L'inizio della fine

Con la prima edizione del 2024 parte ufficialmente il quarto lustro di Minuti Contati e quale modo migliore per inauguralo se non con colui che lo ha gestito per il suo primo lustro? Appuntamento con un tema di Daniele Picciuti e 4000 caratteri a disposizione fissato per lunedì 15 gennaio alle ore 21.00!
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Luca Moggia
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L'inizio della fine

Messaggio#1 » martedì 16 gennaio 2024, 1:02

Xenot si è appoggiato al tronco di un palmax e la sua energia vitale è al minimo. Abbiamo viaggiato senza sosta per un intero ciclo di Gamia, attraverso le alture di Dena, ma dobbiamo muoverci.
Lo scuoto per un braccio e lui si alza a fatica.
“Non possiamo fermarci ora” gli dico “Zumaton vuole informazioni”.
Lui guarda in alto, oltre il fogliame chiaro dei palmax, come per assicurarsi la grande stella, che per due cicli è discesa nel cielo, sia davvero sparita.
“Come puoi essere sicuro che il Grande Fuoco sia caduto fra la polvere di Atlanteon?”
“Io non sono sicuro di niente, ma così hanno detto Zumaton e gli altri sacerdoti. Muoviamoci!”
Gli faccio un cenno e mi rimetto a correre, sento che mi segue nell'intrico della vegetazione.

***

Ora i primi raggi di Gamia hanno tinto il cielo di violetto.
Gli alberi intorno al sentiero sono sempre più radi e ci cespugli spinosi di rotham ci pungono i polpacci. Xenot è silenzioso, procede lento, con lo sguardo dritto davanti a sé. Gli faccio cenno di fermarsi e ascoltare. Siamo vicinissimi alle scogliere che si affacciano su Atlanteon. Riesco a sentire il fruscio della sabbia spazzata dal vento.
Xenot mi sorride rincuorato ma un attimo dopo i suo volto si incupisce.
“Ascolta” mi sussurra.
Riesco a distinguere dei rombi fra il soffio del vento.
“Stai giù!” Xenot mi afferra e mi spinge a terra. Si sdraia vicino a me, la sua pelle si copre di macchie arancioni come le foglie del rotham e si schiarisce, fino a confondersi con la sabbia.
Qualcosa schizza veloce oltre le rocce sullo strapiombo e si alza sopra di noi.
Non ho mai visto un insetto simile.
Ha il corpo quadrato, nero, con quattro ali circolari che ronzano in continuazione. Si muove a scatti e punta su di noi il suo occhio, simile a uno specchio rosso.
Dopo qualche giro l’insetto si allontana e vedo Xenot che avanza strisciando verso il bordo dello strapiombo e infila la testa in una fessura fra le rocce. “Xiltaman…”
La sua voce trema mentre mormora il nome del Dio Fenice.
Lo raggiungo qualche istante dopo e la vedo, in mezzo a un cratere gigantesco sulla sabbia del Mare di polvere.
E’ nera come il pozzo dei morti, e le sue grandi ali lisce luccicano sotto i raggi di Gamia, ormai alto nel cielo. Attorno a lei, nugoli di insetti simili a quello che è salito fino a quassù, perlustrano le dune.
Dal ventre della fenice, escono file di pesanti carri che trainano enormi pali lucidi lasciando profondi segni sulla sabbia. Avanzano, rombando e eruttando fumo, su delle grandi ruote nere che affondano nella sabbia.
A terra brulicano esseri piccoli e vestiti di grigio. Alcuni portano dei copricapi rotondi che gli proteggono tutta la testa nascondendogli la faccia dietro a una specie di vetro opaco. Altri hanno il volto scoperto e la loro testa è coperta di peluria. Gesticolano e si parlano con suoni gutturali simili alle cheetah nelle gabbie del palazzo reale.

***

Adesso Gamia sta tramontando alle nostre spalle e attorno alla grande fenice regna il silenzio.
Molti degli esseri grigi si sono ritirati in delle piccole capanne fatte di un materiale sottile, che lascia trasparire la luce da dentro.
“Mi ero sbagliato”. La voce di Xenot è bassa e melodiosa in confronto al linguaggio gutturale di quegli esseri. “Non possono essere i figli della Fenice. Troppo deboli. Dovremmo ucciderli ora”
“No, Xenot. Proprio perché sono deboli dovremmo aiutarli”
“E chi ti dice che non siano invasori? La distruzione della Civiltà dorata, verrà dalla...”
“Dalla culla dove sorge Gamia! Ricordo la profezia, ma non spetta a noi decidere! Ne abbiamo già parlato. Dobbiamo fare rapporto a Zumaton e così faremo”.
Prendo la lastra di plex dalla bisaccia, appoggio il dito sulla superficie trasparente e inizio a disegnare il profilo della fenice nera, ricalcandone la sagoma al meglio che posso.
Copio con attenzione i segni rossi disegnati sul suo fianco: COLUMBUS 1.
Forse Zumaton li saprà interpretare.


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antico
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#2 » martedì 16 gennaio 2024, 1:09

Ciao Luca! Per un solo minuto sei in malus minimo tempo, mannaggia. Per il resto, buona DANIELE PICCIUTI EDITION!

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Luca Moggia
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#3 » martedì 16 gennaio 2024, 1:16

Ciao Antico!

Vuoi ridere? Mi si era sloggato e non trovavo la password...ho dovuto pure risolvere il quiz giusto/sbagliato! XD
Ma anche questo fa parte della micidiale Arena!
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Emiliano Maramonte
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#4 » mercoledì 17 gennaio 2024, 16:23

Ciao Luca!
E' un vero piacere rileggerti. Torno sempre a commentarti volentieri anche perché sei bravo e mi aspetto sempre racconti che colpiscono, per un motivo o per l'altro.
In questo caso mi sono trovato di fronte a un incrocio tra FS e Fantasy, con relativa spruzzatina di Fredric Brown, Il pianeta delle scimmie e un'incursione nella storia, quando gli europei sbarcarono in America. Be', hai amalgamato tutto in modo interessante e divertente. Abbiamo degli esseri che mostrano di voler colonizzare un altro pianeta e i nativi che cercano di comprendere il perché della presenza dell'estraneo. Molto divertenti i nomi e divertente anche il camuffamento degli apparecchi tecnologici utilizzati dagli "alieni" per esplorare e conquistare il territorio.
Non ho altro da aggiungere se non che mi sembra un buon lavoro. Immagino che il tema riguardi il terrore derivante dall'arrivo degli alieni al sorgere di Gamia.

Buona gara!
Emiliano.

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gioco
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#5 » venerdì 19 gennaio 2024, 17:03

Ciao Luca, sei sicuramente uno che sa scrivere (come dimostra il tuo ranking!) quindi spero mi perdonerai se dico che questo racconto non mi ha convinto.
L’uso di molti nomi che suonano un po’ strani o buffi e la presenza di qualche refuso (come per assicurarsi CHE la grande stella, sempre più radi e CI cespugli spinosi, ) mi hanno reso un po’ faticoso immergermi nel racconto fin dall’inizio. La storia lascia molto spazio alla fantasia del lettore, ma forse avrebbe funzionato meglio con qualche accenno di descrizione in più riguardo il mondo, i nativi o l’ambientazione (ecosistema? società?…).
Infine non riesco a trovare l’oriente del tema. Certo Colombo arrivava da oriente per i nativi americani, ma nella trasposizione futuristica con droni e astronavi sembra che gli umani/alieni arrivino da un altro mondo, e quindi i punti cardinali perdono di importanza.
In bocca al lupo per la gara!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

Debora
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#6 » domenica 21 gennaio 2024, 18:08

Ciao Luca e piacere di leggerti. Il racconto non mi ha convinta del tutto, forse perché all'inizio ho davvero faticato a capire, mi è sembrato molto complicato, troppi nomi e particolari, che forse non erano neanche necessari alla trama. O forse sono io che non mi ritrovo in questa particolare ambientazione.

Cristina_emme
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#7 » lunedì 22 gennaio 2024, 10:40

Ciao Luca ,piacere di leggerti. Sicuramente tema centrato e trattato in maniera originale. Ho apprezzato la scelta dei nomi e scegliere di trattare il terrore attraverso la colonizzazione di un altro pianeta.
Peccato solo per qualche refuso che, in alcuni punti della storia, interrompeva il flusso di lettura.
Nel complesso, sicuramente un buon racconto!
In bocca al lupo per la gara!

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Maurizio Chierchia
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#8 » martedì 23 gennaio 2024, 16:17

Ciao Luca.
Purtroppo il tuo racconto non mi ha entusiasmato. Parto col dire che non apprezzo quando con così poche battute si mettono in scena più situazioni staccate. Avresti potuto tranquillamente fare una sola unica scena che filava liscio dall'inizio alla fine. Invece la divisione temporale non l'ho capita. Per quanto riguarda la storia, ho compreso che hai inteso alla lettera il tema e questo non mi fa impazzire. Più per la riuscita che per la scelta. I mille paroloni strani servono a poco se non solo a confondere il lettore. Mi dispiace perchè in realtà sembra che io odi la fantascienza o cose simili, ma la verità è che mi piace. Il problema sta nel renderla in così poco spazio. Il racconto non porta a nulla se non alla domanda: e adesso che succederà? Ma non lo sapremo mai.
Ti auguro buona gara e a rileggerti presto.
Maurizio Chierchia
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Gerry Ponsacchi
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#9 » martedì 23 gennaio 2024, 21:46

Ciao Luca, interessante racconto in stile Sentinella che ripercorre l’inizio della fine delle civiltà precolombiane (ora che ci penso, già il nome “precolombiano” è in effetti abbastanza nefasto). Non credo che la nave Columbus I facesse parte della flotta, anzi decisamente no quindi siamo in un mondo alternativo, forse pure sci-fi, ma insomma l’analogia è ben chiara.

Ti dirò che non mi ha fatto impazzire, ma semplicemente perché i racconti in cui si danno un sacco di indizi troppo articolati per indicare “i nemici” e le descrizioni ambientali che cercano di portare fuori strada tendono ad annoiarmi in fretta (ne ricordo uno che parlava di “tubi” anziché dire “braccia”, “buco sonoro” per indicare “bocca”, era stata una lettura esasperante). Insomma, not my cup of tea.

Però apprezzo lo sforzo, sia di rendere il tema sia di giocare bene la carta disvelamento finale per poi ripercorrere tutto all’indietro.
a presto,
g3rry

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Blaubar
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#10 » mercoledì 24 gennaio 2024, 23:05

Ciao Luca
Che lettura piacevole!
Disclaimer: sono nuovo, perdonami…
Brevemente: ambientazione splendida, trama e personaggi un po’ incompleti ma il tema…non l'ho capito.

Il tratteggio dell'ambientazione retro-futuristica è molto ben riuscito e anche abbastanza originale (penso alla serie videoludica Horizon ma non mi viene in mente altro e per me l'originalità vale molto!). Non c'è una sola incongruenza nel mondo ed è difficile da ottenere quando si sceglie questo genere. Ci sono tanti nomi specifici, ma non troppi, che stuzzicano la curiosità.

Trovo la narrazione della trama ben costruita: rapida come lo è l'azione e capace di trasmettere la concitazione ma anche il cambio di ritmo con le azioni dei personaggi, accostato invece al ritmo inesorabile del sole. Ahimè questo movimento si interrompe in modo poco soddisfacente: come si risolve il conflitto tra attaccare e aiutare i nuovi arrivati? E ahimè questo movimento non si percepisce all'interno personaggi stessi che mi sono parsi privi di emozioni. È vero che gli indiani (o precolombiani) devono fare gli indiani ma.. solo agli occhi degli europei! Invece c'è solo una voce tremula di Xenot che fa trasparire.. paura? Eccitazione? Non è chiaro.

Anche per questo non c'è nulla che richiami il terrore che era uno dei due elementi del tema. Lo trovo un'occasione persa perché si sarebbe potuto esplorare il sacro terrore dei nativi che, per quanto tecnologicamente avanzati credano di essere, sono schiacciati dalla superiorità manifesta e quasi divina degli invasori (esattamente come nella Storia). Anche l'altro elemento, l’Oriente.. magari mi sfugge ma non lo vedo

Insomma uno stile davvero da professionista ma che starebbe meglio in un racconto più ampio, sarebbe bellissimo da approfondire
Buona gara!

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BruceLagogrigio
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#11 » giovedì 25 gennaio 2024, 0:10

In prima persona. Tempo verbale presente. Ambientazione: fantascienza. Foresta di Palmax. Spiaggia sul mar Atlanteon. Tema centrato (sì e no).

Ciao Luca, mi sembra passato un secolo da quando ti avevo commentato alla prima edizione eppure in realtà è passato così poco. E in così poco hai fatto un sacco di strada! Ormai sei fra i più forti di MC. Quelli da provare a battere!
Forse per questo mi aspettavo di più. Per carità il racconto è buono, la penna e lo stile sono sempre invidiabili, però rispetto a Reeko e Un altro giro credo sia inferiore. Mi sembra manchi proprio l’elemento del terrore nel racconto e tutti quei neologismi affaticano molto la lettura. Hai voluto sperimentare e ci sta; è una cosa da apprezzare sempre.

Buona gara.

Bruce.

P.s. gli invasori sono umani giusto?
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Re: L'inizio della fine

Messaggio#12 » giovedì 25 gennaio 2024, 17:48

Ciao Luca! Sono passata a leggere di nuovo uno dei tuoi racconti.
E hai un sacco di fantasia e immaginazione! L'inizio forse è un pochino disorientante. Però man mano che si prende confidenza diventa più facile entrare nel mondo che hai creato.
Mi è sembrato quasi una scena da videogioco. Io mi sono immaginata tutto più o meno in stile final fantasy! E quasi quasi avrei voluto leggerne di più. Però mi è piaciuto!
In bocca al lupo per questo tuo racconto.

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Luca Moggia
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#13 » martedì 30 gennaio 2024, 17:13

Debora ha scritto:Ciao Luca e piacere di leggerti. Il racconto non mi ha convinta del tutto, forse perché all'inizio ho davvero faticato a capire, mi è sembrato molto complicato, troppi nomi e particolari, che forse non erano neanche necessari alla trama. O forse sono io che non mi ritrovo in questa particolare ambientazione.


Ciao Debora,

grazie mille della lettura e del commento!
Alla luce degli altri pareri credo che il problema non stia tanto nel tuo
non ritrovarsi nell'ambientazione quanto in un'effettiva difficoltà di lettura del racconto
dovuta ai nomi e ai particolari!

In bocca al lupo per la Picciuti Edition e alla prossima!
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Luca Moggia
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#14 » martedì 30 gennaio 2024, 17:18

Cristina_emme ha scritto:Ciao Luca ,piacere di leggerti. Sicuramente tema centrato e trattato in maniera originale. Ho apprezzato la scelta dei nomi e scegliere di trattare il terrore attraverso la colonizzazione di un altro pianeta.
Peccato solo per qualche refuso che, in alcuni punti della storia, interrompeva il flusso di lettura.
Nel complesso, sicuramente un buon racconto!
In bocca al lupo per la gara!


Ciao Cristina,

grazie del commento e della lettura!
Sono contento che nel racconto tu abbia trovato degli elementi positivi.
Mi fa piacere in particolare che ti siano piaciute la trattazione del tema e la scelta dei nomi,
che, secondo gli altri pareri, sono i due aspetti critici in questa narrazione!

Sui refusi non posso darti che ragione, quando non riesco a lasciarmi un po' di tempo per la revisione
(ossia quasi sempre!) ne lascio diversi. Sicuramente con la pratica migliorerò le "prime stesure"!

In bocca al lupo per la Picciuti Edition e alla prossima!
Ultima modifica di Luca Moggia il martedì 30 gennaio 2024, 18:09, modificato 1 volta in totale.
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#15 » martedì 30 gennaio 2024, 17:59

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Luca!
E' un vero piacere rileggerti. Torno sempre a commentarti volentieri anche perché sei bravo e mi aspetto sempre racconti che colpiscono, per un motivo o per l'altro.
In questo caso mi sono trovato di fronte a un incrocio tra FS e Fantasy, con relativa spruzzatina di Fredric Brown, Il pianeta delle scimmie e un'incursione nella storia, quando gli europei sbarcarono in America. Be', hai amalgamato tutto in modo interessante e divertente. Abbiamo degli esseri che mostrano di voler colonizzare un altro pianeta e i nativi che cercano di comprendere il perché della presenza dell'estraneo. Molto divertenti i nomi e divertente anche il camuffamento degli apparecchi tecnologici utilizzati dagli "alieni" per esplorare e conquistare il territorio.
Non ho altro da aggiungere se non che mi sembra un buon lavoro. Immagino che il tema riguardi il terrore derivante dall'arrivo degli alieni al sorgere di Gamia.

Buona gara!
Emiliano.


Ciao Emiliano!

Eccoci di nuovo qua :-)

Sono molto, molto contento che il racconto ti abbia fatto una buona impressione!
In effetti rileggendolo dopo il tuo commento, ho notato l'incrocio fra Fantascienza e Fantasy.
Negli ultimi mesi ho letto di fila cinque libri della saga di Dune e sono a metà del sesto...credo che mi abbiano un po' condizionato (o bruciato il cervello :-D)
Interessante il fatto che la storia ti abbia divertito perché nelle mie intenzioni era un racconto in qualche modo "solenne" e qui capisco che forse l'elemento terrore non arriva poi granché al lettore.
Infine sì, ho cercato di agganciarmi al tema descrivendo l'arrivo dei colonizzatori dal punto in cui sorge il sole, assumendo che il lettore lo percepisca come l'Oriente anche se per gli alieni (forse) questo non ha nessun senso.

Grazie della lettura e del commento, in bocca al lupo per la Picciuti Edition e alla prossima!
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#16 » mercoledì 31 gennaio 2024, 19:54

Questa volta il tuo racconto non mi ha convinto. Storia banalotta e trita e ritrita con l'aggravante di una miriade di nomi (anche un po' eccessivi nel voler strappare il sorriso) e luoghi in uno spazio ridotto. In più il tema, non l'ho percepito. Credo ci sia dentro parecchio che non ho visto soprattutto perché, come a volte capita, era così chiaro a te da non pensare che andasse filtrato meglio per gli altri. O forse è semplicemente la tipica polo uscita senza il buco. Pollice ni per me.

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Re: L'inizio della fine

Messaggio#17 » giovedì 1 febbraio 2024, 17:44

gioco ha scritto:Ciao Luca, sei sicuramente uno che sa scrivere (come dimostra il tuo ranking!) quindi spero mi perdonerai se dico che questo racconto non mi ha convinto.
L’uso di molti nomi che suonano un po’ strani o buffi e la presenza di qualche refuso (come per assicurarsi CHE la grande stella, sempre più radi e CI cespugli spinosi, ) mi hanno reso un po’ faticoso immergermi nel racconto fin dall’inizio. La storia lascia molto spazio alla fantasia del lettore, ma forse avrebbe funzionato meglio con qualche accenno di descrizione in più riguardo il mondo, i nativi o l’ambientazione (ecosistema? società?…).
Infine non riesco a trovare l’oriente del tema. Certo Colombo arrivava da oriente per i nativi americani, ma nella trasposizione futuristica con droni e astronavi sembra che gli umani/alieni arrivino da un altro mondo, e quindi i punti cardinali perdono di importanza.
In bocca al lupo per la gara!


Ciao Corrado,

non ti perdono...perché non c’è nulla da perdonare, anzi! :-)

Che un racconto non piaccia è più che legittimo, l’importante è ricevere un commento come il tuo che sia frutto di lettura attenta e utile a capire eventuali difetti di una storia.

Nel merito, a parte i refusi di cui non sottovaluto l’importanza, ma tendo a giustificare data la ristrettezza dei tempi, mi interessa il discorso che fai sulla generale impressione di confusione creata dal racconto.
Effettivamente da questo punto di vista il parere è stato quasi unanime perciò deduco che la comprensibilità sia un difetto “oggettivo” del brano. Inoltre, anche tu come Emiliano, hai trovato buffi i nomi. A parte le “cheetah” che in effetti aveva un che di comico, gli altri volevano richiamare l'immaginario delle civiltà precolombiane e la loro grandiosità.
Riguardo al tema, altro punto disfunzionale, rimando a quello che ho risposto a Emiliano.

Un grande in bocca al lupo per il tuo racconto e alla prossima!
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#18 » lunedì 12 febbraio 2024, 17:45

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Luca.
Purtroppo il tuo racconto non mi ha entusiasmato. Parto col dire che non apprezzo quando con così poche battute si mettono in scena più situazioni staccate. Avresti potuto tranquillamente fare una sola unica scena che filava liscio dall'inizio alla fine. Invece la divisione temporale non l'ho capita. Per quanto riguarda la storia, ho compreso che hai inteso alla lettera il tema e questo non mi fa impazzire. Più per la riuscita che per la scelta. I mille paroloni strani servono a poco se non solo a confondere il lettore. Mi dispiace perchè in realtà sembra che io odi la fantascienza o cose simili, ma la verità è che mi piace. Il problema sta nel renderla in così poco spazio. Il racconto non porta a nulla se non alla domanda: e adesso che succederà? Ma non lo sapremo mai.
Ti auguro buona gara e a rileggerti presto.



Ciao Maurizio!

Ti ringrazio per la lettura e per il commento!

Provo a risponderti punto per punto:

- la storia si svolge in momenti temporalmente diversi e per questo ho pensato fosse sensato staccarli. L'alternativa sarebbe stata descrivere anche le parti intercorrenti fra un "momento saliente" e l'altro ma, per ragioni di tempo e spazio non mi era possibile. Alternativa ulteriore, che credo sia quella che tu suggerisci, è fare una scena unica ed effettivamente potrebbe essere una buona idea! Darebbe più compattezza alla vicenda e ridurrebbe i luoghi e i nomi strani.

- riguardo, appunto, alle parole strane, l'intento era quello di creare un mondo alieno, descritto con i canoni di un abitante di quel mondo. Per tale motivo i nomi volevano essere quelli "autoctoni". Sul fatto che abbiano generato confusione non posso che darti ragione anche alla luce dei pareri degli altri!

- interessante l'osservazione che fai riguardo alla mancanza di un "significato" della storia. Un racconto dovrebbe
essere autoconclusivo ma, se ti è rimasta la fatidica domanda "E quindi?", vedo che non ho centrato il punto!

Terrò conto di tutti questi elementi nel caso mi decidessi a riscriverlo!

Grazie ancora e un grande in bocca al lupo per la Picciuti Edition!
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#19 » lunedì 12 febbraio 2024, 18:32

Gerry Ponsacchi ha scritto:Ciao Luca, interessante racconto in stile Sentinella che ripercorre l’inizio della fine delle civiltà precolombiane (ora che ci penso, già il nome “precolombiano” è in effetti abbastanza nefasto). Non credo che la nave Columbus I facesse parte della flotta, anzi decisamente no quindi siamo in un mondo alternativo, forse pure sci-fi, ma insomma l’analogia è ben chiara.

Ti dirò che non mi ha fatto impazzire, ma semplicemente perché i racconti in cui si danno un sacco di indizi troppo articolati per indicare “i nemici” e le descrizioni ambientali che cercano di portare fuori strada tendono ad annoiarmi in fretta (ne ricordo uno che parlava di “tubi” anziché dire “braccia”, “buco sonoro” per indicare “bocca”, era stata una lettura esasperante). Insomma, not my cup of tea.

Però apprezzo lo sforzo, sia di rendere il tema sia di giocare bene la carta disvelamento finale per poi ripercorrere tutto all’indietro.
a presto,
g3rry


Ciao Gerry!

No, la Columbus 1 non faceva parte del trio :-)
Ti immagini il povero Cristoforo a smanettare sull'interfaccia dei computer di bordo? Brutta vita!

Il paragone con la Sentinella è azzeccato anche se l'uso dei nomi strani è dipeso più dal cercare di usare il pdv alieno piuttosto che dal voler confondere il lettore (obbiettivo che, mio malgrado, ho centrato in pieno!)

Sono contento che il finale ti sia piaciuto e immagino che con "il ripercorrere tutto all'indietro" tu intenda una conclusione che getta luce sulla vicenda!

Grazie della lettura e in bocca al lupo per la Picciuti Edition!

Alla prossima!
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#20 » venerdì 16 febbraio 2024, 15:35

Blaubar ha scritto:Ciao Luca
Che lettura piacevole!
Disclaimer: sono nuovo, perdonami…
Brevemente: ambientazione splendida, trama e personaggi un po’ incompleti ma il tema…non l'ho capito.

Il tratteggio dell'ambientazione retro-futuristica è molto ben riuscito e anche abbastanza originale (penso alla serie videoludica Horizon ma non mi viene in mente altro e per me l'originalità vale molto!). Non c'è una sola incongruenza nel mondo ed è difficile da ottenere quando si sceglie questo genere. Ci sono tanti nomi specifici, ma non troppi, che stuzzicano la curiosità.

Trovo la narrazione della trama ben costruita: rapida come lo è l'azione e capace di trasmettere la concitazione ma anche il cambio di ritmo con le azioni dei personaggi, accostato invece al ritmo inesorabile del sole. Ahimè questo movimento si interrompe in modo poco soddisfacente: come si risolve il conflitto tra attaccare e aiutare i nuovi arrivati? E ahimè questo movimento non si percepisce all'interno personaggi stessi che mi sono parsi privi di emozioni. È vero che gli indiani (o precolombiani) devono fare gli indiani ma.. solo agli occhi degli europei! Invece c'è solo una voce tremula di Xenot che fa trasparire.. paura? Eccitazione? Non è chiaro.

Anche per questo non c'è nulla che richiami il terrore che era uno dei due elementi del tema. Lo trovo un'occasione persa perché si sarebbe potuto esplorare il sacro terrore dei nativi che, per quanto tecnologicamente avanzati credano di essere, sono schiacciati dalla superiorità manifesta e quasi divina degli invasori (esattamente come nella Storia). Anche l'altro elemento, l’Oriente.. magari mi sfugge ma non lo vedo

Insomma uno stile davvero da professionista ma che starebbe meglio in un racconto più ampio, sarebbe bellissimo da approfondire
Buona gara!


Ciao Blaubar e benvenuto!

innanzitutto grazie per la lettura e il dettagliatissimo commento!

Riguardo al tema, come ho scritto a Emiliano, l'Oriente era simboleggiato dal sorgere di Gamia, il loro Sole. E' un'indicazione rivolta però al lettore che dovrebbe dedurre l'Est da questo "sorgere". Anche tu come Corrado mi segnali che non è stata sufficiente a trasmettere il messaggio e questo è indubbiamente un segnale di debolezza del racconto.
Riguardo al terrore quello che dici mi fa pensare che il problema sia simile, anzi, ancora più accentuato.
In effetti, rileggendo il racconto a distanza di tempo, sembra anche a me che l'interiorità dei due personaggi non venga fuori.
Il terrore insomma non si sente in scena ma è più qualcosa che il lettore si può immaginare alla luce delle sue
conoscenze storiche che però, i due protagonisti ignorano e quindi non "vivono".

Molto interessante il discorso sul conflitto. E' una cosa che ha accennato anche Maurizio ma tu me lo hai fatto notare in modo chiaro e sono contento perché a questa mancanza proprio non avevo pensato. Poteva essere proprio questo il punto fondamentale su cui giocare il racconto!

Ancora grazie per gli ottimi spunti di miglioramento e ne terrò conto se deciderò di approfondire questa storia cosa che
non escludo perché vedo che alcuni elementi sono piaciuti!

P.s. sono nuovo anche io qui su Minuti Contati.
La trovo un'esperienza davvero positiva che rimpiango di non aver incontrato prima!
Quindi spero di trovarti anche alla prossima (e imminente) 180° Edizione

Luca
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#21 » domenica 18 febbraio 2024, 18:49

BruceLagogrigio ha scritto:In prima persona. Tempo verbale presente. Ambientazione: fantascienza. Foresta di Palmax. Spiaggia sul mar Atlanteon. Tema centrato (sì e no).

Ciao Luca, mi sembra passato un secolo da quando ti avevo commentato alla prima edizione eppure in realtà è passato così poco. E in così poco hai fatto un sacco di strada! Ormai sei fra i più forti di MC. Quelli da provare a battere!
Forse per questo mi aspettavo di più. Per carità il racconto è buono, la penna e lo stile sono sempre invidiabili, però rispetto a Reeko e Un altro giro credo sia inferiore. Mi sembra manchi proprio l’elemento del terrore nel racconto e tutti quei neologismi affaticano molto la lettura. Hai voluto sperimentare e ci sta; è una cosa da apprezzare sempre.

Buona gara.

Bruce.

P.s. gli invasori sono umani giusto?



Ciao Bruce!

E' un piacere ricevere i tuoi commenti, riesci sempre a trasmettere motivazione e incoraggiamento
anche quando, come in questo caso, il racconto è risultato sotto tono.

Hai centrato i due punti più critici ossia la poca chiarezza/fatica di lettura dovuta ai numerosi nomi
e la mancanza di conflitto/emotività collegata all'assenza del terrore.
Ho immaginato il terrore di una popolazione all'arrivo di invasori sconosciuti (per inciso sì, sono umani)
però, grazie ai commenti, mi rendo conto che dai protagonisti della vicenda non emerge.

Interessante quello che dici sull'aspettativa! Sicuramente è un altro aspetto da prendere in considerazione.
E' decisamente vero che un lettore, se conosce altri testi dello stesso autore, parte con una certa aspettativa e
sicuramente questo orienta la sua decisione/valutazione.
Ci sarà un modo per giocare su questa dinamica?

Questioni "filosofiche" a parte, ti ringrazio davvero per la lettura e l'apprezzamento!
Ci vediamo alla prossima Edition!

Luca
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#22 » domenica 18 febbraio 2024, 18:56

Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Luca! Sono passata a leggere di nuovo uno dei tuoi racconti.
E hai un sacco di fantasia e immaginazione! L'inizio forse è un pochino disorientante. Però man mano che si prende confidenza diventa più facile entrare nel mondo che hai creato.
Mi è sembrato quasi una scena da videogioco. Io mi sono immaginata tutto più o meno in stile final fantasy! E quasi quasi avrei voluto leggerne di più. Però mi è piaciuto!
In bocca al lupo per questo tuo racconto.


Ciao Gaia!

contentissimo che sei passata, anche perché leggo un sacco di complimenti! :-D

E' interessante vedere come sei entrata in confidenza con il testo, perché per quasi tutti gli altri
che lo hanno letto, la "superficie" del testo è risultata confusionaria e respingente.
Questo mi fa pensare che forse il racconto potrebbe essere pulito e ampliato (se ti è venuta voglia di leggerne di più
qualcosa ci hai trovato!) mantenendo l'ambientazione fantasy-sci fi.
A FInal non ci avevo pensato ma sarebbe strano se le centinaia di ore di gioco, non avessero lasciato un segno!!

Grazie davvero del commento e la prossima edizione, tempo permettendo, proverò a ricambiare il favore!

Luca
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Re: L'inizio della fine

Messaggio#23 » domenica 18 febbraio 2024, 19:06

antico ha scritto:Questa volta il tuo racconto non mi ha convinto. Storia banalotta e trita e ritrita con l'aggravante di una miriade di nomi (anche un po' eccessivi nel voler strappare il sorriso) e luoghi in uno spazio ridotto. In più il tema, non l'ho percepito. Credo ci sia dentro parecchio che non ho visto soprattutto perché, come a volte capita, era così chiaro a te da non pensare che andasse filtrato meglio per gli altri. O forse è semplicemente la tipica polo uscita senza il buco. Pollice ni per me.



Ciao Antico,

grazie al tuo commento ho focalizzato la causa dei problemi che il racconto si porta dietro!
Nello scrivere mi sono lasciato trasportare dalla fantasia per ideare luoghi, nomi e immagini senza rendermi
conto che la storia (intesa come tema, trama e interiorità dei personaggi) ne stava risentendo parecchio
così come la comprensibilità.
Il punto però è che per me era tutto chiarissimo! Ed è qui che sta l'inghippo.
Inghippo di cui avevo visto gli effetti ma che ho focalizzato solo con il tuo commento!

Ancora una volta, la conferma che Minuti Contati è una grande palestra e domani cercherò di fare meglio!



Luca
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