Un follower per la vita - Manuel Marinari

[Manuel Marinari]

Ricordo ancora benissimo il momento in cui la signorina del centralino ospedaliero mi telefonò. Ero in pausa pranzo, in fila. Lo schermo della stampante 3D proiettava il menù del giorno: petto di pollo sintetico e patate liofilizzate. “Finalmente un pranzo decente” pensai. La mensa della fabbrica di razzi spaziali per cui lavoravo era veramente scadente, ma tutto sommato si guadagnava bene. In soli dieci mesi di lavoro avevo guadagnato ottomila follower su MeetJob. Ovvio che dipende tutto da come lavori: ci sono colleghi che non arrivano a cinquemila dopo due anni. Le mie dirette andavano alla grande.
Avvicinai il vassoio sulla pedana della stampante, il braccio meccanico mi servì il pranzo e potei sedere al primo tavolo libero. Neanche il tempo di assaggiare il primo boccone che il visore facciale che indossavo trillò.
“Pronto?”
“Salve, parlo con il signor Mirco Genovesi?”
“Sì, sono io, chi parla?”
“La chiamo dal Centro Trapianti.”
“Ah, finalmente! Mi dica, lei non sa da quanto tempo è che aspett...”
“Il suo appuntamento è fissato alle otto e trenta del 20 giugno 2052.”
“Ah, grazie, ma è tra otto mesi e i miei polmoni non se la stanno passando tanto bene.”
“Vuole rinunciare?”
“No no, la ringrazio, lei è gentilissima.”
“Le ricordo che se il giorno della visita i suoi follower saranno meno di diecimila, il trapianto sarà annullato e lei sarà rimesso in lista d’attesa. Arrivederci. Tu, tu, tu...”

Otto mesi di attesa sono tanti se hai un cancro ai polmoni. Le mie condizioni erano peggiorate. Nel mese che si avvicinava al trapianto avevo perso duecento follw. Non avevo lavorato bene a causa della stanchezza continua e della tosse che mi faceva mancare il respiro più volte al giorno.
La sera prima del trapianto controllai, sul visore, il contatore dei follw di MeetJob. Mille e uno.
“Speriamo bene.”

Mi alzai molto presto la mattina della visita. Non stavo più nella pelle. Neanche per andare a lavoro in quel buco di fabbrica mi svegliavo alle cinque e mezzo del mattino.
Il robot domestico preparò il caffè. Presi la tazzina fumante e uscii sul terrazzo. La città era meravigliosa all’alba: le strade erano illuminate a giorno e ancora poco trafficate. I fumi delle fabbriche si alzavano sontuosi nel cielo. Solo pochi veicoli sibilavano a venti centimetri dal suolo. “Poveracci, chissà che lavoro fanno per doversi alzare così presto. A quest’ora andranno a prendere posto al lago, sperando di pescare qualche pesce e farsi una ventina di follw. Mmh, se li trovano dei pesci ancora vivi.” Accesi una sigaretta. “Ma sì, una in più, ormai.”
Finii il caffè e detti due o tre belle aspirate. Un conato di vomito mi salì su fino in gola. Lo rimandai giù, affannando, disgustato. Succedeva ogni volta che fumavo a stomaco vuoto; ma quanto era bella la prima sigaretta del giorno.
Salii in macchina, accesi il pilota automatico e impostai il navigatore.
“Ciao bellezza.” Sbattei la mano sul cofano.
“Buongiorno Mirco. Dove andiamo così presto?”
“Al centro trapianti. Oggi è il gran giorno!”

Scesi al volo dall’auto che si andò a parcheggiare per conto suo. Montai le scale d’ingresso dell’ospedale. Dalla felicità saltai quattro scalini con un balzo. Lo sforzo però mi tolse il respiro e dovetti rifiatare qualche secondo sulla porta, curvato, con le mani appoggiate sulle ginocchia.
Mi feci coraggio e andai all’ingresso. Tolsi il visore dal viso e avvicinai gli occhi al rilevatore facciale. La luce artificiale dell’atrio mi accecò. “Ma da quanto tempo è che non mi levavo questo affare?”
Il laser verde penetrò le mie pupille e il rilevatore mi scansionò. Si accese una spia rossa e un suono fastidioso riecheggiò nella sala d’attesa.
“Signor Genovesi, il suo credito è insufficiente.”
“No, ci deve essere un errore.”
“Credito insufficiente. Al terzo tentativo di rilevazione del credito insufficiente, il suo intervento sarà annullato.”
Rimisi il visore e controllai il contatore. 9999 follw. “Ma chi è che proprio oggi ha deciso di farmi incazzare?”
Non potevo permettere di farmi annullare l’operazione. Le mani erano umidicce e la fronte grondava di sudore. Uscii fuori a prendere una boccata d’aria fresca.
“Adesso come faccio a guadagnare follower? Ne basterebbe uno, soltanto uno.”
Mi avvicinai a una coppia di anziani seduti su una panchina fuori dall’ospedale. Non avevo mai chiesto l’elemosina fino a quel momento. Mi vergognai tantissimo.
“Scusatemi, oggi mi sostituiscono i polmoni. Avrei tanto bisogno di essere seguito su MeetJob. Non è che potreste, cortesem...”
“Fila via, ragazzo! Vergognati!”
Preso dallo sconforto, dalla tasca dei pantaloni tirai fuori il pacchetto di sigarette, me ne accesi una e il fumo mi entrò spedito nei polmoni. Al centro del petto sentii un tonfo. Rimbombò forte come un battente che colpisce la membrana di un tamburo.
Mi accasciai a terra, gridai, ma la mia voce era soffocata dal dolore.
I miei occhi socchiusi videro la coppia di anziani ridere, divertiti. Il mio visore trillò. Finalmente avevo trovato i miei follower.

[antico]

Ciao Manuel! Caratteri e tempo ok, buona DIEGO LAMA EDITION!

[SalvatoreStefanelli]

Ciao Manuel. La tua storia è interessante, anche vista sotto l'aspetto fantascientifico, tuttavia non mi ha entusiasmato, soprattutto non mi ha emozionato. Leggerla è stato come non ritrovarsi dentro la storia, nei panni del protagonista. Non lo so dire diversamente ma credo che manchi di qualcosa, dirti cosa non mi riesce, perché la mia è più una sensazione che altro. Il finale sembra già scontato, in qualche modo. Perché i vecchi lo cacciano e perché poi ridono della sua disgrazia? Questo non l'ho capito. Scusami ma questo è quanto posso dirti dopo averla letta.

[Manuel Marinari]

Ciao Manuel. La tua storia è interessante, anche vista sotto l'aspetto fantascientifico, tuttavia non mi ha entusiasmato, soprattutto non mi ha emozionato. Leggerla è stato come non ritrovarsi dentro la storia, nei panni del protagonista. Non lo so dire diversamente ma credo che manchi di qualcosa, dirti cosa non mi riesce, perché la mia è più una sensazione che altro. Il finale sembra già scontato, in qualche modo. Perché i vecchi lo cacciano e perché poi ridono della sua disgrazia? Questo non l'ho capito. Scusami ma questo è quanto posso dirti dopo averla letta.

Ciao Salvatore. Mi dispiace che non ti abbia entusiasmato il racconto. La coppia di anziani lo caccia via perché nel mondo distopico che ho immaginato in questa storia, chiedere un like e ottenere follower necessari (che sono moneta di scambio) è sinonimo di vergogna. Infatti c'è un riferimento al protagonista che dice "Non avevo mai chiesto l’elemosina fino a quel momento. Mi vergognai tantissimo." Ridono della sua disgrazia perché nella società che immagino, il male è banale. E' un'estremizzazione di ciò che oggi viviamo sui social e sull'informazione che riceviamo. La morte viene spettacolarizzata e, per mia sensazione e percezione del mondo, ci stiamo disumanizzando, rendendo così "normale" il male.
PS se poi ti viene da dirmi cosa secondo te manca al racconto, scrivimi pure ancora. A presto.

[Gennibo]

Ciao Manuel e piacere di aver letto la tua storia. Io mi sono divertita molto a leggere di questo mondo futuristico. Bene che ci metti subito di fronte all'obiettivo che a quel punto mi hai agganciato e volevo sapere come andava a finire. Però questo mondo potrebbe essere più giusto, chessò, fra una decina di anni, non di più. Mi aspetto un discreto passo avanti della medicina da qui al 2052. Le sigarette potrebbero essere state sostituite da altre cose che creano più dipendenza e più danni, il trapianto va pagato con una cifra esorbitante e ci starebbe che fuori dall'ospedale ci stessero gli anziani che vogliano scambiare con chi arriva dei followmoney, della serie: io ti seguo se tu mi segui. Magari c'è anche la polizia che controlla e prova a mandarli via perché la cosa è ritenuta non legale.
Insomma, una storia molto intrigante ma che ho trovato non perfettamente tarata sui tempi e con spazio di miglioramento a livello di creazione di un mondo ordinario fantascientifico.
Buona edition e alla prossima!

[Manuel Marinari]

Ciao Manuel e piacere di aver letto la tua storia. Io mi sono divertita molto a leggere di questo mondo futuristico. Bene che ci metti subito di fronte all'obiettivo che a quel punto mi hai agganciato e volevo sapere come andava a finire. Però questo mondo potrebbe essere più giusto, chessò, fra una decina di anni, non di più. Mi aspetto un discreto passo avanti della medicina da qui al 2052. Le sigarette potrebbero essere state sostituite da altre cose che creano più dipendenza e più danni, il trapianto va pagato con una cifra esorbitante e ci starebbe che fuori dall'ospedale ci stessero gli anziani che vogliano scambiare con chi arriva dei followmoney, della serie: io ti seguo se tu mi segui. Magari c'è anche la polizia che controlla e prova a mandarli via perché la cosa è ritenuta non legale.
Insomma, una storia molto intrigante ma che ho trovato non perfettamente tarata sui tempi e con spazio di miglioramento a livello di creazione di un mondo ordinario fantascientifico.
Buona edition e alla prossima!

Ciao Genni, sono contento che ti abbia divertita e che tu lo abbia letto con interesse fino alla fine. Ma senti, io penso che l'immaginazione del futuro sia soggettiva e che ognuno la percepisca a seconda delle esperienze e del contesto che vive. Per farti un esempio: stamani al supermercato volevo pagare con un credito che la mia azienda mi ha versato su un app. Non sono riuscito a pagare perché nel supermercato il telefono non riceveva la rete e la wi-fi del negozio non funzionava. Ho pagato con i vecchi e tradizionali contanti alla fine. Quindi, ecco, la vedo difficile che entro 10 anni si realizzi ciò che ho immaginato nel racconto ahahah. Comunque credo che sia proprio questo il bello di inventare, leggere e scrivere su questo genere. In noi ci sono visioni e prospettive differenti. Credo sia prezioso.
Grazie per lo spunto che hai condiviso e buona edition anche a te.

[Emiliano Maramonte]

Ciao Manuel, bentrovato!
Lo dico con convinzione: il racconto mi è piaciuto molto!
Hai costruito un'intelligente proiezione del nostro presente e hai messo in campo intuizioni future che, purtroppo, in parte già si stanno verificando. Gli esempi potrebbero essere mille. Chi ha costruito le fortune di personaggi come Chiara Ferragni? Ma i follower, naturalmente! E chi li sta distruggendo? Sempre i follower, naturalmente! Quindi ecco la vera moneta di scambio! Senza contare il clima di crudeltà, l'insensibilità, indolenza che i social network hanno contribuito a instaurare, clima fotografato benissimo nel tuo racconto. E comunque c'è tutto uno strato di sottotesti molto interessanti quali le ingiustizie sociali, la sanità che non funziona, lo sfruttamento lavorativo... Molto interessante.
A me non ha dato fastidio che tu abbia fatto riferimento a un futuro lontano con elementi di oggi ancora esistenti, tipo le sigarette; basti pensare che siamo nel 2024 e il futuro immaginato 70/80 anni fa (macchine volanti, ascensori orbitali, città con grattacieli immensi e strade sospese tra di essi) non si è avverato, anzi abbiamo ancora milioni di autoveicoli a motore termico... fate un po' voi!
Il finale mi è arrivato e ho compreso, purtroppo, la crudeltà della situazione. E' qualcosa che stiamo vivendo già adesso...

Buona gara!
Emiliano.

[Manuel Marinari]

Ciao Manuel, bentrovato!
Lo dico con convinzione: il racconto mi è piaciuto molto!
Hai costruito un'intelligente proiezione del nostro presente e hai messo in campo intuizioni future che, purtroppo, in parte già si stanno verificando. Gli esempi potrebbero essere mille. Chi ha costruito le fortune di personaggi come Chiara Ferragni? Ma i follower, naturalmente! E chi li sta distruggendo? Sempre i follower, naturalmente! Quindi ecco la vera moneta di scambio! Senza contare il clima di crudeltà, l'insensibilità, indolenza che i social network hanno contribuito a instaurare, clima fotografato benissimo nel tuo racconto. E comunque c'è tutto uno strato di sottotesti molto interessanti quali le ingiustizie sociali, la sanità che non funziona, lo sfruttamento lavorativo... Molto interessante.
A me non ha dato fastidio che tu abbia fatto riferimento a un futuro lontano con elementi di oggi ancora esistenti, tipo le sigarette; basti pensare che siamo nel 2024 e il futuro immaginato 70/80 anni fa (macchine volanti, ascensori orbitali, città con grattacieli immensi e strade sospese tra di essi) non si è avverato, anzi abbiamo ancora milioni di autoveicoli a motore termico... fate un po' voi!
Il finale mi è arrivato e ho compreso, purtroppo, la crudeltà della situazione. E' qualcosa che stiamo vivendo già adesso...

Buona gara!
Emiliano.

Ciao Emiliano, mi fa veramente piacere che il racconto ti sia piaciuto. Sai, spesso incontro il tuo commento da quando partecipo a MC e i primi racconti che avevo scritto non ti erano piaciuti più di tanto. Quindi sono contento che a questo giro ho trovato un commento più che positivo. Questa è davvero una palestra per imparare a scrivere. Mi fa piacere aver trovato anche sintonia con le prospettive futuristiche della società che pensiamo/immaginiamo.
A presto, buona gara anche a te!

[gcdaddabbo]

Ciao, Manuel! Piacere di leggerti.
Anche tu hai scelto il futuro.
Se dovessi basarmi sui racconti letti finora direi che le prospettive non sono per nulla buone.
La sanità sta andando a pezzi. Chiara Ferragni non deve preoccuparsi per le temporanee difficoltà.
La trama cattura l’attenzione. La storia è chiara ed aderente al tema. Il protagonista e gli altri personaggi sono ben delineati. Direi che il primo consiglio che ti dò è: “Smetti di fumare!” Il secondo: "Ricorda che anche il caffè è una droga."
Buona Diego Lama Edition!

[Manuel Marinari]

Ciao, Manuel! Piacere di leggerti.
Anche tu hai scelto il futuro.
Se dovessi basarmi sui racconti letti finora direi che le prospettive non sono per nulla buone.
La sanità sta andando a pezzi. Chiara Ferragni non deve preoccuparsi per le temporanee difficoltà.
La trama cattura l’attenzione. La storia è chiara ed aderente al tema. Il protagonista e gli altri personaggi sono ben delineati. Direi che il primo consiglio che ti dò è: “Smetti di fumare!” Il secondo: "Ricorda che anche il caffè è una droga."
Buona Diego Lama Edition!

Ciao Giovanni, grazie del commento. Eh hai ragione, le prospettive non sono affatto buone, per quel che la società umana ha espresso fin ad ora e per quel che ci si può immaginare. Per fortuna ho smesso di fumare da qualche anno e il caffè uno solo la mattina ;) le dipendenze sono tutte sotto controllo ahahah
A presto e buona edition anche a te!

[Emiliano Maramonte]

Ciao Manuel, bentrovato!
Lo dico con convinzione: il racconto mi è piaciuto molto!
Hai costruito un'intelligente proiezione del nostro presente e hai messo in campo intuizioni future che, purtroppo, in parte già si stanno verificando. Gli esempi potrebbero essere mille. Chi ha costruito le fortune di personaggi come Chiara Ferragni? Ma i follower, naturalmente! E chi li sta distruggendo? Sempre i follower, naturalmente! Quindi ecco la vera moneta di scambio! Senza contare il clima di crudeltà, l'insensibilità, indolenza che i social network hanno contribuito a instaurare, clima fotografato benissimo nel tuo racconto. E comunque c'è tutto uno strato di sottotesti molto interessanti quali le ingiustizie sociali, la sanità che non funziona, lo sfruttamento lavorativo... Molto interessante.
A me non ha dato fastidio che tu abbia fatto riferimento a un futuro lontano con elementi di oggi ancora esistenti, tipo le sigarette; basti pensare che siamo nel 2024 e il futuro immaginato 70/80 anni fa (macchine volanti, ascensori orbitali, città con grattacieli immensi e strade sospese tra di essi) non si è avverato, anzi abbiamo ancora milioni di autoveicoli a motore termico... fate un po' voi!
Il finale mi è arrivato e ho compreso, purtroppo, la crudeltà della situazione. E' qualcosa che stiamo vivendo già adesso...

Buona gara!
Emiliano.

Ciao Emiliano, mi fa veramente piacere che il racconto ti sia piaciuto. Sai, spesso incontro il tuo commento da quando partecipo a MC e i primi racconti che avevo scritto non ti erano piaciuti più di tanto. Quindi sono contento che a questo giro ho trovato un commento più che positivo. Questa è davvero una palestra per imparare a scrivere. Mi fa piacere aver trovato anche sintonia con le prospettive futuristiche della società che pensiamo/immaginiamo.
A presto, buona gara anche a te!

Eh sì, Minuti Contati è una palestra incredibile. I muscoli crescono, e i tuoi cominciano a vedersi, se mi passi la metafora.

[Michael Dag]

Un follower per la vita, di Manuel Marinari,

Un racconto tristemente reale, un’ottima metafora della società di oggi. Mi ha ricordato un episodio di black mirror dove la gente riceveva privilegi o punizioni in base ai feedback che ricevevano sui social.
È scritto bene e l’ambientazione fantascientifica è credibile quanto basta. Anche sullo stile, ho bene poco da dirti, con la prima al passato, con me, caschi in piedi.
L’unica cosa che mi sento di dirti, è che il tipo mi pare un po’ troppo tranquillo per uno che ha un cancro letale ma forse hai voluta caratterizzarlo tu così, fiducioso del fatto che avrebbe tranquillamente potuti permettersi l’operazione

[Manuel Marinari]

Un follower per la vita, di Manuel Marinari,

Un racconto tristemente reale, un’ottima metafora della società di oggi. Mi ha ricordato un episodio di black mirror dove la gente riceveva privilegi o punizioni in base ai feedback che ricevevano sui social.
È scritto bene e l’ambientazione fantascientifica è credibile quanto basta. Anche sullo stile, ho bene poco da dirti, con la prima al passato, con me, caschi in piedi.
L’unica cosa che mi sento di dirti, è che il tipo mi pare un po’ troppo tranquillo per uno che ha un cancro letale ma forse hai voluta caratterizzarlo tu così, fiducioso del fatto che avrebbe tranquillamente potuti permettersi l’operazione

Ciao Michael, grazie per il commento e la valutazione positiva. Mi cercherò la puntata di black mirror che dici, mi hai incuriosito. Il personaggio che ho immaginato vive a pieno il contesto in cui vive ed è talmente inserito in una società decadente che ne è assuefatto e ammaliato, ma anche dipendente. Nonostante la malattia, la mattina si gusta l'ennesima sigaretta e apprezza i fumi delle fabbriche. Inoltre, come scritto nel racconto, si paragona con altri colleghi che hanno meno seguito di lui.
Grazie, alle prossime letture.

[Michael Dag]

Prima puntata della 3 stagione , nosedive-caduta libera
Sono episodi autoconclusivi, non serve seguire i precedenti, se ti piace il genere, guardalo perché merita!

[KatyBlacksmith]

Ciao, Manuel e ben trovato.
Immagino che il tema sia da cercare nell'indifferenza che le persone dimostrano per i propri simili, un po' come adesso.
Il mondo in cui è ambientato è ben costruito, la storia regge e c'è l'intera vicenda con uno sviluppo convincente che mi ha portato nella giornata del protagonista in modo realistico. Forse leggermente forzati i dialoghi iniziali con il centro trapianti, ma un'inezia.
C'è un po' di confusione di numeri: diecimila, mille e uno, novemilanovecentonovantanove... una piccola cosa, ma a me è saltata all'occhio.
Buona undicesima era!

[Manuel Marinari]

Ciao, Manuel e ben trovato.
Immagino che il tema sia da cercare nell'indifferenza che le persone dimostrano per i propri simili, un po' come adesso.
Il mondo in cui è ambientato è ben costruito, la storia regge e c'è l'intera vicenda con uno sviluppo convincente che mi ha portato nella giornata del protagonista in modo realistico. Forse leggermente forzati i dialoghi iniziali con il centro trapianti, ma un'inezia.
C'è un po' di confusione di numeri: diecimila, mille e uno, novemilanovecentonovantanove... una piccola cosa, ma a me è saltata all'occhio.
Buona undicesima era!

Cavolo! Doveva essere diecimilauno! Ovviamente. Non me ne ero accorto ancora e a quanto pare ancora nessun altro. La matematica non è il mio forte e si vede! Grazie per il commento e per aver trovato questa svista numerica. La prossima volta, calcolatrice alla mano ;)
Buona edition anche a te.

[Blaubar]

Ciao Manuel!
Amo i futuri distopici, e se poi ci mettiamo che non e poi tanto impossibile…sono punti in più! Sai che a me piace sopratutto commentare le idee originali: i follower come valuta mi intrigano anche se avrei voluto sapere di piu sul funzionamento del social. Avrei anche dato due note di carattere in più al protagonista, ma non so dirti cosa gli manchi.. forse due righe sull'aspetto fisico per sottolinearne il declino. La banalità del male è serpeggiante, esplode poi nei vecchietti che chiudono il pezzo e secondo me ci sta bene. Infine con 5000 caratteri poteva starci anche l'interazione con un altro personaggio, si parla tanto del protagonista e mi appesantisce un po’ il flusso. Ma in sostanza molte note positive! Non ti preoccupare per i 10 001 follower, io comunque sono uno dei tuoi ;)
Buona Gara!

[Andrea Furlan]

Ciao Manuel,
Mi associo ai commenti degli altri sulla buona idea e sull'atmosfera alla Black Mirror che apprezzo sempre. Paradossalmente, se non avessi visto la serie avrei forse apprezzato ancora di più l'idea di fondo. Ti segnalo che ci sono altri episodi interessanti, come uno della prima stagione dove le persone ottengono vantaggi in base alle loro attività online.
Una cosa che poteva essere migliorata è l'insistenza nel descrivere questo scenario futuro: avrei ridotto i riferimenti ripetuti che hai inserito per salvare spazio e magari migliorare il finale, che ho trovato un po' troppo veloce. Avrei apprezzato un'ambientazione più accennata e comunque chiara. Anche il registro semi ironico mi ha lasciato un po' insoddisfatto, avrei preferito una maggiore decisione verso un racconto normale, forse pessimista e piu basato sulla malattia, o più marcatamente ironico-grottesco. Tema comunque centrato dal contesto generale.
Insomma per me una prova discreta ma migliorabile.

[BruceLagogrigio]

In prima persona. Tempo verbale: imperfetto / Passato remoto. Ambientazione: Fantascienza. Tema centrato.

Ciao Thomas (scherzo!), Manuel.

Mi piace. Sì sì. Mi piace l’ambientazione e la realizzazione. Mi ha ricordato una puntata di Black Mirror dove le persone venivano categorizzate in base alla media delle stelle che ricevevano. L’unica cosa che non mi convince è l’uso del passato come tempo verbale. Quasi a dire che il protagonista alla fine si salvi grazie agli ultimi due follower. Anche se non credo fosse intenzionale.
Forse il worldbuilding come fatto notare avrebbe avuto bisogno di qualche analisi in più. Ma in quattro ore è stato un egregio lavoro. Il tema un pochino stiracchiato, ma un po’ tutti devo dire.
Comunque noto anche io come Emiliano un costante miglioramento. Complimenti!

Bruce.

[Manuel Marinari]

Ciao Manuel!
Amo i futuri distopici, e se poi ci mettiamo che non e poi tanto impossibile…sono punti in più! Sai che a me piace sopratutto commentare le idee originali: i follower come valuta mi intrigano anche se avrei voluto sapere di piu sul funzionamento del social. Avrei anche dato due note di carattere in più al protagonista, ma non so dirti cosa gli manchi.. forse due righe sull'aspetto fisico per sottolinearne il declino. La banalità del male è serpeggiante, esplode poi nei vecchietti che chiudono il pezzo e secondo me ci sta bene. Infine con 5000 caratteri poteva starci anche l'interazione con un altro personaggio, si parla tanto del protagonista e mi appesantisce un po’ il flusso. Ma in sostanza molte note positive! Non ti preoccupare per i 10 001 follower, io comunque sono uno dei tuoi ;)
Buona Gara!

Ciao Omar, grazie per il commento e i suggerimenti. Il genere distopico è tra i miei preferiti e scriverò sicuramente altro.
Si, probabilmente un accenno alla barba piuttosto che ai capelli o alle mani, non so, avrebbe dato quel più al protagonista del racconto. Ci lavorerò.
Su un ulteriore interazione: avevo scritto, prima che incontrasse gli anziani, di un ragazzino che sfrecciava su uno skate a lievitazione magnetica (stile ritorno al futuro II) ma purtroppo avevo superato di 300 caratteri e sono stato costretto a eliminarlo. Era interessante il dialogo ma ahimè, non ci stava e ho preferito lasciare la coppia sulla panchina.Non so dove avrei potuto tagliare per farcelo stare. Avevo pensato di eliminare la parte della mensa, ma mi dava quel che di importante per contestualizzare il mondo del signor genovesi.
Ti ringrazio allora e ti accolgo nel mio bacino d’utenza dei follower :)
Buona edition, alla prossima!

[Manuel Marinari]

Ciao Manuel,
Mi associo ai commenti degli altri sulla buona idea e sull'atmosfera alla Black Mirror che apprezzo sempre. Paradossalmente, se non avessi visto la serie avrei forse apprezzato ancora di più l'idea di fondo. Ti segnalo che ci sono altri episodi interessanti, come uno della prima stagione dove le persone ottengono vantaggi in base alle loro attività online.
Una cosa che poteva essere migliorata è l'insistenza nel descrivere questo scenario futuro: avrei ridotto i riferimenti ripetuti che hai inserito per salvare spazio e magari migliorare il finale, che ho trovato un po' troppo veloce. Avrei apprezzato un'ambientazione più accennata e comunque chiara. Anche il registro semi ironico mi ha lasciato un po' insoddisfatto, avrei preferito una maggiore decisione verso un racconto normale, forse pessimista e piu basato sulla malattia, o più marcatamente ironico-grottesco. Tema comunque centrato dal contesto generale.
Insomma per me una prova discreta ma migliorabile.

Ciao Andrea, grazie per il commento e i suggerimenti. Mi guarderò Black Mirror, ne vidi qualche puntata anni fa. Mi ci rimetterò. Non so dove avrei potuto tagliare, ma ci stava ampliare l’immagine dell’ambiente.
Ma sai che non sei il primo a dirmi che ci ha letto un registro semi ironico? Eppure il mio intento era decisamente puntare su uno stile semidrammatico grottesco. Interessante la percezione che abbiamo quando scriviamo e invece quel che riceve il lettore. Ne terrò di conto nelle prossime occasioni.
Alla prossima!

[Manuel Marinari]

In prima persona. Tempo verbale: imperfetto / Passato remoto. Ambientazione: Fantascienza. Tema centrato.

Ciao Thomas (scherzo!), Manuel.

Mi piace. Sì sì. Mi piace l’ambientazione e la realizzazione. Mi ha ricordato una puntata di Black Mirror dove le persone venivano categorizzate in base alla media delle stelle che ricevevano. L’unica cosa che non mi convince è l’uso del passato come tempo verbale. Quasi a dire che il protagonista alla fine si salvi grazie agli ultimi due follower. Anche se non credo fosse intenzionale.
Forse il worldbuilding come fatto notare avrebbe avuto bisogno di qualche analisi in più. Ma in quattro ore è stato un egregio lavoro. Il tema un pochino stiracchiato, ma un po’ tutti devo dire.
Comunque noto anche io come Emiliano un costante miglioramento. Complimenti!

Bruce.

Ciao Bruce, ahahh ti sei ricordato! mi fa davvero piacere che ti sia piaciuto il racconto. Sul tempo verbale ti devo dire che l’ho scelto inizialmente senza pensare al finale che è venuto così, nel flusso della scrittura. Effettivamente ci stava un presente in prima persona. Sarà un dettaglio (non di poco conto in effetti) che terrò presente le prossime volte che inizierò a scrivere. Tra l’altro noto sempre con piacere che lo scrivi sempre in cima nei commenti, quindi gli dai grande valore e importanza. Buono spunto che aiuta. Grazie per i complimenti! Davvero! Sono molto grato.
Alla prossima!

[IL GLADIATORE]

Ciao Manuel,
un racconto scritto con uno stile davvero buono e un’ambientazione creata molto bene. Avrei evitato di soffermarmi troppo su alcune descrizioni dando così più spazio alla caratterizzazione del protagonista che non riesce a trasmettere bene empatia al lettore. Tuttavia la valutazione è positiva e va su un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante, anche se non del tutto e infatti si piazza dietro a quello di Moggia per una maggior pulizia stilistica di quest’ultimo.