Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 marzo con un tema di Enrico Luceri e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
Avatar utente
Gerry Ponsacchi
Messaggi: 59

Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#1 » lunedì 18 marzo 2024, 22:29

Ok. Ti risvegli e sei ammanettato a una sedia. Bene, è la fine.
Da quello che senti, è pure una sedia del cazzo, ti quelle da scuola, col ferro a vista e il legno che si sbecca e fa le schegge.
Si accende la classica luce, e vedi il tuo socio in affari, John.
«Ciao Bob» ti dice. Ha il ferro in mano.
«Porca puttana. Scherzo del cazzo.»
«Ho bisogno che te ne stai buono ad ascoltarmi, Bob.»
«Non ne ho voglia, ti prego. Sparami e chiusa lì.»
«Come ben sai, Bob…»
«Puttanaladra non dirmi “come ben sai, Bob”. Prendi quel cazzo di ferro e tira il grilletto. Nessun rancore, davvero, qualcuno ti avrà pagato per ‘sta stronzata, ma che problema c’è. Siamo professionisti.»

Johnny se ne sbatte del tuo disappunto, e continua. «Vent’anni fa ti ho preso a lavorare con me. Avevi una… come si chiama? Amnesia.»
«John, amico e fottutissimo socio. Lo so che non mi chiamo Bob. È un nome del cazzo.»
«Lasciami parlare. Cinquant’anni fa, una famiglia ebrea venne deportata ad Auschwitz.»
«Oh, per la puttana. Pure la digressione sui fottuti ebrei. Non sopporto più nessuna di queste tiritere, me la propinano nei film, nei libri, ovunque. Tira quel grilletto.»
La situazione si fa pesante. Un conto è morire. Un conto è il tuo socio che ti ammazza di noia prima di ammazzarti davvero.

Johnny continua la storia straziante. «Bob caro. Questa famiglia ebrea era stata tradita da dei ricchi polacchi, poi emigrati negli Stati Uniti.»
«E adesso cosa vuoi dirmi, che mi chiamo Bob Polansky, che prima di perdere la memoria mangiavo patate e in realtà ho un conto in Svizzera che non sapevo d’avere? Non dirmelo, figlio di puttana, non dirmelo sennò mi girano il doppio.»

«Finché un bel giorno, i nodi tornano al famoso pettine. Una ricerca d’archivio dura anni, Bob.» Sorride, di un sorriso triste. «E costa molto. Tu lo capisci quant'era importante per me, vero?»
«Johnny, su una sedia di merda mi fai crepare. Questa è l’unica cosa di cui non mi capacito. Non pretendevo una poltrona Frau, ma per la miseria.»
Johnny sposta il ferro da una mano all’altra, si alza.
«Oh, santiddio. Era ora.»
«Bob. Ho tenuto tutto dentro per molto tempo. E ora lo sai anche tu.»
«Spara, per la puttana!»

Johnny si posiziona dietro di te. Chiudi gli occhi, ma solo perché sai che sennò, una volta nella buca, sarebbero aperti e insomma, la terra negli occhi anche no, grazie.
Aspetti.
Senti che Johnny ti apre la manetta. Non ti fidi ad aprire gli occhi, prima sciogli le mani e solo quando le hai libere torni a guardare.
«Cazzo. Ma che stronzata è?»

Johnny c’ha quel sorriso triste di prima. Tiene il ferro per la canna e ti porge l’impugnatura.
«Bob. Tu sei il fottuto ebreo figlio di fottuti ebrei.»
«Ma che cazzo…»
«Prendila.»
E tu la prendi.
Johnny continua. «La mia famiglia è originaria di Varsavia.» Gli trema il labbro. «Ti abbiamo fatto ammazzare quasi tutta la famiglia, Bob.»
Si mette di fronte a te e si inginocchia, il cretino.
«Hai la tua occasione, Bob. Pensaci per favore.»
Tu guardi il ferro, guardi lui.
«Johnny, sei un figlio di puttana.»



Avatar utente
antico
Messaggi: 7240

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#2 » lunedì 18 marzo 2024, 22:44

Ciao Gerry! Parametri ok, buona ENRICO LUCERI EDITION!

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#3 » martedì 19 marzo 2024, 12:54

Ciao Jerry.
Uhm.. un racconto volutamente irriverente e provocatorio... ma verso chi?
Il racconto in sé mi pare una copia della serie tv Hunters di Amazon Prime, quindi se di solito premio la tua originalità e la tua irriverenza, stavolta mi pare che tu abbia voluto a tutti i costi lasciare un messaggio a scapito del racconto in sé. L'unica cosa che mi è piaciuta è: "Puttanaladra non dirmi 'come ben sai, Bob'", lì mi hai fatto sorridere.
Insomma, non so, il racconto non mi pare un granché, e se c'è un intento polemico di qualche tipo verso qualcuno di noi o sulle gare passate.. la prossima volta evita, e vieni piuttosto a discutere nell'area discussioni.

alexandra.fischer
Messaggi: 2887

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#4 » martedì 19 marzo 2024, 15:32

Tema centrato. Il protagonista è legato a una sedia. Il socio lo minaccia con la pistola. Molto ben resa l’ambientazione. I dialoghi sono serrati. Bob viene a sapere dal socio di essere il figlio di ebrei deportati ad Auschwitz e di avere del denaro in Svizzera. Prima aveva un’amnesia. E dopo il socio lo libera e gli da in mano la pistola. Per vendicarsi, perché lui discende dai ricchi polacchi che hanno fatto la spia. Molto bello il finale, con l’imprecazione di Bob.

Avatar utente
Maurizio Chierchia
Messaggi: 265

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#5 » martedì 19 marzo 2024, 17:30

Ciao Gerry.
Il racconto è ben scritto. I dialoghi la fanno da padroni e sono riusciti molto bene direi. Tutta le volte che John risponde a Bob mi sono immaginato proprio la cazzutaggine del protagonista. La cosa che non mi fa impazzire a essere sincero è la scelta della seconda persona singolare. Ho letto una svalangata di libri game e sono abituato, però nei racconti e nei romanzi, a meno che non sia proprio indispensabile, non la trovo una scelta azzeccata.
Anche io ho notato alcuni dettagli che sembrano rivolti direttamente al forum e non alla gara e sarei curioso di sapere il tuo parere e vedere la risposta che darai a Matteo. Solo per farsi due risate ovviamente! Nessuno giudica. Siamo qui per scrivere. Ma se non dialoghiamo tra noi aspiranti scrittori che senso ha scrivere?
Per il resto ti auguro una buona gara e a rileggerci presto!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

Avatar utente
Gerry Ponsacchi
Messaggi: 59

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#6 » martedì 19 marzo 2024, 21:53

grazie a entrambi per i commenti sempre graditi; ora non vorrei darvi una delusione, ma conviene rispondere subito prima che tutti mi poniate la stessa domanda, abbiate pazienza :)

dunque, è un racconto. ci sono due personaggi che la pensano in modo completamente opposto:
- uno crede che il passato sia importante, nella fattispecie che il discorso ebrei e campi di sterminio sia fondamentale, sempre attuale, e nella storia questo lo porta addirittura a un sacrificio finale. questa è l'ombra lunga che si porta dietro e alla quale sente di dover dare un senso di catarsi.
- all'altro personaggio semplicemente le spiegazioni e le storie non interessano. anzi, il fatto che il primo tiri fuori un argomento che a lui risulta trito e ritrito, be' questo lo fa incazzare maggiormente perché lo vede come pretestuoso. insomma, se devi ammazzarmi fallo e basta.

sono due personaggi a cui ho cercato di dare uguale peso e uguale motivazione.

arriviamo quindi al finale: è aperto perché penso che il lettore possa immedesimarsi nell'uno o nell'altro. e a seconda del personaggio in cui si immedesima, il finale possa cambiare nella testa del lettore stesso.

se durante la lettura questa cosa vi è effettivamente capitata, se avete avvertito l'una o l'altra motivazione come preponderante per la scena finale, son contento perché vuol dire che ha funzionato.

a presto, e grazie ancora <3
g3rry

Avatar utente
Taylor_Blackfyre
Messaggi: 44
Contatta:

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#7 » mercoledì 20 marzo 2024, 2:15

Ciao! Non so di eventuali discussioni nel forum, quindi mi limito a parlare del racconto, che purtroppo non mi è piaciuto molto (a parte l'"as you know, Bob", che ha fatto ridere anche me!). Non ne capisco molto il senso. Perché legare Bob e fargli credere che stia per morire? Avrebbe potuto dirgli le stesse cose sorseggiando del whisky, per mantenere il tono noir, o in qualsiasi altra occasione. L'amnesia è un po' buttata lì e la reazione di Bob al proprio amico e collega che vuole ucciderlo mi sembra un po' superficiale. Il tema del contest, però, lo coglie.

Avatar utente
angelo.frascella
Messaggi: 728

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#8 » lunedì 25 marzo 2024, 23:13

Ciao Gerry.

Il tuo racconto mi ha lasciato un po' di dubbi. Crei una situazione in cui due soci malviventi sono ai ferri corti: uno dei due è legato e l'altro armato (tra l'altro all'inizio quando ho letto "ferro" avevo il dubbio avesse in mano un ferro da stiro e solo andando avanti ho capito che si trattava di una pistola...). Quando tutto viene spiegato non si capisce perché lo abbia legato (se non per la necessità narrativa di creare il ribaltamento. Sarebbe stato più efficace se la verità (magari qualcosa di più semplice della storia legata ad Auschwitz ) fosse divenuta evidente per il secondo personaggio nel corso del dialogo, in modo di giustificare il ribaltamento della situazione. Inoltre mi sembra che ci sia troppa carne al fuoco: una storia di malavita, l'amnesia, l'olocausto. Insomma la situazione mi è sembrata inutilmente complessa.
In ogni caso dimostri di padroneggiare molto bene l'atmosfera e lo stile noir, anche con una certa ironia.
Una curiosità: il titolo è in polemica con il gran numero di romanzi ambientati nei campi di concentramento che escono ultimamente?
PS la foto di Drummer nel profilo la trovo un'ottima scelta ;)

Avatar utente
Andrea Furlan
Messaggi: 411

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#9 » martedì 26 marzo 2024, 4:23

Ciao Gerry,
La cosa che ho apprezzato di più è stata il registro scanzonato e irriverente, noir al punto giusto, che rimane coerente per tutto il racconto. Buona la costruzione basata sul dialogo serrato e l'aver colto il tema. Meno buono lo sviluppo della storia che come Angelo ho trovato troppo complicata, con troppi elementi non collegati fra loro. La prima parte e la scelta del nome del protagonista sono divertenti, ma di nuovo con un elemento che non lega con gli altri. Anche la tua spiegazione non mi ha convinto appieno: invece di puntare sul contrasto fra I due personaggi avrei cercato di dare uno sviluppo più coerente alla trama.

Avatar utente
Mario Mazzafoglie
Messaggi: 210

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#10 » mercoledì 27 marzo 2024, 13:09

COL RACCONTO DI AUSCHWITZ... - GERRY PONSACCHI

Ciao Gerry, un piacere leggerti.
E' la seconda volta che ti commento e devo dire che sotto il punto di vista stilistico sei stato una conferma. Mi piace il tuo modo diretto di scrivere. Leggendoti non si ha l'impressione di essere dinanzi a un racconto ma a qualche scena in mezzo alla strada, per cui complimenti.
Detto questo, come ti è già stato detto, anche io ho capito il bisogno di ammanettare qualcuno a cui vuoi spiegare delle cose o a cui vuoi chiedere perdono o morte.
Altre cose che mi hanno lasciato un po' perplesso sono la scelta della seconda persona e il fatto di lasciare il finale così aperto. Ma qui entriamo nel campo del gusto assolutamente personale.
Comunque, il testo scorre e non ha bisogno di ulteriori riletture, e questo per me è sempre un pregio.
Il tema è entrato.
Alla prossima, buona edition.

Avatar utente
Gerry Ponsacchi
Messaggi: 59

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#11 » mercoledì 27 marzo 2024, 21:19

eccomi qui in palese ritardo, ma grazie davvero a tutt* per i preziosi commenti.

a questo giro ho sperimentato di brutto, uscendo dalla mia personalissima comfort zone del fantastico e andando su una dimensione più noir, l'idea di provarci m'attizzava una cifra e allora via, buttiamoci.
per non farmi mancare niente, ho provato una narrazione in seconda che devo dire mi ha molto divertito.

adoro schiacciare il pedale, penso si sia capito, quindi grazie a voi perché così ho potuto saggiare la reazione del pubblico!
a presto,
g3rry

Avatar utente
Emiliano Maramonte
Messaggi: 1053
Contatta:

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#12 » giovedì 28 marzo 2024, 10:27

Ciao Gerry!
Ogni volta che posso vengo a leggerti perché mi piace molto il tuo stile diretto, tagliente e provocatorio. Apprezzo che un autore vada dritto al punto, senza giri di parole o ipocrisie.
In questo tuo racconto, sei stato ancora più "acido" (passami il termine) e non per i motivi che gli altri utenti hanno rilevato. Secondo me non hai voluto mettere in campo alcun sottotesto polemico con il forum o con qualche partecipante in particolare, bensì hai voluto colpire uno stereotipo che, per quanto importante, ha un po' scocciato. E' una cosa che dico anche io da qualche tempo. Sempre con il dovuto rispetto per autori, registi e, soprattutto persone che quelle drammatiche vicende hanno vissuto, però ho notato che a volte, in maniera un po' ruffiana, quando si è voluto "elevare" un'opera, si è strizzato l'occhio all'Olocausto o ad altre vicende collegate. Faccio un esempio per tutti: "La finestra di fronte" di Ferzan Ozpetek, un filmetto tutto sommato mediocre che, però, ha avuto plausi dalla critica perché alla fin fine fa riferimenti a rastrellamenti nazisti e bla bla bla.
Intendiamoci, non c'è nulla di male in questo ma è un po' come un certo cinema italiano, in cui sei vuoi dare spessore a una storia, spiattella a profusione crisi generazionali dei quarantenni, ficcaci a forza temi sociali, e così via.
Ecco, penso che tu, Gerry, volessi criticare proprio questi atteggiamenti maliziosi.
Per il resto tema centrato e complimenti per lo stile a metà tra Quentin Tarantino e Joe Lansdale!

Buona gara!
Emiliano.

Avatar utente
Andrea76
Messaggi: 322

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#13 » giovedì 28 marzo 2024, 19:59

Il racconto andrebbe premiato solo per il titolo coraggioso. Hai uno stile leggero, il che è un complimento perché ti lasci leggere senza sforzi. Forse il tuo racconto finisce con l’essere essenzialmente un esercizio di stile (il peso di ciò che vuoi comunicare l’ho percepito fino a un certo punto), ma a me in ogni caso è piaciuto e lo trovo anche ben centrato rispetto al tema.

Avatar utente
Gerry Ponsacchi
Messaggi: 59

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#14 » venerdì 29 marzo 2024, 8:25

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Gerry!
► Mostra testo


Emiliano grazie mille, sei sempre gentilissimo a passare a dare una lettura, non è affatto scontato e anzi, è uno stimolo fortissimo per me per proseguire. be', direi che meglio di come l'hai spiegato tu non potevo di sicuro, quindi non aggiungo nulla :)
grazie ancora
g3rry

Avatar utente
Gerry Ponsacchi
Messaggi: 59

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#15 » venerdì 29 marzo 2024, 8:26

Andrea76 ha scritto:Il racconto andrebbe premiato solo per il titolo coraggioso. Hai uno stile leggero, il che è un complimento perché ti lasci leggere senza sforzi. Forse il tuo racconto finisce con l’essere essenzialmente un esercizio di stile (il peso di ciò che vuoi comunicare l’ho percepito fino a un certo punto), ma a me in ogni caso è piaciuto e lo trovo anche ben centrato rispetto al tema.


Andrea grazie davvero, a presto
g3rry

Avatar utente
L'inquisitore
Messaggi: 160

Re: Col racconto su Auschwitz mi hai rotto i c****i

Messaggio#16 » venerdì 29 marzo 2024, 15:09

Ciao Gerry! Questa è la seconda volta che ti commento e devo dire che ero curioso della tua nuova performance. Stavo già ridacchiando prima di arrivare a "Come ben sai Bob...". Voci definite, sopra le righe, d'impatto. Prosa ridotta al minimo e largo spazio a un buon dialogo. Direi che tecnicamente c'hai preso. Non colgo l'utilità della seconda persona, ma non è nemmeno un difetto. La lettura mi ha divertito molto, ma, come già detto da altri, non ho trovato sensata la scena. Il che è un peccato perché così riduciamo tutto a una bella esperienza, ma senza "nutrienti" (ti piace la metafora?). Per questo direi che non raggiungiamo il pollice alto, ma la tentazione era forte perché in genere do molto peso alla parte tecnica e all'intrattenimento.
Pollice quasi su per questo tuo pezzo!

Torna a “Enrico Luceri Edition - la SETTIMA dell'UNDICESIMA ERA - 181° All Time”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite