Messaggero

Appuntamento alle 21.00 di lunedì 15 aprile con un tema di Polly Russell e 4 ore di tempo per scrivere un racconto con un max di 4000 caratteri spazi inclusi!
Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 363
Contatta:

Messaggero

Messaggio#1 » martedì 16 aprile 2024, 1:08

La pendola rintoccò sette volte e gli zoccoli di Gladys, al piano di sopra, attraversarono in fretta il corridoio.
Per il fauno era facile immaginare la figlia saltellare dal bagno alla camera, passare dal trucco alla scelta del vestiario. Gli era difficile resistere all’istinto di offrire il suo aiuto, ma una promessa è una promessa.
Doveva restare al piano terra.
Qiat scelse una bottiglia e versò il liquore sui cubetti di ghiaccio fino a ricoprirli, agitò il bicchiere e lo avvicinò al naso: l’odore di vaniglia e marzapane lo rilassò per qualche momento.
C’erano solo un paio di cose che voleva dire alla ragazza, prima che arrivasse il suo ‘cicisbeo’, e voleva essere perfetto, il miglior padre che si fosse mai visto.
Tirò fuori dalla tasca il foglietto con gli appunti, si rinfrescò la memoria e lo ricacciò dov’era.
Si avvicinò alle scale «Gladys, scendi. Ormai è ora.»
Il bicchiere che aveva in mano era troppo pieno, almeno due dita in più di quanto le regole del galateo e sua moglie buonanima avrebbero concesso. Ne prese un sorso, in casa era solo lui a portare le corna, ora: poteva concedersi qualche strappo alle regole.
Gladys era piccola, invece, a stento si sentivano due bozzette sotto il pelo riccio, quelle rare volte in cui ancora si concedeva le coccole del papà.
Doveva avere le raccomandazioni più consone, prima di uscire.
«Figliola! Sono sicuro che tu sia già bellissima, scendi adesso.»
Il campanello risuonò più volte.
Gli zoccoli tornarono a far scricchiolare le assi del soffitto, dirette proprio alla scala questa volta, ma si fermarono prima del pianerottolo.
Qiat sorseggiò di nuovo il liquore e cercò Gladys, inutilmente.
Aprì la porta.
Di fronte aveva un mazzo di fiori, con i pantaloni eleganti, che parlava: «Buonasera, signore. Sono Filotto, sono venuto a prendere Gladys.»
«Da’ qua, intanto, che appassiscono. Li mangiamo domattina, grazie del pensiero.» infilò i fiori nel cestello del ghiaccio «Dove —»
Il giovane fauno aveva delle corna lunghe, robuste; due perfetti riccioli d’osso, simmetrici e torniti. Roba che, ai più dotati, non cresceva affatto in una stagione, forse neanche in una mezza dozzina.
«Quanti anni hai, Filotto?»
«Ora non fargli il terzo grado, papà. Andiamo alla festa della mia B.F.F. E torno presto, promesso! Abbi fiducia.» Gladys si affrettò giù per le scale, una nuvola di tulle rosa che tentava di imitare una valanga.
Bella e delicata.
Diede un bacio sulla guancia del padre, con lo schiocco.
Infilò un braccia dietro la schiena del suo cavaliere, si allontanarono sul viale di casa e poi lungo la via.
Qiat riprese il bicchiere, il ghiaccio ormai sciolto.
Nello specchio dell’ingresso intravide se stesso. La gobba marcata, le corna ingrigite.
«Il miglior padre che si sia mai visto… neanche una parola hai detto…»
Trangugiò il liquore ormai annacquato e tornò al carrello dei liquori per riempire ancora il bicchiere. C’erano i fiori nel cestello del ghiaccio; quei fiori insulsi, dentro il suo ghiaccio.
--
Attraversarono il viale, in perfetto orario.
Il tulle rosa sballonzolava ad ogni saltello, Filotto cingeva di nuovo la schiena di Gladys con il braccio.
Sul portico, i due si misero l’uno di fronte all’altra, si guardarono negli occhi.
La mano sulla maniglia e l’occhio contro lo spioncino, Qiat aveva atteso quel attimo. Spalancò la porta e saltò, cercando lo scontro, corno contro corno.
Non gli servì andare oltre il primo impeto, né faticò a portare dentro casa la ragazza.
Qiat cercò di controllare il respiro.
Tirò fuori gli appunti e mostrò il foglio alla ragazza.
«Non sarò mai capace di essere il padre perfetto. Perciò, prima che tu esca di nuovo, figliola, lei ha qualcosa da dirti.»
Gladys riconobbe la grafia di sua madre.


"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Avatar utente
antico
Messaggi: 7243

Re: Messaggero

Messaggio#2 » martedì 16 aprile 2024, 1:12

Ciao Pietro! Caratteri ok, malus minimo tempo per te, buona POLLY RUSSELL EDITION!

Avatar utente
MatteoMantoani
Messaggi: 1029

Re: Messaggero

Messaggio#3 » giovedì 18 aprile 2024, 11:28

Ciao Pietro, piacere di rileggerti.
Una storia di rapporti famigliari, ma con i fauni (o sono satiri?).
La conclusione a sorpresa arriva bene, magari avrei calcato la mano prima sulla mancanza della madre, su come ci soffrissero o cose di questo tipo, così da seminare ancora di più.
Per il resto, a parte qualche perdonabile refuso, tutto bene, la lettura procede spedita e il tutto arriva senza difficoltà.
PS: siete padre e figlio nello stesso girone :) la cosa mi metterebbe un po' d'ansia XD ma è anche una cosa bella che mi ha fatto sorridere

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 363
Contatta:

Re: Messaggero

Messaggio#4 » giovedì 18 aprile 2024, 13:16

Ciao Matteo,

ho preferito chiamare il protagosta fauno nel testo per puntare il faro sull'aspetto animalesco-antropomorfo piuttosto che sul comportamento 'goliardico' che la parola satiro ispira. Sono d'accordo che avrei potuto calcare la mano sull'assenza della madre, pensandoci ora avrei potuto farlo aggiungendo qualche ricordo nostalgico del padre alla vista della figlia.
Grazie.

P.S.: io invece preferisco quando scopro che io e mio padre siamo finiti nello stesso gruppo, sono subito sicuro che non dovremo giudicarci a vicenda. Non siamo mai 'dolci di sale' l'uno con l'altro, quando capita ^_^'
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Gaia Peruzzo
Messaggi: 203

Re: Messaggero

Messaggio#5 » giovedì 18 aprile 2024, 17:29

Ciao Pietro. Ho letto con piacere il tuo racconto. C'è qualche piccola ripetizione come quella del "liquore" e "carrello dei liquori". Ma a parte questo è molto carino. Mi ha divertito nel punto in cui hai deciso di associare lo slang giovanile alla figura dei fauni. E ho apprezzato davvero l'idea di inserire l'amore in senso genitoriale, con questo papà indeciso, un po' spaventato perché ha perso sua moglie, ma che vuole solo che sua figlia abbia il meglio della vita, e anche per questo motivo è un po’ geloso. Sul finale ti faccio l'appunto che avrei aggiunto un dettaglio in più sul fatto che Gladys e Filotto erano tornati dalla festa. Perché anche se lo hai staccato con lo spazio, sembra un po' come se succedesse subito dopo che sono usciti di casa. Per il resto direi che è un racconto che fa il suo effetto.
In bocca al lupo per la gara!

Avatar utente
Pietro D'Addabbo
Messaggi: 363
Contatta:

Re: Messaggero

Messaggio#6 » venerdì 19 aprile 2024, 15:36

Ciao Gaia,

come al solito per me 4 ore sono poche: arrivo con affanno alla fine del mio testo, sparo via il finale e la revisione finale. Chiedo scusa, spero che non guastino troppo la lettura.
Proprio sul finale avrei voluto investire gli altri 300 caratteri a disposizione per aggiungere dettagli, spero di migliorare la mia velocità in futuro per arrivare a un 'prodotto finito' che sia più soddisfacente.

Viva il lupo (se non infastidisce i fauni).
Alla prossima.
"Ho solo due cose da lasciarti in eredità, figlio mio, e si tratta di radici ed ali." (William Hodding Carter)

Avatar utente
Daniele
Messaggi: 183

Re: Messaggero

Messaggio#7 » sabato 20 aprile 2024, 19:31

Ciao Pietro, piacere di leggerti!
Il tuo racconto scorre benissimo, proprio una bella scrittura. Ci si immedesima bene nella situazione del padre preoccupato per l'appuntamento della figlia e il gioco tra l'amore bestiale tra la figlia e il fidanzatino e il padre e la figlia funziona benissimo. L'unico peccato per me è che il finale mi è arrivato poco, forse serviva una semina in più non tanto sulla mancanza della madre, quanto sul fatto che per loro, o meglio per lui, pesasse molto questa assenza. Ci fosse stato passaggio tipo "oh cara, cosa faresti al mio posto? Se solo ci fossi tu a consigliarmi, eri molto più brava di me in queste cose" o qualcosa del genere.
Il significato poi arriva, ma non in modo incisivo come avrebbe potuto fare, per il resto bello bello, complimenti!
Gruppo tosto, per ora ho letto solo "roba buona".
In bocca al lupo per l'edition e a rileggerti presto!

Avatar utente
angelo.frascella
Messaggi: 728

Re: Messaggero

Messaggio#8 » sabato 20 aprile 2024, 19:41

Ciao Pietro.

Racconto piacevole e ben riuscito che senza grossi colpi di scena e senza cercare il colpo ad effetto riesce a divertire per poi toccare, nel finale, una corda emotiva più profonda con una sorta di minimalismo fantastico.
La scena familiare diventa originale grazie al fatto di essere trasportata in un mondo fantasy e l'effetto è notevole: in particolare mi ha fatto sorridere il passaggio il "li mangiamo domattina" riferito ai fiori e allo stesso tempo mi è piaciuta l'attenzione al mondo d'oggi del B.F.F.

A rileggerci
Angelo

Givvo
Messaggi: 16

Re: Messaggero

Messaggio#9 » domenica 21 aprile 2024, 15:25

Ciao Pietro, piacere!
Ottimo racconto, ho amato come lo hai riempito di dettagli quotidiani con naturalezza e ironia (l'uso delle corna per l'età e per dire che la moglie non c'è più è ottimo, i fiori li mangiamo domattina pure), portandomi in quel mondo dove la società dei fauni è una cosa normale coi suoi usi e costumi.
Hai un ottimo uso del mostrato in tutte le situazioni e c'è una buona semina, che alla seconda lettura si gusta anche meglio e tutti i dettagli tornano, nonostante il poco spazio a disposizione.
L'ansia del padre è palpabile.
Complimenti!

Avatar utente
Andrea Furlan
Messaggi: 411

Re: Messaggero

Messaggio#10 » lunedì 22 aprile 2024, 18:30

Ciao caro Pietro, fratello di GDR,
è tanto che non ti commento, sono contento di farlo in un girone dove ci siete sia tu che Giovanni. E fra l’altro avete fatto entrambi un ottimo lavoro! ;-)
Il tuo racconto mi è piaciuto davvero molto, scorre tutto estremamente naturale in questa trasposizione di un fatto normalissimo in una società fantastica di fauni. Ottimo come hai caratterizzato il contesto di fantasia con poche pennellate ben riuscite: dal mio punto di vista sei cresciuto davvero molto in questo senso rispetto ai tuoi primi lavori su MC. Un vero peccato per il finale che non ho ancora capito pienamente: forse sarebbe bastata qualche semina in più per renderlo chiaro. Tema super centrato in modo davvero originale. Bravo!

Inverno
Messaggi: 9

Re: Messaggero

Messaggio#11 » martedì 23 aprile 2024, 19:09

Ciao Pietro, è un piacere poterti leggere.
Questo è senza dubbio uno dei miei racconti preferiti: un testo piacevole, divertente, ben costruito, che prende l'elemento "weird" scegliendolo bene e lo inserisce nel contesto lasciando poi che il resto della storia si formi praticamente da sé. A dispetto del pochissimo spazio a disposizioni è incredibile quanto sia già possibile intravedere nel dettaglio la natura dei personaggi, quel che pensano, le loro vite e le loro personali prospettive sulle cose. Il gergo scelto è assolutamente ben costruito, il testo scorre fluido, non ci sono errori di forma particolari, davvero davvero ottimo. Unico appunto che mi sento di dover fare, perché mi ha effettivamente fatto storcere appena in un contesto altrimenti più che impeccabile, la conclusione strana. Che intendo per strana, il senso più corretto forse sarebbe quello di "improvvisa" perché in fondo è solo quello, la storia arriva alla sua legittima conclusione e si interrompe, ma sento fortemente una mancanza di Qualcosa, come se ci fossero dei pezzi precedenti o successivi che mancassero, al punto che inizialmente ho creduto mancasse proprio un Senso nella sua interruzione, ma a riguardarla in realtà temo solo che la lettera della madre (inserita con una certa enfasi e così dal nulla) dia l'errata sensazione di essere l'importante preludio di qualcosa, o il nocciolo di un qualche tema, quando invece è solo la conclusione lineare del pezzo scritto. Insomma, sistemerei solo meglio quell'ultimissimo punto, e per il resto il lavoro è impeccabile, complimenti.

alexandra.fischer
Messaggi: 2887

Re: Messaggero

Messaggio#12 » venerdì 26 aprile 2024, 14:28

Tema centrato. Storia particolare, dove si vede il mondo dei fauni. La figlia di un fauno esce per il primo appuntamento con un fauno. Ma ha un padre molto apprensivo, il quale alla fine non sa come decidersi. Vorrebbe parlare con il corteggiatore della figlia, ma si blocca. Prende i fiori di questi e li mette da parte, saranno il pasto dell’indomani. Intanto beve il liquore al gusto di vaniglia e marzapane per darsi coraggio. Ma alla fine, è al ritorno della figlia che prepara un biglietto della madre defunta per metterla in guardia dal corteggiatore. Storia molto ben scritta.

Torna a “Polly Russell Edition - l'OTTAVA della UNDICESIMA ERA - 182° All Time”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite