Protezione

[Franco Zanella]

Il “pianeta ricco” lo chiamano Galgo e i suoi compagni depredatori. Ma la ricchezza non è il minerale argenteo che riveste di brillantezza i suoi sterminati altopiani e che lo fanno risaltare nello spazio quando ci si avvicina, quello è banale ossido di cobalto. La ricchezza si trova nelle strette e profonde valli che solcano il pianeta in ogni direzione, fitte di una vegetazione di color verde scuro e in fondo alle quali si trovano paludi di acqua fetida e stagnante che però pullulano di una vita strana e incontenibile: anfibi dalla pelle luminescente, insetti dalle zampe lunghe e dalla bocca estroflessa, volatili dalle piume rigide e taglienti e mille altre creature che farebbero la gioia di studiosi e appassionati.
La creatura più grande e masteosa che vive in questo mondo è il “bisciogallo”: così chiamano con poca fantasia i depredatori questo gigantesco serpente rivestito di piume color rosso fuoco, una cresta nera rigida e seghettata che dalla sommità del capo gli scende per oltre metà del corpo, e una testa grossa e allungata su cui spiccano due occhi gialli sottili, e che termina con un becco a forma di rostro, duro e tagliente.
È lui la fonte della ricchezza: le sue uova dal guscio soffice e traslucido attraverso il quale si distinguono i tre o quattro tuorli arancioni che galleggiano in un fluido biancastro e gelatinoso, sono diventate di moda tra i ricchi viziati del pianeta di Galgo, tanto da generare un mercato nero alimentato da predazioni sistematiche.
Mamma bisciogalla depone le uova in alto, appena sotto lo sbocco all’altipiano, dove si trovano grotte e cavità che le proteggono dai raggi azzurrognoli del sole e le tengono lontane dagli animali della palude che altrimenti approfitterebbero della tenerezza del guscio per cibarsene.
È di questo che Galgo e gli altri approfittano: sanno che le uova vengono abbandonate lì fino alla schiusa, quando mamma bisciogalla risale alle grotte per condurre i pulcini al fondovalle.
Le razzie sono frequenti e complete e i depredatori non provano rimorso nemmeno quando capita loro di intercettare le grida di dolore degli animali nello scoprire che la prole è sparita.
Anzi! Considerano i bisciogalli bestie stupide e pensano solo al profitto che faranno e a come ostentare la loro ricchezza.
Galgo ha da poco scoperto una nuova cavità: grande, con molte più uova del solito e ha deciso di non condividerla con nessuno.
È sceso durante la notte oggi, ha lasciato la strumentazione sull’astronave per non essere rintracciato e ha camminato a lungo sull’altopiano in modo di non essere seguito.
Poco prima dell’alba è sceso tra la vegetazione ed è arrivato alla cavità nel momento in cui i raggi azzurrognoli del sole hanno iniziato a penetrare nella grotta illuminandola fino in fondo e facendo splendere una quantità enorme di uova color alabastro. Ha estratto la sacca e mentalmente ha iniziato a calcolare quanto gli frutterà il bottino, ma in quel momento qualcosa ha fatto sì che la grotta tornasse ad oscurarsi.
Si è voltato Galgo giusto in tempo per vedere due occhi sottili di mamma infuriata, una cresta rigida e dentellata e un becco duro, affilato e minaccioso avventarsi su di lui.

[antico]

Ciao Franco! Parametri ok, buona POLLY RUSSELL EDITION anche a te!

[Shanghai Kid]

Ciao Franco,
piacere di averti letto!
è la prima volta che ti leggo. Mi sono persa qualcosa o sei nuovo? Allora, il mondo che descrivi nel tuo racconto è affascinante e la declinazione che fai del tema interessante, tuttavia non ho apprezzato molto lo stile: troppo raccontato, risulta, secondo me, parecchio pesante alla lettura. Inoltre (ma forse è questione di gusto personale!) l’ eccesso di aggettivazione e la costruzione di periodi arzigogolati rende la lettura farraginosa (ad esempio: "Ma la ricchezza non è il minerale argenteo che riveste di brillantezza i suoi sterminati altopiani e che lo fanno risaltare nello spazio quando ci si avvicina, quello è banale ossido di cobalto” è una frase che ho dovuto leggere più volte). Detto questo, l’idea è veramente carina, come il mondo che hai costruito… forse ci puoi lavorare un po’ e migliorare la realizzazione.
A rileggerci,
Elisa

[Franco Zanella]

Ciao Franco,
piacere di averti letto!
è la prima volta che ti leggo. Mi sono persa qualcosa o sei nuovo? Allora, il mondo che descrivi nel tuo racconto è affascinante e la declinazione che fai del tema interessante, tuttavia non ho apprezzato molto lo stile: troppo raccontato, risulta, secondo me, parecchio pesante alla lettura. Inoltre (ma forse è questione di gusto personale!) l’ eccesso di aggettivazione e la costruzione di periodi arzigogolati rende la lettura farraginosa (ad esempio: "Ma la ricchezza non è il minerale argenteo che riveste di brillantezza i suoi sterminati altopiani e che lo fanno risaltare nello spazio quando ci si avvicina, quello è banale ossido di cobalto” è una frase che ho dovuto leggere più volte). Detto questo, l’idea è veramente carina, come il mondo che hai costruito… forse ci puoi lavorare un po’ e migliorare la realizzazione.
A rileggerci,
Elisa

Ciao Elisa e grazie del commento.
In realtà avevo partecipato a qualche edizione in autunno, poi, un po' per gli impegni quotidiani e un po' per pigrizia, mi sono perso. Ho voluto riprovarci perchè questa formula è proprio l'opposto della mia "confort zone": di solito ho bisogno di tempo per riflettere e sviluppare idee, quindi ho pensato che non ci sia niente di meglio che mettermi un po' sotto stress, a maggior ragione quando c'è la possibilità di ricevere commenti sinceri e costruttivi.
Nel tuo hai centrato uno dei miei difetti: quando sono a corto di idee e mi trovo a partorire una situazione semplice che si risolve in una scena sola, tendo ad "allungare il brodo" con descrizioni e giri di parole, così per fare volume, e questo è il risultato. Chissà che col tempo non migliori e riesca a nuove strategie per inventare storie più articolate.
Buona serata e buona edition!

[gcdaddabbo]

Ciao, Franco! Bentornato in questa arena!
Non ricordo di aver mai letto un tuo racconto. A me sembra un tentativo da neofita. Hai descritto un mondo interessante, ma ci ho trovato un po’ di confusione. Galgo è un pianeta o un tizio che va a caccia di uova di bisciogalli? Immagino che mamma bisciogalla sia furiosa se prendono le sue uova, ma è questo l’amore bestiale del tema? Sono piuttosto perplesso.
Le opinioni personali sono il frutto delle nostre convinzioni e sicuramente ci saranno altri che la pensano in modo diverso dal mio. Non stressarti! Non ne vale la pena. Goditi il piacere di partorire un racconto secondo il tuo gusto e divertiti a scrivere. Cerca magari di tener conto di qualche suggerimento per migliorare.
Il mio primo consiglio è appunto: Rilassati e scrivi perché ti piace farlo senza curarti troppo di classifiche e giudizi malevoli. A rincontrarci.
Buona Polly Russell Edition!

[gioco]

Ciao Franco, è la prima volta che ti leggo.
L’ambientazione e la costruzione del mondo fantastico sono molto belle e suggestive. Il tema mi pare assolutamente centrato, e in maniera originale.
Lo stile suona leggermente macchinoso. La costruzione delle frasi a volte è un po’ laboriosa e faticosa. Magari potresti provare a utilizzare periodi più brevi.
Attenzione ai refusi, probabilmente dettati dal tempo che stringe: lo fanno->fa risaltare, masteosa, eccetera.
In ogni caso piacere di leggerti e buona Polly Russel edition!

[Franco Zanella]

Ciao, Franco! Bentornato in questa arena!
Non ricordo di aver mai letto un tuo racconto. A me sembra un tentativo da neofita. Hai descritto un mondo interessante, ma ci ho trovato un po’ di confusione. Galgo è un pianeta o un tizio che va a caccia di uova di bisciogalli? Immagino che mamma bisciogalla sia furiosa se prendono le sue uova, ma è questo l’amore bestiale del tema? Sono piuttosto perplesso.
Le opinioni personali sono il frutto delle nostre convinzioni e sicuramente ci saranno altri che la pensano in modo diverso dal mio. Non stressarti! Non ne vale la pena. Goditi il piacere di partorire un racconto secondo il tuo gusto e divertiti a scrivere. Cerca magari di tener conto di qualche suggerimento per migliorare.
Il mio primo consiglio è appunto: Rilassati e scrivi perché ti piace farlo senza curarti troppo di classifiche e giudizi malevoli. A rincontrarci.
Buona Polly Russell Edition!

Ciao Giovanni (giusto?) e grazie del commento e dei consigli .
Una volta si diceva “poche idee e ben confuse”: ecco il mio racconto.
A rileggermelo a qualche giorno di distanza trovo tutti i difetti che dici tu e anche altri.
Unica cosa che mi sento di tenere buona è il tema: l’amore di mamma bestia per i suoi cuccioli secondo me non sbaglia molto l’argomento, ma qui si va sul soggettivo quindi ogni opinione è lecita.
Oggettivi sono invece gli errori e le difficoltà nel rendere coerenti e chiare le frasi, ma su quelle ci lavorerò col tempo.
Per quanto riguarda invece il piacere di partorire un racconto, su quello non ho problemi. Bello o brutto, ben scritto o ridicolo, la sensazione che mi dà trasformare in parole una storia immaginata nella mia testa è così piacevole che da sola compensa fatica e critiche.
Buona edition anche a te!

[Franco Zanella]

Ciao Franco, è la prima volta che ti leggo.
L’ambientazione e la costruzione del mondo fantastico sono molto belle e suggestive. Il tema mi pare assolutamente centrato, e in maniera originale.
Lo stile suona leggermente macchinoso. La costruzione delle frasi a volte è un po’ laboriosa e faticosa. Magari potresti provare a utilizzare periodi più brevi.
Attenzione ai refusi, probabilmente dettati dal tempo che stringe: lo fanno->fa risaltare, masteosa, eccetera.
In ogni caso piacere di leggerti e buona Polly Russel edition!

Ciao Corrado e grazie per il commento e per i consigli.
Sono contento che ti sia piaciuta l’ambientazione del racconto.
Per quanto riguarda pesantezza ed errori li avevo messi in conto quando ho deciso di vincere pigrizia e stanchezza e di provare di nuovo a buttar fuori un racconto in condizioni per me quanto meno scomode.
Sono già contento di essere riuscito a finirlo in tempo e a inviarlo.
Per il resto magari pian piano migliorerò.
Buona edition anche a te!

[BruceLagogrigio]

In terza persona stile “raccontato”. Tempo verbale presente. Ambientazione Fantascientifica. Pianeta Galgo. Tema centrato.

Ciao Franco. Piacere di leggerti. Lo stile raccontato non è un problema. Ho apprezzato che hai fatto un racconto di fantascienza, ma purtroppo ho riscontrato diversi problemi. Il racconto rimane un po’ distaccato e il finale non aggiunge molto alla storia. Anche il bisciogiallo per quanto affascinante, non aggiunge nulla rispetto ad un classico mostro.
Nel complesso migliorabile.
Tema centrato.
Alla prossima.

Bruce

[Franco Zanella]

In terza persona stile “raccontato”. Tempo verbale presente. Ambientazione Fantascientifica. Pianeta Galgo. Tema centrato.

Ciao Franco. Piacere di leggerti. Lo stile raccontato non è un problema. Ho apprezzato che hai fatto un racconto di fantascienza, ma purtroppo ho riscontrato diversi problemi. Il racconto rimane un po’ distaccato e il finale non aggiunge molto alla storia. Anche il bisciogiallo per quanto affascinante, non aggiunge nulla rispetto ad un classico mostro.
Nel complesso migliorabile.
Tema centrato.
Alla prossima.

Bruce

Grazie del commento Bruce,
ho scelto la fantascienza per avere la libertà di inventare un ambiente nuovo con regole proprie.
Trasferire poi l’idea in parole ha evidenziato tutti i miei limiti di lentezza di scrittura e di difficoltà nel creare azioni in poco tempo.
Ritengo comunque già positivo che il tema sia centrato e che sia riuscito a completare il racconto nei tempi.
Buona edition!

[Laura Brunelli]

Ciao Frano,
Piacere di leggerti.
Strano racconto il tuo. Tema sicuramente centrato anche se l’amore bestiale non appartiene al protagonista, ma alla mamma “bisciogallo” che appare solo alla fine del racconto. Il racconto, per quanto si veda che la penna è abbastanza sicura nel mantenere tono e mood, presenta poca azione e molta descrizione, il che, per quanto mi riguarda è un malus, soprattutto in un racconto così breve. L’azione si riduce a poche righe nel finale e il racconto è quasi del tutto privo di conflitto. Dato il limite di caratteri, avresti potuto ridurre l’introduzione descrittiva, lasciando maggior spazio all’avventura solitaria di Galgo. In questo modo avresti potuto far crescere lentamente la tensione, rendendo molto più interessante il racconto.
Alla prossima e buona edition

[Pietro D'Addabbo]

Ciao Franco, piacere di leggerti.

Come Laura, ho trovato la parte introduttiva preponderante sulla parte dell'azione, infatti utilizzi più di 3000 caratteri per il world building e meno di 900 per l'azione. Il testo, a mio parere, risulta così squilibrato.
Ho provato a rileggere il racconto dalla frase "Galgo ha da poco scoperto..." in poi, e sei riuscito con pochi accenni a dare un'idea abbastanza precisa dell'ambientazione mentre descrivi l'azione in corso, rendendo superflua tutta la descrizione iniziale. Come suggerimento per il futuro, punterei prima a immergere il lettore nella narrazione e poi a pennellare l'ambiente come in quelle ultime righe.
Per quanto riguarda lo stile, ho notato che spessissimo hai messo il soggetto dopo il verbo, il che rende complicate da capire le frasi con un complemento oggetto. Specialmente quella in partenza: -Il “pianeta ricco” lo chiamano Galgo e i suoi compagni depredatori- sarebbe stata molto più chiara espressa come -Galgo e i suoi compagni depredatori lo chiamano il Pianeta Ricco-. In effetti il protagonista del racconto è Galgo, mettendo la frase col soggetto davanti avresti chiarito subito che l'avventura avrebbe riguardato quel protagonista e non il pianeta.
Al netto di queste note, il tema mi sembra centrato e l'episodio narrato simpatico.

Alla prossima.

[LuciaZambrano]

Mi è piaciuto il punto di vista sul tema, che mette l'amore materno (ma sempre animale) al centro della vicenda. Ho apprezzato anche lo scorcio di mondo che si intravvede nel racconto, un mondo che sembra strano quanto letale. All'inizio sembra quasi di star leggendo il copione di un documentario naturalistico; il tono da documentario torna anche verso metà racconto e devo dire che non mi è del tutto dispiaciuto. Anzi, sarebbe stato carino impostare tutto su quella scia (opinione mia personalissima, ovvio).
La vicenda è elementare e, a dirla tutta, non lascia spazio a grandi sorprese. Mi ha fatto comunque piacere leggerla.
Lo stile è forse un po' troppo pomposo per i miei gusti: avrei usato qualche aggettivo in meno e inserito qualche azione in più.

[Franco Zanella]

Ciao Frano,
Piacere di leggerti.
Strano racconto il tuo. Tema sicuramente centrato anche se l’amore bestiale non appartiene al protagonista, ma alla mamma “bisciogallo” che appare solo alla fine del racconto. Il racconto, per quanto si veda che la penna è abbastanza sicura nel mantenere tono e mood, presenta poca azione e molta descrizione, il che, per quanto mi riguarda è un malus, soprattutto in un racconto così breve. L’azione si riduce a poche righe nel finale e il racconto è quasi del tutto privo di conflitto. Dato il limite di caratteri, avresti potuto ridurre l’introduzione descrittiva, lasciando maggior spazio all’avventura solitaria di Galgo. In questo modo avresti potuto far crescere lentamente la tensione, rendendo molto più interessante il racconto.
Alla prossima e buona edition

Grazie Laura per il commento.
Sì, probabilmente questo può essere considerato una bozza di racconto da rivedere e bilanciare riscrivendola, magari inserendo le descrizioni del luogo mentre si svolge l’azione.
Facendo così potrebbe diventare più scorrevole e avvincente da leggere.
Grazie del consiglio.

[Franco Zanella]

Ciao Franco, piacere di leggerti.

Come Laura, ho trovato la parte introduttiva preponderante sulla parte dell'azione, infatti utilizzi più di 3000 caratteri per il world building e meno di 900 per l'azione. Il testo, a mio parere, risulta così squilibrato.
Ho provato a rileggere il racconto dalla frase "Galgo ha da poco scoperto..." in poi, e sei riuscito con pochi accenni a dare un'idea abbastanza precisa dell'ambientazione mentre descrivi l'azione in corso, rendendo superflua tutta la descrizione iniziale. Come suggerimento per il futuro, punterei prima a immergere il lettore nella narrazione e poi a pennellare l'ambiente come in quelle ultime righe.
Per quanto riguarda lo stile, ho notato che spessissimo hai messo il soggetto dopo il verbo, il che rende complicate da capire le frasi con un complemento oggetto. Specialmente quella in partenza: -Il “pianeta ricco” lo chiamano Galgo e i suoi compagni depredatori- sarebbe stata molto più chiara espressa come -Galgo e i suoi compagni depredatori lo chiamano il Pianeta Ricco-. In effetti il protagonista del racconto è Galgo, mettendo la frase col soggetto davanti avresti chiarito subito che l'avventura avrebbe riguardato quel protagonista e non il pianeta.
Al netto di queste note, il tema mi sembra centrato e l'episodio narrato simpatico.

Alla prossima.

Grazie del commento Pietro,
non so come mai mi sia uscita questa cosa dell’inversione del verbo col soggetto, ma ora che me la fai notare ne vedo tutti i limiti di comprensibilità.
Per quanto riguarda la distribuzione dei “carichi” probabilmente esce così perché rispecchia la costruzione dell’idea del racconto nella mia mente: ho prima pensato all’ambientazione di una azione e poi all’azione stessa. Ci sarebbe stato bisogno di una riscrittura più equilibrata del tutto ma a quel punto erano le 0:30.
Alla prossima!

[Franco Zanella]

Mi è piaciuto il punto di vista sul tema, che mette l'amore materno (ma sempre animale) al centro della vicenda. Ho apprezzato anche lo scorcio di mondo che si intravvede nel racconto, un mondo che sembra strano quanto letale. All'inizio sembra quasi di star leggendo il copione di un documentario naturalistico; il tono da documentario torna anche verso metà racconto e devo dire che non mi è del tutto dispiaciuto. Anzi, sarebbe stato carino impostare tutto su quella scia (opinione mia personalissima, ovvio).
La vicenda è elementare e, a dirla tutta, non lascia spazio a grandi sorprese. Mi ha fatto comunque piacere leggerla.
Lo stile è forse un po' troppo pomposo per i miei gusti: avrei usato qualche aggettivo in meno e inserito qualche azione in più.

Ciao Lucia e grazie del commento.
Ognuno dei commenti ricevuti mi sta mostrando il mio racconto da punti di vista diversi e questo è molto bello e molto utile per capire limiti e difetti.
Non avevo minimamente pensato ad un documentario naturalistico ma ora che me lo fai notare vedo che è vero, e che probabilmente non sarebbe nemmeno una brutta idea se messo come sfondo di una azione forte.
Intanto ci ragiono sopra e chissà che in una prossima edition questa cosa non venga utile!
Grazie ancora!

[IL GLADIATORE]

Mi è piaciuta molto l'idea ma non mi ha convinto l'esecuzione. Trovo che aver dedicato troppi caratteri alla descrizione e al raccontato abbia tolto molto al ritmo e all'azione e quindoi alla buona riuscita della storia. Peccato perché mi sarebbe piaciuto vedere uno sviluppo più dedicato all'azione e non troppo "soffocato" dal raccontato.
Un pollice tendente al positivo.