Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Appuntamento fissato per lunedì 20 maggio alle ore 21.00 con un tema del Team di MC e un sacco di giudici: Giuliano Cannoletta, Luigi Musolino, Daniele Picciuti, Diego Lama, Enrico Luceri,
Polly Russell, Maurizio Bertino, Davide Mannucci, Luca Nesler e la IA!
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antico
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Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#1 » martedì 21 maggio 2024, 1:56

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BENVENUTI ALLA ALL STARS EDITION EDITION, LA NONA E ULTIMA DELLA UNDICESIMA ERA DI MINUTI CONTATI, LA 183° ALL TIME!

Questo è il gruppo INQUISITORE della ALL STARS EDITION.

Gli autori del gruppo INQUISITORE dovranno commentare e classificare i racconti del gruppo GLADIATORE.

I racconti di questo gruppo verranno commentati e classificati dagli autori del gruppo ANTICO.


Questo è un gruppo da SEI racconti e saranno i primi DUE ad avere diritto alla pubblicazione immediata sul sito e a entrare tra i finalisti che verranno valutati dalle GUEST STARS. Altri racconti ritenuti meritevoli da me, l'Antico, e dai miei collaboratori verranno a loro volta ammessi alla vetrina del sito, ma non alla finale. Ricordo che per decidere quanti finalisti ogni gruppo debba emettere cerco sempre di rimanere in un rapporto di uno ogni tre approssimato per eccesso.

Per la composizione dei gruppi ho tenuto conto del seguente metodo: per primi ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK UNDICESIMA ERA, a seguire ho assegnato ai raggruppamenti coloro in possesso di punti RANK ALL TIME (il primo nel gruppo A, il secondo nel gruppo B, il terzo nel gruppo C, il quarto nel gruppo A e così via), coloro che non hanno ottenuto punti nei due Rank sono stati assegnati a seguire (primo a postare gruppo X, secondo a postare gruppo Y, terzo a postare gruppo BETA, quarto a postare gruppo X e così via). Ultima edizione e si decidono tante cose, la composizione dei gruppi non è stata facile perché diciannove racconti significano due gruppi da sei (con due qualificati in finale) e un gruppo da sette (con tre qualificati in finale). Ho deciso di equilibrare andando a mettere i due racconti con malus, insieme, nello stesso gruppo che, necessariamente, doveva essere quello di sette. A decidere il gruppo è stata la solita disposizione spiegata più sopra.

E ora vediamo i racconti ammessi nel gruppo INQUISITORE:

O taccia per sempre, di Elisa Belotti, ore 22.52, 4950 caratteri
Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia, di Matteo Mantoani, ore 23.41, 4948 caratteri
No! In chiesa no!, di Maurizio Chierchia, ore 23.15, 4963 caratteri
Il mecenate, di Bruce Lagogrigio, ore 00.30, 4995 caratteri
Domenica, di Alexandra Fischer, ore 21.35, 1805 caratteri
Occhio indiscreto, di Gianvito Cirami, ore 00.08, 4496 caratteri

Avrete tempo fino alle 23.59 di giovedì 30 MAGGIO per commentare i racconti del gruppo GLADIATORE Le vostre classifiche corredate dai commenti andranno postate direttamente sul loro gruppo. Per i ritardatari ci sarà un'ora di tempo in più per postare le classifiche e i commenti, quindi fino alle 00.59 del 31 MAGGIO, ma si prenderanno un malus pari alla metà del numero di autori inseriti nel gruppo approssimato per difetto. Vi avverto che sarò fiscale e non concederò un solo secondo in più. Vi ricordo che le vostre classifiche dovranno essere complete dal primo all'ultimo. Una volta postate tutte le vostre classifiche, io e i miei collaboratori posteremo la nostra e stilerò quella finale dei raggruppamenti.
NB: avete DIECI giorni per commentare e classificare i racconti del gruppo GLADIATORE e so bene che sono tanti. Ricordatevi però che Minuti Contati, oltre che una gara, è primariamente un'occasione di confronto. Utilizzate il tempo anche per leggere e commentare gli altri racconti in gara e se la guardate in quest'ottica, ve lo assicuro, DIECI giorni sono anche troppo pochi. E ancora: per quanto vi sarà possibile in base ai vostri impegni, date diritto di replica, tornate a vedere se hanno risposto ai vostri commenti, argomentate, difendete le vostre tesi e cedete quando vi convinceranno dell'opposto. Questa è la vostra palestra, dateci dentro.

Eventuali vostre pigrizie nei confronti dei commenti ai racconti (che devono avere un limite minimo di 300 caratteri ognuno) verranno penalizzate in questo modo:
– 0 punti malus per chi commenta TUTTI i racconti assegnati al suo gruppo con il corretto numero minimo di caratteri.
– 13 punti malus per chi commenta tutti i racconti assegnati al suo gruppo, ma senza il numero minimo di caratteri.
– ELIMINAZIONE per chi non commenta anche solo un racconto di quelli assegnati al suo gruppo.


Vi ricordo che i racconti non possono essere più modificati. Se avete dubbi su come compilare le classifiche, rivolgetevi a me.
Potete commentare i vari racconti nei singoli thread per discutere con gli autori, ma la classifica corredata dai commenti deve obbligatoriamente essere postata nel gruppo GLADIATORE.
Altra nota importante: evitate di rispondere qui ai commenti ai vostri lavori, ma fatelo esclusivamente sui vostri tread.

E infine: una volta postate e da me controllate, le classifiche non possono più essere modificate a meno di mia specifica richiesta in seguito a vostre dimenticanze. L'eventuale modifica non verrà contabilizzata nel conteggio finale e sarà passibile di malus pari a SETTE punti.

BUONA ALL STARS EDITION A TUTTI!



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M.M
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#2 » mercoledì 22 maggio 2024, 15:49

Sperando di non aver fatto casini, la classifica:

1. Il mecenate, di Bruce Lagogrigio, ore 00.30, 4995 caratteri
Il racconto mi è piaciuto, ci sono un paio di intuizioni niente male. I dialoghi sono tra i migliori che abbia letto per ora in questo gruppo. Hai reso bene una conversazione normale, con le sue pause, e soprattutto trovo molto naturalistiche le ripetizioni quando la Ferretti si ferma per bere. Molto credibile anche la battuta sul mantello.
Le atmosfere sono anche rese bene, per quanto ci siano dei particolari migliorabili: il marmo freddo sotto ai piedi quando la Ferretti non è scalza mi ha un po' distratto, la poltrona scomoda in cui la protagonista affonda viene detta scomoda, ma ci si ferma lì. A livello tematico penso che la questione dell'incidente del marito dovrebbe essere introdotta subito: non c'é motivo per cui dovrebbe essere un mistero, visto che la protagonista sa benissimo che cosa ha fatto il Berke per lei.
Un altro punto che mi sento di segnalare sono gli stacchi di scena che non ho capito, ma forse è la formattazione da forum, e un po' di mancanza di descrizione nei quadri.
In ultimo, 'potrai continuare a fare il meccanico' è una cosa un po' senza cuore se detta da tua moglie quando ti risvegli da un'operazione. Ma la chiusa del racconto sul dipingere mi piace e merita. Insomma tanti accorgimenti e pignolerie da sistemare, ma il racconto è godibile.

2. Occhio indiscreto, di Gianvito Cirami, ore 00.08, 4496 caratteri
il racconto non è male, c'é una bel momento quando inizia la carrellata di immagine nelle telecamere in cui si respira un po' di tensione: il protagonista si muove come uno psicopatico da film horror, ed è efficace. Si va un po' a perdere questo effetto scoprendo di cosa si tratta effettivamente - telecamere illegali in un ristorante - ma non è un problema. Ho trovato un po' troppo macchiettistica l'esclamazione "piccoli sindacalisti!" che per me rovina il tono. Sempre sulle critiche, penso che l'introduzione sui reality show sia abbastanza intuile: è vero che introduce l'argomento, ma d'altra parte l'argomento non ha bisogno di essere introdotto. Passare direttamente alle telecamere renderebbe il parallelismo implicito e visto che i reality non sono il tema, quanto il vizio del protagonista, andrebbe bene.
Di nuovo mi fermo a dire che sono ottimi i primi spaccati (il macellaio e la signora delle tovaglie). Andrebbe un po' rivisto il finale, mi è sembrata forzata o espressa troppo in fretta l'idea che il protagonista vuole dimenticare e non vuole agire mai per 'mancanza di energie'.

3. Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia, di Matteo Mantoani, ore 23.41, 4948 caratteri
A me il titolo super descrittivo ha fatto sorridere, sarà una stupidata ma giocare con la forma dei testi è sempre divertente.

La storia di per sé è carina, si capisce l'intento un po' sopra le righe. Non so molto del dialetto in questione ma so che è difficile molto spesso traslitterarlo nel dialogo, e qui mi sembra fatto bene. Ho anche apprezzato davvero quanto il sorriso ebete sia un elemento ricorrente che poi introduce il finale. Come beat ripetuto, l'hai gestito bene.
Sono indeciso sul tono. Dall'incipit pensavo molto di più a una situazione di stress psicologico non indifferente (Matteo è nel panico, ci sono diversi elementi che accennano alla paura, e.g. il 'terrore'). Si crea un bel contrasto con il sorriso, che è notevole. Il finale però sembra virare in un'altra direzione: non so se fosse inteso come colpo di scena, ma per quanto spieghi la ragione del sorriso e della distrazione del protagonista, non posso non pensare che non ci sia qualcosa sotto (e.g. situazione abusiva, più che emozione per la nascita della figlia).
Un leggero momento di sospensione dell'incredulità quando compra l'intera forma di parmigiano e quando la vecchia al supermercato lo ferma per insultarlo, ma riconosco che forse è solo un dosaggio dell'atmosfera 'sopra le righe' che mi è sembrato di intuire.

4. No! In chiesa no!, di Maurizio Chierchia, ore 23.15, 4963 caratteri
Carino il racconto, mi è piaciuta l'idea. Il 'colpo di scena' è simpatico nella volontà di ribaltare le aspettative, ma ci sono un paio di dettagli che sarebbero migliorabili. Il piccolo prologo potrebbe essere reso meglio espandendo l'entrata di Giordano nella casa di Luigi; non serve a molto la scena di lui che non sa aprire il cellulare. Si potrebbe aprire dicendo "Giordano trovò la casa di suo figlio perfettamente in ordine. Da qualche mese..." e poi introdurre il timore di Giordano.
Serve inoltre chiarire perché l'improvvisa comparsa dei crocifissi o della candela bianca. Mi viene da dire che li abbia portati il personaggio di Emanuele, ma messa così sembrano indizi fuorvianti messi per giustificare le ansie di Giordano. Un altro dettaglio che stona è che Emanuele venga fuori a fine cena: non ha mangiato? Era nascosto in camera?
Un'ultima cosa che farei è ridurre l'uso degli esclamativi (sia nel parlato, che nel narrato) perché danno un tono troppo esagerato agli eventi. In un racconto di questo genere non è necessariamente un male, ma c'é da starci attenti.

5. O taccia per sempre, di Elisa Belotti, ore 22.52, 4950 caratteri
Hai scelto un tema niente male, anche se certo chiamarlo vizietto è un eufemismo.
Non capisco molto l'apertura con la scena del matrimonio. Certe caratteristiche di uno spaccato di vita familiare sono anche rese bene e fanno sorridere, sembrano un po' i parenti di tutti, ma alla fine sono un po' ininfluenti rispetto al tema della storia e al protagonista. La prima parte ha il pregio di dipingere un'atmosfera positiva, che quindi viene distrutta dalle parti successive. Ma non mi sembra ci sia tempo per il lettore di affezionarsi a Giorgia; di conseguenza, il fatto che Don Alfonso ha dei 'progetti' su di lei non colpisce più delle molestie su Monica; anzi, colpiscono di meno perché queste le vediamo succedere (in parte).

La seconda parte era difficile da gestire per la natura dell'argomento, penso che però servirebbe dipingere un po' di più la situazione viscida. Mi manca forse una descrizione della fisicità dei due personaggi, oltre al dettagli su mani e voci. Non sapendo dove sono, come si muovono, o cosa hanno intorno mi sembra che accada tutto in un limbo. I dialoghi di Alfonso sono un po' troppo cinematografici, forse per riprendere l'aria istrionica che avevi rappresentato nella prima scena (con successo).

Penso che fosse corretta l'intuizione di mostrare il modo in cui Alfonso si giustifica da solo - personalmente avrei usato volentieri un po' di caratteri dall'incipit per calare il lettore nella mente del prete. Ma ovviamente, sono opinioni.

Una pignoleria un po' casuale, ma una frase come questa, pur non essendo male, è un po' troppo esplicativa per i miei gusti:
Don Alfonso sta sudando. In fondo è maggio: fa piuttosto caldo.

Forse è quel "in fondo". Io direi. "Don Alfonso suda copioso. è maggio." o altre variazioni sul tema.

6. Domenica, di Alexandra Fischer, ore 21.35, 1805 caratteri
concordo con Emiliano quando dice che lo stile che hai usato è intenso al punto giusto. Asciugandolo un po' di più si potrebbe farne una poesia in verso libero (e questo ovviamente è un pregio). Però manca qualcosa. Partendo dal finale: ok, sono le sette e mancano le sigarette - mi sembra difficile credere che il protagonista non vincerebbe la diffidenza verso i distributori automatici pur di procurarsene ancora, visto quanto ossessivamente ci pensa. Senza contare che in molte città ci sono bar-tabacchi aperti la domenica mattina. Tornando indietro quindi, mi sembra che il conflitto principale sia artefatto. Se fosse schiantato su un'isola deserta, per esempio, o bloccato in un'ascensore, avrebbe dei limiti molto più stringenti.
Detto questo, ho trovato alcune delle frasi un po' ripetitive nell'esprimere il concetto.

Rileggendo: non so se volevi legare l'eterno ottimismo con la scelta di ignorare le immagini sulla confezione e il rischio concreto di cancro. Se l'hai fatto volontariamente, è un bel tocco; altrimenti è un bel tocco comunque.
Scrittore di evasione, nello specifico evasione dalle responsabilità, M si specializza in fiction di genere: fantascienza, fantasy, new weird, horror e realismo magico.

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antico
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#3 » lunedì 27 maggio 2024, 14:42

Oltre a quella de l'Inquisitore, dovete ancora ricevere altre sei classifiche.

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Debora
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#4 » lunedì 27 maggio 2024, 23:50

Tema molto particolare, ho letto tutti i racconti con molto piacere: è stato complicato fare la classifica finale ma tant’è, eccola, insieme ai miei commenti.
CLASSIFICA
1. Occhio indiscreto di Gianvito Cirami
2. O taccia per sempre di Elisa Belotti
3. No! In chiesa no! di Maurizio Chierchia
4. Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia di Matteo Mantoani
5. Il mecenate di Bruce Lagogrigio
6. Domenica di Alexandra Fischer

COMMENTI
O taccia per sempre, di Elisa Belotti
Ciao Elisa, bel racconto, anche se il tema mi fa venire una rabbia... A parte questo, che vuol comunque dire che secondo me il tema lo hai centrato perfettamente, l'unico appunto che mi sento di farti è quello relativo alla prima parte del racconto che sembra slegato e anche non utile alla causa, per così dire. Avresti potuto liquidare la faccenda con poche righe e usare le battute che ti avanzavano per caratterizzare di più questo prete fetente e il suo vizio.
Buona gara!

Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia, di Matteo Mantoani
Ciao Matteo, come ti capisco: anch’io conosco qualcuno che ha girato un giorno interno con la faccia da “mona” quando sono nati i figli! Per fortuna non ha fatto incidenti ma in compenso ha comprato l’inverosimile da mangiare altro che forma di mille mille chili di formaggio. Il tuo racconto mi è piaciuto molto e mi ha fatto molto divertire. Sì c’è qualcosa un po’ sopra le righe ma ci sta, dai. Il tema? Ecco, non vedo come dire che sia centrato ma pazienza! Buona gara!

No! In chiesa no!, di Maurizio Chierchia
Ciao Maurizio, piacere di leggerti. Il tuo racconto mi ha divertito, questo Giordano mi sta davvero simpatico e secondo me la prima parte ci sta benissimo per presentarlo e caratterizzarlo. Sulla faccenda della sorpresa non posso che ribadire quello che ti hanno fatto notare già qui sopra: è davvero inverosimile che questo povero fidanzato se ne stia nascosto tutto il tempo. Questa cena avresti potuto giocartela un po’ meglio, ecco. Per quanto riguarda il tema immagino tu ti sia ispirato al famoso film e il vizietto sia inteso, in buona fede però, il rapporto tra Luigi e Emanuele. Se fosse così lo vedrei centrato.

Il mecenate, di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce, piacere di leggerti. Un racconto davvero particolare il tuo che mi ha portato fino al finale veloce veloce, volevo proprio vedere come sarebbe andata a finire… E il finale è l’unica cosa che mi ha delusa: mi sarei aspettata più drama, una scena diversa, magari lei che se ne andava e abbandonava il marito o che urlava in faccia al sig.Berke o al marito tutta la sua rabbia o che piangeva in un angolo per non aver mai capito niente, insomma una cosa così. Questo invece, mi ha lasciata insoddisfatta e mi è parso anche un po’ inverosimile. Per tutto il resto nessun appunto, sai condurre bene il lettore al focus e in poche battute riesci a dipingere un quadro esaustivo. Oddio: “dipingere un quadro”, mi hai proprio influenzata!
Buona gara!

Domenica, di Alexandra Fischer
Ciao Alexandra, piacere di rileggerti! Il tuo racconto è una fotografia perfetta del vizio del fumo e lo stile che hai usato è ottimo anche se alcune ripetizioni le avrei evitate. Manca un plot, un qualcosa che faccia virare questa foto verso un racconto: sappiamo tutti che le sigarette non gli basteranno e che andrà al primo distributore automatico che troverà o a scroccare da qualcuno, se proprio proprio non volesse comprarle… Peccato perché avresti avuto sia il tempo che le battute sufficienti per farne qualcosa di molto più intenso.
Buona gara!

Occhio indiscreto, di Gianvito Cirami
Ciao Gianvito, credo di non averti mai letto qui su Minuti Contati e ti assicuro che è stato un piacere. Il racconto secondo me è ottimo perché hai declinato il tema in modo originale e con quel tocco di goliardia che ci sta. Hai tenuto il lettore in suspence perché fino quasi all’ultimo non si capiva bene chi fosse cosa e perché il protagonista avesse questo “vizietto”. Tema centrato, stile ottimo (magari da asciugare qua e là ma niente di che), uso della seconda persona perfettamente riuscito e mix di sorrisi e… ghigni. Buona gara!

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gcdaddabbo
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#5 » martedì 28 maggio 2024, 16:35

Siamo all’ultima Edition dell’undicesima Era. L’estate si avvicina. Nonostante l’ottima qualità dei racconti, mi è sembrato di cogliere un po’ di stanchezza generale anche nelle repliche.
Ecco la mia Classifica ed i miei commenti:
1. Il mecenate, di Bruce Lagogrigio
2. O taccia per sempre, di Elisa Belotti
3. Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia, di Matteo Mantoani
4. No! In chiesa no!, di Maurizio Chierchia
5. Occhio indiscreto, di Gianvito Cirami
6. Domenica, di Alexandra Fischer

O taccia per sempre, di Elisa Belotti
Ciao, Elisa! Per uno di quegli strani giochi del destino, mi è capitato di leggere prima il racconto di Matteo del tuo. La circostanza mi ha predisposto ad uno scenario comico.
Il salto di atmosfera mi ha gelato.
Il terzo periodo con il reiterarsi del reato mi ha riportato nel consueto, stramaledetto mondo della perfidia, che non chiamerei vizietto. So bene che i colpi di scena sono un valore aggiunto per Minuti Contati.
Non riesco a distogliere il pensiero da quella mano che scivola sulla schiena e finisce nei jeans.
Non mi importa che sia un prete, è violenza. Non un vizietto da poco.
Come sempre, sei riuscita a catturare l’attenzione del povero lettore.
Hai dato al tuo racconto una nota di tragica realtà.
Complimenti per la velocità!
Meglio giudicare a freddo.
Buona All Stars Edition!

Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia di Matteo Mantoani
Ciao, Matteo! Ben ritrovato! Anche stavolta di fretta? Il tuo racconto mi ha strappato sul finale un sorriso, e, di questi tempi, è un gran merito. Mi ero rabbuiato a sentire ripetere “vecchia” con il tono di chi non pensa che la cosa, un giorno, possa capitare a qualcuno che ama, di diventare “vecchia”.
Certo, la “salumeria che sorride” è stato un antipasto, forse involontario, alla comicità della scena finale.
Non so quanto il tema sia centrato. Non importa poi molto. Il quadretto che hai dipinto è simpatico.
Ti immagino costretto a chiudere con largo anticipo per andare a far addormentare la piccola.
Buona nottata e buona All Stars Edition!

No! In chiesa no!, di Maurizio Chierchia
Salve, Maurizio! Ben ritrovato! Racconto carino, ma senza le forti sensazioni cui ci hai abituato. Avevo immediatamente immaginato che il vizietto nascosto di Luigi fosse lo stesso del film di Tognazzi, anche perché mi sono riferito allo stesso nel mio. Quindi nessuna sorpresa a differenza del tuo protagonista, l’imbranato fumatore di Lucky Strike, Giordano. Condivido l’idea che i tentativi di depistaggio sono poco giustificati e non riesco ad immaginare Emanuele condannato a stare in camera da letto, mentre Luigi ed i suoi cenano con le tagliatelle di zucchine. Concludendo più che il racconto su di un vizietto diventa una storia su quello che i genitori di Luigi pensano possa essere il vizietto del figliolo. Non si pongono neppure il problema che non trasmetteranno i propri geni e non diventeranno mai nonni. Con un po’ più di tempo, sono convinto che potevi fare molto meglio. Buona All Stars Edition!

Il mecenate, di Bruce Lagogrigio
Ciao, Bruce! Piacere di rileggerti! Ho fatto un po’ di fatica ad immaginarti, vestita di nero, nel palazzo del duca. Già. Perché ti ho immaginata, alta, sottile, in punta di piedi, sul pavimento di marmo, vestita di nero?
Forse perché ti sei descritta solo col termine “piccola”, lasciando la nostra fantasia a conciliare quel poco che conosciamo di te con quel nulla che ci hai rivelato in apertura.
Sono convinto che qualche particolare in più avrebbe reso meno ardua la lettura.
Avrei gradito un accenno al tuo sorriso quando scherzavi con le colleghe o al corpo raffigurato nel quadro. Invece solo descrizioni del vecchio duca che con i suoi tanti soldi può permettersi ogni sorta di stravizio.
Il racconto è comunque molto bello. Centra pienamente il tema. Il finale enigmatico lo arricchisce.
Opto per Tu=lei che lascia Luca e ne trova uno giovane e carino appassionato di musica che le scrive canzoni d’amore in cui la descrive e ci comunica come è fatta. Come t’ha fatta mam’t…
Buona All Stars Edition!

Domenica, di Alexandra Fischer
Ciao, Alexandra! Mi imbarazza un po’ rileggerti!
Sempre velocissima. Lo scritto, più che un racconto, è un insieme di propositi di un fumatore incallito che vuole redimersi o di una scrittrice che non ce la fa proprio a rimanere sveglia la notte.
Il tema è certamente centrato.
Ci sono delle riflessioni interessanti che varrebbe la pena approfondire.
Il fumo è un vizio pericoloso. Lo continuano a scrivere sui pacchetti, ma chi fuma quelle scritte non le legge.
Ricordati comunque che stai scambiando la domenica con il lunedì. Hai un salto temporale.
L’affetto resta intatto. Sei sempre molto simpatica. Anche il tabaccaio è affascinante.
(1805-5):6=300 caratteri.
Buona All Stars Edition!

Occhio indiscreto, di Gianvito Cirami
Ciao Gianvito. Considerato il primo tuo racconto che leggo non so se posso dire: piacere di leggerti.
Non vorrei urtare la tua suscettibilità.
Intanto alla prima lettura, ho pensato ad un serial killer, poi ad un macellaio in pensione che controlla quello che combinano nella sua azienda. Probabilmente hai voluto giocare sull’equivoco ed io ci sono cascato in pieno, ma non me la sento di dirti: Bravo.
Anch’io sono in pensione, ma ho sempre pensato che l’ideale sia una vita tranquilla e pacifica. Non amo gli incubi. Avrei volentieri evitato di far entrare nella mia mente le immagini che mi hai evocato. Scegli tu il commento che vuoi perla tua storia: Scusami fin d’ora per la classifica che la mia mente malata finirà per darti.
La tua replica mi ha convinto ad essere un po’ meno severo.
Buona All Stars Edition! Senza rancore!

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antico
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#6 » mercoledì 29 maggio 2024, 9:01

Dovete ancora ricevere altre quattro classifiche oltre a quella de L'INQUISITORE.

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Luca Moggia
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#7 » mercoledì 29 maggio 2024, 21:09

Ciao a tutti!

davvero un bel livello in questa ultima edizione dell'Era, le storie mi sono piaciute tutte (e la classifica è stata complicata)
Avete affrontato in modo interessante e divertente un tema che invece mi ha fatto fissare il foglio bianco per un bel pezzo.
Complimenti!

Prima della classifica vorrei dirvi grazie per queste nove serate adrenaliniche che hanno seguito il "viaaaaaa" dell'Antico!
Grazie soprattutto per i tanti suggerimenti e le indicazioni ricevute in questi mesi. Ne farò tesoro!
Settembre sembra lontano, ma come il 240° minuto, arriva in un attimo perciò a presto e un grande abbraccio!

E ora la classifica con i commenti:

1 - Il mecenate, di Bruce Lagogrigio
2 - Occhio indiscreto, di Gianvito Cirami
3 - Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia di Matteo Mantoani
4 - No! In chiesa no!, di Maurizio Chierchia
5 - O taccia per sempre, di Elisa Belotti
6 - Domenica, di Alexandra Fischer

1- Il mecenate, di Bruce Lagogrigio

Storia veramente ben fatta!
La prima parte è quella che ho apprezzato di più.
Scorre a meraviglia, sembra di avere davanti il signor Berke, e ho percepito alla perfezione il timore reverenziale della signora Ferretti nei suoi confronti.
Anche il resto del racconto mi è piaciuto. Il modo in cui si scoprono le informazioni chiave della trama è orchestrato bene
e l'idea, oltre a centrare in pieno il tema, è molto carina.
Un paio di osservazioni: una sullo stile e una sul gesto del signor Berke.
La prima riguarda la parte che va da "“Io! Quella sono io!” fino a "Faccio un passo indietro. Mi volto e fuggo da quella dimora degli orrori". In questa parte ho perso un po' di immedesimazione rispetto alle precedenti. Forse perché le emozioni della signora Ferretti, così ben costruite nelle parti precedenti non emergono più di tanto se non con alcune battute irose.
Qui forse avresti avuto bisogno di più spazio.
La seconda riguarda il gesto che Berke ha compiuto per aiutare Luca. DI cosa si tratta? La Ferretti parla di un gesto che potrebbe salvare la vita del marito. Si tratta forse di una donazione per permettergli di operarsi in una clinica privata iperspecializzata? Alla fine si parla di ospedale ma, con l'attuale sistema sanitario, anche per operazioni complesse non ci sono costi esorbitanti come in altri Paesi.

2 - Occhio indiscreto, di Gianvito Cirami

Parto dal tema che secondo me è centrato in modo originale!
Gli elementi ci sono tutti. Si percepisce che spiare i dipendenti è l'attività preferita del vecchio capo.
Lo fa di nascosto, si gusta tutto, anche quelle cose che in realtà lo danneggiano (da buon vizioso) e non vede l'ora di ricominciare con una nuova "dose" di video!
Di conseguenza a questa riflessione sul tema mi viene naturale apprezzare la caratterizzazione del personaggio che per l'appunto è ben fatta e molto coerente con la storia.
Le immagini mi sono piaciute, sono ben descritte.
L'unica cosa che mi viene di dirti è che forse sono tantine e un paio mi sono sembrate un po' riempitive senza un vero legame con la storia:
-"Un uomo sta bruciando una serie di documenti in un forno della pizza (tra l'altro se si tratta di un cliente difficile che raggiunga il forno senza essere notato dal personale del ristorante, se si tratta di un dipendente non è un semplice "uomo").
- "L’ometto brizzolato che sta dietro il bancone della pizzeria guarda a destra, poi a sinistra. Quando è sicuro che non ci sia nessuno, tira fuori il cellulare e inizia a guardare qualcosa che ti è precluso. Pensa che nessuno lo veda, il piccolo infame, ma a te non sfugge nulla! Sostanzialmente è un uomo che guarda il cellulare, non ha molto di interessante.
L'unico punto che forse mi ha un convinto un po' meno è lo stile di scrittura.
Usi la seconda persona fingendo che protagonista della storia e lettore siano la stessa persona.
Dato il tema dell'edizione può essere una scelta più azzeccata che in altre narrazioni però, nonostante da giovincello abbia fatto indigestione di librogame, a questo giro l'ho trovata meno piacevole.
Forse è l'unione fra questa seconda persona e le piccole spiegazioni disseminate qua e là (ad esempio È raccapricciante, ma non puoi smettere di guardare, La finestra che contiene il tuo vizio illegale, zoomi con soddisfazione, ma a te non sfugge nulla!" mi hanno dato l'impressione che il testo mi dicesse cosa pensare distraendomi dalla lettura.
Per sintetizzare: buon racconto, originale ed evocativo, che a mio parere necessita di qualche aggiustamento stilistico

3 - Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia di Matteo Mantoani

Al mio solito parto dal tema, e devo dirti che a questo giro non lo vedo centrato.
O meglio, il vizietto verso la fine del racconto esce ma in modo un po' staccato dalla trama.
Sembra più un tratto ricorrente del personaggio.
Vabbè, non mi fossilizzo, anche perché il racconto nel complesso mi è piaciuto e mi ha divertito, in particolare il personaggio del trippone e i vari scambi di battute in dialetto. Non sono esperto ma le sonorità mi sono sembrate credibili, quindi buon lavoro!
Dal titolo e dal nome del protagonista, mi ero immaginato la direzione del racconto però, fino al momento dell'ospedale, la storia mi portava da un'altra parte.
A un certo punto, il fatto che Matteo fosse così in ansia e continuasse a sorridere in continuazione mi ha fatto pensare a una sorta di deriva mentale strana. E la cosa mi sarebbe piaciuta! :-)
Anche quello della storia, sebbene più "telefonato", è comunque un bel finale.
Sullo stile, che ti devo dire... molto buono, come sempre!

4 - No! In chiesa no!, di Maurizio Chierchia

Tema centrato, con il "vizietto" che è lo stesso del famoso film!
Lo hai attualizzato creando una situazione comica e l'esperimento è riuscito perché il racconto mi ha divertito.
Secondo me quello che funziona molto bene è il protagonista, Giordano, che mi sono immaginato come un omone un po' burbero, tradizionalista e anticlericale, stile Peppone.
Hai creato una buona empatia perché come lui ero ansioso di scoprire quale fosse la sorpresa che voleva fargli Luigi.
Forse un po' più debole il personaggio della madre anche se tutto sommato la sua euforia "a priori" aumenta l'effetto comico del quadretto familiare.
Mi sembra invece un po' tirata per i capelli la questione dei simboli religiosi disseminati per casa. Chiara la loro funzione narrativa ma se ci si ferma a pensare un attimo viene da chiedersi come mai all'improvviso qualcuno che non è credente o lo è in modo tiepido (così mi sono immaginato Luigi) dovrebbe mettere in casa queste cose.
Forse potevi giocare sull'equivoco anche con questi oggetti. Tipo (esempi tirati a caso su due piedi per cercare di spiegarmi) che la Bibbia serviva solo per reggere il tavolo, il cero era una candela decorata ma il padre la scambia per un cero da chiesa perché è nel trip che il figlio vuole farsi prete ecc.
E' un po' strano anche che il povero fidanzato se ne stia chiuso in camera per tutta la cena, ma quello in realtà l'ho trovato più plausibile perché comunque poteva essere una sua scelta o l'unica soluzione che i due avevano trovato per vincere l'imbarazzo. Insomma, trattandosi di persone e non di oggetti, le possibilità sono molte e le giustificazioni pure.

5 - O taccia per sempre, di Elisa Belotti

Abbiamo un Don Alfonso più che viziosetto, anzi, un vero e proprio schifoso, perciò ti direi che il tema è centrato al 90%.
Nel complesso la storia è buona, hai creato una situazione interessante e un personaggio lucidamente malvagio che usa il proprio potere per abusare delle vittime. Un bel cattivo insomma.
Forse, proprio per questa buona caratterizzazione, avrebbe meritato un po' più di spazio mentre in metà del racconto è poco presente, limitandosi a fare il suo lavoro come cerimoniere. Forse, nella prima parte, qualche semina che facesse presagire la sua malvagità ci sarebbe potuta stare.
Sempre nella prima parte, ho un pochino faticato a seguire la scena credo per i tanti personaggi (o comparse) e per la mancanza di un punto di vista stabile.
La seconda parte è quella che ho preferito. Arriva bene con tutta la sua cattiveria anche grazie alla contrapposizione con la prima. Con dettagli fisici e dialoghi hai reso davvero bene lo stato emotivo, di disgusto e paura, che attanaglia Monica.
Il finale è molto conciso e collega la prima parte con la seconda. Dato il carattere machiavellico del prete sarebbe stato interessante capire quale ricatto avesse in mente per molestare Giorgia.
Certo, se non ci fosse il limite di caratteri!

6 - Domenica, di Alexandra Fischer

Il tema non è centratissimo perché il fumare lo considero un vero e proprio vizio, palese e comunemente esibito, non qualcosa che si fa di nascosto perché circondato da una sorta di vergogna o sconcezza come invece mi suggerisce il concetto di "vizietto". Non centratissimo, dunque, ma sicuramente centrato! :-)
Il racconto in generale mi è piaciuto perché descrive bene la smania di fumare che spesso passa avanti a qualsiasi altra cosa, anche le più importanti. Mi sono immedesimato nel protagonista e mi è venuto facile perché, come lui, fumo anche io.
E' bella la parte in cui riesci a far emergere la psicologia del fumatore ossia l'ignorare i messaggi di pericolo (le foto sui pacchetti) e l'eterno (e pericolosissimo!) ottimismo che fa dire: "vabbé tanto a me non succederà nulla di male!".
Soprattutto ho apprezzato il modo in cui rendi quest'ultimo pensiero, senza dirlo esplicitamente, ma parlando dell'ottimismo di non rimanere senza sigarette di domenica.
L'osservazione che ti faccio è che il racconto è molto corto e lo stile super essenziale. Questo da un po' l'idea di trovarsi di fronte a un testo poco approfondito nei suoi aspetti, come ad esempio il contesto in cui si svolge o il modo in cui il protagonista tenta di risolvere la situazione o ancora, una riflessione sul suo vizio.
A me sarebbe piaciuto (è solo un esempio) che si domandasse il perché di questo suo comportamento nocivo (a parte la dipendenza e il piacere).


Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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LuciaZambrano
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#8 » mercoledì 29 maggio 2024, 22:59

1. Il mecenate
2. O taccia per sempre
3. Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia
4. Occhio indiscreto
5. No! In chiesa, no!
6. Domenica


O taccia per sempre
Bella l'idea e bella la resa dell'atmosfera da matrimonio estivo (anche se è a maggio): ho trovato calzante il contrasto tra l'emozione degli sposi e la prosaicità dell'ambiente intorno. Ottima anche la resa del prete, che prima fa il simpatico e poi violenta le sue parrocchiane.
Non ho apprezzato tantissimo il flashback come strumento per svelare le violenze del don. Credo che sarebbe stato più carino se la scena si fosse svolta tra il don e Giorgia stessa, magari poco prima che lui celebrasse un altro matrimonio, facendo così intuire il suo "vizietto". Ma sono considerazioni mie.
Altra cosa che non ho amato sono alcune battute di dialogo, che soprattutto nel flashback risultano poco naturali.
Per il resto, direi che è un buon racconto e che c'entra il tema.

Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia
Oddio, che tenerezza! L'ho trovato poco attinente al tema, ma il racconto è così carino che ci passerò sopra anche in retro. La situazione è mostrata bene, anche se da parte di un neo papà mi sarei aspettata qualche pensiero in più dedicato alla bimba. Non ho apprezzato tantissimo i continui rimandi a quanto si sarebbe voluto mettere a piangere, al panico, ecc. Non so, forse ci sarebbe stato bene un po' di sano menefreghismo in più, anche considerando il sorriso da "mona" del buon Matteo. Poca roba, però: per il resto l'ho trovato un racconto tenero e ben scritto.
N.B. Ero indecisa tra il secondo e il terzo posto, ma mi sembrava poco corretto non dare almeno una piccola penalizzazione per la scarsa attinenza con il tema.

No! In chiesa, no!
Idea buona, anche se un po' slegata dal tema. Tra l'altro, non capisco perché Luigi abbia dovuto nascondere il fidanzato in camera da letto: fa un po' calare la sospensione dell'incredulità. Sarebbe risultato più realistico se Emanuele fosse arrivato tardi dal lavoro o una cosa così.
Altro appunto che devo farti è lo stile troppo stringato e poco mostrato. Credo che il colpo di scena finale sarebbe arrivato meglio, se avessi aiutato il lettore a visualizzare tutti comportamenti "sospetti" di Luigi: Giordano che entra in casa e nota il divano per la prima volta sgombro, Luigi che parla al telefono di trovarsi domenica mattina con chissà chi, ecc... Ottimo il dettaglio del crocifisso, infatti: va proprio in quella direzione.
Per il resto, racconto simpatico che ho letto volentieri.

Il mecenate
Buono lo stile e buona la tensione che costruisci nella prima parte del racconto: francamente, temevo che Berke avesse il "vizietto" di fare opere di bene per portarsi a letto la gente, o roba del genere. Preferisco la tua soluzione anche se, alla fin della fiera, sempre di sesso si parla.
Non mi ha entusiasmato il paragrafetto finale, che sembra un pochino buttato lì per chiudere la storia. Anche il modo in cui emerge il probabile tradimento di Luca mi ha lasciata un po' perplessa: tra tutte le cose cui la protagonista si poteva aggrappare, proprio il telo che copriva la prova delle corna del marito! Non so, non mi ha fatto impazzire. Trovo che si sarebbe potuta trovare una soluzione migliore, meno calata dall'alto.
A parte per queste piccole cose, direi che è un buon racconto.

Domenica
Faccio fatica a considerarlo un racconto vero e proprio, data la brevità: sembra più uno spaccato di vita. In ogni caso, il risultato finale è piacevole e abbastanza in linea con il tema.
Forse hai calcato un po' troppo la mano sui sintomi della dipendenza da nicotina: inizi parlando degli sforzi di smettere di fumare e, poche righe dopo, dici che il protagonista pensa solo a come procurarsi le sigarette e a fumare. Sono cresciuta in una famiglia di fumatori e il mio babbo è morto per un tumore da fumo, ma non ho mai visto cose del genere. Per esperienza, il fumatore non pensa a fumare: lo fa e basta, come se fosse una seconda natura.
La persona che hai descritto è più simile a qualcuno dipendente da una droga psicotropa, come la cocaina o la Nutella.

Occhio indiscreto
Il racconto inizia bene: il nostro imprenditore di 'sta minchia sembra un serial killer che osserva omicidi efferati da lontano. Purtroppo l'arcano viene svelato un po' troppo presto e la tensione scema, rendendo il seguito sempre meno interessante. Peccato, perché l'idea è molto buona.
Personalmente, credo che sarebbe stato meglio inserire scene sempre più equivoche per aumentare la tensione, così da intensificare il colpo di scena.

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antico
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#9 » giovedì 30 maggio 2024, 11:37

Oltre a quella de L'INQUISITORE, vi mancano ancora due classifiche.

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Fagiolo17
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#10 » giovedì 30 maggio 2024, 14:01

CLASSIFICA

Ed eccoci all'ultima classifica dell'era. Una bella lotta fino all'ultimo istante, bravi tutti.

1. Occhio indiscreto, di Gianvito Cirami
2. Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia, di Matteo Mantoani
3. O taccia per sempre, di Elisa Belotti
4. Il mecenate, di Bruce Lagogrigio
5. No! In chiesa no!, di Maurizio Chierchia
6. Domenica, di Alexandra Fischer



O taccia per sempre, di Elisa Belotti

ciao Elisa e piacere di averti letta.
Il vizietto che hai deciso di trattare mi piace molto.
no aspé, non in quel senso, ma mi piace quello che sei andata a toccare. (oh no, anche questo suona male)
scherzi a parte, trovo il racconto ben condotto, la parte iniziale dove descrivi il matrimonio è divertente. nella parte con il prete stoccazzone avrei esagerato anche un po' di più. avrei cercato di schifare ancora di più il lettore, ma il testo fa comunque il suo lavoro.
ciò che trovo un po' debole è il collegamento tra il primo e il secondo pezzo. quindi il modo che hai usato per farci capire che il prete lo farà ancora e che la nuova vittima è Giorgia.
Non saprei neppure come avresti potuto fare, non ho una soluzione da suggerire, però sento che quello che un po' è mancato sia questo.
il testo è comunque scritto molto bene e il ribaltamento tra scena del matrimonio divertente e violenza mi è piaciuto molto.
In bocca al lupo per l'edizione!

Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia, di Matteo Mantoani
Ciao Matte e piacere di averti letto, come sempre!
Allora un racconto fuori dai tuoi soliti generi di comfort, divertente al punto giusto. ho apprezzato la dinamica da nuovo papà di famiglia e l'obbligo a sottostare a voglie anche post 9 mesi. quando scarta il grana ho riso un sacco.
Avrei disseminato meno sorrisoni, ma con il tono ironico della storia si abbinano bene.
avevo immaginato fosse una situazione di questo tipo, momento di gioia estremo che porta alla paresi facciale. poi l'utilizzo di certi nomi mi aveva fatto propendere per qualcosa del genere
Un racconto che merita sicuramente il podio, ma devo ancora decidere bene che posizione.
In bocca al lupo per l'edizione.

No! In chiesa no!, di Maurizio Chierchia
Ciao Maurizio e piacere di averti letto.
allora racconto divertente che gioca sugli equivoci che mi ha strappato qualche sorriso.
Credo però che sia troppo evidente il fatto che sia stato scritto proprio per giocare sull'equivoco. tutti i dettagli biblico/clericali che spuntano dal nulla in casa del figlio non hanno un placement spiegato. è il suo compagno a essere molto credente? fino al fatto che fosse più ordinato e con la testa sulle spalle era perfetto, però la mole di oggetti di chiesa sono un po' troppi.
altra cosa che non mi ha convinto è che il povero moroso sia rimasto chiuso in camera per un'ora o più. anche questo è stato fatto per giocare sul colpo di scena e sugli equivochi, ma è poco credibile.
per mantenere quella linea avresti potuto far sentire qualche rumore e giocare quindi sul dubbio di cosa potesse esserci nascosto in camera.
Insomma racconto divertente, ma con alcuni difetti che ne inficiano la lettura.
ho visto che hai avuto anche poco tempo per partecipare. ci sta, purtroppo.
ben fatto comunque e in bocca al lupo per l'edizione.

Il mecenate, di Bruce Lagogrigio
Ciao Bruce e piacere di averti letto.
Racconto interessante che si dipana in questa lunga scena che ho apprezzato per i dettagli che hai inserito e per le linee di dialogo.
Rimango invece un po' più titubante sulla trama.
Il Mecenate ha pagato l'operazione di Luca perché sono amanti? Ma aveva anche una passione per la Signora Ferretti? non capisco perché abbia il quadro di lei in casa.
Se Luca aveva una relazione con il Duca, capisco tenere nascosto che lui era l'acquirente delle sue opere, ma perché lui dovrebbe voler comprare anche il ritratto di sua moglie? mi manca questo step.
inoltre dopo una scoperta del genere mi sarei aspettato qualche reazione di lei nel finale. che fosse più indispettita o mostrasse un moto di accettazione della cosa più netto. a causa delle poche righe si perde un po' la direzione della chiusura
altro dubbio: Per ora l’importante è che tu sia vivo. Che tu sia qui con me.
Questa frase è un pensiero diretto? forse avrebbe funzionato meglio in corsivo.
Oppure è una battuta di dialogo a cui mancano i caporali? mi ha un filo confuso, ma niente di grave.
Insomma un racconto scritto e condotto molto bene, ma di cui mi manca qualcosina per capirlo del tutto. (per il discorso appunto del quadro di lei nelle mani del mecenate)
inoltre il meccanico che addirittura manda le sue opere in spagna... insomma tanta roba, è anche un artista abbastanza affermato per avere accesso a una mostra in un altro stato, quindi poi la frase "è solo un meccanico" diventa meno sensata. se il duca è un amante di arte e suo marito è abbastanza famoso da partecipare a una mostra... insomma c'è qualcosina che stride a mio avviso, ma ovviamente attendo le tue spiegazioni!

in bocca al lupo per l'edizione.Domenica, di Alexandra Fischer

Ciao Alexandra e piacere di averti letto.
come solito ci regali un racconto flash e intenso.
in questo caso, anche più che in altri, avrei sfruttato meglio i caratteri a disposizione perché sento che ci sarebbe stato ancora tanto da dire.
o comunque tanto che poteva essere ampliato per tirarci ancora di più dentro alla narrazione.
In bocca al lupo per l'edizione.

Occhio indiscreto, di Gianvito Cirami

Ciao Vito, è un piacere leggerti.
questo raccontino sui vizi mi è proprio piaciuto. hai mostrato una serie di scene vivide e la pulsione del nostro pensionato che se le gode anche se non può farci nulla. può guardarle, disperarsi, incazzarsi, ma nulla di più.
occhio nella parte centrare a qualche piccola ripetizione (hai usato 3 volte il verbo virare, che essendo molto particolare mi è balzato all'occhio) ma nulla di grave. d'altronde scriviamo racconti in 4 ore, non si può pretendere la perfezione.
è il primo racconto che leggo e commento, ma l'ho molto apprezzato per i dettagli che hai ricreato e per quel senso morboso che sei stato in grado di trasmettere!
Davvero ben fatto.
In bocca al lupo per l'edizione!

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Mario Mazzafoglie
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#11 » giovedì 30 maggio 2024, 14:59

Classifica e commenti:

1) IL MECENATE - BRUCE LAGOGRIGIO
2) OCCHIO INDISCRETO - GIANVITO CERAMI
3) DI QUELLA VOLTA CHE... - MATTEO MANTOANI

4) O TACCIA PER SEMPRE - ELISA BELOTTI
5) NO! IN CHIESA NO! - MAURIZIO CHIERCHIA
6) DOMENICA - ALEXANDRA FISHER


O TACCIA PER SEMPRE - ELISA BELOTTI

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DI QUELLA VOLTA CHE MATTEO SE N'E' ANDATO IN GIRO TUTTO IL GIORNO CON UN SORRISO DA MONA SULLA FACCIA - MATTEO MANTOANI

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NO! IN CHIESA NO! - MAURIZIO CHIERCHIA

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IL MECENATE - BRUCE LAGOGRIGIO

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DOMENICA - ALEXANDRA FISHER

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OCCHIO INDISCRETO - GIANVITO CERAMI

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alexandra.fischer
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#12 » giovedì 30 maggio 2024, 15:18

Ciao, Lucia, terrò conto delle tue osservazioni.
Ciao, Mario vedrò di far meglio in futuro.

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antico
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#13 » giovedì 30 maggio 2024, 17:56

Vi manca solo la classifica de L'INQUISITORE.

NB: Vi ricordo che non si risponde qui ai commenti.

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L'inquisitore
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Re: Gruppo INQUISITORE: Lista racconti e classifiche

Messaggio#14 » lunedì 3 giugno 2024, 10:18

CLASSIFICA

1. O taccia per sempre di Elisa Belotti
2. Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia
3. Il mecenate
4. Occhio indiscreto
5. No! In chiesa no!
6. Domenica

COMMENTI

O taccia per sempre di Elisa Belotti
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Di quella volta che Matteo se n'è andato in giro tutto il giorno con un sorriso da mona sulla faccia
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No! In chiesa no!
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Il mecenate
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Domenica
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