei fatto una scelta lessicale diversa e meno aulica, quando il protagonista è sotto allucinazioni. Però comunque personalmente mi ha intrattenuto molto e ho voluto premiare questo.

Licantropia di Manuel Marinari
Di nuovo mi dispiace metterti così in basso. Però mancavano delle descrizioni più minuziose per riuscire a immergersi completamente nella storia. Il titolo in questo caso aiuta a capire un soggetto che viene svelato solo alla fine, ma non è abbastanza, perché dovrei riuscire a capire/immaginare la trasformazione del protagonista anche senza leggere il titolo. Come ti ho già detto, però, per me sei sulla strada giusta! Devi appunto solo trovare un equilibrio tra le descrizioni e le emozioni provate dai personaggi. Mi raccomando occhio anche alle ripetizioni la prossima volta. Sono certa che il tuo prossimo racconto sarà fantastico!

Il paese conosce i suoi figli di Cinzia Fabretti
Il racconto mi è piaciuto molto. Tra i tuoi che ho letto, per ora, è il mio preferito. Si riesce a vedere tutto, e ti concentri sui giusti dettagli, e come ti ho detto per me il punto di vista è una nonnina che racconta di questo suo paese a dei nipotini. L'unica cosa che, per me, lo penalizza un po' è la mancanza di una vera struttura, e di una vicenda che mi faccia "tenere" per i personaggi o che mi stupisca davvero. Però in un certo senso rimane comunque molto piacevole da leggere, penso sia perché, questa volta, traspare proprio l'amore con cui lo hai scritto.

Leone di Thomas Del Duca
Mi dispiace tantissimo rimetterti di nuovo in questa posizione, perché comunque il racconto è stato piacevole da leggere. Quello che secondo me manca è una certa linearità nel ritmo, perché ci sono passaggi velocissimi e altri più lenti, e questo penalizza la lettura. Poi secondo me potevi tagliare alcuni pezzi, tipo all'inizio. In modo tale da avere più caratteri per le azioni/passaggi più importanti. L'idea comunque mi è piaciuta, e non ti nascondo che vorrei averla avuta io, perché adoro le storie con queste specie di "profezie".
Sei bravo, secondo me devi solo focalizzarti meglio sulle scene e delineare un po' meglio gli eventi, in modo tale che siano più equilibrati. Più cose fai accadere e più sembreranno veloci.

Vacanze in famiglia di Dash J Benton
Alla fine ti ho messo in alto. Perché comunque il racconto mi è piaciuto ogni volta che l'ho riletto. È vero che c'è la solita matrigna antipatica da un lato, ma dall'altro c'è anche la natura che ci si mette in mezzo. In un certo senso, anche se la protagonista affronta tante difficoltà, mi ha pure divertito. Tolta qualche piccola sfumatura, le scene sono molto vivide, e ho voluto premiare il fatto che hai usato la seconda persona. Non so dirti, purtroppo, se tu l'abbia usata bene oppure no, però io sono riuscita a immaginarmi le scene e questo mi basta.

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SarahSante
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Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » mercoledì 27 dicembre 2023, 21:45

In fondo la mia sofferta classifica

Il santuario di Luca Fagiolo
Ciao Luca,
il racconto scorre bene e si legge volentieri, ma perde secondo me mordente nel finale che mi ha fatto venire più di un dubbio. Chi è l'anziana? Madre Natura, una specie di sacerdotessa, una semplice anziana? Dalle ultime righe direi la terza. Ma allora perché quando la ragazza la chiama Madre Natura non dice nulla di questo limitandosi a parlare dei funghi atomici (che io non mi aspettavo quindi buona trovata) e della natura matrigna? Insomma avrei dato maggiore spazio al dialogo finale anche se mi rendo conto che il limite dei 3000 caratteri era tiranno. Buona prova comunque.

NINNA NANNA
Ciao Elisa,
mi è piaciuto il racconto e l'idea della ninna nanna che spezza il narrato, dandogli ritmo, e aumenta il pathos perché getta il lettore dentro la scena a condividere la preoccupazione della sorella per la sorte sua e della piccola. Anche io avrei visto meglio un'altra scossa di terremoto prima dell'arrivo dei soccorsi perché l'arrivo così repentino rompe il crescere del pathos, ma nei 3000 caratteri ci sta come scelta narrativa

Era una notte buia e basta
Ciao Katja,
divertente la storia. Ho apprezzato la rilettura che hai fatto dei personaggi di Biancaneve a partire dai nani e da Brontolo che dice parolacce (ancora più divertente immaginandoselo come l'ha ritratto Walt Disney) senza dimenticare il principe che lancia nani. Anche io avrei preferito un finale diverso, scoppiettante come il resto della storia, e non mi è risultato chiaro perché tornino nel libro visto che la vecchia senza dentiera ho immaginato fosse la matrigna (già era parte della favola). Buona prova comunque

Monte scuro di Andrea Furlan
Ciao Andrea,
il racconto è interessante, io l'ho trovato una rivisitazione di Hansel e Gretel perché la driade/spirito della natura nella parte finale mi ha ricordato la strega di quella fiaba che all'inizio sembra una cara vecchietta e poi rivela la sua vera natura. Il finale mi è parso simile, con la driade inquietante e fredda che sfiora la guancia con l'unghia e poi la lecca (io quel passaggio l'ho inteso così), come a valutare di mangiarsi i bambini o prenderli in altro modo con sé. Ma intendendola così mi è parso stonata Selene quando si avvicina alla Madre un po' spaventata visto che nella prima parte loro entrambi grande fiducia nella driade. Avrei reso la sensazione della bambina con qualcosa di diverso, un brivido, una smorfia o simili.
E ho avuto anche io delle perplessità sul punto di vista: all'inizio mi pareva che fosse sulla bambina poi su Elio (nella parte in cui lui pedala) poi di nuovo sulla bambina. Nel complesso quindi un racconto interessante un po' da rivedere.

L’abbraccio della giungla
Ciao Corrado, al netto dei commenti di quelli che mi hanno preceduto e che condivido, ti dico che ho apprezzato particolarmente la descrizione della grotta e della creatura tentacolare che prende il protagonista. Nella parte precedente avrei invece tagliato qualche aggettivo (ad esempio la donna è prima meravigliosa, poi bellissima) e avverbi (tipo magicamente per definire la grotta dorata), che di fatto non servivano.
Avrei usato anche usato periodi più brevi e sincopati all'inizio per rendere la tensione del momento allungando poi le frasi nella parte delle allucinazioni, staccando le due parti per chiarire bene il passaggio visto che non mostri lui che prende la pianta.

Licantropia
Ciao Manuel,
il racconto di questo uomo-lupo che scappa ha un buon ritmo e la prima persona che hai utilizzato ci porta dentro la storia e a sentire le emozioni del protagonista. Ci sono, come già ti hanno detto, delle cose che funzionano meno. Anche io avrei tolto la prima riga che lascia un dubbio sul contesto (sogno, realtà? Poi a metà del racconto dici di nuovo "forse sto sognando?), partendo dalla seconda riga che invece dà subito ritmo al racconto. E anche io avrei voluto vedere di più il lupo come quando parli ripetutamente delle mani (cosa è successo alle mie mani. Non sono più mie... orribili mani) senza descriverle. Ti evidenzio anche qualche ripetizioni che avresti potuto eliminare guadagnando caratteri , tipo "sto per vomitare...L’odore dell’erba bagnata mi fa venire voglia di sboccare" o sul male che lui vuole far uscire da sé (non desidero altra cosa al mondo che il male esca fuori. Si, vorrei soltanto rigurgitare il male che si è impossessato del mio corpo e della mia mente). Il tema, con la natura ferina che prevale su quella umana contro la volontà del protagonista, è centrato.

Il paese conosce i suoi figli
Ciao Cinzia,
ho già letto delle cose tue nelle precedenti edizioni e trovo che descrivi molto bene ambienti e personaggi con dettagli e pennellate che funzionano. Quello che mi è mancato in questo caso è una storia con uno svolgimento e una fine. Il tuo racconto mi è sembrato un pezzo di un racconto più lungo, uno spaccato peraltro fatto bene: la figura di Nina è deliziosa, non faccio fatica a immaginarla come non ho avuto problemi a vedere Pinuccio. Entrambi sono resi bene come è ben descritta l'atmosfera del paese in cui "non ci sono invisibili e senza nome". Se avessi dato una struttura alla storia, concentrandoti su Nina o su Pinuccio secondo me il racconto sarebbe stato proprio bello. E il tema, centrato, è originale.

Leone
Ciao Thomas,
del tuo racconto mi è piaciuta la prima parte e il dialogo con l'indovino che cattura con il dubbio sui reali poteri e sulle predizioni che il protagonista mostra. Mi ha convinto meno la seconda parte in cui fai scorrere troppo velocemente il tempo e gli avvenimenti con troppo raccontato. Mi rendo conto delle difficoltà in cui ti sei trovato con così pochi caratteri ed è un peccato perché L'idea era simpatica, ma lo svolgimento, con il protagonista che passa in poche righe dal successo all'ansia estrema per il leone e poi di nuovo alla normalità, troppo frettoloso.

Vacanze in famiglia
Ciao Dash,
anche se ho trovato interessante la scelta della seconda persona, ho faticato all'inizio a inquadrare bene la protagonista della storia (bambina, ragazza?) e a seguire in certe parti lo svolgimento. il racconto mi ha comunque divertito e il personaggio della matrigna l'ho trovato azzeccato e simpatico. Mi ha convinto meno la fine, avrei concluso anche io su di lei che spingeva di sotto la matrigna (come già sembrava voler fare sulla barca) lasciando perdere i dubbi su immaginazione delirio.

CLASSIFICA
1. NINNA NANNA di Elisa Belotti
2. Era una notte buia e basta di Katjia Mirri
3. Vacanze in famiglia di Dash J. Benton
4. Il Santuario di Luca Fagiolo
5. Monte Scuro di Andrea Furlan
6. Il paese conosce i suoi figli di Cinzia Fabrett
7. Licantropia di Manuel Marinari
8. L'abbraccio della giungla di Corrado Gioannini
9. Leone di Thomas Del Duca

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antico
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Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 28 dicembre 2023, 12:15

Oltre alla mia, dovete ancora ricevere una sola classifica.

Debora
Messaggi: 96

Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 28 dicembre 2023, 14:43

CLASSIFICA
1. NINNA NANNA, di Elisa Belotti
2. Monte Scuro, di Andrea Furlan
3. Era una notte buia e basta, di Katjia Mirri
4. Il santuario, di Luca Fagiolo
5. Vacanze in famiglia, di Dash J. Benton
6. Leone, di Thomas Del Duca
7. Il paese conosce i suoi figli, di Cinzia Fabretti
8. Licantropia, di Manuel Marinari
9. L’abbraccio della giungla, di Corrado Gioannini

COMMENTI

Il santuario, di Luca Fagiolo

Luca, felice di rileggerti.
Questa Eva mi è piaciuta subito per coraggio e risolutezza. Un po’ meno Madre Natura che mi sarei aspettata più arrabbiata ed arcigna. Sì, ecco, il finale non mi ha convinta! Il racconto però fila che è una meraviglia, molto, molto evocativo. Mi piace come tu sia riuscito a rendere il freddo e la desolazione là fuori.

NINNA NANNA, di Elisa Belotti
Ciao Elisa, è stato un piacere leggerti. Il tuo racconto è molto coinvolgente e ti fa entrare in empatia con la protagonista e la sua piccola sorellina. L’idea che il terremoto sia una manifestazione di una natura “matrigna” calza a pennello. Bello l’inserimento della filastrocca. La prima volta che l’ho letto ho pensato che un’ulteriore scossa seppellisse le due per sempre a un passo dalla salvezza. Poi mi sono venuti dei dubbi… che ho ancora!

Era una notte buia e basta, di Katjia Mirri
Ciao Katjia, anche questa vola la tua originalità mi è ha sorpreso! Il Principe che lancia i nani di là dal muro, poi! È tutto così folle e simpatico che ho realizzato solo alla fine che il tema “Natura Matrigna” non mi sembrava centrato ecco. All’inizio c’è un po’ di confusione e si capisce il senso solo proseguendo ma mi sono divertita davvero, grazie.

Monte Scuro, di Andrea Furlan
Ciao Andrea, che atmosfera hai creato! Il racconto mi è piaciuto anche se, per dargli centratura al tema, io quell’ultimo abbraccio l’ho visto come la morte dei due e quindi tutto assume una drammaticità estrema. Ci sono dei passaggi che avrei preferito più chiari, con qualche particolare in più soprattutto all’inizio. Il fatto che ci sia un alone di mistero su questa figura mitica del bosco a me è piaciuto.

L’abbraccio della giungla, di Corrado Gioannini
Ciao Corrado, piacere di leggerti. Il tuo racconto non mi ha entusiasmato sebbene ci siano tutti gli elementi che di solito amo nelle storie: azione, mistero e anche un po’ di fantastico. Forse avrei preferito capire di più dal racconto (e non dai commenti sopra) sul perché e il per come il protagonista si trovasse in questa situazione in modo da stabilire una connessione più forte con lui. Magari tagliando qualcosa sull’allucinazione che non avrebbe sofferto di qualche asciugatura.

Licantropia, di Manuel Marinari
Ciao Manuel, amo i racconti dei lupi mannari! Però qui mi ci è voluto davvero molto a capire di costa tu stavi parlando. Non ho trovato molto coerente il linguaggio del personaggio non solo quando tu dici che vuoi distinguere con le parole il suo lato umano da quello animale, ma in generale. Il finale non l’ho capito cioè non mi è chiaro se lo prendano ma lui comunque li sbrani tutti o no. Il tema però è sicuramente centrato.

Il paese conosce i suoi figli, di Cinzia Fabretti
Ciao Cinzia, a me piace molto come scrivi, mi piace questo raccontare degli spaccati di realtà come fai tu. Per la funzionalità del racconto però qui c’è una buona metà di storia che avresti potuto gestire diversamente concentrandoti su un solo personaggio e magari usandone degli altri per far loro raccontare il resto. Allora anche il tema ne sarebbe uscito rafforzato, chiaro e preciso.

Leone, di Thomas Del Duca
Ciao Thomas, il racconto mi ha trascinato fino alla fine, mi ha divertito e mi è piaciuto. In alcuni passaggi avrei preferito meno raccontato e si vede che in alcuni punti sei andato via troppo veloce e la scrittura ne ha risentito, ma del resto i tempi stretti sono una magagna per tutti. Il tema però non è centrato!

Vacanze in famiglia, di Dash J. Benton
Ciao Dash, ammiro molto chi riesce a scrivere in seconda persona e tu qui la gestisci davvero molto bene. Ci sono dei momenti in cui si fa un po’ di confusione ma la storia esce perfettamente lo stesso. Anch’io come qualcuno ti ha già detto non avrei messo l’ipotesi del sogno sul finale. Questo mi ha guastato un po’ l’effetto. Il tema è sicuramente centrato.

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Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » giovedì 28 dicembre 2023, 16:48

Avete ricevuto tutte le classifiche, nei prossimi giorni vi arriverà anche la mia.

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Re: Gruppo BUIO: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » venerdì 5 gennaio 2024, 20:13

Scusandomi per il ritardo, eccovi i miei commenti e classifica. Cinzia Fabretti, ho lasciato una riflessione aggiuntiva sotto al tuo racconto.

1) L’abbraccio della giungla, di Corrado Gioannini
Credo che questo sia il racconto con la migliore declinazione del tema dell'intero gruppo. Abbiamo le umane faccende, le solite robe di gentechesparapersalvaredagentecattivacheuccidepersoldi e un protagonista che si getta nella foresta più fitta per scampare. Sei stato arguto nel dare a questo protagonista le erbe in grado di creare allucinazioni e poi ecco la NATURA MATRIGNA, quella che se ne sbatte di cosa facciano gli uomini e, semplicemente, fa il suo e tanti saluti a ciò che è giusto o sbagliato. Il tutto con il dubbio costante di cosa sarà vero e cosa sarà falso di quanto raccontato. Esecuzione quasi perfetta e mi spiace non sia stata recepita in tal modo dagli altri. Ho scritto quasi perfetta e ti spiego il motivo: ho notato questa tua tendenza ad accorpare il testo e ho pensato fosse una tua decisione strategica, ma dalla tua risposta a Maramonte mi sembra di avere capito che potrebbe non essere così e allora adesso sono curioso di vedere come ti destreggi con un testo più "arieggiato". Pertanto pollice quasi su e primo posto nel gruppo.
2) NINNA NANNA, di Elisa Belotti
Bello, ben scritto, in tema. Non arrivo al pollice su pieno, fermandomi dunque al quasi su, solo perché mi ha lasciato con la sensazione che tu potessi fare di più, che sul finale potessi rendere il pezzo più ricco senza limitarti al singolo "fatto", ma inserendo un ulteriore livello di lettura (che ovviamente avresti dovuto seminare già anche prima). In ogni caso, un ottimo lavoro.
3) Monte Scuro, di Andrea Furlan
Il pezzo è di sicuro valido. Lavorerei di più sulla parte iniziale nell'ottica di rendere da subito più definita la scena perché ho faticato a capire gli attori coinvolti: mi sono chiesto se ci fosse la madre, non ho capito da subito l'identità della bambina, non ho pensato immediatamente che lui fosse il fratello. Poi molto bene con i bambini che vanno a cercare l'abbraccio delle creature del bosco fino a un finale aperto che non vede, mio parere, la sua debolezza nel fatto che fosse aperto, ma piuttosto nell'assenza di una semina adeguata anche solo per instillare il dubbio di che cosa sia di notte quella creatura. In generale starei su un pollice tendente al positivo in modo solido e anche brillante, ma ci si può ancora lavorare molto e bene.
4) Il santuario, di Luca Fagiolo
Due cose che mi hanno non dico infastidito, ma fatto fermare a cercare di capire cosa mi stonasse: 1) Carlo che sparisce troppo in fretta dopo aver manifestato il suo disagio e 2) la parte iniziale in cui non mi dai subito indicazioni per il contesto in cui ci troviamo, cosa che mi ha fatto pensare d'essere ai giorni nostri. In buona sostanza, nonostante Carlo dovesse servirti a dare contesto si è invero dimostrato una zavorra che ha rallentato l'immersione nel costesto stesso. Per il resto: più che buono, ben gestito e in tema MA sempre con questo problemuccio iniziale che in un testo di 3000 caratteri si fa sentire in modo particolare. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non super brillante.
5) Il paese conosce i suoi figli, di Cinzia Fabretti
Sì, parti troppo tardi con il racconto vero e proprio e tutta la prima, lunga parte, la impieghi per creare contesto. E questa distribuzione, a mio parere, danneggia la fruizione del testo. Ed è un peccato perché quando parli di Pinuccio buchi la pagina (beh, lo schermo). Soluzione? Integrare meglio le due parti, concentrare subito l'attenzione del lettore sulla figura di Pinuccio e partire per questo viaggio non lesinando escursioni lontane dal personaggio, un po' come la piuma di Forrest Gump che viaggia per il mondo e ogni tanto (beh, nel film ovviamente spesso) inquadra Forrest seduto su quella panchina. Non so se mi sono spiegato. Il tema è ben declinato. Per me un pollice tendente verso il positivo in modo non così solido, ma sicuramente brillante.
6) Era una notte buia e basta, di Katja Mirri
Anche a sapere il contesto, ho trovato la prima parte piuttosto problematica. Parti con uno SBRIGATI cui fanno seguito tutta una successione di personaggi e poi uno arriva, ma non è per forza il più importante. Quindi, ecco, penso che uno SBRIGATEVI potesse essere più funzionale. Poi mi ritrovo Biancaneve alla finestra, quasi non facesse parte dell'imprese e stessero venendo per salvarla. Insomma, ho faticato a inquadrare la scena. Delizioso la parte centrale fino al finale, con tutte quelle battute messe lì a servizio del lettore. Di nuovo, ho avuto difficoltà con il finale perché non ho bene inteso la motivazione di questo entrare nella favola quando mi sembra vi ci fossero già. Inoltre, tema forzato in cui c'è MATRIGNA, ma poca NATURA. Insomma, per me un pollice tendente verso l'alto, ma non solido anche se abbastanza brillante (facendo la media tra la prima parte, la seconda e il finale).
7) Vacanze in famiglia, di Dash J. Benton
Dunque... Ho apprezzato il racconto, ma la mia idea è che tu non l'abbia gestito al meglio nelle sue porti arrivando a dare l'idea di un finale frettoloso. Il doppio salto mortale carpiato finale per dare l'incertezza sull'accaduto si sarebbe potuto evitare se tu avessi implementato meglio lo stato febbrile della protagonista fino ad ammantare tutto il raccontato del suo delirio e a quel punto sì che il lettore sarebbe potuto arrivare a chiedersi da solo se quello che leggeva era reale o frutto di delirio. Insomma, c'è da lavorarci molto per renderlo la perla che potrebbe essere. Lo stile è bello solido, la lettura piacevole, devi lavorare parecchio sul come raccontare nel modo corretto questa storia. Per me un pollice tendente al positivo anche se non completamente solido e neppure completamente brillante.
8) Licantropia, di Manuel Marinari
Anche qui, come in VACANZE IN FAMIGLIA, trovo un racconto con una idea solida alle fondamenta e una buona penna a disposizione, ma un timone ancora da aggiustare. C'è da dire, qui in modo più sensibile rispetto al racconto citato. Le motivazioni ti sono già state esposte e non starò a ripeterle riportandoti quella che è stata la mia esperienza da lettore. Ebbene, il racconto sembra girare su se stesso senza un reale sviluppo e contesto anche una certa mancanza di semina. Lavori intorno a questo protagonista rimanendo imprigionato nella situazione iniziale e con bene in mente la scena finale, ma tutto quello che sta in mezzo risulta quasi forzato e poco aggiunge andando in tal modo a privare anche il finale del giusto impatto. Un pollice tendente verso il positivo anche se non in modo solido e brillante, ma la strada è tracciata, c'è solo da asfaltarla per benino.
9) Leone, di Thomas Del Duca
Ecco, qui il racconto è coerente con le intenzioni iniziali, discretamente strutturato e condotto. Chiaro, è migliorabile in quanto la prima parte occupa forse troppo spazio andando a rubarne al resto del testo e costringendoti a concentrarti meno del dovuto sullo sviluppo di questa ossessione. Però non ho trovato il tema. Per come lo hai posto, lo si potrebbe dedurre solo considerando gli indizi a mo' di rebus e anche in quel modo risulterebbe forzato. Pertanto, la mia valutazione sarebbe un pollice tendente al positivo in modo solido e moderatamente brillante, ma devo metterti dietro agli altri racconti che hanno rispettato il tema (o, per meglio dire, che me lo hanno fatto intendere meglio rispetto al tuo).

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