Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Appuntamento fissato per lunedì 20 maggio alle ore 21.00 con un tema del Team di MC e un sacco di giudici: Giuliano Cannoletta, Luigi Musolino, Daniele Picciuti, Diego Lama, Enrico Luceri,
Polly Russell, Maurizio Bertino, Davide Mannucci, Luca Nesler e la IA!
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BruceLagogrigio
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Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#1 » martedì 21 maggio 2024, 0:30

Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Il lusso della dimora del signor Berke mi travolge come se mi avesse investito quello sgangherato del settantaquattro. Lascio andare un respiro troppo rumoroso e faccio roteare il mio sguardo. Mi sento piccola, fuori posto.
Marmo freddo sotto i piedi, pareti alte tappezzate da quadri astratti. Luca saprebbe descrivermeli nel dettaglio, anche se non sono proprio il suo genere.
Le lampade di cristallo pendono dal soffitto come gioielli scintillanti, riflettendo la luce in mille sfumature. Ogni dettaglio della casa parla di una ricchezza e di un gusto raffinato che non ho mai conosciuto.
Il signor Berke mi accoglie con un sorriso appena accennato. È alto, elegante, con un completo nero perfetto. Si appoggia leggermente a un paio di stampelle, cammina con una certa difficoltà, ma nonostante ciò ha un portamento quasi regale.
"Signora Ferretti" dice con voce calda "sono felice che sia venuta."
Annuisco, cercando di mantenere la calma. "Non potevo non venire. Il suo gesto potrebbe salvare mio marito. Non capisco perché l'abbia fatto, ma… grazie."
Agita la mano con noncuranza. "Non c'è bisogno di ringraziamenti. Era la cosa giusta da fare."
Mi fa cenno di seguirlo. Superiamo una pesante porta di legno e mi offre una seduta nel suo studio: una stanza piena di libri e ombre. Mi siedo, ma la poltrona è troppo morbida, troppo confortevole. Il cuore batte forte e non capisco perché. Cos’ha questo uomo di così affascinante?
Il signor Berke prende due bicchieri larghi da una credenza e quasi mi aspetto tiri fuori del brandy dal cassetto della sua ampia scrivania. In realtà prende una bottiglia di vetro e versa della semplice acqua prima nel mio bicchiere e poi nel suo.
Sono tentata di fare un brindisi, ma mi fermo prima di commettere una simile stupidaggine.

"Io” deglutisco con forza. “Quando prendevo il settantaquattro.”
“Il settantaquattro?” mi chiede.
“Sì, il bus.”
“Oh, continui.”
"Quando prendevo il settantaquattro, be’ il bus, per andare a lavoro osservavo sempre la sua immensa casa e mai avrei immaginato un giorno di entrarci. Con le mie colleghe ridevamo dicendo che ci abitava Bruce Wayne."
Una dentatura perfetta balena fra le sue labbra strette. Sogghigna di gusto. “Sono stato svelto a nascondere il mantello.”
“Sì, ammetto che è stato bravo. Anche se pensavo fosse il maggiordomo come l’ho vista.”
Le sue labbra sottili scompaiono. Una riga solca il suo viso. Deve essere sui sessant’anni anche se li porta bene.
“Scherzavo, signor Berke”
“Lo immaginavo.”
Mi si avvicina e mi sfiora una mano. I suoi occhi neri sono magnetici.
“Mi dica signor Berke. Perché lo ha fatto?”
Abbassa lo sguardo per un momento, quasi come se stesse riflettendo su cosa rispondere. "È stata una decisione personale. Ho voluto aiutare, tutto qui."
“Senta, signor Berke, mi scusi la franchezza, ma io proprio non capisco. Cosa diavolo c'entra una persona come lei con mio marito? Luca è un meccanico di Via Tor Pagnotta e lei… be’” agito la testa. “Un duca della dinastia inglese.”
Sorride e bofonchia. “Non sono un duca e non sono nemmeno inglese. In realtà ho ereditato il cognome di mia madre che era tedesca. Mio padre l’ho conosciuto veramente poco.”
“E quindi?”
“Venga a vedere.”
Seguo il signor Berke. Superiamo il corridoio di prima ed entriamo in un’altra stanza fittissima di quadri.
“Vede questi dipinti signora Ferretti? Non li riconosce?”
“Santo cielo!”
Il cuore mi si ferma.

“Io! Quella sono io!”
La Venere della Tiburtina la chiamava Luca. Ci aveva lavorato due anni. E ora era lì, proprio in quella stanza, nella collezione privata di quella specie di Batman.
“Signor Berke! Come cazzo fa ad avere questo quadro?”
“Ma come? Suo marito non gliel’aveva detto?”
“Luca aveva detto che il quadro era stato perso quando lo aveva spedito in Spagna per una mostra. Era così dispiaciuto."
Realizzo che il signor Berke può osservare le mie nudità tutte le volte che vuole.
“Ma a che gioco state giocando lei e mio marito?”
Sono furiosa. Mi avvicino al quadro. La stampella del signor Berke mi blocca a metà strada. L’alluminio è freddo e lucido.
“Adesso si calmi signora Ferretti.”
“Cosa vuole fare? Vuole colpirmi? Vuole ucceidermi?”
“No, signora mi scusi.”
Arretro con i pugni chiusi. Mi gira la testa dalla rabbia. Afferro un telo nero che cade e libera la vista di un nuovo quadro.
Il cuore mi si ferma per la seconda volta.

È raccapricciante. C’è l’immagine di Luca e del signor Berke nudi e abbracciati.
“Io…”
Faccio un passo indietro. Mi volto e fuggo da quella dimora degli orrori.

***

Il bip delle macchine dell’ospedale riempie l'aria. Luca è pallido e debole. Gli tengo la mano, cercando di trovare le parole. Quando si rimetterà in sesto cercherò una spiegazione. Per ora l’importante è che tu sia vivo. Che tu sia qui con me.
"L'operazione è stata un successo” dico con un sorriso forzato.
Mi guarda giusto un attimo poi osserva le sue dita. Le muove. È stanco ma felice.
"È andato tutto bene Luca. Potrai continuare a fare il meccanico. Tranquillo."
Sospira, scuote la testa e sussurra: "Potrò continuare a dipingere."


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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#2 » martedì 21 maggio 2024, 0:35

Ciao Bruce! Caratteri e tempo ok, divertiti in questa ALL STARS EDITION!

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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#3 » martedì 21 maggio 2024, 0:39

Grazie Antico!
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#4 » mercoledì 22 maggio 2024, 15:34

Ciao Bruce!

Il racconto mi è piaciuto, ci sono un paio di intuizioni niente male. I dialoghi sono tra i migliori che abbia letto per ora in questo gruppo. Hai reso bene una conversazione normale, con le sue pause, e soprattutto trovo molto naturalistiche le ripetizioni quando la Ferretti si ferma per bere. Molto credibile anche la battuta sul mantello.
Le atmosfere sono anche rese bene, per quanto ci siano dei particolari migliorabili: il marmo freddo sotto ai piedi quando la Ferretti non è scalza mi ha un po' distratto, la poltrona scomoda in cui la protagonista affonda viene detta scomoda, ma ci si ferma lì. A livello tematico penso che la questione dell'incidente del marito dovrebbe essere introdotta subito: non c'é motivo per cui dovrebbe essere un mistero, visto che la protagonista sa benissimo che cosa ha fatto il Berke per lei.
Un altro punto che mi sento di segnalare sono gli stacchi di scena che non ho capito, ma forse è la formattazione da forum, e un po' di mancanza di descrizione nei quadri.
In ultimo, 'potrai continuare a fare il meccanico' è una cosa un po' senza cuore se detta da tua moglie quando ti risvegli da un'operazione. Ma la chiusa del racconto sul dipingere mi piace e merita. Insomma tanti accorgimenti e pignolerie da sistemare, ma il racconto è godibile.

Spero ti sia utile!
Scrittore di evasione, nello specifico evasione dalle responsabilità, M si specializza in fiction di genere: fantascienza, fantasy, new weird, horror e realismo magico.

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Fagiolo17
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#5 » giovedì 23 maggio 2024, 13:16

Ciao Bruce e piacere di averti letto.
Racconto interessante che si dipana in questa lunga scena che ho apprezzato per i dettagli che hai inserito e per le linee di dialogo.
Rimango invece un po' più titubante sulla trama.
Il Mecenate ha pagato l'operazione di Luca perché sono amanti? Ma aveva anche una passione per la Signora Ferretti? non capisco perché abbia il quadro di lei in casa.
Se Luca aveva una relazione con il Duca, capisco tenere nascosto che lui era l'acquirente delle sue opere, ma perché lui dovrebbe voler comprare anche il ritratto di sua moglie? mi manca questo step.

inoltre dopo una scoperta del genere mi sarei aspettato qualche reazione di lei nel finale. che fosse più indispettita o mostrasse un moto di accettazione della cosa più netto. a causa delle poche righe si perde un po' la direzione della chiusura

altro dubbio: Per ora l’importante è che tu sia vivo. Che tu sia qui con me.
Questa frase è un pensiero diretto? forse avrebbe funzionato meglio in corsivo.
Oppure è una battuta di dialogo a cui mancano i caporali? mi ha un filo confuso, ma niente di grave.

Insomma un racconto scritto e condotto molto bene, ma di cui mi manca qualcosina per capirlo del tutto. (per il discorso appunto del quadro di lei nelle mani del mecenate)

inoltre il meccanico che addirittura manda le sue opere in spagna... insomma tanta roba, è anche un artista abbastanza affermato per avere accesso a una mostra in un altro stato, quindi poi la frase "è solo un meccanico" diventa meno sensata. se il duca è un amante di arte e suo marito è abbastanza famoso da partecipare a una mostra... insomma c'è qualcosina che stride a mio avviso, ma ovviamente attendo le tue spiegazioni!

in bocca al lupo per l'edizione.

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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#6 » giovedì 23 maggio 2024, 17:02

M.M ha scritto:Ciao Bruce!

Il racconto mi è piaciuto, ci sono un paio di intuizioni niente male. I dialoghi sono tra i migliori che abbia letto per ora in questo gruppo. Hai reso bene una conversazione normale, con le sue pause, e soprattutto trovo molto naturalistiche le ripetizioni quando la Ferretti si ferma per bere. Molto credibile anche la battuta sul mantello.
Le atmosfere sono anche rese bene, per quanto ci siano dei particolari migliorabili: il marmo freddo sotto ai piedi quando la Ferretti non è scalza mi ha un po' distratto, la poltrona scomoda in cui la protagonista affonda viene detta scomoda, ma ci si ferma lì. A livello tematico penso che la questione dell'incidente del marito dovrebbe essere introdotta subito: non c'é motivo per cui dovrebbe essere un mistero, visto che la protagonista sa benissimo che cosa ha fatto il Berke per lei.
Un altro punto che mi sento di segnalare sono gli stacchi di scena che non ho capito, ma forse è la formattazione da forum, e un po' di mancanza di descrizione nei quadri.
In ultimo, 'potrai continuare a fare il meccanico' è una cosa un po' senza cuore se detta da tua moglie quando ti risvegli da un'operazione. Ma la chiusa del racconto sul dipingere mi piace e merita. Insomma tanti accorgimenti e pignolerie da sistemare, ma il racconto è godibile.

Spero ti sia utile!


Ciao M., ben trovato! Caspita che bei complimenti. Ti ringrazio tanto. I dialoghi devo ammettere che in genere mi vengono bene. Dovrò iniziare a fare racconti solo di dialoghi!
Sì il marmo freddo effettivamente può indurre proprio la sensazione tattile di freddo e confondere il lettore mmm... migliorabile come dici.
Per quanto riguarda la questione "mistero incidente", in realtà non l'ho celata appositamente, ma mi avrebbe fatto effetto "spiegone" raccontarla. Entrambi sanno di quello che stanno parlando e alla fine comunque sarebbe emerso.

Gli stacchi di scena con gli *** non so, l'ho visto fare spesso qui su MC e su qualche libro.

Sul finale credo che la frase l'abbia detta vedendo che il marito muoveva le dita, credendo che la sua preoccupazione fosse non poter più lavorare.
Ancora grazie per il feedback.

Buona edition!

Bruce.
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#7 » giovedì 23 maggio 2024, 17:29

Fagiolo17 ha scritto:Ciao Bruce e piacere di averti letto.
Racconto interessante che si dipana in questa lunga scena che ho apprezzato per i dettagli che hai inserito e per le linee di dialogo.
Rimango invece un po' più titubante sulla trama.
Il Mecenate ha pagato l'operazione di Luca perché sono amanti? Ma aveva anche una passione per la Signora Ferretti? non capisco perché abbia il quadro di lei in casa.
Se Luca aveva una relazione con il Duca, capisco tenere nascosto che lui era l'acquirente delle sue opere, ma perché lui dovrebbe voler comprare anche il ritratto di sua moglie? mi manca questo step.

inoltre dopo una scoperta del genere mi sarei aspettato qualche reazione di lei nel finale. che fosse più indispettita o mostrasse un moto di accettazione della cosa più netto. a causa delle poche righe si perde un po' la direzione della chiusura

altro dubbio: Per ora l’importante è che tu sia vivo. Che tu sia qui con me.
Questa frase è un pensiero diretto? forse avrebbe funzionato meglio in corsivo.
Oppure è una battuta di dialogo a cui mancano i caporali? mi ha un filo confuso, ma niente di grave.

Insomma un racconto scritto e condotto molto bene, ma di cui mi manca qualcosina per capirlo del tutto. (per il discorso appunto del quadro di lei nelle mani del mecenate)

inoltre il meccanico che addirittura manda le sue opere in spagna... insomma tanta roba, è anche un artista abbastanza affermato per avere accesso a una mostra in un altro stato, quindi poi la frase "è solo un meccanico" diventa meno sensata. se il duca è un amante di arte e suo marito è abbastanza famoso da partecipare a una mostra... insomma c'è qualcosina che stride a mio avviso, ma ovviamente attendo le tue spiegazioni!

in bocca al lupo per l'edizione.



Ciao Luca, che piacere! Interessanti questioni quelle esponi allora:
Ma credo che il Mecenate comprasse i quadri del Ferretti qualsiasi essi fossero! E penso non fossero neanche questo granché in realtà.

Le reazioni ad una rivelazione simile può essere davvero molto diversa da persona a persona. La moglie penso l'abbia un po' metabolizzata e poi c'è da tenere in considerazione l'operazione e la malattia del marito. Avrebbe potuto andarsene, sbraitare o la soluzione più semplice: fare finta di nulla.

Per ora l’importante è che tu sia vivo. Che tu sia qui con me. Sì, pensiero diretto. Ma non si usa più in corsivo o sbaglio? Almeno come tendenza.

No, be', la mostra in Spagna era una bugia del marito per giustificare la sparizione dei quadri e probabilmente per tirarsela un po'. Credo che la moglie non apprezzi (e non capisca) molto l'hobby di Luca e lo consideri solamente un vezzo da meccanico. E il tradimento dello stesso potrebbe essere proprio indotto da ciò. Mmm.

Buona edition per il rush finale!!

Bruce.
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Fagiolo17
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#8 » venerdì 24 maggio 2024, 11:21

BruceLagogrigio ha scritto:
Fagiolo17 ha scritto:Ciao Bruce e piacere di averti letto.
Racconto interessante che si dipana in questa lunga scena che ho apprezzato per i dettagli che hai inserito e per le linee di dialogo.
Rimango invece un po' più titubante sulla trama.
Il Mecenate ha pagato l'operazione di Luca perché sono amanti? Ma aveva anche una passione per la Signora Ferretti? non capisco perché abbia il quadro di lei in casa.
Se Luca aveva una relazione con il Duca, capisco tenere nascosto che lui era l'acquirente delle sue opere, ma perché lui dovrebbe voler comprare anche il ritratto di sua moglie? mi manca questo step.

inoltre dopo una scoperta del genere mi sarei aspettato qualche reazione di lei nel finale. che fosse più indispettita o mostrasse un moto di accettazione della cosa più netto. a causa delle poche righe si perde un po' la direzione della chiusura

altro dubbio: Per ora l’importante è che tu sia vivo. Che tu sia qui con me.
Questa frase è un pensiero diretto? forse avrebbe funzionato meglio in corsivo.
Oppure è una battuta di dialogo a cui mancano i caporali? mi ha un filo confuso, ma niente di grave.

Insomma un racconto scritto e condotto molto bene, ma di cui mi manca qualcosina per capirlo del tutto. (per il discorso appunto del quadro di lei nelle mani del mecenate)

inoltre il meccanico che addirittura manda le sue opere in spagna... insomma tanta roba, è anche un artista abbastanza affermato per avere accesso a una mostra in un altro stato, quindi poi la frase "è solo un meccanico" diventa meno sensata. se il duca è un amante di arte e suo marito è abbastanza famoso da partecipare a una mostra... insomma c'è qualcosina che stride a mio avviso, ma ovviamente attendo le tue spiegazioni!

in bocca al lupo per l'edizione.



Ciao Luca, che piacere! Interessanti questioni quelle esponi allora:
Ma credo che il Mecenate comprasse i quadri del Ferretti qualsiasi essi fossero! E penso non fossero neanche questo granché in realtà.

Le reazioni ad una rivelazione simile può essere davvero molto diversa da persona a persona. La moglie penso l'abbia un po' metabolizzata e poi c'è da tenere in considerazione l'operazione e la malattia del marito. Avrebbe potuto andarsene, sbraitare o la soluzione più semplice: fare finta di nulla.

Per ora l’importante è che tu sia vivo. Che tu sia qui con me. Sì, pensiero diretto. Ma non si usa più in corsivo o sbaglio? Almeno come tendenza.

No, be', la mostra in Spagna era una bugia del marito per giustificare la sparizione dei quadri e probabilmente per tirarsela un po'. Credo che la moglie non apprezzi (e non capisca) molto l'hobby di Luca e lo consideri solamente un vezzo da meccanico. E il tradimento dello stesso potrebbe essere proprio indotto da ciò. Mmm.

Buona edition per il rush finale!!

Bruce.


Grazie mille Bruce per le delucidazioni.
sì, il corsivo per i pensieri diretti dipende da "norme editoriali" diciamo così. mi avevano solo stranito nel flusso della narrazione.

Forse avrei messo: Quando si rimetterà cercherò una spiegazione. per ora l'importante è che sia vivo e che sia qui con me.

Comunque è una piccolezza, eh!

invece grazie per gli altri chiarimenti, così ho il quadro ben chiaro (ahahahah battutona)

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gcdaddabbo
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#9 » domenica 26 maggio 2024, 11:14

Ciao, Bruce! Piacere di rileggerti! Ho fatto un po’ di fatica ad immaginarti, vestita di nero, nel palazzo del duca.
Già. Perché ti ho immaginata, alta, sottile, in punta di piedi, sul pavimento di marmo, vestita di nero?
Forse perché ti sei descritta solo col termine “piccola”, lasciando la nostra fantasia a conciliare quel poco che conosciamo di te con quel nulla che ci hai rivelato in apertura.
Sono convinto che qualche particolare in più avrebbe reso meno ardua la lettura.
Avrei gradito un accenno al tuo sorriso quando scherzavi con le colleghe o al corpo raffigurato nel quadro. Invece solo descrizioni del vecchio duca che con i suoi tanti soldi può permettersi ogni sorta di stravizio.
Il racconto è comunque molto bello. Centra pienamente il tema. Il finale enigmatico lo arricchisce.
Opto per Tu=lei che lascia Luca e ne trova uno giovane e carino appassionato di musica che le scrive canzoni d’amore in cui la descrive e ci comunica come è fatta. Come t’ha fatta mam’t…
Buona All Stars Edition!

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BruceLagogrigio
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#10 » lunedì 27 maggio 2024, 10:02

gcdaddabbo ha scritto:Ciao, Bruce! Piacere di rileggerti! Ho fatto un po’ di fatica ad immaginarti, vestita di nero, nel palazzo del duca.
Già. Perché ti ho immaginata, alta, sottile, in punta di piedi, sul pavimento di marmo, vestita di nero?
Forse perché ti sei descritta solo col termine “piccola”, lasciando la nostra fantasia a conciliare quel poco che conosciamo di te con quel nulla che ci hai rivelato in apertura.
Sono convinto che qualche particolare in più avrebbe reso meno ardua la lettura.
Avrei gradito un accenno al tuo sorriso quando scherzavi con le colleghe o al corpo raffigurato nel quadro. Invece solo descrizioni del vecchio duca che con i suoi tanti soldi può permettersi ogni sorta di stravizio.
Il racconto è comunque molto bello. Centra pienamente il tema. Il finale enigmatico lo arricchisce.
Opto per Tu=lei che lascia Luca e ne trova uno giovane e carino appassionato di musica che le scrive canzoni d’amore in cui la descrive e ci comunica come è fatta. Come t’ha fatta mam’t…
Buona All Stars Edition!


Ciao Giovanni! Sto amando questo commento alla follia! Buona edition anche a te!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Luca Moggia
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#11 » lunedì 27 maggio 2024, 19:49

Ciao Bruce!

come si dice qui su Minuti Contati, piacere di leggerti!
E stavolta non lo dico come saluto di apertura ma come impressione sulla tua storia veramente ben fatta!
La prima parte è quella che ho apprezzato di più.
Scorre a meraviglia, sembra di avere davanti il signor Berke, e ho percepito alla perfezione il timore reverenziale della signora Ferretti nei suoi confronti.
Anche il resto del racconto mi è piaciuto. Il modo in cui si scoprono le informazioni chiave della trama è orchestrato bene
e l'idea, oltre a centrare in pieno il tema, è molto carina.

Un paio di osservazioni: una sullo stile e una sul gesto del signor Berke.
La prima riguarda la parte che va da "“Io! Quella sono io!” fino a "Faccio un passo indietro. Mi volto e fuggo da quella dimora degli orrori". In questa parte ho perso un po' di immedesimazione rispetto alle precedenti. Forse perché le emozioni della signora Ferretti, così ben costruite nelle parti precedenti non emergono più di tanto se non con alcune battute irose.
Qui forse avresti avuto bisogno di più spazio.
La seconda riguarda il gesto che Berke ha compiuto per aiutare Luca. DI cosa si tratta? La Ferretti parla di un gesto che potrebbe salvare la vita del marito. Si tratta forse di una donazione per permettergli di operarsi in una clinica privata iperspecializzata? Alla fine si parla di ospedale ma, con l'attuale sistema sanitario, anche per operazioni complesse non ci sono costi esorbitanti come in altri Paesi.

L'ho fatta un po' lunga su questi due aspetti per darti (spero) uno spunto di riflessione ma nel complesso il racconto mi è proprio piaciuto, complimenti!

Buona All Star Edition e alla prossima Era!

Luca
"A volte, impazzire è una risposta appropriata alla realtà" - Philip K. Dick

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Debora
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#12 » lunedì 27 maggio 2024, 23:20

Ciao Bruce, piacere di leggerti. Un racconto davvero particolare il tuo che mi ha portato fino al finale veloce veloce, volevo proprio vedere come sarebbe andata a finire… E il finale è l’unica cosa che mi ha delusa: mi sarei aspettata più drama, una scena diversa, magari lei che se ne andava e abbandonava il marito o che urlava in faccia al sig.Berke o al marito tutta la sua rabbia o che piangeva in un angolo per non aver mai capito niente, insomma una cosa così. Questo invece, mi ha lasciata insoddisfatta e mi è parso anche un po’ inverosimile. Per tutto il resto nessun appunto, sai condurre bene il lettore al focus e in poche battute riesci a dipingere un quadro esaustivo. Oddio: “dipingere un quadro”, mi hai proprio influenzata!
Buona gara!

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BruceLagogrigio
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#13 » mercoledì 29 maggio 2024, 0:50

Luca Moggia ha scritto:Ciao Bruce!

come si dice qui su Minuti Contati, piacere di leggerti!
E stavolta non lo dico come saluto di apertura ma come impressione sulla tua storia veramente ben fatta!
La prima parte è quella che ho apprezzato di più.
Scorre a meraviglia, sembra di avere davanti il signor Berke, e ho percepito alla perfezione il timore reverenziale della signora Ferretti nei suoi confronti.
Anche il resto del racconto mi è piaciuto. Il modo in cui si scoprono le informazioni chiave della trama è orchestrato bene
e l'idea, oltre a centrare in pieno il tema, è molto carina.

Un paio di osservazioni: una sullo stile e una sul gesto del signor Berke.
La prima riguarda la parte che va da "“Io! Quella sono io!” fino a "Faccio un passo indietro. Mi volto e fuggo da quella dimora degli orrori". In questa parte ho perso un po' di immedesimazione rispetto alle precedenti. Forse perché le emozioni della signora Ferretti, così ben costruite nelle parti precedenti non emergono più di tanto se non con alcune battute irose.
Qui forse avresti avuto bisogno di più spazio.
La seconda riguarda il gesto che Berke ha compiuto per aiutare Luca. DI cosa si tratta? La Ferretti parla di un gesto che potrebbe salvare la vita del marito. Si tratta forse di una donazione per permettergli di operarsi in una clinica privata iperspecializzata? Alla fine si parla di ospedale ma, con l'attuale sistema sanitario, anche per operazioni complesse non ci sono costi esorbitanti come in altri Paesi.

L'ho fatta un po' lunga su questi due aspetti per darti (spero) uno spunto di riflessione ma nel complesso il racconto mi è proprio piaciuto, complimenti!

Buona All Star Edition e alla prossima Era!

Luca


Ciao Luca grazie di cuore per le note positive e le negative.
Allora vediamo. Sì, nella seconda parte ho dovuto accorciate per mancanza di caratteri. Avrei potuto ridurre la prima parte, ma mi sembrava così naturale e uscita bene che non me la sono sentita. Lo shock della Signora Ferretti era forse troppo forte per essere descritto? Crick crick si scivola sugli specchi.

Invece per la seconda parte devo darti torto. Nel senso che il Duca deve essere stato talmente innamorato del Ferretti da essere proprio donatore, ecco perché porta le stampelle! Però potrebbe essere anche come dici tu una mera donazione per un'operazione privata. Il sistema sanitario Italiano pubblico non è che sia così efficente. Almeno come tempistiche.
Detto questo. Buona edition!
L'uomo prudente, con una frase elegante, si cava fuori da ogni garbuglio, e sa usar la lingua con la leggerezza di una piuma. Umberto Eco

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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#14 » mercoledì 29 maggio 2024, 22:14

Buono lo stile e buona la tensione che costruisci nella prima parte del racconto: francamente, temevo che Berke avesse il "vizietto" di fare opere di bene per portarsi a letto la gente, o roba del genere. Preferisco la tua soluzione anche se, alla fin della fiera, sempre di sesso si parla.
Non mi ha entusiasmato il paragrafetto finale, che sembra un pochino buttato lì per chiudere la storia. Anche il modo in cui emerge il probabile tradimento di Luca mi ha lasciata un po' perplessa: tra tutte le cose cui la protagonista si poteva aggrappare, proprio il telo che copriva la prova delle corna del marito! Non so, non mi ha fatto impazzire. Trovo che si sarebbe potuta trovare una soluzione migliore, meno calata dall'alto.
A parte per queste piccole cose, direi che è un buon racconto.

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Mario Mazzafoglie
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#15 » giovedì 30 maggio 2024, 14:51

IL MECENATE - BRUCE LAGOGRIGIO

Ciao Bruce, un piacere leggerti.
Per me hai fatto un ottimo lavoro, e credo che con un pizzico di pazienza e con una migliore costruzione, avresti ottenuto un risultato davvero ottimo.
Mi è piaciuto lo stile che hai usato, chiaro e senza fronzoli.
Mi è piaciuta la trama.
Mi è piaciuta la suspence che si viene a creare fino alla fine.
D'altro canto, come ti ha già fatto notare qualcuno, ci sono alcune cose che avrebbero potuto esere gestite meglio, tipo mantenere il segreto su cosa sia successo di male a suo marito.
Detto questo, dal mio punto di vista sono decisamente molti di più i lati positivi, per cui il mio giudizio è positivo.
Alla prossima, Bruce.
Buona edition e buona estate.

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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#16 » lunedì 3 giugno 2024, 10:16

Ciao Bruce! Tre di seguito! Allora, comincio dall'inizio: la frase "Lascio andare un respiro troppo rumoroso e faccio roteare il mio sguardo" è terribile. Non mi è chiaro il perché il respiro sia rumoroso o perché dovesse trattenerlo: sta solo respirando o che? E anche peggio il "faccio roteare il mio sguardo" quasi come se non lo controllasse inconsapevolmente, l'aggettivo possessivo superfluo e l'anticipazione che sta per arrivare una lunga descrizione.
Questa poi, volendo alleggerirla, avresti potuto introdurre l'elemento ambientale ricco più vicino al punto di vista e cominciare subito a farla interagire col signor Berke (magari un paio di battute che chiariscano subito la situazione) e poi avresti potuto farli muovere nell'ambiente (sopratutto visto che lei è appena entrata e ha motivo di studiarlo) per accompagnare il lettore alla scoperta senza una sequenza descrittiva apposita che risulta un po' pesante. Insomma, un inizo che non è dei migliori.
Poi, quasi a farlo apposta, metti insieme tre cose che mi triggherano una in fila all'altra: "Si appoggia leggermente a un paio di stampelle, cammina con una certa difficoltà, ma nonostante ciò ha un portamento quasi regale."
I dialoghi mi sono piaciuti, a parte la ripetizione troppo frequente di "signor Berke". L'idea del racconto è buona, come al solito, e, come al solito, c'è più background di quanto il lettore riesca ad afferrare. E questo è un difetto, nel senso che restano più domande e elmenti parziali di quanto sia gradevole. Però è una buona dote autoriale: devi solo gestirla meglio, cosa che sarà più facile asciugando il testo e risparmiando i caratteri per informare meglio il lettore, delineare meglio la situazione (sfruttali di più 'sti dialoghi!).
Il tema lo trovo un po' sfuggente: il vizietto è il tradimento di Luca? Vedi? Troppe domande.
Un bel pollice tendente al positivo per questo tuo racconto, gradevole, ma un po' grezzo.

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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#17 » martedì 4 giugno 2024, 13:44

Debora ha scritto:Ciao Bruce, piacere di leggerti. Un racconto davvero particolare il tuo che mi ha portato fino al finale veloce veloce, volevo proprio vedere come sarebbe andata a finire… E il finale è l’unica cosa che mi ha delusa: mi sarei aspettata più drama, una scena diversa, magari lei che se ne andava e abbandonava il marito o che urlava in faccia al sig.Berke o al marito tutta la sua rabbia o che piangeva in un angolo per non aver mai capito niente, insomma una cosa così. Questo invece, mi ha lasciata insoddisfatta e mi è parso anche un po’ inverosimile. Per tutto il resto nessun appunto, sai condurre bene il lettore al focus e in poche battute riesci a dipingere un quadro esaustivo. Oddio: “dipingere un quadro”, mi hai proprio influenzata!
Buona gara!


Ciao Debora, credo che le reazioni di fronte al dolore possano essere molto diverse. Ci si può agitare, strappare i capelli, sbraitare, vendicare, o semplicemente far finta di nulla ed evitare il problema (almeno provvisoriamente). Forse meno inverosimile di quanto possa sembrare. Grazie per il commento e le belle parole. Alla prossima.
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#18 » giovedì 6 giugno 2024, 9:27

LuciaZambrano ha scritto:Buono lo stile e buona la tensione che costruisci nella prima parte del racconto: francamente, temevo che Berke avesse il "vizietto" di fare opere di bene per portarsi a letto la gente, o roba del genere. Preferisco la tua soluzione anche se, alla fin della fiera, sempre di sesso si parla.
Non mi ha entusiasmato il paragrafetto finale, che sembra un pochino buttato lì per chiudere la storia. Anche il modo in cui emerge il probabile tradimento di Luca mi ha lasciata un po' perplessa: tra tutte le cose cui la protagonista si poteva aggrappare, proprio il telo che copriva la prova delle corna del marito! Non so, non mi ha fatto impazzire. Trovo che si sarebbe potuta trovare una soluzione migliore, meno calata dall'alto.
A parte per queste piccole cose, direi che è un buon racconto.


Ciao Lucia, grazie del commento! Sì direi che è proprio la stessa cosa. Il "Vizietto" era proprio quello! Sì il telo che cade è un po' scenografico magari con più tempo avrei trovato una soluzione migliore. Però anche in ottica caratteri mi sembrava la più funzionale.
Grazie ancora e alla prossima!

Bruce.
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Re: Il mecenate di Bruce Lagogrigio

Messaggio#19 » giovedì 6 giugno 2024, 10:43

Mario Mazzafoglie ha scritto:IL MECENATE - BRUCE LAGOGRIGIO

Ciao Bruce, un piacere leggerti.
Per me hai fatto un ottimo lavoro, e credo che con un pizzico di pazienza e con una migliore costruzione, avresti ottenuto un risultato davvero ottimo.
Mi è piaciuto lo stile che hai usato, chiaro e senza fronzoli.
Mi è piaciuta la trama.
Mi è piaciuta la suspence che si viene a creare fino alla fine.
D'altro canto, come ti ha già fatto notare qualcuno, ci sono alcune cose che avrebbero potuto esere gestite meglio, tipo mantenere il segreto su cosa sia successo di male a suo marito.
Detto questo, dal mio punto di vista sono decisamente molti di più i lati positivi, per cui il mio giudizio è positivo.
Alla prossima, Bruce.
Buona edition e buona estate.



Ciao Mario, piacere di risentirti!
Mi è piaciuto il tuo commento.
Sì, alla fine ho notato anche io più positività che negatività per cui sono tutto sommato soddisfatto del racconto (il peggiore giudice sono io!).

Buonissima estate anche a te! Alla prossima.

Bruce.
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