Miliardi di occhi tagliati in due

Appuntamento fissato per le 21.00 di lunedì 19 febbraio con un tema di Diego Lama e cinquemila caratteri a disposizione!
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MatteoMantoani
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Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#1 » lunedì 19 febbraio 2024, 23:12

Un vero uomo ammazza col coltello, me l'hai insegnato tu, Arkuun, ricordi? Anche dei bambini deficienti sono capaci di usare un AK-47: punti, premi il grilletto, il nemico cade; questione di secondi!
Quanti ne ho ammazzati così, Arkuun? Era bello come giocare ai videogiochi al campo di addestramento, a quelle macchinette giapponesi col buco per i soldi sfondato, così potevamo infilarci sempre la stessa moneta da cento scellini senza mai smettere.
Eri il mio eroe, il mio capitano, Arkuun. Oh capitano, mio capitano! C'era scritto così in quel libro di poesie che ci facevi leggere. Ama il tuo capitano come tuo padre, il tuo compagno d'armi è tuo fratello, quelli di al-Shabab invece sono animali che si scopano le sorelle e inculano le loro stesse madri. Noi siamo quelli che liberano la Somalia da quelle luride scimmie, lo facciamo per noi e per te, capitano Arkuun!
Un giorno ero per le strade di Mogadiscio col mio Kalashnikov in braccio, mi avevi dato la medicina che rende invincibili, quella che non fa sentire la fatica. Sento ancora l'odore della polvere della strada che mi sale nel naso mentre striscio a nascondermi sotto quell'auto scassata, con l'olio che mi gocciola in testa e il cuore a mille che scoppia nei timpani all'unisono col rumore degli spari.
E chi ti vedo la sotto? Uno dell’al-Shabab con gli occhi iniettati di sangue e i denti che splendono al buio. Non c'è spazio per abbracciare il fucile e farlo fuori. E allora che si fa?
Ricordo quello che tu mi hai insegnato, Arkuun, che ci vogliono le palle per ammazzare col coltello. Col fucile basta un secondo, si preme e tac, il nemico è morto. Con la lama no: bisogna guardare l’altro negli occhi, sentire il suo terrore, il suo respiro affannoso sulla pelle. Quando la lama gli entra dentro l'altro non sente dolore, sul momento prova solo incredulità; solo dopo arriva l’agonia cieca mista al panico. Certo, si può morire in un attimo, le vene del collo sono fatte apposta, ma non è comunque come una pallottola nel cervello: morire accoltellati è doloroso, lento, sporco, ed è giusto così, perché la morte del nemico non deve essere bella. Questo mi hai insegnato, Arkuun, capitano mio capitano; ma sul momento, sotto a quella macchina, non penso a tutto questo, ma estraggo il pugnale dallo stivale e mollo un fendente a caso... e, colpo di culo! Lo becco negli occhi.
Urla, il bastardo, ma non si ritrae: chissà, di certo avrà preso anche lui la medicina magica, quella che non fa sentire il dolore, allora per finirlo devo affondargli la lama nella faccia ancora. E ancora.
Muore tra le mie braccia, le sue labbra, senza voce, chiamano sua madre. E allora mi ricordo che anche io ho una madre, e che quel ragazzo che ho appena ammazzato avrà sì e no dodici anni, come me.
E allora mi metto a piangere. E tremo tutto. E alla fine della battaglia mi trovi là sotto. Pensavo volessi punirmi, invece mi hai dato una bella medaglia, magnanimo come un vero padre.
Da quel giorno non ho sentito più niente se non le parole non dette di quel ragazzo, che chiamava sua madre mentre lo ammazzavo col mio coltello, diventando un vero uomo. Chissà come si chiamava, sua madre; la mia si chiamava Fatima, lo sapevi, Arkuun? Chissà dov'è adesso.
Un giorno, in una battaglia qualsiasi, cado ferito, il nostro battaglione scappa e tu con lui: io vengo raccolto da un convoglio delle Nazioni Unite, quei biondi francesi dai caschi blu, piccoli e inutili come i Puffi. Una volta guarito mi hanno portato qui, a Parigi.
Adesso mi danno un sussidio per rifugiati politici che arrotondo vendendo rose in cellophane per un pugno di franchi. Mi viene da ridere al pensiero di quegli sguardi seccati, di quella gente che mi tratta come un mucchio di merda, ma se sapessero quello che ho fatto...
Gli occhi squarciati di quel ragazzo mi tornano spesso in sogno, così come l'odore del suo respiro misto alla sabbia della strada di Mogadiscio, e all'olio di quella macchina scassata che mi colava in testa.
Arkuun, quando ti ho visto camminare qui, a Parigi, con quella bella figa sottobraccio, ho capito che per fare sparire quegli occhi tagliati in due ti dovevo parlare.
E allora ascoltami: siamo miliardi di stronzi in questo pianetino di merda che orbita attorno a una stella grossa come un grano di senape, in una galassia in mezzo alle altre. Ma in ogni galassia, in ogni pianeta che orbita attorno alla sua stella di merda, ci sono miliardi di occhi tagliati in due che mi fissano nel buio.
Perché, mi chiedono, perché ci hai fatto questo? Per diventare uomo? Per la Somalia?
Arkuun, tu mi hai messo il fucile in mano, e tu mi hai insegnato a usare il coltello. Ero un bambino che doveva ancora imparare tutto, quando mi hai strappato da mia madre. Ora guarda l'uomo che sono, l'uomo che ammazza col suo coltello: quando ti entrerà negli occhi non ti farà male subito, ma poi urlerai come il maiale che sei e, forse, quel ragazzino la smetterà di chiamare sua madre.
Ultima modifica di MatteoMantoani il lunedì 19 febbraio 2024, 23:27, modificato 4 volte in totale.



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antico
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#2 » lunedì 19 febbraio 2024, 23:17

Ciao Matteo! Caratteri e tempo ok, buona DIEGO LAMA EDITION anche a te!

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MatteoMantoani
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#3 » lunedì 19 febbraio 2024, 23:19

antico ha scritto:Ciao Matteo! Caratteri e tempo ok, buona DIEGO LAMA EDITION anche a te!

Grazie mille, Antico!

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GiulianoCannoletta
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#4 » mercoledì 21 febbraio 2024, 9:38

Ciao Matteo, sempre un piacere leggerti!
Bel racconto, che prende come ambientazione un conflitto di cui non capita spesso di leggere. Non ho molto da dire, la voce narrante è potente, come anche l'immagine dei miliardi di occhi tagliati in due.
Forse si depotenzia un po' nell'accelerazione finale, l'incontro coi caschi blu, messo così, pare una transizione un po' frettolosa.
Un'alternativa poteva essere spezzare in due parti e iniziare la seconda con lui già a Parigi che rivede Arkuun (in quel caso mi avrebbe stonato di meno un riferimento frettoloso ai francesi che lo avevano raccolto).

Ma, in sostanza, si tratta piccolezze. Per me un ottimo racconto.
A rileggerci presto,
Giuliano
“Uno scrittore argentino che ama molto la boxe mi diceva che in quella lotta che si instaura fra un testo appassionante e il suo lettore, il romanzo vince sempre ai punti, mentre il racconto deve vincere per knock out.”
Julio Cortázar

alexandra.fischer
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#5 » mercoledì 21 febbraio 2024, 14:45

. Tema centrato. C’è la guerra in Somalia, raccontata da un dodicenne che ha ucciso un coetaneo e vende rose per arrotondare il sussidio che riceve in Francia. Lui ricorda di aver provato pena per quell’omicidio a sangue freddo. E l’ammirazione che prova per il suo capitano si trasforma in odio. Racconto crudo, con un finale a sorpresa.

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Fagiolo17
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#6 » venerdì 23 febbraio 2024, 15:11

Ciao Matteo e piacere di averti letto.
Un bel racconto introspettivo che parte da uno scenario di guerra e segue la maturazione del protagonista. Non mi aspettavo finisse con il suo desiderio di uccidere il capitano, pensavo più ad affrontarlo e dirgli quanto gli aveva rovinato la vita, ma che fosse diventato una persona migliore che non voleva dispensare altra morte. Ma sarebbe stata la mia interpretazione. La tua funziona alla grande ed è condotta egregiamente. Il dettaglio delle rose, ad esempio, dà un tocco di verosimiglianza ulteriore a tutta la vicenda, così come il pensiero della gente che lo guarda e lo vede come una merda. Piccole pennellate che funzionano alla grande.
Unico appunto, ma è più una battuta. Sarà colpa della mia panza ma io manco a 12 anni riuscivo a nascondermi sotto a una macchina, figurati due di me ahahhahahaha
Quindi per concludere, complimenti per il racconto e in bocca al lupo per l’edizione.

Gaia Peruzzo
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#7 » venerdì 23 febbraio 2024, 21:02

Ciao Matteo, il tuo racconto è stato disarmante.
Di solito sento la mancanza di dialoghi quando il testo è tutto un flusso compatto, però qui non l'ho sentita e mi ha coinvolto completamente. Ho sentito proprio le sensazioni del protagonista che risulta un personaggio davvero ben caratterizzato.
L'unico appunto che posso farti è quando parte col ricordo dell'automobile e la strada di Mogadisco, avrei specificato subito lì che aveva solo dodici anni, in modo tale che quel dettaglio non arrivi dopo. Perché non lo stavo immaginando come un ragazzino in quel punto. Per il resto per me è davvero un ottimo testo.
In bocca al lupo per la gara!

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MatteoMantoani
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#8 » sabato 24 febbraio 2024, 7:29

GiulianoCannoletta ha scritto:Ciao Matteo, sempre un piacere leggerti!
Bel racconto, che prende come ambientazione un conflitto di cui non capita spesso di leggere. Non ho molto da dire, la voce narrante è potente, come anche l'immagine dei miliardi di occhi tagliati in due.
Forse si depotenzia un po' nell'accelerazione finale, l'incontro coi caschi blu, messo così, pare una transizione un po' frettolosa.
Un'alternativa poteva essere spezzare in due parti e iniziare la seconda con lui già a Parigi che rivede Arkuun (in quel caso mi avrebbe stonato di meno un riferimento frettoloso ai francesi che lo avevano raccolto).

Ma, in sostanza, si tratta piccolezze. Per me un ottimo racconto.
A rileggerci presto,
Giuliano

Ciao Giuliano, grazie del commento positivo.
L'idea di spezzarlo non è male, in caso di revisione ci proverò. Per questa gara volevo appunto una storia raccontata di getto da una voce narrante caratterizzata il più possibile, certe parti è vero sono più accelerate.

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MatteoMantoani
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#9 » sabato 24 febbraio 2024, 7:30

alexandra.fischer ha scritto:. Tema centrato. C’è la guerra in Somalia, raccontata da un dodicenne che ha ucciso un coetaneo e vende rose per arrotondare il sussidio che riceve in Francia. Lui ricorda di aver provato pena per quell’omicidio a sangue freddo. E l’ammirazione che prova per il suo capitano si trasforma in odio. Racconto crudo, con un finale a sorpresa.

Ciao Alexandra, grazie per il commento. Mi dispiace che il racconto non ti sia piaciuto, o comunque meno di altri in questo girone. Sarà per la prossima volta!

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MatteoMantoani
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#10 » sabato 24 febbraio 2024, 7:32

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Matteo e piacere di averti letto.
Un bel racconto introspettivo che parte da uno scenario di guerra e segue la maturazione del protagonista. Non mi aspettavo finisse con il suo desiderio di uccidere il capitano, pensavo più ad affrontarlo e dirgli quanto gli aveva rovinato la vita, ma che fosse diventato una persona migliore che non voleva dispensare altra morte. Ma sarebbe stata la mia interpretazione. La tua funziona alla grande ed è condotta egregiamente. Il dettaglio delle rose, ad esempio, dà un tocco di verosimiglianza ulteriore a tutta la vicenda, così come il pensiero della gente che lo guarda e lo vede come una merda. Piccole pennellate che funzionano alla grande.
Unico appunto, ma è più una battuta. Sarà colpa della mia panza ma io manco a 12 anni riuscivo a nascondermi sotto a una macchina, figurati due di me ahahhahahaha
Quindi per concludere, complimenti per il racconto e in bocca al lupo per l’edizione.

Ciao Luca.. eh.. no.. io ho zero fiducia nell'umanità XD la redenzione non è contemplata. Il lupo perde il pelo, ma mai il vizio.
Riguardo alla macchina.. ehm.. ehm.. è un fuoristrada XD quelli con la guida alta.. altre spiegazioni non so dartele XD ma sono d'accordo che infilarsi sotto una macchina non è così facile, nemmeno da bambini.

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MatteoMantoani
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#11 » sabato 24 febbraio 2024, 7:34

Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Matteo, il tuo racconto è stato disarmante.
Di solito sento la mancanza di dialoghi quando il testo è tutto un flusso compatto, però qui non l'ho sentita e mi ha coinvolto completamente. Ho sentito proprio le sensazioni del protagonista che risulta un personaggio davvero ben caratterizzato.
L'unico appunto che posso farti è quando parte col ricordo dell'automobile e la strada di Mogadisco, avrei specificato subito lì che aveva solo dodici anni, in modo tale che quel dettaglio non arrivi dopo. Perché non lo stavo immaginando come un ragazzino in quel punto. Per il resto per me è davvero un ottimo testo.
In bocca al lupo per la gara!

Ciao Gaia, grazie per il commento positivo.
La voce narrante svela volutamente alcuni dettagli sulla sua identità solo gradualmente, mi piaceva infatti l'idea che il lettore si trovasse a immaginare la scena con un adulto e poi (shock) scoprire che è un ragazzino.. volevo calcare la mano sul tema dei bambini soldato, la tua reazione è quindi in linea a quello che volevo ottenere.
Grazie mille ancora per il commento, buona gara a te

Gaia Peruzzo
Messaggi: 204

Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#12 » sabato 24 febbraio 2024, 21:51

MatteoMantoani ha scritto:
Gaia Peruzzo ha scritto:Ciao Matteo, il tuo racconto è stato disarmante.
Di solito sento la mancanza di dialoghi quando il testo è tutto un flusso compatto, però qui non l'ho sentita e mi ha coinvolto completamente. Ho sentito proprio le sensazioni del protagonista che risulta un personaggio davvero ben caratterizzato.
L'unico appunto che posso farti è quando parte col ricordo dell'automobile e la strada di Mogadisco, avrei specificato subito lì che aveva solo dodici anni, in modo tale che quel dettaglio non arrivi dopo. Perché non lo stavo immaginando come un ragazzino in quel punto. Per il resto per me è davvero un ottimo testo.
In bocca al lupo per la gara!

Ciao Gaia, grazie per il commento positivo.
La voce narrante svela volutamente alcuni dettagli sulla sua identità solo gradualmente, mi piaceva infatti l'idea che il lettore si trovasse a immaginare la scena con un adulto e poi (shock) scoprire che è un ragazzino.. volevo calcare la mano sul tema dei bambini soldato, la tua reazione è quindi in linea a quello che volevo ottenere.
Grazie mille ancora per il commento, buona gara a te


Grazie.
Oh ok! Beh sì, mettendolo prima avrebbe dato un impatto diverso, probabilmente minore. Però secondo me, da una parte, ci sarebbe stato meglio. Ovviamente è più un parere personale. E non voglio fissarmi su questo dettaglio, perché il racconto colpisce moltissimo, ed è quello che mi è rimasto più impresso.

Giulio_Marchese
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#13 » domenica 25 febbraio 2024, 18:24

Ciao Matteo,
Sebbene sia sempre bello vedere come il tema viene declinato e in un certo senso la bellezza di questo contest sta proprio nel vedere cosa suscita un certo tema in ciascuno di noi, ritengo che trattandosi di racconti a tema questo debba emergere dal testo sia pur tramite ragionamenti laterali, anche contorti se vogliamo, ma che partano comunque dal testo. Sinceramente nel tuo racconto il tema preponderante sembra essere l'orrore della guerra, orrore amplificato dal vivere la guerra in tenera età. Il capitano, volendo, potrebbe essere considerato malvagio e il bambino protagonista una sua vittima. Per un bambino che vive una routine di guerra la guerra stessa potrebbe apparire banale, la normalità nella sua vita. Però nel racconto ho percepito immediatamente rammarico, rabbia e forse perfino odio per la propria situazione, nel bambino protagonista. Sul finale traspare un desiderio di vendetta. Ecco, per quanto il racconto sia di ottima fattura trovo che il tema non sia pienamente centrato, non ho percepito quel senso di "banalità" e il protagonista sembra perfettamente consapevole della malvagità che lo circonda. Ovviamente questo non squalifica il racconto che resta ottimo, ma chiaramente potrà in qualche modo avere un affetto sulla mia classifica in questo specifico contest in cui va confrontato con altri racconti non in generale ma, appunto, a tema.
Sono consapevole che questo commento probabilmente non ti sarà utile e non è costruttivo, però dopo molteplici letture la sensazione che mi infesta la mente resta quella: buon racconto ma tema non centrato.
A rileggerci.

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MatteoMantoani
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#14 » domenica 25 febbraio 2024, 18:31

Giulio_Marchese ha scritto:Ciao Matteo,
Sebbene sia sempre bello vedere come il tema viene declinato e in un certo senso la bellezza di questo contest sta proprio nel vedere cosa suscita un certo tema in ciascuno di noi, ritengo che trattandosi di racconti a tema questo debba emergere dal testo sia pur tramite ragionamenti laterali, anche contorti se vogliamo, ma che partano comunque dal testo. Sinceramente nel tuo racconto il tema preponderante sembra essere l'orrore della guerra, orrore amplificato dal vivere la guerra in tenera età. Il capitano, volendo, potrebbe essere considerato malvagio e il bambino protagonista una sua vittima. Per un bambino che vive una routine di guerra la guerra stessa potrebbe apparire banale, la normalità nella sua vita. Però nel racconto ho percepito immediatamente rammarico, rabbia e forse perfino odio per la propria situazione, nel bambino protagonista. Sul finale traspare un desiderio di vendetta. Ecco, per quanto il racconto sia di ottima fattura trovo che il tema non sia pienamente centrato, non ho percepito quel senso di "banalità" e il protagonista sembra perfettamente consapevole della malvagità che lo circonda. Ovviamente questo non squalifica il racconto che resta ottimo, ma chiaramente potrà in qualche modo avere un affetto sulla mia classifica in questo specifico contest in cui va confrontato con altri racconti non in generale ma, appunto, a tema.
Sono consapevole che questo commento probabilmente non ti sarà utile e non è costruttivo, però dopo molteplici letture la sensazione che mi infesta la mente resta quella: buon racconto ma tema non centrato.
A rileggerci.

Ciao Giulio, grazie per il commento e bentornato su Minuti Contati. Mi ricordo del tuo racconto ancora per la Gambarini edition del 2020! Tanta acqua sotto i ponti ;)
Certamente sta a ognuno di noi verificare quanto il tema dei racconti sia centrato o meno, ti segnalo magari il punto in cui credo di aver reso abbastanza lampante la mia intenzione originale:
Quanti ne ho ammazzati così, Arkuun? Era bello come giocare ai videogiochi al campo di addestramento
In pratica la banalità del male sta nell'abitudine a uccidere che il nostro protagonista sviluppa grazie all'indottrinamento subito durante l'addestramento.
Certo, poi si pente e riesce a compiere la sua vendetta, ma il tutto nasce da lì.
Decidi pure se questa spiegazione è sufficiente, speriamo di sì.
Buona gara e buona fortuna!

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Luca Moggia
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#15 » lunedì 26 febbraio 2024, 21:13

Ciao Matteo,

parto dal tema che nel racconto ho individuato come unico punto debole.
Il male è presente in ogni momento ma il protagonista non sembra viverlo affatto come banale. Quando uccide l’altro bambino, è sconvolto e piange. Ricorda poi i suoi occhi squarciati e le sue ultime parole che lo tormentano come un’ossessione.
Sul finale, quando decide di dare al capitano quello che si merita, lo fa assecondando un impeto di vendetta.
Anche qui da valore al male che sta per infliggere.

Per il resto trovo che sia una storia non solo ben scritta ma anche ben sviluppata.
Hai scelto di impostare l’intero racconto come il flusso di pensiero del protagonista.
Una scelta simile rischia di rendere il tutto vago e statico, mentre nel tuo racconto si riesce a immedesimarsi molto bene.

Ultimo appunto che mi sento di fare riguarda l’utilizzo di alcune espressioni: “Colpo di culo!” e “piccoli e inutili come i Puffi”.
Non le ho trovate molto azzeccate né con il tono del racconto né, forse, con il modo di esprimersi di un ragazzino somalo. Pensandoci poi viene da dire che lui, vivendo in Francia, avrà assimilato il linguaggio e magari visto i Puffi in televisione, però non ce lo vedo ecco.
Intendiamoci, nulla di che!

Complimenti e in bocca al lupo per la Diego Lama Edition!
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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MatteoMantoani
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#16 » lunedì 26 febbraio 2024, 21:25

Luca Moggia ha scritto:Ciao Matteo,

parto dal tema che nel racconto ho individuato come unico punto debole.
Il male è presente in ogni momento ma il protagonista non sembra viverlo affatto come banale. Quando uccide l’altro bambino, è sconvolto e piange. Ricorda poi i suoi occhi squarciati e le sue ultime parole che lo tormentano come un’ossessione.
Sul finale, quando decide di dare al capitano quello che si merita, lo fa assecondando un impeto di vendetta.
Anche qui da valore al male che sta per infliggere.

Per il resto trovo che sia una storia non solo ben scritta ma anche ben sviluppata.
Hai scelto di impostare l’intero racconto come il flusso di pensiero del protagonista.
Una scelta simile rischia di rendere il tutto vago e statico, mentre nel tuo racconto si riesce a immedesimarsi molto bene.

Ultimo appunto che mi sento di fare riguarda l’utilizzo di alcune espressioni: “Colpo di culo!” e “piccoli e inutili come i Puffi”.
Non le ho trovate molto azzeccate né con il tono del racconto né, forse, con il modo di esprimersi di un ragazzino somalo. Pensandoci poi viene da dire che lui, vivendo in Francia, avrà assimilato il linguaggio e magari visto i Puffi in televisione, però non ce lo vedo ecco.
Intendiamoci, nulla di che!

Complimenti e in bocca al lupo per la Diego Lama Edition!

Ciao Luca, grazie per il commento positivo. Anche Giulio nel commento precedente ha fatto un appunto sul tema simile al tuo, posso provare solo a spiegare le mie intenzioni originare segnalando questo pezzo:
Quanti ne ho ammazzati così, Arkuun? Era bello come giocare ai videogiochi al campo di addestramento
In pratica la banalità del male sta nell'abitudine a uccidere che il nostro protagonista sviluppa grazie all'indottrinamento subito durante l'addestramento.
Sui Puffi forse ho esagerato :) ma appunto pensavo ad associare i francesi proprio a qualcosa di europeo che il nostro protagonista può aver trovato una volta arrivato in Francia..
Di nuovo grazie, buona gara e buona fortuna a te

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Manuel Marinari
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#17 » martedì 27 febbraio 2024, 20:04

Ciao Matteo, il racconto è molto ben scritto e l'ho letto tutto in apnea dall'inizio alla fine. Ti prende proprio allo stomaco ed è l'effetto che deve fare un racconto del genere soprattutto se è ben scritto. L'unico dettaglio che mi sento di esprimere è sulla declinazione del tema. La poca aderenza al tema l'ho avvertita alla fine. Se non fosse un contest a tema non avrei da dire niente, però un pò ci sono rimasto male ;)
Ho letto che anche qualcun altro prima di me te lo ha già scritto e hai anche già risposto. Si, ci sta che la tua idea parta da lì, dalla banalità come abitudine all'uccisione. Avresti potuto calcare la mano, marcarla di più. Immagino utilizzando dei flashback del campo di addestramento per esempio o qualche pensiero del ragazzino dopo l'ennesima uccisione. Anche perchè l'omicidio che commette sotto la macchina suscita in lui una grandissima introspezione e senso di colpa, quasi. Perciò avrei sottolineato la banalità avvertita prima, fino a quel momento. Spero di averti dato dei suggerimenti utili. Tema a parte, un gran bel racconto che tra l'altro mi ha dato la possibilità di conoscere un conflitto (purtroppo, l'ennesimo) di cui non so un granchè.
A leggerci presto.
PS Già so che adesso aprirai una nuovo thread su Discussioni e altre storie ahahahah

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MatteoMantoani
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#18 » martedì 27 febbraio 2024, 20:54

Manuel Marinari ha scritto:Ciao Matteo, il racconto è molto ben scritto e l'ho letto tutto in apnea dall'inizio alla fine. Ti prende proprio allo stomaco ed è l'effetto che deve fare un racconto del genere soprattutto se è ben scritto. L'unico dettaglio che mi sento di esprimere è sulla declinazione del tema. La poca aderenza al tema l'ho avvertita alla fine. Se non fosse un contest a tema non avrei da dire niente, però un pò ci sono rimasto male ;)
Ho letto che anche qualcun altro prima di me te lo ha già scritto e hai anche già risposto. Si, ci sta che la tua idea parta da lì, dalla banalità come abitudine all'uccisione. Avresti potuto calcare la mano, marcarla di più. Immagino utilizzando dei flashback del campo di addestramento per esempio o qualche pensiero del ragazzino dopo l'ennesima uccisione. Anche perchè l'omicidio che commette sotto la macchina suscita in lui una grandissima introspezione e senso di colpa, quasi. Perciò avrei sottolineato la banalità avvertita prima, fino a quel momento. Spero di averti dato dei suggerimenti utili. Tema a parte, un gran bel racconto che tra l'altro mi ha dato la possibilità di conoscere un conflitto (purtroppo, l'ennesimo) di cui non so un granchè.
A leggerci presto.
PS Già so che adesso aprirai una nuovo thread su Discussioni e altre storie ahahahah

Ciao Manuel.
Ma l'argomento nell'area Discussioni c'è già, eccome :)
https://www.minuticontati.com/forum/vie ... php?t=5818
In realtà sull'aderenza al tema io sono molto democratico, nel senso a me basta che il tema ci sia, che sia preso più o meno di striscio non inficia il giudizio finale, perché ognuno usa il tema come seme per raccontare una storia.
Ma questo è il mio metro di giudizio che può tranquillamente essere diverso dal tuo, perché non ci sono linee guida ufficiali quindi ognuno è libero di fare come crede. Ho già risposto a chi mi segnalava che il tema non era centrato con argomentazioni sul motivo per il quale invece io credo che lo sia, ma se le hai già lette non voglio tediarti oltre.
L'importante è che la lettura sia stata coinvolgente e che il racconto ti sia piaciuto, per il resto componi certamente la classifica secondo il tuo metro di giudizio.
Grazie mille e buona gara a te

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Maurizio Chierchia
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#19 » mercoledì 28 febbraio 2024, 13:54

Ciao Matteo.
Rieccomi a commentarti, e devo ammettere che anche se non dovessi verrei comunque a spulciare cosa tiri fuori dal cilindro. Qui, più di altri tuoi racconti però, mi hai attirato come una calamita fin dalla prima riga.
Un vero uomo ammazza col coltello, me l'hai insegnato tu, Arkuun, ricordi? Anche dei bambini deficienti sono capaci di usare un AK-47: punti, premi il grilletto, il nemico cade; questione di secondi!
Ti faccio i miei complimenti per questo incipit. Questo si che ti fa venire voglia di leggere tutto, fino all'ultima riga, con il fiato sospeso.
Il personaggio che hai costruito in così poche righe è reale, tangibile e, purtroppo, veritiero. Tema assolutamente centrato, racconto per mio gusto personale stra bello!
Ti auguro buona gara e a rileggerci presto!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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MatteoMantoani
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#20 » mercoledì 28 febbraio 2024, 18:51

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Matteo.
Rieccomi a commentarti, e devo ammettere che anche se non dovessi verrei comunque a spulciare cosa tiri fuori dal cilindro. Qui, più di altri tuoi racconti però, mi hai attirato come una calamita fin dalla prima riga.
Un vero uomo ammazza col coltello, me l'hai insegnato tu, Arkuun, ricordi? Anche dei bambini deficienti sono capaci di usare un AK-47: punti, premi il grilletto, il nemico cade; questione di secondi!
Ti faccio i miei complimenti per questo incipit. Questo si che ti fa venire voglia di leggere tutto, fino all'ultima riga, con il fiato sospeso.
Il personaggio che hai costruito in così poche righe è reale, tangibile e, purtroppo, veritiero. Tema assolutamente centrato, racconto per mio gusto personale stra bello!
Ti auguro buona gara e a rileggerci presto!

Ciao Maurizio,
Ma grazie per questo commento molto positivo, uno dei più entusiasti che abbia mai ricevuto. Ne sono orgoglioso.
Buona gara anche a te

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L'inquisitore
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#21 » lunedì 4 marzo 2024, 10:49

Ciao Matteo! Interessante uso della seconda persona, di solito faticosa, mentre qui risulta abbastanza azzeccata e offre qualcosa di fresco per una trama tutto sommato non troppo originale o coinvolgente. Qui quello che paga è senz'altro la competenza tecnica.
Unica nota: sul finale dove il ragazzo parla di pianeti e galassie mi è parso di vedere più il dotto Mantoani che non il protagonista soldato bambino.
Null'altro da aggiungere, un racconto ben scritto, anche se non molto coinvolgente.
Pollice tendente al positivo in modo convinto!

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MatteoMantoani
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Re: Miliardi di occhi tagliati in due

Messaggio#22 » lunedì 4 marzo 2024, 12:08

L'inquisitore ha scritto:Ciao Matteo! Interessante uso della seconda persona, di solito faticosa, mentre qui risulta abbastanza azzeccata e offre qualcosa di fresco per una trama tutto sommato non troppo originale o coinvolgente. Qui quello che paga è senz'altro la competenza tecnica.
Unica nota: sul finale dove il ragazzo parla di pianeti e galassie mi è parso di vedere più il dotto Mantoani che non il protagonista soldato bambino.
Null'altro da aggiungere, un racconto ben scritto, anche se non molto coinvolgente.
Pollice tendente al positivo in modo convinto!

Ciao Luca, grazie del commento.
Sono d'accordo su tutto, il tema non mi ha ispirato granché e allora ho provato a mettere in pratica il famoso tema dell'esecuzione contro originalità..
Sul pezzo finale... Ehm... In Germania ho conosciuto diversi rifugiati politici che studiavano fisica all'università, proprio come programma di istruzione e recupero statale per persone di questa tipologia. Potrebbe aver senso pensare che questo personaggio abbia ricevuto una formazione di questo tipo.. ma.. certo, alla fine della fiera hai ragione anche qui XD
Grazie, e alla prossima!

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