La pietra spaccata

Con la prima edizione del 2024 parte ufficialmente il quarto lustro di Minuti Contati e quale modo migliore per inauguralo se non con colui che lo ha gestito per il suo primo lustro? Appuntamento con un tema di Daniele Picciuti e 4000 caratteri a disposizione fissato per lunedì 15 gennaio alle ore 21.00!
Gaia Peruzzo
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La pietra spaccata

Messaggio#1 » martedì 16 gennaio 2024, 0:00

La pietra spaccata
di Gaia Peruzzo

Allungo le dita verso il cielo scuro e granelli neri mi scivolano sulla pelle. Il vento che scuote e alza la sabbia fa somigliare la notte a una grossa clessidra.
“Fa che tutto questo finisca. Ti prego.”
Vorrei tornare indietro. Vorrei tornare a casa, ma non sono sicura di ricordare la strada.
Un Baku è lì, dietro a un pozzo, con il suo corpo da orso, la testa di un elefante, e le zampe da tigre. Lui forse potrebbe dirmi come tornare a casa, ma non ho il coraggio di chiederglielo. Non è qui per mangiare i miei incubi, altrimenti mi sarei già svegliata.
Chiudo la tenda e il vento continua a sbattere contro la stoffa. È così freddo che sembra l'alito di un fantasma.
Non ho mai visitato un deserto, eppure la mia testa ha scelto questo luogo per me. Deve essere così la mia anima, in questo momento. Arida. Alla ricerca di qualcosa tra i granelli dei pensieri.
«Spezza queste catene. Spezzale.» Una voce femminile ulula nel vento, fuori dalla tenda.
Non devo uscire. Lo so.
Anche se la tentazione mi pulsa dentro.
Altre voci parlano nel vento. Chiamano il mio nome. Mizu. Mizuuuuu.
«Devo svegliarmi. Perché non ci riesco?»
Le pareti bianche della tenda non lo sanno. Non possono saperlo. Mi sfrego le palpebre, non devo piangere.
«Vuoi fare qualcosa di buono? Falla tacere.» Altre voci si sommano al vento. «La senti? Continua a chiedere aiuto!»
Annuisco. A ogni domanda, a ogni ordine. Falla tacere.
Ma chi intendono? La donna di prima?
Scosto di nuovo un lembo della tenda. Il Baku mi osserva con i suoi occhietti neri da rinoceronte. È sempre dietro al pozzo ma indica con la proboscide una direzione.
Perfetto. Forse posso uscire da qui, tornare nel mondo reale. Mi incammino e i piedi nudi affondano nella sabbia fredda, il vento continua a spingermela contro. Mi riparo gli occhi con le braccia, e più avanzo più il terreno cambia forma. Diventa più solido, la pietra ruvida mi punge i piedi e l'aria odora di zolfo.
Mizu. Mizuuuu.
«Smettila di chiamarmi!»
Il vento si ferma. Esco dal mio scudo di braccia e attorno a me ci sono solo montagne di roccia illuminate dalla luna.
Una donna è incatenata a una pietra nera. Mi accuccio davanti a lei. Indossa un kimono sporco e lacero, macchiato di sangue, ma il suo volto è pulito e i suoi capelli sono lisci e ordinati. Le cadono lunghi oltre le spalle, neri come i miei.
«Pesano.» Indico le catene che le tengono i polsi e le caviglie ancorate alla roccia.
Lei le agita. Aggrotta le sopracciglia sottili. «E fanno male, bambina.»
«Perché ti tengono qui?»
Allargo le braccia come se potessi cancellare le montagne con una passata di mano.
«Vogliono impedirmi di usare il mio potere.»
«È… È così pericoloso?»
«È pericolosissimo. Fa avverare i sogni. Ogni più piccola fantasia.»
Contraggo le labbra, mentre lei sorride. «Non mi sembra così brutto.»
«Dipende dai punti di vista.»
«Come faccio a svegliarmi? Tu lo sai? Il Baku non lo sapeva.»
«Forse puoi aiutarmi.» Scuote di nuovo le catene. «Liberami. E te lo dirò.»
Mi avvicino ancora di più. Poso le mani sul ferro. È gelido. È ancora più freddo del vento del deserto. «Non so come aprirle.»
«Provaci, ti prego.»
I miei occhi si posano su una roccia appuntita. La prendo e colpisco uno degli anelli collegati alla pietra.
L'odore di zolfo si fa ancora più forte. Ho come la sensazione che mi stia facendo sanguinare il naso.
La donna con il kimono ride.
«Cosa c'è di divertente?» Chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo.
Delle mani mi stringono le braccia. La luce del giorno mi abbaglia. Ho un asciugamano bagnato sulla fronte e mia nonna mi guarda sconvolta, accanto al mio letto, nella mia stanza.
«Si è spaccata. La pietra assassina si è spaccata.» Si porta le mani alle guance e sembra più vecchia. Le sue occhiaie potrebbero allungarsi così tanto da divorarle il viso. «La signora del gioiello luminoso sta arrivando a maledirci tutti.»
Le lacrime mi pungono gli occhi, non devo piangere.



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antico
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#2 » martedì 16 gennaio 2024, 0:01

Ciao Gaia! Caratteri e tempo ok anche per te! Buona DANIELE PICCIUTI EDITION!

Gaia Peruzzo
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#3 » martedì 16 gennaio 2024, 13:03

Grazie Antico!
Scusa se non ho risposto ieri, ma ero davvero troppo stanca. Quindi ho aspettato che mi dicessi solo che andavano bene i caratteri per filare a dormire.

Per gli altri invece:
La storia si basa sulla pietra vulcanica delle montagne di Nasu, in Giappone. È chiamata pietra assassina perché chiunque la tocca muore, o almeno così dicono. Sempre secondo la leggenda, conteneva imprigionato lo spirito di una Kitsune (demone ingannatore con la forma di una donna, chiamata appunto "la signora del gioiello luminoso"). Nel 2022 la pietra si è spaccata, per cause naturali dovute all'erosione dell'acqua, e appunto pensavano che questo spirito maligno sarebbe tornato a maledire le persone.

Il Baku invece è un altro spirito giapponese, formato da più animali, che ha lo scopo di mangiare gli incubi.

In teoria queste info non servirebbero per godersi il racconto, ma non so se ho fatto danni.
Quindi ho deciso di spiegare adesso da che cosa appunto mi sono lasciata ispirare, così da non doverlo ripetere in tutti i commenti. Più che altro perché verso la fine ero sempre più stanca, non volevo scivolare nello "spiegone" e non riuscivo a concentrarmi abbastanza per trovare un'alternativa brillante. Perché? Beh, la verità era che ero stanca morta, ma volevo partecipare lo stesso. MC mi sta aiutando anche in questo senso, a sforzarmi di scrivere anche quando sono più stanca. Poi devo solo migliorare.

Dario17
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#4 » martedì 16 gennaio 2024, 16:11

Il sogno spirituale e metafisico è un sentiero piuttosto bazzicato qua su MC.
I voli pindarici della protagonista mi vanno anche bene, glieli si concede se si pensa a una protagonista magari tutta libri e poesie studentessa di lettere. Solo che mi pare di aver capito che Mizu sia una bambina alla fine.
Anche questo, come il pezzo "Terrori D'Oriente" pare più un passabile incipit per una storia più grande. Un prologo, ecco.
Carini i particolari e ottima la pertinenza della materia ma se valutiamo una storia come "personaggi che fanno cose" qui siamo un po' così così.

Gaia Peruzzo
Messaggi: 204

Re: La pietra spaccata

Messaggio#5 » martedì 16 gennaio 2024, 20:59

Dario17 ha scritto:Il sogno spirituale e metafisico è un sentiero piuttosto bazzicato qua su MC.
I voli pindarici della protagonista mi vanno anche bene, glieli si concede se si pensa a una protagonista magari tutta libri e poesie studentessa di lettere. Solo che mi pare di aver capito che Mizu sia una bambina alla fine.
Anche questo, come il pezzo "Terrori D'Oriente" pare più un passabile incipit per una storia più grande. Un prologo, ecco.
Carini i particolari e ottima la pertinenza della materia ma se valutiamo una storia come "personaggi che fanno cose" qui siamo un po' così così.


Ciao Dario! Non sono una veterana e finora non mi era capitato di leggere di sogni, quindi anche se come stratagemma è basico a me non è dispiaciuto utilizzarlo.
In realtà la protagonista me la sono figurata proprio come un'adolescente. La donna della roccia la chiama "bambina" per essere dolce, per non spaventarla e farsi aiutare. E poi dai, le asiatiche sembrano comunque tutte molto giovani, ​per la maggior parte! Come se avessero meno anni della loro reale età.
Come azioni, beh sì, non ci sono né sparatorie né combattimenti, né chissà che cosa che faccia terribilmente paura. È tutto molto più soft perché non ero dell'umore di scrivere qualcosa di tremendo, anche se il tema spingeva molto verso l'horror. E quindi mi è uscito così. Spero di incontrare meglio i tuoi gusti la prossima volta!

Mi ero dimenticata di scriverlo: in bocca al lupo per il tuo racconto!
Ultima modifica di Gaia Peruzzo il martedì 16 gennaio 2024, 21:37, modificato 1 volta in totale.

LeggErika3
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#6 » martedì 16 gennaio 2024, 21:23

Ciao Gaia, mi è piaciuta molto l’atmosfera onirica descritta e non l’ho percepita come il solito stratagemma basico perché la protagonista è assolutamente consapevole che si tratti di un sogno. Il sogno è parte integrante dello svolgimento, non un piano alternativo con cui si può concludere dicendo “tanto non era vero” (che è quanto per lo più infastidisce il lettore). Il passaggio sogno-realtà è funzionale alla vicenda. Questi i dati positivi.
Non mi ha convinto invece il fatto di percepire di essere di fronte a eventi simbolici o allegorici, senza una mappa per comprenderli e giustificarli. E anche con qualche dato in più (quanto hai detto nei commenti) non perdo la sensazione che la storia non sia autoconcludente ma si affacci verso una narrazione che avrebbe ancora molto da dire. Insomma, sul più bello (e sulla speranza di capire) la storia si tronca.

Gaia Peruzzo
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#7 » martedì 16 gennaio 2024, 21:36

LeggErika3 ha scritto:Ciao Gaia, mi è piaciuta molto l’atmosfera onirica descritta e non l’ho percepita come il solito stratagemma basico perché la protagonista è assolutamente consapevole che si tratti di un sogno. Il sogno è parte integrante dello svolgimento, non un piano alternativo con cui si può concludere dicendo “tanto non era vero” (che è quanto per lo più infastidisce il lettore). Il passaggio sogno-realtà è funzionale alla vicenda. Questi i dati positivi.
Non mi ha convinto invece il fatto di percepire di essere di fronte a eventi simbolici o allegorici, senza una mappa per comprenderli e giustificarli. E anche con qualche dato in più (quanto hai detto nei commenti) non perdo la sensazione che la storia non sia autoconcludente ma si affacci verso una narrazione che avrebbe ancora molto da dire. Insomma, sul più bello (e sulla speranza di capire) la storia si tronca.


Ciao Erika! La percezione che hai avuto coincide con la mia, quando l'ho riletta dopo la serata di scrittura. È vero che manca qualcosa, o comunque il finale rimane da collegare con la donna incatenata nel sogno, ma il modo non è così immediato. Però lì, sul finale, non volevo dare le spiegazioni né nel dialogo tra nonna e nipote, né attraverso un pensiero. Perché entrambi i modi mi sembravano pesanti o assurdi per la situazione, insomma lei si è appena svegliata e non è che uno si metta a fare domande da appena sveglio. Forse la terza persona mi sarebbe stata utile, ma ormai avevo scritto tutto in prima. Il tempo scorreva, la stanchezza pure, e non sapevo più come fare ahah.
Grazie per il tuo riscontro e in bocca al lupo per il tuo racconto!

Cinzia Fabretti
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#8 » sabato 20 gennaio 2024, 15:11

Cara Gaia, perdonami! Sono in grande difficoltà, ma devo dirti che non avevo affatto gli strumenti per capire questo racconto. Che mi piace tanto per come è scritto, per l’atmosfera che sai ricreare, ma che senza le spiegazioni aggiunte nei commenti per me rimaneva poco comprensibile. Poiché il racconto va valutato per le sue 4000 battute, non mi sento di dargli la bella valutazione che meriteresti per come scrivi. Hai fatto riferimento a leggende che non credo siano patrimonio così comune, privando in partenza diversi lettori della magia del racconto. Però scrivi tanto bene, senza dubbio. Buona edition!

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Alvin Miller
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#9 » sabato 20 gennaio 2024, 16:23

Ciao Gaia, anzitutto il tuo racconto mi ha stupito per lo stile ed è, tra quelli che ho commentato finora, il più limpido e immediato nel trasmettere al lettore le informazioni che gli servono per capire punto di vista, ambientazione e conflitto. Non ho sentito la necessità di rileggere il testo per intero una seconda volta, e questo è qualcosa che mi capita davvero di rado qui su Minuti Contati.
Sfortunatamente, la comprensione tende a perdersi sul finale, dove ho dovuto sì rileggere una seconda e una terza volta e ancora non ho capito cosa cercassi di dirci. Cos'è la pietra? Chi è la signora del gioiello luminoso?
Potrebbe essere un mio limite, magari la risposta è così ovvia che tutti la capiscono meno che io. Ma cerco di non leggere i commenti altrui per non inficiare del mio giudizio, e se devo pensare a quanto la storia fosse chiara fino a poco prima del finale, non posso che rammaricarmi per non aver avuto la stessa accessibilità nell'epilogo.
Editor e consulente freelance per scrittori. Formazione in scrittura creativa e sceneggiatura presso agenziaduca.it di Marco Carrara.

Gaia Peruzzo
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#10 » sabato 20 gennaio 2024, 18:41

Cinzia Fabretti ha scritto:Cara Gaia, perdonami! Sono in grande difficoltà, ma devo dirti che non avevo affatto gli strumenti per capire questo racconto. Che mi piace tanto per come è scritto, per l’atmosfera che sai ricreare, ma che senza le spiegazioni aggiunte nei commenti per me rimaneva poco comprensibile. Poiché il racconto va valutato per le sue 4000 battute, non mi sento di dargli la bella valutazione che meriteresti per come scrivi. Hai fatto riferimento a leggende che non credo siano patrimonio così comune, privando in partenza diversi lettori della magia del racconto. Però scrivi tanto bene, senza dubbio. Buona edition!


Ciao Cinzia. Ti chiedo scusa per averti messo in difficoltà. Grazie per il complimento, so che alla fine è l'unica parte buona del racconto.
Diciamo che non era proprio serata. Poi mi sono persa a fare ricerche per cercare qualcosa da scrivere e alla fine mi è venuto in mente l'articolo di sta cosa che avevo letto anni fa. Però sto ancora pensando a come poter renderlo meglio. O come seminare almeno gli indizi per portare il testo da qualche parte.
Mi piacerebbe molto poter riavvolgere il tempo per tornare a lunedì e fare meglio! Però non si può.
In bocca al lupo per il tuo racconto!

Gaia Peruzzo
Messaggi: 204

Re: La pietra spaccata

Messaggio#11 » sabato 20 gennaio 2024, 18:49

Alvin Miller ha scritto:Ciao Gaia, anzitutto il tuo racconto mi ha stupito per lo stile ed è, tra quelli che ho commentato finora, il più limpido e immediato nel trasmettere al lettore le informazioni che gli servono per capire punto di vista, ambientazione e conflitto. Non ho sentito la necessità di rileggere il testo per intero una seconda volta, e questo è qualcosa che mi capita davvero di rado qui su Minuti Contati.
Sfortunatamente, la comprensione tende a perdersi sul finale, dove ho dovuto sì rileggere una seconda e una terza volta e ancora non ho capito cosa cercassi di dirci. Cos'è la pietra? Chi è la signora del gioiello luminoso?
Potrebbe essere un mio limite, magari la risposta è così ovvia che tutti la capiscono meno che io. Ma cerco di non leggere i commenti altrui per non inficiare del mio giudizio, e se devo pensare a quanto la storia fosse chiara fino a poco prima del finale, non posso che rammaricarmi per non aver avuto la stessa accessibilità nell'epilogo.


Ciao Alvin. No, la risposta non è ovvia. La signora del gioiello luminoso è uno spirito malvagio che era dentro la pietra che Mizu vede nel suo sogno. È tipo una specie di sogno premonitore che lei ha su quello che sta per accadere.
Solo che beh non sono riuscita a rendere così bene l'idea, e le informazioni su cui volevo costruire il racconto, o almeno, mi sembrava di averlo fatto appena lo avevo scritto, perché erano nella mia testa. Ma non sono riuscita a trasmetterle in modo così chiaro. Me ne rendo conto. Avrei dovuto pensare prima in modo più solido a come imbastire il testo e seminare meglio la leggenda per renderla comprensibile a tutti. Però grazie per la consolazione sullo stile! E in bocca al lupo per il tuo racconto.

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Fagiolo17
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#12 » lunedì 22 gennaio 2024, 19:17

Ciao Gaia e piacere di averti letta.
Devo dire che la tua penna mi piace davvero un sacco. Hai uno stile scorrevole e di qualità e riesci a farmi immedesimare nei tuoi racconti (sì, ho letto anche alcuni delle edizioni precedenti).
Questo racconto ha le giuste vibes del sogno. E non ce lo nascondi, non è un escamotage utilizzato per chiudere “fregando” il lettore che fino a quel punto ti aveva creduto.
Fin da subito il pdv sa di essere preda di un incubo e cerca di uscirne. Disperatamente.
E fintanto che siamo nei reami del sogno il racconto è perfetto. E da primo posto anche.
Poi nel finale incespichi e cerchi di raccontarci una leggenda in pochissime righe (ho letto anche il tuo commento a riguardo). Peccato. Perché non ce n’era bisogno. Avrebbe funzionato benissimo come incubo! E magari con questo essere che una volta liberato ringraziava Mizu della cortesia e lei che si svegliava dicendo tipo: “okay, mi sa che ho fatto una cazzata.”
Punto, niente di più. Che poi non arrivasse proprio quella leggenda nello specifico, quella a cui ti eri ispirata, chi se ne frega! Sarebbe stato comunque un terrore d’oriente con la consapevolezza nel lettore che Mizu aveva pestato una cacca…
Comunque lo trovo un ottimo racconto, che non vince la medaglia d’oro proprio per via del suddetto problema nel finale.
Sicuramente da podio però!
In bocca al lupo per la tua edizione.

Elettra Fusi
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#13 » lunedì 22 gennaio 2024, 20:14

Ciao Gaia,
mi è piaciuto tantissimo il tuo racconto! Complice il fatto che conoscessi già sia la leggenda che gran parte dei richiami alla cultura giapponese, mi sono trovata immersa nel sogno di un'adolescente giapponese.
Il racconto è davvero godibile, fluido e pienamente in tema. Ricordo il racconto dell'evento e di come sia stato preso con una cerca apprensione dai cultori della tradizione giapponese, sebbene le cause fossero del tutto spiegabili a livello fisico.
Mi permetto solo una puntigliosità: il fatto di dare il nome Mizu (acqua) a una ragazza che si sogna in un deserto dove sente qualcuno invocare aiuto può suggerire che la persona che chiede aiuto possa proprio chiedere questo: acqua. Ho temuto il gioco di parole che poi per fortuna non c'è stato, ma insomma m'è caduto l'occhio su questa casualità (che sicuramente non lo sarà, ma sarà voluta). A rileggerci presto.
Elettra Fusi
ProfElettra

Gaia Peruzzo
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#14 » lunedì 22 gennaio 2024, 20:19

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Gaia e piacere di averti letta.
Devo dire che la tua penna mi piace davvero un sacco. Hai uno stile scorrevole e di qualità e riesci a farmi immedesimare nei tuoi racconti (sì, ho letto anche alcuni delle edizioni precedenti).
Questo racconto ha le giuste vibes del sogno. E non ce lo nascondi, non è un escamotage utilizzato per chiudere “fregando” il lettore che fino a quel punto ti aveva creduto.
Fin da subito il pdv sa di essere preda di un incubo e cerca di uscirne. Disperatamente.
E fintanto che siamo nei reami del sogno il racconto è perfetto. E da primo posto anche.
Poi nel finale incespichi e cerchi di raccontarci una leggenda in pochissime righe (ho letto anche il tuo commento a riguardo). Peccato. Perché non ce n’era bisogno. Avrebbe funzionato benissimo come incubo! E magari con questo essere che una volta liberato ringraziava Mizu della cortesia e lei che si svegliava dicendo tipo: “okay, mi sa che ho fatto una cazzata.”
Punto, niente di più. Che poi non arrivasse proprio quella leggenda nello specifico, quella a cui ti eri ispirata, chi se ne frega! Sarebbe stato comunque un terrore d’oriente con la consapevolezza nel lettore che Mizu aveva pestato una cacca…
Comunque lo trovo un ottimo racconto, che non vince la medaglia d’oro proprio per via del suddetto problema nel finale.
Sicuramente da podio però!
In bocca al lupo per la tua edizione.


Ciao Luca, grazie mille! Dai facciamo finta che è una strategia, così il prossimo racconto sarà di sicuro migliore di questo ahah. A parte gli scherzi, penso che hai ragione, probabilmente non mi serviva strafare e dovevo stare su una linea più semplice. La prossima volta non devo farmi prendere dall'ansia del tempo che avanza, e nemmeno dalla stanchezza. Grazie ancora.
In bocca al lupo per il tuo racconto!
Ultima modifica di Gaia Peruzzo il lunedì 22 gennaio 2024, 20:22, modificato 1 volta in totale.

Gaia Peruzzo
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#15 » lunedì 22 gennaio 2024, 20:22

Elettra Fusi ha scritto:Ciao Gaia,
mi è piaciuto tantissimo il tuo racconto! Complice il fatto che conoscessi già sia la leggenda che gran parte dei richiami alla cultura giapponese, mi sono trovata immersa nel sogno di un'adolescente giapponese.
Il racconto è davvero godibile, fluido e pienamente in tema. Ricordo il racconto dell'evento e di come sia stato preso con una cerca apprensione dai cultori della tradizione giapponese, sebbene le cause fossero del tutto spiegabili a livello fisico.
Mi permetto solo una puntigliosità: il fatto di dare il nome Mizu (acqua) a una ragazza che si sogna in un deserto dove sente qualcuno invocare aiuto può suggerire che la persona che chiede aiuto possa proprio chiedere questo: acqua. Ho temuto il gioco di parole che poi per fortuna non c'è stato, ma insomma m'è caduto l'occhio su questa casualità (che sicuramente non lo sarà, ma sarà voluta). A rileggerci presto.


Ciao Elettra. In realtà ho scelto di chiamarla Mizu perché la roccia della leggenda si è spaccata per colpa dell'acqua. Della pioggia. O almeno così ho letto.
Grazie ancora e sono davvero contenta che il racconto ti sia piaciuto!
In bocca al lupo per la gara.

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AndreaCrevola
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#16 » giovedì 25 gennaio 2024, 13:12

Ciao Gaia, grazie per il tuo racconto.
Personalmente, ho fatto molta fatica a seguire il tuo testo. Probabilmente è un mio limite, ma posso trovare una piccola giustificazione: in tutta la prima parte siamo in un contesto onirico e la presenza di elementi mitologici a me sconosciuti m’ha spinto ad avere una sorta di barriera a voler entrare nel clima del racconto. Il finale è un po’ “così così”: era tutto un sogno? Se è così, scade un po’ nel cliché. La connessione al tema della edition si coglie solo se si conoscono i riferimenti mitologici, il che mi sembra un limite. Non ho invece osservazioni particolari in merito allo stile di per sé, che trovo senza particolari difetti.

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Andrea76
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#17 » giovedì 25 gennaio 2024, 14:29

Ciao Gaia, poco da dire sul tuo stile che è pulito e competente nella selezione dei dettagli utili a facilitare la visualizzazione della scena da parte del lettore. La storia che hai raccontato però non rientra nelle mie corde. Anche partendo dal presupposto che ci troviamo in un'ambientazione onirica, non sono riuscito ad appassionarmi ai simbolismi che hai disseminato nel corso della narrazione. Ciò è dovuto strettamente a un mio gusto personale e non certo alla qualità della tua scrittura che è fuori discussione.

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Re: La pietra spaccata

Messaggio#18 » giovedì 25 gennaio 2024, 17:02

AndreaCrevola ha scritto:Ciao Gaia, grazie per il tuo racconto.
Personalmente, ho fatto molta fatica a seguire il tuo testo. Probabilmente è un mio limite, ma posso trovare una piccola giustificazione: in tutta la prima parte siamo in un contesto onirico e la presenza di elementi mitologici a me sconosciuti m’ha spinto ad avere una sorta di barriera a voler entrare nel clima del racconto. Il finale è un po’ “così così”: era tutto un sogno? Se è così, scade un po’ nel cliché. La connessione al tema della edition si coglie solo se si conoscono i riferimenti mitologici, il che mi sembra un limite. Non ho invece osservazioni particolari in merito allo stile di per sé, che trovo senza particolari difetti.


Ciao Andrea. Mi dispiace per il pasticcio che ho combinato con lo svolgimento della storia. Avrei voluto davvero creare qualcosa di più godibile. Però ho perso tempo nelle ricerche per trovare qualcosa di particolare con cui partire, e ho deciso comunque di buttarmi su qualcosa che non conoscevo. Quando ho iniziato a scrivere era anche più tardi del solito, e mi sono impanicata ahah. Per un millisecondo ho pensato di saltare la tappa, però poi mi sono detta "ormai stai già scrivendo". E niente, poi mi è piaciuto quel misto di animali che sarebbe in grado di mangiare gli incubi. Il Baku! Quindi per forza doveva esserci un sogno. Che poi comunque era più come un sogno premonitore, perché basare tutta la storia su una creatura mitologica mi sembrava poco. Solo che beh sì, potevo farlo molto molto meglio, e seminare meglio la leggenda sulla pietra, renderla più comprensibile per tutti. Comunque è una cosa che è accaduta anche nella realtà! Grazie a te per il riscontro.
E in bocca al lupo per il tuo racconto!

Gaia Peruzzo
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#19 » giovedì 25 gennaio 2024, 17:18

Andrea76 ha scritto:Ciao Gaia, poco da dire sul tuo stile che è pulito e competente nella selezione dei dettagli utili a facilitare la visualizzazione della scena da parte del lettore. La storia che hai raccontato però non rientra nelle mie corde. Anche partendo dal presupposto che ci troviamo in un'ambientazione onirica, non sono riuscito ad appassionarmi ai simbolismi che hai disseminato nel corso della narrazione. Ciò è dovuto strettamente a un mio gusto personale e non certo alla qualità della tua scrittura che è fuori discussione.


Ciao Andrea. L'unica cosa che posso dirti in questo caso è scusa. Mi sento dispiaciuta per averti fatto leggere qualcosa che non ti è piaciuto. Mi rendo conto che è normale che possa capitare, però mi scuso comunque, perché una piccola parte di me mi fa sentire in colpa, più che altro per il fatto che hai dovuto leggerlo per forza. Per cui grazie doppio per le tue parole e il tempo che ci hai dedicato.
Magari la prossima volta riuscirò a tirare fuori un'idea che incontrerà anche i tuoi gusti! O almeno lo spero. E ti ringrazio anche per il complimento sulla qualità della scrittura.
In bocca al lupo per il tuo racconto!

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antico
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#20 » giovedì 1 febbraio 2024, 18:22

Copio e incollo il commento di Erika. Hai una penna notevole, ma qui ti perdi in un eccessivo simbolismo che, come tu stessa hai spiegato, forse non sei riuscita a gestire al meglio a causa della stanchezza. Ci sta. Resta un racconto affascinante che può piacere moltissimo oppure non essere compreso, personalmente la gestione de finale mi ha fatto abbassare la valutazione. Buona la declinazione del tema. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non brillante.

Gaia Peruzzo
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Re: La pietra spaccata

Messaggio#21 » venerdì 2 febbraio 2024, 13:17

antico ha scritto:Copio e incollo il commento di Erika. Hai una penna notevole, ma qui ti perdi in un eccessivo simbolismo che, come tu stessa hai spiegato, forse non sei riuscita a gestire al meglio a causa della stanchezza. Ci sta. Resta un racconto affascinante che può piacere moltissimo oppure non essere compreso, personalmente la gestione de finale mi ha fatto abbassare la valutazione. Buona la declinazione del tema. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido, ma non brillante.


Grazie Antico. È vero. Questa volta avrei potuto velocizzare in qualche modo le cose, così da avere anche un po' più spazio per concludere meglio la storia. Da un lato sono contenta, perché almeno a livello di grammatica è tutto comprensibile, e se si riesce a visualizzare quello che scrivo per me comunque è una piccola vittoria. Però sì, devo imparare a gestire meglio l'idea nel tempo che fornisce la sfida. È qualcosa che comunque mi diverte, perché sento che mi è utile. Per cui grazie!

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