L'ufficio segreto

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 marzo con un tema di Enrico Luceri e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
Gaia Peruzzo
Messaggi: 202

L'ufficio segreto

Messaggio#1 » lunedì 18 marzo 2024, 22:57

L'ufficio segreto
di Gaia Peruzzo

«Bentornata, signorina Nina.»
Signor Tronco aprì la sua bocca da coccodrillo e, forse, le sorrise. Era difficile capire quando un muso come quello sorrideva, soprattutto se mostrava i denti affilati.
Nina afferrò la maniglia a forma di coda di lepre che conduceva al suo ufficio segreto. «Salve, Signor Tronco. Ci sono stati ancora movimenti sospetti?»
Lo aveva soprannominato così, e non signor Coccodrillo, perché il corpo era più importante della testa. O almeno lei aveva sempre sentito complimenti e giudizi solo sui corpi, e mai sulle teste.
Lui agitò il ramo di faggio che aveva come braccio e si tolse un cappello invisibile. «Temo di sì.»
La bocca di Nina si piegò in una smorfia. «Se non riesco a tenerle a bada…»
«Ci riuscirà, prima o poi.»
Nina annuì ed entrò. Le tre figure che l'aspettavano erano sedute a bersi un tè, ma il suo sguardo si spostò a terra, dove una macchia rossa si allargava a forma di una mezzaluna.
«Cosa è successo al pavimento? È…» Si accucciò per toccarlo con le dita. «È sangue?»
«Possiamo far finta che sia parte dell'arredamento.» Solitudine si dondolò sulla sedia, «Non ti piace?»
Nina sbuffò e incrociò le braccia al petto. «Non potevate fare le brave?»
«A me non dispiace.» Morte posò la sua tazzina con la mano ossuta.
«Se chiudi gli occhi non lo vedi.» Buio masticò un biscotto, sporcandosi di crema la bocca fumosa.
«Perché c'è del sangue qui?» Avrebbe voluto essere agguerrita, ma con loro le tremava sempre la voce.
Solitudine la circondò con un braccio tratteggiato e la condusse alla sua sedia. «Stai tranquilla, siediti con noi, ecco.»
«Se ti stai comportando come un'anomalia, allora il colpevole sei tu.»
«Io?»
«Sì, tu.» Nina si massaggiò le tempie sudate. «Dovresti essere in un angolo dell’ufficio, invece sei… Esuberante?»
«È colpa tua, mi hai riempito di energia! Ti sei mangiata una valanga di gelato perché quel Thomas ti ha lasciato.» Solitudine spinse la sedia, rischiando di farla cadere all'indietro. «Non sei capace nemmeno di tenerti un uomo. E continui a pensare che casa tua sia troppo grande.»
«E a chi ti manca.» Morte annuì e indicò la chiazza rossa. «Stai di nuovo sanguinando. Stai così male… Ed è solo colpa tua.»
Nina si tenne la fronte con le mani. Le loro voci si sovrapposero. Il cuore le stava scoppiando nel petto. Respirare era difficile.
Morte allungò le dita verso la sua spalla. «Ti sta venendo un infarto, cara?»
«No!» Solitudine lo scansò via, «Chi le farà il funerale? È rimasta sola!»
«Nelle bare è tutto buio! Come farà?»
«Sii forte, signorina.» La voce legnosa di Signor Tronco la raggiunse da dietro la porta. «Forte come le radici.»
«E come faccio?» Tutte le sue paure aleggiavano dentro di lei, come ombre, sempre più grandi. Sempre più lunghe. Era colpa sua se le stava lasciando invecchiare con lei.
Sul tavolino si materializzò un foglietto. Era il post-it che aveva attaccato sul frigo.
Quello con il numero della psicologa che le avevano consigliato.
Ecco, forse domani si sarebbe decisa a chiamarla sul serio.



Avatar utente
antico
Messaggi: 7240

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#2 » lunedì 18 marzo 2024, 23:06

Ciao Gaia! Caratteri e tempo ok, buona ENRICO LUCERI EDITION!

Gaia Peruzzo
Messaggi: 202

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#3 » lunedì 18 marzo 2024, 23:07

antico ha scritto:Ciao Gaia! Caratteri e tempo ok, buona ENRICO LUCERI EDITION!


Grazie Antico, buona serata e buonanotte!

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#4 » martedì 19 marzo 2024, 12:55

Ciao Gaia, piacere di leggerti.
Allora, premetto subito col dirti che ho dovuto rileggere il pezzo tre volte per mettere a posto tutti gli elementi e capire almeno lo svolgimento della scena. Per me 3000 caratteri sono troppo pochi per 4 figure distinte e così sopra le righe, si fa fatica a seguire e, se ci pensi, levane tre e non cambia niente: Buio, Morte e Solitudine alla fine si comportano tutte allo stesso modo, e la loro distinzione non dà valore aggiunto. Quanto al racconto in sé, ho rivisto un po' di Inside Out ma verso la piega della depressione/pazzia, Nina dà una personificazione alle sue emozioni/paure e, metaforicamente, non riesce a controllarle. Sinceramente, l'idea di base mi pare buona, ma il tutto è un po' troppo pieno di figure fuori dall'ordinario tanto che il risultato finale mi pare un po' confusionario, anche il personaggio del coccodrillo chi é? Una specie di portiere dell'inferno personale di Nina? Boh, per me sembra uscito da Dorohedoro, e nulla più.
Peccato, l'idea di base non era male, ma l'esecuzione è un po' confusionaria e a tratti troppo complicata, la snellirei andando a ridurre gli elementi di surrealismo in favore di quelli che servono veramente, e darei un po' più di spazio al contesto: cosa fa nascere questa stanza segreta? Da dove vengono le ansie di Nina?

alexandra.fischer
Messaggi: 2887

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#5 » martedì 19 marzo 2024, 15:01

Tema centrato. Storia che rielabora in chiave tenebrosa un mondo surreale. Ci sono il signor Tronco, la protagonista, e poi Buio, Solitudine e Morte. L’ufficio segreto è la mente della protagonista, almeno così sembra al Lettore. La protagonista soffre per essere stata lasciata dal fidanzato Thomas e si è abbuffata di gelato. Molto ben rese le personificazioni di Solitudine e Morte e ben descritto il signor Tronco. Resta da capire quale sia l’ufficio dove sta di solito la protagonista. Bene il finale con lei che si ripropone di chiamare la psicologa il giorno dopo.

Avatar utente
Maurizio Chierchia
Messaggi: 265

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#6 » martedì 19 marzo 2024, 17:17

Ciao Gaia.
Concordo molto con Matteo su quello che ti ha scritto. La storia poteva essere interessante ma dal mio punto di vista manca di mordente. È una storia che parla di depressione e problemi psicologici ma non ho capito che tono volessi dargli. Se doveva essere cupo e confuso allora non ci sei riuscita. Mi ricorda molto la situazione vissuta da BlackNoir in "The Boys", dove lui vede e parla con personaggi dei cartoni animati che in realtà sono solo nella sua testa.
Ci sono troppi riferimenti, nomi e soprannomi che ti confondono. Anche solo nelle prime due righe mi parli di coccodrillo, tronco e coda di coniglio, solo per descrivermi una maniglia e un personaggio che alla fine risulta poco chiaro. Avrei snellito e semplificato gran parte del racconto e optato magari per una scelta di parole più azzeccata.
Per quanto riguarda il lato psicologico della protagonista invece trovo che non ti sia riuscito bene quello che avevi in testa.
Peccato perchè poteva essere una bella storia.
Ti auguro buona gara e a rileggerci presto!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

Gaia Peruzzo
Messaggi: 202

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#7 » martedì 19 marzo 2024, 18:35

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Gaia, piacere di leggerti.
Allora, premetto subito col dirti che ho dovuto rileggere il pezzo tre volte per mettere a posto tutti gli elementi e capire almeno lo svolgimento della scena. Per me 3000 caratteri sono troppo pochi per 4 figure distinte e così sopra le righe, si fa fatica a seguire e, se ci pensi, levane tre e non cambia niente: Buio, Morte e Solitudine alla fine si comportano tutte allo stesso modo, e la loro distinzione non dà valore aggiunto. Quanto al racconto in sé, ho rivisto un po' di Inside Out ma verso la piega della depressione/pazzia, Nina dà una personificazione alle sue emozioni/paure e, metaforicamente, non riesce a controllarle. Sinceramente, l'idea di base mi pare buona, ma il tutto è un po' troppo pieno di figure fuori dall'ordinario tanto che il risultato finale mi pare un po' confusionario, anche il personaggio del coccodrillo chi é? Una specie di portiere dell'inferno personale di Nina? Boh, per me sembra uscito da Dorohedoro, e nulla più.
Peccato, l'idea di base non era male, ma l'esecuzione è un po' confusionaria e a tratti troppo complicata, la snellirei andando a ridurre gli elementi di surrealismo in favore di quelli che servono veramente, e darei un po' più di spazio al contesto: cosa fa nascere questa stanza segreta? Da dove vengono le ansie di Nina?


Ciao Matteo! Nooo, mi dispiace che tu l'abbia dovuto leggere tre volte. Cavolo! Speravo che, anche se risultasse strano come scenario, fosse comunque assimilabile. Nel senso che si leggesse bene nella sua stranezza. Volevo ottenere un effetto stravagante tipo "Alice nel paese delle meraviglie".
Però ti ringrazio molto per i consigli.
L'ufficio segreto sarebbe nella sua testa, quindi Inside Out direi che ci sta come paragone. E il coccodrillo-albero è il portinaio, già. Ho dovuto cancellare la parte in cui lo dicevo perché avevo sforato i caratteri di un pochino.
Poi beh, sì, forse avrei potuto scrivere qualcosa di meno sopra le righe. Però le idee più semplici, meno articolate, mi sono venute quando ormai avevo messo giù la testa sul cuscino per dormire. Quello di non mettere troppi personaggi di solito è un consiglio che do anche io, però sta volta non l'ho seguito perché mi sentivo in vena di fare qualche pazzia. Il tema mi è sembrato strano quindi mi sono detta "ok scrivo qualcosa di strano". Però forse hai ragione, sarebbe stato meglio farlo nei cinquemila caratteri per caratterizzare un po' meglio i personaggi e l'ambientazione e non dare quell'effetto di confusione che era proprio quello che non volevo ottenere. Mi dispiace.
In bocca al lupo per il tuo racconto!

Gaia Peruzzo
Messaggi: 202

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#8 » martedì 19 marzo 2024, 18:37

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Storia che rielabora in chiave tenebrosa un mondo surreale. Ci sono il signor Tronco, la protagonista, e poi Buio, Solitudine e Morte. L’ufficio segreto è la mente della protagonista, almeno così sembra al Lettore. La protagonista soffre per essere stata lasciata dal fidanzato Thomas e si è abbuffata di gelato. Molto ben rese le personificazioni di Solitudine e Morte e ben descritto il signor Tronco. Resta da capire quale sia l’ufficio dove sta di solito la protagonista. Bene il finale con lei che si ripropone di chiamare la psicologa il giorno dopo.


Ciao Alexandra, grazie per il tuo commento. L'ufficio dove sta di solito la protagonista probabilmente è un posto molto stressante. Almeno credo.
In bocca al lupo per il tuo racconto!

Gaia Peruzzo
Messaggi: 202

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#9 » martedì 19 marzo 2024, 18:46

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Gaia.
Concordo molto con Matteo su quello che ti ha scritto. La storia poteva essere interessante ma dal mio punto di vista manca di mordente. È una storia che parla di depressione e problemi psicologici ma non ho capito che tono volessi dargli. Se doveva essere cupo e confuso allora non ci sei riuscita. Mi ricorda molto la situazione vissuta da BlackNoir in "The Boys", dove lui vede e parla con personaggi dei cartoni animati che in realtà sono solo nella sua testa.
Ci sono troppi riferimenti, nomi e soprannomi che ti confondono. Anche solo nelle prime due righe mi parli di coccodrillo, tronco e coda di coniglio, solo per descrivermi una maniglia e un personaggio che alla fine risulta poco chiaro. Avrei snellito e semplificato gran parte del racconto e optato magari per una scelta di parole più azzeccata.
Per quanto riguarda il lato psicologico della protagonista invece trovo che non ti sia riuscito bene quello che avevi in testa.
Peccato perchè poteva essere una bella storia.
Ti auguro buona gara e a rileggerci presto!


Ciao Maurizio. Grazie per le osservazioni! In realtà per me parla più di paure: solitudine, buio e morte. Ho cercato su internet quali fossero le paure più comuni, perché è stata la prima cosa che ho pensato con la parte "ombrosa" del tema. Il tono che volevo dare al testo era più fantasioso, qualcosa di se vuoi anche giocoso, piuttosto che cupo. Per quello ci sono personaggi stravaganti che fanno cose stravaganti. Come ho risposto a Matteo quello che volevo ottenere era più un qualcosa da Alice nel paese delle meraviglie, dove tutto è buffo e strano. Mi dispiace che non sia riuscito. In realtà non ci doveva essere nessuna psicologia complessa, semplicemente la protagonista che interagisce con le sue paure, dentro la sua testa.
Dai, mi impegnerò di più la prossima volta.
Grazie e in bocca al lupo per il tuo racconto!

Avatar utente
Taylor_Blackfyre
Messaggi: 44
Contatta:

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#10 » mercoledì 20 marzo 2024, 1:48

Ciao! L'inizio è molto intrigante e bizzarro, sembra un mondo fantasy. Poi diventa una specie di Inside Out in versione dark che, però, non capisco come si ricolleghi al signor Tronco. Prima c'era un gentile coccodrillo parlante che sembra uscito dal Paese delle Meraviglie, poi d'un tratto siamo nella sua mente. Verso il finale pensavo che il sangue fosse suo e che fosse una vecchietta morta da sola, senza che nessuno se ne accorgesse, ma si chiude invece con un barlume di speranza. Non trovo però rappresentato il tema, a parte la citazione sulle lunghe ombre alla fine. L'idea secondo me è buona, senza limite di spazio e di tempo potresti tirarne fuori un racconto molto interessante.

Gaia Peruzzo
Messaggi: 202

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#11 » mercoledì 20 marzo 2024, 16:07

Taylor_Blackfyre ha scritto:Ciao! L'inizio è molto intrigante e bizzarro, sembra un mondo fantasy. Poi diventa una specie di Inside Out in versione dark che, però, non capisco come si ricolleghi al signor Tronco. Prima c'era un gentile coccodrillo parlante che sembra uscito dal Paese delle Meraviglie, poi d'un tratto siamo nella sua mente. Verso il finale pensavo che il sangue fosse suo e che fosse una vecchietta morta da sola, senza che nessuno se ne accorgesse, ma si chiude invece con un barlume di speranza. Non trovo però rappresentato il tema, a parte la citazione sulle lunghe ombre alla fine. L'idea secondo me è buona, senza limite di spazio e di tempo potresti tirarne fuori un racconto molto interessante.


Ciao Taylor, e benvenuto nell'arena. Da una parte il tuo commento mi ha reso felice, perché cercavo proprio di ottenere un effetto in cui fosse tutto bizzarro e dove non si potesse dedurre cosa ci fosse nella riga seguente. Un racconto dove il testo riuscisse a sorprendere le ipotesi e le aspattive di chi lo legge. Se è stato così, forse allora ci sono riuscita.
Per quanto riguarda il tema beh cercandolo viene fuori una raccolta di storie dell'ospite di questo mese. E penso che tra quelli usciti finora, sia quello che più si prestava all'interpretazione (gli altri temi erano tipo: natura matrigna, l'inferno non ha mappe, terrori d'oriente e così via). Le ombre e ciò che ne deriva le ho associate alle paure. Quella frase voleva essere la spiegazione di come ho visto il tema. Sono andata di fantasia ecco!
Comunque magari sì lo amplierò e cercherò di migliorare l'unicità dei personaggi. Grazie per il commento e in bocca al lupo per il tuo racconto!

Ah sì ho dimenticato un pezzo. Il signor Tronco è il custode della porta della mente della protagonista.

Avatar utente
angelo.frascella
Messaggi: 728

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#12 » venerdì 22 marzo 2024, 12:10

Ciao Gaia.
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. Pur delineando uno scenario surreale non ho fatto fatica a seguirlo e a trovarmi coinvolto nella situazione. Un po' mi ha fatto pensare ad Alice nel Paese delle Meraviglie ma un po' anche a serie a fumetti come John Doe o Napoleone. Pur nello scarso spazio a disposizione ogni entità ci mette del suo anche solo in una battuta (Morte apprezza il sangue ed è la prima ad accorgersi dell'infarto, Solitudine si comporta in modo non consono per via del gelato e Buio ha la bocca fumosa). Se dovessi decidere di espandere il racconto in una versione più lunga, cura bene la descrizione di queste entità (magari la morte potrebbe essere un po' più originale del solito essere ossuto con la falce). Non mi ha infastidito il fatto che Tronco non sia facilmente riportabile a un'entità nota né facilmente inquadrabile come portiere della mente, anzi farlo avrebbe reso il racconto più banale.
Temevo che il finale ci avrebbe svelato che tutto era un sogno, ma per fortuna no. L'accenno allo psichiatra suggerisce una possibile allucinazione, ma mi piace pensare che invece quegli esseri abbiano la loro concretezza e non siano solo proiezioni della mente di Nina

Gaia Peruzzo
Messaggi: 202

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#13 » venerdì 22 marzo 2024, 17:40

angelo.frascella ha scritto:Ciao Gaia.
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. Pur delineando uno scenario surreale non ho fatto fatica a seguirlo e a trovarmi coinvolto nella situazione. Un po' mi ha fatto pensare ad Alice nel Paese delle Meraviglie ma un po' anche a serie a fumetti come John Doe o Napoleone. Pur nello scarso spazio a disposizione ogni entità ci mette del suo anche solo in una battuta (Morte apprezza il sangue ed è la prima ad accorgersi dell'infarto, Solitudine si comporta in modo non consono per via del gelato e Buio ha la bocca fumosa). Se dovessi decidere di espandere il racconto in una versione più lunga, cura bene la descrizione di queste entità (magari la morte potrebbe essere un po' più originale del solito essere ossuto con la falce). Non mi ha infastidito il fatto che Tronco non sia facilmente riportabile a un'entità nota né facilmente inquadrabile come portiere della mente, anzi farlo avrebbe reso il racconto più banale.
Temevo che il finale ci avrebbe svelato che tutto era un sogno, ma per fortuna no. L'accenno allo psichiatra suggerisce una possibile allucinazione, ma mi piace pensare che invece quegli esseri abbiano la loro concretezza e non siano solo proiezioni della mente di Nina


Ciao Angelo. Sono contentissima che il racconto ti sia piaciuto! Dato che ormai siamo anche verso la fine delle tappe di minuti contati (che se non sbaglio è a Maggio) mi andava di provare a sperimentare. In effetti, non avendo delineato benissimo il contesto, può starci anche come mondo fantastico e soprannaturale, oltre che come allucinazione.
Grazie di cuore anche per gli ottimi consigli sui personaggi, li terrò in considerazione.
E in bocca al lupo per il tuo racconto!

Avatar utente
Andrea Furlan
Messaggi: 411

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#14 » martedì 26 marzo 2024, 4:21

Ciao Gaia,
Anche io sono riuscito a seguire bene la costruzione del tuo mondo bizzarro, per lo più attraverso i personaggi che hai delineato, quindi la storia è riuscita a catturarmi. Concordo con Angelo che in poche parole sei riuscita a descriverli nella loro essenza fra nomi e poche descrizioni mirate. Però sono d'accordo anche con Matteo e altri sul fatto che avresti potuto bilanciare di più la trama, dando un po' più di spazio al finale che ho trovato azzeccato. Non ho ancora capito il senso di alcuni elementi come la macchia di sangue. Riguardo al tema, secondo me lo hai centrato parzialmente. In sintesi una bella idea che poteva essere resa meglio.

Gaia Peruzzo
Messaggi: 202

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#15 » martedì 26 marzo 2024, 7:54

Andrea Furlan ha scritto:Ciao Gaia,
Anche io sono riuscito a seguire bene la costruzione del tuo mondo bizzarro, per lo più attraverso i personaggi che hai delineato, quindi la storia è riuscita a catturarmi. Concordo con Angelo che in poche parole sei riuscita a descriverli nella loro essenza fra nomi e poche descrizioni mirate. Però sono d'accordo anche con Matteo e altri sul fatto che avresti potuto bilanciare di più la trama, dando un po' più di spazio al finale che ho trovato azzeccato. Non ho ancora capito il senso di alcuni elementi come la macchia di sangue. Riguardo al tema, secondo me lo hai centrato parzialmente. In sintesi una bella idea che poteva essere resa meglio.


Ciao Andrea, grazie per il tuo commento e per i consigli. La macchia di sangue rappresenterebbe uno stato di dolore/sofferenza. E poi messa lì in quel punto mi è servita per movimentare la scena.
Forse sì, avrebbe avuto bisogno di più spazio un po' tutta la vicenda, ma sono davvero contenta che almeno l'idea di base stia in fondo piacendo.
In bocca al lupo per il tuo racconto!

Avatar utente
Mario Mazzafoglie
Messaggi: 210

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#16 » mercoledì 27 marzo 2024, 13:08

L'UFFICIO SEGRETO - GAIA PERUZZO

Ciao Gaia, un piacere leggerti.
Il tuo racconto è bizzarro al punto giusto. Il tuo intento di fare un po' "Alice nel paese delle meraviglie" secondo me ti è riuscito alla grande, perchè io ho avuto subito quella impressione, dopo appena poche righe.
Purtroppo anche io ho dovuto rileggere tre volte per capire bene cosa stesse succedendo e questo per me è sempre un punto a sfavore perchè preferisco le cose che arrivano in maniera ordinata e immediata.
Leggendo altri commenti mi pare anche di capire che non sono stato l'unico ad aver bsogno di riletture e questo mi consola.
Credo che il tuo esperimento avrebbe avuto bisogno di molti più caratteri, anche se credo che anche con 5000 avresti fatto fatica a dipingere tutti quei personaggi che hai messo in scena.
Mezzo punto in più te lo dò per la fantasia, perchè mi piace premiare chi si tuffa nel bizzarro.
Alla prossima, buona edition.

Gaia Peruzzo
Messaggi: 202

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#17 » mercoledì 27 marzo 2024, 18:18

Mario Mazzafoglie ha scritto:L'UFFICIO SEGRETO - GAIA PERUZZO

Ciao Gaia, un piacere leggerti.
Il tuo racconto è bizzarro al punto giusto. Il tuo intento di fare un po' "Alice nel paese delle meraviglie" secondo me ti è riuscito alla grande, perchè io ho avuto subito quella impressione, dopo appena poche righe.
Purtroppo anche io ho dovuto rileggere tre volte per capire bene cosa stesse succedendo e questo per me è sempre un punto a sfavore perchè preferisco le cose che arrivano in maniera ordinata e immediata.
Leggendo altri commenti mi pare anche di capire che non sono stato l'unico ad aver bsogno di riletture e questo mi consola.
Credo che il tuo esperimento avrebbe avuto bisogno di molti più caratteri, anche se credo che anche con 5000 avresti fatto fatica a dipingere tutti quei personaggi che hai messo in scena.
Mezzo punto in più te lo dò per la fantasia, perchè mi piace premiare chi si tuffa nel bizzarro.
Alla prossima, buona edition.


Ciao Mario. Anche io preferisco non dover rileggere e di questo mi dispiace. Nella mente di chi scrive è sempre tutto più chiaro, rispetto alla mente di chi legge.
Dici? Alla fine sono solo 5 personaggi, quello che complica tutto è che siano stravaganti per la maggior parte. Comunque se per alcuni non è stato così immediato il testo, allora devo concentrarmi e provare a migliorare questo aspetto, quindi grazie per il parere. Ma soprattutto grazie per aver apprezzato la fantasia!
In bocca al lupo per il tuo racconto!

Avatar utente
Andrea76
Messaggi: 322

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#18 » giovedì 28 marzo 2024, 19:57

Bello il finale del racconto, con l’accenno alla psichiatria che lascia il lettore nel dubbio se il mondo di Nina sia davvero reale oppure il prodotto di un disagio mentale. Nei simbolismi che via via dissemini lungo il racconto – alcuni dei quali non sono riuscito a decodificare – c’è forse la rappresentazione letteraria della schizofrenia, il che a mio avviso è un plus. Racconto che va riletto più volte, e questo per me invece è un minus.

Gaia Peruzzo
Messaggi: 202

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#19 » giovedì 28 marzo 2024, 22:22

Andrea76 ha scritto:Bello il finale del racconto, con l’accenno alla psichiatria che lascia il lettore nel dubbio se il mondo di Nina sia davvero reale oppure il prodotto di un disagio mentale. Nei simbolismi che via via dissemini lungo il racconto – alcuni dei quali non sono riuscito a decodificare – c’è forse la rappresentazione letteraria della schizofrenia, il che a mio avviso è un plus. Racconto che va riletto più volte, e questo per me invece è un minus.


Ciao Andrea. Non ti nascondo che avevo paurissima del tuo commento! Sono contenta che il racconto ti sia piaciuto questa volta. In realtà non avevo pensato a simbolismi o cose strane e complesse. Tipo il portinaio coccodrillo-albero non ha un significato dietro il suo aspetto. È così, perché io l'ho immaginato così, e basta. Doveva essere un racconto semplice, dove la fantasia prendeva per mano il lettore e lo accompagnava nell'ignoto. Dove appunto non si capiva dove andava a parare fino alla fine, per rimanere sorpresi. E chiedersi soltanto se è stato vero oppure appunto un'allucinazione.
Però capisco che forse per il poco spazio ho reso tutto il più complesso senza volerlo.
In bocca al lupo per il tuo racconto!

Avatar utente
L'inquisitore
Messaggi: 160

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#20 » venerdì 29 marzo 2024, 15:09

Ciao Gaia! Pezzo particolare che non ho ben focalizzato e in cui fatico a trovare l'attinenza al tema (ma è il terzo di fila che mi fa questa impressione e comincio a pensare che sia colpa del tema).
Mi piace l'aspetto fantasioso e bizzarro della situazione, ma ho notato una certa incoerenza tra gli elementi che non mi permettono di trarne un'interpretazione certa. Insomma, concordo con Matteo e Maurizio. Assegno a questo racconto un pollice tendente al positivo, perché comunque ho notato diversi elementi gradevoli alla lettura: i dialoghi, i personaggi che condividono lo spazio con naturalezza e un certo alone di mistero.

Gaia Peruzzo
Messaggi: 202

Re: L'ufficio segreto

Messaggio#21 » sabato 30 marzo 2024, 10:51

L'inquisitore ha scritto:Ciao Gaia! Pezzo particolare che non ho ben focalizzato e in cui fatico a trovare l'attinenza al tema (ma è il terzo di fila che mi fa questa impressione e comincio a pensare che sia colpa del tema).
Mi piace l'aspetto fantasioso e bizzarro della situazione, ma ho notato una certa incoerenza tra gli elementi che non mi permettono di trarne un'interpretazione certa. Insomma, concordo con Matteo e Maurizio. Assegno a questo racconto un pollice tendente al positivo, perché comunque ho notato diversi elementi gradevoli alla lettura: i dialoghi, i personaggi che condividono lo spazio con naturalezza e un certo alone di mistero.


Ciao Inquisitore.
Il mio primo pensiero è stato di scrivere qualcosa che mi piace. E cioè fantasia strana e bizzarra. Sono contenta che l'hai apprezzata. Il tema l'ho interpretato in un senso più fantasioso per rimanere in quell'atmosfera.

Le paure sono le ombre. Penso che siano proprio le parti oscure di ogni persona, dato che spesso ci limitano.
La protagonista le ingrandisce quando non sa come affrontarle. (Nel racconto Nina fa "impazzire" Solitudine che diventa energica, perché si è mangiata un sacco di gelato per il fatto che il ragazzo l'ha lasciata, e sta male per causa sua, perché ha paura di rimanere sola). Sostanzialmente però è colpa della protagonista se le "ciba".

Speravo bastasse questa frase qui:
Tutte le sue paure aleggiavano dentro di lei, come ombre, sempre più grandi. Sempre più lunghe. Era colpa sua se le stava lasciando invecchiare con lei.

Finché non le affronterà/terrà a bada, dovrà farci i conti. Per esempio, magari avrà paura di conoscere una persona nuova per non essere lasciata di nuovo, e sarà colpa sua. Una soluzione le arriva alla fine del racconto: parlarne con qualcuno che potrebbe darle una mano.

Spero che abbia senso. Mi rendo conto che forse non è così immediato e qualche riga in più di spiegazione non avrebbe guastato. O forse avrei dovuto trovare un modo più semplice.
Secondo me poi c'era moltissimo margine di creatività con questo tema (più degli altri che sono usciti, anche perché alla fine è il titolo di una raccolta di racconti dell'ospite). Ombre e colpe possono avere mille sfaccettature e interpretazioni.

Comunque spero di stupirvi ancora più tutti quanti la prossima volta! Mi impegnerò tantissimo per riuscirci, e intanto grazie per il tuo parere e per il tempo che impiegherai a leggere questa lunga risposta.

Torna a “Enrico Luceri Edition - la SETTIMA dell'UNDICESIMA ERA - 181° All Time”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti