Mi confesso.

Appuntamento fissato per lunedì 20 maggio alle ore 21.00 con un tema del Team di MC e un sacco di giudici: Giuliano Cannoletta, Luigi Musolino, Daniele Picciuti, Diego Lama, Enrico Luceri,
Polly Russell, Maurizio Bertino, Davide Mannucci, Luca Nesler e la IA!
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Mario Mazzafoglie
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Mi confesso.

Messaggio#1 » martedì 21 maggio 2024, 1:29

Non venivo in chiesa dal giorno della mia comunione. O forse era la cresima? Boh, nemmeno mi ricordo.
Ma tant’è, oggi sono qui per giusta causa: confessarmi e chiudere con il passato.
Tolte un paio di nonnine dai capelli grigio metallizzato posizionate nei primi banchi, non c’è anima viva.
E in realtà non garantisco nemmeno per loro.
Comunque, io non lo so se ci siete mai entrati in chiesa tipo di martedì mattina, ma giuro c’è un silenzio assurdo che ti fa quasi vergognare del rumore dei tuoi passi. E poi pure Gesù che ti fissa da là sopra ti mette una cazzo di agitazione peggio di quando passa la guardia di finanza.
Ma dove sta il confessionale? Ah, è lì, sulla sinistra, a metà strada tra l’entrata e l’altare. Lo raggiungo e avvicino l’orecchio per assicurarmi che non ci sia già qualcuno: pare di no, via libera.
Prendo un bel respiro e mi ci infilo dentro.
È proprio come nei film: buio e con quella grata vedo-non-vedo che ti divide dal prete. Che poi la parola confessionale mi ricorda sempre il Grande Fratello e mi viene da pensare alle nomination.
«Benvenuto, figliolo.» Una voce calda mi accoglie. «C’è qualcosa di cui vuoi parlare con nostro Signore?»
Mi inginocchio e congiungo le mani. «Salve, padre. Spero lei possa comprendermi e non giudicarmi.»
«Il giudizio non spetta a noi.» Pausa muta. «Io sono qui per ascoltarti.»
Porca troia, mi sudano le mani. Devo stare calmo!
Devo.
Stare.
Calmo.
È solo un prete, mica è un processo. E poi oh, sia chiaro, non ho mai ucciso nessuno!
Mi mordo un’unghia. «Padre, sono sincero, ho vissuto un po’ così in passato.»
«Così come, figliuolo?»
«Ma niente, nel senso che ho fatto un po’ di cose che non avrei dovuto fare. Però sa com’è, amicizie sbagliate, un po’ di disagio sociale, qualche problemino in famiglia che crea tanto background...»
Silenzio dall’altra parte.
«Padre?»
Al di là della grata scricchiola la sedia. «Capisco, figliuolo. Hai consumato degli stupefacenti.»
«Sì, padre. E sono qui proprio per mettere un punto.»
«Bene, vuol dire che il Signore si è fatto strada nel tuo cuore.»
«Può darsi, padre. Qualche giorno fa dopo una serata che nemmeno le racconto ho avuto una tachicardia galoppante, magari era proprio que—»
«Comunque,» il prete mi incalza «l’uso di sostanze sicuramente non è una bella cosa, ma il male lo hai fatto solo a te stesso. L’importante è che tu non abbia mai, come dire, rifornito altre persone, per intenderci.»
Ecco, lo sapevo che ora ci incartavamo su sto fatto. E mo che gli dico? «Padre, ascolti. Non parliamo di spaccio che davvero non è il caso. È solo che delle volte uno per averla per sé non ha abbastanza soldi. Allora magari ne vende un po’, ma così, giusto per poi averne un altro po’ per sé. Non so se sono riuscito a spiegarmi.»
«No.» Il prete mi inchiodò. «Ma ho capito lo stesso.»
Non posso vedere i suoi occhi e sta cosa mi turba, mannaggia alla miseria. Chissà che pensa di me…
«Figliuolo, capisco il tuo imbarazzo, ma Gesù è grande. E ora dimmi, perché hai deciso di cambiare?»
«Mah, padre, cosa vuole che le dica. Ho rischiato tante, troppe volte di essere arrestato.» Mi schiarisco la voce. «Mi è andata di cu—, mi scusi, mi è andata bene parecchie volte e ora non mi va più di rischiare. Poi c’è un maresciallo della finanza, un calabrese di quelli duri, che saranno dieci anni che mi corre dietro, ma alla fine non mi becca mai sul fatto e non è mai riuscito a farmi niente. Ma la fortuna prima o poi finisce.»
Cazzo.
Nemmeno finisco la frase che un tarlo mi si ficca nella testa. Ma vuoi mica vedere che quel bastardo di un finanziere si è nascosto qua dentro per farmi sto gioco delle tre carte? Un blitz proprio nel giorno che ho deciso di farla finita? In effetti ha fatto troppe domande tecniche… mi puzza.
Bisogna sterzare forte.
Con il massimo del silenzio, tiro fuori dalla tasca le ultime bustine che devo ancora smaltire e le ficco in un’intercapedine del legno in alto. Tossisco per coprire il rumore. Qui non le troverà mai.
E ora, mio caro finanziere, preparati alla sceneggiata. «E sa una cosa, padre, ogni tanto mi capita di sognare la mia foto in prima pagina sul giornale. Vedo mia madre non uscire più di casa per la vergogna del suo unico figlio in galera, e tutte le sue amiche pettegole che invece di aiutarla la lasceranno sola e abbandonata al suo destino. Loro a sventolare fiere i successi dei figli laureati, manager d’azienda e imprenditori internazionali, e mia madre a piangere nel buio della cucina, schifata da sé stessa e da quanto sia stata inadeguata come genitore. Questa cosa mi strazia il cuore.»
L’ho recitata bene dai.
«Figliuolo, sei un bravo ragazzo. Ora esci di qui e fai dieci Ave Maria e dieci Padre Nostro. Poi, se hai ancora qualcosa nelle tasche, esci e poggia qui davanti alla mia porta, che al resto ci penso io.»
Sì, sì, col cazzo. «Non ho più nulla, padre. Sono già mentalmente nella nuova fase. E ora, con permesso, Amen.»
Esco e mi incammino verso l’uscita, senza preghiere.
Io non lo so chi c’era là dentro, ma stavolta giuro, cambio per davvero.



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antico
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Re: Mi confesso.

Messaggio#2 » martedì 21 maggio 2024, 1:32

Ciao Mario! Caratteri ok, sei in malus minimo tempo. Buona ALL STARS EDITION!

Gaia Peruzzo
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Re: Mi confesso.

Messaggio#3 » martedì 21 maggio 2024, 22:00

Ciao Mario. Un buon racconto, che mi sembra efficace, dove calibri bene la comicità che ti distingue.
Alla fine mi sono chiesta chissà per quanto tempo le bustine resteranno nascoste lì, nel confessionale. Chissà se il protagonista cederà e tornerà a riprendersele. Nello sfondo sei riuscito a mescolare bene la sensazione di imponenza e inquietudine suscitata dalla chiesa e dal prete. Il prete è così tanto una caricatura da sembrare vero e funzionare nel suo essere assurdo. Almeno per me. E il fatto che ormai il protagonista sia così tanto ossessionato dal suo vizio, da aver paura che il finanziere possa travestirsi appunto da prete, rende il tutto molto più comico, anche se basato pur sempre sulla paura di poter essere scoperto. Il suo dubbio per un momento l'ho avuto anche io. In bocca al lupo per la gara!

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Gennibo
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Re: Mi confesso.

Messaggio#4 » mercoledì 22 maggio 2024, 11:51

Ciao Mario, le tue storie sempre simpatiche sono tra quelle che preferisco. Anche in questo caso mi hai fatto sorridere nonostante il tema serio del vizio della droga. Bella l'ambientazione e il dubbio paranoico che dietro la grata del confessionale ci fosse il maresciallo, una situazione che poteva anche essere vera e per cui metti il lettore nella condizione di chiedersi con chi davvero si sta confessando il protagonista. Carina anche la battuta del prete che dice di lasciare lì la droga, cosa che mi fa pensare che forse il prete ne potrebbe approfittare.
Insomma, un bel racconto.
Alla prossima e buona edition :D

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HandyManny_D
Messaggi: 19

Re: Mi confesso.

Messaggio#5 » giovedì 23 maggio 2024, 21:02

Ciao Mario,
Il tuo racconto è molto divertente. Mi ha fatto ridere che, per chiudere con un passato di spaccio, il protagonista decida di andarsi a confessare. Mi è venuto in mente un reel che ho visto di recente nel quale intervistano il prete spagnolo che racconta di come qualcuno, per fare uno scherzo, ha messo della marijuana nel turibolo che hanno usato per la funzione religiosa. Nessuno voleva più andare via dalla chiesa. Ma sto divagando.
Ho colto anche la paranoia del protagonista che, a un certo punto, sentendosi incalzato dalle domande del prete, pensa che all’interno del confessionale ci sia in realtà un finanziere.
Se posso essere pignola, l’utilizzo di «figliuolo» si spinge troppo in là, anche per un racconto umoristico.
Sarebbe stato meraviglioso se le vecchiette sedute in prima fila fossero state dei carabinieri in incognito giunti sulla scena per arrestare un boss di quartiere.
Complimenti per il racconto.
Ci si legge in giro!

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Emiliano Maramonte
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Re: Mi confesso.

Messaggio#6 » giovedì 23 maggio 2024, 22:49

Ciao Mario!
Ti ho ribeccato di nuovo dopo un po'!
Il racconto mi ha divertito, ma soprattutto mi ha stupito per il grande equilibrio, la precisione dei dialoghi e la grande consapevolezza dei tuoi mezzi nell'incastrare i vari elementi della trama.
Un'idea semplicissima che però ha creato una giusta dose di ansia, con un dubbio finale che è davvero micidiale! Chi c'era davvero dentro il confessionale? Un finanziere? Un altro spacciatore o un prete anche lui dedito al "vizietto"? Hai saputo anche rendere benissimo la paranoia del protagonista e le soluzioni che lui adotta per sfuggire a essa.
Non ho molto da aggiungere, se non che il tema è centratissimo, e il racconto promosso.

Buona gara!
Emiliano.

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Andrea Furlan
Messaggi: 423

Re: Mi confesso.

Messaggio#7 » giovedì 30 maggio 2024, 0:39

Ciao Mario,
ho trovato il tuo pezzo buono, immersivo e coinvolgente. Non ho molti appunti da farti tranne qualche refuso (un passato sbagliato in “ «No.» Il prete mi inchiodò. «Ma ho capito lo stesso.»”) e qualche ripetizione. Il tema è sicuramente centrato, svolto nel dialogo dove scopriamo il problema e la volontà di liberarsi del protagonista. Bello lo scambio di battute e i due caratteri che si delineano: ho apprezzato soprattutto le risposte secche del prete e il disagio che inducono nel protagonista. Il finale me lo sarei aspettato forse diverso, ma è coerente con il resto, quindi OK. Una bella prova, complimenti!

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Manuel Marinari
Messaggi: 186

Re: Mi confesso.

Messaggio#8 » giovedì 30 maggio 2024, 14:42

Ciao Mario, il tuo personaggio l’ho trovato inserito bene nel contesto paranoico e di dubbio che prova. Inoltre, hai ben caratterizzato un personaggio che, come dire, non mi sembra proprio nella sua zona di comfort della chiesa e nel confessionale. Interessante la parte in cui, colto dall’ansi, nasconde nelle bustine in un anfratto del confessionale. Chissà chi le troverà!
Il finale me lo aspettavo diverso, del tipo che alla fine tutte le sue paranoie sulla finanza alle calcagna si avverassero in qualche forma, sul tragicomico, pensavo. Però va bene, scelte narrative e di autore da non poter mettere in discussione. Magari avrebbe dato quel più ad un racconto scritto comunque bene.
Alle prossime letture!

alexandra.fischer
Messaggi: 2914

Re: Mi confesso.

Messaggio#9 » giovedì 30 maggio 2024, 15:39

Tema centrato. Con uno stile graffiante. Se si pensa alla scena delle nonnine in chiesa al martedì mattina. C’è un confessionale e un sacerdote, al quale il protagonista confida il vizio degli stupefacenti, salvo poi nascondere le rimanenze in un’intercapedine. Gli rivela inoltre di essere sotto la sorveglianza di un finanziere. E a quel punto la confessione finisce. Con il timore del protagonista di essersi confessato proprio al finanziere. Di lì il proposito di cambiare.

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antico
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Re: Mi confesso.

Messaggio#10 » mercoledì 5 giugno 2024, 17:23

Racconto molto godibile alla lettura, frizzante con dialoghi ben gestiti. C'è un ma e sta nella superficialità con cui affronti la sua paranoia. Si capisce bene che l'avevi ben chiaro in testa perché nell'esserlo è assolutamente ben realizzato, ma questa paranoia è inserita troppo frettolosamente e dal nulla. Detto questo, il testo è bello e mi è piaciuto, soprattutto per la brillantezza con cui lo conduci. Bene anche il tema. Per me un pollice tendente al positivo in modo solido e brillante.

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