Mar Cinese Orientale

Con la prima edizione del 2024 parte ufficialmente il quarto lustro di Minuti Contati e quale modo migliore per inauguralo se non con colui che lo ha gestito per il suo primo lustro? Appuntamento con un tema di Daniele Picciuti e 4000 caratteri a disposizione fissato per lunedì 15 gennaio alle ore 21.00!
Cinzia Fabretti
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Mar Cinese Orientale

Messaggio#1 » martedì 16 gennaio 2024, 0:48

Figlio di cagna. Ti maledico, e se sopravvivo sacrificherò a ogni dio di queste rive affinché la tua sorte sia amara e dolorosa come quella che infliggi alle tue prede. Per l'eternità prego che tu possa essere posseduto senza difesa da bestie feroci, come nel ventre di questo tuo scafo sono stata io. Mi lascio cadere in braccio al mare, meglio questa morte che un solo altro giorno tra i tuoi artigli. Ma sappi che proverò a resistere, pur di arrivare a implorare vendetta. Temi, bastardo, che la mia voce arrivi infine all'orecchio degli dei.

"Come, non c'è?"
L'uomo incassò nelle spalle il capo rasato.
"Abbiamo frugato ovunque, Cheng, la donna non c'è".
Seguì un mormorio di onde infrante contro il legno della giunca pirata.
Cinquanta uomini, abituati a sgozzare con naturalezza ogni tipo di gente, senza temere alcun genere d'arma e d'armato, inghiottivano a vuoto avvertendo la furia del loro capo.
"Chi di voi sa, che fine ha fatto la donna?"
Tennero gli occhi bassi, fissi sul tavolato.
"Chi di voi sa, che fine ha fatto la donna?"
Ed era un sussurro appena, il sibilare d'un serpente. Uno di quelli ansimò e Cheng gli si fermò di fronte.
"Guardami. Tu?"
All’uomo andò a fuoco il cervello.
"Io non so se fosse lei" balbettò "ero salito sul ponte per liberare la vescica. Mi è sembrato di sentire un tonfo, mi sono sporto ma non si vedeva nulla. Ho pensato a un pesce".
Gli uomini trattennero il respiro. Cheng aveva gradito molto giocare con la donna, perché quella lo aveva insultato e maledetto e aveva tentato di ribellarsi in ogni modo, fiera e selvaggia.
Il pirata si era divertito e infine aveva concesso anche a loro di averla, ma raccomandando che non gliela ammazzassero. Invece...
"Al largo di quale costa è successo" chiese Cheng.
"La luna spuntava appena allora. Il timoniere potrebbe dire dove eravamo, credo".
L'uomo che aveva tenuto la rotta intervenne, pronto.
"Quando è sorta la luna eravamo davanti a Iwo Jima".
"Tu eri al timone. Non hai visto la donna cadere?"
"No".
"Non hai neppure sentito lui salire?"
"Né visto né sentito. Dev'essere successo quando ho finito il turno".
Cheng chiamò il suo secondo.
"Lègali. Lui doveva accertarsi di cosa fosse il rumore, e lui" indicando il timoniere "ha finito il turno all'alba. Quindi durante la notte non era vigile, ci ha messo tutti in pericolo".
Le urla dei due, legati e trascinati nella scia della nave, risuonarono a lungo mentre tentavano di non affondare. Poi un mostro risalì dalle profondità e il mare si tinse di sangue.
La nave intanto invertiva la rotta. Gli uomini si chiesero perché, dato che certo non avrebbero ritrovato la donna a galleggiare sul mare. Ma Cheng sembrava impazzito.

All'alba di quello stesso giorno un pescatore aveva tirato in barca una donna agonizzante che gli aveva sussurrato: "Quale dio governa questa terra?"
Il pescatore aveva alzato gli occhi verso la montagna che svettava oltre gli alberi.
L'aveva portata a casa e sua moglie l'aveva accudita fino all’ultimo respiro, per poi uscire diretta ai luoghi sacri, con gli occhi lucidi di pianto e una consegna.
Sul far della sera la fucina degli dei fumò, una colonna plumbea si alzò mentre la terra si scuoteva e una bocca eruttò con violenza inaudita. La lava piombò in mare e lo sconvolse, l'acqua esplose in nuvole di vapore e sulla superficie si formò un'onda.
Alta, mostruosa, percorse l'acqua come una belva in caccia e puntò la giunca che incrociava al largo. I pirati urlarono di terrore, l'onda ingoiò la nave di prua, spazzò il ponte e continuò la sua corsa. Lasciò indietro un relitto su cui pochi uomini boccheggiavano, increduli d'esser vivi. Cheng, lontano, urlava; fuori bordo, la corrente lo trascinava via e già era invisibile, mentre ardeva invece spettacolare la montagna. Risuonò a lungo, sempre più lontana e debole, la sua voce che chiamava soccorso. L’equipaggio giurò d'aver sentito anche, portata dal vento, una voce di donna: Temi, bastardo, la mia voce che implora vendetta: arriverà infine all'orecchio degli dei!



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antico
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#2 » martedì 16 gennaio 2024, 0:50

Ciao Cinzia! Caratteri e tempo ok anche per te! Buona DANIELE PICCIUTI EDITION!

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Manuel Marinari
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#3 » mercoledì 17 gennaio 2024, 18:47

Ciao Cinzia. Il tuo racconto piratesco è scritto molto bene. Hai reso le scene vivissime in tutte le sue ambientazioni, sia sopra la nave, sia la furia del vulcano. Mi sarebbe piaciuto “vedere” qualcosa di più sul mostro che emerge dall’acqua per catturare i pirati legati. Come dire, è stato un pò troppo veloce come atto. Poi mi sarebbe piaciuto ancor di più vedere gli istanti finali della vita di Cheng il bastardo, enfatizzando di più il momento della sua morte. immagino che ti sia trovata a corto di caratteri spendibili sul finale, magari avresti potuto scorciare un pochino il pezzo iniziale in corsivo. Tuttavia il racconto è davvero molto interessante.
Buona edition, a rileggerci presto.

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Michael Dag
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#4 » venerdì 19 gennaio 2024, 19:13

Non è mai piacevole dare brutte notizie, ma ogni tanto va fatto. Purtroppo il clicè del rape-revenge è una costante di minuti contati (o almeno lo era ai miei tempi) che non mi ha mai entusiasmato in nessuna forma ne variente. La maledizione iniziale è molto altisonante e carismatica, ma mi ha svelato fin da subito cosa sarebbe successo per filo per segno. Però è scritta molto bene, devo dartene atto, se non per il fatto che ... la vendetta si reclama, non si implora.
Il racconto è liscio, si legge bene e non ho nulla da criticarti sulla forma, a malincuore devo dirti che il contenuto è un tema piuttosto abusato.
Ah, l'hai capita? Abusato... parli di violenze... abuso... no? Ok, era per sdrammatizzare, chiedo scusa...

Cinzia Fabretti
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#5 » venerdì 19 gennaio 2024, 20:00

Manuel Marinari ha scritto:Ciao Cinzia. Il tuo racconto piratesco è scritto molto bene. Hai reso le scene vivissime in tutte le sue ambientazioni, sia sopra la nave, sia la furia del vulcano. Mi sarebbe piaciuto “vedere” qualcosa di più sul mostro che emerge dall’acqua per catturare i pirati legati. Come dire, è stato un pò troppo veloce come atto. Poi mi sarebbe piaciuto ancor di più vedere gli istanti finali della vita di Cheng il bastardo, enfatizzando di più il momento della sua morte. immagino che ti sia trovata a corto di caratteri spendibili sul finale, magari avresti potuto scorciare un pochino il pezzo iniziale in corsivo. Tuttavia il racconto è davvero molto interessante.
Buona edition, a rileggerci presto.


Ciao Manuel, grazie per la lettura. Dosare le varie parti è sempre una faccenda delicata, sono già contenta che nel complesso regga. Buona Edition!

Cinzia Fabretti
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#6 » venerdì 19 gennaio 2024, 20:13

Michael Dag ha scritto:Non è mai piacevole dare brutte notizie, ma ogni tanto va fatto. Purtroppo il clicè del rape-revenge è una costante di minuti contati (o almeno lo era ai miei tempi) che non mi ha mai entusiasmato in nessuna forma ne variente. La maledizione iniziale è molto altisonante e carismatica, ma mi ha svelato fin da subito cosa sarebbe successo per filo per segno. Però è scritta molto bene, devo dartene atto, se non per il fatto che ... la vendetta si reclama, non si implora.
Il racconto è liscio, si legge bene e non ho nulla da criticarti sulla forma, a malincuore devo dirti che il contenuto è un tema piuttosto abusato.
Ah, l'hai capita? Abusato... parli di violenze... abuso... no? Ok, era per sdrammatizzare, chiedo scusa...


Ahah ok, tranquillo, non c'è nulla da sdrammatizzare. Ignoro se il tema sia stato abusato, ho poche partecipazioni, ma credo che al di là di questo quando un tema è reso con efficacia il racconto resta apprezzabile. SE, la resa è efficace. In effetti non avevo pensato che anteporre la maledizione avrebbe potuto svuotare di interesse il seguito, ma ora che me lo dici vedo il problema. Non condivido invece che una persona possa pretendere alcunché dagli dei, volubili e troppo superiori per DOVERE qualcosa a un umano. Credo che una implorazione sia adatta, quando non si possa agire in prima persona. Comunque, speriamo che l'argomento resti per tutti noi solo un modo per parlare. Buona Picciuti Edition!

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KatyBlacksmith
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#7 » venerdì 19 gennaio 2024, 21:19

Ciao, Cinzia e ben ritrovata!
Il tema è centrato, la lettura piacevole e mi ha catturata dall'inizio.
Ho apprezzato l'introduzione con la maledizione: ottima per anticipare la situazione, che viene poi chiarita ed estesa dai pirati, un gruppo coerente con le attese. La follia del capitano descritta non solo dal terrore che ne hanno i pirati o dall'abbandonare ai mostri degli abissi i due che non sono stati attenti, viene ripresa nell'ossessione per la donna, nel lanciare la nave alla sua ricerca nonostante la bassissima probabilità di ritrovarla.
Questo racconto lo trovo ben scritto, e anche la chiusura nel quale ritroviamo la parte di maledizione iniziale, questa volta mentre si compie, ha il vantaggio di soddisfare anche la pancia del lettore. Infatti non serve dilungarsi su quello che accadrà al capitano, la maledizione è chiara a sufficienza perché ognuno lo tortur... si immagini il seguito con dovizia di particolari.
Per me una gran bella prova!
Buona undicesima era!

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gcdaddabbo
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#8 » sabato 20 gennaio 2024, 12:10

Ciao, Cinzia! Sono perplesso. Era tanto che non mi capitava di leggere un tuo racconto. Dopo una prima occhiata mi era sembrato simpatico, ben strutturato, solo sporcato da una serie di locuzioni gergali; alla seconda più approfondita lettura, mi ha infastidito il linguaggio aulico, non in sintonia con il contesto. “Abbiamo frugato ovunque.” Ho l’impressione che i termini siano presi da libri dell’ottocento o da classici di epica. Il tema c’è. La storia regge bene. La giustizia che punisce i malvagi la apprezzo. Svecchierei il vocabolario.
Buona DANIELE PICCIUTI EDITION!

Cinzia Fabretti
Messaggi: 157

Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#9 » sabato 20 gennaio 2024, 13:22

KatyBlacksmith ha scritto:Ciao, Cinzia e ben ritrovata!
Il tema è centrato, la lettura piacevole e mi ha catturata dall'inizio.
Ho apprezzato l'introduzione con la maledizione: ottima per anticipare la situazione, che viene poi chiarita ed estesa dai pirati, un gruppo coerente con le attese. La follia del capitano descritta non solo dal terrore che ne hanno i pirati o dall'abbandonare ai mostri degli abissi i due che non sono stati attenti, viene ripresa nell'ossessione per la donna, nel lanciare la nave alla sua ricerca nonostante la bassissima probabilità di ritrovarla.
Questo racconto lo trovo ben scritto, e anche la chiusura nel quale ritroviamo la parte di maledizione iniziale, questa volta mentre si compie, ha il vantaggio di soddisfare anche la pancia del lettore. Infatti non serve dilungarsi su quello che accadrà al capitano, la maledizione è chiara a sufficienza perché ognuno lo tortur... si immagini il seguito con dovizia di particolari.
Per me una gran bella prova!
Buona undicesima era!


Ciao Katy, detto da te mi fa davvero un piacere enorme. Poi, si sa, ciascuno ha i suoi gusti e analizza i racconti con una lente personale. Quindi, rispettando le altre opinioni, mi tengo stretta la tua. Buona Edition!

Cinzia Fabretti
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#10 » sabato 20 gennaio 2024, 13:50

gcdaddabbo ha scritto:Ciao, Cinzia! Sono perplesso. Era tanto che non mi capitava di leggere un tuo racconto. Dopo una prima occhiata mi era sembrato simpatico, ben strutturato, solo sporcato da una serie di locuzioni gergali; alla seconda più approfondita lettura, mi ha infastidito il linguaggio aulico, non in sintonia con il contesto. “Abbiamo frugato ovunque.” Ho l’impressione che i termini siano presi da libri dell’ottocento o da classici di epica. Il tema c’è. La storia regge bene. La giustizia che punisce i malvagi la apprezzo. Svecchierei il vocabolario.
Buona DANIELE PICCIUTI EDITION!


Ciao, gcdaddabbo, mi verrebbe da chiederti perché sei così coscienzioso da approfondire! Ma scherzo, ovviamente, e confesso che un linguaggio 'vecchio' mi viene rimproverato, di tanto in tanto, e mi mortifica sempre perché è in genere inconsapevole. Cioè, io parlo così nella normalità, cosa che probabilmente mi fa apparire come una anziana, antiquata signora coi capelli bianchi (cioè quello che sono). Solo che questa volta, invece, la scelta del linguaggio nell'invocazione era voluta. Nel racconto non ci sono altre tracce, ma il lettore potrebbe immaginare che la donna non sia magari una popolana. Il suo carattere fiero, la dignità che cerca di difendere dovrebbero, insieme alle sue parole, comunicare l'idea che sia stata rapita per un riscatto, poi andato a vuoto. Inoltre un certo tipo di linguaggio, l'invocazione agli dei, i metodi di punizione del pirata, il tipo di imbarcazione, il tutto dovrebbe collocare il racconto in un'epoca passata, e dunque si pone il problema di non far stridere l'ambientazione con l'uso di un linguaggio troppo attuale. Insomma... io l'ho immaginato come un tutt'uno coerente. Al di fuori dell'invocazione, poi, purtroppo anche rileggendo non sento termini così ottocenteschi, tranne quell'ovunque che forse avrei dovuto sostituire con dovunque, per essere più moderna. Il che mi fa temere di avere un problema serio. Sentirò se anche altri riscontrano questa particolarità e vedrò come regolarmi. Comunque grazie per l'attenta lettura e buona Edition a te.

alexandra.fischer
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#11 » domenica 21 gennaio 2024, 15:15

Tema centrato. Una donna rapita e abusata da un gruppo di pirati li maledice. Molto ben scritta la maledizione iniziale. Fa questo prima di buttarsi in mare. Viene raccolta agonizzante da un pescatore e riesce a realizzare la sua vendetta con un’eruzione che distrugge la barca dei pirati. Molto ben scritto il finale con la voce di lei che torna, mentre il capo dei pirati muore. Questo personaggio è ben costruito, lo si vede spietato con i sottoposti. Ne fa legare due alla nave.

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Andrea Furlan
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#12 » domenica 21 gennaio 2024, 18:57

Ciao Cinzia,
Una bellissima storia di pirati, cruda e sovrannaturale come deve essere. Tema centrato. È tutto molto evocativo, ha anche la dimensione della fiaba, con la morale e riscatto finale. Molto belle alcune espressioni e immagini che hai usato, su tutte quel "Quale dio governa questa terra?" che lascia intendere tutta l'ira e il potere della protagonista. Ottima la caratterizzazione dei personaggi che hai saputo dipingere con poche parole: ne ho contati ben 8 che fanno qualcosa di rilevante per fare avanzare la storia, un'impresa quasi impossibile in 4000 caratteri. Insomma, grandi complimenti, mi è piaciuto tantissimo!

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SarahSante
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#13 » domenica 21 gennaio 2024, 19:29

Ciao Cinzia,
il tuo racconto mi è piaciuto tanto. Fila liscio dall'inizio alla fine, è bello il personaggio della donna fiera che resiste alla violenza e chiede vendetta come quello della donna che l'assiste che vediamo diretta ai luoghi sacri. E mi sono piaciuti anche l'inizio e la fine concentrati entrambi sulla vendetta, invocata nelle prima parte e compiuta nella seconda. Veramente un'ottima prova, complimenti!

Gaia Peruzzo
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#14 » martedì 23 gennaio 2024, 14:12

Ciao Cinzia. Adoro! Amo anche le storie con i pirati. C'è un sacco di azione in questo racconto, e sento che stai andando nella direzione giusta. Ed è vero che non devo valutarlo, però se mi permetti, e se non ti dispiace, ti darei qualche piccolo consiglio per far funzionare meglio il testo. (Sempre più per un parere personale, quindi poi, di tutti i consigli, prendi solo ciò che convince anche te.)

Avrei fatto partire direttamente il testo con l'azione del capitano arrabbiato. Non perché la parte sopra sia brutta, anzi, ma non è così efficace come apertura di scena.

Tutti i "seguì", i "poi", i "perché" solitamente possono essere tolti. A parte che da un lato rendono più pesante il testo, ma il lettore sa già che è una cosa che avviene in successione. E non necessariamente ha bisogno di spiegazioni.
Per esempio. Prendiamo la frase:
Seguì un mormorio di onde infrante contro il legno della giunca pirata.
Se togli quel "seguì" la frase può diventare: un mormorio di onde si infranse contro il legno della giunca pirata.
E secondo me, senza "Seguì", è molto più scorrevole e leggero.

Un altro esempio è all'arrivo del mostro, dove avrei anche cambiato "risuonarono" perché è molto dolce come verbo. E le urla non lo sono mai, specie se di terrore.
Lo avrei reso tipo così: Le urla dei due uomini squarciavano la risacca delle onde, mentre cercavano di tenersi a galla. Dei tentacoli emersero dall'acqua, li avvolsero e il mare si tinse di sangue.

Poi anche io avrei fatto parlare i pirati con un linguaggio meno "alto" e più "sporco". Da canaglia insomma.
Anche quando ci dici che loro hanno paura di Cheng, all'inizio, si percepisce ma non come dovrebbe perché ce lo dici, ma ce lo mostri solo attraverso il capo chinato e gli occhi bassi.
Avrei gradito vederli tremare, vedere il sudore che gli colava giù dal collo o dalle tempie, vederli sperare che qualcuno finalmente parlasse, prima che la rabbia del capitano esplodesse. E ci sarebbe stato un bel pensiero di Cheng su quale tortura avrebbe potuto fare loro se non gli rispondevano.

Il problema di questi pirati è anche che sono troppi e fanno tutti la stessa cosa, e questo rende tutto quasi "teatrale" e meno "realistico". Tipo tutti chinano il capo e ci sta, ma tutti che trattengono il respiro storpia l'atmosfera.

Anche quando ci dici che cosa Cheng ha fatto alla donna. Un pensiero più focalizzato in questo punto, tipo un ricordo, avrebbe fatto più male, mi avrebbe proprio fatto dire "che figlio di p..." anche a me. Per quanto brutta da scrivere come scena, avrebbe lasciato più il segno. E poi lui che magari pensa di averla picchiata talmente tanto che non si sarebbe gettata in mare a morire, e invece l'ha sottovalutata.

Questa altra frase è un po' confusa:
"L'aveva portata a casa e sua moglie l'aveva accudita fino all'ultimo respiro, per poi uscire diretta ai luoghi sacri, con gli occhi lucidi di pianto e una consegna."
Troppe azioni in una singola frase, con anche un cambio di soggetto.
Per cui l'avrei spezzata. L'aveva portata a casa. La moglie l'aveva accudita fino al suo ultimo e con gli occhi lucidi di pianto e una consegna si era recata ai luoghi sacri.

Non so se ci saresti stata nei caratteri inserendo delle scene più visive e dettagliate. Però secondo me il racconto poteva anche restare benissimo focalizzato tutto su Cheng, quindi tagliando l'ultima parte, e magari farlo impazzire letteralmente come se sentisse la voce della donna nella sua testa che lo maledice e lo sbeffeggia, quindi intende trovarla per non farla morire. Perché da morta avrebbe attirato appunto su di lui l'ira degli dei. Fino appunto alla scena dell'onda che sovrasta la barca e lui sa che è stata lei. È acqua ma ha i suoi occhi, la sua rabbia, la sua voce, e lo soffoca. E baaaaam! Mi avrebbe fatto sorridere ancora di più come vendetta sentire ancora di più la sua paura!

Spero che la mia analisi non ti abbia dato fastidio. E scusa se mi sono dilungata così tanto. Il racconto comunque mi è piaciuto moltissimo come idea, come elaborazione del tema e come atmosfera. Per questo sono stata così precisa, perché secondo me con questi accorgimenti sarebbe arrivato a un livello superiore.
In bocca al lupo!

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Luca Moggia
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#15 » martedì 23 gennaio 2024, 22:13

Ciao Cinzia,

racconto ambientato in Asia in cui emerge il terrore provato prima dagli uomini della ciurma e infine dal capitano pirata travolto dalla maledizione scagliata da una delle sue vittime. Tema sicuramente centrato.

Nella prima lettura avevo trovato la parte iniziale un po’ troppo “lirica” (per i miei gusti s’intende) ma nella seconda lettura, avendo capito che si trattava di una invocazione, mi è parso coerente renderla con il linguaggio mentale della donna. Era in corsivo e potevo arrivarci prima. A parte questo ben scritta, senza alcun dubbio!
La parte centrale, ambientata sulla giunca pirata, è composta quasi interamente da dialoghi. Qui ho sentito un po’ la mancanza di dettagli sull'ambiente e di descrizioni fisiche dei pirati cosa che, essendo una scena con un’atmosfera molto evocativa, l’avrebbe resa, secondo me, più potente.
La parte finale invece mi ha coinvolto poco. Si passa a una narrazione molto riassunta in cui la trama avanza a salti e, in poche righe, la donna viene salvata, accudita, muore, il vulcano erutta fino a generare lo tsunami e la giunca pirata viene spazzata via insieme al capitano. Sono tutti eventi importanti nella storia che avrebbero meritato più spazio per essere approfonditi specie, a mio parere, la parte dei luoghi sacri.

Ma su Minuti contati, si sa, lo spazio è la (seconda) cosa più scarsa!
Dato che la scrittura “immersiva” ne occupa molto, forse qui avrebbe meritato fare una scelta di campo narrando tutta la storia in uno stile “raccontato” per avere maggiore spazio da dedicare a ogni singolo evento.

C’è infine una frase di cui non ho capito il senso: “[…] con gli occhi lucidi di pianto e una consegna”. Che cosa intendi per consegna?

In sintesi, racconto con un’atmosfera molto evocativa che perde però di forza nella parte finale.

In bocca a lupo per la Picciuti Edition e alla prossima!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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L'inquisitore
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#16 » mercoledì 31 gennaio 2024, 12:34

Ciao Cinzia! Racconto molto ricco di elementi: pirati, una causa che scatena una vendetta, la storia di una fuga e della distruzione dei malvagi. Mi ha dato l'impressione di una mitologia ben costruita. Davvero interessante come 4k caratteri per qualcuno non sia sufficiente per descrivere una situazione, mentre a qualcuno bastino per raccontare una vicenda intera. Hai gestito tutto con una citazione dalla voce "aliena", un dialogo a bordo, una scena separata di salvataggio e un raccontato finale che sicuramente ti ha fatto risparmiare spazio.
Nelle scene mostrate nel presente narrativo gioverebbe un punto di vista ben focalizzato, mentre tu usi una terza esterna limitata che risente sicuramente dei limiti senza però aggiungere un qualche altro valore.
Nella parte finale passi a un onniscente, ma visto il tono mitologico del racconto non l'ho trovato stonato. Mi è piaciuto anche l'uso del corsivo che di solito disincentivo. Un buon lavoro, insomma.
Un pollice tendente al positivo in modo brillante per questo tuo bel racconto!

Cinzia Fabretti
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#17 » sabato 3 febbraio 2024, 18:35

Come sono felice di aver indovinato qualcosa! Grazie Inquisitore, non speravo. Minuti Contati è una sfida unica, ogni volta un'incognita

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BruceLagogrigio
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#18 » mercoledì 14 febbraio 2024, 17:24

Divina Cinzia,
quale gioia, quale ardore smuove il mio cuor. Avete superato il primo girone infernale! E con quale classe. Ci siete riuscita nonostante il sentimento di sconfitta che appesantiva le Vostre membra e nonostante foste incerta sul reale valore delle Vostre doti. Eccovi! A contenervi il drappo finale con i campioni!
Il Vostro racconto è sicuramente meno onirico rispetto ai precedenti, ma si riconosce la Vostra mano nel descrivere i bruti, e il rancor della fanciulla che preferisce gettarsi fra i flutti che sopportare una vita di soprusi.
Mi duole non esser lì con voi nell’ultimo ballo cortese prima dell’ultimo verdetto, ma per un solo passo sono stato gettato nella sabbia e rinnegato nelle profondità del Tartaro. Spero che i miei sospiri Vi portino fortuna.
Con rinnovata passione.
Il Vostro Messere: Bruce Lagogrigio.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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BruceLagogrigio
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Re: Mar Cinese Orientale

Messaggio#19 » mercoledì 14 febbraio 2024, 22:05

Va be', come non detto :(.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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