Il dono di Circe

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 aprile con un tema di Polly Russell e 4 ore di tempo per scrivere un racconto con un max di 4000 caratteri spazi inclusi!
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Pretorian
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Il dono di Circe

Messaggio#1 » martedì 16 aprile 2024, 0:36

Il dono di Circe

Every man drank the wine she offered them
She was a witch in disguise and now they are beasts.
(“Circe’s Spell”, Kalidia)



Circe siede su un trono d’oro e avorio. È nuda e si offre al mio sguardo senza pudore, spalancando le cosce immacolate per me. Reclina il capo su una mano e si gira tra le dita un ricciolo corvino. L’altra accarezza il dorso flessuoso di una lupa.
- Sarai stanco per il lungo viaggio, figlio di Laerte. Lascia che ti offra la mia ospitalità – Un’ancella si inginocchia accanto a lei e le offre una coppa d’argento. Anche lei è nuda e una coppia di vipere le sono attorcigliate sugli avambracci. Circe prende il calice e me lo porge. – Assaggia questo vino: nemmeno l’ambrosia degli olimpi ha un sapore così dolce.
Afferro la coppa con la sinistra e le nostre dita si sfiorano. Lei mi sorride e scopre i denti, passandosi la lingua sulle labbra rosse.
- O forse è un altro il nettare che vorresti assaggiare?
- So cosa hai fatto, strega: non riuscirai a ingannarmi! – sguaino la spada e la punto contro di lei. – Restituiscimi i miei uomini o me la pagherai!
L’ancella si ritrae e la lupa emette un basso ringhio, ma Circe la calma accarezzandole la testa.
- Non sono più tuoi, Odisseo. Quando erano umani ti appartenevano come sudditi e appartenevano alle loro famiglie come mariti e padri. Ma come bestie appartengono solo a loro stessi – Si alza e muove un passo verso di me. La punta di bronzo dell’arma incontra la pelle tra i seni perfetti. – Perché vuoi privarli di questo dono?
- Un dono? Ma di cosa stai parlando?
- Immagina, Odisseo: niente guerre da combattere, mari da attraversare o campi su cui spaccarti la schiena per il nutrimento. Solo tu e i tuoi istinti – Circe preme contro la spada e la punta le apre un taglio nella pelle, facendo colare un rivolo di sangue. – Nutrirti quando hai fame, bere quando hai sete e accoppiarti quando i tuoi lombi si infiammano…
Il braccio mi trema. Lo abbasso, pur mantenendo il bronzo tra me e la strega.
- Gli uomini non sono fatti per vivere come bruti, ma per seguire virtù e conoscenza.
- E non è questo lo scherzo più crudele che Zeus abbia fatto loro? Rendergli gli unici animali che si costruiscono da soli le loro catene? – Circe muove un altro passo avanti e mi accarezza il braccio armato – La virtù riempie il cuore con il terrore del fallimento, la conoscenza spinge a una ricerca che non ha mai fine. Dov’è il posto della tua felicità in tutto questo?
Lascio cadere l’arma e lei mi prende tra le braccia.
Il suo respiro mi accarezza il torace.
Il suo profumo mi inonda. Non gli unguenti elaborati di Elena o le essenze di Penelope, ma un odore asprigno, che non so riconoscere. Mi inebria come il vino fermentato e accende la carne di desiderio.
Occhi neri come la notte senza stelle mi scavano fin dentro l’anima.
Cerco di spingerla via, ma le braccia non mi obbediscono.
- Penelope… - sussurro.
Circe mi afferra il volto tra le mani.
- Non sarà lei a renderti felice. Tesserai inganni e spargerai sangue per riaverla, solo per renderti conto che non basterebbero cento donne come lei a saziare l’ansia che ti agita il cuore.
I nostri corpi si stringono. Il suo cuore impone al mio il ritmo del battito.
Circe afferra la mano con cui stringo la coppa e la porta tra di noi. La piega, facendone zampillare il contenuto sul petto. I rivoli di vino incantato si mescolano al sangue che cola dalla ferita.
Ringhio e mi abbasso su di lei, leccando e succhiando entrambi i nettari che stanno colando sulla sua pelle.
Un calore ancora più intenso mi attraversa. Rantolo e cado a terra, atterrando non su mani d’uomo, ma sulle zampe di un felino dal pelo fulvo.
Ruggisco, dando sfogo alla fiamma e al desiderio che mi pervadono.
Circe è scomparsa. Al suo posto, un felino dal pelo nero e gli occhi brucianti di passione.
Il suo profumo… ora lo riconosco.
È l’odore della femmina pronta all’accoppiamento.



di Agostino Langellotti



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antico
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#2 » martedì 16 aprile 2024, 0:39

Ciao Agostino e bentornato! Tutto ok con i parametri, buona POLLY RUSSELL EDITION!

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Shanghai Kid
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#3 » mercoledì 17 aprile 2024, 19:35

Ciao Agostino,
piacere di averti letto!
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. Hai scelto un ottimo riferimento culturale da cui partire (mi pento di non averci pensato io!). Mi piace come l’hai scritto e mi piace la riflessione che hai portato (non molto originale, ma molto vera!) e come l’hai portata (“Quando erano umani ti appartenevano come sudditi e appartenevano alle loro famiglie come mariti e padri. Ma come bestie appartengono solo a loro stessi”, per esempio).
In bocca a questi personaggi e con le citazioni che hai scelto di proporre secondo me sono vincenti. Avrei forse tolto “pronta per l’accoppiamento”, che mi è sembrato inutilmente didascalico, ma è proprio una sciocchezza.
Ben fatto!
A rileggerci,
Elisa

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gcdaddabbo
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#4 » giovedì 18 aprile 2024, 18:50

Ciao, Agostino! Spero tutto bene. Piacere di rileggerti!
Per quello che posso giudicare io; ottime: ambientazione, descrizioni, tema centrato.
Mi ha preso solo in parte. Manca il solito colpo a sorpresa finale. Ulisse questa volta ha fatto la fine degli altri.
Meglio accoppiato tra i porci che in lotta con i Proci?
Meglio trastullarsi da animale che affannarsi dividendosi tra marito, padre, figlio, condottiero, sovrano?
Il problema non è posto e allora rimane un quadretto freddo in cui non ho avvertito un travaglio interiore.
Non parlerei di amore né di passione.
Buona Polly Russell Edition!

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gioco
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#5 » venerdì 19 aprile 2024, 16:15

Ciao Agostino, piacere di leggerti!
Racconto molto bello e molto ben scritto, complimenti. Mi sono piaciuti la rielaborazione del mito e il furto con destrezza di elementi narrativi classici. Tema centrato anche se in maniera laterale. Bravo, sicuramente in alto in classifica.
Segnalo un piccolo refuso, probabilmente colpa dei minuti contati: Rendergli invece di Renderli.
A rileggerti presto -spero- e in bocca al lupo per la gara!
Se non posso ballare, allora non è la mia rivoluzione. (E. Goldman)
gioco - Corrado Gioannini

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Laura Brunelli
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#6 » martedì 23 aprile 2024, 17:55

Ciao Agostino,
Piacere di leggerti.
Tema centrato, racconto ben scritto e ben strutturato, dal punto di vista stilistico nessun appunto, una prima persona ben gestita e focalizzata. Ma non mi convince del tutto il cambiamento repentino di Odisseo quando lascia cadere l’arma, perché dal testo non emerge nulla che faccia presagire un suo cedimento, che appare del tutto improvviso e ingiustificato. Forse un po’ di fraseggio interiore avrebbe aiutato a guidare il lettore a percepire il cambiamento di Odisseo e a rendere meno artificioso il passaggio.
Alla prossima e buona edition

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BruceLagogrigio
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#7 » martedì 23 aprile 2024, 18:24

In prima persona. Tempo verbale presente. Ambientazione storico/ mitologia: Odissea. Isola di Eea. Tema centrato,

Ciao Agostino, complimenti per la declinazione! tempo fa avevo fatto lo stesso con la fine del mondo, ma tu sei stato più bravo. Non è facile rappresentare un personaggio così iconico. Devo dire che non ho sentito molto Ulisse per quanto riguarda i suoi pensieri. Però l’ambientazione, la parlata, i riferimenti sono stati tutti molto buoni.

Ottima prova per me.

Bruce.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Pretorian
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#8 » mercoledì 24 aprile 2024, 13:28

Shanghai Kid ha scritto:Ciao Agostino,
piacere di averti letto!
Il tuo racconto mi è piaciuto molto. Hai scelto un ottimo riferimento culturale da cui partire (mi pento di non averci pensato io!). Mi piace come l’hai scritto e mi piace la riflessione che hai portato (non molto originale, ma molto vera!) e come l’hai portata (“Quando erano umani ti appartenevano come sudditi e appartenevano alle loro famiglie come mariti e padri. Ma come bestie appartengono solo a loro stessi”, per esempio).
In bocca a questi personaggi e con le citazioni che hai scelto di proporre secondo me sono vincenti. Avrei forse tolto “pronta per l’accoppiamento”, che mi è sembrato inutilmente didascalico, ma è proprio una sciocchezza.
Ben fatto!
A rileggerci,
Elisa



Grazie mille, Elisa!

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Pretorian
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#9 » mercoledì 24 aprile 2024, 13:30

gcdaddabbo ha scritto:Ciao, Agostino! Spero tutto bene. Piacere di rileggerti!
Per quello che posso giudicare io; ottime: ambientazione, descrizioni, tema centrato.
Mi ha preso solo in parte. Manca il solito colpo a sorpresa finale. Ulisse questa volta ha fatto la fine degli altri.
Meglio accoppiato tra i porci che in lotta con i Proci?
Meglio trastullarsi da animale che affannarsi dividendosi tra marito, padre, figlio, condottiero, sovrano?
Il problema non è posto e allora rimane un quadretto freddo in cui non ho avvertito un travaglio interiore.
Non parlerei di amore né di passione.
Buona Polly Russell Edition!


Grazie del complimento.
Eh, hai perfettamente ragione: il colpo di scena avrebbe dovuto essere la decisione di Odisseo di soccombere alla seduzione di Circe e della vita da animale, ma lo spazio era quello che è, quindi non ho potuto portale il graduale cambio d'idea che sarebbe stato necessario per dare al tutto la giusta gravitas.

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Re: Il dono di Circe

Messaggio#10 » mercoledì 24 aprile 2024, 13:31

gioco ha scritto:Ciao Agostino, piacere di leggerti!
Racconto molto bello e molto ben scritto, complimenti. Mi sono piaciuti la rielaborazione del mito e il furto con destrezza di elementi narrativi classici. Tema centrato anche se in maniera laterale. Bravo, sicuramente in alto in classifica.
Segnalo un piccolo refuso, probabilmente colpa dei minuti contati: Rendergli invece di Renderli.
A rileggerti presto -spero- e in bocca al lupo per la gara!


Grazie del commento, Gioco. E piacere di incrociarti, visto che penso he sia la prima volta che accade.

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Re: Il dono di Circe

Messaggio#11 » mercoledì 24 aprile 2024, 13:34

Laura Brunelli ha scritto:Ciao Agostino,
Piacere di leggerti.
Tema centrato, racconto ben scritto e ben strutturato, dal punto di vista stilistico nessun appunto, una prima persona ben gestita e focalizzata. Ma non mi convince del tutto il cambiamento repentino di Odisseo quando lascia cadere l’arma, perché dal testo non emerge nulla che faccia presagire un suo cedimento, che appare del tutto improvviso e ingiustificato. Forse un po’ di fraseggio interiore avrebbe aiutato a guidare il lettore a percepire il cambiamento di Odisseo e a rendere meno artificioso il passaggio.
Alla prossima e buona edition



Ciao, Laura.
Hai perfettamente ragione: mi sono reso conto anche io che un cambiamento così pesante avrebbe meritato maggior spazio di maturazione e un frasegfio interiore consono a offrire maggiore introspezione senza rompere l'immersivita, ma lo spazio era quello che era. Grazie del tuo attento giudizio.

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Pretorian
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#12 » mercoledì 24 aprile 2024, 13:36

BruceLagogrigio ha scritto:In prima persona. Tempo verbale presente. Ambientazione storico/ mitologia: Odissea. Isola di Eea. Tema centrato,

Ciao Agostino, complimenti per la declinazione! tempo fa avevo fatto lo stesso con la fine del mondo, ma tu sei stato più bravo. Non è facile rappresentare un personaggio così iconico. Devo dire che non ho sentito molto Ulisse per quanto riguarda i suoi pensieri. Però l’ambientazione, la parlata, i riferimenti sono stati tutti molto buoni.

Ottima prova per me.

Bruce.



Grazie, Bruce, soprattutto per aver puntato, con Laura, al problema del fraseggio interiore. È evidente che fatico ancora a conciliare la scrittura immersiva con l'espressione dell'interiorita del POV, quindi questo deve essere un settore su cui lavorare assolutamente.

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LuciaZambrano
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#13 » mercoledì 24 aprile 2024, 21:15

Ho apprezzato il riferimento alla mitologia classica e anche la svolta data al mito. Come fatto notare da altri, le poche parole a disposizione hanno smorzato l'effetto della decisione di Odisseo, il che è un peccato. Secondo me, è anche un po' colpa della distanza posta tra lettore e punto di vista.
Per gran parte della storia ci mostri le azioni di Odisseo, ciò che vede e sente. Mancano però i pensieri, le emozioni, i dubbi. Tutte queste cose emergono solo alla fine, quando si lascia andare a Circe e raggiungiamo il finale.
Immagino che sia colpa della mancanza di spazio, ma mi sembrava sbagliato non segnalarlo.

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Pietro D'Addabbo
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#14 » giovedì 25 aprile 2024, 16:27

Ciao Agostino, piacere di leggerti.

Ben fatto questo 'retelling' del mito di Ulisse con un finale alternativo a quello originale. Circe circuisce il protagonista con la magia delle parole prima ancora che trasformandolo di fatto in bestia passionale.
Mi ha un po' distratto la citazione pedissequa dantesca, una nota in cui ho sentito troppo la mano autoriale.
Per il resto una buonissima riuscita.

Alla prossima
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IL GLADIATORE
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Re: Il dono di Circe

Messaggio#15 » ieri, 11:28

Ci regali un ottimo racconto che soffre un po' della mancanza di spazio necessario per rendere meno brusco il cedimento di Odisseo ma sei stato così abile a descrivere la seduzione di Circe da far sentire al lettore un che di cedimento e quindi, quando è arrivato quello di Odisseo, lo abbiamo dato per assodato. Bravo in questo e bravo nella descrizione dell'ambiente. Davvero una penna sempre più consapevole. Ho tremato davanti all'errore di ortografia "Rendergli" anziché "renderli" e questo ha tolto qualcosa in più a una valutazione che comunque è da pollice su. Ottimo lavoro, complimenti.

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