Il pianeta delle femministe

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 aprile con un tema di Polly Russell e 4 ore di tempo per scrivere un racconto con un max di 4000 caratteri spazi inclusi!
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MatteoMantoani
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Il pianeta delle femministe

Messaggio#1 » lunedì 15 aprile 2024, 23:28

Oggi vi racconto di quando ero ancora un giovane merchant come voi, e disponevo solo di qualche organo di riserva: roba economica, ma utile. Bee6 era il pianeta che volevo visitare per primo, mi avevano infatti raccontato delle donne del posto.
Per chi di voi ancora non sa com'è fatta la galassia, sappiate che Bee6 è uno di quei posti in cui i nostri antenati si sono modificati al punto da non essere più geneticamente compatibili con la nostra razza. In special modo, su Bee6 avevano incrociato il loro DNA di scimmia terrestre con quello degli insetti.
Una volta atterrata, la mia astronave era tutta scorticata, colpa dell'atmosfera carica di acido. La lasciai brucare erbetta fresca mentre le sue ferite guarivano: era di carne dura, mica di cartilagine scadente come le fanno oggi!
Anche se avevo i polmoni di bauxite, l'aria acida pungeva come carta vetrata. Mi avventurai da solo nella foresta vergine, il clima era freddo, così il mio sistema endocrino iniziò a secernere tricollina per far crescere una fitta pelliccia. Ottima cosa gli innesti ormonali, tenetene conto!
Avevo letto tutto di quel pianeta, ero preparato a incontrare ogni sottospecie di razza umano-insettoide; tra tutti temevo di più i mirmidoni, uomini formica senza cervello che vivono in una forma di ultra capitalismo spinto. Se ne incontri uno, meglio se gli spari in faccia prima che ti riempia la testa di cazzate, potresti ritrovarti a comprare una delle sue luride polizze d'assicurazione… non ridete! Anche noi merchant siamo vittime privilegiate, quegli stronzi non sapete che affari fanno con i giovani come voi, che vi fate abbindolare come niente fosse!
Insomma, cammina cammina e finalmente ne vedo una: un magnifico esemplare di vedova nera. Queste donne-ragno discendono da un’antichissima tribù terrestre che si chiamava “femministe”, donne che sostenevano che il genere femminile fosse superiore a quello maschile. Non ridete! Lo so che i vecchi umani erano tutti uguali, ma comunque trovavano il modo di rompersi i coglioni a vicenda! Insomma, le vedove nere di Bee6 vivono in città intessute col loro stesso sputo: luoghi affascinanti, ma solo se vi piace dormire in lenzuola impregnate di saliva. Quella che avevo trovato mi fissava con i suoi quattro stupendi occhi, colma di curiosità per il mio aspetto alieno. Oh, creatura divina, le dissi, ho viaggiato il cosmo per poter contemplare le tue bellissime sei gambe con altrettanti culi, nonché il tuo ventre capace. La donna scese in modo aggraziato dalla sua tela, la bocca secerneva bava. Oh amore, dissi, lascia che accarezzi le tue dodici mammelle e assapori il tuo nettare aracnoide. Si avvicinava quatta quatta, il suo ventre iniziava a gonfiarsi. Mi inginocchiai, presi un respiro profondo di quell'aria acida: sono il tuo umano merchant, ho un pene da cavallo di Lipiza9 innestato apposta per te, per dimostrarti il mio amore. La donna aprì la bocca, il ventre ormai era gonfio quanto un motore da iperspazio: le mie frasi volgari l'avevano eccitata, vedeva in me una preda facile, il classico maschio allupato pronto a farsi divorare… ma io, come avrete capito, avevo altri piani. Gli artigli innestati saltarono fuori dalle mie nocche e le tranciarono di netto la gola, poi li usai per asportarle l'utero-stomaco: un vero colpo da maestro! Corsi raggiante all'astronave, collegai l'organo alla console, ed ecco che avevo una sacca digerente che poteva contenere cibo per mesi e nutrirmi durante l’ibernazione: ero così pronto a iniziare i miei viaggi stellari!
La nave ripartì senza problemi. Mi infilai nella vescica di ibernazione: stavo per addormentarmi, ma udii una vocina sibilare accanto a me… una vocina di merda che mi tenne sveglio per tutto il viaggio e che popola ancora i miei incubi. Non ridete! Ecco la lezione di oggi, cari ragazzi: mai lasciare l’astronave aperta, non si sa mai che qualche pezzo di merda di mirmidone ci si infili dentro e vi rifili il suo schifoso campionario di polizze per i restanti dieci anni luce!



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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#2 » lunedì 15 aprile 2024, 23:44

Ciao Matteo! Tutto ok con tempo e caratteri, buona POLLY RUSSELL EDITION!

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Emiliano Maramonte
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#3 » martedì 16 aprile 2024, 12:10

Ciao Matteo!
Ti devo valutare di nuovo per obbligo, ma ti leggo sempre volentieri perché ogni tuo racconto è una scoperta.
In questa Edition ti sei lanciato in un esperimento interessante, a tratti bizzarro e, naturalmente, hai scelto la fantascienza, e questo è un valore aggiunto.
Ho ritrovato echi di Douglas Adams e una punta di ironia tipica di Lansdale, ma il tutto miscelato con uno registro personale e particolare.
Non mi ha convinto un po' di confusione nella gestione delle razze e degli abomini genetici, in particolare qualche perplessità sulla voce narrante che è un autentico accrocco di materiali e parti biomeccaniche!
Per il resto, racconto abbastanza divertente, anche se l'ho visto come un qualcosa di fine a se stesso, una specie di divertissement scanzonato senza troppe pretese (non almeno rispetto ad altri tuoi lavori molto più ambiziosi, in termini letterari).
Tema centrato (amore più bestiale di così!).

In bocca al lupo!
Emiliano.

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MatteoMantoani
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#4 » martedì 16 aprile 2024, 12:32

Emiliano Maramonte ha scritto:Ciao Matteo!
Ti devo valutare di nuovo per obbligo, ma ti leggo sempre volentieri perché ogni tuo racconto è una scoperta.
In questa Edition ti sei lanciato in un esperimento interessante, a tratti bizzarro e, naturalmente, hai scelto la fantascienza, e questo è un valore aggiunto.
Ho ritrovato echi di Douglas Adams e una punta di ironia tipica di Lansdale, ma il tutto miscelato con uno registro personale e particolare.
Non mi ha convinto un po' di confusione nella gestione delle razze e degli abomini genetici, in particolare qualche perplessità sulla voce narrante che è un autentico accrocco di materiali e parti biomeccaniche!
Per il resto, racconto abbastanza divertente, anche se l'ho visto come un qualcosa di fine a se stesso, una specie di divertissement scanzonato senza troppe pretese (non almeno rispetto ad altri tuoi lavori molto più ambiziosi, in termini letterari).
Tema centrato (amore più bestiale di così!).

In bocca al lupo!
Emiliano.

Ciao Emiliano, grazie per il commento e per il confronto con la grande Guida Galattica per Autostoppisti!
In effetti il mio desiderio era quello di scrivere un racconto che avesse come unico obiettivo quello di divertire e fare ridere, la fantascienza mi è sembrata d'obbligo perché racconti di uomini che amano animali in altri modi non saprei scriverli.. anzi.. non so proprio scrivere di storie d'amore.. ecco perché ho cercato di fare qualcosa in cui mi sento più a mio agio.. vabbè XD
Sì, il protagonista fa parte di una razza umana che può innestarsi parti biomeccaniche a piacimento per modificare il proprio corpo e viaggiare nello spazio. C'era una cosa simile in Star Trek Voyager (la fagìa).
Buona fortuna e buona gara.

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#5 » martedì 16 aprile 2024, 17:11

Ciao, non è facile dare un parere su questo racconto. L'inizio è interessante, ma lo svolgimento non mi è proprio piaciuto, in particolare l'aspetto misogino del racconto. Capisco la volontà di fare ironia, ma per come la vedo io sarebbe meglio farlo da premesse reali e secondo me non lo fai. Non voglio fare polemica, ma sembra un po' il solito rant che si legge online. È un peccato perché avrebbe potuto essere davvero intrigante, ma trovo che scada tutto nel banale. Immagino di non aver capito io l'intento.

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MatteoMantoani
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#6 » martedì 16 aprile 2024, 17:51

Taylor_Blackfyre ha scritto:Ciao, non è facile dare un parere su questo racconto. L'inizio è interessante, ma lo svolgimento non mi è proprio piaciuto, in particolare l'aspetto misogino del racconto. Capisco la volontà di fare ironia, ma per come la vedo io sarebbe meglio farlo da premesse reali e secondo me non lo fai. Non voglio fare polemica, ma sembra un po' il solito rant che si legge online. È un peccato perché avrebbe potuto essere davvero intrigante, ma trovo che scada tutto nel banale. Immagino di non aver capito io l'intento.

Ciao, grazie per il commento. Perché dici che il racconto è misogino? Non era veramente mia intenzione, cosa ti ha dato quest'impressione? Per il resto, certo, l'intento del racconto è ironico e satirico, se proprio vogliamo l'ironia colpisce il concetto di femminismo, che (adesso non voglio sconfinare) mi sembra a pelle deprecabile come il concetto maschilismo.. tutto qua XD non c'è un intento moralistico, solo ironico.
Magari la frase del racconto "donne che sostenevano che il genere femminile fosse superiore a quello maschile" spiega meglio quale tipo di femminismo è oggetto dell'ironia, non l'accezione che mira all'uguaglianza tra uomo o donna, ma la sua estremizzazione. Tutto qua..

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Taylor_Blackfyre
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#7 » martedì 16 aprile 2024, 18:05

MatteoMantoani ha scritto:
Taylor_Blackfyre ha scritto:Ciao, non è facile dare un parere su questo racconto. L'inizio è interessante, ma lo svolgimento non mi è proprio piaciuto, in particolare l'aspetto misogino del racconto. Capisco la volontà di fare ironia, ma per come la vedo io sarebbe meglio farlo da premesse reali e secondo me non lo fai. Non voglio fare polemica, ma sembra un po' il solito rant che si legge online. È un peccato perché avrebbe potuto essere davvero intrigante, ma trovo che scada tutto nel banale. Immagino di non aver capito io l'intento.

Ciao, grazie per il commento. Perché dici che il racconto è misogino? Non era veramente mia intenzione, cosa ti ha dato quest'impressione? Per il resto, certo, l'intento del racconto è ironico e satirico, se proprio vogliamo l'ironia colpisce il concetto di femminismo, che (adesso non voglio sconfinare) mi sembra a pelle deprecabile come il concetto maschilismo.. tutto qua XD non c'è un intento moralistico, solo ironico

ciao, guarda, spero il mio commento non ti abbia offeso. Anche io non ho voluto entrare troppo nello specifico, ma non condivido il tuo punto di vista. credo che il femminismo abbia delle ragioni d'essere visto l'ordinamento della nostra società e che tenda alla parità, non alla superiorità femminile. Di conseguenza la battuta a riguardo del personaggio, il fatto che le donne vivano nella saliva (che ho capito serva per fare la tela di ragno, ovviamente, ma non mi pare che i ragni vivano sbavati), lei che arriva come una stupida tutta eccitata dal pene di cavallo per farsi decapitare... boh, l'ho trovato di cattivo gusto. Senza volerti offendere ma è un po' un discorso da spogliatoio di una palestra, se capisci cosa intendo. ripeto, ho capito l'intento ironico, ma per come la vedo io hai sprecato un'ottima premessa

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MatteoMantoani
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#8 » martedì 16 aprile 2024, 18:14

Taylor_Blackfyre ha scritto:
MatteoMantoani ha scritto:
Taylor_Blackfyre ha scritto:Ciao, non è facile dare un parere su questo racconto. L'inizio è interessante, ma lo svolgimento non mi è proprio piaciuto, in particolare l'aspetto misogino del racconto. Capisco la volontà di fare ironia, ma per come la vedo io sarebbe meglio farlo da premesse reali e secondo me non lo fai. Non voglio fare polemica, ma sembra un po' il solito rant che si legge online. È un peccato perché avrebbe potuto essere davvero intrigante, ma trovo che scada tutto nel banale. Immagino di non aver capito io l'intento.

Ciao, grazie per il commento. Perché dici che il racconto è misogino? Non era veramente mia intenzione, cosa ti ha dato quest'impressione? Per il resto, certo, l'intento del racconto è ironico e satirico, se proprio vogliamo l'ironia colpisce il concetto di femminismo, che (adesso non voglio sconfinare) mi sembra a pelle deprecabile come il concetto maschilismo.. tutto qua XD non c'è un intento moralistico, solo ironico

ciao, guarda, spero il mio commento non ti abbia offeso. Anche io non ho voluto entrare troppo nello specifico, ma non condivido il tuo punto di vista. credo che il femminismo abbia delle ragioni d'essere visto l'ordinamento della nostra società e che tenda alla parità, non alla superiorità femminile. Di conseguenza la battuta a riguardo del personaggio, il fatto che le donne vivano nella saliva (che ho capito serva per fare la tela di ragno, ovviamente, ma non mi pare che i ragni vivano sbavati), lei che arriva come una stupida tutta eccitata dal pene di cavallo per farsi decapitare... boh, l'ho trovato di cattivo gusto. Senza volerti offendere ma è un po' un discorso da spogliatoio di una palestra, se capisci cosa intendo. ripeto, ho capito l'intento ironico, ma per come la vedo io hai sprecato un'ottima premessa

Allora certamente credo che il mio racconto non ti sia arrivato secondo le mie intenzioni, certo.. chiara la definizione di femminismo che riporti, ma io mi riferivo a quella deviata cui la voce narrante fa riferimento.. la saliva.. boh, era solo una battuta sui ragni, non vedo cosa centri la saliva con le donne XD e poi il discorso del pene.. le vedove nere mangiano il maschio durante l'accoppiamento.. quindi.. mi sembrava anche qui ironia sui ragni XD
Per tutti quelli che leggono: non c'è nessun intento misogino XD solo ironico e non verso chi combatte per l'emancipazione femminile

Angelisa
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#9 » lunedì 22 aprile 2024, 20:57

Ciao Matteo e ben ritrovato!

Il racconto l'ho trovato divertente, anche se devo essere sincera leggendolo qualcosa mi ha stonato. Ma poi ho avuto modo di vedere il tuo scambio con Taylor e ho capito che hai voluto usare l'ironia per dirci qualcos'altro sul femminismo.
Sul finale io gli avrei fatto trovare una insettona che vendicasse la donna-ragno ma solo perché sono di parte con il genere femminile di qualsiasi specie :-D
Un abbraccio

A.

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Mario Mazzafoglie
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#10 » martedì 23 aprile 2024, 0:50

IL PIANETA DELLE FEMMINISTE - MATTEO MANTOANI

Ciao Matteo, un piacere leggerti.
Innanzitutto complimenti per aver avuto il coraggio di trattare l'argomento più discusso del momento! Eroe contemporaneo!
Io personalmente non ci ho letto niente di particolare, anzi, come hai ben ribadito tu, un racconto assolutamente ironico e senza pretese di sorta.
Per quanto riguarda lo stile, il discorso libero è un esperimento che ti è abbastanza riuscito, anche se avrei evitato il muro di testo magari andando a capo ogni tanto. Avresti avuto una pagina sicuramente più pulita e ordinata.
Detto questo, tranne che per la parte iniziale dove ammetto di aver dovuto rileggere per capire meglio il tutto, per il resto del racconto la storia si lascia leggere ed è chiara, senza bisogno di ulteriori riletture.
Per me è una buona e coraggiosa prova.
Alla prossima, buona edition.

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Maurizio Chierchia
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#11 » martedì 23 aprile 2024, 16:29

Ciao Matteo.
Eccoci di nuovo qui!
Ti faccio i miei complimenti perchè hai scritto in pochi caratteri un racconto sfizioso e divertente. La cosa che mi è piaciuta di più di tutte è l'ambientazione. In poco spazio hai dato vita a un pianeta ricco e variegato. Non amo particolarmente la fantascienza ma in questo caso mi hai davvero colpito.
Ho amato l'astronave del merchant e se fosse per me, leggerei un racconto intero con la nave come protagonista. Mi piace la tecnologia mischiata alla carne, da quel tocco di gore che non guasta mai.
Congratulazioni, non ho altro da dire se non che vorrei leggere di più su questo protagonista e la sua nave, pensaci!
Buona gara e a rileggerci presto.
Maurizio Chierchia
"Domani è già vicino"

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Manuel Marinari
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#12 » martedì 23 aprile 2024, 21:41

Ciao Matteo, a livello di stile non ho da dire niente. Mi piacciono sempre le tue trame e come riesci a comporle e a farle svolgere in pochi caratteri. La bio-meccanica? La chiamo così, va, è scritta bene e ci fai entrare alla grande nel tuo mondo.
Purtroppo però il racconto mi ha dato quel pizzico di fastidio che non posso fingere e che non mi va di negare. Immagino che sul tema femminismo ci sia poca conoscenza. O per lo meno, un punto di vista un poco superficiale. E va bene eh, ben inteso. Condivido questo con te, perché in un racconto breve come quelli che scriviamo a MC, i personaggi spesso sono un pò lo specchio di noi stessi. È difficile dare vita propria ai personaggi e quindi orchestrare i vari archetipi narrativi.

Poteva starci, a mio avviso, una frase come questa, in una trama in cui il personaggio è archeotipamente (non so se si dice così, mi butto :D) definito: "Queste donne-ragno discendono da un’antichissima tribù terrestre che si chiamava “femministe”, donne che sostenevano che il genere femminile fosse superiore a quello maschile. Non ridete! Lo so che i vecchi umani erano tutti uguali, ma comunque trovavano il modo di rompersi i coglioni a vicenda!"
Il breve svolgimento del racconto fa si che non riesca a contestualizzarlo come ironico.
Tutto questo mi arriva dalla lettura del racconto e dai commenti che ho letto. Nessun problema. Non riesco ad apprezzare ironia su questo tema. Niente di personale Matteo, ho condiviso quello che mi lascia l'esperienza di lettura di questo racconto e le riflessioni che emergono del mio interiore e della mia sensibilità. In fondo, MC è una comunità virtuale di persone che scrivono. Nella maggior parte dei casi non ci conosciamo quasi nessuno e quindi non conosciamo come un* la possa pensare.

Vorrei lasciarti delle citazioni di due donne che per me sono state molto importanti. Scrittrici di testimonianza attiva di lotta femminista, contro la società patriarcale di cui facciamo parte e in cui viviamo. I loro libri sono stupendi. Michela Murgia e Angela Davis.

«Il femminismo non nasce per essere comodo per tutti, nasce dall'espressione del disagio di una parte della popolazione che sta scomoda dove sta. Se non vivi la discriminazione non capisci la necessità di fare attivismo per superare quella discriminazione»
"La donna socialmente gradita è una donna silenziosa, che diletta con qualunque arte, tranne quella oratoria."
Il silenzio è una virtù, ma solo se sono le donne a praticarlo. Agli uomini nessuno chiede di tacere le loro riflessioni interiori, anzi sono così sollecitati a condividerle che è lecito sospettare che prima di parlare parecchi di loro non abbiano riflettuto a sufficienza."
Michela Murgia

“Il femminismo implica molto di più che non la sola uguaglianza di genere. […] Deve implicare una coscienza riguardo al capitalismo, al razzismo, al colonialismo, ai postcolonialismi e all’abilità, e una quantità di generi più grande di quanto possiamo immaginare, e così tanti nomi per la sessualità che mai avremmo pensato di poter annoverare”
Angela Davis

Alle prossime letture!

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MatteoMantoani
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#13 » mercoledì 24 aprile 2024, 8:59

Angelisa ha scritto:Ciao Matteo e ben ritrovato!

Il racconto l'ho trovato divertente, anche se devo essere sincera leggendolo qualcosa mi ha stonato. Ma poi ho avuto modo di vedere il tuo scambio con Taylor e ho capito che hai voluto usare l'ironia per dirci qualcos'altro sul femminismo.
Sul finale io gli avrei fatto trovare una insettona che vendicasse la donna-ragno ma solo perché sono di parte con il genere femminile di qualsiasi specie :-D
Un abbraccio

A.

XD sì, certo! Una specie di vendetta contro questo zozzone c'è: è costretto a sorbirsi per anni luce le petulanti proposte commerciali di un uomo insetto XD ma certo, magari per una versione alternativa ci può stare qualcosa di più femminile. Grazie per il commento, e buona gara!

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MatteoMantoani
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#14 » mercoledì 24 aprile 2024, 9:01

Mario Mazzafoglie ha scritto:IL PIANETA DELLE FEMMINISTE - MATTEO MANTOANI

Ciao Matteo, un piacere leggerti.
Innanzitutto complimenti per aver avuto il coraggio di trattare l'argomento più discusso del momento! Eroe contemporaneo!
Io personalmente non ci ho letto niente di particolare, anzi, come hai ben ribadito tu, un racconto assolutamente ironico e senza pretese di sorta.
Per quanto riguarda lo stile, il discorso libero è un esperimento che ti è abbastanza riuscito, anche se avrei evitato il muro di testo magari andando a capo ogni tanto. Avresti avuto una pagina sicuramente più pulita e ordinata.
Detto questo, tranne che per la parte iniziale dove ammetto di aver dovuto rileggere per capire meglio il tutto, per il resto del racconto la storia si lascia leggere ed è chiara, senza bisogno di ulteriori riletture.
Per me è una buona e coraggiosa prova.
Alla prossima, buona edition.

Certamente gestire meglio la parte informativa della prima parte e rendere la lettura più accattivante (anche dal punto di vista grafico) è un punto di miglioramento di questo racconto: ho dovuto togliere 1000 caratteri dalla prima versione XD sarà anche colpa di questo.
Grazie mille per il commento e per il posizionamento in classifica, buona gara e a presto!

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MatteoMantoani
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#15 » mercoledì 24 aprile 2024, 9:02

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Matteo.
Eccoci di nuovo qui!
Ti faccio i miei complimenti perchè hai scritto in pochi caratteri un racconto sfizioso e divertente. La cosa che mi è piaciuta di più di tutte è l'ambientazione. In poco spazio hai dato vita a un pianeta ricco e variegato. Non amo particolarmente la fantascienza ma in questo caso mi hai davvero colpito.
Ho amato l'astronave del merchant e se fosse per me, leggerei un racconto intero con la nave come protagonista. Mi piace la tecnologia mischiata alla carne, da quel tocco di gore che non guasta mai.
Congratulazioni, non ho altro da dire se non che vorrei leggere di più su questo protagonista e la sua nave, pensaci!
Buona gara e a rileggerci presto.

Ma grazie! Mi inciti a sviluppare ulteriormente quest'idea! In effetti vorrei tanto riuscire a scrivere della fantascienza ironica sullo stile della Guida Galattica.. sono i sogni nel cassetto di un povero aspirante scrittore XD
Grazie ancora e buona gara!

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MatteoMantoani
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#16 » mercoledì 24 aprile 2024, 9:23

Manuel Marinari ha scritto:Ciao Matteo, a livello di stile non ho da dire niente. Mi piacciono sempre le tue trame e come riesci a comporle e a farle svolgere in pochi caratteri. La bio-meccanica? La chiamo così, va, è scritta bene e ci fai entrare alla grande nel tuo mondo.
Purtroppo però il racconto mi ha dato quel pizzico di fastidio che non posso fingere e che non mi va di negare. Immagino che sul tema femminismo ci sia poca conoscenza. O per lo meno, un punto di vista un poco superficiale. E va bene eh, ben inteso. Condivido questo con te, perché in un racconto breve come quelli che scriviamo a MC, i personaggi spesso sono un pò lo specchio di noi stessi. È difficile dare vita propria ai personaggi e quindi orchestrare i vari archetipi narrativi.

Poteva starci, a mio avviso, una frase come questa, in una trama in cui il personaggio è archeotipamente (non so se si dice così, mi butto :D) definito: "Queste donne-ragno discendono da un’antichissima tribù terrestre che si chiamava “femministe”, donne che sostenevano che il genere femminile fosse superiore a quello maschile. Non ridete! Lo so che i vecchi umani erano tutti uguali, ma comunque trovavano il modo di rompersi i coglioni a vicenda!"
Il breve svolgimento del racconto fa si che non riesca a contestualizzarlo come ironico.
Tutto questo mi arriva dalla lettura del racconto e dai commenti che ho letto. Nessun problema. Non riesco ad apprezzare ironia su questo tema. Niente di personale Matteo, ho condiviso quello che mi lascia l'esperienza di lettura di questo racconto e le riflessioni che emergono del mio interiore e della mia sensibilità. In fondo, MC è una comunità virtuale di persone che scrivono. Nella maggior parte dei casi non ci conosciamo quasi nessuno e quindi non conosciamo come un* la possa pensare.

Vorrei lasciarti delle citazioni di due donne che per me sono state molto importanti. Scrittrici di testimonianza attiva di lotta femminista, contro la società patriarcale di cui facciamo parte e in cui viviamo. I loro libri sono stupendi. Michela Murgia e Angela Davis.

«Il femminismo non nasce per essere comodo per tutti, nasce dall'espressione del disagio di una parte della popolazione che sta scomoda dove sta. Se non vivi la discriminazione non capisci la necessità di fare attivismo per superare quella discriminazione»
"La donna socialmente gradita è una donna silenziosa, che diletta con qualunque arte, tranne quella oratoria."
Il silenzio è una virtù, ma solo se sono le donne a praticarlo. Agli uomini nessuno chiede di tacere le loro riflessioni interiori, anzi sono così sollecitati a condividerle che è lecito sospettare che prima di parlare parecchi di loro non abbiano riflettuto a sufficienza."
Michela Murgia

“Il femminismo implica molto di più che non la sola uguaglianza di genere. […] Deve implicare una coscienza riguardo al capitalismo, al razzismo, al colonialismo, ai postcolonialismi e all’abilità, e una quantità di generi più grande di quanto possiamo immaginare, e così tanti nomi per la sessualità che mai avremmo pensato di poter annoverare”
Angela Davis

Alle prossime letture!

Ciao Manuel! Ho letto le citazioni che mi hai portato con molto interesse, mi ha colpito soprattutto la seconda.. fatico a capirla visto che secondo me era inserita in un discorso più ampio, ma credo che andrò a prendere quest'autrice e a esplorare le sue posizioni in merito..
Visto che poi, un pochino, me l'hai messa sul personale, lascia che ti tranquillizzi su una cosa: se andassi da mia moglie a dire (con serietà) che il suo ruolo sociale è quello di farmi da mangiare e che in famiglia comando io, lei non solo si piegherebbe dal ridere ma mi rivolterebbe la faccia con un pugno! E sentirei di essermelo meritato XD Allo stesso modo, se mai il futuro marito di mia figlia tenterà di ridurla a sua serva e sfornatrice automatica di bambini, credo che lo scuoierò e appenderò la sua pelle in bella vista in giardino XD
Dico questo per tranquillizzare tutti, ho scritto "femminismo" intendendo la sua accezione superficiale, quella che la voce narrante esprime chiaramente come "la convinzione che un genere sia superiore all'altro, che è una cazzata di un mondo passato!", come se noi prendessimo un antico romano e stessimo ad ascoltare un suo sermone sul fatto che la schiavitù è una caratteristica naturale del genere umano XD ma quanto ci indignerebbe e ci sorprenderebbe un discorso del genere nel mondo d'oggi? Il protagonista vive la lotta di genere in questo modo, come qualcosa di inutile e ridicolo perché nel mondo in cui vive è scontato e assodato che uomini e donne sono equipotenti!
Sul discorso di non ironizzare su certe cose, chiarissimo che l'ho fatto superficialmente senza considerare che avrei potuto incontrare l'indignazione di un pubblico più sensibile.. Minuti Contati è anche questo! Ci insegna dagli errori che facciamo (come autori) per ritararci e controllare meglio sia le nostre idee che il nostro modo di raccontarle. Per questo, credo che col senno di poi avrei potuto sostituire "femministe" con "matriarche" e avrei magari evitato tutti questi equivoci.
Chiaro che però, se "Brian di Nazareth" è considerato un capolavoro del genere comico, e va a ironizzare sulla vita e morte di Gesù Cristo in persona... dai.. :D possiamo buttarla sul ridere in mille altri contesti.. d'altronde l'artista è anche un po' giullare, e punire o ribattere a un giullare è sempre stato considerato (in tutte le culture) una cosa scorretta e da non fare! Il giullare è l'unico archetipo che può dire quello che vuole senza timore di ritorsioni, e il mio intento (questa volta) era appunto di essere un po' un giullare.
Spero davvero di essermi spiegato, non volevo creare così tanta confusione, mi scuso con chiunque si sia sentito un po' a disagio a leggere questo racconto.. ho imparato che è meglio evitare di scrivere cose controverse se si vuole raccogliere un ampio consenso XD

LeggErika3
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#17 » mercoledì 24 aprile 2024, 11:32

Ciao Matteo,
eccomi a commentare come promesso.
Certo che da uno che mi dice che non apprezza i racconti surreali, mi aspettavo qualcosa di diverso! (concedimi la battuta, ho capito perfettamente cosa intendevi).
Comunque un racconto divertente, ben orchestrato, con una marea di particolari assurdi e ben congegnati, sia per strappare il sorriso che lo stupore. Bellissima la navicella "vivente".
Anche io ci ho visto un po' lo stile di Lansdale: i suoi romanzi non mi fanno impazzire perché, per i miei gusti, la tira troppo in lungo, ma sul passo breve l'effetto mi piace.
Quando ho letto la parola "femministe" ho pensato: "uh, che roba brutta sta pestando!"... e, leggendo i commenti che ne sono seguiti, ne ho avuto la conferma.
Mi ha dato fastidio? Ammetto di sì, a livello personale. Perché mi è sembrato un vecchio cliché da battuta fra maschi sulle femministe con i peli sulle gambe. A cui una volta, se rispondevi a tono, qualcuno ti diceva sempre "e fattela una risata!".
Si può fare dell'ironia su tutto, ne sono convinta, ma bisogna essere consapevoli delle conseguenze di questo sulla percezione di chi legge. Brian di Nazareth fa ridere me, immagino che a qualcuno dia fastidio.
Penso che tu sia un bieco maschilista per questo? Ovviamente no. Nel mio racconto ho parlato di uno stupro tollerato come mezzo riproduttivo, non per questo sono a favore della violenza carnale. E' narrativa, baby.
Avresti evitato tutto questo usando il termine "matriarche"? La tribù delle matriarche? Scusa se faccio il processo alle intenzioni, ma secondo me non l'avresti usato perché non c'entra nulla con l'immagine che volevi costruire.
Avrebbe pesato sulla classifica? Temo di sì, perché se un racconto ti lascia un retrogusto che non ti piace non puoi negarlo, anche se sai perfettamente che quell'ingrediente è stato miscelato appositamente dall'autore.
Spero ci sia qualcosa di utile per te in questa serie di elucubrazioni.

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Andrea Partiti
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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#18 » giovedì 25 aprile 2024, 16:57

Capisco e apprezzo l'intento del racconto, ma globalmente non mi sembra funzioni troppo bene.
La bizzarria è ottima, ma troppa bizzarria rischia di soffocare sia la storia sia l'intento umoristico. Se vuoi eccedere serve puntare al "bizarro" e mischiare più di un elemento surreale contemporaneamente, per rendere chiara l'intenzionalità e il tono.
Penso ci fosse una nota di insicurezza anche scrivendo, perché capisco il rivolgersi direttamente al lettore, ma i "non ridete" mi fanno l'effetto delle risate registrate nelle sitcom, un coro greco che mi invita a divertirmi quando si teme che la comicità non stia passando in maniera naturale e forza una reazione.

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Re: Il pianeta delle femministe

Messaggio#19 » domenica 28 aprile 2024, 11:33

Ordunque... Premetto che non ci ho visto chissà che nella questione FEMMINISTE, ma il fatto stesso che tu abbia deciso di utilizzare il concetto ti ha messo nella condizione di doverlo affrontare. Credo che in un racconto ineccepibile, senza punti deboli, la questione si sarebbe posta con minore rilevanza mentre qui, a mio parere, ci troviamo di fronte a un testo buono, ma con alcune criticità. In primis, alla fine non è che lascia chissà cosa in quanto si tratta di un divertissement che ha il difetto di partire forte per poi assestarsi su una velocità di crociera senza picchi (ma neanche bassi) con un finale che richiama il tipo formica, ma che con tutta la verbosità in mezzo rischia di non essere immediatamente chiaro nel suo ruolo andando quindi a limitare l'effetto battuta. Aggiungo che il tema non è così centrale in quanto non si parla di amore, ma di tentativo di approccio. Concludendo, direi un pollice tendente verso il positivo in modo solido, ma non propriamente brillante.

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