Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 18 marzo con un tema di Enrico Luceri e 3000 caratteri a disposizione per scrivere un racconto in quattro ore!
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Alfabri
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Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#1 » martedì 19 marzo 2024, 0:58

Mi fanno accomodare nella sala d’aspetto. Bianca, puzza di varechina.
Chiudo gli occhi e ripenso all’ultima notte. Le sue parole sono come gesso sulla lavagna.

Il pub a quell’ora era ormai sgonfio di vita. C’eravamo solo io e Michael in un angolo, rimarcati dalla luce della lanterna a muro, a tracannare le ultime paure.
“Tu mi chiedi perché alla mia età ancora corro, Amy.”
Michael parlando aveva impercettibilmente abbassato lo sguardo.
“Corro per essere ogni giorno più veloce. Più veloce dei miei avversari, e più veloce del mio pensiero. O almeno per provarci.”
“E non pensi a me? Come fai ad essere così egoista?”, mi sentii ripetere, con una voce tagliata da una nota di metallo, non mia.
“Non è egoismo Amy, mi spiace.” Michael era teso, rigirava tra pollice e indice il boccale di birra ormai nudo.
“Devi capire che se riesco ancora a gioire, ad incazzarmi, ad amarti, è grazie al Tourist Trophy. Ho bisogno di sentire i calci che mi da la mia ombra, ad ogni pinzata sul freno. Corro, in sostanza, perché la velocità è la benzina della mia anima. Mi si incolla sulla pelle, puzza ed è più nera del fondo del mare, ma senza di essa, non sarei più nulla.”
“Perché non riesci a parlarmi del tuo passato? Eppure lo sai che a me puoi dire tutto!”
“Lo so, Amy. Ma ti assicuro che è più facile sfiorare un muretto in piega a 300 all’ora che affrontare alcune pieghe della propria vita. Ad ogni modo, sappi che se non dovessi riuscire io, ci sarà sempre una stella ad aiutarti in questo compito.”

Vengono a prendermi. Sono in due, più bianchi delle quattro mura. Mi fanno strada senza una parola. Il bianco ormai è accecante, vorrei pregarli di smetterla e di riportarmi nel mondo reale. Ma lo so che non si può.
Una porta a ventola si piega al nostro passaggio, ma dietro non c’è nessun saloon americano.
Dietro c’è Michael. La mia mente incespica per convincermi di questo. Nonostante di fronte a me vi sia un tronco d’albero come spezzato e carbonizzato da un fulmine, quello deve essere Michael.
Loro vogliono sapere solo questo. A me basta vedere la voglia color fragola sul dorso del piede per farlo.
E poi correre, veloce, non so dove.
“Ancora un momento, signora Dunlop. Abbiamo trovato questo nella tuta. Non so, abbiamo pensato che avrebbe potuto esserle utile.”
L’uomo mi porge quello che pare un francobollo, corroso in un ampio lembo dall’incendio.
Una vecchia foto di donna.
La guardo, cieca.
Sul retro, una stella.
Un fulmine ora trapassa me, da parte a parte.
Mi allontano, senza una parola. In realtà brucio anch’io, ma nessuno lo vede.
Torno a casa, salgo in camera. La nostra.
Il cofanetto con la stella giace in fondo alla cassettiera. Non aveva mai osato aprirlo, per rispetto di Michael e del suo passato, nonostante nessuna serratura lo proteggesse.
Dentro c’è Michael. Ma un Michael che non è il mio.
Era il Michael di una ragazza bionda, sorridente.
La stessa ragazza della foto consumata dalle fiamme che mi avevano consegnato in obitorio.
La stessa ragazza stampata sui resti smembrati di un articolo di giornale che stava lì, subito sotto.
“Maria, un’altra vittima segreta del Tourist Trophy.
Nonostante le suppliche del marito, il celebre pilota Michael Dunlop, anche Maria aveva deciso di sfidare per la prima volta l'asfalto dell'isola. Un asfalto che, probabilmente a causa dell’inesperienza, l’ha fatalmente tradita.”



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antico
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#2 » martedì 19 marzo 2024, 1:06

Ciao Fabrizio e bentornato dopo ben quattro anni! Occhio che al momento sei sopra di 322 caratteri e quindi saresti in malus massimo. Ti consiglio di portare il racconto a 3000 o sotto in modo da annullare i malus caratteri e tenerti, a quel punto, il malus tempo. Hai tempo fino alle 01.33!

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MatteoMantoani
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#3 » martedì 19 marzo 2024, 12:53

Ciao Fabrizio, mi ricordo di te, l'ultima volta hai partecipato ancora ai tempi del covid, se non sbaglio.
Per capire il tuo racconto ho dovuto leggerlo tre volte, i suoi pregi sono una storia interessante e originale, che però è difficile da capire a una prima lettura. Forse avrei accorciato la parte centrale, il dialogo anche mi pare un po' irreale, il modo in cui Michael parla non può ricalcare il linguaggio comune, è troppo poetico. Altro elemento di confusione, è il "correre", immaginavo correre per fare jogging, andando avanti ho capito che si trattava di gare automobilistiche, però sarebbe stato meglio se tu avessi dato fin da subito gli elementi per capirlo.
Lato stile, occhio a non cercare il lirismo a tutti i costi, rischi di appesantire la lettura.
Insomma, premierò l'idea di base che, nel gruppo, è quella che mi è piaciuta di più.

alexandra.fischer
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#4 » martedì 19 marzo 2024, 15:48

Tema centrato. Storia cruda, dove la protagonista va a ritirare gli effetti personali del compagno Michael, corridore al Tourist Trophy. Bene il flashback del pub, dove Michael ribadisce la sua scelta nel voler continuare la gara nonostante tutti i pericoli. Bene anche con la descrizione dell’obitorio. E del ritrovamento della foto della ragazza bionda con la quale era sposato Michael prima di conoscere Amy, la stessa ragazza menzionata sull’articolo di giornale come vittima del Tourist Trophy.

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Maurizio Chierchia
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#5 » martedì 19 marzo 2024, 17:50

Ciao Fabrizio.
Sarò sincero, a me il racconto non fa impazzire.
Anche io ho trovato i dialoghi veramente impossibili. Le descrizioni invece sono secche, tipo la stanza; bianco, puzza di varichina. Non so, non sono riuscito a immaginare bene la situazione se non per le esperienze personali che mi hanno fatto capire di che parlassi. Inoltre la rivelazione finale non mi ha dato alcun che. Non mi basta la frase "perchè non mi parli del tuo passato" per arrivare alla fine a rivelare che era un assassino. Boh, non ci ho trovato nesso. Tutto il racconto verte sulle gare automobilistiche quindi neanche ci pensavo a una conclusione così che secondo me non centra nulla.
Mi dispiace ma non mi hai convinto.
Ti auguro comunque una buona gara e a rileggerci presto!
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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Taylor_Blackfyre
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#6 » mercoledì 20 marzo 2024, 2:36

Ciao! Non so bene cosa dire che non sia stato detto prima da altri. Anche io ho trovato i dialoghi troppo artificiosi e ci è voluto un po' a capire che non parlassi di correre a piedi. Che si trattasse di moto lo ho capito solo quanto parli del TT. Inoltre, anche se l'ho riletto più volte, la dinamica della storia non è chiara e il finale continuo a non capirlo. Inoltre c'è qualche refuso, probabilmente dovuto alla fretta.

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Andrea76
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#7 » giovedì 21 marzo 2024, 15:14

Ciao Fabrizio, per quanto mi riguarda il tuo racconto emotivamente è un pugno in faccia e stilisticamente è un pezzo di bravura. Non c’è una parola fuori posto, la prosa è di altissimo livello e si sposa in maniera coerente con immagini e/o concetti che riesci a far passare nella mente del lettore seducendola. Il dramma di Michael (“è più facile sfiorare un muretto in piega a 300 all’ora che affrontare alcune pieghe della propria vita”) è una verità che considero assoluta perché vale in altre forme per ognuno di noi quando decidiamo di capovolgere la scala delle priorità pur di non pensare, così come allo stesso tempo la comprensione di quello di Amy è fisiologica e naturale (chi in vita sua non si è mai sentito una seconda scelta?). Il tuo racconto in questo senso è totale, chi legge può sentirsi un po’ Michael e un po’ Amy in virtù dei propri pregressi di vita. Di difetti nel tuo scritto ne ho trovati – un incipit troppo breve che squilibra la suddivisione in tre parti e una mancata centratura del tema (per me amare qualcuno più di un altro non è una colpa) – ma nella valutazione finale non posso non tenere conto delle emozioni che sei riuscito a trasmettermi.
A rileggerti presto.

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Alfabri
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#8 » sabato 23 marzo 2024, 9:45

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Fabrizio, mi ricordo di te, l'ultima volta hai partecipato ancora ai tempi del covid, se non sbaglio.
Per capire il tuo racconto ho dovuto leggerlo tre volte, i suoi pregi sono una storia interessante e originale, che però è difficile da capire a una prima lettura. Forse avrei accorciato la parte centrale, il dialogo anche mi pare un po' irreale, il modo in cui Michael parla non può ricalcare il linguaggio comune, è troppo poetico. Altro elemento di confusione, è il "correre", immaginavo correre per fare jogging, andando avanti ho capito che si trattava di gare automobilistiche, però sarebbe stato meglio se tu avessi dato fin da subito gli elementi per capirlo.
Lato stile, occhio a non cercare il lirismo a tutti i costi, rischi di appesantire la lettura.
Insomma, premierò l'idea di base che, nel gruppo, è quella che mi è piaciuta di più.


Grazie Matteo, hai perfettamente ragione sulla mia ultima partecipazione, ottima memoria! Concordo sul lirismo, mentre sul tipo di "corsa" pensavo di aver sparso sufficienti indizi (velocità, 300 all'ora in piega, pinzare il freno, tourist Trophy che, per inciso, é la più pericolosa gara in moto al mondo). Ci sta, proverò a fare meglio. Alla prossima!

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Alfabri
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#9 » sabato 23 marzo 2024, 9:52

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Fabrizio.
Sarò sincero, a me il racconto non fa impazzire.
Anche io ho trovato i dialoghi veramente impossibili. Le descrizioni invece sono secche, tipo la stanza; bianco, puzza di varichina. Non so, non sono riuscito a immaginare bene la situazione se non per le esperienze personali che mi hanno fatto capire di che parlassi. Inoltre la rivelazione finale non mi ha dato alcun che. Non mi basta la frase "perchè non mi parli del tuo passato" per arrivare alla fine a rivelare che era un assassino. Boh, non ci ho trovato nesso. Tutto il racconto verte sulle gare automobilistiche quindi neanche ci pensavo a una conclusione così che secondo me non centra nulla.
Mi dispiace ma non mi hai convinto.
Ti auguro comunque una buona gara e a rileggerci presto!


Ciao Maurizio e grazie della lettura.
É brutto lo so, e vuol dire che non ho fatto un buon lavoro io, ma provo a "srotolare" il racconto: un uomo schiacciato dalla passione per le corse in moto (in particolare il Tourist Trophy, una vera ossessione per gli abitanti dell'Isola di Man) si confronta con la moglie, che vuole che smetta di correre. Lui non riesce perché schiacciato dal senso di colpa di aver spinto la ex moglie alla passione per le corse, ex moglie che aveva così anni addietro perso la vita in gara. Così l'uomo corre e muore, male. La moglie attuale fa il riconoscimento del cadavere in obitorio e le danno una foto della ex, che lui portava sempre nella tuta: così la moglie, ignara di tutto il suo passato, scopre tutto una volta tornata a casa.
Alla prossima!

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Alfabri
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#10 » sabato 23 marzo 2024, 9:52

Taylor_Blackfyre ha scritto:Ciao! Non so bene cosa dire che non sia stato detto prima da altri. Anche io ho trovato i dialoghi troppo artificiosi e ci è voluto un po' a capire che non parlassi di correre a piedi. Che si trattasse di moto lo ho capito solo quanto parli del TT. Inoltre, anche se l'ho riletto più volte, la dinamica della storia non è chiara e il finale continuo a non capirlo. Inoltre c'è qualche refuso, probabilmente dovuto alla fretta.

Ciao e grazie. Puoi leggere il commento che ho lasciato a Maurizio per chiarirti la trama. Alla prossima!

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Alfabri
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#11 » sabato 23 marzo 2024, 9:55

Andrea76 ha scritto:Ciao Fabrizio, per quanto mi riguarda il tuo racconto emotivamente è un pugno in faccia e stilisticamente è un pezzo di bravura. Non c’è una parola fuori posto, la prosa è di altissimo livello e si sposa in maniera coerente con immagini e/o concetti che riesci a far passare nella mente del lettore seducendola. Il dramma di Michael (“è più facile sfiorare un muretto in piega a 300 all’ora che affrontare alcune pieghe della propria vita”) è una verità che considero assoluta perché vale in altre forme per ognuno di noi quando decidiamo di capovolgere la scala delle priorità pur di non pensare, così come allo stesso tempo la comprensione di quello di Amy è fisiologica e naturale (chi in vita sua non si è mai sentito una seconda scelta?). Il tuo racconto in questo senso è totale, chi legge può sentirsi un po’ Michael e un po’ Amy in virtù dei propri pregressi di vita. Di difetti nel tuo scritto ne ho trovati – un incipit troppo breve che squilibra la suddivisione in tre parti e una mancata centratura del tema (per me amare qualcuno più di un altro non è una colpa) – ma nella valutazione finale non posso non tenere conto delle emozioni che sei riuscito a trasmettermi.
A rileggerti presto.


Ciao Andrea, ti ringrazio molto per il bellissimo commento. Secondo me il tema della memoria e del senso di colpa (di lui che, con la sua passione per le moto, ha coinvolto anche la ex moglie, portandola alla morte) é abbastanza centrato, forse non sono stato abbastanza chiaro nell'esplicitarlo! Grazie comunque, a rileggerci presto!

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Andrea Furlan
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#12 » martedì 26 marzo 2024, 4:24

Ciao Fabrizio,
Il tuo racconto non è male, mi ha risvegliato attenzione e l'ho letto volentieri, anche se ho trovato più o meno gli stessi problemi che hanno sollevato altri. All'inizio ho pensato più alle auto che alle moto, non conoscendo la corsa di cui parli. Magari sarebbe stato sufficiente indicare con più chiarezza a cosa ti riferissi all'inizio, per instradare subito il lettore. La storia è interessante e la rivelazione finale inaspettata, anche se un po' classica. L'atmosfera noir pervade tutta la storia in un registro coerente. Tema centrato.

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angelo.frascella
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#13 » martedì 26 marzo 2024, 22:51

Ciao Fabrizio.
Il tuo è un racconto pieno di potenziale ma non sfruttato al massimo.Un punto forte è sicuramente la capacità stilistica che usi molto bene nelle descrizioni: il pub sgonfio di vita, le parole come gesso sulla lavagna e il tracannare le paure sono tutte immagini molto belle. Purtroppo però lo stesso approccio non va bene nelle linee di dialogo che risultano innaturali.Per quello che riguarda lo sviluppo della storia già dopo la seconda scena sappiamo che Michael è morto senza doverlo leggere e questo fa perdere pathos alla scena successiva. Inoltre la rivelazione finale non arriva in modo forte e diretto e quindi, anche se potenzialmente il dramma c'è, l'effetto emotivo sul lettore è un po' annacquato. Un'idea meritevole in un racconto che però avrebbe bisogno di una forte revisione

A rileggerci

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Mario Mazzafoglie
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#14 » mercoledì 27 marzo 2024, 22:14

CASSETTI - FABRIZIO SOLLAZZO

Ciao Fabrizio, un piacere leggerti.
Prima di esprimere il mio parere ho voluto leggere tutti i commenti. Sicuramente dopo aver letto la tua spiegazione della trama in poche righe è tutto più chiaro, anche perchè dopo aver letto per due volte il racconto non è che avessi colto tutti i particolari. Rileggendolo ora dopo le tue parole cambia parecchio.
Quindi il mio giudizio è un po' sospeso a metà, perchè da una parte secondo me hai tirato fuori una storia che potenzialmente è una bomba, dall'altra parte devo giudicare l'esecuzione in sè, che, senza la tua spiegazione, probabilmente sarebbe arrivata con più dfficoltà.
Stilisticamente ho visto molto i dialoghi da film, ma sono veramente poche le persone qui su MC che riescono a scrivere dialoghi realistici senza farsi condizionare dalla tv con la quale siamo cresciuti.
Il tema per me è assolutamente centrato. Complimenti ancora per l'idea, davvero ottima.
Alla prossima, buona edition.

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L'inquisitore
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Re: Cassetti - di Fabrizio Sollazzo

Messaggio#15 » venerdì 29 marzo 2024, 15:08

Ciao Fabrizio! Tanto che non ti vedevo da queste parti. Allora, ho trovato la prosa un po' troppo "teatrale" per essere credibile e piacevole. Alcune figure retoriche le ho anche trovate poco calzanti (la birra nuda, per dirne una). A livello stilistico ci sarebbe da dare una bella sistemata, ma il racconto si segue. La situazione è interessante, il flashback centrale ci fa immaginare cosa sia successo, ma rimane il dubbio. Con la morte di Michael arriva un'altra sorpresa e, repentinia, Amy scopre che Michael era sposato con un'altra. E niente, ci dev'essere qualcosa che mi sfugge in questo finale. Per il resto il pezzo non è male.
Direi un pollice tendente al positivo anche per te.

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