Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Con la prima edizione del 2024 parte ufficialmente il quarto lustro di Minuti Contati e quale modo migliore per inauguralo se non con colui che lo ha gestito per il suo primo lustro? Appuntamento con un tema di Daniele Picciuti e 4000 caratteri a disposizione fissato per lunedì 15 gennaio alle ore 21.00!
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BruceLagogrigio
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Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#1 » martedì 16 gennaio 2024, 0:34

Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Varco la porta di casa lasciandomi alle spalle quello che spero sia l’ultimo freddo dell’anno. Sbatto la porta e lancio il soprabito sull’attaccapanni.
C’è odore di gelsomino e sudore. Non ha ancora preparato nulla quella scema?
Percorro il corridoio a passo deciso, della musica filtra oltre la porta chiusa della sala. Quando la apro, Valeria Rossi mi getta addosso il suo insopportabile e stupido ritornello: Dammi tre parole: sole, cuore e amore.
Non la sopporto più. È un inno a un anno schifoso che voglio cancellare.
Mara, nel suo mondo e nei suoi leggings neri attillati a tema cuoricini, canta la canzone nel modo più stonato possibile muovendosi in sincronia con la musica. Non vedo l'ora che la primavera si porti via anche l'eco di questa canzone.
Mi sorride agitando il sedere. L’esercizio fisico le fa bene.
“Cucciolo!”
Mi si lancia addosso. L’abbraccio e le do un bacio sulla guancia sudata.
Come la invidio. Non sa che l'azienda sta andando a rotoli e se anche lo sapesse non le importerebbe.
Cosa frega a lei se ieri la Cina è entrata nel World Trade? Che il mondo verrà inondato da spazzatura orientale da quattro soldi? E che tutto ciò darà il colpo di grazia alla mia azienda? Fanculo.
“Hai preparato la cena amore?”
Lei allarga le gambe, mi prende la mano e la porta fra esse.
“Non senti?”
“Che cosa?”
“È già calda.”
Va be’. Fanculo anche alla cena.

***

“Cucciolo cos’hai stasera? Sei durato molto meno del solito” mi chiede Mara con voce irritata.
Sposto le lenzuola e mi siedo sul letto. Appoggio il gomito sulla gamba e il mento sul palmo della mano.
“Fa freddo amore. Non è ancora primavera e non hai acceso il riscaldamento.”
“In genere bastiamo noi per scaldarci cucciolo.”
Ha ragione. Che mi prende? Lo so io: è quel maledetto Svizzero. Ivan mi ha fatto impallidire oggi.
Le sue parole riecheggiano ancora nella mia mente: la Cina distruggerà l’economia mondiale. Il settore tessile sarà quello più colpito. Entro il 2010 la produzione italiana sarà crollata del sessanta percento. La tua aziendina farà una brutta fine.
Devo agire. Scendo dal letto.
“Cucciolo?”
“Ho una cosa da fare.”
Corro nudo verso il telefono. Devo chiamare Ivan.

***

Accosto l’auto in una rientranza della stradina. Il sole di agosto colora di toni dorati i castagni che attorniano la viuzza che porta a Pedrinate. Leggenda vuole che ci sia lì la dogana meno controllata del Ticino e forse di tutta la Svizzera.
Lo speaker alla radio annuncia: “E ora l’hit estiva dell’anno scorso: Tre parole di Va—"
Spengo l’autoradio. Che palle! Ancora quella canzone?
Prendo il cellulare e compongo il numero di Ivan sui tastini del Nokia. Il piccolo telefono scivola fra le dita sudate.
“Ivan? Buone notizie?”
"Sì. Vieni avanti. Non c’è nessuno. Puoi passare tranquillo" dice con voce sicura.
Nel vivavoce del telefono, lasciato sul cruscotto, la voce di Ivan si perde in una risata, ma io non mi sento tranquillo. Ho scoperto che non è davvero Svizzero. È nato a Krapets, la città più orientale della Bulgaria. Però devo ammettere che è stato in gamba. Con la storia delle false fatture sono riuscito a imboscare in poco tempo un bel gruzzolo a discapito della mia azienda, ormai spacciata, ed è riuscito a farmi avere un prestito inverosimile.
Ora basta lasciarmi tutto alle spalle.
Accelero. Supero la curva ed ecco la dogana. È deserta.
Un macchinone grigio mi supera a manetta e mi taglia la strada. Freno. Metto la retro, ma dallo specchietto mi accorgo che c’è un altro macchinone dietro me. Due agenti della finanza scendono e avanzano guardinghi.
“Che cazzo succede Ivan?”
Dal telefono sento delle risa confuse e poi la voce di Mara gracchia: "Sei stato un cretino. Pensi che ci siano tutti i soldi sulla tua macchina? Così impari a trattarmi come una scema."
Non ci credo. “Mara? Amore?”
Il cuore martella nel petto. Grondo sudore. Il respiro mi si blocca. Soffoco.
Ivan, ora senza più risate, conclude: "Facevi bene ad essere terrorizzato, ma ricorda: la Cina è vicina, ma il Ticino è ancora più vicino."
Il finanziere mi bussa sul vetro.


L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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antico
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#2 » martedì 16 gennaio 2024, 0:37

Ciao Bruce! Caratteri e tempo ok anche per te! Buona DANIELE PICCIUTI EDITION!

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BruceLagogrigio
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#3 » martedì 16 gennaio 2024, 0:38

antico ha scritto:Ciao Bruce! Caratteri e tempo ok anche per te! Buona DANIELE PICCIUTI EDITION!


Grazie Antico!
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alexandra.fischer
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#4 » martedì 16 gennaio 2024, 8:29

Tema centrato. Un uomo con l’azienda in crisi per colpa dei cinesi si consola come può con l’amore della moglie Mara e cerca di salvare il salvabile tramite il socio Ivan, dapprima creduto svizzero. Si rivelerà bulgaro. E gli darà un falso aiuto: fatture truccate e un enorme prestito. Il finale è raggelante. Il protagonista è stato raggirato da Ivan e Mara e dovrà vedersela con la Finanza svizzera. Simpatico il riferimento alla canzone di Valeria Rossi.
Attenzione:
fa freddo, amore
in genere bastiamo noi per scaldarci, cucciolo
Che cazzo succede, Ivan?

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MatteoMantoani
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#5 » mercoledì 17 gennaio 2024, 13:36

Ciao Bruce, piacere di rileggerti.
Del tuo racconto trovo molto originale la declinazione del tema, inoltre tutta l'ironia sulla maledettissima canzone Sole Cuore Amore mi ha fatto ricordare quanto agli inizi degli anni 2000 volessi bruciare le radio che la trasmettevano (altra canzone che mi faceva saltare i nervi era www mi piaci tu).
Sarà che l'empatia che provavo per il protagonista è andata tutta nel bidone quando ho scoperto che ha cercato di rubare i soldi e mollare la moglie, ma insomma il finale mi ha lasciato un po' insoddisfatto.. anche il tradimento è un po' gratuito e poco seminato, anzi.. all'inizio del racconto i due vanno d'amore e d'accordo.. anche troppo :)
Insomma, buona la prima parte, un pochino scontato e sottotono il finale.

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BruceLagogrigio
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#6 » mercoledì 17 gennaio 2024, 16:43

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Un uomo con l’azienda in crisi per colpa dei cinesi si consola come può con l’amore della moglie Mara e cerca di salvare il salvabile tramite il socio Ivan, dapprima creduto svizzero. Si rivelerà bulgaro. E gli darà un falso aiuto: fatture truccate e un enorme prestito. Il finale è raggelante. Il protagonista è stato raggirato da Ivan e Mara e dovrà vedersela con la Finanza svizzera. Simpatico il riferimento alla canzone di Valeria Rossi.
Attenzione:
fa freddo, amore
in genere bastiamo noi per scaldarci, cucciolo
Che cazzo succede, Ivan?



Ciao Alexandra grazie per il feedback! La Finanza però è italiana ahah!
Caspita, le virgole hai ragione, ho cercato di risparmiare caratteri ma era più corretto metterle come hai giustamente indicato. Ne farò tesoro. Grazie.
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BruceLagogrigio
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#7 » giovedì 18 gennaio 2024, 10:51

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Bruce, piacere di rileggerti.
Del tuo racconto trovo molto originale la declinazione del tema, inoltre tutta l'ironia sulla maledettissima canzone Sole Cuore Amore mi ha fatto ricordare quanto agli inizi degli anni 2000 volessi bruciare le radio che la trasmettevano (altra canzone che mi faceva saltare i nervi era www mi piaci tu).
Sarà che l'empatia che provavo per il protagonista è andata tutta nel bidone quando ho scoperto che ha cercato di rubare i soldi e mollare la moglie, ma insomma il finale mi ha lasciato un po' insoddisfatto.. anche il tradimento è un po' gratuito e poco seminato, anzi.. all'inizio del racconto i due vanno d'amore e d'accordo.. anche troppo :)
Insomma, buona la prima parte, un pochino scontato e sottotono il finale.


Ciao Matteo, sempre un piacere ricevere i tuoi commenti. Ho scelto quale finale per cecare di tenere i clima "tragicomico" e inverosimile che mi pareva avesse tutto il racconto. Pensavo potesse starci bene. Se fosse stato più drammatico avrei fatto più sicuramente qualcosa di diverso. Sulla semina ho un dubbio, il tradimento non risulta più inaspettato in questo modo? Però se non hai trovato altri grossi difetti posso ritenermi già soddisfatto!

Grazie.

E comunque i Gazosa li ho rivalutati con il tempo: erano avanti vent'anni ahah
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Gaia Peruzzo
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#8 » giovedì 18 gennaio 2024, 20:48

Ciao Bruce. Allora ho qualche dubbio su "Ivan mi ha fatto impallidire oggi", e "Le sue parole riecheggiano [...]", più che altro perché essendo il testo in prima persona mi sembrano un po' artefatte come linguaggio nella testa del personaggio. Le modificherei con qualcosa di più semplice, tipo: "Ivan mi ha fatto paura oggi" e "Le sue parole mi passano ancora per la mente". Qualcosa del genere.
Anche la moglie sembra un pochino robotica, forse perché dice troppo spesso "cucciolo". Non avevo capito che stesse nascondendo qualcosa anche se effettivamente, rileggendolo una seconda volta, poteva avere un comportamento leggermente strano. O forse mi sto facendo troppi pensieri ahah.
Non mi aspettavo il tradimento finale, quindi mi ha sorpreso, è stato tutto un ribaltamento della situazione. E direi che l'idea che ti è venuta è buona.
Poi beh, a me piaceva un sacco quella canzone, ma è anche vero che ero piccola quando è uscita ahah.
In bocca al lupo per la gara!

Giovanni P
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#9 » venerdì 19 gennaio 2024, 10:55

Ciao Bruce,

la tua mi ha riportato indietro nel tempo, quando effettivamente "dammi tre parole" la sentivamo di continuo ( anche troppo). Hai trasmesso bene i sentimenti del protagonista e il finale mi è piaciuto molto, mi fa piacere che il protagonista venga fermato e preso.
Lo stile è veloce, asciutto e essenziale, come dovrebbe essere ogni racconto breve che abbia un inizio e uno svolgimento. C'è qualche piccolo refuso che ti hanno già segnalato.
Il tema è centrato.

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BruceLagogrigio
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#10 » sabato 20 gennaio 2024, 17:08

Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Bruce. Allora ho qualche dubbio su "Ivan mi ha fatto impallidire oggi", e "Le sue parole riecheggiano [...]", più che altro perché essendo il testo in prima persona mi sembrano un po' artefatte come linguaggio nella testa del personaggio. Le modificherei con qualcosa di più semplice, tipo: "Ivan mi ha fatto paura oggi" e "Le sue parole mi passano ancora per la mente". Qualcosa del genere.
Anche la moglie sembra un pochino robotica, forse perché dice troppo spesso "cucciolo". Non avevo capito che stesse nascondendo qualcosa anche se effettivamente, rileggendolo una seconda volta, poteva avere un comportamento leggermente strano. O forse mi sto facendo troppi pensieri ahah.
Non mi aspettavo il tradimento finale, quindi mi ha sorpreso, è stato tutto un ribaltamento della situazione. E direi che l'idea che ti è venuta è buona.
Poi beh, a me piaceva un sacco quella canzone, ma è anche vero che ero piccola quando è uscita ahah.
In bocca al lupo per la gara!



Ciao Gaia, ma direi che il dubbio è lecito, probabilmente ho usato un registro un po' troppo alto per i pensieri. La tua soluzione mi pare migliore in quel senso.
Beh sulla moglie che dire: ottimo intuito femminile!
Tre Parole armonicamente era anche bella ma il testo era proprio senza senso!
Buona gara anche a te!

Bruce
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Mario Mazzafoglie
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#11 » domenica 21 gennaio 2024, 9:43

CINA E TICINO - BRUCE LAGOGRIGIO

Ciao Bruce, un piacere leggerti.
Allora, per me il tema è centrato, con una declinazione non banale e divertente.
Lo sviluppo del racconto è buono, con tutte le informazioni distribuite nel testo nel modo giusto e armonico. Non c'è bisogno di ulteriori riletture, in quanto la storia inizia, si sviluppa e finisce con linearità.
L'appunto che mi permetto di fare è sulla costruzione dell'empatia del protagonista, mi spiago: un tizio che rientra a casa e dice "quella scema ancora non ha preparato nulla" a mio avviso ce lo rende immediatamente antipatico. Poi dopo nemmeno mezza riga si lamenta della canzone (non che non ne avesse ragione, eh). Nelle prime righe quindi abbiamo un personaggio che offende la moglie e che si lamenta solo. Non è il massimo.
A mio avviso questo poteva essere evitato sviluppando la parte iniziale al "contrario", ossia facendoci prima vedere come fosse un uomo sotto pressione per via dei problemi dell'azienda, e poi facendolo tornare a casa. Questo ci avrebbe fatto pensare: ok, il tizio è nervoso, però è comprensibile vista la situzaione in cui si trova.
Questo il mio pensiero.
Alla prossima, buona edition.

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BruceLagogrigio
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#12 » domenica 21 gennaio 2024, 22:37

Mario Mazzafoglie ha scritto:CINA E TICINO - BRUCE LAGOGRIGIO

Ciao Bruce, un piacere leggerti.
Allora, per me il tema è centrato, con una declinazione non banale e divertente.
Lo sviluppo del racconto è buono, con tutte le informazioni distribuite nel testo nel modo giusto e armonico. Non c'è bisogno di ulteriori riletture, in quanto la storia inizia, si sviluppa e finisce con linearità.
L'appunto che mi permetto di fare è sulla costruzione dell'empatia del protagonista, mi spiago: un tizio che rientra a casa e dice "quella scema ancora non ha preparato nulla" a mio avviso ce lo rende immediatamente antipatico. Poi dopo nemmeno mezza riga si lamenta della canzone (non che non ne avesse ragione, eh). Nelle prime righe quindi abbiamo un personaggio che offende la moglie e che si lamenta solo. Non è il massimo.
A mio avviso questo poteva essere evitato sviluppando la parte iniziale al "contrario", ossia facendoci prima vedere come fosse un uomo sotto pressione per via dei problemi dell'azienda, e poi facendolo tornare a casa. Questo ci avrebbe fatto pensare: ok, il tizio è nervoso, però è comprensibile vista la situzaione in cui si trova.
Questo il mio pensiero.
Alla prossima, buona edition.


Ciao Mario ti ringrazio molto per la recensione e inoltre perché mi dai lo spunto per un pensiero che si fa sempre più costante. Da circa un annetto scrivo su MC; ogni volta con la promessa di creare un protagonista più buono a cui capita qualcosa di male: il modo migliore per fare empatizzare il lettore giusto?
Eppure mi ritrovo costantemente fra le mani PDV meschini, misogini, assassini e truffatori. Che in fin dei conti sono l'esatto contrario di me (o almeno spero ahah).
Che sia un volontà repressa? Non ne ho idea. Questa è una cosa su cui devo proprio lavorare.
Sì, ho cercato di fare un racconto piuttosto divertente in effetti. Ci sta un po' di sperimentazione.

Buona gara.

Bruce.
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BruceLagogrigio
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#13 » domenica 21 gennaio 2024, 22:38

Giovanni P ha scritto:Ciao Bruce,

la tua mi ha riportato indietro nel tempo, quando effettivamente "dammi tre parole" la sentivamo di continuo ( anche troppo). Hai trasmesso bene i sentimenti del protagonista e il finale mi è piaciuto molto, mi fa piacere che il protagonista venga fermato e preso.
Lo stile è veloce, asciutto e essenziale, come dovrebbe essere ogni racconto breve che abbia un inizio e uno svolgimento. C'è qualche piccolo refuso che ti hanno già segnalato.
Il tema è centrato.


Grazie Giovanni!
Sì, quella canzone è stato un incubo per molti.

Buona gara!
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Shanghai Kid
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#14 » lunedì 22 gennaio 2024, 18:57

Ciao Bruce,
piacere di averti letto.
Mi accodo a chi ha trovato la declinazione del tema originale e divertente, lo è anche per me. Ti ho trovato un po’ diverso nello stile rispetto ai tuoi scritti precedenti, sbaglio? L’ho trovato convincente, anche se alcune scelte mi sono parse un po’ forzate, ad es. “mi prende la mano e la porta fra esse” che mi suona proprio un po’ male. C’è qualche refuso, qualche virgola che manca nei dialoghi, prima del nome, ma sono sciocchezze. La conclusione è carina, simpatica davvero la chiusa con il modo di dire, mi ha strappato un sorriso, tuttavia l’ho trovato un po’ scollato dalla prima parte, specialmente per il rapporto con la moglie: nulla mi faceva presagire che sarebbe andata così e quindi avrei gestito differentemente almeno una delle mie parti.
A rileggerci,
Elisa

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BruceLagogrigio
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#15 » martedì 23 gennaio 2024, 12:44

Shanghai Kid ha scritto:Ciao Bruce,
piacere di averti letto.
Mi accodo a chi ha trovato la declinazione del tema originale e divertente, lo è anche per me. Ti ho trovato un po’ diverso nello stile rispetto ai tuoi scritti precedenti, sbaglio? L’ho trovato convincente, anche se alcune scelte mi sono parse un po’ forzate, ad es. “mi prende la mano e la porta fra esse” che mi suona proprio un po’ male. C’è qualche refuso, qualche virgola che manca nei dialoghi, prima del nome, ma sono sciocchezze. La conclusione è carina, simpatica davvero la chiusa con il modo di dire, mi ha strappato un sorriso, tuttavia l’ho trovato un po’ scollato dalla prima parte, specialmente per il rapporto con la moglie: nulla mi faceva presagire che sarebbe andata così e quindi avrei gestito differentemente almeno una delle mie parti.
A rileggerci,
Elisa


Ciao Elisa,

devo ammettere che il tuo commento era quello che temevo di più. Vediamo: lo stile non credo sia tanto dissimile al precedente ai precedenti racconti, ma questa volta ho cercato di puntare più al lato tragicomico che a quello drammatico. Magari mi veniva meglio.
Tutti gli appunti che mi hai fatto sono precisi e puntuali, (le virgole, alcune frasi non proprio sciolte e avrei potuto fare una migliore semina per il tradimento) naturalmente mi rimetto alla tua clemenza.

Buona gara e cari saluti.

Bruce
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PuntiDiDomanda
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#16 » mercoledì 24 gennaio 2024, 16:27

Ciao!

Il riferimento alla hit che si ripete in continuazione e ti fa venir voglia di spaccare la radio mi ha molto divertito, funziona bene e contestualizza alla grande il racconto a livello storico.

Sono d'accordo con chi dice che il plot twist non è seminato e, anzi, tutto fa pensare che il protagonista e la moglie non abbiano problemi se non nella testa del POV, e anche sul rischio di creare un protagonista antipatico, per cui non empatizzeresti (peraltro ho fatto lo stesso errore in questa edition, avendo dovuto cancellare il momento save the cat per questione di caratteri).
Aggiungo agli spunti di miglioramento il dialogo non proprio verosimile in chiusura del primo paragrafo: pare molto più una situazione da linea telefonica hot che non da conversazione reale.

PuntiDiDomanda
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#17 » mercoledì 24 gennaio 2024, 17:04

BruceLagogrigio ha scritto:
Ciao Mario ti ringrazio molto per la recensione e inoltre perché mi dai lo spunto per un pensiero che si fa sempre più costante. Da circa un annetto scrivo su MC; ogni volta con la promessa di creare un protagonista più buono a cui capita qualcosa di male: il modo migliore per fare empatizzare il lettore giusto?
Eppure mi ritrovo costantemente fra le mani PDV meschini, misogini, assassini e truffatori. Che in fin dei conti sono l'esatto contrario di me (o almeno spero ahah).
Che sia un volontà repressa? Non ne ho idea. Questa è una cosa su cui devo proprio lavorare.

Non è impossibile creare empatia per personaggi "antipatici", anzi, penso che le narrazioni che ci riescono spesso abbiano una marcia in più. La figura dell'antieroe nel tempo è diventata predominante, e spesso quel tipo di protagonista riscuote più successo.
In questo caso il problema non sta tanto nella negatività del personaggio, ma in altri due fattori:
il primo sono le limitazioni di Minuti Contati. Strutturare per bene un personaggio negativo con 3000/5000 caratteri è molto più difficile, perché per creare empatia ti serve più spazio. È ovvio che se il protagonista è una povera orfanella maltrattata dalla sua matrigna allora il "poverina, che cucciola, speriamo si tiri fuori dalla situazione" arriva subito, invece se è un misogino che sta cercando di truffare la sua azienda e lo Stato ovviamente c'è da fare del lavoro in più;
il secondo è la mancanza di scene che quell'empatia la creino e/o di un contesto in cui determinati comportamenti negativi siano assolutamente comprensibili (il classico: "cazzo, fossi in quella situazione farei così anche io"), perché ciò che fanno gli altri tipicamente è molto più esecrabile di quello che fa il protagonista, e in qualche modo lo giustifica. Per dire, nel caso specifico il personaggio non sembra mai in alcun modo legittimato nel fare quello che fa, ovviamente è in una situazione difficile, però non tale da controbilanciare le sue azioni e i suoi pensieri lamentosi.

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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#18 » mercoledì 31 gennaio 2024, 20:02

Ciao Bruce, trovo il tema del tuo racconto declinato in modo spassoso e originale ma credo che stavolta il tuo stile e la fluifdità della scrittura non sia all'altezza degli ultimi lavori. Ci sono delle espressioni, come quella che ti ha fatto notare Elisa, che sono un po' forzate e rallentano di brutto la lettura. Io però devo applaudire il tuo coraggio: creare un protagonista con cui difficilmente si riesce a empatizzare è un atto coraggioso che, pur essendo spesso un rischio, nel tuo caso ti aiuta a equilibrare una storia che rischiava di sfuggirti di mano e per questo la mia valutazione è un pollice tendente al positivo in modo solido ma non del tutto brillante.

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BruceLagogrigio
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Re: Cina e Ticino di Bruce Lagogrigio

Messaggio#19 » lunedì 19 febbraio 2024, 9:30

PuntiDiDomanda ha scritto:
BruceLagogrigio ha scritto:
Ciao Mario ti ringrazio molto per la recensione e inoltre perché mi dai lo spunto per un pensiero che si fa sempre più costante. Da circa un annetto scrivo su MC; ogni volta con la promessa di creare un protagonista più buono a cui capita qualcosa di male: il modo migliore per fare empatizzare il lettore giusto?
Eppure mi ritrovo costantemente fra le mani PDV meschini, misogini, assassini e truffatori. Che in fin dei conti sono l'esatto contrario di me (o almeno spero ahah).
Che sia un volontà repressa? Non ne ho idea. Questa è una cosa su cui devo proprio lavorare.

Non è impossibile creare empatia per personaggi "antipatici", anzi, penso che le narrazioni che ci riescono spesso abbiano una marcia in più. La figura dell'antieroe nel tempo è diventata predominante, e spesso quel tipo di protagonista riscuote più successo.
In questo caso il problema non sta tanto nella negatività del personaggio, ma in altri due fattori:
il primo sono le limitazioni di Minuti Contati. Strutturare per bene un personaggio negativo con 3000/5000 caratteri è molto più difficile, perché per creare empatia ti serve più spazio. È ovvio che se il protagonista è una povera orfanella maltrattata dalla sua matrigna allora il "poverina, che cucciola, speriamo si tiri fuori dalla situazione" arriva subito, invece se è un misogino che sta cercando di truffare la sua azienda e lo Stato ovviamente c'è da fare del lavoro in più;
il secondo è la mancanza di scene che quell'empatia la creino e/o di un contesto in cui determinati comportamenti negativi siano assolutamente comprensibili (il classico: "cazzo, fossi in quella situazione farei così anche io"), perché ciò che fanno gli altri tipicamente è molto più esecrabile di quello che fa il protagonista, e in qualche modo lo giustifica. Per dire, nel caso specifico il personaggio non sembra mai in alcun modo legittimato nel fare quello che fa, ovviamente è in una situazione difficile, però non tale da controbilanciare le sue azioni e i suoi pensieri lamentosi.


Ti ringrazio molto Mattia. le tue analisi sono sempre profonde e specifiche. Sei riuscito a mettere per iscritto quello che vagamente intuivo. Terrò sicuramente fede alla tua analisi.
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