Il postino di Emiliano Maramonte

Appuntamento fissato per lunedì 20 maggio alle ore 21.00 con un tema del Team di MC e un sacco di giudici: Giuliano Cannoletta, Luigi Musolino, Daniele Picciuti, Diego Lama, Enrico Luceri,
Polly Russell, Maurizio Bertino, Davide Mannucci, Luca Nesler e la IA!
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Emiliano Maramonte
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Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#1 » martedì 21 maggio 2024, 0:59

Giovanni Caruso rincasò poco prima di pranzo. Lasciò la bicicletta in giardino e, nonostante avesse fame, si rinchiuse subito nel suo studio. Svuotò la borsa sulla scrivania e si soffermò a contemplare la meravigliosa varietà di buste da lettera. Ne inalò il profumo, ne sfiorò la superficie e si fece travolgere dalla tempesta di ipotesi sui segreti nascosti in quei piccoli scrigni.
Dalla libreria prese il diario con la copertina di pelle scolorita e lo aprì a una pagina pulita. Lanciò una rapida occhiata oltre i vetri della finestra: le nuvole sfilavano davanti al sole come i vagoni di un lungo convoglio.
12 ottobre 1991, annotò con una Bic blu mezzo consumata.
Respirò a fondo e scelse una lettera.
Enrico Diodato
Via dei Platani, 12

Era indirizzata all’avvocato che abitava dietro il municipio.
Col tagliacarte la aprì impaziente. Estrasse un foglio color avorio ricoperto da righe nere scritte con garbo e ordine. Profumava, anche.
«Amore mio» recitò Giovanni ad alta voce, «non posso più vivere così. Il tempo trascorso insieme non è che il battito d’ali di una farfalla.» Sorrise divertito e saltò a piè pari alla fine della lettera. «Tua, Clara. Hai capito l’avvocato!»
Enrico Diodato, esimio uomo di legge, ha un’amante che si strugge per lui, scrisse sul diario. Non vorrei essere nei panni di sua moglie quando scoprirà le sue malefatte!
Tracciò una linea a metà della pagina e posò la penna. Mise da parte la lettera e ne scelse un’altra. La busta era gialla e priva di piegature, era perfetta, come se non fosse mai stata spedita.
Maria Rinaldi
Viale del Belvedere, 2

Si trattava forse della giovane donna che aveva comprato da poco il villino all’ingresso del paese? L’indirizzo corrispondeva.
Tagliò il bordo superiore e sfilò un cartoncino bianco.
«Hai commesso un grave errore…» lesse. Il tono delle parole era brusco e greve. «Non servirà a nulla nasconderti, perché ti ho già trovato. So dove sei. Pagherai per quello che mi hai fatto. Lorenzo.»
Minacce. Un pazzo furioso. Povera ragazza.
Che fare?
Alzò gli occhi sulla finestra e sprofondò nell’angoscia. Chiuse il diario. «Devo avvertire la polizia. Maria è in pericolo.»
Provò l’impulso di correre in commissariato ma un pensiero lo bloccò. Scopriranno che leggo le lettere. Mi denunceranno. Perderò il lavoro. Sarò io ad andare in carcere.
«Che faccio?»
Gli tremavano le gambe. La fame se n’era andata. Ebbe un’idea.

Il grazioso villino bianco era circondato da un muretto quasi interamente ricoperto di edera. Giovanni si avvicinò al cancello, ombreggiato da uno spiovente nero, e individuò il citofono. Le nuvole si erano dissolte e il caldo improvviso lo fece sudare. Premette il pulsante e attese.
«Chi è?» rispose una voce femminile.
«Il postino, signora» deglutì a vuoto e si accorse che l’umidità dei polpastrelli stavano inzuppando la busta della lettera minatoria.
«Lasci pure la posta nella cassetta, grazie.»
«Aspetti.»
Silenzio.
«Maria, ascoltami, ti prego, sei in pericolo.»
Il citofono taceva.
«Cosa vuole da me? Se ne vada!» Stavolta la voce proveniva dal portone d’ingresso.
«Ho una lettera di Lorenzo» le rivelò, accorgendosi di aver gridato.
«Lorenzo? Che c’entra Lorenzo?»
«Ti ha minacciato. Verrà qui. Ti farà del male!»
«Lei è pazzo!» ribatté lei. «Chiamo la polizia!»
Come poteva farle capire la gravità della situazione? «Ha scritto che te la farà pagare.»
«Ora basta!» tagliò corto lei. E sbatté il portone.
Giovanni aveva il cuore in gola e i brividi che gli strisciavano sulle braccia, giù per la schiena. Salì in sella alla bici e tornò a casa più scosso che mai.

Fissava le lettere preoccupato. Quali altri segreti avrebbe trovato? Aprì il diario al 12 ottobre poi lo richiuse. Pensò a Maria. Forse Lorenzo le aveva già fatto visita… Forse… oddio!, l’aveva già uccisa!
Suonarono il campanello. Si voltò di scatto. Non aspettava nessuno.
Guardò dallo spioncino. Un giovanotto, barba ben curata, capelli tirati indietro, aspettava dietro la porta. Poteva essere suo figlio. Esitò prima di rispondere. «Chi è?»
«Posta!»
Un postino? Non lo sembrava affatto. Il paese era piccolo e conosceva tutti i colleghi. Aprì uno spiraglio. «Chi sei? Cosa vuoi?»
L’altro spinse la porta con violenza. Giovanni annaspò e per miracolo mantenne l’equilibrio. «Come ti sei permesso di spaventare la mia fidanzata?»
«Io…» La lingua gli si incollò al palato.
«Tu non sei un postino. Sei solo un vecchio rincoglionito.»
A Giovanni salirono le lacrime agli occhi. «Ho pagato per le mie colpe. Non faccio male a nessuno.»
«Mi hanno detto che ti hanno cacciato e adesso ti scrivi le lettere da solo. Roba da pazzi.»
«Io sono un postino e lo sarò sempre» rispose Giovanni, con un insperato moto d’orgoglio.
«Non me ne frega un cazzo di cosa sei.» Lorenzo si guardò intorno con disprezzo. «Stai lontano da Maria.» Gli rivolse un’ultima occhiataccia e se ne andò.

Le fiamme divoravano le lettere e il diario. La sera era insolitamente mite per il mese di ottobre. Giovanni diede le spalle al falò e inspirò una boccata d’aria pura. «È ora di andare in pensione» mormorò.



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antico
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#2 » martedì 21 maggio 2024, 1:01

Ciao Emiliano! Tutto ok con i parametri, divertiti in questa ALL STARS EDITION!

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Emiliano Maramonte
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#3 » martedì 21 maggio 2024, 1:05

Grazie, Antico! Sono ancora devastato dall'adrenalina!
E con questa fatica, concludo la mia Era!
Incrocio le dita e faccio un grosso in bocca a lupo a tutte/i!

alexandra.fischer
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#4 » martedì 21 maggio 2024, 7:56

Tema centrato. Storia particolare, di un postino che legge le lettere dei destinatari. Lo è molto perché alla fine il diario sul quale annota le date corrisponde all’arrivo delle missive. Una dell’amante dell’avvocato, l’altra di un fidanzato furibondo con la ragazza. La trama cambia di colpo quando il postino è proprio il fidanzato della ragazza e si scopre il vizietto dell’ex postino, quello di scrivere lettere come antidoto alla solitudine, ma alla fine lui brucia diario e lettere.

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Maurizio Chierchia
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#5 » martedì 21 maggio 2024, 20:15

Ciao Emiliano.
Hai scritto una storia molto carina. L'idea del postino che si scrive da solo le lettere è veramente bella e ben riuscita. Hai uno stile invidiabile e non sto qui a commentarlo. Mi piace come costruisci le frasi e le azioni. Si vede che scrivi da tempo.
Per quanto riguarda il racconto, ammetto che mi hai spiazzato. Non pensavo a un finale del genere e questo aumenta i punti del racconto.
Non ho molto da aggiungere se non che ti auguro buona gara e come sempre, a rileggerci presto!
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MatteoMantoani
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#6 » mercoledì 22 maggio 2024, 9:01

Ciao Emiliano, come al solito sono contento di essere un tuo commentatore.
Ho letto il racconto un paio di volte, ed ecco come ho inteso la trama (dimmi se ho capito tutto).
Giovanni è una persona disturbata, ex postino, scrive lettere immaginarie alle persone del paese e le cataloga in un diario come se si trattasse di una corrispondenza rubata. Un giorno il suo "vizietto" prende il sopravvento e Giovanni confonde realtà con fantasia, tanto che scrive e una finta lettera minatoria di Lorenzo a Maria, e crede veramente di dover avvertire la ragazza di questo pericolo che si è immaginato da solo. Riportato alla realtà da Lorenzo, deciderà di bruciare le lettere e smettere col "vizietto".
Ho inteso bene? Se è tutto così, la storia mi sembra veramente un po' tanto tanto inverosimile per come la racconti per essere veramente convincente. Di Giovanni intendiamo lo squilibrio mentale solo dalle parole di Lorenzo, e il modo in cui questo ribaltamento avviene è poco seminato, tanto che appare un pochino posticcio, e fa perdere il filo. Il finale, con la "redenzione", mi sembra un po' troppo gratuito, avrei magari preferito qualcosa di più tragico, tipo Lorenzo che prende a botte Giovanni e lui che si tiene le lettere strette in grembo come se fossero l'unica cosa che lo tiene ancora in vita.
Così, non so.. non mi convince, ma appare un po' artificioso, senza un vero filo conduttore che accompagna il lettore dall'inizio alla fine con un punto di vista saldo, ma che verso la fine si sbrodola un pochino. C'è anche qualche errorino qua e là, tipo Maria che sbatte il portone quando fino a un momento prima parlavano al citofono.. ho visto che hai consegnato proprio all'ultimo secondo, probabilmente non hai avuto tempo di rileggere tutto al meglio, ci sta.. effetto MC.
Insomma, per me un finale di Era un po' al di sotto degli alti standard a cui ci hai abituato, ma comunque complimenti per tutto il tuo percorso, e spero di ritrovarti nelle prossime gare.

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Emiliano Maramonte
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#7 » mercoledì 22 maggio 2024, 9:56

alexandra.fischer ha scritto:Tema centrato. Storia particolare, di un postino che legge le lettere dei destinatari. Lo è molto perché alla fine il diario sul quale annota le date corrisponde all’arrivo delle missive. Una dell’amante dell’avvocato, l’altra di un fidanzato furibondo con la ragazza. La trama cambia di colpo quando il postino è proprio il fidanzato della ragazza e si scopre il vizietto dell’ex postino, quello di scrivere lettere come antidoto alla solitudine, ma alla fine lui brucia diario e lettere.


Grazie di cuore per la lettura!
Buona conclusione d'Era!

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Emiliano Maramonte
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#8 » mercoledì 22 maggio 2024, 10:17

Maurizio Chierchia ha scritto:Ciao Emiliano.
Hai scritto una storia molto carina. L'idea del postino che si scrive da solo le lettere è veramente bella e ben riuscita. Hai uno stile invidiabile e non sto qui a commentarlo. Mi piace come costruisci le frasi e le azioni. Si vede che scrivi da tempo.
Per quanto riguarda il racconto, ammetto che mi hai spiazzato. Non pensavo a un finale del genere e questo aumenta i punti del racconto.
Non ho molto da aggiungere se non che ti auguro buona gara e come sempre, a rileggerci presto!


Grazie mille Maurizio per gli apprezzamenti!
Buona conclusione d'Era e a rileggerci presto!

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Emiliano Maramonte
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#9 » mercoledì 22 maggio 2024, 10:28

MatteoMantoani ha scritto:Ciao Emiliano, come al solito sono contento di essere un tuo commentatore.
Ho letto il racconto un paio di volte, ed ecco come ho inteso la trama (dimmi se ho capito tutto).
Giovanni è una persona disturbata, ex postino, scrive lettere immaginarie alle persone del paese e le cataloga in un diario come se si trattasse di una corrispondenza rubata. Un giorno il suo "vizietto" prende il sopravvento e Giovanni confonde realtà con fantasia, tanto che scrive e una finta lettera minatoria di Lorenzo a Maria, e crede veramente di dover avvertire la ragazza di questo pericolo che si è immaginato da solo. Riportato alla realtà da Lorenzo, deciderà di bruciare le lettere e smettere col "vizietto".
Ho inteso bene? Se è tutto così, la storia mi sembra veramente un po' tanto tanto inverosimile per come la racconti per essere veramente convincente. Di Giovanni intendiamo lo squilibrio mentale solo dalle parole di Lorenzo, e il modo in cui questo ribaltamento avviene è poco seminato, tanto che appare un pochino posticcio, e fa perdere il filo. Il finale, con la "redenzione", mi sembra un po' troppo gratuito, avrei magari preferito qualcosa di più tragico, tipo Lorenzo che prende a botte Giovanni e lui che si tiene le lettere strette in grembo come se fossero l'unica cosa che lo tiene ancora in vita.
Così, non so.. non mi convince, ma appare un po' artificioso, senza un vero filo conduttore che accompagna il lettore dall'inizio alla fine con un punto di vista saldo, ma che verso la fine si sbrodola un pochino. C'è anche qualche errorino qua e là, tipo Maria che sbatte il portone quando fino a un momento prima parlavano al citofono.. ho visto che hai consegnato proprio all'ultimo secondo, probabilmente non hai avuto tempo di rileggere tutto al meglio, ci sta.. effetto MC.
Insomma, per me un finale di Era un po' al di sotto degli alti standard a cui ci hai abituato, ma comunque complimenti per tutto il tuo percorso, e spero di ritrovarti nelle prossime gare.


Ciao Matteo!
Grazie per l'attenta e puntuale lettura.
Hai grosso modo individuato la struttura del racconto e hai anche intuito che per mancanza di tempo ho dovuto sorvolare su alcuni questioni critiche della trama. Purtroppo, sai benissimo che quando le idee ti arrivano tardi, poi devi rincorrerle per non sforare.
Però, a onor del vero, devo precisare che avevo preso in considerazione un finale ancora più incisivo, tipo quello da te suggerito, ma l'ho scartato perché l'ho considerato sproporzionato per gli scopi della storia. In sostanza: okay, il giovanotto si risente per l'episodio della fidanzata, ma picchiare un anziano per di più disagiato, sarebbe stato troppo. Volevo semplicemente arrivare al momento di far prendere a Giovanni consapevolezza che il suo vizietto di aprire la corrispondenza ormai aveva raggiunto un punto di rottura; ecco perché alla fine brucia tutto e dice di voler andare in pensione (simbolicamente).
Per quanto riguarda Maria, sicuramente mi sono spiegato male io, ma la sequenza è questa: risposta al citofono, insistenza di Giovanni, Maria apre uno spiraglio del portone di casa e da lì continua a rispondere, insistenza di Giovanni, Maria sbatte il portone. Ma mi rendo conto che questi passaggi non sono stati chiari.
Buona gara e buon conclusione d'Era!

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Shanghai Kid
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#10 » giovedì 23 maggio 2024, 14:29

Ciao Emiliano,
leggerti è bello come sempre!
Allora, mi è piaciuta molto le declinazione che hai dato al tema e l’idea della storia che hai sviluppato. Qualche anno fa, una mia carissima amica mi raccontava che il postino del suo paese era finito nei guai perchè buttava via tutte le lettere. Non ti dico che trip mi sono partiti sia sulla reale vicenda che su sua qualsiasi possibile variante, compresa quella che fa da trama al tuo racconto.
Devo tuttavia dirti anche che ho apprezzato di più la prima parte del racconto rispetto alla seconda. Il colpo di scena su lui che si scrive da solo le lettere è inaspettato e carino, ma, non so, manca qualcosa. Il finale è troppo sbrigativo rispetto alla parte introduttiva (mi rendo conto che con i caratteri limitati può essere difficile sviluppare bene una storia, eh). Inoltre la chiusa non mi ha fatto impazzire. Visto che si tratta del suo “vizietto”, io me lo immaginavo ancora fermo lì, a scriversi una lettera, magari proprio indirizzata a Lorenzo… non lo so, qualcosa del genere.
Ti segnalo anche un veniale errore di concordanza: “si accorse che l’umidità dei polpastrelli stavano”.
Detto questo, la prova è buona e l’idea ottima.
Vado a leggere gli altri!
A rileggerci,
Elisa

Givvo
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#11 » sabato 25 maggio 2024, 13:28

Ciao Emiliano, piacere di commentarti!
Adoro il modo in cui scrivi, crei un'atmosfera misteriosa fin dall'inizio e lo stile è molto curato e scorrevole. L'idea è fulminante.
Mi piace come mostri man mano gli elementi e fai montare i dubbi.
Però penso che lo spazio fosse troppo risicato per la vicenda e che il colpo di scena arrivi tra capo e collo un po' spiegato e in troppe poche righe, con poco respiro. (è verissimo, quando viene un'idea del genere, è difficile metterla in 5000 battute e bilanciare le fasi nel poco tempo). Con un finale più graduale, penso che guadagnerebbe tantissimo. Altri hanno suggerito svolte alternative interessanti, ma non credo che la tua lo sia meno. Credo solo che tu abbia dovuto chiudere in due righe, senza il tempo di mostrare il dramma interiore del protagonista.
In bocca al lupo per l'edizione!

Gianvito

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Emiliano Maramonte
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#12 » domenica 26 maggio 2024, 17:52

Shanghai Kid ha scritto:Ciao Emiliano,
leggerti è bello come sempre!
Allora, mi è piaciuta molto le declinazione che hai dato al tema e l’idea della storia che hai sviluppato. Qualche anno fa, una mia carissima amica mi raccontava che il postino del suo paese era finito nei guai perchè buttava via tutte le lettere. Non ti dico che trip mi sono partiti sia sulla reale vicenda che su sua qualsiasi possibile variante, compresa quella che fa da trama al tuo racconto.
Devo tuttavia dirti anche che ho apprezzato di più la prima parte del racconto rispetto alla seconda. Il colpo di scena su lui che si scrive da solo le lettere è inaspettato e carino, ma, non so, manca qualcosa. Il finale è troppo sbrigativo rispetto alla parte introduttiva (mi rendo conto che con i caratteri limitati può essere difficile sviluppare bene una storia, eh). Inoltre la chiusa non mi ha fatto impazzire. Visto che si tratta del suo “vizietto”, io me lo immaginavo ancora fermo lì, a scriversi una lettera, magari proprio indirizzata a Lorenzo… non lo so, qualcosa del genere.
Ti segnalo anche un veniale errore di concordanza: “si accorse che l’umidità dei polpastrelli stavano”.
Detto questo, la prova è buona e l’idea ottima.
Vado a leggere gli altri!
A rileggerci,
Elisa


Ciao Elisa,
colgo l'occasione per farti i complimenti per il tuo percorso qui a Minuti Contati.
E ti ringrazio per la lettura e per la valutazione. Fanno piacere i complimenti, ma ancor di più le critiche positive e costruttive.
Sbrigatività, certo; a Minuti Contati è sempre dietro l'angolo visto che l'inesorabile orologio fa tic toc... Bisogna saper gestire il tempo (e le idee) e non sempre è facile.
Interessante il finale che suggerisci, ma volevo chiudere un cerchio, anzi un arco narrativo, laddove il vecchio postino prende coscienza dei danni che ha provocato e decide di smettere, però mi rendo conto che questo può non piacere.
Dell'errore di concordanza, purtroppo, mi sono accorto solo il giorno dopo quando a mente fredda ho riletto il testo. E' una costante di questo torneo trovare sempre qualche imperfezione, ma Minuti Contati è bello per questo!

Buona conclusione d'Era!

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Emiliano Maramonte
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#13 » domenica 26 maggio 2024, 17:55

Givvo ha scritto:Ciao Emiliano, piacere di commentarti!
Adoro il modo in cui scrivi, crei un'atmosfera misteriosa fin dall'inizio e lo stile è molto curato e scorrevole. L'idea è fulminante.
Mi piace come mostri man mano gli elementi e fai montare i dubbi.
Però penso che lo spazio fosse troppo risicato per la vicenda e che il colpo di scena arrivi tra capo e collo un po' spiegato e in troppe poche righe, con poco respiro. (è verissimo, quando viene un'idea del genere, è difficile metterla in 5000 battute e bilanciare le fasi nel poco tempo). Con un finale più graduale, penso che guadagnerebbe tantissimo. Altri hanno suggerito svolte alternative interessanti, ma non credo che la tua lo sia meno. Credo solo che tu abbia dovuto chiudere in due righe, senza il tempo di mostrare il dramma interiore del protagonista.
In bocca al lupo per l'edizione!

Gianvito


Ciao Gianvito!
Grazie di cuore per gli apprezzamenti.
Purtroppo la corsa contro il tempo non depone a favore della ricerca di un equilibrio narrativo e qui la consegna fatta quasi sul gong mi ha un po' penalizzato, però l'importante è che io sia almeno riuscito a costruire la trama con gli elementi narrativi che mi ero prefisso.

Buona conclusione d'Era!

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BruceLagogrigio
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#14 » giovedì 30 maggio 2024, 17:49

In terza persona. Tempo verbale: Passato remoto. Ambientazione Casa familiare (Giovanni Caruso). Casa Familiare Casa di Maria.

Ciao Emiliano, sempre un piacere leggerti. L’ho letto tutto d’un fiato cercando di capire dove andasse a parare e mi ha coinvolto non poco.
L’idea è bellissima. Inizialmente si pensa che il vizio di Giovanni sia quello di rubare la posta, mentre alla fine si scopre che il vizio è quello di credersi postino. Purtroppo temo sia affetto da schizofrenia. Il finale è simpatico e sdrammatizza. Mi sono immaginato che dopo un po’ di tempo Giovanni rincominci il proprio vizietto.
Sarà difficile fare la classifica.

Buon contest.

Bruce.
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Emiliano Maramonte
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#15 » giovedì 30 maggio 2024, 19:29

BruceLagogrigio ha scritto:In terza persona. Tempo verbale: Passato remoto. Ambientazione Casa familiare (Giovanni Caruso). Casa Familiare Casa di Maria.

Ciao Emiliano, sempre un piacere leggerti. L’ho letto tutto d’un fiato cercando di capire dove andasse a parare e mi ha coinvolto non poco.
L’idea è bellissima. Inizialmente si pensa che il vizio di Giovanni sia quello di rubare la posta, mentre alla fine si scopre che il vizio è quello di credersi postino. Purtroppo temo sia affetto da schizofrenia. Il finale è simpatico e sdrammatizza. Mi sono immaginato che dopo un po’ di tempo Giovanni rincominci il proprio vizietto.
Sarà difficile fare la classifica.

Buon contest.

Bruce.


Ciao Bruce, grazie per la lettura e per le belle parole. Hai capito il succo della trama.
Buona conclusione di Era!

Emiliano.

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IL GLADIATORE
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Re: Il postino di Emiliano Maramonte

Messaggio#16 » lunedì 3 giugno 2024, 9:24

Ciao Emiliano, ci regali un racconto che si allontana dalla tua comfort zone e lo fai in modo più che buono. Sono d’accordo sul finale che poteva essere ancora più intrigante, come quello suggerito da Elisa ma ho apprezzato il tentativo di dare un taglio positivo all’arco di trasformazione del personaggio, anche se hai rischiato di fare un finale troppo frettoloso. Lo stile è migliorato notevolmente così come la solidità della struttura narrativa dei tuoi racconti.
Un pollice quasi su a concludere un’ottima Era.

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